I tessuti |
CSA |
Appunti CSA 2006: Terapisti complementari | | |
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Autrici: Bianca Buser, Nathalie Steib | Dispensa: Dr. med. Adriano Sassi, CH-6944 Cureglia |
Illustrazioni, links: P.Forster | Categoria: CSA, Anatomia, Fisiologia, Tessuti |
On this page... (hide) | ![]() Parete corporea |
Il tessuto è un insieme di cellule differenziate e costruite allo stesso modo. Esso è una componente della costruzione degli organi e svolge una determinata funzione.
I tessuti fondamentali sono di 4 tipi:
ogni gruppo ha poi una suddivisione in sottogruppi.
Vi sono 3 tipi principali:
Riassunto funzioni:
protezione, escrezione, assorbimento, secrezione, funzioni sensoriali
Esso copre una superficie interna o esterna del corpo. È separato dal resto dell¹organo da una membrana basale. Può essere mono- o pluristratificato. Quanto alla forma delle cellule essa può essere piatta, cubica o cilindrica.
Alcune localizzazioni importanti:
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Sulla superficie delle cellule epiteliali (specie in quello cilindrico) vi possono essere delle formazioni particolari a seconda delle funzioni dello stesso, p.es. dei microvilli, che estendono la superficie della cellula facilitando l'assorbimento di sostanze, o delle cilia che si muovono ritmincamente spostando le secrezioni verso un'uscita.
Le ghiandole sono organi fatti di cellule epiteliali specializzate. La loro funzione è la produzione di una sostanza particolare: il secreto. Le ghiandole si possono classificare in diversi modi.
Secondo il luogo dove siano espulso il secreto:
Le ghiandole esocrine vengono poi a loro volta suddivise in:
degli organi di senso
Si tratta di un epitelio estremamente specializzato nella ricezione di certi stimoli e nella trasformazione di essi in stimoli nervosi. P. es. la retina nell¹occhio, l¹epiotelio olfattivo nel naso.
Tessuto epiteliale:
Il tessuto connettivo è diffuso in tutto il corpo con molteplici compiti:
La suddivisione in tipi è molto variabile a seconda dei punti di vista. Grosso modo la suddivisione più pratica è la seguente:
(componente: cellulare fibrosa matrice)
Nel tessuto connettivo di tutti i tipi vi sono cellule e molta sostanza intercellulare.
Le cellule possono essere fisse o libere.
La sostanza intercellulare può essere amorfa (senza struttura) o formata (fibre).
(propriamente detto)
Quelle fisse sono le vere e proprie cellule del tessuto connettivo, e regolano la formazione della sostanza intercellulare. Secondo il tessuto in cui si trovano si chiama fibrociti (tessuto fibroso), condrociti (cartilagine), osteociti (osso), ecc.
Quelle libere si trovano nelle maglie del tessuto connettivo in numero molto variabile e hanno la funzione di "spazzar via" tossine, corpi estranei, batteri ... . Le principali sono i vari tipi di leucociti, istiociti e mastociti.
Le cellute libere non ci sono nel tessuto di sostegno!
Nei vari tessuti connettivi e di sostegno le cellule fisse secernono attorno a sé la sostanza di base del tessuto interessato. Essa non è strutturata e forma buona parte del volume del tessuto stesso.
Chimicamente si tratta sempre di mucopolisaccaridi. Hannno vari nomi e consistenza.
Esse sono una componente molto importante dei tessuti e permettono di mantenere la connessione e la resistenza degli organi. Si dividono in tre tipi:
Bianca fecit
E? un tessuto specializzato in particolare per la funzione del movimento ed è caratterizzato da una spiccata contrattilità. Le cellule sono di forma allungata ? fibre muscolari ? e contengono all?interno del citoplasma numerose sottili fibrille longitudinali, dette miofibrille, che sono parte attiva nella contrazione della fibra muscolare.
Le fibre muscolari si distinguono in tre tipi: Liscie ? Striate ? Cardiache
Fibre muscolari lisce:
costituite da cellule mononucleate, fusiformi e contenenti miofibrille uniformi e lisce e l?actina, una sostanza di natura proteica.
Esse formano il tessuto muscolare liscio la cui contrazione è indipendente dalla volontà (muscolatura involontaria) e avviene molto lentamente con un basso consumo di energia.
Questo tipo di tessuto rientra nella costituzione delle pareti di molti organi cavi degli apparati digerente, respiratorio (es. albero bronchiale), urinario e genitale (es. l?utero è il più grande organo costituito da muscolatura liscia). E? presente inoltre nei vasi sanguigni (arterie e nelle vene in percentuale minore) e linfatici, nell?occhio, etc.
Fibre muscolari striate:
hanno una struttura più complessa: ogni fibra è plurinucleata ed è cilindriforme. La lunghezza può variare da pochi millimetri fino addiritura a 10 centimetri!
Oltre all?actina, troviamo anche la miosina, sostanze proteiche attive nei processi di contrazione e di rilascio con lo scorrimento dei filamenti.
Le miofibrille sono attraversate trasversalmente da bande chiare (contenenti actina) e bande scure (contenenti miosina).
Le fibre formano il tessuto muscolare striato la cui contrazione è volontaria, veloce ma ad alto consumo di energia.
Questo tessuto comprende i muscoli volontari della testa, del tronco e delle estremità, quindi tutta la muscolatura scheletrica che determina il movimento.
Anche alcuni muscoli annessi all?orecchio e all?occhio sono di natura volontaria e quindi di tessuto muscolare striato.
Fibre muscolari cardiache:
sono fibre di struttura striata che si trovano solo nel cuore ma sono di natura involontaria e autonome. Esse confluiscono le une nelle altre formando una specie di rete, detta sincizio.
E? un tessuto specializzato nella funzione di ricevere gli stimoli, elaborarli e trasmettere gli impulsi attraverso tutto l?organismo. E? composto da cellule nervose, dette neuroni, e da altre cellule che hanno una funzione ausiliaria di nutrizione e di sostegno, cellule gliali o glia.
I neuroni sono cellule di grandezza molto variata e il loro nucleo è sempre molto grosso. Non hanno la capacità di riprodursi. L?insieme di queste cellule forma i gangli nervosi. Dalla cellula nervosa partono numerosi prolungamenti che si distinguono in dendriti (corti e ramificati) che portano lo stimolo verso il centro della cellula e in un neurite o assone che porta via e trasmette gli impulsi. Il neurite è una fibra nervosa che può anche raggiungere la lunghezza di 1 metro e termina ramificandosi il piccole fibre che prendono il contatto con altre cellule nervose o con le fibre muscolari per mezzo delle sinapsi.
Le sinapsi, estensioni terminali in fibra nervosa, sono il punto di contatto tra dendrite e cellula, o tra assone e cellula o tra assone e dendrite. In esse vi è immagazzinata della sostanza chimica che serve a trasmettere lo stimolo alla cellula successiva. Questa sostanza chimica viene denominata neurotrasmettitore. Tra i neurotramettitori abbiamo l?adrenalina, l?aceticolina, la dopamina e la serotonina.
La fibra nervosa è protetta e isolata da una guaina mielinica che l?avvolge e che ne accelera la velocità di trasmissione dello stimolo (es. più la guaina mielinica è grossa, più la fibra conduce velocemente lo stimolo). La mielina è una sostanza bianca ricca di lipidi.
I nervi sono il risultato dell?unione di più fasce contenenti numerose fascette di fibre nervose e sono circondati da tessuto connettivo rigido.
Le cellule gliali o glia formano la struttura di sostegno del tessuto, nutrono e assistono le cellule nervose e sono capaci di riprodursi. Fra queste cellule troviamo gli astrociti, gli oligodendrociti, le microglia e le cellule di schwann. Alcune di queste cellule proliferano riempendo gli spazi vuoti lasciati dalle cellule nervose morte qualora vi fosse una lesione del tessuto, formando le cicatrici gliali. Gli oligodendrociti producono/formano la guaina mielinica attorno alle fibre nervose all?interno della sostanza cerebrale e del midollo spinale.
Nathalie Steib fecit
Sommario visuale: anatomia umana per studenti
Fonti: Martini & Timmons, Edises 2003
Università di Trieste
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Anatomia umana. Con CD-ROM; Edises 2 ed., 886 p., ill., 2003; ? 98,00MmP 7.2
MmP 72
MmP 7.2
MmP 7.4
AF 1.4
MN 4.7
MmP 7
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