Primo soccorso
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Autrice: Nathalie Steib Categoria: CSA, Pronto soccorso
CSA * Anatomia * Patologia * Farmacologia * Igiene * Pronto soccorso * Legislazione sanitaria

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Pronto soccorso

La tendenza attuale a livello internazionale è di unificare il metodo di valutazione in caso di emergenza/soccorso e di parlare quindi una stessa lingua / stessi parametri in tutto il mondo. Si è adottato il sistema americano perché è il migliore dal punto di vista giuridico: inattaccabile > tutela del soccorritore.

Si basa sulla verifica / valutazione di vari fattori per un intervento rapido ed efficace di ambulanze e medici. Metodo semplice che può anche essere fatto da persone laiche, lasciando le valutazioni più approfondite si lasciano ai soccorritori e la diagnosi ai dottori.

Se si interviene bisogna prestare attenzione ai segni e ai sintomi per accertare se chiamare il 144 per un?ambulanza e sapere cosa fare nel frattempo per aiutare.

Segni: qualcosa che si vede dall?esterno (fiatone, battito accelerato, pallore)

Sintomi: sono descritti dal paziente, cosa dice il paziente di sentire.


1.  4 sguardi

Se il paziente è senza conoscenza, mancheranno i sintomi ma ci saranno sempre i segni.

L?azione si divide in 4 momenti chiamati i 4 sguardi, che sono i primi passi da compierenei primi 15 minuti che è il tempo necessario per l?arrivo dell?ambulanza. Grande importanza è data alle misure di sicurezza da adottare che sono incluse nei primi due sguardi:

1) AMBIENTE
sguardo a 360°, controllo della situazione circostante
- Dove ci si trova?
- Dove mi trovo?
- Attenzione a tutto: automobili, animali, etc.
2) AMBIENTE attorno al paziente, la sua posizione
- La posizione del paziente è sicura?
- Posso raggiungerlo e lavorarci attorno?
Questi due primi punti sono per tutelare il soccorritore dal divenire un paziente egli stesso e cioè che non incorra in un incidente/infortunio per aver focalizzato solo la persona bisognosa di aiuto non adottando le misure di sicurezza. Ci sono stati e ci sono molti casi di incidente nell?incidente.
3) PAZIENTE
Il 3 sguardo è dedicato finalmente al paziente ed è ?ABC? preceduto dal ?AVPU? che è il 1° contatto che si ha con la persona in difficoltà.
- AVPU: Valutazione della coscienza (tempo 10?)
- ABC: Valutazione clinica sistematica che permette di stabilire la criticità del paziente (tempo 30? ? 45?).
In questo momento si è ?tempo dipendenti? e l?ABC è la sequenza/metodo della risoluzione dei problemi.
4) PAZIENTE
Il 4° sguardo è la valutazione secondaria, raccolta di dati, anamnesi, etc. Non si è ?tempo dipendenti? perché si è già dato l?allarme.
Quindi, dopo aver adottato tutte le misure di sicurezza per non creare un incidente nell?incidente (sguardi 1+2) ci si avvicina al ?paziente?e si segue la regola.

2.  Stato di coscienza AVPU

AVPU => Allarme => ABC (tutte queste cose possono essere fatte simultaneamente).

La prima cosa da fare è prendere contatto con la persona e si valuta lo stato generale per poi chiedere l?intervento del 144 se è necessario. Nei primi secondi si valuta lo stato di coscienza: AVPU

A = ALERT: Vigile / sveglio. La persona reagisce, è consapevole di cosa è accaduto. Stato cosciente
V = VERBAL: reagisce allo stimolo verbale. Chiamo la persona che apre gli occhi e mi rivolge lo sguardo. Stato di coscienza alterato
P = PAIN: reagisce allo stimolo doloroso (sfregamento dello sterno con le nocche della dita)
U = UNRESPONSIVE: non reagisce con lo stimolo di difesa e non ci sono riflessi di difesa tipo deglutizione e tosse Stato NON COSCIENTE

Se una persona è non cosciente c?è pericolo di ostruzione delle vie respiratorie. Bisogna girarla in posizione laterale, ma ATTENZIONE AL TRAUMA, soprattutto alla testa. Se non abbiamo visto cadere la persona, dobbiamo ritenere che abbia battuto la testa fino a prova contraria. Una persona viene messa lateralmente quando non è cosciente per facilitare il respiro, in caso di vomito, etc.

Valutato lo stato di coscienza in pochi secondi (10?), chiamo il 144 e procedo con l?ABC (30? 45? secondi):


3.  Segni di criticità ABC

vie Aeree, Breathing (respirazione, Circolazione. A, B, C


3.1  A= Airways => vie aeree

=> NASO e BOCCA Controllo/valutazione: Sono libere?

SI =>passare alla B


Manovra di Heimlich
NO => liberare
- in alcuni casi manovra di Heimlich (manovra per sollevare il diaframma e far uscire il bolo alimentare).
- Aprire la bocca e tirare fuori se non è cosciente, ma attenzione a non provocare il vomito, non andare troppo nel retro bocca.
- iperestensione della testa (lingua ? attenzione al trauma: nella persona non cosciente, la lingua che è un muscolo, si rilassa e cade indietro, quindi va ad ostruire le vie respiratorie) . L?iperestensione della testa permette di sollevare la lingua e di liberare le vie respiratorie. Pericolo nel trauma!
C?è una manovra utilizzata solo dai professionisti in caso di trauma che è la sublussazione della mandibola => disarticola la mascella e con lo spostamento in alto trascina anche la lingua. E? poco usata).

Posizione laterale

Poi posizione laterale per mantenere le vie aeree.
(con il trauma attenzione: il problema/danno che si può causare è facendo fare una torsione! Da evitare. Se si è in più persone si può girare la persona facendo attenzione di mantenerla in asse testa-spalle-bacino. Da soli è difficile).


3.2  B= Breathing => respirazione


Controllo
respirazione

=> SI o NO? C?è o non c?è.

Ossigeno: quanto ossigeno ricevono le cellule? Bisogna garantire l? O2

Regoletta G.A.S. in 10 secondi
Guardo: se si solleva il torace
Ascolto: con l?orecchio se c?è respiro
Sento: ev. con la mano se c?è la sollevazione del torace, fuori uscita dal naso/bocca di aria.

Quante volte respiriamo al minuto? Fra 12 e 18 respiri al minuto. Se la persona ha un respiro di 6 al minuto, in 10 secondi lo riesco a percepire. E? una respirazione insufficiente, ma respira. Devo contare.


Posizione laterale

Se respira: lo metto in posizione laterale.

Se non respira: procedo con 2 insufflazioni / respirazioni artificiali e passo alla C


3.3  C= Circulation => circolazione

Regoletta:MO. TO. RE. = MOvimento, TOsse, Respiro
POLSO: Centrale (carotide) e periferico

MO.TO.RE.
Cerco se il paziente da segni di vita, se ha dei movimenti spontanei, colpi di tosse o dei rantoli oppure se respira.

Se lo so fare cerco il polso:

POLSO
Polso carotideo (arteria carotidea) => Polso centrale
Polo radiale (polso/pugnetto) => Polso periferico

Quando il corpo è in difficoltà o se è in pericolo di vita entra in una fase di AUTOSOCCORSO cercando quindi di arrangiarsi: inizia a compensare centralizzando la circolazione agli organi vitali (cervello, cuore, polmoni, reni) e lasciando in secondo piano la circolazione periferica.


Polso carotideo

Quindi è meglio controllare il ?polso carotideo? perché quello radiale rischia di non essere percepito.

Il polso centrale (carotideo si misura con le due dita lunghe, da una parte sola del collo facendo attenzione a non premere troppo e a non massaggiare, dato che siamo vicini al ?nervo vago? che, fra le sue funzioni include anche quella di rilassare, se stimolato attiverebbe un rilassamento non necessario in quel momento perché procurerebbe un abbassamento della frequenza del polso, cioè cardiaca. Se il polso del paziente è già basso rischieremmo quindi un abbassamento ulteriore pericoloso.
Altro rischio del massaggio è il pericolo nella persona anziana di far partire un trombo/embolo dall?arteria con il pericolo di un ICTUS.

La domanda nella fase C è ?Polso SI o NO?? e mi prendo altri 10? secondi (in questo lasso di tempo riesco a trovarlo anche se basso).

Se c?è polso => torno indietro e riverifico se c?è la respirazione

Se non c?è polso=>Massaggio cardiaco e respirazione artificiale


4.  Massaggio cardiaco e respirazione artificiale


15 : 2 => è il rapporto ?massaggio cardiaco : respirazione artificiale?

Il massaggio si pratica posizionando le mani a due dita sopra la punta dello sterno, in verticale partendo dal pugnetto (nel terzo inferiore dello sterno). Le spalle del massaggiatore devono essere parallele alle mani (sopra le mani) per dare così l?aiuto ad avere una giusta pressione. Bisogna poi comunque sempre dosare la forza in base alla persona su cui si interviene (atleta o donna anziana). La frequenza delle 15 compressioni deve essere rapida => ritmo di 100 compressioni al minuto.


Massaggio cardiaco
Nota
attualmente si pratica prevalentemente il massaggio cardiaco (se una persona non se la sente di fare la respirazione, non è obbligata ma deve attuare il massaggio cardiaco) dato che con la compressione del torace c?è comunque uno spostamento dell?aria che è intrappolata nei polmoni. Inoltre il massaggio può essere spiegato più facilmente della respirazione dagli operatori del 144 per telefono e attuato anche da un profano, mentre per la respirazione è un po? diverso, più complicato.

Respirazione artificiale
Nei bambini
invece non si fa il massaggio cardiaco ma la respirazione: se in un bimbo sano, senza malformazioni, il cuore si arresta è perché manca ossigeno e con la respirazione il battito riprende.
Nei bambini a partire da 8 anni
la procedura è come negli adulti: il rapporto ?massaggio cardiaco : respirazioni? è?15 :2? (dal 2006/2007 ?30 : 2?)
Sotto gli 8 anni
la procedura è un?altra: o solo respirazione o ?massaggio:respirazione? con rapporti ?3 : 1? o ?5 : 1?.

4.1  Defibrillazione

La defibrillazione permette al cuore in fibrillazione di azzerare tutto e ripartire. Quando il cuore è in fibrillazione, è come se fosse impazzito perché si sta nutrendo di sostanze di rifiuto dato che l?ossigeno non arriva più. Le cellule quindi fanno partire allarmi ovunque, tanti stimoli ormonali, e il cuore inizia a fibrillare/tremare e non c?è un polso riscontrabile perché il cuore non è in grado di pompare il sangue. Con la scossa elettrica del defibrillatore si azzera tutto, si ferma tutto e proprio per la proprietà del cuore di essere autonomo, quest?ultimo riparte.

Lo scopo del massaggio cardiaco è proprio quello (di pompare il sangue attraverso il cuore) di far circolare il sangue e quindi l?ossigeno.


5.  Riassunto

La regola generale che riassume tutta la procedura è
AVPU / Coscienza => ALLARME 144 => ABC / Criticità

Se c?è polso e quando la situazione cambia, faccio sempre la rivalutazione (l?ambulanza dovrebbe arrivare in ca. 15 minuti)

Quanto tempo si va avanti con la rianimazione? Normalmente finché arriva l?ambulanza. Se le condizioni atmosferiche, il posto isolato (es. in montagna) non permettono l?arrivo dei soccorritori, tipo ambulanza e Rega, si può continuare ma dopo 30 minuti, se non si riesce a ricuperare, per la persona c?è poco da fare, possiamo fare poco, chances minime.

L?80% delle persone che cadono per terra, tipo morte apparente/improvvisa sono in fibrillazione e quindi si deve intervenire subito => molti posti pubblici sono dotati di un apparecchio defibrillatore.

Una persona è in arresto quando non ha movimenti, nessuna reazione, non ha polso.

L?asistolia invece non è rianimabile.


6.  Che cos?è il 144

E? il numero telefonico della Centrale di Allarme che gestisce le urgenze, le emergenze, l?invio di ambulanze, come anche il trasferimento di malati (da e per case anziani, ospedali etc.), le informazioni delle guardie mediche, dentisti e farmacie di turno, ed è collegato con il telefono di soccorso per gli anziani.

In ogni cantone c?è una centrale di allarme 144 (solo Zurigo per la sua grandezza ne ha 3). In Ticino si trova a Breganzona alle 5 Vie. I servizi di ambulanza sono invece dislocati in vari punti del cantone per permettere l?intervento entro 15 minuti dall?allarme dato.

Gli operatori del 144 si hanno una formazione di soccorritore con pluriennale esperienza sul territorio oppure sono infermieri che hanno fatto anche la formazione di soccorritore. Sono in grado di dare informazioni di tipo sanitario, dare supporto e indicazioni su cosa fare, guidare la persona nei vari passi del soccorso in attesa che arrivi l?ambulanza.

Hanno la possibilità di fare dei collegamenti in conferenza telefonica con la Rega o la polizia se necessario.

Presso il 144 adottano criteri di qualità professionale e le chiamate vengono prese entro 10 secondi (3 squilli).

L?operatore fa le domande e dal display vede già il numero di telefono di chi chiama con l?indirizzo e chiede conferma dei dati. Domanda DOVE inviare l?ambulanza.

Il numero è gratuito e dalle cabine telefoniche funziona senza moneta. Anche dai cellulari ma bisogna fare attenzione se si è vicino ad una zona di confine con l?Italia o con un altro cantone.

Si chiama sempre, se poi si ha un dubbio c?è sempre una persona qualificata che da una mano.

Bisogna essere pronti a rispondere alla domanda: Dove siete, come sta il ?paziente? a livello di coscienza e criticità =>a livello di AVPU e ABC.

A livello Europeo si sta unificando il numero telefonico delle urgenze con il 112.

In Ticino è già in funzione e risponde la polizia cantonale della centrale di Bellinzona che poi collega al 144.

Altri numeri importanti sono:

1414REGA
117Polizia
118Pompieri
145Centro tossicologico

Nathalie fecit


7.  Pagine correlate, Sitografia

Cerchi con Google
in generale nell'Enciclopedia di Medicina popolare

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