Medicina popolare
per autodidatti
settembre 18, 2005 |
Indice della pagina Indice 1.0 Introduzione
al metabolismo umano 1.1 Compiti e
condizioni di processi metabolici 1.2 Simbiosi
metabolica piante-animali 1.8 Assorbimento,
escrezione di sostanze 1.9 Disturbi e malattie metaboliche 2.3 Lipidi
essenziali e simili |
PTO 2 Elementi di nutriterapia ortomolecolare
© Peter Forster Bianca Buser Pagine correlate: Psicoterapia con
integratori alimentari PTIA Nutrizione, alimentazione,
dietetica NAD Sito
Vitamina C |
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4.0 Strumenti didattici per il seminario 4.1 Funzioni di integratori alimentari |
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Parti marcate
in rosso si trovano in redazione!
Libri: ALIMENTAZIONE, NUTRITERAPIA E SALUTE.
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1.0 Introduzione al
metabolismo umano
1.1 Compiti e
condizioni di processi metabolici
1.2 Simbiosi
metabolica piante-animali
1.2.1 Fotosintesi vegetale di glucosio
1.2.2 Catabolismo energetico di glucosio negli animali
1.3 Modello
metabolico
1.3.1 Respirazione e scambio di gas
1.3.2 Alimentazione e digestione
1.3.3 Assorbimento intestinale e scambio di nutrienti
1.3.4 Circolazione e ripartizione di sostanze
1.3.5 Scambio cellulare di sostanze
1.3.6 Sintesi di metabolismo cellulare
1.3.7 Energia e sintetizzazione
1.3.8 Coordinazione produttiva cellulare
1.3.9 Strumenti del metabolismo: enzimi
1.3.10 Sostanze messaggere: ormoni, neurotrasmettitori e altri
1.4 Tessuti:
aggregati di cellule con simili funzioni
1.4.1 Tessuti epiteliali
1.4.2 Tessuti connettivi
1.4.3 Tessuto muscolare
1.4.4 Tessuto nervoso
1.5 Organi: aggregati
di tessuti con specifici compiti
1.6 Apparati e
sistemi: aggregati di organi
1.7 L¹organismo
1.8 Assorbimento,
consumo interno, escrezione di sostanze
1.8.1 Abitudini dietetiche
1.8.2 Contenuto di micronutrienti negli alimentari
1.8.2.1 Condizioni di produzione
1.8.2.2 Elaborazione industriale di alimenti
1.8.2.3 Carne, interiora, frattaglie, coratella, salumeria
1.8.2.4 Prodotti lattici
1.8.2.5 Uova
1.8.2.6 Cereali
1.8.2.7 Legumi
1.8.2.8 Verdura
1.8.2.9 Frutta
1.8.2.10 Noci
1.8.2.11 Cioccolato
1.8.3 Assorbimento intestinale di sostanze nutritive
1.8.4 Escrezione di sostanze nutritive
2.0 Sostanze
ortomolecolari
2.1 Introduzione
2.1.1 Tabelle di sostanze ortomolecolari
2.1.2 Uso preventivo di integratori alimentari
2.1.3 Ipovitaminosi e deficienze subcliniche
2.2 Carboidrati
2.3 Lipidi essenziali
e simili
2.3.1 Funzioni
2.3.2 Somministrazione
2.3.3 Dati terapeutici e dietetici degli oli essenziali
2.4 Minerali
2.4.1 Funzioni
2.4.2 Quantitativi
2.4.3 Relazioni quantitative
2.4.4 Iper- e ipomineralosi
2.4.5 Dati terapeutici e dietetici dei minerali
2.5 Oligoelementi
2.5.1 Funzioni
2.5.2 Quantitativi
2.5.3 Deficienze e sovraccarichi di oligoelementi
2.5.4 Altre applicazioni e somministrazione
2.5.5 Dati terapeutici e dietetici degli oligoelementi
2.6 Vitamine
2.6.1 Funzioni
2.6.2 Autosintetizzazione
2.6.3 Vitamine idro- e liposolubili
2.6.4 Ipo- e ipervitaminosi
2.6.5 Dati terapeutici e dietetici delle vitamine
2.7 Aminoacidi
2.7.1 Funzioni
2.7.2 Somministrazione
2.7.3 Deficienze e sovraccarichi proteici
2.7.4 Dati terapeutici e dietetici degli aminoacidi
2.8 Metaboliti e
diversi
3.0 Terapie
ortomolecolari
3.1 Applicazione
terapeutica
3.1.1 Applicazione professionale
3.1.2 Applicazione ³laica²
3.1.2.1 Regole
3.1.2.2 Consigli
3.1.2.3 Strumenti di lavoro
3.1.2.4 Procedura
3.2 Esempio di
terapia
3.2.1 Lista di disturbi rilevati
3.2.2 Valutazione di sostanze coinvolte
3.3 Patologie e
integratori alimentari
4.0 Strumenti
didattici per il seminario
4.1 Funzioni di
integratori ortomolecolari
4.2 Dosi e giacimento
di integratori ortomolecolari
4.3 Tavole
ortomolecolari
4.4 Esempio anamnesi
4.5 Modulo anamnesi
ortomolecolare
4.6 Composizione di
alcuni integratori alimentari
1.0 Introduzione
al metabolismo umano
Metabolismo significa
trasformazione di sostanze tramite processi biochimici, distinti in processi:
- Catabolici, cioè di decomposizione di sostanze complesse in
meno complesse.
- Anabolici cioè di composizione di sostanze più complesse a
partire dalle più semplici.
La decomposizione (processi
catabolici) libera dell¹energia mentre la composizione di sostanze lega
all¹energia.
Vengono trattati i seguenti
temi:
1.1 Compiti
e condizioni di processi metabolici
1.2 Simbiosi
metabolica piante-animali
1.4 Tessuti:
aggregati di cellule con simili funzioni
1.5 Organi: aggregati
di tessuti con specifici compiti
1.6 Apparati
e sistemi: aggregati di organi
1.8 Assorbimento,
consumo interno, escrezione di sostanze
Concretamente vengono
trasformati aria, acqua e cibo in materia viva dell¹organismo umano,
rilasciando dei ³residui² in forma di aria, calore, feci, urina e sudore.
1.1 Compiti e
condizioni dei processi metabolici
I processi metabolici
(biochimici) di esseri viventi (piante, animali, altri organismi e
microrganismi) servono a diversi scopi:
- Processi di accumulazione o di ³liberazione² di energia come
p.es. in carboidrati o grassi (lipidi).
- Processi di composizione o di decomposizione di materiali di
struttura come p.es. proteine, ossa, plasma sanguigno, ...
- Processi di composizione o di decomposizione di materiali
funzionali (ausiliari) come p.es. enzimi, sostanze messaggere (ormoni,
neurotrasmettitori), ma anche sostanze che determinano delle condizioni
biochimiche (elettroliti, acido-basici, ossidoriducenti, Š).
Si
conoscono migliaia di simili processi e se ne scopriranno ancora molti di più.
Di solito si tratta di:
- lunghe ³catene di reazioni biochimiche²,
- mediate da specifici ³catalizzatori enzimatici²,
- in strette condizioni ambientali (temperatura, pressione,
conduttività, acidità, Š),
- in presenza di determinate sostanze di reazione (e altre,
inibitori e promotori),
- con caratteristici ³scambi energetici² (di iniziazione, di
consumo, di liberazione, di trasferimento).
1.2 Simbiosi
metabolica piante-animali
Sono trattati i seguenti temi:
1.2.1 Fotosintesi vegetale di glucosio
1.2.2 Catabolismo
energetico di glucosio negli animali
Come illustrazione presento un
processo metabolico (energetico) importante (enormemente semplificato): la
fotosintesi vegetale di glucosio (dextrosio) e il catabolismo energetico di
glucosio negli animali.
Questo processo, anche se è il
più primitivo e il più semplice dei processi metabolici risulta
quantitativamente di primordiale importanza, perché si tratta di trasformazione
materiale nell¹ordine di billiardi di tonnellate annue sulla terra.
Visto che le formule sommarie
danno un¹idea molto pallida della trasformazione biochimica strutturale, ho
riportato di seguito anche una rappresenatzione (notazione) strutturale che
rende un po¹ meglio l¹idea.
1.2.1 Fotosintesi vegetale di glucosio
Le piante sintetizzano il
glucosio (dextrosi) C6H12O6 (uno zucchero), trasformando molecole di anidride
carbonica CO2 e molecole di acqua H2O, assorbendo energia (luce) con l¹aiuto di
un ³catalizzatore enzimatico² (la clorofilla) e liberando come ³residuo²
dell¹ossigeno eccedente. Come elementi chimici sono coinvolti il carbonio C,
l¹idrogeno H e l¹ossigeno O. Si tratta di un processo anabolico che trasforma
molecole poco complesse in altre più complesse e ³lega² l¹energia. Nella
notazione chimica sommaria (tralasciando i quantitativi per semplicità) si
scrive:
CO2 & H2O & luce => C6H12O6 & O2
anidride carbonica & acqua & energia => glucosio & ossigeno
Con questa mossa le piante
legano l¹energia (in forma chimica) che usano poi per i loro processi anabolici
(strutturali e funzionali). Quello che avanza viene trasformato attraverso
altri processi metabolici, in forme insolubili (p.es. carboidrati) e viene
immagazzinato per dei tempi peggiori o per nutrire inizialmente la prole (i
semi).
1.2.2 Catabolismo energetico di glucosio negli animali
Gli animali (e anche l¹uomo)
mangiano questi carboidrati, e attraverso dei lunghi processi catabolici li
trasformano dapprima nuovamente in una forma solubile di glucosio (nel tratto
gastrointestinale), e poi viene liberata l¹energia contenuta in esso,
decomponendo il glucosio di nuovo in anidride carbonica CO2 e acqua H2O. Per
questo processo, oltre a diversi enzimi catabolici, l¹organismo ha bisogno di
ossigeno O2 che si procura respirando.
C6H12O6 & O2 => CO2 & H2O & energia
glucosio & ossigeno => anidride
carbonica & acqua & energia
in ultimo calorica
Questo processo serve agli
animali per procurarsi l¹energia per gli innumerevoli processi anabolici sia
strutturali che funzionali garantendo le loro funzioni vitali.
1.3 Modello metabolico
Vengono trattati i seguenti
temi:
1.3.1 Respirazione e scambio di gas
1.3.2 Alimentazione e digestione
1.3.3 Assorbimento intestinale e scambio
di nutrienti
1.3.4 Circolazione e ripartizione di
sostanze
1.3.5 Scambio cellulare di sostanze
1.3.6 Sintesi di metabolismo cellulare
1.3.7 Energia e sintetizzazione
1.3.8 Coordinazione produttiva cellulare
1.3.9 Strumenti del metabolismo: enzimi
1.3.10 Sostanze messaggere: ormoni, neurotrasmettitori
e altri
Il seguente modello sintetizza i
materiali e le trasformazioni principali del metabolismo umano. I dettagli sono
sinteticamente trattati nei seguenti capitoli.
1.3.1 Respirazione e scambio di gas
Nell¹atto respiratorio, i
polmoni estraggono dall¹aria ispirata dell¹ossigeno che tramite la circolazione
sanguigna (trasporto ematico) e la matrice basale (interstiziale) raggiunge le
cellule. L¹ossigeno è impiegato per lo più in processi energetici (³combustione
cellulare²). Il residuo gassoso di questo processo, l¹anidride carbonica CO2
viene smaltita tramite interstizio e trasporto ematico nell¹atto di espirazione
tramite i polmoni.
1.3.2 Alimentazione e digestione
Le sostanze alimentari vengono
dapprima decomposte, separate e trasformate nel tratto gastrointestinale:
- meccanicamente,
- per soluzione in liquidi gastrointestinali (sali, minerali,
vitamine, Š),
- per processi biochimici enzimatici digestivi:
-
oli e grassi in trigliceridi e lipidi essenziali,
-
carboidrati in glucosio,
-
proteine nei ca. 20 tipi di aminoacidi,
- per emulsione biliare (oli e grassi),
- microbiologicamente dalla flora intestinale.
1.3.3 Assorbimento
intestinale e scambio di nutrienti
Solo nelle ³forme biochimiche
standartizzate ³ sovraccitate è possibile il trapasso nella circolazione
sanguigna tramite l¹assorbimento intestinale che si serve di:
- meccanismi attivi (impiego di energia e sostanze di veicolo),
- meccanismi passivi (diffusione, osmosi).
Questi processi hanno stretti
limiti locali, di temperatura, acidità e altre caratteristiche biochimiche su
tutta la lunghezza del tratto gastrointestinale. In parole povere, il trapasso
è permesso esclusivamente a delle sostanze che potrebbero servire come
³materiale grezzo²:
- di combustione (trigliceridi, glucosio),
- di costruzione (aminoacidi, certi minerali, lipidi, glicani),
- ausiliario di produzione come enzimi, messaggeri, Š (vitamine,
oligoelementi, certi aminoacidi, minerali),
- per mantenere diversi equilibri biochimici e biofisici come
pressione, potenziale elettrico, conduttività, omeostasi elettrolitica,
acido-alcalico, ossido-riducente, Š (sali minerali e altri agenti biochimici e
biofisici).
1.3.4 Circolazione e ripartizione di sostanze
La circolazione sanguigna
distribuisce tutte queste sostanze ³nutritive² fino all¹ultimo angolo
dell¹organismo dove fanno il trapasso nella matrice interstiziale (tra le
cellule), struttura biochimicamente e altamente organizzata per il trasporto e
lo smistamento passivo (non solo di sostanze ³nutritive² ma anche di sostanze
strutturali, funzionali e residuali provenienti dalle cellule).
1.3.5 Scambio cellulare di sostanze
Le singole cellule, attraverso
la loro membrana e delle ³saracinesche² selettive altamente organizzate e
variabili nel tempo, assorbono le sostanze di fabbisogno metabolico interno
tramite meccanismi passivi e attivi e sostanze di veicolo. In modo simile è
anche organizzata l¹esportazione di materiale sintetizzato e residuo dalle
cellule verso l¹interstizio.
1.3.6 Sintesi di metabolismo cellulare
Ogni cellula fra l¹altro è
un¹unità di produzione autonoma e altamente specializzata nel suo programma di
produzione. Una cellula epiteliale (mucosecernente) dell¹esofago (p.es.) è
capace di sintetizzare ca. 70 diverse sostanze per il suo uso proprio e per
³l¹esportazione² mentre una cellula nervosa del cervello (neurone elaboratore
di informazioni e produttore di neurotrasmettitori) ha un programma di
produzione coordinata di ca. 3¹000 sostanze diverse nella ³produzione
ordinaria².
Oltre alla ³produzione
ordinaria² specializzata nel contesto di tessuti, organi, sistemi e l¹organismo
completo, quasi tutte le cellule hanno la capacità di:
- immagazzinare certe quantità di sostanze di importazione,
intermediari di produzione e di esportazione,
- mantenere le proprie strutture e i funzionamenti (manutenzione
cellulare),
- adattarsi alle ³esigenze del mercato² circostante nel senso di
evolversi e modificarsi (adattamento cellulare),
- riprodursi in tutte le strutture e i funzionamenti
(proliferazione cellulare),
- disintegrarsi ordinatamente in sostanze riutilizzabili da
altre cellule (apoptosi, autoliquidazione cellulare).
I processi di sintesi richiedono
delle rilevanti quantità di energia che viene rilevata soprattutto da una
specie di ³combustione² di glucosio e di lipidi con ossigeno, producendo come residui acqua e
anidride carbonica.
Dei processi catabolici
intermediari o di smaltimento organizzato liberano altrettanta energia
disponibile parzialmente per processi anabolici.
Alla fine, ogni trasformazione
energetica raggiunge il livello di ³calore² e viene esportata in questa forma.
1.3.7 Energia e sintetizzazione
Indipendentemente dai compiti
specifici e dai programmi di produzione, di manutenzione, di proliferazione e
di autoliquidazione, tutte le cellule necessitano di rifornimento d¹energia e
dei relativi dispositivi di trasformazione, di accumulazione e distribuzione ai
vari processi produttivi, di trasporto e mantenimento:
- Nei mitocondri (organelli di trasformazione energetica) avviene
la trasformazione di glucosio e lipidi con ossigeno in anidride carbonica e
acqua, liberando una certa quantità di energia.
- Con questa energia viene ³caricato ³un accumulatore molecolare
chimico² (ADP+P+Energia => ATP: adenosintrifosfato).
- Quando nella cellula un processo necessita di energia, si
scarica l¹accumulatore ATP => ADP+P+Energia.
- Riassorbito P (fosforo) e ADP (adenosindifosfato) dai
mitocondri viene di nuovo caricato e così via Š
1.3.8 Coordinazione produttiva cellulare
Essendo ogni cellula un¹unità di
produzione autonoma con un notevole programma di produzione e le relative
strutture e infrastrutture (per lo più autosufficienti), è evidente che deve
disporre di capacità notevoli di ³logistica², coordinazione, disposizione e
controllo. Si presume che queste facoltà, le quali superano i meccanismi di
³autoregolazione biochimica² siano in qualche modo concentrate nel materiale
genetico, ma se ne sa ben poco, anche dopo l¹enorme lavoro di ³decifrazione
genetica² (e la relativa isteria dei mass-media) che trattava esclusivamente
³il ricettario delle proteine². Come se il funzionamento di un¹azienda fosse
deducibile da una copia dei piani di costruzione sui particolari delle macchine
da produrre.
1.3.9 Strumenti
del metabolismo: enzimi
Per consentire i processi
metabolici sono indispensabili dei ³mediatori catalizzanti²: gli enzimi. Essi
mediano uno specifico processo senza alterarsi a loro volta. Vengono consumati
solo per ³erosione². Normalmente consistono di un legame tra una determinata
proteina (o altri complessi azotati) e un metallo.
Per esempio, la clorofilla
(mediatore catalizzante nella fotosintesi di glucosio nelle piante) è formata
da complessi azotati, con il magnesio come ingrediente metallico. È
chimicamente molto simile all¹emoglobina umana che è responsabile per il
trasporto di gas dove l¹ingrediente metallico è invece il ferro. Si capisce
intuitivamente, che i metalli contenuti negli alimenti (in minime dosi, perché
poco consumati) partecipano ad un metabolismo regolare.
Visto che i processi metabolici
sono di solito lunghe catene di reazioni chimiche, anche gli enzimi coinvolti
formano strutture e dispositivi complessissimi per un certo processo. Le
cellule sono capaci di autofabbricarsi gli enzimi a partire dagli aminoacidi
(da dozzine fino a migliaia di tipi diversi nelle quantità giuste e nel momento
opportuno) necessari per il proprio programma di produzione.
Gli enzimi collaborano spesso
con i coenzimi che preparano e/o organizzano l¹approvvigionamento e il deflusso
delle sostanze coinvolte. In molti coenzimi sono integrate delle vitamine come
ingredienti (che l¹organismo non riesce a sintetizzare ma devono essere
somministrate).
A ogni
livello del metabolismo l¹organismo si serve quindi di aggregati biochimici
(normalmente proteine) altamente specializzati per decomporre (catabolismo), trasformare
e ricomporre (anabolismo) delle sostanze basilari. Comincia con la saliva che
contiene p.es. l¹²amilasi² che decompone gli amidi della nutrizione in
carboidrati meno complessi e in zuccheri.
In un organismo sono attivi
migliaia di tipi di enzimi per dei compiti biochimici specifici. Essi vengono
normalmente classificati in sei ³gruppi², secondo le proprie attività
biochimiche:
- Ossidoriducenti (p.es. aminoacido-ossidasi).
- Transferasi (p.es. transaminasi epatiche).
- Idrolasi (decompongono molecole completandole con acqua).
- Liasi (decompongono molecole carboniche).
- Isomerasi (trasformano molecole con la stessa quantità di
atomi in altri con legami e/o orientamento diverso.
- Ligasi (legano molecole carboniche).
Le cellule sono in grado di
sintetizzare gli enzimi e coenzimi necessari per il proprio funzionamento.
Visto che si tratta di ³mediatori² biochimici (non consumati come ³materiale di
combustione² o ³materiale di costruzione²) il loro consumo è minimo (per deperimento
funzionale).
Questo funzionamento dipende,
fra l¹altro, anche dalla temperatura e l¹acidità dell¹ambiente. Gli enzimi (per
disposizione spaziale) ³collaborano² per mediare una determinata ³catena²
metabolica. Certi di loro necessitano di coenzimi per legare o liberare le
sostanze dei processi coinvolti, altri di ioni di metalli come cofattore di
funzionamento, p.es. il rame in ossidasi o il ferro in enzimi che trasferiscono
degli elettroni.
Gli enzimi fanno parte del
funzionamento della vita stessa, ogni organismo sia vegetale sia animale si
serve di loro. Quindi, li ingeriamo anche con un¹alimentazione genuina. La
maggior parte di loro viene decomposta (nel tratto gastrointestinale) in
aminoacidi come qualsiasi altra molecola proteica e solo pochi (quelli non
ancora decomposti e che per caso sono identici ad altri propri del corpo)
vengono assorbiti come tali.
Per garantire una corretta
proliferazione e un buon funzionamento del lavoro enzimatico si necessita
quindi di:
- Sufficiente apporto di
proteine contenenti gli aminoacidi per la costruzione degli enzimi.
- Idem, in più le vitamine necessarie per i coenzimi.
- Metalli (Fe, Cu, Zn, Cr, Š) per i cofattori.
- Ambiente fisico-chimico (acidità, temperatura, Š) adatto.
- Materiale ³grezzo² da trasformare, in materiale strutturale
(fibre, cristalli, Š).
- Materiale di ³combustione²
per i processi anabolici (richiedenti energia); carboidrati e grassi.
I processi metabolici si trovano
nei diversi livelli dell¹organismo, non solo nelle cellule:
€ La parte di decomposizione catabolica di sostanze e la
relativa ³liberazione energetica² avviene soprattutto:
-
Nel tratto gastrointestinale.
-
Nella matrice basale interstiziale del tessuto connettivo lasso con processi
enzi- matici immunitari.
€ La parte catabolica di ³residui² avviene maggiormente in
lisosomi e perossisomi (organelli cellulari) di tutte le cellule, ma
specialmente delle cellule immunitarie capaci di fagocitosi vaganti nella
matrice basale del tessuto connettivo lasso.
€ La parte catabolica energetica avviene soprattutto nei
mitocondri (organelli autonomi) delle cellule che hanno anche la capacità di
migrare nell¹interstizio.
€ La parte anabolica di sintetizzazione del materiale e la
relativa ³combustione² energetica è concentrata nelle cellule.
1.3.10 Sostanze messaggere: ormoni, neurotrasmettitori e altri
Pur essendo ³autonoma², ogni
cellula dell¹organismo umano, deve comunque collaborare in modo coordinato con
gli altri 100 miliardi di fratelli (20 volte la popolazione mondiale) per garantire
il funzionamento della persona. Sono quindi richieste (in ogni singola cellula)
delle doti comunicative e informatiche.
Oltre al sistema nervoso
centrale, rapido e puntualizzato, l¹organismo dispone a tutti i livelli di
strumenti per la comunicazione ³sistemica² o ³locale² che determinano le grandi
linee di funzionamento dell¹organismo, di tessuti e di organi: ormoni,
neurotrasmettitori e di altre sostanze messaggere.
Una parte
di questi ³messaggi² è legata a delle sostanze che certe cellule producono ed
emettono e che altre riescono a decifrare, adattando il loro comportamento in
funzione di quelle sostanze. Per esempio, le cellule di Langerhans
pancreatiche, in caso di presenza di tanto glucosio nel sangue, producono e
rilasciano in circolazione una sostanza (insulina). Ripartita in tutto
l¹organismo tramite l¹interstizio, ogni cellula apre le sue ³saracinesche per
il glucosio² per assorbire la ³manna². Questo assorbimento abbassa la glicemia
(tasso di glucosio nel sangue); le cellule di Langerhans smettono di produrre
insulina e quella che si trova in circolazione viene eliminata dai reni con
l¹urina.
Ma ci sono tantissimi altri
messaggi.
- In parte, di interesse locale per il sistema immunitario
(p.es. ³sono infetto da un virus² => interferone, ³sto combattendo sostanze
nocive² => istamina, Š).
- In parte, con uno specifico interesse per cellule sorelle
(p.es. ³trasmissione di un segnale neurovegetativo² => acetilcolina o
adrenalina, ³c¹è periodo di ricupero generale² => serotonina e melatonina cerebrale,
Š
- E tanti altri, di cui alcune dozzine sono conosciute, ma se ne
scoprono quasi annualmente delle nuove.
Queste sostanze prodotte (o
preformate) dalle cellule, vengono liberate prima nella matrice basale
circostante, dove possono già servire come messaggi a delle cellule e a dei
tessuti vicini e determinare una loro reazione, come p.es., reazioni
immunitarie. Si tratta in questo caso di ormoni e messaggeri tessutali locali
come p.es. prostaglandine, interferoni, fattore necrotico o tumorale, ...
Più in là, certi di loro vengono
assorbiti nella circolazione cardiovascolare (o dal sistema linfatico) e
distribuiti così in larga scala in tutto l¹organismo come p.es. l¹insulina che
annuncia a tutte le cellule dell¹organismo di aprire le saracinesche per
l¹assorbimento di glucosio, perché c¹è ³combustibile in giro². Si tratta in
questo caso di ormoni ³glandotropi² (prodotti in cellule di tessuti
specializzati come pancreas, tiroide, Š).
Altre sostanze sintetizzate ed
emesse dal sistema nervoso ³mediano² i segnali nervosi (da una cellula nervosa
a un¹altra). Queste e altre contemporaneamente nella matrice basale
interstiziale inducono:
- ³Stati di attivitಠcome ³allerta² o rigenerazione.
- Di orario come giorno e notte.
- Di ³stati percettivi² come piacevole o detestabile.
- Istruzioni comportamentali esistenziali individuali come
avvicinarsi, restare, allontanarsi.
- Di specie come copulazione, gestazione, parto.
- E tanti altri.
Che stimolano cellule, tessuti,
organi, sistemi e l¹organismo totale a funzionare secondo certi ³programmi².
Questo sistema di ³messaggeri
biochimici² evolutivamente è stato inventato sin dai primi microrganismi
pluricellulari e si è sviluppato prima del sistema nervoso, con il quale
collabora a perfezione e poi parallelo ad esso.
La sintesi di questi messaggeri
biochimicamente è alquanto differenziata.
- Acetilcolina e norepinefrina nel sistema neurovegetativo e
neuromotorio a partire da sostanze intermediarie della catena del catabolismo
energetico.
- Diversissimi neurotrasmettitori nel cervello (sistema nervoso
centrale) per lo più da aminoacidi e in parte da derivati di acidi lipidici
essenziali.
- Ormoni steroidei specie quelli delle surrenali e quelli
sessuali a partire dal colesterolo (lipido).
- Ormoni non steroidei a partire da aminoacidi:
-
proteici,
-
glicoproteici,
-
peptidici,
-
derivati amminici:
- (da tirosina => epinefrina e norepinefrina)
o
- per aggiunta di iodio (tiroide: tirosina &
iodio => ormoni tiroidali).
Il rifornimento di ³messaggeri
biochimici² come neurotrasmettitori, ormoni glandotropi e tessutali dipende
quindi notevolmente dalla somministrazione di aminoacidi e acidi lipidici
essenziali. Anche se questi ³messaggeri² lavorano bene con dei minimi
quantitativi, a differenza degli enzimi, essi vengono ³consumati² e mi spiego:
i reni devono eliminarli dalla circolazione, perché altrimenti la loro
concentrazione aumenterebbe in continuazione invece di far posto a dei nuovi e
altri messaggi.
Si sa anche che i processi
metabolici stessi producono impulsi e campi elettromagnetici e liberano dei
fotoni (quanti di luce). Ci sono ipotesi secondo cui, questi segnali
elettromagnetici e ottici potrebbero servire alle cellule adiacenti come
informazioni per regolare le loro attività. In base a questo esistono delle
bestiali speculazioni circa il loro uso senza che nessuno sappia che
significato hanno (se ce l¹hanno) e in che modo le cellule si servono
eventualmente di loro.
1.4 Tessuti: aggregati
di cellule con simili funzioni
I tessuti sono aggregati di
cellule con delle specifiche funzioni.
È evidente che le cellule di
diversi tessuti nonché la loro matrice secondo le loro funzioni principali
hanno delle proprietà specifiche e quindi anche dei ³metabolismi specifici²
Vengono trattati i seguenti
temi:
1.4.1 Tessuti epiteliali
(di superficie) raggruppati in:
- Membranoso (di rivestimento) per assorbire e proteggere verso
l¹esterno come le mucose.
L¹assorbimento
richiede grandi e selettive capacità di trasporto di sostanze dall¹esterno
verso l¹interno delle cellule e viceversa (importazione => esportazione)
- Ghiandolare per secernere sieri e muco e altri ³succhi
corporei²; richiede grandi capacità di sintetizzazione e di esportazione di
sostanze con le doti logistiche di procurarsi le sostanze ³grezze² necessarie.
1.4.2 Tessuti connettivi
Raggruppati in:
€ Fibroso suddiviso ulteriormente in:
- Lasso, come connessione
e scambio di sostanze tra tutti gli altri tessuti, contenente la matrice basale
interstiziale; richiede grandi capacità di sintetizzazione di matrice basale
(proteoglicani).
- Adiposo, con i compiti
di protezione, ammortamento e riserva energetica come la zona sottodermica,
l¹ammortamento del plantare del piede o le mammelle; richiede grandi capacità
di concentrazione e di scioglimento di lipidi.
- Reticolare, con il
compito di sostegno come il midollo osseo o di filtro come nella milza;
richiede capacità di sintetizzazione di matrice reticolare.
- Fibroso denso, con il
compito di collegamento come tendini e legamenti o di sostegno come il derma;
richiede capacità di sintetizzazione di matrice fibrosa densa.
€ Osseo, con i compiti di sostegno e immagazzinamento minerale;
richiede grande capacità di sintetizzazione e di decomposizione di matrice
ossea.
€ Cartilaginoso, di sostegno, molleggiamento e scivolamento come
la cartilagine di giunture o dell¹orecchio o i dischi intervertebrali, richiede
capacità di sintetizzazione di matrice cartilaginosa.
€ Sieroso, come il sangue o la linfa; richiede altissime
capacità di scambio di sostanze, ma gli ingredienti di questo tessuto vengono
³fabbricati² in tutt¹altri tessuti: nel midollo osseo le cellule (eritrociti e
leucociti), nelle cellule del tessuto connettivo lasso, plasma e in altri
ancora, gli altri ingredienti plasmatici.
1.4.3 Tessuto muscolare
Con il compito specializzato di
contrazione e di rilascio dell¹apparato motorio, dei vasi, del tratto
gastrointestinale e di ogni singolo pelo; richiede grandi capacità di
catabolismo energetico per reagire agli ordini nervosi con un movimento.
1.4.4 Tessuto nervoso
Con il compito specializzato di
rapida trasmissione, elaborazione e integrazione di innumerevoli processi
informatici sia di percezione sia di attivazione; richiede grandi capacità di
sintetizzazione ed esportazione di neurotrasmettitori e grandi capacità di
catabolismo energetico per la rapida trasmissione di un segnale lungo la fibra
nervosa:
- nell¹apparato nervoso centrale (cervello, midollo spinale) e
- periferico (nervi craniali e spinali, volontari e
neurovegetativi, motori e sensitivi).
1.5 Organi: aggregati
di tessuti con specifici compiti
Gli organi sono diversi tessuti
(funzioni) organizzati in maniera di svolgere un compito complesso e specifico
come p.es. il cuore, lo stomaco, il bicipite femoris (un muscolo), il rene, la
tiroide, il cervello, il fegato, Š
1.6 Apparati e
sistemi: aggregati di organi
Gli apparati e i sistemi sono
diversi organi (compiti) che collaborano per garantire i funzionamenti
principali dell¹organismo, come p.es. il sistema cardiovascolare, l¹apparato
digestivo, l¹apparato respiratorio, il sistema escretivo, l¹apparato motorio,
il sistema riproduttivo, il sistema nervoso ed endocrino, Š
1.7 L¹organismo
Un organismo umano
biologicamente funzionante si può definire come coordinazione di tutti i propri
apparati e sistemi in relazione con il suo ambiente, capace di:
- Creare delle condizioni ambientali a esso piacevoli (adatte
alla propria esistenza e/o quella della specie umana).
- Evitare delle condizioni ambientali allo stesso spiacevoli
(adatte alla propria esistenza e/o quella della specie umana).
È evidente che questo punto di
vista biologico e individualistico si trova in netto contrasto con tutte le
massime culturali, sociali, spirituali, di costume, comportamentali, morali,
etiche, ideologiche e altre invenzioni e opere umane. Proprio per questo siamo
degli esseri umani e non delle bestie.
Opto per una netta distinzione
tra biologia e civiltà e per una coesistenza pacifica tra le due, perché come
disse mia nonna:
- Integrabili o armonizzabili non sono, perché il contrasto
persiste per definizione.
- Se domina la biologia, divento poco di più di una bestia.
- Se domina l¹idea, poco di meno di un inquisitore (se va bene,
solo di me stesso).
Non mi rimane altro che
soddisfare una volta più una, un¹altra volta più l¹altra così che nessuna delle
due abbia il sopravvento e che IO da terzo tenga le redini in mano.
1.8 Assorbimento,
consumo interno, escrezione di sostanze
È evidente, che il normale
funzionamento dell¹organismo richiede un equilibrio mirato e dinamico tra
sostanze ed energia somministrate con il cibo ed ³escretate² tramite aria,
feci, urina e sudore. L¹organismo dispone di certe riserve/tamponi e per tempi
più o meno brevi ha anche una certa flessibilità produttiva, nel senso di poter
ricorrere, in caso di necessità, a delle alternative meno economiche,
sostituendo certe sostanze con delle altre, ma ciò è limitato e non solo nel
tempo.
È altrettanto evidente che
condizioni:
- ambientali (clima, riscaldamento centrale, Š),
- di attività professionale (sedentario come un impiegato
d¹ufficio, scaricatore di porto, Š),
- di fasi della vita (crescita, sviluppo, gestazione, parto,
allattamento, stasi, deperimento),
- di salute (incidenti, malattie acute e croniche,
convalescenza),
- di stile di vita (dieta, attività, discernimento, abusi, Š),
- di funzionamento individuale metabolico (ereditarie,
abitudinali, Š),
Incidono notevolmento sul
fabbisogno e sul consumo nutritivo ³interno² delle diverse sostanze.
Vengono trattati i seguenti
temi:
1.8.2 Contenuto di
micronutrienti negli alimentari
1.8.3 Assorbimento
intestinale di sostanze nutritive
1.8.4 Escrezione di sostanze nutritive
1.8.1 Abitudini dietetiche
Le abitudini dietetiche
dipendono da tante condizioni:
- Dalle possibilità politiche, sociali ed economiche: 4 di 6
miliardi di persone nel mondo sono al limite del fabbisogno calorico e non
possono permettersi delle grandi abitudini se non quella di consumare il
disponibile e quando c¹è. Il loro problema è spesso il fabbisogno proteico. Noi
facciamo parte degli altri due miliardi.
- Dall¹offerta dipendente dal clima locale, dalla stagione,
raccolta, trasporto, riserve e mercato: Per noi non è tanto evidente, perché
l¹offerta a basso prezzo è ricchissima.
- Cultura nutrizionale determinata da educazione, religione,
regole sociali.
- Gusto, olfatto, aspetto individuale.
- Convinzioni e ideologie nutrizionali circa il ³sano o meno
sano².
- Š
Nei nostri paraggi i discorsi
sull¹alimentazione sono spesso accesi perché dipendono dai contrasti tra
l¹industria alimentare e quelli dei sacerdoti nutrizionali: il fatto è che, un
eschimese, un massai e un induista del madras si nutrano molto diversamente dai
nostri modi preferiti e possano comunque essere tutti sani.
1.8.2 Contenuto di micronutrienti negli alimentari
Vengono trattati i seguenti
argomenti:
1.8.2.1 Condizioni di produzione
1.8.2.2 Elaborazione industriale di
alimenti
1.8.2.3 Carne, interiora, frattaglie,
coratella, salumeria
1.8.2.1 Condizioni di produzione
Ci dimentichiamo spesso che gli
alimenti vegetali che consumiamo possono contenere solo minerali e
oligoelementi presenti nel suolo di crescita. Il classico esempio è che la
popolazione Svizzera ha molto meno carenze di selenio che nelle nazioni
circostanti: perché una bella parte del frumento consumato in Svizzera proviene
dagli USA e dal Canada, che hanno dei suoli molto più ricchi di selenio che le
terre Europee.
Un altro esempio è la carenza
endemica Ticinese di calcio, magnesio e iodio: perché le terre Ticinesi ³a
gnesa² non contengono calcari (salvo alcune) e perciò né l¹acqua né i terreni
li contengono in dosi rilevanti, e quindi anche gli alimenti vegetali coltivati
qui ne sono scarsi, e il bestiame nel suo mangime ha bisogno di aggiunte.
L¹agricoltura intensiva e quasi
³industrializzata² per motivi economici dei nostri paraggi, crea un impoverimento
rilevante del suolo tramite concimi anorganici (prevalentemente potassio e
nitrogeno) che fanno crescere bene le piante ma non sostituiscono altri
minerali meno importanti per la crescita delle piante, ma tanto importanti per
la qualità degli alimenti. Gli oligoelementi vengono erosi e fra poco non si
troveranno più nelle piante nutritive.
Per l¹allevamento del bestiame
che si nutre anche di piante prodotte come sopra e tenuto sotto delle
condizioni stressanti vale il medesimo discorso.
Personalmente e come buongustaio
mi preoccupa più l¹impoverimento alimentare che il contenuto di pesti-, funghi-
e altri -cidi e di ormoni. Almeno questi sono controllati, mentre il controllo
di qualità come ³contenuto di micronutrienti² manca completamente e non se ne
parla neanche.
1.8.2.2 Elaborazione industriale di alimentari
La prefabbricazione di
alimentari è diventata sin dai primi tempi dell¹industrializzazione un
importante fattore economico. Alla base si trova il fatto che, la consegna e
l¹elaborazione dell¹alimento grezzo in un piatto piacevole richiede un lavoro
molto intenso. Tra i primi alimenti di questo genere c¹erano la pasta e i dadi
e poi le conserve di pesce, carne e legumi e il cioccolato. Si trattava
essenzialmente di prefabbricati e servivano anche da scorta oltre alla farina,
l¹olio, lo zucchero e il sale, la salumeria e il formaggio.
Oggi le cose sono cambiate
molto, in quanto l¹industria alimentare ci offre una larga gamma di surgelati
che sono piatti finiti da riscaldare. Questo ci risparmia veramente un sacco di
tempo, che possiamo spendere meglio p.es. guardando la televisione.
La fabbricazione di questi pasti
e il loro commercio pone delle condizioni (aspetto, colore, gusto, odore,
conservabilità, imballo, prezzo, Š) che richiedono l¹impiego di molteplici
sostanze come i conservanti, gli amplificatori di gusto, gli antiossidanti, i
coloranti, gli emulgatori, Š che possono diventare problematici per degli
allergici, in quanto si tratta di sostanze ³estranee² all¹organismo. Ma questo
discorso vale per tanti prodotti moderni (p.es. cosmetici dei quali non si
lamenta nessuno). Il contenuto di micronutrienti in questi piatti prefabbricati
è minimo e le aggiunte specifiche sono solo un argomento di vendita (colore, gusto,
conservabilità, Š).
Non voglio discreditare queste
offerte e ogni tanto li mangio anch¹io, ma li detesto non per dei ragionamenti
di salute, ma perché sono tanto lontani dagli amati gusti della mia infanzia
con la sua cucina ³povera² e genuina.
1.8.2.3 Carne, interiora, frattaglie, coratella, salumeria
Nella nostra società ricca,
carne significa spesso ³i migliori pezzi muscolari con poco grasso². Sono
ricchi di proteine e di grasso, Fe e B12, i suini e i volatili contengono anche
della B1. Le proteine di carne sono composte di una larga gamma di aminoacidi
che corrispondono abbastanza al fabbisogno umano.
I pezzi meno pregiati come gli
spezzatini o il lesso contengono più tessuto connettivo e sono più ricchi di
minerali e di oligoelementi, ma naturalmente anche di grasso.
I salumi, specie quelli meno
cari che sono salati e grassi, grazie al contenuto di tanto tessuto connettivo
sono anche più ricchi di minerali e di oligoelementi.
Interiora, frattaglie,
coratella, fegato, rene, cuore, polmoni oltre ad essere molto ricchi di diversi
minerali e oligoelementi contengono l¹acido alfa-liponico in dosi rilevanti e
la vitamina A.
Chi consuma poco o niente di
carne sarà afflitto da deficienze di Fe e B12 e spesso anche di certi
aminoacidi se non è esperto a comporre dei pasti vegetariani in modo
³completo².
1.8.2.4 Prodotti lattici
I prodotti lattici oltre a
fornire proteine fisiologicamente ben composte di aminoacidi sono anche gli
unici rilevanti fornitori di Ca e Mg e ricchi di B2 e B12 e D. I formaggi forniscono
oltre a questi anche la vitamina A in dosi rilevanti.
C¹è una fatale tendenza
³sanitopsicotica² in Ticino di discriminare i prodotti lattici per via di una
presunta ³intolleranza alimentare². Queste intolleranze esistono, ma sono molto
rare. Come noto nel mio lavoro di terapista, si tratta molto spesso di psicosi
indotte, e non di vere intolleranze. L¹effetto fatale è che nessuno dice ai
colpiti che in una regione come in Ticino, dove la mancanza di calcio, magnesio
e iodio è endemica (perché non sono contenuti nel suolo e nell¹acqua), porta a
gravissime malattie chi non le assume neanche con dei prodotti lattici e che
per loro necessiterebbe quindi un integratore alimentare.
Si sente poi spesso il
controargomento fra il calcio-arteriosclerosi. Uno studio americano
epidemiologico su larga scala dimostra invece, che non esiste nessun nesso tra
l¹arteriosclerosi e il calcio, ma che la sufficienza di calcio tiene
tendenzialmente bassa la pressione sanguigna.
1.8.2.5 Uova
Le uova sono forse l¹alimento
più completo di vitamine, minerali, oli essenziali e aminoacidi. Le loro
proteine vengono solo assorbite se cotte (crude servono da sostanze di
ballasto, come le fibre vegetali).
Per cui,
anche le uova, più ancora che per i prodotti lattici, sono altrettanto soggette
a una psicosi sanitaria, da quando i medici, invece di curare le persone e le
malattie ³trattano fattori di rischio² (come il colesterolo), hanno pensato che
il divieto di uova (perché contengono parecchio colesterolo) fosse una buona
idea per tenere a bada i livelli di colesterolo. In realtà è stata una pessima
idea: da tanto tempo è dimostrato che le lipidemie hanno pocchissimo o quasi
niente a che fare con la somministrazione di colesterolo. La discriminazione
delle uova come alimento persiste invece e toglie agli astinenti altro Fe,
vitamina A e B12 oltre a lipidi essenziali.
1.8.2.6 Cereali
I cereali contengono il 60...80
% di carboidrati, ca. il 10% di proteine (non molto completi), un po¹ di grasso
e fibre vegetali. Se sono integrali, contengono dosi rilevanti di Fe e vitamina
B1.
1.8.2.7 Legumi
Le leguminose contengono ca. il
20% di proteine e il 50% di carboidrati, un po¹ di grasso e tante fibre
vegetali come anche Fe e vitamina B1. La soia è un po¹ diversa, perché contiene
proteine e grassi, acidi lipidici non saturi e un po¹ di calcio.
Le patate contengono soprattutto
carboidrati, un po¹ di proteine e fibre e dosi rilevanti di vitamina C finché
non sono stracotte.
1.8.2.8 Verdura
La verdura contiene soprattutto
acqua, carboidrati e un po¹ di proteine.
Molte contengono rilevanti dosi
di vitamina C e/o A, certe anche Fe o Ca finché non sono stracotte e finché si
consuma anche l¹acqua di cottura.
1.8.2.9 Frutta
La frutta e i suoi succhi sono
anzitutto ottimi fornitori di acqua e fruttosio (uno zucchero che viene
lentamente assorbito e alza quindi poco la glicemia). Se è fresca, contiene
rilevanti tassi di vitamina C, quelli gialli e rossi anche betacarotene, gli
agrumi dei bioflavonoidi e quasi tutti anche rilevanti tassi di minerali
(specialmente mela e pera) secondo il terreno di crescita.
1.8.2.10 Noci
Le noci hanno un alto contenuto
di grassi, incluso acidi lipidici non saturi.
Il resto sono carboidrati e
proteine. Molte contengono tassi rilevanti di di Fe e vitamina B1.
1.8.2.11 Cioccolato
Il cioccolato è, malgrado la sua
brutta reputazione, un ottimo alimento. Quello veramente buono e cremoso
contiene ca. il 30% di grassi (50% del valore calorico) con un alto contenuto
di colina/lecitina, ca. il 10% di proteine e ca. il 60% di carboidrati
(soprattutto zuccheri).
Come ³micronutriente² è un vero
fornitore di ³vitamine del complesso B² paragonabile ad un preparato
vitaminico, perché una tavoletta fornisce ca. 2/3 del fabbisogno giornaliero in
vitamine B.
1.8.3 Assorbimento intestinale di sostanze nutritive
La capacità di assorbimento di
sostanze nutritive dipende essenzialmente dallo stato funzionale del tratto
gastrointestinale (dai denti fino all¹ano):
- Funzioni meccaniche di sminuzzamento e mescolamento dai denti
fino ai movimenti peristaltici.
- Funzioni biochimiche tramite la produzione di enzimi e altre
sostanze chimiche dalla saliva ai succhi gastrici, intestinali, pancreatici e
biliari.
- Funzioni biologiche di simbionti (flora) intestinali che
trasformano fra l¹altro fibre vegetali in ³micronutrienti².
In caso di carenze
ortomolecolari tutti corrono a correggere l¹alimentazione.
Sarebbe terapeuticamente piu
sensato risanare prima l¹intestino, se funziona male, assorbe male anche il
miglior cibo.
1.8.4 Escrezione di sostanze nutritive
Con le feci vengono escretate
tutte le sostanze non assorbite (qualitativamente o quantitativamente) nel
tratto gastrointestinale.
Con l¹urina vengono escretate
oltre all¹²acqua processuale² anche dei residui di processi catabolici come
l¹urea, sali minerali e gli ormoni circolanti, per nominare solo i più
importanti.
Con il sudore non si perde solo
l¹acqua ma anche i sali minerali, specie del sodio e altre sostanze.
L¹aria espirata è carica di
anidride carbonica e vapore (di acqua).
1.9 Disturbi
e malattie metaboliche
È evidente, che un
funzionamento metabolico aberrato provochi dei disturbi e delle malattie. Le più note sono .
* Sottopeso e
sovrapeso (alimentazione ipocalorica e ipercalorica)
* Diabete
* Osteoporosi
* Gotta
Maggiori
informazioni si trovano sotto Metabolismo
umano MmP 12
Le sostanze ortomolecolari sono
contenute in alimenti, che oltre al fabbisogno dell¹organismo di:
- acqua,
- aria,
- nutrienti contenenti: carboidrati, grassi e proteine
servono per molteplici processi
biofisici e biochimici/metabolici di tipo:
- energetico,
- funzionale e informatico,
- strutturale
in reattori e substrati biofisici
e biochimici come:
- cellule,
- matrice basale (interstizio tra cellule, materia base del
tessuto connettivo lasso),
- sangue, linfa e
- intestino con il suo ecosistema di fauna e flora intestinale.
I seguenti dati in un¹altra
forma e sintetizzati si trovano nell¹allegato 4.1 ³Tavole di micronutrienti².
Vengono trattati i seguenti
temi:
2.3 Lipidi
essenziali e simili
2.1 Introduzione
Nei seguenti capitoli sono
elencate in alcune tabelle una cinquantina di sostanze ortomolecolari
raggruppate in:
- Vitamine.
- Minerali.
- Oligoelementi.
- Lipidi essenziali.
- Aminoacidi essenziali.
- Metaboliti, ormoni e diversi.
Vengono trattati i seguenti
argomenti:
2.1.1 Tabelle di sostanze ortomolecolari
2.1.2 Uso preventivo di integratori
alimentari
2.1.3 Ipovitaminosi e
deficienze subcliniche
2.1.1 Tabelle di sostanze ortomolecolari
(vedi allegato 4.1)
Per ogni sostanza si trovano
informazione del seguente tipo:
- Sostanza: denominazione e abbreviazioni della sostanza.
- Ev. ³pro-sostanza²: precursori molecolari o variante di una
sostanza.
- Fabbisogno preventivo: la quantità giornaliera che in media
statistica un organismo sano e adulto ha bisogno per funzionare bene e a lungo.
I riferimenti si basano su indicazioni della DGE => Deutsche Gesellschaft
für Ernährung e US RDA => Recommended Dietary Allowances Statunitensi. Altri
autori p.es. Pschyrembel: Klinisches Wörterbuch (la ³bibbia² dei medici di
lingua tedesca) si riferiscono parzialmente a dei valori ³preventivi² che
corrispondono alle dosi ³terapeutiche² del Pauling e Werbach.
- Impiego terapeutico: le quantità proposte come sostituzione,
dai terapisti ortomolecolari in fasi o condizioni di aumentato fabbisogno o
come rimedio per delle patologie specifiche. I riferimenti si basano su
Pauling, L.: How to live longer and feel better, Freeman 1989 e Werbach, M.:
Nutritional influences on Illness, Keats 1990.
- Misure della quantità in:
-
UI = unità internazionali o
-
mcg = µg = microgrammi = millionesimi di grammi: 1mcg = 0.000¹001 gr,
-
mg = milligrammi = milligrammi = millesimi di grammi: 1mg = 0.001 gr,
-
gr = grammi: 1 gr = 0.001 kg.
- Cave! Dosaggio a lungo
termine: Controindicazioni e dosaggi massimi a lungo, p.es.:
-
³K potassio => pat.reni, cuore²: stai attento in patologie renali o
cardiovascolari.
-
³B12 cobolamina => mcg >10¹000": dosaggi massimi a lungo termine non
oltre 10¹000mcg = 10 mg.
- Alimenti ricchi: sintetico elenco di alimenti che contengono
dosi rilevanti della nominata sostanza p.es.: ³D (Colecalciferole) => pesce
grasso, uova, fegato, formaggio, burro²: alimenti che contengono dosi rilevanti
di vitamina D. Sono elencate solo le più importanti. L¹esempio fa intuire che
si tratta di prodotti animali piuttosto grassi ed infatti è così: diete
vegetali o miste magre oppure assorbimenti intestinali difettosi per via di
diarrea e disbiosi, a lungo termine causano deficienze di vitamina D che
occorre sostituire per prevenire delle patologie ossee, immunitarie, uditive e
renali (sarà trattato di seguito).
2.1.2 Uso preventivo di integratori alimentari
Circa l¹uso di sostanze
ortomolecolari per scopi ³protettivi², preventivi, terapeutici, ricostituenti,
... (in mancanza di conoscenze biofisiche, biochimiche, metaboliche e
biologiche nonchè patologiche) c¹è una grande varietà di opinioni:
- C¹è il fondamentalista nutrizionale macrobiotico che è
convinto che i suoi pasti di crudità contengono tutto il necessario per la sua
vita e sbaglia di grosso (mancano con massima probabilità le vitamine B12 e D,
il Mg, gli oligoelementi Zn, Fe, e gli aminoacidi essenziali lisina, taurina,
glutamina e carnitina). Se impone questa dieta a suo figlio, egli avrà delle
gravi deficienze di crescita e sviluppo che possono essere letali.
- C¹è il pragmatico con una nutrizione variata secondo la
stagione e di tipo mediterraneo che se ne frega dei consigli dei sacerdoti e
giornalisti delle diete, conduce una vita con poche esagerazioni ma
godendosela: ha ragione e non gli mancherà proprio niente finché non si ammala
gravemente (e questo è poco probabile).
- Ci sono professori, dietologi, terapisti e giornalisti delle
diete nonché l¹industria alimentare che ogni stagione ci fanno credere una
novità salutare e nociva ,sempre diversa con degli argomenti altamente
plausibili perché unidimensionali.
Sbagliano di grosso perché sono incapaci di valutare un sistema complesso e
sono pericoli pubblici perché tentano di ³rimediare a un fattore rischio²
creando in compenso delle deficienze in altri contesti.
- Ci sono i medici universitari che ritengono inutile la
sostituzione di vitamine se non vi sono ³chiaramente dimostrate delle
ipovitaminosi cliniche² (Pschyrembel). È un problema di definizione e di
misura: è abbastanza difficile determinare dei criteri di misurazione di
laboratorio e conosco personalmente molti sintomi di deficienza subclinica.
Dove sono d¹accordo con loro è che usare gli integratori alimentari in modo
indifferenziato come ³tonico² contro la stanchezza, serve solo ai loro
produttori e ai loro azionisti.
- C¹è il consumatore di tanti alimenti industriali che si fida
della competenza dei produttori e potrebbe sbagliarsi parecchio: certe sostanze
(come la vitamina C) le consumerà in sovrabbondanza (perché costano poco e
vengono aggiunte come conservanti) mentre le altre sono scarse già
nell¹alimento base a causa della produzione su terreni consumati o dei processi
di elaborazione.
- Altri consumatori si lasciano tanto impressionare dalla
propaganda dei produttori di vitamine (spesso le stesse multinazionali che
producono alimenti industriali) che ingeriscono indistintamente manciate di
prodotti vitaminici e minerali senza una precisa indicazione, sostenendo invece
della salute solo il profitto degli azionisti di tali case. Se lo possono
permettere in un contesto un po¹ paranoico di paura della vecchiaia e della morte
combinato con un certo lusso. Normalmente non consumano quello che avrebbero
proprio bisogno per mancanza di conoscenze.
Durante le lezioni di biologia
applicata in un corso di agricoltura (quasi quarant¹anni fa) mi ricordo di
avere imparato, che alla crescita e allo sviluppo di una pianta serve solo il
concime di cui veramente manca. Tutti gli altri non lo sostituiscono, ma
possono al contrario danneggiare l¹equilibrio esistente. Ci davamo tanto da
fare allora per determinare cautamente ³gli imbuti alimentari² delle piante
nutritive coltivate anche quantitativamente, perché i conti dovevano tornare e
le sostanze nutritive da sostituire costavano. Sotto questo aspetto dedicavamo
certamente più attenzione al ³metabolismo² di un campo di patate che un medico
a quello di un suo paziente. Facendo il medico naturalista, un po¹ di
quell¹atteggiamento mi è rimasto, anche se richiede tanto tempo e fatica che
non vengono apprezzati dal cliente.
2.1.3 Ipovitaminosi e deficienze subcliniche
In riferimento al discorso delle
³ipovitaminosi clinicamente chiaramente dimostrate² invece non sono minimamente
d¹accordo con Pschyrembel: noto spesso nella pratica terapeutica dei sintomi
subclinici di ipovitaminosi che a un medico universitario possono sembrare
strani, ma che non lo sono minimamente per chi è abituato a riflettere anche in
catene di processi biochimici.
Per esempio non è molto strano,
per chi se ne intende di metabolismo cerebrale, che in comportamenti di
eccitazione, irascibilità e aggressività smisurata oltre alle abitudini
comportamentali, fattori socioculturali e valori individuali possono (non
devono) essere coinvolte deficienze di vitamine come B12 e acido folico,
minerali come il magnesio, oligoelementi come il ferro, aminoacidi come
treonina e glutammato e metaboliti come l¹acido paraaminobenzoico.
Il grattacapo del terapista
ortomolecolare è quello di scoprire, se è coinvolto in modo rilevante, uno di
questi, se sì, quale, perché e in quale misura. E certamente, scoprendo quello
giusto, non è l¹unico strumento terapeutico per rimediare ³la disfunzione
sociale² ma ci vorranno anche altre misure. Sarebbe però altrettanto limitativo
ridurre il problema a una dimensione ³educativa² come ridurlo alla mancanza di
magnesio.
2.2 Carboidrati
I carboidrati assimilabili nel
tratto gastrointestinale vengono trasformati in glucosio e assorbiti in questa
forma. Nell¹organismo vengono utilizzati soprattutto come combustibile nei
processi di catabolismo energetico.
Una piccola parte può essere
immagazzinata in forme non solubili, come scorta a breve termine e nei muscoli
e nel fegato.
Un¹altra parte serve come
ingrediente per sostanze strutturali più complesse come i proteoglicani della
matrice basale interstiziale.
Sembra che non ci siano dei
carboidrati essenziali (cioè che l¹organismo non riesca a sintetizzare senza
somministrazione). Di conseguenza, i carboidrati non figurano nella lista degli
elementi ortomolecolari.
Funzionalmente (per il
metabolismo) i carboidrati sono ampiamente intercambiabili con i lipidi come ce
lo dimostrano i popoli che si nutrono quasi esclusivamente di proteine e di
lipidi animali (pescatori, cacciatori, pastori come eschimesi, massai) e altri
che si nutrono prevalentemente (ma meno, per via di semi, noci, latticini,
uova) di carboidrati e proteine vegetali.
Trasporto
e metabolismo di glucidi (carboidrati assimilabili)
2.3 Lipidi essenziali e
simili
Una grande parte di lipidi,
grassi e oli dell¹alimentazione sono usati dall¹organismo come combustibili nei
processi di metabolismo energetico (come i carboidrati). Una parte è
immagazzinata come combustibile di riserva nei diversi tessuti.
Un¹altra parte di
lipidi serve per la struttura di tessuti adiposi funzionali come la sottocute,
le guaine mieliniche o le sospensioni renali e gli ³ammortizzatori² adiposi di
mani e piedi.
Gli acidi lipidici hanno molteplici funzioni nel metabolismo. L¹organismo
umano è in grado di sintetizzare una larga gamma di acidi lipidici
indispensabili per il suo funzionamento a partire da oli e grassi ingeriti con
l¹alimentazione. Due di queste sostanze indispensabili non sono sintetizzabili
dall¹organismo e spesso sono scarse nell¹alimentazione moderna: acido linolico
e acido linolenico.
Trasporto
di lipidi nell'organismo
Componenti
lipidemiche (lipidi nel sangue)
Due altre sostanze lipidosimili
si raggruppano abitualmente anche in questa classe di sostanze: colina e acido
alfa-liponico.
Vengono trattati i seguenti
argomenti:
2.3.3 Dati
terapeutici e dietetici degli oli essenziali
2.3.1 Funzioni
I lipidi essenziali hanno degli
impiegi strutturali e funzionali nell¹organismo:
- Strutturali: proliferazione e mantenimento di membrane
cellulari (che regolano lo scambio di sostanze e il potenziale elettrico e osmotico
tra cellula e interstizio).
- Funzionali come ingredienti di ³sostanze messaggere² (ormoni
tessutali come le prostaglandine) responsabili per la regolazione di molteplici
funzioni come:
-
regolazione di crescita e rigenerazione cellulare (omega-6 e omega-3);
-
regolazione di funzioni mentali (omega-3 e omega-6);
-
regolazione della lipidemia: lipidi del sangue come colesteroli e trigliceridi
(omega-3);
-
regolazione della pressione sanguigna e dell¹aggregazione di trombociti
(omega-3);
-
regolazione di infiammazioni e processi autoimmunitari (omega-6) del sistema immunitario.
2.3.2 Somministrazione
Dal punto di vista del
metabolismo, l¹attuale ³psicosi medica e dietetica² con ideali di peso e
³colesterolo² ridicoli, la discriminazione di grassi e lipidi e la medicazione
di altri ipotizzati ³fattori rischio di disturbi cardiovascolari² e la tendenza
al vegetarianismo con scarsi lipidi diventa pericoloso.
D¹altra parte e spesso di
medesima provenienza si trovano gli apostoli degli oli linolici ³concentrati²
che propagano alte dosi a lungo termine senza rendersi conto che l¹eccesso
(oltre alle dosi terapeutiche) è controindicato p.es. in casi di epilessia,
psicosi e pazienti anticoagulati e diabetici, e questo non è meno pericoloso.
2.3.3 Dati terapeutici e dietetici degli oli essenziali
oligoelemento funzioni
principali biofisiche e biochimiche
- acido
linolico => acido
gamma-linolenico GLS (acidi lipidici omega-6)
=> eicosanoidici come p.es.
prostaglandine PGE1
ingrediente
di membrane cellulari, sintesi di neurotrasmettitri
e
ormoni, ingrediente di guaine
mieliniche nervose, regolazione processi
immunitari
come infiammazioni;
- acido
linolenico => acidi
lipidici omega-3 EPS & DHS (acidi eicopentosaenico e docosahexaenico)
ingrediente
di membrane cellulari, sintesi di neurotrasmettitri
e
ormoni, ingrediente di guaine mieliniche nervose, regolazne
di lipidemia, pressione sanguigna e aggregazione
di trombociti.
La trasformazione di acidi
linolici e linolenici nel corpo è lenta e spesso impedita per via di malattie
e/o deficienze nutrizionali (come B6, Mg, Zn) e si usano quindi come
sostitutivi dei prodotti naturali già preformati p.es. oli di pesce con alto
contenuto di acidi lipidici omega-3 e olio di enotera con alto contenuto di
acidi lipidici omega-6.
- Colina struttura
delle membrane cellulari, struttura delle guaine mieliniche di cellule nervose,
sintesi del neurotrasmettitore acetilcolina, trasporto di lipidi dal fegato nei
tessuti, catabolismo di medicamenti e sostanze tossiche nel fegato. La colina è
contenuta, per il 20% nella lecitina di soia (che contiene anche rilevanti dosi
di inositole) e somministrata normalmente in forma di ³lecitina².
- Acido
alfa-liponico catabolismo energetico (specialmente di
proteine), antiossidante ³intermediario² tra vitamina C (idrosolubile) e
vitamina E (liposolubile), disintossicante di metalli pesanti perché forma un
legame chimico con loro (Co, Ni, Cu, Pb, Me).
Sostanza
Fabbisogno
preventivo
Impiego
terapeutico
Dimensione
Cave!
Dosaggio a lungo termine.
Alimenti
ricchi.
Omega-6 (GLS) ³EPO² (enotera) ? 1Š4 gr medic.epil./psicosi
oli
di girasole, mais, cardo, soia, sesamo,
lino, noci, frumento.
Omega-3 (EPS, DHS) ³EPA² ? 1Š5 gr medic.diabete/anticoag.
(pesce) pesce,
crostacei, frutti di mare,
selvaggina.
Colina (lecitina) ? 2Š10 gr >
50 (lecitina)
fegato,
uova, spagnolette, pesce, verdura,
integrali, patate, latte.
*Acido alfaliponico ? 0.2Š1 gr >
0.2/kg di peso corp.
carne,
cuore, fegato, rene.
*Antiossidante
2.4 Minerali
I
mineralie oligoelementi hanno funzioni elementari nell'organismo:
€ Na. Cl. K, P, Mg, Ca: funzioni
idroelettrolittiche, di trasporto sostanze e conduzione nervosa
€ Ca, P: funzioni strutturali delle ossa
€ Fe, J, Cr, Zn, Mn, Š (oligoelementi):
funzioni di trasporto di ossigeno,
in ormoni, in coenzimi e enzimi per tanti processi anabolici e
catabolici
La maggior
fonte di certi minerali sono le bibite che beviamo e il sale da cucina (ev. iodato). Altri come Ca e
Mg sono sontenuti in quantità notevoli in prodotti lattici, spece nei formaggi.
Quasi
tutto il resto ce lo dobbiamo procurare da verdura e ortaggi: e questo diventa sempre più difficile,
visto che le culture estensive avvengono sempre di più su dei terreni
demineralizzati. Un criterio per un certo contenuto in minerali è il gusto di una
verdura o di un ortaggio: aumenta nettamente con il contenuto minerale.
Visto che
i minerali sono maggiormente sulubili in acqua, tanti liquidi sono ricchi di
minerali: latte, brodo, acque minerali, Š
I sintomi di mineralosi in genere si manifestano in
spossatezza. Come terapista li trovo spesso in persone molto sportive e donne gravide. Deficenze di singoli minerali causano
dei sintomi (spesso subclinici) molto variati. E' quindi difficile a scoprirli.
Una grande quantità di oligoelementi sono contenuti in
funghi (selvatici), noci, spezie,
lievito medicinale, uova, cioccolato e melassa.
Vengono trattati i seguenti
argomenti:
2.4.5 Dati terapeutici
e dietetici dei minerali
2.4.1 Funzioni
Minerali
(e sali minerali) hanno un ruolo in certe funzioni biochimiche e biofisiche
come:
- Equilibrio idroelettrolitico e osmotico.
- Equilibrio acido-alcalinico e il loro tamponamento.
- Come elementi strutturali di tessuti.
- Come elementi funzionali di trasmissione delle sostanze e i
segnali tra le cellule e nell¹interstizio.
- Certi sono coinvolti nel catabolismo energetico e in altre
funzioni fisiologiche.
2.4.2 Quantitativi
Nell¹organismo i minerali sono
presenti e immagazzinati in rilevanti quantità. Escretati tramite i reni anche
in quantità rilevanti (ordine di grandezza frazioni di grammi) con l¹urina,
richiedono una somministrazione sufficiente attraverso l¹alimentazione e dove
non basta tramite gli integratori alimentari.
Bisogna ricordare un malinteso
fatale: persone che si curano con rimedi omeopatici (p.es. ³sali di Schüssler²)
basati su dei preparati di minerali, si illudono talvolta di sostituire così il
minerale. A parte il fatto che si tratta di un¹ignoranza completa in materia
omeopatica (come terapia regolativa e non sostitutiva) voglio ricordare che il
corpo ha bisogno un grammo di calcio per i suoi scopi metabolici e non frazioni
di milionesimi di grammi come contenuto in un rimedio di Schüssler (questo
serve ad altre cose).
2.4.3 Relazioni quantitative
Oltre a essere sufficienti come
quantità, i minerali devono essere presenti in certe relazioni
quantitative tra di loro per
garantire gli equilibri:
- Idro-elettrolitico.
- Acido-alcalinico.
- Funzionali di antagonismo sinergismo, concorrenza e
sostituzione tra i diversi minerali.
Fosforo e zolfo sono raramente
critici nell¹alimentazione e quindi di minore importanza nella terapia
ortomolecolare. Il cloro viene consumato in forma di sale da cucina e spesso è
anche legato al potassio (cloruro di potassio) ed è quindi raramente carente.
Per questo motivo P, S e Cl non sono trattati nei seguenti capitoli anche se un
bravo operatore curante deve conoscere meticolosamente i sintomi di carenza e
sovraccarico.
2.4.4 Iper-
e ipomineralosi
Entro determinati limiti
quantitativi e temporanei per ogni singola sostanza, grazie a:
- l¹assorbimento selettivo intestinale.
- I magazzini corporei.
- L¹escrezione misurata e selettiva dei reni.
Come regolatori, l¹organismo
riesce a compensare sia deficienze sia sovraccarichi di minerali.
Oltre questi limiti (siano
inferiori o superiori), cominciano seri effetti patologici a livello biochimico
e biofisico con larghe portate nel funzionamento di tutti i meccanismi
fisiologici.
Nei tempi del qualunquismo,
delle mode dietetiche, del ³sano e non sano², delle cure dimagranti, lassative
e diuretiche in combinazione con una diffusa ignoranza sul funzionamento
metabolico, si incontrano spesso squilibri minerali spaventosi. Questo capita
molto meno a una persona che invece di seguire gli apostoli dietetici, segue il
proprio gusto nutritivo, fatto dall¹inventore per segnalarci in tempo dove si
stanno spostando gli equilibri.
2.4.5 Dati terapeutici e dietetici dei minerali
I minerali più importanti
nell¹organismo umano sono i seguenti:
sostanza minerale quantità funzioni principali
biofisiche e biochimiche
immag.
Ca+ calcio 1¹200
gr struttura
scheletro, stimoli nervosi, azionamento muscolare,
coagulazione, tampone per sostanze aggressive
intestinali.
P- fosforo 700
gr struttura
scheletro, trasmissione di ³energia chimica²
(ATP
<=> ADP), economia idro-elettrica,
equilibrio acido-alcalinico
S- zolfo 200
gr componente
di diversi aminoacidi (specialmente di struttura del
tessuto
connettivo) e acidi lipidici, economia idro-elettrica, equilibrio
acido-alcalinico.
K+ potassio 140
gr economia idro-elettrica, equilibrio
acido-alcalinico, mantenimento
potenziale
cellulare e trasmissione segnali
nervosi, riassorbimento e
trasporto
di glucosio e altre sostanze
alimentari, concorrente
funzionale
del sodio.
Na+ sodio 100
gr economia idro-elettrica, equilibrio
acido-alcalinico, mantenimento
potenziale
cellulare
e trasmissione segnali nervosi, riassorbimento
e trasporto
di
glucosio e altre sostanze alimentari, concorrente funzionale del
potassio.
Cl- cloro 100
gr economia idro-elettrica, equilibrio
acido-alcalinico, disinfettante gastrico,
inibitore di trasmissione segnali nervosi.
Mg+ magnesio 35
gr struttura
scheletro, regolatore azionamento muscolare, catabolismo energetico, regolatore duttilità
membranosa cellulare.
+ rendono tendenzialmente
alcalinico il substrato e positivo il potenziale elettrico,
- rendono tendenzialmente acido
il substrato e negativo il potenziale elettrico.
Segue una tabella riassuntiva
dei minerali:
Sostanza
Fabbisogno
preventivo
Impiego
terapeutico
Dimensione
Cave!
Dosaggio a lungo termine.
Alimenti
ricchi.
Ca (Calcio) 800Š1¹200 1¹000Š1¹500 mg >2¹000 formaggio,
sardine, legumi, latticini,
verdura,
arance, integrali, acqua
Mg (Magnesio) 280Š350 300Š1¹500 mg ? minerale,
soia, integrali, cioccolato, noci,
legumi
Na (Sodio) 5Š6 gr >10 sale,
formaggi, salumi, alimenti industriali
(conservante)
K (Potassio) 2Š4 4Š5 gr pat. reni, cuore
legumi,
banane, cereali integrali, patate,
frutta,
verdura, pesce.
Cl (Cloro) sale
da cucina, conservanti alimentari
industriali.
S (Zolfo) proteine
animali,oli e grassi.
P (Fosforo) proteine animali,oli e grassi, alimenti e
bibite
industriali.
2.5 Oligoelementi
vedi anche "Minerali"
Vengono trattati i seguenti
argomenti:
2.5.3 Deficienze e sovraccarichi di
oligoelementi
2.5.4 Altre applicazioni e
somministrazione
2.5.5 Dati
terapeutici e dietetici degli oligoelementi
2.5.1 Funzioni
Gli oligoelementi (elementi
rari, in gran parte metalli) sono soprattutto ³mattoni caratteristici² di
complesse molecole proteiche con specifiche funzioni, p.es. di enzimi e ormoni.
2.5.2 Quantitativi
Essendo materiale funzionale
d¹ausilio, non consumato per ³estrazione di energia² o regolazioni biofisiche e
biochimiche sono presenti nell¹organismo in piccole o piccolissime quantità
(pochi milligrammi fino a pochi grammi) e il corpo dispone di efficaci
meccanismi di riciclaggio dopo l¹uso.
P.es. ferro: per lo più
coinvolto nel trasporto di ossigeno dai polmoni alle cellule; contenuto nel
corpo ca. 4...6 grammi; consumo e perdita giornaliera 10Š15 millesimi di grammo
corrispondenti a 0.25% corrispondente a ca. un anno di rate di rinnovamento.
2.5.3 Deficienze e sovraccarichi di oligoelementi
Avendo gli oligoelementi delle
funzioni vastissime e molto specializzate, la loro deficienza causa sintomi di
ogni tipo, ma sindromi abbastanza caratteristiche per i singoli elementi (p.es.
anemia, malavoglia, stancabilità, mancanza di concentrazione, Š per la mancanza
di ferro: per via del limitato trasporto di ossigeno dai polmoni alle cellule
per il catabolismo energetico).
Il sovraccarico della gran parte
di oligoelementi (specie dei metalli) invece crea serie patologie sia di ordine
funzionale (intossicazioni) che di ordine strutturale (p.es. ferro =>
emosiderosi: deposito di ferro con aberrazioni tessutali nei diversi organi
come cirrosi epatica Š).
2.5.4 Altre applicazioni e somministrazione
Essendo i metalli molto affini
all¹ossidazione, quasi tutti gli oligoelementi metallici (in dosi ragionate)
sono potenti antiossidanti, perché legano radicali liberi. Inoltre certi di
loro (come lo zinco), essendo concorrenti di altri metalli pesanti altamente
nocivi (come piombo, mercurio) servono (sempre in dosi ragionate) come
disintossicanti, perché occupano i loro posti e fanno si che man mano essi
vengono eliminati.
Somministrati in forma di sali o
ossidi, quasi tutti i metalli creano dei disturbi di digestione, perché queste
forme sono tossiche. È quindi importante che nel preparato farmaceutico siano
legati in forma organica (come ascorbato, orotato, aspartato, Š).
2.5.5 Dati terapeutici e dietetici degli oligoelementi
oligoelemento quantità
funzioni principali
biofisiche e biochimiche
immag.
Fe ferro 4
gr trasporto
di ossigeno per il catabolismo energetico, ingrediente di enzimi,
antiossidante.
Zn zinco 2
gr ingrediente
di ca. 200 enzimi, antiossidante, concorrente di
metalli
pesanti
tossici, metabolismo ormonale, partecipante immunitario.
Cu rame 100
mg riassorbimento di ferro, risposta immunitaria
cellule-mediate, pigmentazione,
legatura
collageni-elastine (tessuti connettivi), sintesi di
mielina
(isolazione
nervi).
J iodio 30 mg anabolismo
ormone tiroidale, antiossidante, metabolismo energetico
glucosio
e lipidi, partecipante immunitario (infiammatorio).
Mn manganese 20 mg metabolismo
energetico (glucosio e lipidi), sintesi ormoni sessuali,
catabolismo
istaminico, anabolismo collageni (tessuto
connettivo),
modulazione
di attività di neurotrasmettitori,
coagulazione ematica.
Se selenio 15
mg antiossidante,
partecipante immunitario (IgG, TNF, NK), metabolismo
ormone
tiroidale.
Mo molibdeno 9 mg antiossidante (anabolismo acido urico),
metabolismo ferro, metabolismo
zolfo.
Cr cromo 6
mg trasporto
intracellulare glucosio e lipidi, anabolismo strutturale proteico,
sintesi
di RNA.
F fluoro ? struttura
dentaria e schelettro.
B boro ? partecipante
alla sintesi di ormoni (steroidali), metabolismo cerebrale
(attenzione,
motorica), duttilità membrana cellulare, inibitore di catabolismo
ialuronico
(cartilagine).
V vanadio ? trasporto
interstiziale glucosio e lipidi, mineralizzazione ossea
(osteogenesi).
Si silicio ? mineralizzazione
ossea, struttura collageni (tessuto connettivo) e matrice
basale
interstiziale.
Di seguito una tabella
riassuntiva per la somministrazione.
Sostanza
Fabbisogno
preventivo
Impiego
terapeutico
Dimensione
Cave!
Dosaggio a lungo termine.
Alimenti
ricchi.
*Zn (Zinco) 12Š15 20Š100 mg >150 fegato,
crostacei, legumi, cereali
integrali,
uova.
*Fe (Ferro) 10Š15 10Š50 mg emocromatosi
crostacei,
legumi, cereali integrali, carne,
uova,
legumi, frutta secca.
*Mn (Manganese) 2Š5 2Š50 mg ? cereali
integrali, legumi, noci, tè nero.
Mo (Molibdeno) 75Š250 100Š1¹000 mcg >10¹000 legumi, patate, cereali integrali, uova, carne.
Cr (Cromo, spesso in forma GTF)
50Š200 200Š300 mcg ? suini,
cereali integrali, melassa, volatili,
lievito.
J (Iodio) 150Š200 100Š1¹000 mcg >
2'000 frutta,
pesce, crostacei di mare, sale
iodato.
*Se (Selenio) 20Š100 200Š300 mcg >750 pesce grasso, legumi, cereali integrali,
fegato,
carne, latticini.
*Cu (Rame) 1.5Š3 2Š4 mg >5 fegato,
liquori, legumi, noci, formaggio,
frutta
secca, carne, pesce.
F (Fluoro) 1.5Š4 ca.1 mg bambini: >2Š4 pesce,
carne, uova, tè nero.
B (Boro) 1Š2 5Š10 mg ? frutta
e verdura (dipendente dal territorio),
soia,
vino rosso, datteri, noci.
Va (Vanadio) ca. 2 15Š20 mg ? grassi,
oli vegetali, gelatina, grano
saraceno.
*Antiossidante
2.6 Vitamine
Sostanze che un organismo umano
non riesce a sintetizzare (salvo eccezioni), e che sono però essenziali
(indispensabili) per il funzionamento di processi biochimici. Contrariamente
all¹uomo, sia microrganismi (anche della flora intestinale umana), sia piante
sia animali come pesci, volatili e ruminanti riescono a sintetizzare certe
vitamine che hanno bisogno per il proprio funzionamento. L¹organismo umano
copre normalmente il suo fabbisogno nutrendosi con essi.
Le vitamine servono nell'organismo al solito come
coenzimi, sostanze nel metabolismo che permettono o accellerano delle reazioni
biochimiche.
Le
vitamine liposolubili (A, D, B12, Fol, Pan, Lipon) si trovano in tessuti animali,
prodotti lattici e uova mentre la E si trova in nocispecie e semi, la K in
animali e piante.
Le
vitamine idrosolubili B1, B2, B3, B6 si trovano in tessuti animali e in semi. La
vitamina C si trova in piccole dosi in tessuti animali e in dosi masicce in
frutta, verdura e ortaggi.
E' una
grande superstizione che "le vitamine" si trovano in frutta e verdura. In
realtà si trovano molto di più in pasta e insaccati. A sola eccezione della C,
che si trova invece in grandi quantità in pasti prefabbricati (come
antiossidante innocuo e a buon mercato).
Come
terapista e medico naturalista incontro spesso dei sintomi di vitaminosi (subcliniche) in persone strettamente vegetariane (D,
B12, Fol, Pan, Lipon), in persone anziane con la dentiera malfatta, tossicodipendenti, ammalati cronici e in anoressiche e bulemiche (tutte le combinazioni di deficenze per
malnutrizione generalizzata).
Le
vitaminosi in generale mostrano sintomi di sposssatezza, in parte di disturbi
mentali e spesso le persone coinvolte sono sovrapeso. E' come se l'organismo
avesse una gran voglia di ingoiare anche grandi quantità di calorie nel
tentativo di (forse) trovare ogni tanto un po¹ di acido folico o liponico o B12
o D.
Le vitaminosi
(subcliniche) specifiche sono difficili da scoprire e hanno dei sintomi
variatissimi.
Dettagli sulle singole vitamine si trovano sotto
"Vitamina"
Vengono trattati i seguenti
argomenti:
2.6.3 Vitamine idro- e liposolubili
2.6.5 Dati terapeutici
e dietetici delle vitamine
2.6.1 Funzioni
Nell¹organismo umano le vitamine
sono spesso ingredienti di coenzimi catalitici e partecipano così (un po¹ come
catalizzatori) indirettamente ai processi metabolici. Non vengono consumate in
processi energetici né usate come ³materiale di costruzione² in processi
strutturali, ma servono come ³materiale ausiliario² in processi funzionali e
informatici. Le quantità necessarie da consumare tramite gli alimenti sono
quindi minime e determinate dalla loro disgregazione in processi biochimici e
da una costante (piccola) escrezione renale, che deve essere compensata tramite
l¹apporto alimentare.
2.6.2 Autosintetizzazione
Certe vitamine l¹organismo umano
riesce a sintetizzarle a partire da elementi precursori come p.es.:
precursore/provitamine vitamine
€ Vit. D
Ergosterole
—
=> luce ultravioletta (sole) => D2, D3
Colesterolo => 7-Deidrosterole ˜
€ Vit. A
Betacarotene => flora intestinale => A
2.6.3 Vitamine idro- e liposolubili
Le vitamine si distinguono in
liposolubili e idrosolubili:
- Certe vitamine sono liposolubili (in lipidi, grassi): vitamine
A, D, E, K.
- Altre sono idrosolubili (in acqua): vitamine C, B1, B2, B3,
B6, B12, Biotina, e acidi folico e pantotenico e anche il betacarotene
(provitamina A).
Le liposolubili sono
immagazzinabili in tessuti grassi, soprattutto nel fegato. Per questo motivo si
può anche sovradosarli a lungo termine. Le idrosolubili hanno poca rimanenza
nel corpo prima di essere escretate ed è meno probabile un sovradosaggio a
lungo (se non per continuate massicce sostituzioni non alimentari).
2.6.4 Ipo-
e ipervitaminosi
Le vere e proprie avitaminosi
(mancanza completa) si incontrano quasi esclusivamente in casi di carestie dei
paesi del terzo mondo, mentre le ipovitaminosi e deficienze subcliniche si
notano anche da noi:
- Aumentato fabbisogno in fasi della vita come gestazione,
allattamento, infanzia, adolescenza e senescenza. Il fabbisogno individuale è
comunque molto variabile. Durante l¹allattamento aumenta poi ca. del 50%.
- Malattie epatiche che causano dei disturbi metabolici e di
immagazzinamento (specialmente delle liposolubili).
- Malnutrizione causata da diete restrittive, vegetarianismo,
anoressia, bulimia, diete ³povere² industrializzate, abuso di droghe, Š
- Assorbimento intestinale difettoso causato da disturbi e
malattie dell¹apparato digerente come anemia perniciosa, celiachia, Mb. di
Crohn, dispepsia e atonia digestiva, diarrea, costipazione.
- Abuso di lassativi (p.es. aloe, senna, Š) ed emetici (vomito)
che impediscono un corretto assorbimento.
- Lesioni della flora intestinale (disbiosi intestinale) per
infezioni intestinali o uso di antibiotici che impediscono un corretto
assorbimento.
- Uso di antagonisti
vitaminici come p.es. derivati dal cumarino (anticoagulante) che inibiscono il
riassorbimento cellulare di vitamina K (voluto per abbassare la coagulazione).
Le ipervitaminosi capitano per
eccessiva somministrazione di integratori alimentari. Per le idrosulubili i
limiti superiori sono di solito molto alti, perché sono escretate in poco tempo
con l¹urina. Certi liposolubili, specialmente le vitamine A, D e K, essendo
³immagazzinabili² possono accumularsi nell¹organismo in quantità che creano
serie patologie. Per questo motivo ci vuole la ricetta medica.
2.6.5 Dati terapeutici e dietetici delle vitamine
La seguente tabella riassume le
funzioni principali delle vitamine:
Vitamina funzioni
principali biofisiche e biochimiche
A (Retinolo e attivazione
del Fe per sintesi degli eritrociti, metabolismo lipidico betacarotene) e
proteico nel fegato, proliferazione cellulare di epidermide e mucose,
trasformazione luce-impulso nervoso, proliferazione anticorpi immunitari
(antiinfezione), crescita e riparazione ossea, funzionamento cellule nervose,
sintesi testosterone ed estrogeni, crescita e sviluppo cellulare.
B1 (Tiamina) catabolismo
energetico (con Mg), trasmissione impulsi nervosi, sintesi di
neurotrasmettitori come acetilcolina e serotonina.
B2 (Riboflavina) antiossidante
cellulare (ricupero glutatione), catabolismo energetico di glucosio e lipidi,
crescita e manutenzione di tessuti.
B3 (Niacina) nelle antiossidante
(spec. epatico), regolazione glicemia (assieme con
forme: acido Cr
come GTF), in forma di acido nicotinico abbassa LDL-
nicotinico e colesterolo
e trigliceridi e aumenta HDL, riparazione di DNS
nicotinamido (istoni), coinvolto in ca. 200 enzimi di
biosintesi (spec. acidi lipidici e ormoni steroidei), catabolismo energetico,
manutenzione tessuti epiteliali.
B6 (Piridossina) trasformazione
triptofane in niacina, trasformazione di glucone e proteine in glucosio per
catabolismo energetico (regolazione glicemia), sintesi di lipidi per le guaine
mieliniche nervose, sintesi proteica come collagene, sintesi di
neurotrasmettitori come serotonina, dopamina e norepinefrina, formazione di
emoglobina.
B12 (Cobolamina) trasformazione di aminoacidi (p.es. omocisteina
in metionina), sintesi di proteine strutturali e funzionali, metabolismo di
acido folico attivo, moltiplicazione di DNS (proliferazione cellulare) spec. in
tessuti epiteliali e cellule ematiche, sintesi della guaina mielinica di
cellule nervose.
Acido folico trasformazione
di aminoacidi (p.es. omocisteina in metionina), sintesi di proteine strutturali
e funzionali, sviluppo del feto (spec. sistema nervoso centrale),
moltiplicazione di DNS (proliferazione cellulare) spec. in tessuti epiteliali e
cellule ematiche.
Biotina metabolismo
lipidico (p.es. trasformazione acido linolico in diversi acidi lipidici
omega-3), regolazione glicemia (glucone => glucosio), sintesi di DNS per
proliferazione cellulare.
Acido pantotenico coinvolto
i catabolismo energetico, sintesi di aminoacidi e proteine (p.es. emoglobina),
sintesi di acetilcolina (neurotrasmettitore), sintesi di acidi lipidici per
membrane cellulari, sintesi di colesterolo, ormoni steroidei e sessuali e di
vitamina D3.
**C antiossidante
idrosolubile, (protegge vit. E e acido folico),
(Acido ascorbinico) trasformazione
di Cu in SOD (un altro antiossidante), catabolismo di colesterolo,
disintossicazione e escrezione di metalli pesanti, medicamenti e altri tossici
nel fegato, promotore dell¹assorbimento del Fe, produzione ormoni tiroidei e
adrenalina, sintesi di noradrenalina e di carnitina (assieme alle vit. B3 e
B6), sintesi di collagene in tessuti connettivi fibrosi, controllo di
produzione istaminica (ormone/neurotrasmettitore: infiammazioni e disturbi
psichici), sintesi di neurotrasmettitori serotonina e norepinefrina.
D (Colecalciferole) mineralizzazione
ossea e dentaria, attivazione e reazione leucociti (infezioni), regolazione di
proliferazione cellulare (spec. epitelio e leucociti).
**E (Tocoferole) antiossidante
liposolubile: protegge lipidi essenziali, ormoni ipofisari, sessuali, surrenali
e certe vitamine B, diminuisce aggregazione di trombociti, rallenta
coagulazione.
K (Fillo- e regolazione
coagulazione (proteine ematiche), sintesi di menachinone)
osteocalcina (anti-osteoporotico).
La seguente tabella riassume in
modo sintetico i dati terapeutici delle diverse vitamine:
Sostanza
Fabbisogno
preventivo
Impiego
terapeutico
Dimensione
Cave!
Dosaggio a lungo termine.
Alimenti
ricchi.
*A (Retinolo) 2¹600Š3¹300 10¹000Š40¹000 UI >50¹000 fegato, olio di
pesce, uova, formaggi.
**Betacarotene
(provitamina A)
2Š6 15Š45 mg >200 frutta,
verdura rossa, gialla, intensamente verde
B1 (Tiamina) 1...1.5 10Š200 mg >200 lievito,
suini, avena, legumi, patate.
B2 (Riboflavina) 1.2Š1.8 10Š100 mg ? fegato,
funghi, lievito, spinaci, latticini, uova, carne
B3 (Niacina) nelle forme:
13Š20 100Š6000 mg ? fegato,
spagnolette, tonno, volatili,
pesce grasso, funghi.
-
Acido nicotinico mg >500 ACIDO NICOTINICO (Hänseler, Streuli)
-
Nicotinamido mg ?
p.es. CORAMIN (nicotinicoamido e glucosio).
B6 (Piridossina) 1.6Š2 10Š200 mg >500 fegato, patate banane, lenticchie,
lievito, pesce, spinaci.
B12 (Cobolamina) 2Š3 10Š1¹000 mcg >10¹000
fegato, crostacei, pesce grasso,
carne, uova, formaggio, latticini.
Acido folico 0.15Š0.3 0.4Š2 mg ? frumento,
leguminose, verdure intens. verdi, fegato, uova, soia, lievito.
Biotina 30Š100 100Š3¹000 mcg >60'000 fegato,
leguminose, lievito, integrali, funghi, uova, latte.
Acido pantotenico
4Š7 50Š1¹000 mg >10¹000 fegato, spagnolette, leguminose, meloni,
broccoli, uova, lievito.
**C (Acido ascorbinico)
60Š75 50Š18¹000 mg gotta, calcoli: >1000
frutta,
verdura, patate.
D (Colecalciferole)
5Š10 10Š40 mcg > 100 pesce
grasso, uova, fegato, latte, formaggio, burro.
**E (Tocoferole) 8Š12 800Š1¹000 mg > 1¹600 oli
pressati a freddo (girasole, frumento, cardo) pesce grasso, uova.
K (Fillo- e menachinone)
60Š80 30Š100 mcg > 4¹000 verdura
intensamente verde, fegato, tè verde, uova, burro.
*Antiossidante
2.7 Aminoacidi
(Essenziali o scarsi nella
nutrizione moderna)
Gli aminoacidi sono i ³mattoni
di costruzione² delle proteine. Esistono ca. 20 tipi diversi di aminoacidi. Ca.
la metà sono essenziali (l¹organismo non riesce a sintetizzarli e devono essere
somministrati con il cibo), altri sono scarsi nella nutrizione.
Le proteine alimentari sono
catene di 2¹000 fino a 50¹000 aminoacidi. Vengono decomposte nel tratto
gastrointestinale, distribuite con la circolazione sanguigna a tutte le cellule
e usate nei processi anabolici di produzione di proteine specifiche
dell¹organismo sia strutturali che funzionali. L¹eccedente è catabolizzato come
³combustibile² (azoto eliminato tramite le vie urinarie come urea).
Delle proteine
alimentari si trovano maggiormente
in carne, pesce, uova, prodotti lattici ma anche in noci, leguminacee
(piselli, fagioli, lenticchie, soia) e a ca. 10% anche in semenza di graminacee
(frumento, granoturco, saracena, avena, Š).
Stomaco e intestino tenue
li decompongono nei loro "moduli", gli aminoacidi. Come tali sono
assorbiti dall'organismo.
Le cellule, secondo
i piani geneticamente fissati sui cromosomi producono (assemblano) le
numerosissime proteine strutturali e funzionali dell'organismo.
Sono privi di
proteine la frutta, e quasi privi la verdura e gli ortaggi.
Vengono trattati i seguenti
argomenti:
2.7.3 Deficienze e sovraccarichi proteici
2.7.4 Dati terapeutici
e dietetici degli aminoacidi
2.7.1 Funzioni
Le funzioni degli aminoacidi
come materiale di costruzione dell¹organismo sono innumerevoli:
- Trasformazione in elementi ³nucleari² come DNS e RNS.
- Sintesi per elementi strutturali sia all¹interno di cellule
sia di tessuti (proteine, lipoproteine, proteoglicani, Š).
- Sintesi per sostanze messaggeri come ormoni e
neurotrasmettitori.
- Sintesi per sostanze ausiliari come enzimi.
Fanno parte di queste funzioni
la decomposizione e la ricomposizione (trasformazione) di aminoacidi
³abbondanti² in ³scarsi² per quelli non essenziali.
Residui non utilizzati per dei
processi strutturali o funzionali vengono decomposti:
- in una parte contenente nitrogeno (urea; potente antiossidante
in processi energetici), poi eliminato con l¹urina,
- in un¹altra parte, che viene usata nei processi energetici,
come combustibile.
2.7.2 Somministrazione
Gli alimenti, sia animali che
vegetali, contengono quantità rilevanti di proteine. Quelli di origine animale,
tendenzialmente molto di più, tra i vegetali sono ricchi specialmente le
leguminose (lenticchie, fave, ceci, fagioli, piselli, soia, Š).
La composizione di proteine per
gli aminoacidi è molto variabile da un alimento all¹altro. Di solito i tessuti
animali sono più completi di aminoacidi che i tessuti di singoli alimenti
vegetali. Le antiche tradizioni vegetariane (come le sudindiane) usano
ricchissime (e per noi insolite) composizioni vegetali per garantire un
³miscuglio armonioso² di aminoacidi. In più, loro stimolano tanto i succhi
digestivi con delle spezie piccanti per aumentare la decomposizione e
l¹assorbimento intestinale e aggiungono un minimo di prodotti animali
(latticini, uova: che contengono tutti aminoacidi essenziali in relazione
ideale per l¹organismo umano) per garantire anche la somministrazione di
elementi proprio scarsi in alimenti vegetali perchè il fabbisogno umano è
abbastanza specifico (per quanto riguarda i compiti strutturali e funzionali).
Una dieta molto variata di alimenti garantisce meglio un approvvigionamento
(armonioso) completo.
2.7.3 Deficienze e sovracarichi proteici
Le deficienze si notano meglio
nelle immagini di bambini in zone di carestia, e in persone anoressiche e
sottopeso o in persone tossicodipendenti, anziane, malnutrite alle nostre
latitudini. Le relative patologie sono abbastanza devastanti e portano alla
morte prococe, spesso per malattie infettive o tumorali.
Una nutrizione iperproteica, che
è il privilegio di nazioni e classi ricche incide sui seguenti disturbi:
- Sovraccarico del fegato per la decomposizione degli aminoacidi
eccedenti e la loro transaminazione.
- Sovraccarico dei reni per l¹escrezione smisurata di sostanze
azotate (urea e altre).
- Cristallizzazione di acido urico (proveniente dal catabolismo
di acidi nucleici DNA, RNA) nelle giunture delle falangi (gotta).
- Forte scambio idrico (bere-urinare) con conseguente perdita di
minerali (Ca, Mg, Š) e susseguenti disturbi idro-elettrolitici,
acido-alcalinici e malattie come osteoporosi, Š
- Sovraccarico del sistema immunitario con susseguenti malattie
come allergie, asma allergica, artrite autoimmunitaria, Š
- È una superstizione ideologica credere che le proteine
vegetali siano ³più sane² di quelle animali; è solamente più difficile mangiare
delle quantità paragonabili (nei testi americani spesso ³proteina² è intesa
come ³proteina animale).
Un adulto sano per mantenere il
suo equilibrio proteico, ha bisogno di ca. 0.8 gr per chilo di peso corporeo di
aminoacidi (idealmente composti). Donne in gravidanza, bambini, convalescenti,
sportivi di competizione necessitano parecchio di più.
2.7.4 Dati terapeutici e dietetici degli aminoacidi
aminoacido funzioni
principali biofisiche e biochimiche.
Fenilalanina e tirosina sintesi
di neurotrasmettitori (tiramina, dopamina, norepinefrina, epinefrina),
inibitore del catabolismo encefaline, precursore dell¹ormone melanina
(pigmentazione) e ingrediente dell¹ormone tiroideo.
Triptofane possibile
trasformazione metabolica in niacina (vitamina B3), metabolismo di serotonina
cerebrale e tessutale, promotore dell¹assorbimento di zinco nel tratto
gastrointestinale.
Leucina, isoleucina, valina ³BCCA²: catabolismo energetico muscolare, sintesi e
anabolismo proteico, liberazione di insulina dal pancreas, inibitori di sintesi
neurotrasmettitori specialmente serotonina e dopamina.
Lisina mantenimento
del sistema immunitario, specialmente le funzioni antivirali (p.es. herpes),
precursore di -> carnitina.
Arginina e ornitina metabolismo
ormonale glandotropico specialmente ormone di crescita, insulina e
norepinefrina, catabolismo energetico di proteine, produzione di ossido nitrico
(regolatore biochimico vasale e di trasmissione nervosa).
Metionina sintesi
aminoacidi come carnitina e colina, sintesi di neurotrasmettitori come epinefrina
e melatonina.
Cisteina e glutatione antiossidanti,
disintossicanti di medicamenti e sostanze chimiche, struttura proteica di
tessuto connettivo e muscoli, sintesi di acidi lipidici per le guaine
mieliniche di cellule nervose, sintesi di leucotrieni (messaggeri per
leucociti) per la risposta immunitaria infiammatoria, possibilità di
trasformazione in taurina.
Taurina antiossidante,
disintossicante di sostanze chimiche, medicamenti e tossine nel fegato,
elemento strutturale per la crescita di cervello e occhi, fornitore di diversi
neurotrasmettitori, amplificatore della bile per il riassorbimento di grassi,
funzione ³sedativa² su membrane cellulari facilmente eccitabili (come cuore,
nervi, trombociti).
Treonina e glicina crescita
di tessuti, escrezione di acido urico dai reni, promotore del sistema
immunitario specialmente del timo, neurotrasmettitore sedativo cerebrale e
nella spina dorsale sull¹attività neuromuscolare.
Istidina sintesi
dell¹emoglobina, sintesi di istamina (neurotrasmettitore tessutale e
cerebrale), promotore di attività dei leucociti.
Glutamina acido
glutammico, acido gamma-amino-butirico (GABS): antiossidante (assieme con la
cisteina sintetizza il glutatione), azione sedativa sulla trasmissione nervosa,
elemento di catabolismo energetico in intestino e leucociti, stabilizzatore del
glucosio ematico.
Carnitina trasporto
acidi lipidici nei mitocondri per catabolismo energetico, disintossicazione
fegato ed escrezione di sostanze tramite i reni (agonisti: lisina, metionina,
vitamine C, B6, B3).
Proteine bassomolecolari miscuglio
di proteine di catene di 20 fino a 150 aminoacidi concentrati di latte, soia e
tessuto connettivo, facilmente assorbibili e composte più o meno secondo il
fabbisogno umano di aminoacidi.
La seguente tabella riassume
sinteticamente dei dati terapeutici.
Sostanza
Fabbisogno
preventivo
Impiego
terapeutico
Dimensione
Cave!
Dosaggio a lungo termine.
Alimenti
ricchi.
PA: Fenilalanina, tirosina
14
mg/kg p.c. 200...8¹000 mg med. antidepr.
soia,
spagnolette, pesce, carne, formaggio, uova.
Triptofane 3.5
mg/kg p.c. 500...3¹000 mg med. antidepr.
noci,
semi girasole, pesce, carne, integrali, uova, formaggio.
BCCA: Leucina, isoleucina,
valina
34
mg/kg p.c. 1¹000Š10¹000 mg sonno,
umore, emicrania spagnolette, pesce, carne, ceci, integrali, latte.
Lisina 14
mg/kg p.c. 500Š5¹000 mg ? pesce, carne, leguminose,
spagnolette, formaggio.
Arginina, ornitina ? 1¹500Š6¹000 mg > 6¹000
noci,
semi, carne, pesce, avena, uova.
Metionina 13 mg/kg
p.c. 500Š5¹000 mg gotta, arterioscl.,
osteopor.
pesce,
carne, soia, formaggio, uova.
**Cisteina, glutatione
13
mg/kg p.c. 500Š1500 mg calcoli, med. Diabete
pesce,
carne, soia, formaggio, uova.
*Taurina 40Š400 500Š4¹000 mg ? pesce, frutta di mare, carne, latte.
Treonina, glicine 7 mg/kg p.c. 1¹000Š4¹000 mg ? soia, leguminose, pesce, carne,
spagnolette, formaggio, semi di girasole, uova.
Istidina 8Š12 mg/kg p.c. 1¹000Š4¹000 mg ? pesce,
carne, soia, spagnolette, leguminose, formaggio.
*Glutamina, acido glutammico,
GABA, acido gammaaminobutirico
? 2¹000Š12¹000 mg mania,
epilessia
carne,
formaggio, latticini, uova.
Carnitina 100Š300 1¹000Š3¹500 mg ? carne,
latticini, uova.
2.8 Metaboliti e
diversi
Funzioni principali biofisiche e
biochimiche.
- Coenzima
Q10, (ubichinone) metabolita
di organismi simili alle vitamine: antiossidante liposolubile, catabolismo
energetico dei mitocondri (velocità, efficacia).
- Dimetilglicina
DMG metabolita
di organismi simili alle vitamine: metabolismo strutturale di glicina e serina
a collageni del tessuto connettivo, catabolismo di omocisteina, coinvolto nel
catabolismo di glucosio e lipidi, e in iperreazioni immunitarie.
- Acido
para-aminobenzoico metabolita
dell¹organismo umano: ingrediente dell¹acido folico,
PABA coinvolto
nella funzione di derma e pelo.
- Inositole metabolita
dell¹organismo, compiti strutturali e funzionali nella membrana cellulare,
(scambio calcio e sodio per il potenziale e la trasmissione di impulsi),
metabolismo lipidi, regolazione di produzione neurotrasmettitori come dopamina
e norepinefrina, maturazione di spermatozoi.
- Melatonina ormone
prodotto dall¹ipotalamo: coinvolto nella regolazione di sonno-veglia,
antiossidante, regolatore del sistema riproduttivo e immunitario (cellule NK),
regolatore del metabolismo energetico.
Sostanza
Fabbisogno
preventivo
Impiego
terapeutico
Dimensione
!
Dosaggio a lungo termine.
Alimentari
ricchi.
**Coenzima Q10 (Ubichinone)
? 30Š120 mg > 600 soia, noci,
carne, pesce.
DMG: Dimetilglicina
20Š50 100Š800 mg ? carne,
semi, cereali integrali.
PABA: acido paraaminobenzoico
? 30Š300 mg ? fegato,
cereali integrali, lievito, melassa, frumento.
Inositole ? 500Š3¹000 mg ? frutta,
noci, leguminose, semi, carne, granulato di lecitina.
*Melatonina ? 1Š10 mg ? produzione
propria corporea (ormone dell¹ipotalamo).
Le terapie ortomolecolari si
basano su diversi ragionamenti:
- Molti disturbi sono l¹espressione di squilibri metabolici,
causati da mancanze o eccessi di sostanze nutritive.
- Il fabbisogno (preventivo) di tali sostanze non varia solo
individualmente, ma anche in funzione delle condizioni attuali di vita.
- La somministrazione di dosi terapeutiche di certe sostanze può
influenzare positivamente sul percorso di certe patologie, disturbi, disagi, Š
Con questo ragionamento, si
procede su diversi fronti per rendere applicabile l¹idea:
- Studiando dei processi metabolici, fisiologici, biochimici,
biofisici, regolativi, Š si tenta di capire il coinvolgimento di certe sostanze
in processi regolari e patologici.
- Analizzando in un laboratorio l¹ammontare di tali sostanze tra
gli organismi sani e in altri con determinate patologie, si tenta di scoprire
il nesso tra patologia e sostanze.
- Esperimentando in base a quanto detto sopra con la
somministrazione dei micronutrienti per determinate patologie, si tenta di
determinare dosi, indicazioni, controindicazioni ed effetti collaterali e di
dedurre prestazioni e rischi di simili terapie.
La condizione basilare e anche
la delimitazione verso altre terapie è che siano delle sostanze (molecole)
³giuste² (ortho) nel senso che sono contenute in alimenti genuini e quindi
³riconoscibili² dall¹organismo. Questo, in contrasto a delle sostanze ³artificiali².
Si tratta poi di ³allopatia² (in contrasto all¹omeopatia) che si serve di ³dosi
sostanziali², atte ad essere integrate in processi metabolici (e non a svolgere
una funzione puramente regolativa). ³Naturale² non è, perché l¹estrazione, la
concentrazione, la purificazione e i dosaggi usati spesso superano le offerte
dei prodotti ³naturali² (rispettivamente coltivati).
Vengono trattati i seguenti
temi:
3.3 Patologie
e integratori alimentari
Vengono trattati i seguenti temi:
3.1.1 Applicazione
professionale
3.1.1 Applicazione professionale
L¹applicazione professionale di
terapie ortomolecolari richiede parecchie conoscenze da parte dell¹addetto alle
cure:
- Buone basi di anatomia e di fisiologia (metabolismo,
biochimica, biofisica, ...) umana, perché in questo campo bisogna saper
riflettere ed è difficile farlo senza disporre degli elementi necessari.
- Buone basi diagnostiche-patologiche integrali (e non
particolareggiate su specifici organi o sistemi), perché gli squilibri
metabolici ci fanno raramente il favore di esprimersi in un determinato organo
ma creano di solito, ³strane sindromi² (complessi di sintomi), almeno per lo
specialista clinico.
- Buone basi terapeutiche per integrare il cliente nella cura,
perché meno capisce e meno si fida dei consigli e delle prescrizioni date, meno
li segue e meno guarisce.
3.1.2 Applicazione ³laica²
L¹applicazione da parte di laici
mi sembra opportuna anche se si tratta di un impegno per adulti con buon senso
e la pazienza e il tempo per studiare a fondo un problema e una proposta,
perché:
- Le relative documentazioni sono disponibili e leggibili da
persone con una normale istruzione scolastica, basta investire il tempo per
consultarle.
- I ragionamenti richiedono più buon senso, tempo e pazienza che
sapere specializzato.
- Se l¹applicazione è fatta con criterio e buon senso, i rischi
(per chi ingerisce le sostanze) sono minimi.
- Le sostanze impiegate (salvo rare eccezioni) sono liberamente
reperibili in ogni farmacia.
- Questo, insieme al fatto che le casse malati obbligatorie non
pagano gli ³integratori alimentari, vitamine, ecc.² ha lo strano effetto che i
medici di solito si dedicano poco a questo aspetto metabolico curativo.
Preferiscono insistere con ³prevenzioni ormonali contro l¹osteoporosi² e
³abbassare la lipidemia contro l¹arteriosclerosi² con effetti collaterali
obsoleti.
- I professionisti del ramo sono rari e come nello sport ci
vuole il movimento della massa per raggiungere i livelli di competizione.
Questo seminario tenta fra
l¹altro di invogliare degli ³interessati dilettanti² a muoversi in questo
campo, tanto né i medici prescrivono né le casse malati pagano gli integratori
alimentari. Gli unici interessati nel campo sembrano ancora i farmacisti, ma
perdono notevolmente terreno, da quando la MIGROS vende questi prodotti.
Per un dilettante ci sono un
paio di regole da osservare, parecchi consigli da parte mia e una specie di
³procedura iniziale² per non perdersi nella complessità della materia.
Vengono trattati i seguenti
argomenti:
3.1.2.1 Regole
- Valutare come complementari le proprie proposte non come
alternative.
- Mai consigliare il cambiamento di una cura medica.
- Istruire il cliente a informare il suo medico delle ³sostanze
complementari².
- Non fissarsi sull¹(auto-) diagnosi del cliente.
3.1.2.2 Consigli
- Riflettere secondo il criterio del ³minor male² (non secondo
il criterio del ³non nuocere² che iganna solo).
- In caso di dubbio: non proporre niente.
- Non proporre niente che non si abbia prima sperimentato su sé
stessi (per avere un¹idea degli effetti collaterali). Eccezione: una propria
patologia per la quale la sostanza o il dosaggio sono controindicati. In questo
caso chiedere a un collega di farlo al proprio posto.
3.1.2.3 Strumenti di lavoro
Come strumenti di lavoro
servono:
€ Libri di dietetica e sulla terapia ortomolecolare che elencano
e descrivono funzioni, applicazioni, dosaggi, ... di integratori alimentari e
contenuti di alimenti in vitamine, minerali, oligoelementi e aminoacidi p.es.
-
Burgerstein: Handbuch Nährstoffe, HAUG 1997
-
Zimmermann: Mikronährstoffe in der Medizin, HAUG 1999
-
Campo: Nutrire il cervello, RED 1994
Questo
testo è una sintesi di parecchi libri del genere, contiene tutto per un primo
approccio in materia, ma non basta per chi intende approffondire l'argomento.
€ Tabelle di riferimento ³patologia-integratori²: contenute nei
libri di Burgerstein, Zimmermann, ...e allegate come riassunti agli strumenti
di lavoro in questo testo (allegato 4.2 ³Tavole ortomolecolari²).
€ Documentazione sui prodotti: messi a disposizione da
produttori e distributori di relativi prodotti o riassunti parzialmente nel
med-kalender.
-
Compendium Burgersteins Nährstoffe: Antistress AG, CH-8640 Rapperswil
-
Vademecum Human: Streuli & Co. AG, CH-8730 Uznach
-
med-kalender: Schwabe & Co, Basel
Le
documentazioni di produttori seri contengono tantissime informazioni mediche,
farmaceutiche e commerciali.
Per i non professionisti possono
servire le seguenti: I rimedi controllati dalla IKS (controllo intercantonale
di rimedi) vengono classificati in cinque liste (A, B, C, D, E) che determinano
prescrizione, commercio e contributo di casse malati nel seguente modo:
Lista IKS prescrizione
medica commercio retribuzione cassa malati
A obbligatoria farmacia obbligatoria
(controllata) (controllata)
B obbligatoria farmacia obbligatoria
C non
richiesto farmacia complementare
su
prescrizione medica
D non
richiesto droghisti non
retribuito
E non
richiesto libero non
retribuito
non IKS varia varia da
pattuire.
Si noti che la classifica non
dipende solo dalle sostanze attive contenute in un rimedio, ma anche dal
dosaggio della confezione: p.es. Mg 100 mg: lista C; Mg 300 mg lista B o
ASPIRINA (500 mg) lista C, aspirina cardio (100 mg) lista B.
3.1.2.4 Procedura
L¹esempio del prossimo capitolo
(vedi 3.2), illustra la procedura per trovare una medicazione ortomolecolare:
€ Nell¹anamnesi (inchiesta) con il cliente si tenta di rilevare
tutti i suoi disturbi. Chiedere dove si hanno dubbi o sospetti.
Seguire
come filo conduttore la lista dei disturbi (allegato 4.2) e segnare tutti
quelli che il cliente accusa.
€ Valutare le sostanze coinvolte:
-
Contando per sostanza quante volte è nominata; p.es. vit.C:7 volte, vit. B6:6
volte; vit.D:0 volte; e così via.
-
Determinare i primi ranghi secondo le nomine: p.es. primo rango con 7 punti:
vit.C e vit.E; secondo rango con 6 nomine: vit. B6 e Zn; terzo rango con 5
nomine: vit.A e compl.vit.B.
€ Dedurre una possibile racommandazione: il principiante procede
meccanicamente secondo i ranghi; faccendosi le ossa si può coinvolgere il buon
senso e il crescente sapere. Personalmente non eccedo il terzo rango in questa
tappa, più tardi rettifico il risultato e tolgo o aggiungo secondo altri
criteri: per il momento mi limito a: C, E, B6. Zn, A, compl.B
€ Studiare attentamente le caratteristiche del quadro rilevato
(allegato 4.1): proprietà, contenuto in quali alimenti, indicazioni,
controindicazioni, effetti collaterali, dosaggi preventivi e terapeutici: p.es.
le caratteristiche della vit.B6:
- Proprietà,
funzioni: TP
=> B3; catab.glucosio; anab. lipidi; sintesi collagene e neurotrasmettitori:
serotonina, dopamina, norepinefrina.
- Alimenti: fegato,
patate, banane, lenticchie.
-
Collaborazione con: Zn,
B2.
-
Concorrenti, antagonisti: ?
- Indicazioni
(es,): fumo,
caffè, antiossidante; neuropatie, reumatismi, ipertonia.
-
Controindicazioni: ?
- Effetti
collaterali: >
500 mg: ev. disturbi
neurologici (insensibilità).
- Dosaggi
preventivi: 1.6Š2
mg terapeutici:
10Š200 mg.
All¹inizio,
questa fase (da fare per ogni sostanza rilevata prima) richiede un gran tempo
(di quello il medico ne ha poco e siamo quindi competitivi). Con il tempo si
impara tanto a memoria.
€ A quadro completo delle caratteristiche delle sostanza (e
anche dei complessi) rettificate
tra loro, tenendo d¹occhio il loro rango. Si elimina p.es. l¹inferiore di rango
di simili proprietà con una superiore. O si completa con collaboratori importanti.
Si valutano i dosaggi p.es.: primo rango dosi
terapeutiche, terzo rango => dosi preventive, secondo rango => la via di
mezzo. La pratica fa le ossa!
€ A composizione rettificata si tenta di stimare effetto e
fattibilità:
-
Immaginare l¹effetto di questa combinazione sull¹organismo del nostro ³cliente² e ipotizzare come se lo potrà
gestire.
-
Immaginarsi come il nostro cliente sarà probabilmente disposto o meno a seguire
le nostre proposte di cura e integrarle nelle sue abitudini dietetiche,
comportamentali e relazionali.
Spesso
a questo punto si rettifica un¹altra volta la composizione.
€ Dopo tutti questi ragionamenti per il Sig. Pinco Pallino
compongo una ³ricetta concreta² nel seguente modo:
-
1 pastiglia effervescente di Berocca (ROCHE) la mattina (contiene dosi preventive di C, Zn, Mg, Ca, compl.B).
-
1/2 pastiglia di Vitamina B6 à 300 mg STREULI) mattina e mezzogiorno (300 mg al
giorno).
-
1 capsula di Betacarotene 6 mg (BURGERSTEIN) mattina e mezzogiorno (12 mg al giorno).
-
1 capsula di vitamina E 400 mg (BURGERSTEIN) la mattina.
Per
questo lavoro mi servo delle documentazioni dei produttori di queste sostanze
che forniscono ulteriori informazioni circa indicazioni, controindicazioni ed
effetti collaterali. Si può ancora rettificare il risultato a questo punto.
€ A questo punto, calcolo i costi giornalieri per il mio
cliente: 1 Berocca Roche: 1.-; 1 B6 300 Streuli -.23; 2 Betacarotene 6
Burgerstein -.30; 1 vit.E 400 Burgerstein -.50: totale fr. 2.- per giorno (il
prezzo per 1 espresso liscio o per 10 Camel).
€ Come ultimo passo mi preparo al colloquio con il cliente,
immaginandomi il discorso, i consigli e le argomentazioni per motivarlo a fare
una cura del genere. Dove dubito una sua completa accettazione o intesa ragiono
anche delle possibili alternative.
Vengono trattati i seguenti
argomenti:
3.2.1 Lista di disturbi rilevati
3.2.2 Valutazione di
sostanze coinvolte
3.2.1 Lista di disturbi rilevati
Esempio: Anamnesi signor Pinco
Pallino. In un discorso con questo mio cliente ho rilevato i seguenti disturbi
e preoccupazioni e ³cariche²:
Lista dei disturbi rilevati
(secondo allegato 4.2 & 4.3).
Segni
di invecchiamento precoce,
fumo,
tè,
caffè.
Antiossidanti
consigliabili per lo stile di vita
tessuto
connettivo
*sintomi
di ipoglicemia
spasmi,
crampi muscolari
*neuropatie
*cura
degli occhi
Disturbi
visivi
eczemi
reumatismi
stomaco
*ipertonia,
ictus
Disturbi
escretori (vescica irritabile).
*Per questi disturbi consiglio
anche la visita e la consultazione medica.
3.2.2 Valutazione di sostanze coinvolte
(secondo allegato 4.2 & 4.3
e i ³sintomi² rilevati precedentemente.)
Nominazioni Rango Raccomandazione
compl.B 5 3 x
A 5 3 x
B1 4 4
B2 2 -
B3 2 -
B6 6 2 x
B12 2 -
FOL 2 -
BIO 1 -
AP 2 -
C 7 1 x
D 0 -
E 7 1 x
VK 0 -
Ca 3 -
Mg 4 4
Na 2 -
K 4 4
Zn 6 2 x
Fe 4 4
Mn 4 4
Mo 1 -
Cr 2 -
J 2 -
Se 4 4
Cu 3 -
F 0 -
Va 1 -
Si 1 -
B 0 -
o-6 4 4
o-3 4 4
AL 3 -
LE 3 -
FA 0 -
TF 2 -
BCCA 0 -
LIS 0 -
ARG 2 -
MET 1 -
CIS 4 4
TAU 2 -
TRE 1 -
HIS 0 -
GLU 4 4
CAR 0 -
Q10 2 -
DMG 2 -
PABA 1 -
INO 1 -
MEL 3 -
3.3 Patologie e
integratori alimentari
La seguente tabella elenca delle
sostanze ortomolecolari spesso scarse in caso di vari disturbi. Nell¹allegato
4.2 si trova lo stesso contenuto in forma di ³strumento di lavoro², incluso il
significato delle abbreviazioni.
Disturbi: Sostanze
spesso scarse
Igienici
Cariche
ambientali
Protezione
in generale: A,
E
solare: PABA,
MEL
ionizzanti: Se,
MEL
tossici: Se,
Le, ARG, CIS, TAU, CAR
Disintossicanti: A,
B2, B3, C, E,
metalli
pesanti: C,
Na, Zn, Fe, Mn, Se, AL, LE, ARG, MET, CAR,MEL
Jet-lag: MEL
Fasi
di vita
Riproduttive B12,
Zn, Mn,
gestazione B6, B12, FOL, BIO, Mn, Zn, Fe, Cr, o-6, o-3, LE,
LIS, ARG, CAR
difetti
di neonati FOL,
Zn, Cr
allattamento B6, B12, BIO, Mg, Zn, Fe, o-6, o-3, LE,LIS, ARG,
TAU, CAR
Sviluppo,
adolescenza A,
B1, B2, B6, C, Mg, Zn, Fe, Mn, Cu, o-6, o-3, LE, LIS, ARG, TAU, CAR.
Prevenzione
sportiva, sforzi fisici Mg, Na, K, Fe, Cr, PA, BCCA, ARG, GLU, CAR, Q10,
PBM
sforzi
psichici Mg,
PBM
Invecchiamento
precoce E,
MEL
Senescenza B6,
B12, FOL, C, D, Zn, Cr, CIS
Stile
di vita
Abusi
e ristrizioni: alcool compl.B,
C, E, VK, Mg, K, Zn, Mn, o-6, o-3, CIS, GLU, INO
fumo B6,
B12, FOL, C, E, Se, CIS
tè,
caffè B1,
B6, Fe
sport
di competizione B1,
E, Mg, Fe, Cr, Va, BCCA, CAR, Q10, PBM
diete
ristrettive BIO,
AP, Mg, K, o-6, o-3, LE, BCCA,CAR, Q10, PBM
Deficienze
vegetarianismo B12,
D, Mg, Ca, Zn, Fe, CIS, TAU, GLU, CAR, PBM
Disagi
e disturbi generali
Stimolatori:
appetito B1,
B12, Zn, Fe, Cu, BCCA, TRE, PBM
Energia,
forza B1,
B12, Cr, PA
Umore PA,
TF, MET
Traumi
fisici o-6,
o-3, LE, BCCA, ARG, HIS, GLU, Q10, PBM
Malatt.
cron.; reconvalesc. compl.B, C, K, BCCA, ARG, CIS, TAU, HIS, GLU, Q10,
PBM
Stanchezza B1,
AP, K, Zn, Fe, Mo, CAR, DMG, PABA
Stress
cronico B1,
Mg, Cr, GLU, PBM, PMG
Nervosismo B1,
B6, Fe, TAU, GLU
Neoplasmi:
protezione A,
E, Se, LE, ARG, CIS, TAU, CAR, INO, MEL
prevenzione
tumorale D,
E, Mo, Na, ARG, TAU
cura
tumorale A,
B6, Zn, J, antiossidanti
difesa
cellule neoplast. Se,
o-3, ARG, TRE, MEL
Effetti
di medicamenti
ipertensivi MEL
cardiovascolari MEL
ormonali B1,
B2, B6, B12, FOL, C, TF
corticosteroidi Cu
antidolorifici E
antibiotici B2,
FOL, BIO, K
salicilati FOL,
C, GLU
psichici Mn
sedativi B2
benzoediazepine MEL
neurolettici Mn,
LE
Sistemici
Biochimica
antiossidanti B2,
B3, C, E, Zn, Mn, J, Mo, Se, AL, MET, CIS, TAU, GLU, Q10, MEL
ossido
nitrico ARG
Funzionamento
cellulare B3,
B12, FOL, BIO, Mg, Na,Zn, Cr, o-6, o-3, LE, CIS, TAU, INO
-
energetico B1,
B2, B3, B6,BIO, AP, C, Zn, Fe, Mn, Mo, Cr, B, AL, BCCA, ARG, TRE, GLU, CAR, Q10
-
metab. proteico B1,
B2, B3, B6, B12,FOL, AP, Mg, Zn, Cr, PA, TF,ARG, MET, TAU, TRE, GLU, PBM, DMG
-
metab. lipidico B12,
BIO, AP, C, Mg, Mn, Cr, J, o-6, o-3, AL, LE, CIS, CAR, PBM, DMG, INO
-
neurotrasmettitori B1,
B6, C, Mg, Zn, Mn, LE, PA, TF, BCCA, ARG, MET, TAU, TRE, HIS, GLU, PBM, INO
-
ormoni B3,
C, Mg, Zn, Fe, J, B, PA, ARG, MET, HIS, PB
Funzioni tessutali
riparazioni
tessutali Zn,
Mn, ARG, CIS, PBM, DMG
Disturbi
tessutali
tessuto
connettivo C,
Fe, Mg, Cu, Si, ARG, CIS, PBM, DMG, PABA
crescita D,
ARG
Endocrini
Istamina
tessut. e cerebr. C,
Mn, HIS
Ormoni
surrenali C
Ormoni
tiroidali B1,
C, Se, MEL
Immunitari
Disturbi
immunitari B1,
FOL, D, Mg, Zn, J, Se, LIS, Q10, PBM
deficienza
anticorpi Mn,
Se
allergie B12,
C, Ca, Zn, o-6, o-3, LE, MET, DMG
autoimmunitari Zn,
o-6, o-3, LE, PABA
Reazioni
immunitarie Se,
Cu, ARG,TRE, HIS, GLU, Q10, MEL
infiammazioni FOL,
AP, E, Zn, Fe, Cu, o-6, o-3, LE, TF, BCCA,ARG, CIS, HIS, PBM
ferite Zn,
o-6, o-3, LE, BCCA, ARG, PBM
ustioni B1,
K, Zn, o-6, o-3, LE, BCCA, ARG, PBM
Malattie
infettive A,
FOL, C, E, Zn, Fe, J, Se, Cu, o-6, o-3, LE, CIS, TRE, GLU, Q10, MEL
Virali Zn,
LIS, MEL
AIDS LE,
Q10, PBM
Metabolici
Disturbi
metabolici MEL
lipidemie B3,
B6, C, Mn, Cr, Cu, Va, o-6, o-3, AL, LE, ARG, TAU, CAR, DMG, INO
obesità PA,
TF, ARG, Q10, PBM
tolleranza
glucosio B3,
B6, BIO, Zn, Cr, Va, GLU, CAR, DMG
ipoglicemia BIO,
K, Zn, Cr, Va, AL, GLU, DMG
diabete B6,
B12, BIO, C, Mg, Zn, Mn, Mo, Cr, Va, o-6, o-3, AL, LE, ARG,TAU,GLU, CAR, Q10,DMG,
INO
ipouremia Mo,
AL
gotta,
iperuremia TRE
Disturbi
neurologici
Disturbi
generali A,
Ca
discinesia
tardiva Mn,
LE
tremor Mg,
TR, MET
spasmi,
crampi Mg,
Na, K, Fe,TRE
epilessia B6,
Mn, TAU
vertigini Na,
K
regolazione
temperatura Fe,
MEL
disturbi
di sonno B1,
B6, Mg, Cu, TF, MET, GLU, INO, MEL
disturbi
di veglia PA,
MEL
dolori B1,
B12, Cu, PA, TR, HIS
-
emicranie, mal di testa B3,
Mg, Fe, o-3, TF, PABA
-
nevralgie B1,
B12
-
sindr. tunnel carpale B6
neuropatie B1,
B6, B12, AP, Mg, Cr, o-6, o-3, AL, LE, INO
bruciore,
torpidità B6
Disturbi
neuropsichici
iperattività B6,
Zn, o-6, o-3, LE, TRE, GLU,
eccitazione,
irascibilità B12, FOL,
Mg, Fe, TRE, GLU, PABA
disorientamento Na
distraz./concentraz. B12,
Mg, Na, Fe, B,
apprendimento AP,
Zn, Fe, o-6, o-3, LE,
manie B12,
FOL, C, Zn, TF, TRE, GLU
schizofrenia B3,
B6, C, Zn, Mn, TF, BCCA
depressione B1,
B6, B12, FOL, C, Mg, Zn, PA, TF, MET, PABA
ansie,
paure B1,
B6, Zn, MET, TRE, GLU,
sbalzi
d¹umore B6,
B12, K, GLU
Organici
Sistema
nervoso
Parkinson B6,
B12, E, Cu,o-6, o-3, LE, PA, MET, CIS, TRE,
Sclerosi
laterale B12,
Cu, o-6, o-3, LE, BCCA, TRE
Sclerosi
multipla B1,
B12, Cu, o-6, o-3, LE, PA, CIS
Demenz,
Alzheimer B1,
B12, o-6, o-3, LE, CAR
Sensi
Malattie
oculari A,
Zn, Se, o-6, o-3, LE, TAU
cataratta B2,
C, E, AL,CIS
Disturbi
visivi A,
Zn
Disturbi
olfattivi/gustativi Zn
Malattie
uditive D
Dermiche
Cura
derm., capelli, unghie A,
B2, BIO, E, Zn, Fe, Mn, Mo, Se, Cu, o-6, o-3, LE, CIS, PBM, PABA
Malattie
dermiche A,
C, Zn, Si
psoriasis E,
Zn, o-3, CIS
ulcera C
fibrosi
cistica C,
E, Se
Motorie
Disturbi
motori Ca,
B, LE, TRE
debolezza
muscolare Mg,
K, Se, CAR, Q10, PBM
distrofia
muscolare Mg,
CAR, Q10, PBM
Malattie
ossee A,
C, D, VK, Ca, Mg, Cu, F, Va, Si, o-3, CIS, TRE
osteoporosi D,
VK, Ca, Mn, F, Va, Si, B,
Malattie
motorie Ca
reumatismi B6,
E, Zn, Mn, J, Se, Cu, o-6, o-3, LE, TF, PBM
discopatie Mn,
J, Cu, Si, PBM
tendosinoviti B6,
J, Cu
artrosi,
artriti A, B3, B6, AP, Zn, Mn, J, Se, Cu, o-6, o-3, LE,
TF, CIS, HIS, PBM
Respiratorie
Disturbi
respiratori CIS
asma A,
B6, C, Mn, o-3, CIS, DMG
polmonari B12,
FOL
Digestive
Disturbi
dell¹appar. digest.: o-6,
o-3, LE
paradontosi C,
Ca, Q10
carie,
tartaro Mo,
F
vomito Na,
K, Fe, Se, LE, PBM
stomaco A,
C, CIS, GLU
fegato B1,
B3, B12, AP, C, D, E, VK, Na, K, Zn, o-6, o-3, LE, PA, BCCA, MET, CIS, TAU,
TRE, CAR, Q10, DMG, INO
cistifellea D,
E, VK, o-6, o-3, LE, TAU
pancreas B12,
E, VK, Zn, Se, o-6, o-3, LE, TAU
disbiosi
intestinali B2,
B6, B12, D, E, Mg, Zn, Fe, Mo, LE, PBM
diarrea B2,
B6, B12, C, Mg, Na, K, Zn, Fe,Mo, Se, LE, GLU, PBM
colon
irritabile B2,
B6, Zn, Mo, LE, GLU, PBM
costipazione C,
K, GLU, PABA
Malattie
dell¹appar. digest.:
infiammatorie Ca,
Zn, Mo, Se, LE, GLU, PBM
pancreatite Zn,
Se
intestino
crasso Ca,
Mo, Se, GLU, PBM
emorroidi C
Ematici
/ Cardiovascolari
Disturbi
ematici: Ca,
Fe, Mo, Cu, HIS
deficienze
ematiche A,
C, Fe, Se, Cu, o-6, o-3, LE, TAU
anemia A,
B1, B2, B6, AP, E, Zn Fe, HIS
emazie VK,
Ca, Fe, Mn,
Disturbi
cardiaci A,
TAU, CAR, Q10
ritmici Mg,
K, Cu, o-6, o-3, LE, TAU, Q10
miopatia/insufficienza B1, Mg, Zn, Se,
TAU, Q10
Malattie
vasali
arteriosclerosi A, B3, B5, B12, FOL, C, Mg, Mn, Cr, J, Cu, o-6,
o-3, LE, ARG, TAU, INO
trombosi C,
E
Disturbi
cardiovascolari B6,
E
debolezza
circolatoria Na,
K
ipertonia Ca, Mg, K, Cu, o-6, o-3, LE, TF, ARG, TAU, GLU,
Q10, MEL
Riproduttive
Fertilità A,
Zn, Mn, Mo, Se, Cu, o-6, o-3, LE, ARG,INO, MEL
Mestruali A,
Fe, Mn, B
premestruali B6,
E, Ca, Mg, Zn, Mn, o-6, o-3, LE, PA
menorragie,
perdite Fe
Deficienze
neonati FOL,
E, K, Fe, Mo, Cr
Allattamento B1,
FOL, Zn, Cr
Prostata Zn
Escretorie
Disturbi
escretori Na,
K
infezioni B6,
MET
renali B3, B6, D, Na, K, Zn, Fe, Cu, o-6, o-3, LE, TAU,
Q10, INO
edemi K
calcoli
renali B6,
Mg, Mo, MET
4.0 Strumenti didattici
seminario
Per motivi di praticità
lavorativa le seguenti schede sono allegate al testo in formato A4. Riportano
in forma diversa le tabelle usate nel testo.
4.1 Funzioni di
integratori alimentari |
|
|
Impressum
Bianca
Buser, terapista di tecniche corporee, terapia ortomolecolare, aromaterapia e
fitoterapia applicata.
Testo
a cura di:
Benedetta
Ceresa, linfodrenaggio manuale e terapia dell'edema, terapia ortomolecolare e
metodi naturali.
Responsabile
corso:
Bianca
Buser
6953
Lugaggia, Svizzera
Tel.
& Fax: 091 943 57 93
E-mail:
bianca.buser@bluewin.ch
Segretariato:
Sabrina
Bettosini
(raggiungibile
dalle ore 14.00)
079
423 82 91
Impaginazione
e stampa:
Laser
- Fondazione Diamante - Lugano
Psicoterapia
Ortomolecolare, 2a Edizione
©2003
by P. Forster e B. Buser Fr. 12.
|
|||||||
|
|
||||||
|
© 2005 P. Forster & B. Buser via Tesserete,
CH-6953 Lugaggia, Switzerland Everyone is permitted to copy
and distribute verbatim copies of this license document, but changing it is
not allowed. GFDL Gnu Free Documentation
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