Medicina popolare

per autodidatti

 

 

agosto 8, 2005


 

Indice della pagina

SNP => sistema nervoso periferico

SNV => sistema nervoso vegetativo

 

1.0      Struttura del SNP

1.1      Nervi in situ

1.2      Nervi cranici

1.3      Nervi spinali

 

2.0      Funzioni del SNP

2.1      Sistema nervoso motore somatico

2.2      Sistema nervoso vegetativo (SNV)

 

3.0      Quadro generale

3.1      Costituzione

3.2      Afferenti

3.3      Efferenti

3.4     Circuito di regolazione

AF 3.13

 

Sistema nervoso periferico

 

© Peter Forster

Bianca Buser

 

Secondo Thibodeau & Patton

 

Pagine correlate: MmP 19.1

MmP 19

 

Ingrandisci!

 


INDICE: AF 3.13 Sistema nervoso periferico

SNP => sistema nervoso periferico

SNV => sistema nervoso vegetativo

 

1.0  Struttura del SNP

1.1   Nervi in situ

1.2   Nervi cranici

1.2.1      Generalità

1.2.2      Nervo olfattivo (I)

1.2.3      Nervo ottico (II)

1.2.4      Nervo oculomotore (III)

1.2.5      Nervo trocleare (IV)

1.2.6      Nervo trigemino (V)

1.2.7      Nervo adducente (VI)

1.2.8      Nervo facciale (VII)

1.2.9      Nervo vestibolococleare (VIII)

1.2.10    Nervo glossofaringeo (IX)

1.2.11    Nervo vago (X)

1.2.12    Nervo accessorio (XI)

1.2.13    Nervo ipoglosso (XII)

1.3   Nervi spinali

1.3.1      Generalità

1.3.2      Struttura dei nervi spinali

1.3.3      Plessi nervosi

1.3.3.1   Nervi e plessi spinali

1.3.4      Dermatomeri

2.0  Funzioni del SNP

2.1   Sistema nervoso motore somatico

2.1.1      Principi di base delle vie motrici somatiche

2.1.1.1   Riflessi somatici

2.2   Sistema nervoso vegetativo (SNV)

2.2.1      Generalità

2.2.2      Struttura del SNV

2.2.2.1   Piano organizzativo delle vie viscerali

2.2.2.2   Struttura del simpatico

2.2.2.3   Struttura del parasimpatico

2.2.2.4   Neurotrasmettitori del SNV

2.2.3      Funzioni del sistema nervoso vegetativo

2.2.3.1   Generalità

2.2.3.2   Funzioni del simpatico

2.2.3.3   Funzioni del parasimpatico

3.0  Quadro generale

3.1   Costituzione

3.2   Afferenti

3.3   Efferenti

3.4   Circuito di regolazione

 

 

 

Disposizione di nervi, nervi cranici, nervi spinali, sistema somatico e vegetativo.

 

Nei testi di medicina si abbrevia spesso ³nervo² con N., ³nervi² con Nn.

 

Il sistema nervoso periferico connette il sistema nervoso centrale da una parte con i sensori ed effettori di organi e dall¹altra parte con i tessuti. È erroneo immaginarselo unicamente come un insieme di ³conduttori di impulsi nervosi² ma ha molteplici funzioni di smistamento, concentrazione, preelaborazione e reazione immediata di informazioni rilevate dai sensori corporei e trasmesse agli effettori muscolari e ghiandolari.

 

 

 

1.0  Struttura del SNP

Disposizione, nervi cranici, nervi spinali.

1.1   Nervi in situ

In situ => disposizione

Il seguente schizzo mostra la disposizione di nervi principali a sinistra e il loro smistamento in plessi principali a destra.

 

 

 

 

1.2   Nervi cranici

(tab. 13-1 e 13-2)

Ci sono 12  paia di Nn. cranici che entrano direttamente nel cranio tramite dei fori del teschio e non tramite la spina vertebrale (Nn. spinali). Portano dei nomi ma sono anche nominati secondo le cifre latine. P.es.: N. X sin. =>² decimo nervo cranico sinistro² oppure ³Nervo vago².

1.2.1   Generalità

-  Dall¹encefalo hanno origine 12 paia di nervi cranici e la maggior parte del tronco cerebrale.

-  Identificati per nome (determinato dalla funzione e dalla distribuzione) e/o per numero (in base all¹ordine di emergenza da craniale a caudale).

-  Costituiti da fasci di assoni:

    - Nervi cranici misti - assoni di neuroni motori e sensitivi

    - Nervi cranici sensitivi - solo assoni di neuroni sensitivi

    - Nervi cranici motori - principalmente assoni di neuroni motori e un certo numero di                       fibre di neuroni sensitivi (propriocettivi).

 

I         OLaf (fattivo)                                   VII      FACendo (-ciale)

II        OTTorino (-ico)                              VIII     VESTiti (-ibolo, cocleare)

III       OCULO (-motore)                         IX       GLOSSando (ofaringeo)

IV       TROva (-cleare)                            X        VAi (-go)

V        TRImestralmente (-gemino)         XI       ACCanto (-essorio)

VI       ABDicazione (-ucente)                  XII      IPOcrate (-glosso)

La strana frase privo di senso serve come strumento mnemotecnico per chi intende studiare a memoria.

1.2.2   Nervo olfattivo (I)

-  Composto di assoni i cui neuroni sono situati nella mucosa della volta nasale; terminano nel bulbo olfattivo.

-  Trasportano informazioni dipendenti dal senso dell¹odorato.

1.2.3   Nervo ottico (II)

-  Composto da assoni pertinenti a neuroni dello strato più profondo della retina del globo oculare.

-  Conducono informazioni visive dagli occhi al cervello.

1.2.4   Nervo oculomotore (III)

-  Fibre che originano da neuroni del nucleo dell¹oculomotore del mesencefalo e portano alla maggior parte dei muscoli extraoculari.

-  Nel nervo sono presenti fibre parasimpatiche pregangliari destinate alla muscolatura intrinseca degli occhi per regolare la quantità di luce che eccita la retina e per il processo  dell¹accomodazione.

-  Fibre sensitive da propriocettori dei muscoli extraoculari.

1.2.5   Nervo trocleare (IV)

-  Fibre motrici originanti da neuroni situati nel mesencefalo che portano al muscolo obliquo superiore degli occhi.

-  Contiene anche fibre propriocettive dell¹obliquo innervato.

1.2.6   Nervo trigemino (V)

-  Tre branche: nervo oftalmico, nervo mascellare e nervo mandibolare.

-  Fibre sensitive i cui neuroni trovansi nel ganglio del trigemino; raccolgono la sensibilità dalle mucose e dalla pelle della testa e dai denti; terminano nel  nucleo sensitivo del tronco cerebrale.

-  Fibre motrici originanti dal nucleo masticatorio del ponte, destinate ai muscoli masticatori attraverso la branca mandibolare, l¹unica mista del trigemino.

 

1.2.7   Nervo abducente (VI)

-  Motore con fibre originanti nel ponte da un nucleo che sporge nel pavimento del IV ventricolo; innerva il muscolo retto laterale di ciascun occhio.

-  Contiene fibre propriocettive relative al muscolo che innerva.

1.2.8   Nervo facciale (VII)

-  Fibre motrici da un nucleo della parte caudale del ponte ai muscoli della testa (mimici) (fig. 13-3).

-  Fibre parasimpatiche per le ghiandole sottomandibolari e sottolinguali (con relè nel ganglio sottomandibolare).

-  Fibre per la sensibilità gustativa per i 2/3 anteriori della lingua (hanno origine nel ganglio genicolato e terminano nel nucleo del tratto solitario).

1.2.9   Nervo vestibolococleare (VIII)

-  Due distinte branche, entrambe sensoriali: nervo vestibolare e nervo cocleare.

-  Fibre del nervo vestibolare originanti nel ganglio vestibolare di Scarpa innervano i canali semicircolari dell¹orecchio interno e sono importanti per le reazioni utili a mantenere l¹equilibrio del corpo; terminano nei nuclei vestibolari del bulbo.

-  Le fibre del nervo cocleare hanno origine nel ganglio spirale del Corti, innervano le cellule acustiche dell¹apparato cocleare dell¹orecchio interno e trasmettono impulsi per la sensazione dell¹udito; terminano nei nuclei cocleari del ponte.

1.2.10 Nervo glossofaringeo (IX)

-  Composto da fibre sensitive, motorie e parasimpatiche.

-  Fornisce fibre alla lingua, faringe e seno carotideo (sensore di pressione sanguigna) (fig. 13-4).

1.2.11 Nervo vago (X)

-  Formato da fibre sensitive e motrici ampiamente distribuite nel corpo.

-  Fibre sensitive controllano faringe, laringe, trachea, bronchi, esofago, stomaco, intestino tenue e parte del crasso, le vie biliari.

-  Fibre motrici somatiche per faringe e laringe.

-  Contiene molte fibre parasimpatiche.

1.2.12 Nervo accessorio (XI)

-  Motore per i muscoli sternocleidomastoideo e trapezio.

-  Fibre propriocettive di questi muscoli.

-  Come accessorio bulbare del vago si pensa abbia la stessa distribuzione delle fibre motrici vagali (del N. vagus).

1.2.13 Nervo ipoglosso (XII)

-  Le fibre motrici innervano i muscoli della lingua.

-  Contiene fibre propriocettive provenienti da questi muscoli.

1.3   Nervi spinali

Generalità e denominazione, struttura, plessi nervosi, dermatomeri.

1.3.1   Generalità

-  31 paia connesse col midollo spinale  (fig. 17-3).

- Non hanno nomi specifici e sono numerati in base al livello della colonna vertebrale, uscendo dallo speco vertebrale:

    - 8 paia cervicali (C1-C8)

    - 12 paia toracici (intercostali; T1-T12)

    - 5 paia sacrali (S1-S5)

    - 1 paio coccigei (Co1)

-  Le radici lombari, sacrali e il nervo coccigeo scendono dal punto di emergenza del midollo a livelli inferiori per l¹uscita dai forami intervertebrali formando così la cauda equina.

 

1.3.2   Struttura dei nervi spinali

-  Ciascun nervo spinale è in  rapporto col midollo spinale mediante due radici, anteriore e posteriore.

-  Sulla radice dorsale è situato il ganglio spinale, sede dei neuroni di origine delle fibre sensitive.

-  Tutti i nervi spinali sono misti (motori e sensitivi/propriocettivi).

 

Rami:

-  Dalla riunione delle radici ha origine un nervo spinale che esce dal forame intervertebrale.

-  Ramo dorsale - misto, innerva cute e muscoli della superficie dorsale della testa, collo e tronco.

 

Ramo ventrale:

-  Struttura più complessa di quella del ramo dorsale.

-  Cede fibre simpatiche pregangliari al ganglio simpatico più vicino.

-  Alcune fibre pregangliari non si interrompono nei gangli laterovertebrali, ma come nervi splancnici (ancora fibre pregangliari) si portano a gangli prevertebrali. Le fibre postgangliari seguono i vasi arteriosi vicini o vanno distalmente tornando al nervo spinale e seguendone i rami periferici.

-  Le fibre del simpatico innervano effettori viscerali.

-  Le fibre motrici e sensitive innervano muscoli e pelle degli arti e della superficie antero-laterale del corpo.

1.3.3   Plessi nervosi

-  Plessi - reti complesse di nervi spinali formate dai rami ventrali (tranne T2-T12).

    Dai plessi hanno origine singoli nervi.

-  Ciascun nervo che emerge contiene tutte le fibre costitutive del plesso per innervare una data regione.

-  Nei plessi le fibre dei nervi spinali si riassettano a seconda della loro destinazione definitiva.

-  Vi sono quattro coppie principali di plessi formati dai nervi spinali.

 

Plesso cervicale (fig. 13-9):

-  Situato profondamente nel collo.

-  Formato dai rami ventrali C1-C4 con un ramo di C5.

-  I nervi che emergono dal plesso innervano muscoli e pelle della parte posteriore della testa, del collo, delle spalle.

-  I nervi frenici escono dal plesso cervicale e innervano il diaframma.

 

Plesso brachiale (fig. 13-10):

-  Localizzato nella loggia sopraclavicolare.

-  Formato dai rami ventrali dei nervi spinali da C5 a C8 con la partecipazione di parte di T1.

-  I nervi del plesso brachiale innervano spalla e arto superiore.

Plesso lombare (fig. 13-11):

-  Localizzato a livello del rachide lombare; per raggiungere il bersaglio le sue fibre attraversano il muscolo psoas.

-  Formato da L1-L4.

-  Esce dal plesso il nervo femorale le cui diramazioni innervano la parte anteriore della coscia e la gamba (nervo safeno).

 

Plesso sacrale:

-  Localizzato nella cavità pelvica superficialmente al muscolo piriforme.

-  Formato da S1-S4.

-  Nervo ischiatico - coi suoi rami tibiale, peroneo comune: innerva i muscoli della parte posteriore della coscia, i muscoli e la pelle della gamba e del piede.

Oltre ai plessi spinali nel corpo si trovano una serie di altri plessi che smistano secondo la funzione i nervi prevalentemente di organi interni p.es.:

-  plesso cardiaco                                              -  plesso mesenterico

-  plesso solare                                                  -  plesso ipogastrico.

 

1.3.3.1   Nervi e plessi spinali

Tra la spina vertebrale e la periferia del corpo si trovano delle ³centrali di smistamento nervoso² che si chiamano ³plessi spinali². La seguente tabella illustra quali nervi spinali vengono smistati in quale ³centrale².

 

1.3.4   Dermatomeri

Si dice dermatomero ciascuna zona di pelle innervata da assoni emergenti da un singolo segmentospinale (fig. 13-12).

 

 

2.0  Funzioni del SNP

-  Componente sensitiva

-  Componente motoria

 

La componente sensitiva nei testi di anatomia e di fisiologia (come anche nel Thibodeau) è spesso trascurata. In parte è trattata nel capitolo della pelle, perché questa parte è percepita coscientemente con delle sensazioni ben descrivibili che vanno dal freddo fino al solletico. Un¹altra parte (inconscia) è trattata nell¹ambito di riflessi tendomuscolari e di stiramento, studiando l¹apparato motorio. Un¹altra ancora nei discorsi sulla regolazione di diverse funzioni fisiologiche come la pressione sanguigna o la regolazione di elettroliti. Ma già un fenomeno così importante (e anche cosciente) come il dolore viene trattato al massimo marginalmente, anche se in certe tratte sensitive fino alla metà delle fibre proviene da nocicettori (sensori per segnali ³di dolore²).

 

Si dimentica invece spesso che ci dev¹essere un immenso afflusso di segnali sensitivi alle parti inconscie cerebrali per poter regolare tutte le complesse funzioni fisiologiche che ci permettono di vivere. Ma pare che nella nostra cultura anche ai ricercatori interessi di più l¹effetto e gli effettori che la percezione e i sensori.

 

La componente motoria comprende il sistema motore somatico e il sistema nervoso vegetativo.

2.1   Sistema nervoso motore somatico

Evidentemente si tratta di Nn. efferenti perchè conducono segnali agli effettori di organi e gli organi sono prevalentemente Mm. striati dell¹apparato motorio.

2.1.1   Principi di base delle vie motrici somatiche

-  Il sistema nervoso somatico comprende tutte le vie motrici somatiche situate esternamente al SNC.

-  Effettori somatici - muscoli scheletrici.

 

2.1.1.1   Riflessi somatici

 

1. Natura di un riflesso

-  Riflesso - azione dovuta a un impulso nervoso che percorre il circuito di un arco riflesso; la risposta allo stimolo è prevedibile.

-  Riflesso troncoencefalico -              centri dell¹arco riflesso situati nel tronco dell¹encefalo.

-  Riflesso spinale - centri dell¹arco riflesso situati nel midollo spinale.

-  Il riflesso consiste in una contrazione muscolare o nella secrezione ghiandolare.

 

2. Alcuni riflessi somatici d¹importanza clinica. In determinate condizioni cliniche i riflessi deviano rispetto alla norma; testare i riflessi è un valido ausilio diagnostico.

 

-  Riflesso di Achille - flessione plantare del piede in risposta alla percussione del tendine calcaneale di Achille; i riflessi tendinei e quelli profondi sono mediati da un arco riflesso di due neuroni spinali; centri situati nei segmenti S1 e S2.

 

-  Riflesso di Babinski - flessione dorsale dell¹alluce con o senza partecipazione delle altre dita in risposta alla stimolazione del margine esterno della pianta del piede; presente normalmente fino a un anno e 1/2; soppresso quando mielinizzano le vie corticospinali.

 Dopo quest¹età un riflesso di Babinski è un segno di lesione delle vie corticospinali.

 

-  Riflesso plantare -          flessione plantare dell¹alluce e delle altre dita per stimolazione della parte laterale del piede.

 

-  Riflesso corneale -         ammiccamento delle palpebre in risposta al leggero stimolo tattile sulla cornea; mediato da un arco riflesso i cui centri sono nel ponte, mentre le fibre sensitive sono nella branca oftalmica del V e le fibre motrici nel VII paio di nervi cranici.

 

-  Riflesso addominale - contrazione della parete addominale in risposta alla percussione dei lati dell¹addome; riflesso superficiale; mediato da centri dei segmenti spinali da T9 a T12 e dai nervi sensitivi e motori pertinenti a questi segmenti; diminuisce o è assente nelle lesioni dei neuroni motori inferiori (tratto corticospinale).

 

- Riflesso patellare; estensione della gamba in risposta alla percussione del tendine patellare che provoca stiramento del tendine e del muscolo stimolando i fusi neuromuscolari e dando avvio alla conduzione di uno stimolo lungo un arco riflesso bineuronale (fig. 13-13); può essere classificato con differenti criteri.

 

-  Riflesso spinale - i centri del riflesso sono situati nelle colonne grigie del midollo spinale.

 

-  Riflesso segmentale - mediato da impulsi che entrano ed escono dallo stesso segmento spinale.

 

- Riflesso omolaterale - mediato da impulsi che vanno e vengono dallo stesso lato del corpo.

 

- Riflesso da stiramento o miotatico - per il tipo di stimolo che evoca il riflesso.

 

- Riflesso estensore - produce estensione della gamba.

 

- Riflesso tendineo - perché il riflesso dipende dalla percussione di un tendine.

 

-  Riflesso profondo -         per la sede profonda dei recettori che provocano il riflesso.

2.2   Sistema nervoso vegetativo (SNV)

Evidentemente si tratta di Nn. efferenti perchè conducono segnali agli effettori, in questo caso prevalentemente di organi con muscolatura liscia e ghiandole secernenti le più diverse sostanze da muco fino a ormoni.

2.2.1   Generalità

-  Parte della porzione efferente del SNP.

-  Conduce impulsi agli effettori viscerali.

-  Funzioni principali - regolazione della frequenza cardiaca, contrazione della muscolatura liscia, secrezione ghiandolare per mantenere l¹omeostasi.

-  Due componenti - sistema simpatico e sistema parasimpatico.

-  Il simpatico consta di vie neurali separate da quelle del parasimpatico.

-  Diversi effettori viscerali hanno duplice innervazione e ciò consente una più precisa regolazione degli effettori.

 

2.2.2   Struttura del SNV

Il seguente grafico mostra le principali vie del sistema nervoso vegetativo:

-  dal sistema nervoso centrale e tramite i nervi spinali (e relativi plessi) e i nervi cranici

-  il sistema di gangli principali per la sezione del simpatico e del parasimpatico.

 

2.2.2.1   Piano organizzativo delle vie viscerali

(fig. 13-14)

-  Ciascuna via è costituita da neuroni, nervi, gangli e plessi che appartengono tutti al SNV.

-  Tutti i neuroni del sistema vegetativo sono efferenti e la loro funzione è regolata in base a archi riflessi.

-  La regolazione del sistema dipende in ultima analisi dal feedback del sistema sensitivo.

-  Tra il SNC e gli effettori del SNV la conduzione degli impulsi viaggia attraverso un circuito bineuronale.

-  Neurone pregangliare -  conduce impulsi dal SNC ai gangli viscerali.

-  Neurone postgagliare -  neurone gangliare su cui fanno sinapsi le fibre                                                                                           pregangliari.

2.2.2.2   Struttura del simpatico

Catena gangliare del simpatico:

-  Gangli ai lati della superficie anteriore della colonna vertebrale collegati tra loro da tronchi a formare da ogni lato una catena.

-  Ciascuna catena si estende dalla seconda vertebra cervicale al coccige; un suo prolungamento.

-  Il nervo carotideo interno, segue la carotide interna entro il cranio.

-  Solitamente vi sono 22 gangli da ogni lato della colonna vertebrale: tre cervicali, 11 toracici, 4 lombari, 4 sacrali, tutti pari e uno coccigeo, impari.

 

Sistema toracolombare:

-  Neuroni pregangliari del simpatico si trovano nella colonna laterale della materia grigia del midollo spinale nei segmenti da C8 a L2.

-  Gli assoni di questi neuroni viaggiano nelle rispettive radici anteriori, nei nervi spinali, nei rami comunicanti bianchi per raggiungere i gangli laterovertebrali.

 

Le fibre pregangliari, nell¹ambito della catena possono comportarsi in tre modi:

-  Fare sinapsi coi neuroni del ganglio simpatico del corrispondente livello.

 - Inviare branche ascendenti e/o discendenti nella catena facendo sinapsi in gangli di livelli differenti.

-  Attraversare la catena e continuare oltre come fibre dei nervi splancnici.

 

Neuroni postgangliari del simpatico:

-  Situati nei gangli della catena laterovertebrale e nei gangli prevertebrali.

-  Con il ramo comunicante grigio, gli assoni postgangliari tornano al nervo spinale e ne seguono percorso e destino; (altri assoni postgangliari formano plessi simpatici nell¹avventizia delle arterie).

 

-  Nel sistema simpatico le fibre pregangliari sono brevi, mentre le postgangliari sono lunghe.

-  Gli assoni pregangliari fanno sinapsi con diversi neuroni postgangliari e terminano in organi diffusamente distribuiti.

2.2.2.3   Struttura del parasimpatico

-  Neuroni pregangliari del parasimpatico - situati in nuclei del tronco cerebrale o nella colonna grigia laterale dei segmenti del midollo spinale S2, S3, S4; gli assoni si estendono per lunghi tratti prima di fare sinapsi coi neuroni postgangliari.

-  Neuroni parasimpatici postgangliari - situati nei gangli del parasimpatico inclusi (intramurale) o vicini agli effettori.

-  Gli assoni dei neuroni postgangliari portano ciascuno a un singolo effettore

(fig. 13-15).

 

2.2.2.4   Neurotrasmettitori del SNV

(fig. 13-16)

-  I terminali assonici dei neuroni postgangliari rilasciano o epinefrina (adrenalina) o acetilcolina.

-  Fibre adrenergiche - rilasciano norepinefrina; sono assoni dei neuroni postgangliari del simpatico.

-  Fibre colinergiche - rilasciano acetilcolina; sono assoni pregangliari del simpatico e entrambi gli assoni pregangliari e postgangliari del parasimpatico.

-  La norepinefrina interessa gli effettori viscerali legandosi a uno dei due tipi di recettori adrenergici delle membrane plasmatiche, i recettori alfa e i recettori beta.

-  Il legame della norepinefrina ai recettori alfa della muscolatura liscia dei vasi sanguigni determina vasocostrizione.

-  Il legame della norepinefrina ai recettori beta della muscolatura liscia vascolare è inibitore e provoca vasodilatazione; nel muscolo cardiaco, invece ha effetto stimolante.

-  Anche l¹epinefrina (adrenalina) stimola i recettori adrenergici, rinforzando e prolungando gli effetti della stimolazione del simpatico.

-  Gli effetti dei neurotrasmettitori dei neuroni postasinaptici sono determinati dalle caratteristiche dei recettori, non dal neurotrasmettitore per sé.

 

L¹azione della norepinefrina e dell¹epinefrina ha termine per:

-  La monoaminossidasi (MAO) l¹enzima che degrada le molecole del neurotrasmettitore che vengono nuovamente incorporate nei terminali sinaptici.

-  La catecol-O-metiltransferasi (COMT) - è l¹enzima che degrada i neurotrasmettitori in questione in altre sedi.

-  L¹acetilcolina si lega a due tipi di recettori colinergici: i recettori nicotinici e quelli muscarinici.

-  L¹azione provocata dall¹acetilcolina termina per intervento dell¹enzima acetilcolinesterasi.

 

 

2.2.3   Funzioni del sistema nervoso vegetativo

2.2.3.1   Generalità

-  Il sistema nervoso vegetativo, col suo intervento sui ricettori viscerali ha il compito di mantenere o restaurare rapidamente l¹omeostasi.

-  Simpatico e parasimpatico sono tonicamente attivi, spesso sviluppando azione antagonista sui ricettori viscerali che hanno una duplice innervazione.

-  Questi ricettori con innervazione duplice ricevono continuamente sia impulsi del simpatico che del parasimpatico; la somma di queste due serie di impulsi determina l¹effetto definitivo.

2.2.3.2   Funzioni del simpatico

(Attività fisica)

-  In condizioni di riposo, il simpatico agisce mantenendo il funzionamento normale degli organi con doppia innervazione.

-  Il simpatico ha il compito di mantenere il tono della muscolatura liscia vascolare.

-  La principale funzione del simpatico è di funzionare come un sistema ³d¹emergenza² - la ³reazione di attacco e fuga²  e le fasi di attività

    (rivedere la tab. 13-8).

2.2.3.3   Funzioni del parasimpatico

(Recupero fisico)

(Rivedere la tab. 13-7)

 

-  Controllore dominante di molti effettori viscerali e particolarmente di molti ritmi biologici in fase di recupero.

-  Acetilcolina - Rallenta il ritmo cardiaco e aumenta le funzioni del sistema digestivo e l¹eliminazione di scorie.

 

 

3.0  Quadro generale

Il sistema nervoso vegetativo e il corpo nell¹insieme.

3.1   Costituzione

Il sistema nervoso periferico è costituito da tutte le vie afferenti che entrano nel SNC e da tutte le vie efferenti destinate a uscirne.

3.2   Afferenti

Le vie periferiche sensitive sono quelle che conducono impulsi dal sensore periferico al  SNC.

3.3   Efferenti

Le vie motrici periferiche conducono informazioni dal SNC agli effettori del corpo di cui regolano il funzionamento.

3.4   Circuito di regolazione

Gli impulsi sensitivi provenienti dal SNP influenzano tutti i principali organi del corpo tramite la loro integrazione nel SNC e i comandi agli effettori.

 

Pics properties executed


Programma

Corso MmP

Seminari

Conferenze

 

Lucidi

Dispense

Strumenti

Novità

 

Forum

 

Studio

Vari

Webmaster

HOME

Scopo

Struttura

 

Collaboratori

Colleghi

Impressum

Amministrazione, Recapiti

 

© 2005 P. Forster & B. Buser

via Tesserete, CH-6953 Lugaggia, Switzerland

Everyone is permitted to copy and distribute verbatim copies of this license document, but changing it is not allowed.

GFDL Gnu Free Documentation License

 

Il materiale contenuto in questo sito può essere usato secondo le leggi Statunitensi sul

  Fair Use

(non per scopi di lucro; citazione della fonte).