Sistema nervoso |
CSA |
Appunti CSA 2006: Terapisti complementari | | |
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Autrice: Bianca Buser | Dispensa: Dr. med. Adriano Sassi, CH-6944 Cureglia |
Illustrazioni, collegamenti: P.Forster | Categoria: CSA, Anatomia, Fisiologia, Nervoso |
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| ![]() Sistema nervoso umano |
Vedi anche CSA: Patologia nervosa | |
Il sistema nervoso è il sistema di correlazioni del nostro corpo che usa impulsi elettrici per la trasmissione di informazioni.
Martini 13: Il tessuto nervoso * .pdf | |
E' quindi un sistema veloce, a differenza di quello ormonale. Gli impulsi elettrici avvengono tramite uno scambio molto veloce tra l'interno e l'esterno della cellula nervosa di Na e K, mentre fa una cellula e l'altra l'impulso viene trasmesso tramite una sostanza chimica che si chiama acetilcolina.
L'unità di base del sistema nervoso è il neurone, o cellula nervosa. Si tratta di una cellula estremamente specializzata, al punto che ha perso la facoltà di riprodursi. Può essere molto lunga, fino ad arrivare al metro. La sua parte allungata e che trasmette gli impulsi verso la periferia della cellula si chiama assone. Molti assoni riuniti in fascetti formano un nervo. I nervi sono quindi dei prolungamenti delle cellule nervose che si trovano nel nostro cervello o nel midollo spinale.
Il sistema nervoso si divide in tre parti funzionali:
Tra una cellula nervosa e l'altra gli stimoli vengono trasmessi tramite organelli chiamati sinapsi. Queste sono presenti pure tra terminazioni nervose e cellule muscolari o fasci di fibre muscolari (in tal caso si chiamano placche motorie).
Martini 15: Encefalo e nervi cranici * .pdf | |
E' la parte del sistema nervoso nella quale sono presenti la maggior parte di corpi delle cellule nervose. E' formato di tre parti distinguibili anatomicamente:
Nel cervello abbiamo la grande massa di cellule nervose distribuite in varia maniera. Il cervello si può dire composto di due emisferi e di una base cerebrale comprendente le parti denominate talamo, ipotalamo e ponte'.
Gli emisferi hanno una superficie tipicamente a circonvoluzioni chiamate giri e divisa in lobi da scissure''.
I lobi sono 4:
Negli emisferi cerebrali la materia grigia (che contiene i corpi delle cellule) si trova alla superficie. Nell'interno si trova invece la materia bianca, formata dagli assoni e da cellule connettive.
La materia grigia é quindi una sorta di "centro direzionale" in cui si trovano i centri nervosi che presiedono alle varie funzioni e in cui vengono elaborate le risposte agli stimoli esterni o interni.
Sugli emisferi si possono distinguere (non anatomicamente) alcune zone di comando delle diverse funzioni:
Gli emisferi, come pure tutto il resto del sistema nervoso centrale (anche il midollo spinale) sono avvolti nelle tre meningi e nel liquor o liquido cefalorachidiano. Dall'esterno verso l'interno la loro disposizione è la seguente:
# la dura (dura madre): attaccata alla calotta cranica.
I due emisferi sono collegati attraverso il corpo calloso attraverso il quale passano le informazioni reciproche tra le due metà del corpo.
All'interno del cervello vi sono poi delle cavità piene pure di liquor chiamate ventricoli. Questi comunicano con lo spazio subaracnoidale in un punto appena sotto il cervelletto.
La base del cervello (mesencefalo e diencefalo) contiene vari nuclei di materia grigia che presiedono soprattutto alla coordinazione e alla modulazione dei movimenti e della forza.
L'attività elettrica del cervello si può esaminare tramite l' ''elettroencefalogramma (EEG), che registra le correnti elettriche sulla superficie cerebrale esattamente come l' ECG per il cuore.
Trattandosi di correnti molto più deboli l'apparecchiatura é molto più complessa.
E' posto sotto al lobo occipitale degli emisferi e presenta una struttura a giri molto più stretti che gli emisferi. La materia grigia si trova pure sulla superficie. E' in comunicazione con il midollo allungato e il resto del cervello attraverso la struttura del ponte. Il cervelletto ha la funzione soprattutto del coordinamento dei movimenti. Un tipico disturbo del cervelletto è quello dato dall'alcool, per cui l'ubriaco non riesce a mettere la chiave nel buco della serratura.... o stenta a stare in piedi.
E' la parte più vecchia del cervello, presente anche negli animali più primitivi. In esso risiedono i centri vitali che regolano la respirazione, la PA sanguigna, registrano la concentrazione di O2 e CO2 nel sangue, la PA regolano lo stato di veglia. Inoltre contiene i nuclei di comando dei nervi cranici.
Martini 14: Midollo e nervi spinali * .pdf | |
Il midollo spinale è la continuazione del midollo allungato e rappresenta il centro più primitivo di riflessi e di comando del sistema nervoso, sia periferico che autonomo. Ha un diametro di ca. 1 cm. e una lunghezza di 40-50 cm secondo l'altezza del corpo. Esso si trova alloggiato nel canale cerebro-spinale formato dalla catena di fori vertebrali, ed é avvolto nelle tre meningi e nel liquor.
Il canale spinale viene funzionato all'altezza delle vertebre lombari per prelevare il liquor e analizzarlo in caso di varie malattie che coinvolgono il sistema nervoso (meningiti, encefaliti, colpi apoplettici emorragici ed altro) o per introdurre nel canale spinale mezzi di contrasto o anestetici.
Il midollo spinale vero e proprio finisce (nell'adulto) all'altezza della 1.- 2 vertebra lombare, mentre il sacco durale continua fino alla 2.-3. vertebra sacrale. Per questo motivo é possibile entrare con un ago tra 2.-3. vertebra lombare senza danneggiare il midollo stesso. In genere, per sicurezza la punzione lombare si fa tra 4.-5- vertebra lombare.
Dal midollo spinale escono i nervi spinali, un paio per ogni vertebra (8 paia cervicali, 12 toracali, 5 sacrali e 1-2 coccigei).
La struttura interna (vedi disegni) é caratterizzata dalla disposizione ad H della sostanza grigia all'interno, mentre quella bianca é all'esterno.
Si hanno quindi i centri nervosi della H grigia, mentre all'esterno la materia bianca è fatta di assoni che corrono longitudinalmente lungo il midollo spinale, trasmettendo gli stimoli da e verso il cervello.
La H di materia grigia é composta da due comi anteriori, in cui risiedono i centri motori e da cui partono le radici anteriori dei nervi spinali (le radici anteriori sono quindi interamente motorie), e da due comi posteriori, in cui risiedono i centri sensibili e a cui arrivano le radici posteriori dei nervi spinali, essenzialmente sensibili.
Sulle radici posteriori si trovano i gangli spinali in cui si trovano i corpi cellulari da cui si dipartono gli assoni dei nervi sensibili. Il midollo spinale svolge quindi un compito di stazione intermedia per gli stimoli che vengono da o salgono verso il cervello o il midollo allungato. Il midollo allungato é pure la sede dove si svolgono i rilessi diretti, quei riflessi cioè in cui il cervello non svolge alcun ruolo (quello patellare per esempio o il bicipitale, o altri). Nella parte toracale del midollo si trovano inoltre i centri direzionali del sistema simpatico, mentre nella parte sacrale e nel midollo allungato si trovano i centri del parasimpatico.
Essi partono o dal midollo spinale (la maggior parte) o dalla base del cervello e dal midollo allungato. Questi ultimi si chiamano nervi cranici e sono 12 paia. I nervi contengono fasci di assoni che conducono gli stimoli sia in senso centrifugo (dal midollo o cervello verso la periferia, quindi motori) sia in senso centripeta (dalla periferia verso il midollo e il cervelli, quindi sensibili). Sono rari i nervi solo sensibili o solo motori.
Martini 15: Encefalo e nervi cranici * .pdf | |
Sono 12 paia e precisamente:
X N. vago (misto, ha molte funzioni dalla regolazione della respirazione a quella della digestione e della frequenza cardiaca e altro ancora. Il nucleo del vago è uno dei principali centri del parasimpatico) XI N. accessorio (motorio, innerva il M. trapezio della spalla) XII N. ipoglosso (motorio, é il nervo motorio della lingua).
Martini 14: Midollo e nervi spinali * .pdf | |
Sono un paio per ogni vertebra; i cervicali sono però 8 paia perché il primo cervicale esce sopra la prima vertebra. Poiché con la crescita il midollo spinale si accorcia rispetto alla lunghezza della colonna vertebrale, alla fine il midollo arriva solo alla prima o seconda lombare. Per questo motivo i nervi spinali lombari e sacrali hanno un decorso abbastanza lungo anche all'interno del canale spinale e all'altezza delle ultime lombari formano la coda equina.
All'esterno della colonna i nervi cervicali e quelli lombosacrali si intrecciano tra di loro mescolandosi e formando il plesso brachiale e quello sacrale, da cui partono i nervi che vanno alle braccia e alle gambe.
I nervi periferici sono originati dai plessi e sono quindi derivati da diversi segmenti spinali frammischiati. I nomi dei più importanti sono:
Martini 17: Il sistema nervoso autonomo * .pdf | |
(vegetativo) Agisce involontariamente)
Il sistema nervoso autonomo dirige in pratica le funzioni vegetative del corpo, vale a dire per es. il tono della muscolatura liscia nei vasi sanguigni, nei bronchioli, la peristalsi intestinale, la secrezione di succhi gastrici e digestivi, la sudorazione, la frequenza cardiaca e molto altro ancora.
Esso si suddivide in 2 parti a volte antagoniste, a volte complementari.
I centri del simpatico sono situati lungo tutta la parte toracale del midollo spinale. I nervi spinali toracali conducono poi le fibre del simpatico ai gangli paravertebrali del simpatico, dai quali poi i vari nervi si dipartono a rifornire soprattutto i visceri.
I centri del parasimpatico si trovano invece nel midollo allungato (specie nel nucleo del N. Vago) e in un pezzo sacrale del midollo. Anche qui vi sono poi dei gangli che tuttavia non sono disposti in relazione con la colonna.
I vari gangli sono poi collegati fra di loro con una rete di fasci nervosi chiamata plesso (il plesso solare, nell'addome, ne è un esempio).
Azione del simpatico: aumento della PA con costrizione delle arteriole, aumento della frequenza cardiaca e intestinali, rilassamento della muscolatura vescicale e costrizione dello sfintere vescicale, produzione di sudore, erezione dei peli...
Azione del parasimpatico: dilatazione delle arteriole, diminuzione della PA e della frequenza cardiaca e respiratoria, chiusura dei bronchioli, aumento della peristalsi e della produzione di succhi digestivi, contrazione della vescica e rilassamento dello sfintere.
Lo stimolo nervoso é dato da un cambiamento di permeabilità della membrana della cellula per gli ioni di Na+ e di K+. Questo porta ad una entrata di Na+ e un'uscita di K+ dalla cellula e così ad un cambiamento di carica elettrica sulla superficie della cellula stessa, cambiamento che si trapianta lungo la fibra nervosa sempre in un solo senso. Questo fenomeno si chiama depolarizzazione.
La deporalizzazione corre lungo la fibra nervosa a diverse velocità a seconda dello spessore del rivestimento di mielina. Più il rivestimento è grosso e più lo stimolo va veloce. Nei nostri nervi le fibre più veloci sono quelle dei neuroni, motori che comandano la contrazione dei muscoli strati: la loro velocità di conduzione é di ca. 120 m/sec. (ca. 400 km/h!). Le più lente sono le fibre che conducono la sensazione del dolore, a circa 1 m/sec. (3,6 km/h).
Ogni fibra nervosa é specifica per una determinata funzione e non può assumerne altre (una fibra che trasmette la sensazione del calore non può trasmettere quella della pressione o lo stimolo a un movimento). Per trasmettere la depolarizzazione da una cellula nervosa all'altra o ad una cellula muscolare vengono usate delle sostanze chimiche chiamate neurotrasmettitori. Essi sono contenuti in piccole vescichette in espansioni alle terminazioni nervose chiamate sinapsi. Quando la depolarizzazione arriva alla sinapsi essa libera il neurotrasmettitore nello spazio interno e quello depolarizza a sua volta la membrana della cellula successiva.
In pratica tutti i medicinali che influiscono sul sistema nervoso agiscono modificando la quantità dei neurotrasmettitori. Questi sono diversi e sono specifici per i vari tipi di cellule nervose e di sinapsi: tra di essi abbiamo l' adrenalina, l' acetilcolina, la dopamina, la seretonina e vari altri. I farmaci aumentano o diminuiscono una o più di queste sostanze modificando quindi il funzionamento delle sinapsi e la trasmissione degli stimoli nervosi.
Per riflesso si inende una reazione neuromuscolare nella quale non vi é il controllo della velocità. Il riflesso più conosciuto é quello patellare (la martellata sul ginocchio). Con esso si stimolano i recettori della tensione nel ligamento patellare, questo stimolo arriva al midollo spinale e provoca una risposta diretta (senza che venga attivato il cervello) con la contrazione del quadricipite e quindi il movimento della gamba.
Un arco riflesso semplice é quello nel quale sono coinvolte solo due cellule nervose, una sensibile e l'altra motoria, per cui lo stimolo passa solo attraverso il midollo spinale.
Arco riflesso composto é invece quello che coinvolte 3 o più neuroni arrivando a trasmettere lo stimolo e a richiedere una risposta da parte di centri del cervello.
L'esame dei riflessi serve al medico per stabilire se le vie nervose sono intatte o danneggiate e a che livello si può situare il danno. Molti riflessi infatti vengono inibiti dai centri superiori del cervello e riappaiono o si rinforzano notevolmente solo se vi é un danno che impedisce l'influsso inibente del cervello sui centri nervosi "inferiori".
Bianca Buser fecit
Sommario visuale: anatomia umana per studenti
Fonti: Martini & Timmons, Edises 2003
Università di Trieste
Cliccando su un immagine, si vede una versione leggibile. Per stampare il file, conviene di caricarlo sul proprio ordinatore (cliccando su .pdf). Per lo studio è indispensabile il testo integrale (vedi Bibliografia).
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Anatomia umana. Con CD-ROM; Edises 2 ed., 886 p., ill., 2003; ? 98,00MmP 19.1
MmP 20.1
MmP 20.3
AF 3.11
AF 3.12
AF 3.13
MmP 19
MmP 20
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