Medicina popolare

per autodidatti

 

 

agosto 3, 2005


Indice della pagina

 

1.0 Metodi di visita corporei

                  1.1 Ispezione

                  1.2 Anamnesi

                  1.3 Palpazione del polso

                  1.4 Misurazione pressione

                  1.5 Auscultazione arterie

                  1.6 Esami funzionali

                  1.7 Esami clinici con apparecchi

                  1.8 Esami alternativi

 

2.0 Disturbi di regolazione circolatoria

                  2.1 Ipotonia

                  2.2 Ipertonia

                  2.3 Disturbi funzionali di circolazione

 

3.0 Malattie delle arterie

                  3.1 Ateromatosi, arteriosclerosi

                  3.2 Intasamenti arteriali

                  3.3 Angiiti (arteriose)

                  3.4 Disordini vasali innati

 

4.0 Malattie delle vene

 

                  4.1 Varici (vene varicose)

                  4.2 Trombosi venose

                  4.3 Tromboflebiti

                  4.4 Sindrome posttrombotica

 

5.0 Ricettario cardiovascolare

                  5.1 Ipotonia

                  5.2 Ipertonia

                  5.3 Emicrania

                  5.4 Arteriosclerosi

                  5.5 Varici

                  5.6 Tromboflebite

                  5.7 Sindrome posttrombotica

                  5.8 Ulcus cruris

PT 4.3

 

Malattie vascolari

 

© Peter Forster

Bianca Buser

 

 

Pagine correlate: MmP 14.1

MmP 14

 

 

 

 

 

 

 

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Indice PT 4.3

1.0  Metodi di visita corporei

1.1   Ispezione

1.2   Anamnesi

1.3   Palpazione del polso

1.3.1      Palpazione A. radialis

1.3.2      Palpazione A. carotis

1.3.3      Palpazione A. femoralis

1.3.4      Palpazione Aorta

1.3.5      Palpazione A. tibialis posterior

1.3.6      Palpazione A. dorsalis pedis

1.3.7      Sospetti di palpazione arteriale

1.4   Misurazione pressione

1.5   Auscultazione arterie

1.5.1      Zone di auscultazione arteriale

1.6   Esami funzionali

1.6.1      Esame di Schellong

1.6.2      Esame di Ratschow

1.6.2.1      Arteriosclerosi gamba dx (Ratschow)

1.6.3      Esame di deambulazione

1.6.4      Esame del pugno

1.7   Esami clinici con apparecchi

1.7.1      Ultrasuono/Doppler

1.7.2      Radiografia

1.7.3      Angiografia

1.7.4      Oscillografia

1.8   Esami alternativi

 

2.0  Disturbi di regolazione circolatoria

2.1   Ipotonia

2.1.1      Cause

2.1.2      Sintomi

2.1.3      Terapie

2.1.4      Prognosi

2.2   Ipertonia

2.2.1      Cause e forme

2.2.1.1      Renale

2.2.1.2      Endocrina (vedi capitolo ³sist. endocrino²)

2.2.1.3      Cardiovascolare

2.2.2      Classificazione

2.2.3      Sintomi

2.2.4      Complicazioni

2.2.5      Terapie

2.2.5.1      Terapie cliniche

2.2.5.2      Naturopatie

2.2.5.3      Forme meno gravi essenziali di ipertonia

2.2.5.4      Ipertonia renale meno grave

2.2.5.5      Ipertensione endocrina

2.2.5.6      Ipertonia cardiovascolare

2.2.5.7      Sindrome cardiaca ipercinetica

2.2.5.8      Ipertonia mite indotta da stress

2.2.5.9      Tutte le forme di ipertonia

2.3   Disturbi funzionali di circolazione

2.3.1      Morbus Raynaud

2.3.1.1      Terapie

2.3.1.2      Prognosi

2.3.2      Morbo di agglutinazione da freddo

2.3.3      Pernioni

2.3.4      Emicrania

2.3.4.1      Sintomi

2.3.4.2      Cause

2.3.4.3      Terapie

3.0  Malattie delle arterie

3.1   Ateromatosi, aterosclerosi, arteriosclerosi

3.1.1      Patogenesi

3.1.2      Cause

3.1.3      Patofisiologia

3.1.4      Diagnosi

3.1.5      Sintomi

3.1.6      Complicazioni

3.1.7      Terapie

3.2   Intasamenti arteriali

3.2.1      Claudicatio intermittens

3.2.1.1      Terapia

3.2.2      Embolie arteriali

3.2.2.1      Cause

3.2.2.2      Sintomi

3.2.2.3      Terapia

3.2.3      Infarto cefalico (ictus, embolia cefalica, apoplessia)

3.2.3.1      Sintomi

3.3   Angiiti (arteriose)

3.3.1      Endangite obliterans

3.3.1.1      Patofisiologia

3.3.1.2      Cause

3.3.1.3      Sintomi

3.3.1.4      Terapie

3.3.2      Panarterite nodosa

3.3.2.1      Sintomi

3.3.2.2      Terapia

3.3.2.3      Prognosi

3.4   Disordini vasali innati

3.4.1      Fistole arteriovenose

3.4.2      Morbo di Osler (teleangiestasia ereditaria)

 

4.0  Malattie delle vene

4.1   Varici (vene varicose)

4.1.1      Cause

4.1.2      Sintomi

4.1.3      Complicazioni

4.1.3.1      Ulcus cruris

4.1.4      Terapie

4.2   Trombosi venose

4.2.1      Sintomi

4.2.2      Terapia

4.3   Tromboflebiti

4.3.1      Tromboflebite superficiale

4.3.1.1      Sintomi

4.3.1.2      Terapie

4.3.1.3      Controindicazioni

4.3.2      Tromboflebite profonda (flebotrombosi, trombosi)

4.3.2.1      Sintomi

4.3.2.2      Diagnosi

4.3.2.3      Terapia

4.4   Sindrome posttrombotica

4.4.1      Sintomi

4.4.2      Terapie

5.0  Ricettario cardiovascolare

5.1   Ipotonia

5.2   Ipertonia

5.3   Emicrania

5.4   Arteriosclerosi

5.5   Varici

5.6   Tromboflebite

5.7   Sindrome posttrombotica

5.8   Ulcus cruris

 

 

 

1.0  Metodi di visita corporei

Sono trattati i seguenti temi:

-  Ispezione.

-  Anamnesi.

-  Palpazione del polso.

-  Misurazione pressione.

-  Auscultazione arterie.

-  Esami funzionali.

-  Esami clinici apparativi.

-  Esami alternativi.

1.1   Ispezione

-  Pallido (anche punta del naso e fronte) ma labbra e mucose rosse: tendenzialmente pressione bassa.

-  Anche mucose pallide: anemico.

-  Pelle pallida: circolazione periferica impedita oppure insufficienza renale.

-  Viso rosso: pressione alta, poliglobulia, policitemia.

1.2   Anamnesi

Per chiarire eventuali disturbi circolatori chiedere:

-  Affaticamento somatico/psichico.

-  Svenimenti dopo lunghi periodi in posizione eretta.

-  Mania di movimenti.

-  Disturbi del sonno, attacchi di sudore, tinnito.

1.3   Palpazione del polso

La palpazione del polso chiarisce:

-  Frequenza cardiaca.

-  Vigore (forza) cardiaca.

-  Impedimenti di passaggio (confronto dx./sin.).

 

La frequenza del polso si palpa di solito con 2 o 3 dita sulla A. radialis. Si conta per 1/2 minuto (osservando ev. aritmie come extrasistole) e si raddoppia il conteggio per arrivare al polso al minuto.

 

In caso di sospettati disturbi circolatori si palpano le differenze laterali di:

-  A radialis                               ev. A. dorsalis pedis

-  A. carotis                               A. tibialis posterior

- A. femoralis

 

Da notare, che solo una diminuzione dell¹arteria oltre il 70% è palpabile come differenza dx./sin.

 

Nei relativi capitoli sono trattati i seguenti temi:

-  Palpazione A. radialis.

-  Palpazione A. carotis.

-  Palpazione A. femoralis.

-  Palpazione Aorta.

-  Palpazione A. tibialis posterior.

-  Palpazione A. dorsalis pedis.

-  Sospetti di palpazione arteriale

1.3.1     Palpazione A. radialis

-   Differenza laterale radiali: arterosclerosi o trombi p.es. proveniente da policitemia.

-   Mancanti polsi radiali: shock.

 

 

 

1.3.2     Palpazione A. carotis

-   A. carotide ³batte²: insufficienza aortica, stenosi dell¹istmo aortico, ipertiroidosi.

-   Differenza laterale carotidi: stenosi di carotide che può causare ischemia cerebrale.

 

 

 

1.3.3     Palpazione A. femoralis

-   Differenza polsi femorali: chiusure arteriosclerotiche.

-   Polsi femorali deboli: arteriosclerosi o insufficiente gettata cardiaca p.es. stenosi valvola aortica, stenosi dell¹istmo aortico.

 

1.3.4     Palpazione Aorta

 

 

 

 

1.3.5     Palpazione A. tibialis posterior

 

 

1.3.6     Palpazione A. dorsalis pedis

 

 

1.3.7     Sospetti di palpazione arteriale

(Riassunto)

-   A. carotide ³batte²: insufficienza aortica, stenosi dell¹istmo aortico, ipertiroidosi.

-   Differenza laterale carotidi: stenosi di carotide che può causare ischemia cerebrale.

-   Differenza laterale radiali: arterosclerosi o trombi p.es. proveniente da policitemia.

-   Mancanti polsi radiali: shock.

-   Differenza polsi femorali: chiusure arteriosclerotiche.

-   Polsi femorali deboli: arteriosclerosi o insufficiente gettata cardiaca p.es. stenosi valvola aortica, stenosi dell¹istmo aortico.

 

1.4   Misurazione pressione

Misurazione e valori di riferimento vedi ³Anatomia cardiovascolare²

1.5   Auscultazione arterie

Un¹arteria sana non fa sentire rumori nello stetoscopio. Se le pareti sono alterate o il vaso è ristretto si possono sentire dei rumori a causa di vortici (sintomo di preavviso). Se nel tempo diminuisce ‹> il vaso si sta per chiudere.

Auscultazione delle carotidi e delle Aa. Femoralis.

1.5.1     Zone di auscultazione arteriale.

 

 

1.6   Esami funzionali

Sono trattati i seguenti temi:

-  Esame di Schellong.

-  Esame di Ratschow.

-  Esame di cammino.

-  Esame del pugno.

1.6.1     Esame di Schellong

Per valutare disturbi di circolazione, specialmente ipotensione:

1) Sdraiati per 10 min., misurazione pressione

 

2) 10 min. eretti distesi, misurazione pressione:

     -              Normale: sistole aumenta max. 15 mm, polso leggermente aumentato.

     -              Disturbo regolatorio ipotonico: sistole diminuisce; diastole <‹>.

 

3) Salire le scale 2 volte 25 gradini, misurazione pressione.

     -              Normale: sistole aumenta 30...80 mm, diastole <‹>,

                    polso aument. 20...30 min-1 ma non > 100 min-1.

     Dopo circa 2 min. valori normalizzati.

1.6.2     Esame di Ratschow

Esame di ipercircolazione reattiva per scoprire disturbi di circolazione arteriale:

1) Paziente sdraiato sulla schiena, gambe in alto, sostenute le coscie.

 

2) Ruotare i piedi per 10 min. Osservare e annotare:

     -              se e quando cominciano a dolere;

     -              se e quando impallidisce la gamba.

 

3) Sedersi con le gambe pendenti, osservare l¹arrossamento e il riempimento delle vene:

     -              Normale: arrossamento in pochi secondi, vene 5...10 secondi.

     -              Disturbo: arrossamento lento, vene dopo 15 secondi.

Più l¹arrossamento è rallentato, più il ristagno è periferico.

     -              Arterie del bacino: 15...20 secondi.

     -              Arterie femorali: 20...30 secondi.

     -              Arterie della gamba: 30...60 secondi.

     -              Arrossamento scuro: le vene si riempiono prima delle arterie per via di un shunt                          arteriovenoso o di una insufficienza della valvola venosa.

 

 

 

1.6.2.1     Arteriosclerosi gamba dx (Ratschow)

1.6.3     Esame di deambulazione

Misurare la distanza camminabile senza dolore per determinare il grado di claudicatio intermittens.

1.6.4     Esame del pugno

Come Ratschow, ma con le braccia alzate e chiudere/aprire il pugno 60 volte in 2 minuti.

Disturbo: pallido il palmo delle mani, reazione di riarrossamento/vene come Ratschow.

 

1.7   Esami clinici con apparecchi

Sono trattati i seguenti temi:

-  Ultrasuono/Doppler.

-  Radiografia.

-  Angiografia.

-  Oscillografia.

1.7.1     Ultrasuono/Doppler

Specialmente per scoprire impedimenti di vene profonde (velocità del flusso).

1.7.2     Radiografia

Calcificazione dei vasi.

1.7.3     Angiografia

Iniezione di una sostanza di contrasto nella A. femoralis; radiografia di arterie, vene, vasi linfatici. Scopribili anche i circuiti di deviazione. Cave! Allergie alla sostanza di contrasto.

1.7.4     Oscillografia

Registrazione automatica delle oscillazioni di pressione arteriosa dx./sin. per scoprire anche deboli stenosi.

1.8   Esami alternativi

- Diagnostica segmentale secondo Head e Mackenzie: ispezione del segmento cardiaco (3a cervicale...8a toracale): tensione muscolare, gonfiore, depressione o altre variazioni?

 

- Agopuntura: punto d¹allarme della circolazione: 1.5 cm laterale capezzolo 4° spazio intercostale dolore di pressione: infiammazioni toracali, ipertonia, tachicardia e angina pectoris.

 

 

2.0  Disturbi di regolazione circolatoria

Sono trattati i seguenti temi:

-  Ipotonia.

-  Ipertonia.

-  Disturbi funzionali di circolazione:

    - Morbus Raynaud.

    - Morbo di agglutinazione da freddo.

    - Pernioni.

    - Emicrania.

2.1   Ipotonia

Valore di pressione cronicamente basso.

Uomo:   sistole < 110               diastole < 60

Donna:   sistole < 100               diastole < 60

Nell¹esame di Schellong abbassamento sistole e il polso aumenta sopra i 100 min-.

 

Sono trattati i seguenti argomenti:

-  Cause

-  Sintomi

-  Terapie

-  Prognosi.

2.1.1     Cause

-   Raramente disturbo ormonale (ipofisi ‹> Mb. di Simmonds o surrenali ‹> Mb. di Addison).

     -              Idiopatiche (sconosciute) innate o costituzionali.

     -              Più marcate in situazioni critiche somatiche o psichiche.

     -              Più frequenti nelle giovani donne che negli uomini d¹età avanzata.

2.1.2     Sintomi

Stanchezza, specialmente dopo essersi alzato, vertigini, tendenza a svenire dopo essersi eretti, anche disturbi della vista, battito di cuore e attacchi di sudore.

2.1.3     Terapie

Solo in caso di sintomi disturbanti:

-   Esercizi fisici lentamente aumentando.

-   Alternati getti d¹acqua secondo Kneipp e docce calde/fredde.

-   Spazzolamento mattutino a secco.

-   Ev. medicamenti:

     -              Nervinotonici come avena, cola, scutellaria.

     -              Amari come assenzio, genziana.

     -              ³Cardiotonici² come crataegus, scoparia, convallaria.

     -              Tonici come ginseng.

     Secondo la sintomatologia ‹> ric. A), B).

-   Aromaterapia e dieta speziata con rosmarino, menta, pepe, peperoncino, issopo e salvia (cave! epilessia).

2.1.4     Prognosi

Spesso i soggetti colpiti diventano molto anziani.

2.2   Ipertonia

Aumento patologico della pressione all¹interno dei vasi. Si sospetta una principale causa di malattie cardiovascolari.

Valori ³patologici² contrastanti (vedi tabella di riferimento) secondo la fonte.

 

In tempi remoti si valutava una sistole < 100 + età e una diastole di < 95 come soggetto di trattamento. Oggi i medici, a causa dell¹aumentata mortalità per malattie cardiovascolari e l¹aumentata disponibilità di farmaci contro l¹ipertonia, valutano il rischio più grande e interferiscono ogni tanto già a valori sopra 80/120 (esagerato secondo il mio parere).

 

In caso di sospetto, misurare più volte con distanza di un giorno per parecchi giorni per farsi un¹idea anche delle deviazioni regolative naturali.

 

Sono trattati i seguenti argomenti:

-  Cause e forme.                                       - Complicazioni.

-  Classificazione.                                      - Terapie.

-  Sintomi.

2.2.1     Cause e forme

-   Forme primarie (idiopatiche, essenziali) senza causa riconoscibile ca. 80% (innate, stress, ambientali?).

 

-   Resto (secondarie) con cause:

     -              renali,                                                              - cardiovascolari.

     -              ormonali (endocrine),

 

2.2.1.1     Ipertonia renale

Malattia del parenchimo renale (glomerulonefrite o pielonefrite) o impedimento delle arterie renali (renovascolare).

2.2.1.2     Ipertonia endocrina (vedi capitolo ³endocrino²)

Le forme più frequenti sono:

-  Presso le donne l¹uso di anticoncezionali.

-  Feocromocitoma (simpatotonia patologica).

-  Sindrome di Cushing.

-  Sindrome di Conn.

-  Ipertiroidismo.

2.2.1.3     Ipertonia cardiovascolare

Può avere le seguenti cause:

-  Atero- e arteriosclerosi.

-  Stenosi dell¹istmo aortico.

-  Sindrome cardiaco ipercinetica (tachicardia, ampiezza aumentata, sintomi neurovegetativi).

2.2.2     Classificazione

Secondo la WHO (World Health Organization) classificazione secondo lesione di organi:

-   Stadio I:  ipertonia senza lesioni organiche.

-   Stadio II: ipertonia con ipertrofia ventricolo sin.

-   Stadio III: ipertonia con lesioni cuore, reni, cervello, vasi periferici.

 

Secondo l¹evoluzione si classifica nelle forme:

-   Maligne: 1% dei pazienti diastole 120...140 con rapida insufficienza renale. Non risponde (o malamente) ai medicamenti.

-   Benigne: l¹ipertonia si evolve lentamente. Vasi con ateromatosi (lipidi), seguente calcificazione (arteriosclerosi) che peggiora l¹ipertonia. Risponde bene ai medicamenti.

2.2.3     Sintomi

Per lungo tempo senza sintomi e quindi ³occulti². Sintomi spesso solo dopo lesioni degli organi come cuore, reni, cervello e vasi.

 

I primi sintomi sono normalmente:

-   Mal di testa mattutino.

-   Vertigini, rumori uditivi.

-   Dispnea di riposo/carica, notturna.

-   Batticuore.

2.2.4     Complicazioni

-   Al cuore: continua carica del cuore ‹> ipertrofia e dilatazione del ventricolo sinistro (insufficienza cuore sin.), variazione delle coronarie ‹> disturbi alimentazione ematica cardiaca fino all¹infarto cardiaco.

 

-   Ai reni: insufficienza fino al cedimento cronico.

 

-   Al cervello: arteriosclerosi dei vasi craniali ‹> disturbi mentali, apoplessia (ictus cerebrale).

 

-   Alle arterie: disturbi di circolazione specialmente alle estremità inferiori ‹> claudicatio intermittens.

 

2.2.5     Terapie

Risalire alle cause e trattare queste:

-   Sistema cardiovascolare: movimenti (moderati), riduzione di vasocostrittori come fumo, caffè.

-   Sistema escretorio/reni/ipervolemia: riduzione di sale.

-   Sistema endocrino: trattamento psichico per gestire meglio lo stress somatico, emotivo, sociale.

Se i valori di pressione sono patologici ‹> cura medica per impostare i valori di pressione accettabili con medicamenti.

 

Sono trattati i seguenti temi:

-   Terapie cliniche.

-   Naturopatie.

-   Le forme meno gravi essenziali di ipertonia.

-   L¹ipertonia renale meno grave.

-   L¹ipertensione endocrina.

-   L¹ipertonia cardiovascolare.

-   La sindrome cardiaca ipercinetica.

-   L¹ipertonia mite indotta da stress.

-   Tutte le forme di ipertonia.

2.2.5.1     Terapie cliniche

Il medico per trattare l¹ipertonia usa secondo il paziente i seguenti gruppi di farmaci:

-  Diuretici: per ridurre la pressione tramite l¹abbassamento dell¹ipervolemia. Cave! Perdita di minerali/equilibrio elettrolitici (specialmente potassio).

 

- ³Nervini²: specialmente betabloccanti (vagotonico) o simpatolitici (reserpina, combinazione con alfabloccanti) che agiscono sul SNC o SNP.

 

-  Calcioantagonisti: che hanno tra l¹altro un effetto vasodilatante.

 

-  ACE-bloccanti: (Angiotensin converting enzyme) che hanno, tra l¹altro, un effetto vasodilatante (Cave! Effetti sinergici con tanti altri medicamenti).

 

-  Vasodilatatori: (Cave! Tachicardia, ritenzione sodio/acqua).

 

-  Combinazioni degli ultimi.

2.2.5.2     Naturopatie

Per le cure naturopatiche dell¹ipertensione valgono le seguenti regole:

1)   Mai cambiare la medicazione prescritta dal medico. Se i valori migliorano,                      consultazione medica per rivedere il dosaggio.

 

2)   Istruire il cliente all¹autocontrollo documentato. Per evitare ³psicosi di             pressione²: apparecchio a noleggio.

 

3)   Controllo della medicazione naturopatica. Molti farmaci (come la Rauwolfia)                   agiscono solo dopo due settimane.

2.2.5.3     Forme meno gravi essenziali di ipertonia

Rispondono bene alla Rauwolfia, in minor misura anche al vischio e alla Fol. Oleae ‹> ric. C)...F). La Rauwolfia (reserpina) influisce sul SNC ‹> centro di regolazione cardiovascolare con effetto ritardato (ca. 2 settimane).

 

2.2.5.4     L¹ipertonia renale meno grave

Si attacca prevalentemente l¹insufficienza renale con orthosiphonum e un leggero diuretico come il levisticum, influenzando l¹ipertensione solo con droghe miti come tiglio e vischio ‹> ric. G).

2.2.5.5     L¹ipertensione endocrina

Trattare il disturbo a monte. Vedi capitolo ³sist. endocrino². Per l¹ipertensione meno grave indotta da ipertiroidismo ‹> ric. H).

2.2.5.6     L¹ipertonia cardiovascolare

C¹è da trattare prevalentemente l¹atero-/arteriosclerosi (visto che l¹effetto di questo trattamento può richiedere molto tempo, se la pressione è patologica, è consigliabile che il medico prescriva dei farmaci adatti per la pressione). Per forme più miti aiuta ‹> ric. I).

2.2.5.7     La sindrome cardiaca ipercinetica

Risponde bene a una combinazione rauwolfia/vagotonico.

2.2.5.8     L¹ipertonia mite indotta da stress

Servono l¹avena ed altri farmaci antistress come ‹> ric. K).

2.2.5.9     Tutte le forme di ipertonia

Sono indicati regolari massaggi usando gli oli eterici di:

-  Lavanda, Maggiorana, Ylang-Ylang ev. con aggiunte di:

-  Bergamotto, Camomilla, Rosa, Incenso ‹> ric. L).

2.3   Disturbi funzionali di circolazione

Sono trattati i seguenti temi:

-  Morbus Raynaud.

-  Morbo di agglutinazione da freddo.

-  Pernioni.

-  Emicrania.

2.3.1     Morbus Raynaud

Spasmo delle arterie delle mani (dita) con chiusura completa causata dal freddo o da eccitazione. Pelle pallida, poi cianotica, dolori pungenti. Disturbo prevalentemente femminile, ogni tanto ne soffrono anche individui di sesso maschile.

 

 

2.3.1.1     Terapie

-  Secale cornutum D4, idroterapia, frizioni, bagni con aggiunta di O.E. Rosmarini/Canfora.

 

-  Alte dosi di vitamina B3 (niacina), specie in forma di acido nicotinico (aumenta la circolazione periferica). Non spaventarsi dello ³flush² (testa rossa) spece all¹inizio della cura.

2.3.1.2     Prognosi

In stadio primario non preoccupante. In stadio secondario spesso solo sintomo di variazioni arteriali come sclerodermia (autoimmunitario con tendenza a neoplasmi di tessutto connettivo).

2.3.2     Morbo di agglutinazione da freddo

Prevalentemente maschi oltre i 40 anni. Agglutinazione di eritrociti al freddo (anticorpi al freddo). Pelle pallida poi cianotica. I sintomi spariscono subito con il caldo.

 

Terapia: proteggere le regioni colpite dal freddo.

2.3.3     Pernioni

Ripetuto influsso del freddo prevalentemente su mani/piedi. Gonfiore pastoso bluastro/rossastro. Scaldando prudono e bruciano. Tendenza ad ulcerazioni.

 

Trattamento locale con unguento/olio contenente: rosmarino, zenzero, peperoncino (olio piccante).

 

 

2.3.4     Emicrania

L¹emicrania è un tipo di mal di testa specifico. In lingua comune si chiamano spesso ³emicrania² anche altre forme di mal di testa.

2.3.4.1     Sintomi

Attacco di forte mal di testa, tipicamente in tre fasi:

- Fase preliminare: ischemia di areali cerebrali (spasmi vascolari) con disturbi visivi (anche uditivi, vertigini, vomito).

 

-  Fase algica: come reazione dilatazione sincrona al polso delle arterie con forti dolori pulsanti.

 

- Fase edematica: formazione di edemi come conseguenza di aumento duttilità capillari, dolore continuo ottuso.

 

-  Dopo l¹attacco segue spesso una smisurata urinazione.

 

2.3.4.2     Cause

Come cause sono in discussione fattori ereditari, umorali, allergici, disturbi di secrezione interna e sindrome cervicale.

2.3.4.3     Terapie

Le terapie si orientano alla causa (che è spesso difficile da rilevare). Comunque vale quasi sempre la pena di:

-  Far controllare la vista.

- Allentare la muscolatura nuca/collo con metodi manuali.

 

Spesso si rivelano utili delle terapie come agopuntura, neuralterapia e le coppette.

 

L¹aromaterapia usa due rimedi per allentare il dolore emicranico (se ancora sopportabile):

-  Compresse fredde con 1 goccia di O.E. Lavanda e 1 goccia di O.E. Menta su fronte/tempie.

- Compresse calde con 2 gocce di O.E. Maggiorana sulla nuca.

 

In fitoterapia si usano diverse droghe contro l¹emicrania, ogni tanto anche con successo.

-  Salicilati come contenuto in Spirae ulmaria ‹> ric. N).

-  Spasmodoloriferi come Petasitidis per le forme generiche (anche in combinazione con salicilati)

-  Segale: Cafergot Sandoz (caffeina e segale) per le forme autentiche ‹> ric. M).

-  Per le forme biliari la fumaria offic.: Oddibil ‹> ric. O).

-  Per le forme durante l¹ovulazione Agnus casti, cimicifuga e cannabis ‹> ric. P).

 

 

 

3.0  Malattie delle arterie

Malattie dei vasi e disturbi di circolazione non sono termini equivalenti:

-  Malgrado aberrazioni della parete vasale, la circolazione può essere ancora sufficiente, mentre

-  dei vasi ³sani² possono subire disturbi funzionali (come spasmi) che impediscono la circolazione.

 

Le malattie delle arterie possono essere:

-  Degenerative (arteriosclerosi, ateromatosi, aterosclerosi).

-  Di ³tappamento² (claudicatio intermittens, embolie arteriali, infarto cerebrale).

-  Infiammatorie (endangite obliterans, panarterite nodosa).

-  Innate (fistule arteriovenose, teleangiestasia ereditaria).

3.1   Ateromatosi, aterosclerosi, arteriosclerosi

Con il termine arteriosclerosi si indicano aberrazioni degenerative delle arterie.

aterom-: lipidi - sclerosi: indurimento.

 

Sono trattati i seguenti argomenti:

-  Patogenesi.

-  Cause.

-  Patofisiologia.

-  Diagnosi.

-  Sintomi.

-  Complicazioni.

-  Terapie.

 

3.1.1     Patogenesi

-   Deposito di lipidi, più tardi anche Ca sulla parete dei vasi (indurimento). Se si tratta prevalentemente di lipidi, si parla di ateromatosi.

 

-   Conseguenze sono la diminuzione di diametro, l¹indurimento, la perdita di elasticità dei vasi.

 

-   Nel peggiore dei casi si formano ateromatomi (depositi simili a tumori).

 

-   Punto di partenza di trombi locali che diminuiscono ancora il diametro e staccandosi (emboli) creano embolie arteriali.

3.1.2     Cause

Diversi fattori partecipano come:

-   Ipertonia.

-   Fumo (vasocostrizione, radicali liberi).

-   Mancanza di movimento.

-   Adipositas.

-   Disturbi del metabolismo lipidico (colesterolo ematico aumentato).

-   Diabetes mellitus (sclerosi arterie, arteriole, capillari).

-   Ipotiroidismo (colesterolo ‹> pareti arterie).

-   Gotta (acido urico ematico aumentato).

-   Morbus Cushing (cortisone ematico aumentato).

-   Iperparatiroidismo (Ca ematico aumentato).

3.1.3     Patofisiologia

In condizioni di riposo anche con un diametro dell¹arteria ridotto del 95%, l¹alimentazione ematica della regione coinvolta rimane sufficiente. Sotto questo valore dipende dalla capacità dei circuiti collaterali (anastomosi) se le regioni coinvolte sono ancora alimentabili. I circuiti collaterali ³sovraccarichi² si adattano man mano alle nuove condizioni.

3.1.4     Diagnosi

-   Polso radiale ³indurito² (palpazione).

-   Rumori di corrente nella regione colpita (auscultazione).

-   Differenze laterali di polsi (palpazione).

-   Arteria nel fondo dell¹occhio che ³sporge² (specchio dell¹occhio).

3.1.5     Sintomi

Normalmente senza sintomi per lungo tempo. Resa può rimanere intatta. Poi dolori; permettono deduzione su tipo e luogo dell¹impedimento. Parestesie, sensazione di freddo, rapida stanchezza nell¹estremità colpita. Indicatori sono pallore, pelle marmorea e/o cianotica, guarigione rallentata di ferite e funghi tra le dita.

3.1.6     Complicazioni

-   Infarto cardiaco.

-   Apoplessia (infarto cerebrale).

-   Infarto renale.

-   Necrosi e cancrene.

 

3.1.7     Terapie

Anzitutto eliminazione dei fattori a rischio:

-   Raggiungere un peso ragionevole relativo alla statura e costituzione ereditata.

-   Trattamento del diabete, lipidemie e acido urico ematico.

-   Smettere di fumare.

-   Muoversi spesso e a lungo senza sforzo su strade piane, se possibile a piedi nudi e la mattina sul prato nella rugiada.

 

Le terapie generiche sono:

-   Idroterapie e terapie Kneipp.

-   Spazzolamento a secco.

 

In fitoterapia si usano:

-   Cardiotonici come crataegus.

-   Regolatori metabolismo come aglio e aglio orsino.

-   Stimolanti locali di circolazione come arnica.

-   Stimolanti di circolazione sistemica come ginko, vinca.

-   Tonici generici come ginseng.

 

vedi ric. Q) ...W)

3.2   Intasamenti arteriali

Claudicatio intermittens, embolia arteriale, infarto cerebrale (ictus) e infarto miocardico (trattato in ³patologia cardiaca²). Intasamenti arteriali succedono in seguito alla chiusura di arterie causata dall¹arteriosclerosi o da trombi ematici. Il 90% degli intasamenti arteriali succedono nelle gambe e sono raramente mortali. Questi pazienti muoiono spesso di infarto miocardico o di apoplessia.

 

Sono trattati i seguenti temi:

-  Claudicatio intermittens.

-  Embolie arteriali.

-  Infarto cefalico (ictus, embolia cefalica, apoplessia).

3.2.1     Claudicatio intermittens

³Zoppicare intermittente²: intasamenti di arterie nelle gambe: camminando è scarso l¹apporto di sangue nella muscolatura delle gambe, intenso dolore, bisogna fermarsi.

3.2.1.1     Terapia

Allenamento attivo vasale allo scopo che possano svilupparsi circuiti collaterali efficaci.

Visto il rischio di embolie, l¹allenamento deve avvenire molto cautamente (controindicato p.es. massaggio e scuotimento).

 

La causa, quindi l¹arteriosclerosi è da trattare principalmente tramite dieta e medicamenti adatti.

In casi gravi operazione con bypass (shunt).

3.2.2     Embolie arteriali

Chiusura di un¹arteria (all¹improvviso) con un trombo (da distinguere dalle embolie venose!).

 

3.2.2.1     Cause

Si stacca un trombo (coagulo ematico) dalla parete di un¹arteria.

I trombi si formano a causa di:

-  Ateromatosi.

-  Arteriosclerosi.

-  Altre malattie delle pareti dei vasi.

-  Disturbi di coagulazione ematica.

Il trombo che si stacca si chiama embolo. Il sangue lo porta via fino a che il diametro dell¹arteria non permette più il passaggio; intasa l¹arteria coinvolta.

L¹embolo proviene spesso dal cuore sinistro; si formano trombi a causa di un infarto miocardico, disturbi mitrali o infetti endocardiaci.

3.2.2.2     Sintomi

Se non ci sono vasi collaterali efficienti per l¹area coinvolta, quest¹ultima necrotizza. Secondo l¹area coinvolta, i sintomi variano notevolmente:

-  Embolia cefalica: spesso emiparesi (ictus, infarto cefalico).

-  Embolia mesenterica: coliche addominali, perdite di sangue intestinale, ev. paralisi dell¹ileo, peritonite, choc.

-  Embolie nelle estremità: dolore improvviso ³a frusta², l¹estremità coinvolta è pallida, fredda, insensibile e senza funzione. Il polso sparisce. In seguito necrosi.

3.2.2.3     Terapia

Immediatamente in clinica: scioglimento del trombo con fibrolitici ematici, con catetere a pallone o operazione. Se si formano cancrene: amputazione immediata.

3.2.3     Infarto cefalico (ictus, embolia cefalica, apoplessia)

Normalmente intasamento dell¹arteria cefalica da embolo con spesso emiparesi.

3.2.3.1     Sintomi

Di ³colpo², si cade e si perde coscienza, paresi. Ogni tanto ³preavvisi² tramite difetti neurologici.

Vedi capitolo ³malattie del SNC² (apoplessia). Immediatamente in clinica!

3.3   Angiiti (arteriose)

Infiammazioni delle pareti dei vasi (arteriali), spesso iniziando dall¹intima del vaso. Molte forme, le più frequenti sono endangite obliterans o panarterite nodosa.

3.3.1     Endangite obliterans

(Morbo di Winiwarter-Buerger). Infiammazione delle arterie, prevalentemente nei maschi con 30...40 anni, nelle gambe, raramente nelle braccia.

3.3.1.1     Patofisiologia

Neoplasmi dell¹intima che restringe il vaso. Freddo, fumo, caffè e altri vasocostrittori peggiorano la situazione. La delimitazione con l¹arteriosclerosi è difficile, perché spesso si sovrappongono le due patologie.

3.3.1.2     Cause

Non note. Raro presso i non fumatori. Se sono donne, spesso la combinazione anticontraccettivi/fumo.

3.3.1.3     Sintomi

Da ³freddo e pesante², parestesie, affaticamento a claudicatio intermittens fino a necrosi e cancrene.

3.3.1.4     Terapie

Evitare vasocostrittori specialmente fumo, anticontraccettivi, pressione, freddo, caffè, ferite. Cave! Allenamento di movimentazione per sostenere formazione di collaterali. In casi gravi misure chirurgiche fino all¹amputazione.

 

3.3.2     Panarterite nodosa

(Periarterite nodosa)

Infiammazione (spesso autoimmunitaria) delle pareti arteriali.

3.3.2.1     Sintomi

Secondo l¹arteria coinvolta:

-  Coronarie: attacchi di angina pectoris fino a infarto miocardico.

-  Renali: ipertensione renale fino al collasso renale.

-  Dermiche: ipoalimentazione dermica locale fino a necrosi.

-  Mesentriale: dolori addominali, ulcera intestinale fino all¹ileo.

3.3.2.2     Terapia

Immediatamente in clinica.

3.3.2.3     Prognosi

Spesso letale in breve tempo.

3.4   Disordini vasali innati

In parte trattati sotto ³cuore². Due altri: fistule arteriovenose e il Morbo di Osler.

3.4.1     Fistule arteriovenose

Corto circuito tra arterie e vene che crea una malnutrizione ematica dell¹area coinvolta. Innate o create da ferite. Terapia chirurgica per chiudere la fistula.

3.4.2     Morbo di Osler (teleangiestasia ereditaria)

Dilatazione dei vasi superficiali. Innata, ma comincia spesso dopo i 40 anni. Piccoli noduli piatti rossi/marroni in faccia, naso, mucosa della bocca ma anche negli organi interni (emorragie di naso, polmoni, gastrointestinali).

 

 

 

4.0  Malattie delle vene

Varici, trombosi venose, tromboflebiti (superficiali e profonde), sindrome postrombotica.

4.1   Varici (vene varicose)

Dilatazioni locali di vene superficiali, specialmente della gamba: dilatazione nodulosa e serpentinata. Ca. 1/3 della popolazione, più frequente nelle femmine.

 

Sono trattati i seguenti argomenti:

-  Cause.

-  Sintomi.

-  Complicazioni, ulcus cruris.

-  Terapie.

4.1.1     Cause

Insufficienza delle valvole venose (semilunari) e/o debolezza del tessuto connettivo innato, acutizzato per lavoro in piedi, obesità e gravidanza.

 

A: flusso normale da vena superficiale ‹> vena perforans ‹> vena profonda (es. gambe).

 

B: alta resistenza nella vena profonda inverte il flusso normale e crea (³blow out²) varice secondaria nella vena superficiale.

 

 

4.1.2     Sintomi

L¹insufficienza valvolare crea ristagno di deflusso ematico, (con debolezza di tessuto connettivo) dilatazione della vena. In casi leggeri nessun disturbo. Quando si aggrava: pesantezza, parestesie, edemi, crampi notturni.

 

 

4.1.3     Complicazioni

Con piccole ferite, le vene coinvolte scoppiano. La malnutrizione dell¹areaole può creare variazioni dermatiche eczematose. Se si infiamma la vena si formano ‹> flebiti fino al ulcus cruris.

 

 

4.1.3.1     Ulcus cruris

O ³gambe aperte²: il tessuto intorno alla vena lesa si infetta, infiamma e deperisce.

 

 

4.1.4     Terapie

Migliorare le condizioni del flusso venoso, rinforzare le pareti, regolare la permeabilità, sciogliere le fibre di trombi:

-   Camminare, nuotare, alzare le gambe.

 

-   Idroterapie (senza massaggio subacqueo a getto; embolie!).

 

-   Durante il lavoro in piedi o in gravidanza: calze a compressione.

 

-   Ev. regolare l¹obesità in relazione a postura e costituzione ereditata.

 

-   Dieta contro la costipazione e ristaurare i simbionti intestinali.

 

-   Alcool e nicotina con misura.

 

-   Fitofarmaci: ‹> ric. X)... AD).

     -              Ippocastano: pediluvi e pastiglie per rinforzare il tessuto.

     -              Rosmarino (pediluvi), Ginko biloba (TM, pastiglie) per migliorare la circolazione.

     -              Hamamelis come astringente (pomata).

     -              Melilotus, Ruta, Asperulus come fibrinolitici.

     -              Sanguisughe, Pomata Hirudoid come anticoagulanti locali.

     -              Flavoni, Flavonoidi: Solidago, Ginko, Crataegus, Betulla, Equiseto.

 

Per l¹ulcus cruris aperta uso la cort. Quercus e Symphytum come compresse ‹> ric. AG) e poi una pomata di Symphytum ‹> ric. AH). Quando è chiusa uso un olio ‹> ric. AI).

 

4.2   Trombosi venose

Embolo che si stacca da una vena tramite il cuore dx. viene portato nel polmone e tappa un¹arteria polmonare. Se è abbastanza grande ‹> embolia polmonare letale. Se è più piccolo ‹> embolia polmonare minore con eventuale susseguente ³infarto polmonare² (necrosi emorraginosa) o enfisemi.

4.2.1     Sintomi

Piccoli spesso senza sintomi. Gravi sintomi simili a infarto cardiaco: dispnea, dolori toracali, nausea fino a choc con perdita di coscienza. Infarto polmonare induce tosse (con ev. sputo sanguinoso), dolore nella respirazione e sfregamento di pleura.

4.2.2     Terapia

Pronto soccorso! ‹> trattamento antichoc, ev. emboloectomia.

4.3   Tromboflebiti

Trombo: coagulo; fleb-: vaso, tubo; -ite: infiammazione.

 

Trombi: coagulo alla parete di vasi o endocardio per via di:

-  Lesione paretale.

-  Disturbo di coagulazione.

- Flusso lento e impedito nella vena.

 

Fattori ³sostenitori² sono obesità, età, ormonali (contraccettivi, cortisonici). L¹infiammazione è quasi sempre legata a trombi. Si distingue tromboflebite superficiale e profonda perché da trattare diversamente.

4.3.1     Tromboflebite superficiale

Spesso in seguito a vene varicose, ma anche a ferite, iniezioni e infusioni paravenose.

4.3.1.1     Sintomi

Rossore, dolore, calore, vena palpabile; senza edemi, perché deflusso per anastomosi (vena perforans) con vena profonda.

4.3.1.2     Terapie

-  Di notte tenere le gambe alte per migliorare il flusso ematico negli arti.

-  Di giorno movimento all¹aperto.

-  Impacchi freschi con camomilla, arnica, echinacea.

-  Se possibile sanguisuga ³a monte² della vena infiammata ‹> ric. AE).

4.3.1.3     Controindicato

Cave rischio di embolia polmonare!

-  Massaggi subacquei a pressione.

-  Vibrazioni meccaniche (es. moto).

-  Scuotimento manuale delle gambe.

4.3.2     Tromboflebite profonda (flebotrombosi, trombosi)

Spesso si sviluppa da una tromboflebite superficiale trascurata, ma anche con malattie lunghe a letto (operazioni, tumori, incidenti), insufficienza cardiaca.

Rischio di embolia polmonare letale. Spesso a seguito di sindrome postrombotica.

 

 

4.3.2.1     Sintomi

-  Edema locale nell¹area della vena coinvolta.

-  Cianosi dell¹area colpita.

-  Surriscaldamento della zona.

-  Ev. dolori lungo la vena, sensazioni di tensione della gamba, crampi duraturi nella gamba.

4.3.2.2     Diagnosi

Segno di Payr: la pressione sull¹interno del palmo del piede e dolente.

Segno di Homans: flessione dorsale del piede causa dolore negli stinchi.

 

All¹inizio della malattia i sintomi sono spesso vaghi. Anche in fase acuta ca. 1/2 rimane sconosciuta e si scopre solo dopo un¹embolia polmonare.

Massima osservazione e in caso di sospetto ‹> chiarificazione clinica.

4.3.2.3     Terapia

Anticoagulanti e fibrinolitici dal medico o intervento chirurgico.

4.4   Sindrome postrombotica

Conseguenze di tromboflebiti profonde (flebotrombosi, trombosi) ca. 1% della popolazione, prevalentemente visibile per variazioni dermiche.

                                                    

 

4.4.1     Sintomi:

-   Edemi di gamba e caviglia, all¹inizio molli, spariscono di notte, più in là indurimento tessuto dermico con variazioni di pelle.

 

-   Quasi sempre vene varicose: per debolezza innata del tessuto connettivo e/o collaterali che diventano varicose (secondarie).

 

-   Quasi sempre pigmentazione marrone, cicatrici, eczemi, micosi e infiammazioni di ogni genere (funghi, batteri, allergici). Pomate intollerate o grattarsi complica la faccenda.

 

-   Spesso si evolve fino all¹ulcus cruris (tumore prevalentemente all¹interno della gamba/malleolo).

4.4.2     Terapie:

-   Se infiammato come tromboflebite superficiale ‹> ric. AE.

 

-   Generalmente trattamento come varici ‹> ric. X)...AD).

 

-   In fasi senza disturbo cura regolare ‹> ric. AF).

 

-   Regolare uso preventivo:

     -              Ev. anticoagulanti o aspirina cardio secondo prescrizione medica.

     -              Fibrinolitici fitoterapeutici ‹> ric. AA).

 

 

 

5.0  Ricettario cardiovascolare

Sono trattati i seguenti argomenti:

-  Ipotonia

-  Ipertonia

-  Emicrania

-  Arteriosclerosi

-  Varici

-  Tromboflebite

-  Sindrome postrombotica

-  Ulcus cruris

5.1   Ipotonia

 

A) Ipotonia essenziale

Rp.

TM Convallariae

TM Strychni (nux vomica)

TM Gentianae         aa                                10

D.S. 3 p.d. 20 gtt.

 

B) Ipotonia essenziale (forma tachicardica)

Rp.

TM Fl. Sarothamni (scopariae)

TM Fruct. Crateagi

TM Nux Colae        aa              ad              100

D.S. 3 p.d. 40 gtt.

5.2   Ipertonia

 

C) Ipertonia essenziale

Rp.

Rivadescin (Schaper & Brümmer)           (Rauwolfia)

D.S. 3 pastiglie p.s. per 3 settimane, poi ridurre a 2...1 controllando la pressione.

 

D) Ipertonia essenziale

Rp.

Hyperiolyst (Vogel & Weber)  (Rauwolfia, Oleae)

D.S. 3 pastiglie p.d. (dopo i pasti) per 3 settimane, poi ridurre a 2...1 controllando la pressione.

 

E) Ipertonia essenziale

Rp.

Tinct. Rauwolfiae                                       30

D.S. 6 gtt. p.d. (TM 20 gtt.p.d.).

 

F) Ipertonia essenziale

Rp.

Tinct. Rauwolfiae                                       20

TM Visci albi                            ad              80

D.S. 24 gtt. p.d. (TM Rauwolfiae 80 gtt. p.d.).

 

G) Ipertonia renale

Rp.

Fol. Orthosiphoni stram.                            200            stimola funzione renale

Hb. Levistici                                                                  leggero diuretico

Fl. Tiliae                                                                        leggero ipertensivo/ateromi

Hb. Visci                 aa              ad              500            leggero ipertensivo

m.f. species D.S. 2 cucchiai da minestra in un litro di acqua, portare ad ebollizione. Lasciar macerare per 30 min., filtrare. Bere 1...3 bicchieri al dì (1.5 dl).

 

H) Ipertonia indotta da ipertiroidosi

Rp.

TM Leonurus                                              27              ipertensivo

TM Lycopus                                                3                ipertiroidismo

D.S. 2...3 p.d. 3...8 gtt. per mesi. Cave! effetto solo dopo ca. 4 settimane.

 

I) Leggera ipertonia cardiovascolare

Rp.

TM Crataegi                                               30              cardiotonico

TM Tiliae                                                                      legg. ipertonico/ateromi

TM Millefolii           aa                                20              legg. ipertonico/flavon./tess. conn.

TM Visci                                                                       legg. ipertonico

TM Solidagi            aa              ad              100            renale/diuretico/flavonoidi

D.S. 3 p.d. 40 gtt.

 

K) Leggera ipertonia da stress

Rp.

TM Avenae                                                 30

TM Scutellaria

TM Lupulus             aa              ad              50

D.S. 3 p.d. 40 gtt. in un po¹ di acqua tiepida.

 

L) Olio da massaggio ipertensione

Rp.

Aeth. Lavanda                           gtt.             XX

Aeth. Maggiorana                     gtt.             X

Aeth. Ylang-Ylang                     gtt.             III

Ol. Enoterae                                                10

Ol. Girasole (Oliva)                 ad              30

D.S. Lasciarsi massaggiare dolcemente tutto il corpo. Aggiungere a piacere qualche goccia di O.E. Bergamotto, Camomilla romana, Rosa o Incenso.

 

5.3   Emicrania

 

M) Emicrania autentica

Rp.

Cafergot (Sandoz)  (caffeina, secale)

D.S. Primo sintomo 2 pastiglie, poi, secondo necessità, ogni ora una pastiglia fino a un massimo di 8 pastiglie/giorno.

 

N) Emicrania (generico)

Rp.

TM Spirae ulmariae                                                     (cave! intolleranza salicilati)

TM Petasites          aa              ad              50

D.S. Primo sintomo 2 ml, poi ogni 2 ore 1 ml fino a un massimo di 8 ml al giorno.

 

O) Emicrania biliare

Rp.

TM Oddibil              (L. Merckle, D 7902 Blaubeuren)

               (Fumaria officinalis)

D.S. Secondo l¹indicazione del produttore.

 

P) Emicrania ovulativa

Rp.

TM Agnus casti                                          7

TM Cimicifugae                                         7

TM Cannabis                            ad              30

D.S. Ingerire 2 giorni prima e dopo l¹ovulazione 3 p.d. 20 gtt. In caso di attacchi di emicrania fino a 50 gtt. più volte al giorno.

5.4   Arteriosclerosi

 

Q) Arteriosclerosi (parestesia/freddo) locale

Rp.

Ol. Arnicae

Ol. Hypericis

Ol. Calendulae        aa              ad              30

D.S. Spalmare poche gocce sulle parti colpite più volte al giorno.

 

R) Arteriosclerosi (parestesia/freddo) locale

Rp.

SHAOLIN                (Libramed AG, CH 6343 Rotkrenz)             (diversi olii eterici)

D.S. Spruzzare pochi colpi sulle parti colpite più volte al giorno. Cave! occhi, mucose.

 

S) Arteriosclerosi forme craniali

Rp.

TM Crataegus                                                              cardiotonico

TM Vinca minor                                                           circolazione craniale

TM Panax ginseng aa              ad              100            tonico generico

D.S. 1 ml 3 p.d.

 

T) Arteriosclerosi forme periferiche e craniali

Rp.

TM Crataegus                                                              cardiotonico

TM Ginko biloba                                                           circolazione generale

TM Panax ginseng aa              ad              100            tonico generale

D.S. 1 ml 3 p.d.

 

U) Arteriosclerosi generico (aggiunta)

Rp.

TM Alii ursini                                              2000          decomposizione placca aterosclerotica

D.S.6 ml p.d. per ca. 2 anni.

 

V) Arteriosclerosi generica (aggiunta)

Rp.

Aktiv-Kapseln (Klosterfrau) (Aglio)                            decomposizione placca aterosclerotica

Rp.

Kyolic (Burgerstein)                 (aglio fermentato inodore)

D.S. Secondo le indicazioni del produttore per ca. 2 anni.

 

W) Arteriosclerosi/Ipertensione

Rp.

TM Alii ursini                                              20              antiateromico

TM Tiliae                                                    10              antiateromico            

TM Gingko (Vinca)                                    10              vasotonico

TM Melissae                                              5                antipertonico

Tinct. Rauwolfia serp.              ad              50              antipertonico

D.S. 80 gtt. p.d. (2 ml).

5.5   Varici

 

X) Varici (pesantezza gambe, generico)

Rp.

Essenza per bagno Ippocastano                                  permeabilità e rinforzo tessuto                                                                                                                              vasale

Essenza per bagno Rosmarini aa ad        200            circolazione

D.S.f. pediluvio serale con 1/2 misurino di essenze in un secchio di acqua tiepido.

 

Y) Varici (pesantezza, dolori, generico)

Rp.

Hirudoid forte - anticoagulante locale       (SANKYO Pharma (Schweiz) AG, Fällanden)

D.S. Spalmare sulle parti dolenti più volte al giorno.

 

Z) Varici (generico, emorroidi, ferite, ulcera)

Rp.

Hamamelum-Salbe (Schwabe) - Hamamelis, astringente

D.S. Spalmare sulle parti interessate più volte al giorno.

 

AA) Varici (sistemico, curativo trombi)

Rp.

TM Meliloti                                                 30              fibrinolitico ematico

TM Rutae                                                                      fibrinolitico ematico   cave! gravidanza

TM Asperulus         aa              ad              50              fibrinolitico ematico   cave! gravidanza

Facoltativo:                                                                   secondo altri sintomi

TM Rosmarini                                                              ipo-normatonici (vasotonico)

TM Ginko biloba                                                           ipertonici (vasotonico)

TM Crataegi                                                                 insuff. legg. card.

TM Equiseti                                                                  debol. tessuto connettivo

TM Solidagi            aa              ad              10              insufficienze leggere renali

D.S. Ingerire 3 p.d. 1...2 ml (secondo aggiunte facoltative) per un anno.

 

AA1) Varici (locale, curativo trombi)

Rp.

Phlebodrin               (pomata meliloti)

D.S. Secondo indicazioni del produttore.

 

AB) Varici (sistemico, curativo edemi)

Rp.

Venalot novo Depot (Schaper & Brünner)                  Ippocastano

D.S. Secondo indicazioni del produttore.

 

AC) Varici (sistemico, curativo, crampi notturni)

Rp.

Venoplant                estratto ippocastano

D.S. Ingerire la sera 20...40 gtt.

 

AD) Varici (locale con calze di compressione)

Rp.

Reparil-Gel             (Ippocastano)

D.S. Spalmare leggermente un po¹ di gel sulle varici prima di mettere e dopo aver tolto le calze di compressione.

5.6   Tromboflebite

 AE) Tromboflebite superficiale

Rp.

TM Camomillae matr.                                                 granulazione

TM Echinacea angust                                                  immunitario

TM Arnicae             aa              ad              30              microcircolazione

D.S.f. impacco fresco con 1 c.m. di TM/1.5 dl acqua. Impregnare compressa e mettere sulla parte dolente. Cambiare spesso.

5.7   Sindrome posttrombotica

 

AF) Sindrome posttrombotica (cura regolare in fasi senza sintomi)

Rp.

Ol. Calendulae

Ol. Arnicae

Ol. Hypericis          aa              ad              60

D.S. Spalmare 2 p.d. poche gocce sul piede, caviglia e gamba.

5.8   Ulcus cruris

 

AG) Ulcus cruris (aperta)

Rp.

Cort. Querqus                                             40              coagulante proteine

Rad. Symphyti                                            30              ricostruisce il tessuto

m.f. species D.S: decotto 2 c.m./1 l acqua 1/4 d¹ora

Rp.

Fl. Chamomillae                                        10              granulazione

Hb. Lavandulae                                           20              germicida

m.f. species D.S: infusione con decotto sopra 1 c.m. 10 min. compresse fredde sull¹ulcera, poi pomata Kytta-Plasma o pomata di consolida estratto in grasso di maiale.

 

AH) Ulcus cruris (aperta)

Rp.

Kytta-Plasma

D.S. Secondo l¹istruzione del produttore.

 

AI) Ulcus cruris (chiusa)

Rp.

Ol. Arnicae

Ol. Calendulae

Ol. Hypericis          aa              ad              60

O.E. Lavandulae                                         03

D.S. Spalmare 2...3 p.d. poche gocce sulla parte lesa.

 


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