Organi di senso
Appunti: Anatomia & fisiologia per terapisti complementari
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Autrice: Bianca Buser Dispensa: Dr. med. Adriano Sassi, CH-6944 Cureglia
Illustrazioni, links: P.Forster Categoria: CSA, Anatomia, Fisiologia, Dermatologia

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Gli organi di senso sono gli organi che permettono al corpo di mettersi in comunicazione con il mondo esterno e sono quindi un elemento essenziale della ricezione dei dati.

Nota

Questo capitolo è frammentario in quanto manca

  • dei sensi esteriorizzati l'olfatto e
  • almeno degli accenni per i sensi interiorizzati come:
    • per la sensorica neurovegetativa (digestione, cardiovascolare, ... )
    • di propriocezione locomotoria
    • per il dolore (nocicettori).

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Recettori e campi recettoriali

Gli organi di senso sono delle stazioni rivelatrici specializzate su determinati stimoli, li trasformano in impulsi elettrici e conducono questi ultimi al sistema interpretativo degli stimoli stessi nel cervello.

I sensi:

  1. vista
  2. udito ed equilibrio (posizione ed accelerazione)
  3. olfatto
  4. gusto
  5. tatto (composto di temperatura, pressione, dolore)



1.  Vista


Sezione di occhio I

Nell'uomo la vista è il senso più importante per l'orientamento (in confronto alla maggior parte degli animali per i quali il senso più importante é l'olfatto).

L'occhio è l'organo di senso specializzato sulle onde elettromagnetiche di lunghezza tra i 400 e i 760 nm (nanometri = millesimi di micron). Lunghezze d'onda maggiori o minori non vengono percepite.

Come la camera fotografica l'occhio é un sistema di lenti (cornea + umor acqueo + cristallino) e di una pellicola (la retina) per la registrazione di immagine (stimoli luminosi).

Nella retina vi sono 2 tipi di cellule sensibili alla luce: i bastoncelli (visione del bianco e nero, più sensibili) e i coni (visione dei coloro, meno sensibili). In queste cellule avvengono reazioni chimiche causate dalla luce e mediate dalla Vit. A, che provocano impulsi elettrici (come in una fotocellula).

Questi impulsi vengono trasmessi poi a vari stadi di cellule nervose ed infine, tramite il nervo ottico, al cervello, dove vengono interpretati.


Camere oculari

Il bulbo oculare è poi circondato da vari muscoli che lo muovono nelle diverse direzioni. Palpebre e ghiandole lacrimali proteggono la cornea dall'essiccamento.

L' iride:
ha la funzione di regolare la quantità di luce che entra nell'occhio (come il diaframma nella macchina fotografica) provocando il riflesso pupillare: poca luce - pupilla dilatata (= midriasi), molta luce - pupilla contratta (= miosi).
Accomodazione:
La contrazione dei muscoli del corpo ciliare modifica la curvatura del cristallino permettendo l a messa a fuoco. Con l'età questa elasticità del cristallino va persa e la facoltà d'accomodazione diminuisce portando alla presbiopia.

Organizzazione retinica
Miopia:
L'immagine viene messa a fuoco prima della retina (bulbo troppo lungo o cristallino troppo curvo).
Ipermetropia: l'immagine viene messa a fuoco dopo la retina (bulbo troppo corto o cristallino troppo piatto), per cui necessita una continua accomodazione.
Astigmatismo:
La cornea non è ugualmente curva in tutte le sue parti per cui le immagini vengono distorte.

La visone binoculare ci permette di valutare meglio le distanze e la tridimensionalità dello spazio; é una lacrimale e il sacco lacrimale drenano il liquido lacrimale nel naso.


2.  Udito ed equilibrio

Udito ed equilibrio: appunti Nathalie Steib


Orecchio

l'orecchio è l'organo in cui sono contenuti i recettori specifici per la percezione dei suoni e per l'equilibrio.

In esso si distinguono 3 parti:

1. orecchio esterno
è costituito dal padiglione auricolare e dal condotto uditivo. Il padiglione è formato da tessuto cartilagineo variamente ripiegato e rivestito dalla pelle, in cui sono visibili solchi e rilievi che hanno la funzione d?informarci sulla direzione di provenienza dei suoni.
Il condotto uditivo s'inserisce nell'osso temporale. Nella pelle che tapezza il condotto sono presenti delle ghiandole che secernono una sostanza vischiosa, il cerume, che ostacola l'entrata di corpi estranei o di insetti e mantiene contemporaneamente morbida la pelle e la membrana che si trova al termine del canale => la membrana del timpano che separa l'orecchio esterno da quello medio.


Orecchio medio

2. orecchio medio
Al di là della membrana del timpano si trova una piccola cavità, la cassa del timpano, dove una catena di 3 (4) ossicini (martello, incudine, osso lenticolare e staffa) la collegano alla membrana della finestra ovale, un'apertura dell'orecchio interno.
La cassa del timpano è collegata anche alla faringe tramite un canale, chiamato tromba di eustachio, che permette la comunicazione con la bocca e all'aria di entrare nell'orecchio medio. l'aria ha una funzione equilibratrice della pressione esercitata dall'aria proveniente dal condotto uditivo sulla faccia esterna della membrana del timpano, esercitando a sua volta una pressione sulla faccia interna della stessa membrana.

3. orecchio interno
E? costituito dal labirinto membranoso che si incunea all'interno della cavità dell'osso temporale, chiamata labirinto osseo, e alle cui pareti non aderisce restando separato da un piccolo spazio riempito da un liquido trasparente detto perilinfa.

Anche il labirinto membranoso al suo interno è ripieno di un liquido, l'endolinfa, ed è suddiviso in 3 parti
Il vestibolo, la chiocciola e i canali semicircolari.



Macula del vestibolo

Il vestibolo è formato da due cavità comunicanti fra loro:
una superiore => utricolo e una inferiore => sacculo.

Dall'utricolo partono con una dilatazione detta ampolla i 3 canali semicircolari, disposti 1 orizzontalmente e 2 verticalmente, secondo le 3 direzioni dello spazio.

Dal sacculo invece parte la chiocciola o coclea che è un canale elicoidale complesso a fondo cieco. Al suo interno si delineano tre spazi distinti paragonabili a delle rampe di una scala a chiocciola (a tre corsie separate):

Quella centrale è la rampa cocleare (o condotto cocleare) delimitata da una membrana al cui interno scorre l'endolinfa. Sulla parete di fondo si trova l'organo del corti che è il vero recettore acustico che è in comunicazione con il nervo acustico. Non è collegata alle altre due rampe che la circondano (sopra e sotto)

Quella superiore è la rampa vestibolare che comunica con l'orecchio medio tramite la finestra ovale (via la staffa, ultimo ossicino della catena timpanica, appoggiata alla membrana che chiude la finestra ovale) e all'apice della chiocciola entra in comunicazione con la scala inferiore, rampa timpanica, che comunica anch?essa con l'orecchio medio attraverso la finestra rotonda. Nelle rampe vestibolare e timpanica scorre invece la perilinfa.


Vie uditive

Udito:
Le onde sonore provenienti dall'ambiente penetrano nell'orecchio esterno attraverso il condotto uditivo e fanno vibrare la membrana del timpano che trasmette le vibrazioni alla catena di ossicini che tramite la staffa fanno vibrare la membrana che chiude la finestra ovale. Da questa membrana le vibrazioni si propagano attraverso la perilinfa lungo la rampa vestibolare e da qui a quella timpanica, giungendo in seguito alla membrana della finestra rotonda.
Queste vibrazioni della perilinfa sono recepite dall'endolinfa contenuta nella rampa cocleare (che ricordiamo è circondata dalla rampa superiore e inferiore) dove si trova l'organo del corti, stimolando così ed eccitando le sue cellule sensitive => cellule ciliate che trasmettono il messaggio alle cellule nervose a cui sono collegate.
Infatti in questo organo gli stimoli sonori vengono trasformati in impulsi che mediante il nervo acustico raggiungono il cervello dove si prende coscienza del suono.


Vie nervose per l'equilibrio

Equilibrio:
Un ramo del nervo acustico collega invece al cervello l'altra parte del labirinto membranoso: l'utricolo e i 3 canali semicircolari. Con il variare della posizione del corpo si sposta il liquido contenuto al loro interno determinando così delle variazioni di pressione sulle cellule sensitive che trasmettono tale perturbazione alle fibre nervose alle quali sono collegate.
Dal cervello quindi partono gli impulsi che determinano l'attività dei muscoli che mantengono costante la posizione del corpo. In tal modo è possibile regolare i movimenti di tutto l'organismo nello spazio.

L'orecchio si divide in 3 parti: orecchio esterno, medio, interno.

L'orecchio é un organo che ha 2 funzioni: percepire le onde sonore (variazione di pressione) come suoni e dall'altro lato, con un altro organo, registra la posizione e la accelerazione.

L' orecchio esterno é formato dal padiglione e dal canale uditivo fino alla membrana del timpano. Qui comincia l' orecchio medio nel quale le vibrazioni del timpano vengono trasmesse e potenziate da 3 ossicini (martello, incudine, staffa) alla finestra ovale. L' orecchio medio é in comunicazione con la parte alta della faringe attraverso la tromba di Eustachio, in modo da ricevere un ricambio di aria ad ogni deglutizione.

L' orecchio interno é formato di diversi organelli ed é riempito di un liquido che serve da mezzo di trasmissione delle vibrazioni. L'organo dell'udito é la chiocciola. Le vibrazioni nelle perilinfa fanno muovere l' organo di Corti e le cellule vengono stimolate meccanicamente se si trovano nel punto della chiocciola corrispondente alla frequenza della vibrazione.

Gli organi dell'equilibrio sono due: il sacculo, che segnala la posizione del corpo nello spazio (registra in che direzione agisce la forza di gravità) e l' utricolo con i canali semicircolari che registrano invece le accelerazioni e in che direzione esse avvengono.


3.  Olfatto (manca)


Olfatto


4.  Gusto


Gusto

Il gusto é un senso molto rudimentale nell'uomo. In pratica vengono distinte solo qualità: salato, dolce, amaro e acido.

Ogni qualità ha i suoi recettori particolari.

  • Dolce e salato vengono percepiti soprattutto sulla punta della lingua,
  • l'acido sui lati,
  • l'amaro infine soprattutto alla base.

La finezza dei sapori e gli aromi non vengono percepiti col gusto bensì con l'olfatto.


5.  Tatto


Ricettori tattili della cute

La pelle riveste il nostro corpo e la protegge da influssi esterni. Nello stesso tempo essa ci mette in comunicazione con l'esterno attraverso il tatto.

  1. Tatto la sensibilità tattile si registra tramite i corpuscoli di Meissner. Essa è molto sviluppata sulla lingua e le labbra, e poi sui polpastrelli. Sul corpo ci sono circa mezzo milione di corpuscoli di Meissner.
  2. Temperatura: il senso della temperatura viene sentito attraverso i corpuscolo di Krause, il freddo e caldo vengono percepiti in punti diversi. La superficie del corpo ha ca. 250'000 punti del freddo e solo 30'000 del caldo.
  3. Dolore: il dolore viene percepito attraverso delle terminazioni nervose libere che vengono stimolate da sostanze prodotte nella distruzione o infiammazione dei tessuti.
  4. Sensibilità profonda: altri tipi di sensibilità non sono limitati allo strato cutaneo ma comprendono altre parti del corpo. I muscoli e i tendini hanno dei recettori dellatensione. La sensibilità viscerale appartiene al sistema nervoso autonomo e vi sono zone cutanee particolari che sentono male quando un determinato organo interno é malato (zona di Head).

6.            Allegati          



dir Uni Trieste

.pdf

6.1  Tavole di Martini 18

Sommario visuale: anatomia umana per studenti
Fonti: Martini & Timmons, Edises 2003
& Università di Trieste

Cliccando su un immagine, si vede una versione leggibile. Per stampare il file, conviene di caricarlo sul proprio ordinatore (cliccando su .pdf). Per lo studio è indispensabile il testo integrale (vedi Bibliografia).



Recettori e campi recettoriali
 
 

Dolore riferito
 
 

Recettori tattili della cute
 
 

Chemocettori
 
 

Organi olfattivi
 
 

Gusto
 
 

Vie gustative
 
 

Anatomia dell'orecchio
 
 

Orecchio medio
 
 

Correlazioni tra formazioni
 dell'orecchio interno
 

Cellule capellute
 dell'orecchio interno
 

Funzione dei
 canali semicircolari
 

Macula del vestibolo
 
 

Vie nervose per l'equilibrio
 
 

Chioggiola e
 organo di Corti I
 

Chioggiola e
 organo di Corti II
 

Vie uditive
 
 

Formazioni accessorie
 dell'occhio I
 

Formazioni accessorie dell'occhio II
 
 

Sezioni di occhio I
 
 

Sezioni di occhio II
 
 

Camere oculari
 
 

Organizzazione retinica
 
 

Vie ottiche I
 
 

Vie ottiche II
 
 

Sviluppo degli
 organi di senso I
 

Sviluppo degli
 organi di senso II
 



6.2  Bibliografia

Libri di riferimento:
* ANATOMIA & FISIOLOGIA di Gary A. Thibodeau e Kevin T. Patton, CASA EDITRICE AMBROSIANA, ISBN 88-408-0977-5
* come approfondimento: Martini F. M. & Timmons M. S.: Anatomia umana. Con CD-ROM; Edises 2 ed., 886 p., ill., 2003; ? 98,00

* come introduzione: Monfroni L.; Pavanati Bettoni C. Elementi di biologia attiva, Casa Editrice Signorelli - Milano

6.3  Pagine correlate, Sitografia

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in generale nell'Enciclopedia di Medicina popolare


Commenti, links


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