Terapie alimentari: annesso

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Categoria: Nutrizione Naturopatia Enciclopedia Ospiti Maria

Ricerca / raccolta / preparazione di materiale per:
Capitolo della tesi finale di
Maria Aiello Santese

Scuola triennale di Naturopatia
all'Istituto Rudy Lanza



in allestimento


1.  Diverse malattie

In questo capitolo si trovano dei temi che sono spesso ma erroneamente associate a fattori alimentari sia come causa sia come terapia.

1.1  Osteoporosi

it.Wikipedia it.Wikipedia

Osteoporosi oppure osteopenia:
diminuzione del tessuto osseo con perdita del tessuto di sostegno e connettivo (minerale e proteico).

Fattori rischio per l'osteoporosi


Età e massa ossea

Nel corso dell'età,la diminuzione di massa ossea è un processo biologico: nei primi 5 anni dopo la menopausa, il volume osseo femminile si riduce del 30%, arrivate a 70 anni si riduce a ca. 50%. Per gli uomini il processo è meno marcato: comincia prima e va più lentamente, ma a 70 anni è quasi pareggiato a quello femminile.

È evidente che più "robusta" è l'ossatura tra i 20 e i 40 anni, più a lungo resiste a fratture anche se per i processi biologici dell'età la massa ossea è diminuita del 70% o anche sotto il 50%. Più un'ossatura adulta è debole (per dei fattori genetici, di crescità e di stile di vita), più presto si presenta il rischio di fratture anche in seguito a modesti traumi.


Degenerazione ossea femminile

Degenerazione ossea maschile

La degenerazione ossea non è una malattia ma una normale conseguenza del passare degli anni, anche se molti medici stimolano il terrore della malattia osteoporotica, chissà per quali motivi. Consigliano poi delle cure che forse avrebbero avuto senso 50 anni prima, quando la crescita ossea era ancora in piena evoluzione.

Ci sono comunque una serie di fattori che promuovono la decomposizione ossea e/o inibiscono la crescita. La seguente tabellina dà un riassunto di fattori negativi.


(incidenza: donne di razza bianca > 65 anni ca. 15%: ogni sesta donna)

Malnutrizione (proteica, minerale)
Razza bianca e asiatica Inattività
Genetica: da anamnesi familiare Tabagismo (antagonismo estrogenico)
Statura piccola e snella Alcolismo (malnutrizione proteica / minerale)
Biondo, Lentiggini Anoressia nervosa, ortoressia, diete dimagranti
Donne postmenopausali (deficienza di estrogeni) Ipercalciuria (pH basso, acido)
Vita prevalentemente sedentaria Ipertiroidismo. Iperparatiroidismo
Pochi sforzi fisici duraturi Ipercorticosteroidismo (Mb. di Cushing)
Ipogonadismo (sottoproduzione ormonale)



Prevenzione dell'osteoporosi

La prevenzione dell'osteoporisi avviene durante la fase giovanile della vita. La formazione di un'ossatura robusta è quasi un'assicurazione contro l'osteoporosi in età avanzata.

Secondo le "Linee guida" per la prevenzione dell'osteoporosi del Ministero della Salute Italiana sono da tener presenti le seguenti osservazioni:


Sezione trasversale di osso a tessuto compatto

E? oggi ampiamente accettato che l?osteoporosi non è solo conseguente alla perdita ossea che accade con l?avanzare dell?età. Un individuo che non raggiunge un picco ottimale di massa ossea durante l?infanzia e l?adolescenza, può infatti sviluppare osteoporosi senza che vi sia una accelerata perdita ossea in età adulta. Nello sviluppo dell?osteoporosi una crescita ossea sub-ottimale nelle prime fasi della vita deve così essere considerata importante tanto quanto la perdita di massa ossea che si verifica in età adulta.

Ottimizzare la salute dell?osso è quindi un processo che dura tutta la vita sia nei maschi che nelle femmine. Agire sui fattori che influenzano la salute dell?osso a tutte le età è essenziale per prevenire l?osteoporosi e le possibili fratture conseguenti.

Nell'anziano vi sono fattori aggiuntivi che contribuiscono significativamente all'aumento di incidenza di eventi con fratture, quali le cadute più frequenti associate a scarse reazioni protettive. Deve essere fatta una distinzione tra i fattori di rischio che portano all?alterazione del metabolismo e della resistenza dell?osso ed i fattori di rischio immediatamente legati alla frattura (es. i traumi di varia entità).

Gli interventi in questo campo sono necessari visto che l?osteoporosi e le fratture femorali, vertebrali, ecc, sono una delle principali cause di disabilità nella popolazione anziana ed hanno un impatto notevole anche in termini di costi sociali.



Diagnosi differenziale

Una diagnosi differenziale fatta a regola d'arte si basa sulla risposta alle molteplici domande del tipo:

e così via.



Osteomalacia

Osteomalacia

affezione scheletrica, per lo più a carico della colonna vertebrale e del bacino, caratterizzata da rammollimento osseo. Mancano i minerali, mentre la struttura proteica è intatta.



Obiettivi della cura

Mai perdere d'occhio che si tratta di una cura palliativa e nel miglior dei casi conservatrice. Non illudere il paziente che si tratta d'altro!

  1. Controllo del dolore
  2. Stabilizzazione della degenerazione e tentativo di ricostruzione tramite:
    • Sostegno dei fattori positivi
    • Esclusione dei fattori negativi
    • Introduzione di sostanze mancanti
    • Ristabilimento dell'equilibrio ormonale
    • ev. medicazione con promotori della crescita ossea
  3. ev. riattazione ossea


Controllo del dolore

Canapa

Wobenzym N®

Assalix®

In uno stadio avanzato procedere al controllo del dolore per diminuire lo stress:



Stabilizzazione della degenerazione

e tentativo di ricostruzione ossea

Sostegno dei fattori positivi

Regolazione metabolismo osseo



Esclusione dei fattori negativi

Basica®



Introduzione di sostanze mancanti

Gelaform®

Decalcit®



Ristabilimento dell'equilibrio ormonale

Cimicifuga




Medicazione con promotori della crescita ossea

È prescritta dal medico, normalmente con bifosfonati.



Riattamento osseo

Con la Vertebroplastica percutanea, un metodo chirurgico, esiste da pochi anni un metodo per rinforzare delle vertebre osteoporotiche: in anestesia locale viene iniettato nelle vertebre un "cemento plastico" che le rinforza.



Declino osseo (didattica fisiologica)

it.Wikipedia: Tessuto osseo


Età e massa ossea

La massa ossea nelle donne fino a cinquant'anni, o meglio fino all'inizio della menopausa, rimane stabile. Nei primi 5 anni dopo la menopausa si riduce di ca. 1/3, e nei seguenti 10 anni a ca. la metà del valore iniziale. Negli uomini i cambiamenti non sono così marcati però iniziano prima, per raggiungere a ca. 80 anni i valori delle donne (ca. 45 %).



Degenerazione ossea femminile

Degenerazione ossea maschile

È evidente, che quando si parla di resistenza ossea non si parla solo di "percentuali" ma di massa ossea assoluta che si raggiunge intorno ai 30 anni: le persone di ossatura esile arrivano prima a una massa ossea critica rispetto alle persone di ossatura robusta. Le donne essendo statisticamente più esili degli uomini,sono maggiormente soggette a osteoporosi e a rischi di fratture ossee per traumi meccanici.



Microstruttura geometrica ossea

Un altro fattore determinante riguardo la frattura ossea è la microstruttura geometrica ossea, che segue essenzialmente i flussi di forza nelle ossa. I flussi di forza sono maggiormente dati dalla:

Durante la continua rigenerazione ossea (ca. ogni anno), le trabecole ossee si orientano nella direzione del flusso delle forze. Questo (in ossature buone e continuamente usate), crea delle microstrutture ossee altamente stabili e resistenti.


Struttura ossea

The hierarchical structure of bone gives rise to a hierarchical deformation via a staggered load transfer mechanism at the nanoscale. The yellow cylinders denote the mineralized collagen fibrils in longitudinal section, and the red tablets denote the mineral apatite crystallites embedded within the collageneous matrix of the fibrils. The strain decreases from the tissue (left) to mineral particle level (right) in a ratio of approximately 12:5:2. Credits: Himadri Gupta/Max Planck Institute of Colloids and Interfaces.

Il terzo fattore importante per la stabilità ossea è la sua composizione tra materiale organico (proteine) ca. il 30% e materiale minerale ca. il 70%. Le fibrille ossee, formate di fibre collageni formano una specie di "impalcatura" elastica, attorno alle quali, come rinforzo stabilizzante, si depositano cristalli minerali.


Composizione materiale ossea

Una deficienza minerale si manifesta con deformazioni ossee tipo "rachitismo" mentre delle deficienze proteiche si manifestano in "friabilità" e fragilità ossea.

Molte persone, specialmente donne, hanno paura dell'osteoporosi. Questa "fobia" è sostenuta da medici e salutisti poco terapeutici (far paura è antiterapeutico). C'è da notare però che l'inventore ci ha costruiti per una vita da cacciatori e raccoglitori. Con le attuali condizioni di vita in senescenza basta e avanza il 40% di massa ossea disponibile e possibili traumi sono quasi sempre evitabili.



2.  Fattori rischio

Sono trattati i seguenti argomenti:
Aterosclerosi Dislipidemie


2.1  Aterosclerosi

L'arteriosclerosi o aterosclerosi è una "stratificazione" di cellule epiteliali con cellule schiumose lipidiche. Si ipotizza che i monociti di queste cellule penetrino per diapedesi all'interno di vasi, (attratti da un processo micro-infiammatorio) e diventino macrofagi attivi, assorbendo aggregati di LDL ossidato e depositandoli al loro interno.

Indice: Eziologia Discorsi di cure Rimedi consigliati Rimedi naturopatici Nutriterapia

Temi correlati:
Aterosclerosi it.Wikipedia Malattie vascolari Mm P 14.1 Malattie vascolari Mm P PT 4.3 Aterosclerosi CSA Aterosclerosi Med Pop? tutoria

Eziologia


Aglio
fermentato

Eziologia ipotizzata
dell'aterosclerosi

Questa stratificazione interna rende ruvida la superfice e restringendosi il diametro aumenta la resistenza al flusso sanguigno (di conseguenza la pressione ematica). Se diventa spessa, questa impedisce l'irrorazione degli areali seguenti e può diventare fatale (coronarie, testa, gambe, ?). Lo stacco di trombi arteriosi causa l'occlusione di vasi specialmente coronari e cervellari ma anche dei reni e delle articolazioni.
Sulla genesi si ipotizzano delle microinfiammazioni (e gonfiore) del tessuto connettivo sottostante all'epitelio.


Meliloto
Complicazioni dell'aterosclerosi:
  • Infarto cardiaco.
  • Apoplessia (infarto cerebrale).
  • Infarto renale.
  • Necrosi e gancrene.

Aglio orsino


Discorsi di cure

Ricettario galenico magistrale: Categoria Cardiovascolare'''

Rp.: Aterosclerosi / Ipertensione 3360
Tinct. Alii ursini 60 scioglie plaque ateromica
Tinct. Vinca minor 10 vasodilatatione periferica
Tinct. Meliloti 20 fibrinolitico
Tinct. Rauwolfia ad 100 anti-ipertonico centrale
D.S. Ingerire 5 ml (pipette) per dì in un pò di acqua tiepida

Abbreviazioni

Negli accesi discorsi sul tema si dimentica spesso che in fondo non sappiamo niente sulle condizioni promotrici e inibitrici. Non si spiega nemmeno perché siano colpite le arterie ma non le vene. E per diagnosticarla in tempo ci mancano tutti gli strumenti. Non parliamo poi delle cure, che sono da assenti a misteriose.

Alla fine non rimane che curare le conseguenze e i rischi dell'aterosclerosi: l'ipertensione e la coagulazione ematica e tentare di prevenire sindromi complesse, come quelle metaboliche.



Rimedi consigliati

Ricettario galenico magistrale: Categoria Cardiovascolare

Rp.: Fibrinolitico topico 3357 (diabete)
Ol. Meliloto fibrinolitico
Ol. Arnica stimola microcircolazione
Ol. Iperico nervino
Ol. Calendula aa 200 rigenerativo tessuto(:cell:)
D.S. Spalmare un pò d'oliosulle gambe e anche la sera.

Abbreviazioni

Così i "rimedi" attualmente in voga sono:


Ricettario galenico magistrale: Categoria Cardiovascolare'''

Rp.: Fibrinolitico ematico 3412
Tinct. Meliloti 60 fibrinolitico 1
Tinct. Rutae grav. 20 fibrinolitico 2; Cave! (-abortivo-)
Tinct. Asperulus odor. ad 100 fibrinolitico 3
D.S. Ingerire 20 gtt. per dì

Abbreviazioni



Rimedi naturopatici

Ricettario galenico magistrale: Categoria Cardiovascolare'''

Rp.: Anti-plaque arterioso
Tinct. Allii ursini 500 scioglie le plaques ateromatose
D.S. ingerire giornalmente un cicchettino (2 cl) con o senza acqua

Abbreviazioni

La naturopatia propone innumerevoli misure e rimedi per lo più "mistici". Non c'è altro da aspettarsi da una malattia della quale non si sa niente: sostituire il caso per l'errore!


Proponiamo dei preparati solfatati (aglio ursino, aglio fermentato) e olio di meliloto (fibrinolitico) come rimedio locale per zone critiche (gambe, braccia). Le ricette accanto danno diversi esempi di preparazioni magistrali adatti a specifiche patologie.


Nutriterapia

Nella nutriterapia si tiene in considerazione le seguenti proposte ortomolecolari, pur essendo discusse in modo controverso su livello scientifico*:

Sostanza Dose Dim. Indicazione Commento
Acido folico 0.8 mg omocisteina ↑
Vit. B6 50 ... 100 mg omocisteina ↑
Vit. B3 300 ... 500 mg dislipidemie meglio in forma di acido nicotinico
Vit. C 2 ... 4 gr dislipidemie, rischio trombi
Vit. E 100 ... 400 mg dislipidemie, rischio trombi
Cromo 200 mcg tolleranza glucosio ↓ in forma GTF oppure 20 gr di lievito medicinale
Magnesio 400 ... 600 mg rischio infarto cardiaco, rischio trombi, rischi arritmia cardiaca
Selenio 200 mcg dislipidemie
Coenzima Q10 60 ... 90 mg rischio angina pectoris
Carnitina 1 ... 2 gr rischio angina pectoris, dislipidemie
Acidi omega-3 1 ... 1.5 gr rischio angina pectoris, dislipidemia, ipercoagulazione, rischio trombi meglio EPS: olio di pesce
Acidi omega-6 2 ... 3 gr rischio trombi, dislipidemia meglio acido gamma-linolenico come in ol. enotera

* Lionel H Opie et al.: Controversies in stable coronary artery diseases; Lancet Jan 7 2006, p.69 ff.

Nella stessa controversia appare invece favorevole un'alimentazione mediterranea genuina, fresca, semplice, di stagione e priva di piatti prefabbricati e ideologie nutrizionali.


2.2  Dislipidemie


Xanthoma:
una vero disturbo lipidico (benigno)

Le Dislipidemie sono variazioni del metabolismo lipidico umano che causano aberrazioni delle concentrazioni di frazioni lipidiche nel sangue oltre al valore medio statistico ± 2, deviazioni standartizzate di una popolazione sana. In questo valore di referenza (usuale in patologia) è contemplato il 97% della popolazione sana. Visto sotto questo criterio, le dislipidemie sono molto rare. Da quando i medici non curano più malattie ma prevalentemente i cosidetti "fattori rischio", i valori di referenza sono stati continuamente e taciutamente ristretti fino ad arrivare erroneamente a bollare quasi la metà della popolazione svizzera in "dislipidemica".

Con grande piacere delle compagnie farmaceutiche che fanno cifre d'affari annui di miliardi di dollari con statine e simili farmaci e di mediocri medici che non si sentono più di curare ma preferiscono terrorizzare i loro pazienti con paranoiche profezie di rischi, per definizione mai verificabili. Somiglia più a un lavoro sacerdotale che sanitario.

Indice: Componenti lipidiche nell'organismo Trasporto lipidico Valori ematici lipidici Prevenzione ufficiale di colesterolemia Terapie "naturopatiche" di lipidemie Fattori di promozione di lipidemie Alimentazione in lipidemie Conseguenze di colesterolemie Cura di "malattie lipidiche"

Manca la pettinatura ortografica. Me ne occupero poi di infilare immagini più grandi e leggibili. Peter July 17, 2008, at 12:03 PM

Fonti: Sergio MARCHESINI / Professor of Biochemistry / University of Brescia / marchesi@med.unibs.it
Lipoproteins Hyperlipoproteinemias Hypolipoproteinemias

Temi correlati
Colesterolo it.Wikipedia Ipercolesteroemia it.Wikipedia Metabolismo dei lipidi it.Wikipedia Trasporto di lipidi e lipidemie Mm P 12.2 Sress e colesterolemia Tutoria Med Pop? Iperlipidemie Tutoria Med Pop? Lipidi e lipidemie Mmp12 Strum. Nutrizione e Colesterolo Mm P 13? Strum. Ricettario metabolico Mm P PT 5.3


Componenti lipidiche nell'organismo


Aggregati / molecole lipidiche

Assumiamo lipidi alimentari in forma di trigliceridi e di sterine animali e vegetali. Essendo l'organismo un substrato idrico, per il loro trasporto servono aggregati lipo-idrofili. Nell'intestino questo compito è attuato dai sali biliari che avvolgono gocce di trigliceridi, fosfolipidi e sterine. Le cellule epiteliali assorbono (enzimaticamente) trigliceridi, fosfolipidi e sterine, ma non i sali biliari.

Nell'epitelio dell' intestino tenue (apparato di Golgi), quest'ultime vengono "imballate" in aggregati lipoproteici: in un mantello di fosfolipidi, apo-proteine e sterine (prevalentemente colesterolo) all'esterno idrofilo e all'interno lipofilo sono impacchettate in trigliceridi e acidi grassi. In questa forma lasciano l'epitelio per prendere la strada tramite il sistema linfatico nella circolazione sanguigna. In questa fase i medici li chiamano "chilomicroni" e li misurano come "trigliceridi" (per semplificarsi la vita e confondere le idee).

Arrivati nel fegato, quest'ultimo toglie trigliceridi e aggiunge fosfolipidi, proteine e colesterolo all'aggregato, primo di rilasciarlo in circolazione. I medici (sempre per facilitarsi la vita e per crear confusione, chiamano quest'aggregato e i due seguenti "colesterolo cattivo" LDL (low density lipids → lipidi a bassa densità). Questi "cattivi" entrano dalla circolazione nell'interstizio e "visitano" delle cellule. scaricandosi di trigliceridi, acidi grassi e fosfolipidi e assumendo di proteine e colesterolo, prodotti e assemblati nella cellula.
Poi, su altre cellule alle quali serve colesterolo e fosfolipidi scaricano sia dell'uno che dell'altro. In questo stadio, i medici (sempre per facilità e confusione li chiamano "colesterolo buono" HDL (hight density lipids → lipidi ad alta densità). Questo torna al fegato per essere scaricato / caricato come LDL (cattivo).


Trasporto lipidico


Molecole lipidiche

Trasporto di lipidi in aggregati lipoproteici

Il grafico illustra il percorso di "aggregati lipoproteici". I rossi il medico chiama "colesterolo buono" HDL, gli azzurri "colesterolo cattivo" LDL e i verdi chilomicroni "trigliceridi".

Cosa poi importa se biochimicamente sia il colesterolo sia i trigliceridi sono delle molecole ben definite e molto diverse dagli "aggregati di trasporto" misurate dai laboranti e chiamati dai dottorini anche "colesterolo" e "trigliceridi". Ma la medicina sembra rimasta una disciplina "... indisciplinata e confusa ..." Bleuler 1920

Si noti anche che i chilomicroni ("trigliceridi medici") con sufficiente fosfolipidi possono mutare direttamente in HDL (senza prima essere trasmutati nel fegato in LDL). Questo significa, che un'abbondante consumo di fosfolipidi (uova, noci, lecitina) aumenta il livello di HDL e abbassa il livello di LDL: migliora quindi la relazione HDL/Colesterolo totale, il primo criterio per valutare una ev. dislipidemia (HDL/Colesterolo < 25%).
Questo porta pure a certi consigli assurdi di salutisti e dietisti: consumare l'uovo restrittivamente "... per l'alto contenuto di colesterolo ..." (che poi in realtà non influisce sulla colesterolemia totale). Io consiglierei loro di studiare e ragionare invece che dare consigli non chiesti!



Lipidemie


Valori "colesterolo"

Misurazione
La Lipidemia è la concentrazione di aggregati di trasporto di lipidi nel sangue. Visto che non si tratta di semplici molecole ma di miscele complesse, è abbastanza difficile misurarli e distinguerli quantitativamente con sufficiente affidibilità.

Valutazione
Ci sono molte rare forme di dislipidemie patologiche sia poi Hyperlipoproteinemias oppure Hypolipoproteinemias.

L'ipercolesterolemia intesa in senso commune invece non è una patologia ma un fattore rischio con tutte le imponderabilità del termine stesso.

Dei valori di "colesterolo" sospettosi possono essere

Stranamente nessuno si preoccupa se ha dei valori troppo bassi, anche se questo fatto è più rischioso (e quindi da chiarire) che dei valori troppo alti.

Finchè i HDL raggiungono almeno 25% del valore totale di "colesterolo", il seguente valore totale è irrilevante per i rischi di ipercolesterolemia.
I valori di laboratorio di minima mortalità per il "colesterolo totale" sono

Sotto i limiti inferiori aumentano i rischi per malattie degenerative e incidenti, sopra i valori superiori aumentano i rischi per malattie cardiovascolari.
Nota: c'è una differenza di ca. 20% per i valori di uomini e donne che non ho mai visto distinto su un modulo di laboratorio!


Affidibilità


Questo è un aggregato
lipidico, chiamato
"colesterolo" dal medico

Questo è una molecola
di "colesterolo" come lo
chiama il biochimico

Una singola misurazione di colesterolemia non è affidabile perché con stress, incidenti, operazioni, diete, fame, ... aumentano notevolmente i valori.

Valori di colesterolemia senza distinzione in HDL, LDL, "Trigliceridi", "Colesterolo" non permettono nessuna valutazione della lipidemia e il loro esame è denaro sprecato.


Prevenzione ufficiale della colesterolemia

Il "colesterolo alto" non è una malattia ma una misura per una caratteristica genetica di metabolismo lipidico di una persona. Pare che abbia una correlazione con malattie cardiovascolari.
Si fa tanto fumo per la prevenzione della ipercolesterolemia in Svizzera (e forse in tutte le nazioni industrializzate). La realtà è che i relativi medicamenti (molto cari e proficui per i produttori) sono poco efficaci. Da studi epidemiologici si può dedurre che abbassano la mortalità in nemmeno un terzo dei casi (80/114). Una morte impedita costa più di. 200'000.- Fr.

Questo malgrado il fatto che chi prende il medicamento di solito viene "torturato" con regole dietetiche allucinanti, prive di rispetto per la persona e con nessuna stima per la sua qualità di vita che consiste anche nelle sue abitudini alimentari.


Quanto costa la prevenzione

Forse l'effetto dei medicamenti è scarso proprio per questo motivo: è dimostrato da tanti anni che i disturbi lipidemici sono maggiormente genetici e che non si lasciano minimamente influenzare da diete. Anzi, la mia esperienza come medico poplare mi fa dire: tra i miei pazienti sono proprio i vegetariani e "ortoressici a minimi grassi" che dimostrano non solo i valori più alti di "colesterolo" ma anche i più bassi di HDL.
L'ipotesi è plausibile: un organismo che non riceve regolarmente sterine dall'esterno, se le produce in abbondanza internamente. E la scarsità di microchiloni provenienti dall'alimentazione impedisce la loro trasformazione in HDL.


Terapie "naturopatiche" di lipidemie


20 min, polso 100/min
ogni giorno

Con alcuni miei pazienti, spaventati da dottorini che prevedono morte precoce causata da aumentato colesterolo, procedo come segue:


Uova

'-Noci-
  • rifare la misurazione dopo un mese. Se c?è un miglioramento, si prosegue con le misure prese.

Lecitina

Olio di pesce

Acido nicotinico
  • regolare consumo di fosfolipidi (uova, noci, ?) o di un cucchiao di tè di lecitina al giorno (per chi ha la HDL relativamente basso).
  • rifare la misurazione dopo un mese. Se si riscontra un miglioramento proseguire così.



Fattori di promozione di lipidemie

I grandi promotori di lipidemie sono:


Alimentazione in lipidemie

In contrasto alle superstizioni popolari, giornalistiche e dietetiche, la colesterolemia non dipende dal colesterolo nutrizionale ('invenzione di un senatore statunitense negli anni '70). La mancante correlazione (da sempre dubitata) è stata dimostrata solo negli anni '90 da un grande studio epidemiologico tedesco (VERA 1993).


Consumo di colesterolo e colesterolemia

L'alimentazione in lipidemie è quindi un'alimentazione variata e possibilmente genuina. Ai miei pazienti iperlipdemici consiglio (se lo chiedono) di consumare (se piacciono):
se nessuno di questi alimenti è gradito: ogni giorno un cucchiaino di lecitina



Conseguenze di colesterolemie


Colesterolemia e mortalità

Si ipotizzano nessi tra colesterolemia e arteriosclerosi, infarti cardiaci, infarti cerebrali, infarti polmonari e tante altre malattie. Comunque con lipidemie alte aumenta il rischio di morte cardiovascolare.

Fuori dubbio è che delle persone con lipidemie basse e lipidemie alte hanno una mortalità leggermente aumentate in confronto a persone con lipidemie "contenute". Contenute significa per uomini 4 ? 5 per donne 5 ? 6 mmol/l.

Occhio alle referenze di medici e laboratori, che spesso non fanno distinzione tra uomini e donne. In più, valori ematici vengono spesso determinate in situazioni "eroiche" di stress fisico, dove dei valori alti sono fisiologicamente normali.

Mentre con lipidemie alte aumentano i rischi per morte cardiovascolare, con lipidemie basse aumenta la mortalità per tumori, incidenti, suicidio e malattie degenerative.

Valutando gli effetti di "cure preventive anticolesteroliche "paranoiche deduco:



Cura di "malattie lipidiche"

Finchè si tratta di malattie "lipidiche" come lipomi o ateromi o xantomi si può provare con ricette citate nel ricettario metabolico. Pare che siano efficaci sono preparati che contengono olio di senape. Se i lipomi aumentano e disturbano, normalmente si levano con i bisturi.

Come medico ho delle grandi riserve per delle malattie citate da propagandisti di prevenzione anticolesterolo e antilipidico:

Come avvocato dovrei chiedermi "Cui bono": a chi serve? Sicuramente non al povero paziente. Vendere medicamenti per migliardi di dollari all' anno per la prevenzione di malattie che non si conoscono, a chi potrebbe servire?


3.  Superstizioni nutrizionali

Di superstizioni popolari sulla nutrizione ce ne sono innumerevoli. Si potrebbe riempire (e sono state riempite) libri sul tema. Di seguito un'assaggio.

Fonte: Warmuth S., Pollmer U.: Lexikon der populären Ernährunsirrtümer, ISBN 3-8218-1615-5


"E' conveniente di bere tanta acqua"

... per urinare e sudare di più. Un'idea di salutisti con mancanti conoscenze di fisiologia e, per correggere il tiro: fissazioni religiose di depurazione

Sono documentati tanti decessi di sportivi e persone anziane di iponatriemia, perché bevevano smisuratamente senza aggiungere sale in abbundanza.

"Il sale aumenta la pressione"

Si basa su uno studio con ratti che dovevano mangiare l'equivalente umano di ca. 500gr di sale al giorno.

"Lo zucchero causa tante malattie civilizzatorie"

Divulgato da Dr. Max Otto Bruker. Secondo lui una causa di quasi tutte le malattie civilizzatorie come arteriosclerosi, infarto, poliomielite, acne, ulcera duodenali, lesioni epatiche, disturbi mentali e cancro.

"Grasso e colesterolo nutritivo aumentano le malattie cardiovascolari"

"Acidi grassi insaturi (vegetali) sono salutari, quelli saturi (animali) sono malsani": Supposizione dell'industria oleoproducente mai motivata o dimostrata.


Composizione di lipidi

Grassi e oli contengono sempre tanti acidi grassi in varie composizioni

"Proteine animali sono obsoleti"

Dicono vegetariani di stirpe religiosa, feministica, ...

"Il consumo di tante fibre vegetali è sano"

... e ti fa scoreggiare come una mucca. L'associazione tedesca per l'alimentazione consiglia 30 gr di fibre e ballasto al giorno.

"Crudo è prezioso"

Convinzione di macrobiotici e altri salutisti con lo stomaco inossidabile.

"Antiossidanti sono preventivi ai tumori"

Rosario della stampa salutistica

Consiglio: non "curare" con dosi rilevanti di antiossidanti senza precisa cognizione di causa indicazione e dosaggio.

"Vitamine sono sane"

Consiglio: non farlo senza cognizione di causa e cauti chiarificazioni. Il consumo di vitamine e altri integratori alimentari senza necessità medica fa bene agli azionisti delle ditte di produzione

"Sovrapeso aumenta la mortalità"

Secondo i dati statistici epidemiologici mondiali accessibili a me:

Scegliete le preferenze statistiche per la vostra morte. Sarà poi comunque un'altra, perchè la morte individuale no segue la statistica.

"Aterosclerosi è conseguenza di un alimentazione errata"

...

Dei grandi studi epidemiologici, l'ultimo finanziato del Ministero dello salute tedesco dimostrano, che non c'è alcuna correlazione tra il consumo e il contenuto di colesterolo nel sangue (colesterolemia). L'ipotesi fu generato di un senatore Statunitense ca. 40 anni or sono e non poteva mai essere scientificamente confermato. Ma come in tanti miti ha una vita lunga e persistente in modo che ancora oggi tanti medici consigliano ai loro pazienti di essere restio con il consumo di uova e formaggi (che contengono parecchio colesterolo) anche sapendo da decenni, che l'organismo si produce e regola la quantità di colesterolo, importantissimo per la stabilità delle membrane cellulari e di diversi ormoni sessuali. Anche l'osservazione clinica che spesso persone che si nutrono quasi esclusivamente di vegetali abbiano dei valori colesterolemici sorprendentemente elevati non riescono a far crollare questa "credenza".


"Dislipidemie si risolvono con un'equilibrata nutrizione"

...

La seconda favola evidentemente errata è quella di una correlazione di grassi animali e l'aterosclerosi: come primo non si conosce la patofisiologia dell'aterosclerosi e i pochi elementi che si è riuscito a decifrare non mostrano nessun nesso con il metabolismo lipidico. Come secondo, anche l'osservazione etnologica dimostra, che tra popoli che si nutrono prevalentemente di grassi animali come gli eschimesi e i masaai non ci sono significanti differenze in merito a dei popoli che si nutrono prevalentemente vegetali come p.es. nel sud dell'India.
>>


4.  Nutriterapie

Nutriterapia Centro di ricerche Nutriterapiche

Nutriterapia è un termine moderno che descrive l'impiego di sostanze alimentari come: ortomolecolari, enzimatiche, metaboliti, preparati fitoterapici, microorganismi, ... a presunti scopi preventivi. Strettamente parentelato con il movimento salutistico - commerciale del "functional food".

L'impiego di "functional food" come anche l'impiego di integratori alimentari in dosi non nettamente terapeutiche (multipli del fabbisogno alimentare) è discusso scientificamente in modo molto controverso.

Per esempio c'è uno studio che dimostra, che l'impiego di yoghurt arrichito di Bact. bifidus su pazienti con pancreatite cronica aumenta significativamene la loro mortalità. Un altro studio dimostra che l'impiego di yoghurt arrichito di Bact. Bifidus diminuisce significativamente le infezioni delle vie respiratorie di atleti di competizione. Per la maggioranza della popolazione (ne sofferenti di pancreatite ne essendo atleti di competizione) non esiste nessuno studio serio. Quindi ritengo pura lirica propagandistica tutte le supposizioni in merito. Tanto al "functional food".

Per gli integratori alimentari in dosi non terapeutiche (preventivo) il quadro è circa lo stesso.

Una valutazione medica in merito intanto fa appartenere tentativi del genere come partecipanti alla lega per la promozione dell'ipocondria.

Il discorso è diverso per l'impiego di simili sostanze mirato (non preventivo) per determinate patologie ben definite come p.es. di ferro per anemie sideriche. Questi sono prassi medica quotidiana per le quali non occorre un nuovo nome. Infatti, in questi casi non si parla di "nutriterapia" (per buoni motivi neanche gli autori del termine).


Proveniente da http://pforster.no-ip.org/~admin/pmwiki/pmwiki.php?n=MariaTesi.TerapieAlimentariAnnex
Ultima modifica: August 22, 2008, at 05:17 PM