Organi di senso |
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Appunti CSA 2006: Terapisti complementari | | |
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Appunti: anatomia e fisiologia per terapisti complementari
Autrice: Bianca Buser | Dispensa: Dr. med. Adriano Sassi, CH-6944 Cureglia |
Illustrazioni, links: P.Forster | Categoria: CSA, Anatomia, Fisiologia, Dermatologia, Derma, Sensoriale |
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Gli organi di senso sono gli organi che permettono al corpo di mettersi in comunicazione con il mondo esterno e sono quindi un elemento essenziale della ricezione dei dati.
Gli organi di senso sono delle stazioni rivelatrici specializzate su determinati stimoli, li trasformano in impulsi elettrici e conducono questi ultimi al sistema interpretativo degli stimoli stessi nel cervello.
I sensi:
Nell'uomo la vista è il senso più importante per l'orientamento (in confronto alla maggior parte degli animali per i quali il senso più importante é l'olfatto).
L'occhio è l'organo di senso specializzato sulle onde elettromagnetiche di lunghezza tra i 400 e i 760 nm (nanometri = millesimi di micron). Lunghezze d'onda maggiori o minori non vengono percepite.
Come la camera fotografica l'occhio é un sistema di lenti (cornea + umor acqueo + cristallino) e di una pellicola (la retina) per la registrazione di immagine (stimoli luminosi).
Nella retina vi sono 2 tipi di cellule sensibili alla luce: i bastoncelli (visione del bianco e nero, più sensibili) e i coni (visione dei coloro, meno sensibili). In queste cellule avvengono reazioni chimiche causate dalla luce e mediate dalla Vit. A, che provocano impulsi elettrici (come in una fotocellula).
Questi impulsi vengono trasmessi poi a vari stadi di cellule nervose ed infine, tramite il nervo ottico, al cervello, dove vengono interpretati.
Il bulbo oculare è poi circondato da vari muscoli che lo muovono nelle diverse direzioni. Palpebre e ghiandole lacrimali proteggono la cornea dall'essiccamento.
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La visone binoculare ci permette di valutare meglio le distanze e la tridimensionalità dello spazio; é una caratteristica dei primati.
Il canale lacrimale e il sacco lacrimale drenano il liquido lacrimale nel naso.
Udito ed equilibrio: appunti Nathalie Steib
L?orecchio è l?organo in cui sono contenuti i recettori specifici per la percezione dei suoni e per l?equilibrio.
In esso si distinguono 3 parti:
1. orecchio esterno
è costituito dal padiglione auricolare e dal condotto uditivo.
Il padiglione è formato da tessuto cartilagineo variamente ripiegato e rivestito dalla pelle, in cui sono visibili solchi e rilievi che hanno la funzione d?informarci sulla direzione di provenienza dei suoni.
Il condotto uditivo s?inserisce nell?osso temporale. Nella pelle che tapezza il condotto sono presenti delle ghiandole che secernono una sostanza vischiosa, il cerume, che ostacola l?entrata di corpi estranei o di insetti e mantiene contemporaneamente morbida la pelle e la membrana che si trova al termine del canale => la membrana del timpano che separa l?orecchio esterno da quello medio.
2. orecchio medio
Al di là della membrana del timpano si trova una piccola cavità, la cassa del timpano, dove una catena di 3 (4) ossicini (martello, incudine, osso lenticolare e staffa) la collegano alla membrana della finestra ovale, un?apertura dell?orecchio interno.
La cassa del timpano è collegata anche alla faringe tramite un canale, chiamato tromba di eustachio, che permette la comunicazione con la bocca e all?aria di entrare nell?orecchio medio. L?aria ha una funzione equilibratrice della pressione esercitata dall?aria proveniente dal condotto uditivo sulla faccia esterna della membrana del timpano, esercitando a sua volta una pressione sulla faccia interna della stessa membrana.
3. orecchio interno
E? costituito dal labirinto membranoso che si incunea all?interno della cavità dell?osso temporale, chiamata labirinto osseo, e alle cui pareti non aderisce restando separato da un piccolo spazio riempito da un liquido trasparente detto perilinfa.
Il vestibolo è formato da due cavità comunicanti fra loro:
una superiore => utricolo e una inferiore => sacculo.
Dall?utricolo partono con una dilatazione detta ampolla i 3 canali semicircolari, disposti 1 orizzontalmente e 2 verticalmente, secondo le 3 direzioni dello spazio.
Dal sacculo invece parte la chiocciola o coclea che è un canale elicoidale complesso a fondo cieco. Al suo interno si delineano tre spazi distinti paragonabili a delle rampe di una scala a chiocciola (a tre corsie separate):
Quella centrale è la rampa cocleare (o condotto cocleare) delimitata da una membrana al cui interno scorre l?endolinfa. Sulla parete di fondo si trova l?organo del corti che è il vero recettore acustico che è in comunicazione con il nervo acustico. Non è collegata alle altre due rampe che la circondano (sopra e sotto)
Quella superiore è la rampa vestibolare che comunica con l?orecchio medio tramite la finestra ovale (via la staffa, ultimo ossicino della catena timpanica, appoggiata alla membrana che chiude la finestra ovale) e all?apice della chiocciola entra in comunicazione con la scala inferiore, rampa timpanica, che comunica anch?essa con l?orecchio medio attraverso la finestra rotonda. Nelle rampe vestibolare e timpanica scorre invece la perilinfa.
Le onde sonore provenienti dall?ambiente penetrano nell?orecchio esterno attraverso il condotto uditivo e fanno vibrare la membrana del timpano che trasmette le vibrazioni alla catena di ossicini che tramite la staffa fanno vibrare la membrana che chiude la finestra ovale. Da questa membrana le vibrazioni si propagano attraverso la perilinfa lungo la rampa vestibolare e da qui a quella timpanica, giungendo in seguito alla membrana della finestra rotonda.
Queste vibrazioni della perilinfa sono recepite dall?endolinfa contenuta nella rampa cocleare (che ricordiamo è circondata dalla rampa superiore e inferiore) dove si trova l?organo del corti, stimolando così ed eccitando le sue cellule sensitive => cellule ciliate che trasmettono il messaggio alle cellule nervose a cui sono collegate.
Infatti in questo organo gli stimoli sonori vengono trasformati in impulsi che mediante il nervo acustico raggiungono il cervello dove si prende coscienza del suono.
Un ramo del nervo acustico ?collega? invece al cervello l?altra parte del labirinto membranoso: l?utricolo e i 3 canali semicircolari. Con il variare della posizione del corpo si sposta il liquido contenuto al loro interno determinando così delle variazioni di pressione sulle cellule sensitive che trasmettono tale perturbazione alle fibre nervose alle quali sono collegate.
Dal cervello quindi partono gli impulsi che determinano l?attività dei muscoli che mantengono costante la posizione del corpo. In tal modo è possibile regolare i movimenti di tutto l?organismo nello spazio.
L'orecchio si divide in 3 parti: orecchio esterno, medio, interno.
L'orecchio é un organo che ha 2 funzioni: percepire le onde sonore (variazione di pressione) come suoni e dall'altro lato, con un altro organo, registra la posizione e la accelerazione.
L' orecchio esterno é formato dal padiglione e dal canale uditivo fino alla membrana del timpano. Qui comincia l' orecchio medio nel quale le vibrazioni del timpano vengono trasmesse e potenziate da 3 ossicini (martello, incudine, staffa) alla finestra ovale. L' orecchio medio é in comunicazione con la parte alta della faringe attraverso la tromba di Eustachio, in modo da ricevere un ricambio di aria ad ogni deglutizione.
L' orecchio interno é formato di diversi organelli ed é riempito di un liquido che serve da mezzo di trasmissione delle vibrazioni. L'organo dell'udito é la chiocciola. Le vibrazioni nelle perilinfa fanno muovere l' organo di Corti e le cellule vengono stimolate meccanicamente se si trovano nel punto della chiocciola corrispondente alla frequenza della vibrazione.
Gli organi dell'equilibrio sono due: il sacculo, che segnala la posizione del corpo nello spazio (registra in che direzione agisce la forza di gravità) e l' utricolo con i canali semicircolari che registrano invece le accelerazioni e in che direzione esse avvengono.
E' deputato alla ricezione delle sensazioni odorose, e quindi è localizzato in una zona attraverso cui passa molta aria: le cavità nasali. E' formato da neuroni capaci di essere stimolati da sostanze in forma molecolare presenti nell'aria.
Le cellule olfattive sono situate nella volta delle cavità nasali, al di sotto della lamina cribrosa dell'etmoide. Attraverso i forellini di quest'ultima passano i loro neuriti che formano il nervo olfattivo (I paio) che si porta i bulbi olfattivi dell'encefalo.
Le cellule olfattive, estremamente specializzate, sono molto sensibili (cioé hanno una bassa soglia di eccitabilità), tanto che in alcuni animali l'olfatto rappresenta una delle piu' importanti funzioni della vita di relazione. Dal bulbo olfattivo gli impulsi nervosi vengono portati in diversi centri encefalici.
Nel tronco si ha il conguaglio con impulsi di tipo viscerale, per la genesi di riflessi tipici della vita vegetativa (salivazione, secrezione, gastrica, ecc.). Altre fibre si portano all'ipotalamo, e da qui all'ipofisi, che agisce sulla vita vegetativa tramite le sue secrezioni ormonali. Piu' complesse sono le vie che portano gli impulsi olfattivi alla corteccia cerebrale, nella zona compresa nella scissura interemisferica , dove avviene la regolazione della vita emotiva-istintiva.
Secondo la nuova dispensa del dr. Adriano Sassi, la regione olfattiva si trova nella coana superiore del naso. Tra cellule epiteliali di sostegno si trovano le cellule olfattive; esse sono speciali cellule nervose provviste di cilia e con un assone che oltrepassa la lamina cribrosa del cranio e che arrica al bulbo olfattivo, il quale fa già praticamente parte del cervello.
L'olfatto é un senso molto fine (la capacità di distinzione degli odori é molto vasta) e la concentrazione di sostanze chimiche che vengono percepite é estremamente bassa, eppure l'uomo é un animale in cui l'olfatto é meno sviluppato. Vi é un collegamento tra l'olfatto e il sistema vegetativo: buoni odori possono mettere in azione la secrezione gastrica, i cattivi il vomito...
Il gusto é un senso molto rudimentale nell'uomo. In pratica vengono distinte solo qualità: salato, dolce, amaro e acido.
Ogni qualità ha i suoi recettori particolari.
La finezza dei sapori e gli aromi non vengono percepiti col gusto bensì con l'olfatto.
La pelle riveste il nostro corpo e la protegge da influssi esterni. Nello stesso tempo essa ci mette in comunicazione con l'esterno attraverso il tatto.
Sommario visuale: anatomia umana per studenti
Fonti: Martini & Timmons, Edises 2003
& Università di Trieste
Cliccando su un immagine, si vede una versione leggibile. Per stampare il file, conviene di caricarlo sul proprio ordinatore (cliccando su .pdf). Per lo studio è indispensabile il testo integrale (vedi Bibliografia).
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Anatomia umana. Con CD-ROM; Edises 2 ed., 886 p., ill., 2003; ? 98,00MmP 17
MmP 17.1
MmP 17.2
MmP 17.3
MmP 17.4
AF 3.14
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