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Medicina popolareper autodidatti
settembre 7, 2005 |
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Indice della pagina 1.0 Pre gravidanza fino al primo
sviluppo 1.1 Pre gravidanza
e concepimento 1.4 Allattamento e prima infanzia 3.0 Disfunzioni legate all¹età avanzata 3.2 Apparato tegumentario (pelle) 3.9 Cervello
e capacità mentali 4.7 Accompagnamento alla morte 4.8 Assistenza alla
morte e eutanasia 4.9 Morte, cultura e lavoro di lutto |
PT 6.2 Patologia crescita e sviluppo
Malattie, Disfunzioni, Terapie © Peter Forster Bianca Buser Pagine correlate: MmP 24 Hans Baldung Grien 1509 |
In questo capitolo, trattandosi di temi che vanno dalla
pre gravidanza fino al lavoro di lutto dopo la morte di una persona, è meglio
che si tenga presente che la maggioranza degli argomenti trattati non sono
minimamente ³patologici² e neanche ³disturbi² ma normalissimi stadi con i
relativi disagi dell¹esistenza.
- Gravidanza
e parto.
- Prima
infanzia, fanciullezza e adolescenza.
- Menopausa,
età avanzata, senescenza e morte.
È invece una specie di
³paranoia culturale² quella di classificare ogni disagio come ³malattia². Non
ho mai capito se questo è frutto del ³marketing sanitario² o di una megalomania
umana che interpreta il proprio conforto come obiettivo e ultima ragione della
creazione.
1.0 Pre gravidanza fino al primo sviluppo
Vengono
trattati i seguenti temi:
1.1 Pre gravidanza e
concepimento
1.4 Allattamento e prima infanzia
1.1 Pre gravidanza e concepimento
Vengono
trattati i seguenti argomenti:
1.1.2 Peso
corporeo della madre
1.1.4 Alimentazione
e micronutrienti
1.1.5 Carica di metalli pesanti
1.1.1 Pillola
contracettiva
I
medicamenti contracettivi inibiscono l¹assorbimento di vitamine C, B6, B12 e
acido folico. Chi vuol fare un figlio dovrebbe sostituire il medicamento
contracettivo 3...6 mesi prima del concepimento e somministrare durante questo
tempo un preparato multivitaminico-minerale ricco del complesso vitaminico B e
almeno 0.4 mg di acido folico oltre a 0.5 gr di vitamina C.
1.1.2 Peso corporeo della
madre
Il
rischio di complicazioni in gravidanza aumenta:
- Per il bambino con sottopeso della madre.
- Per la madre con marcata obesità.
Durante
la gravidanza sono pericolose delle cure dimagranti perché causano
malnutrizioni che la madre forse gestisce egregiamente ma che alla prole causano
enormi rischi dello sviluppo.
1.1.3 Stato del padre
Se
non è carente di vitamina A, C e E, nonché di zinco, se fuma poco e non consuma
smisuratamente alcolici, se non è troppo carico di piombo, mercurio e cadmio,
il suo seme dovrebbe essere abbondante, vigile e ben formato.
1.1.4 Alimentazione
e micronutrienti
La
carenza di diverse vitamine e minerali aumenta il rischio di una prole
malformata, specialmente:
Sostituzione
raccomandata
(dosi
giornaliere)
Acido folico 0.8
mg
Vitamina B1 1.5Š2
mg
Vitamina B2 1.6Š2.2
mg
Vitamina B12 3Š5
mcg
Vitamina A 2¹500
U.I. meglio Betacarotene cave!
sovradosaggio Vit.A
Zinco 15Š20
mg
Una
gamma di altre vitamine e minerali è necessaria per un buono sviluppo della
prole ed è saggio come futura madre farsi una bella scorta. Chi non può curare
attentamente la propria nutrizione in modo che sia genuina e variata, assuma un
preparato multivitaminico-minerale ad alto dosaggio ed eventualmente vi
aggiunga calcio (1.2Š1.5 gr), magnesio (600Š800 mg), ferro (10Š15 mg) e iodio
(200 mcg) secondo la composizione del preparato.
1.1.5 Carica
di metalli pesanti
In
ambienti ad alto rischio per la carica di metalli pesanti (specialmente piombo,
mercurio, cadmio e nichel) può essere conveniente controllare la carica
individuale con appositi esami ed ev. ricorrere a una disintossicazione.
1.2 Gravidanza
Vengono
trattati i seguenti argomenti:
1.2.1 Peso
corporeo della madre
1.2.2 Alimentazione
e micronutrienti
1.2.3 Disturbi fisici in gravidanza
1.2.4 Malattie
della gravidanza fino al primo sviluppo
1.2.1 Peso corporeo
della madre
Idealmente
il peso corporeo in gravidanza aumenta da 10 kg per le donne un po¹ massicce
fino a 13 kg per le donne gracili. Questo corrisponde a un aumento di peso di
ca. 0.5 kg per settimana nel secondo e terzo trimestre della gravidanza.
È
evidente che questo richiede una sufficiente nutrizione.
1.2.2 Alimentazione e micronutrienti
€ Nutrizione con sufficienti
micronutrienti.
- Giornalmente frutta,
verdura, integrali, latticini e proteici (carne, pesce, uova, legumi, noci, tofu).
- Alimenti ricchi di ferro,
calcio, vitamina D, zinco, acido folico e fibre.
- Frequenti pasti anche
intermediari sostanziosi.
€ Pasti abbondanti per aumentare di peso
(vedi sopra).
€ Per garantire la somministrazione di
calcio e vitamina D:
- Tre volte al giorno
prodotti lattici: latte intero, yogurt, ricotta, formaggio con o tra i pasti.
-
Se non è fattibile: sostituzione di calcio (1.2 Š1.5 gr) e di vitamina D (10Š15
mcg).
€ Per facilitare l¹assorbimento di ferro:
giornalmente carne, volatili o pesce e alimenti ricchi di vitamina C.
€ Sale (iodato) a piacere non secondo
dubbiosi criteri di ³sano o malsano².
€ Nutrizione scarsa di alimenti ³vuoti² di
micronutrienti.
€ Nutrizione scarsa di alimenti industriali
(per le aggiunte sintetiche).
€ Lavare bene o spellare frutta e verdura per evitare la
somministrazione di pesticidi.
€ Limitare il consumo di caffeina (inibisce
l¹assorbimento di ferro, zinco e diversi minerali).
€ Non somministrare micronutrienti in megadosi,
in gravidanza non si fanno esperimenti e il sovradosaggio può nuocere alla
prole (p.es. più di 8¹000 U.I. di vitamina A in gravidanza aumenta
massicciamente il rischio di deformazione della prole. Ideale sarebbe intorno
ai 2¹500 U.I.).
€ Limitare strettamente il consumo di
alcool e tabacco.
1.2.3 Disturbi
fisici in gravidanza
Vengono
trattati i seguenti argomenti:
1.2.3.1 Disturbi
di digestione
1.2.3.2 Riflusso
iatale e bruciore di stomaco
1.2.3.7 Mal
di schiena/sciatica
1.2.3.8 Ipoglicemia
di gravidanza
1.2.3.12 Somministrazione di supplementi vitaminici e
minerali
1.2.3.1 Disturbi
di digestione
Durante
la gravidanza si allenta la peristalsi intestinale per assorbire meglio ferro,
calcio e vitamina B12. Questo fatto, sommato alle variazioni ormonali, crea
spesso disturbi come bruciore allo stomaco e riflusso iatale, nausea e
costipazione. Una prima misura è quella di mangiare poco alla volta ma molto
frequentemente.
1.2.3.2 Riflusso
iatale e bruciore di stomaco
Riflusso
di contenuto gastrico nell¹esofago.
Sintomi:
bruciore e dolore ad inghiottire.
Cause:
ernia iatale o chiusura incompleta dell¹entrata gastrica, peggioramento per
tosse, starnuto, cibi grassi, nicotina.
Terapia
(palliativa):
- Mangiare poco alla volta ma molto
frequentemente.
- Ultimo pasto 3 ore prima di sdraiarsi.
- A letto, tenere la testa leggermente
sollevata.
- Non mangiare immediatamente prima di
sforzi fisici.
- Evitare cibi fortemente speziati.
- L¹uso regolare di antiacidi è
sconsigliato (vedi capitolo patologia digestiva).
- Pochi alimentari ³acidogeni²: caffè,
alcool, dolciumi.
- Nicotina indebolisce il muscolo sfintere.
- Regolazione della digestione.
Per
aiutare a guarire l¹infiammazione cronica dell¹esofago ed evitare mutazioni del
tessuto coinvolto si è dimostrata utile la seguente ricetta (non molto
ortodossa ma efficace):
Rimedio Esofagite cronica di riflusso
Rp. Nigellae
oleum 30 (antistaminico)
Tinct.
Chamomillae (antinfiammatorio)
Tinct.
Altheae (mucillaginoso)
Lecitina aa ad 50 (emulgatore)
F. emulsione D.S. Scuotere bene prima dell¹uso! Ingerire
più volte al giorno 15 gocce in porzioni di 3 gocce in intervalli di 1Š2 minuti
(³lubrifica² la mucose dell¹esofago con le sostanze attive).
1.2.3.3 Nausea
(Frequente
nella prima metà della gravidanza):
- Mangiare poco alla volta ma molto
frequentemente.
- Mangiare ³crackers² in caso di attacchi.
- Bere tra i pasti.
- Se non servono: vitamina B6 (25Š75 mg) e
magnesio (200Š500 mg).
- Se non aiuta neanche questo: bere 1 dl di
propria urina fresca mattutina con acqua minerale gasata.
1.2.3.4 Stitichezza
- Bere sufficientemente.
- Attività sportiva leggera ma regolare.
- Fibre vegetali, meglio tramite frutta, verdura
e integrali.
- Vitamina C (100Š500 mg).
- Attenti coi lassativi: hanno tutti anche
degli effetti abortivi.
- Un mite lassativo senza controindicazioni
è la ³Lactulose² (farmacia).
- Un regolatore digestivo anche in
gravidanza è il seguente:
Rp. Semen lini contusus 100 (Linusit
Creola, Finck)
D.S.
1Š2 c.m. la mattina con yoghurt, musliŠ Bere 1Š2 bicchieri di acqua.
1.2.3.5 Emorroidi
³Vene
varicose² all¹ano, interne o esterne. Spesso causate da tessuto venoso debole
innato e/o ipertensione vena porta.
Sintomi:
Dolori,
prurito, emazie all¹ano.
Terapia:
La
terapia solita mira ai seguenti obiettivi:
- Antinfiammatorio, digestivo, lassativo, carminativo, vaso
rinforzante sistemico.
- Compresse, pomate, supposte con simili
effetti e astringenti.
- Visto che è spesso coinvolto lo
³strozzamento² della vena porta, personalmente, dedico speciale attenzione al
fegato con ev. misure adatte per farlo funzionare meglio.
- In gravidanza massima attenzione con i lassativi: può essere
adatta la ³Lactulose².
‹>
ric. Y)Š AB)
Rimedi
per emorroidi in gravidanza:
Dopo
aver controllato il funzionamento del fegato occorre spesso anche un relativo
rimedio.
Y) Cura
base
Rp. TM Chamomillae (antinfiammatorio)
TM
Calami (tonico
amaro-vena porta)
TM
Foeniculi (carminativo)
(TM
Rusci aesculeati) ad 100 (emazie vene costritt.)
D.S.
Mattina e sera ingerire 1Š2 ml in un po¹ d¹acqua.
Z) Compresse
emorroidali
Rp. TM Arnicae
TM
Chamomillae aa ad 50
D.S.
2 c.t./1/2 l d¹acqua. Mattina e sera compresse per un¹ora,
frequentemente
da cambiare.
AA) Pomata
emorroidale
Rp. Hamametum-Salbe (Hamamelis,
astringente)
(Schwabe)
D.S.
secondo le indicazioni del produttore.
AB) Supposte
contro emazie emorroidali
Rp. Supposte RUSCORECTAL (Ruscus
aesculeatus)
(Searle)
D.S.
Secondo le indicazioni del produttore.
1.2.3.6 Vene varicose
In
gravidanza si sviluppano spesso delle vene varicose. Conviene curare
preventivamente le gambe per evitare flebiti e trombo flebiti.
Terapie:
Migliorare
le condizioni del flusso venoso, rinforzare le pareti, regolare la
permeabilità, sciogliere le fibre di trombi:
- Camminare, nuotare, alzare le gambe.
- Idroterapie (senza massaggio sott¹acqueo
a getto; embolie!).
- Durante il lavoro in piedi: calze a
compressione.
- Dietetica contro la costipazione e
reintegrare i simbionti intestinali.
- Alcool e nicotina con misura.
- Fitofarmaci: ‹> ric. X)Š AD)
- Ippocastano: pediluvi e pastiglie
per rinforzare il tessuto.
- Rosmarino (pediluvi), Ginko biloba
(TM, pastiglie) per migliorare la circolazione.
- Hamamelis come astringente
(pomata).
- Melilotus come fibrinolitico
(asperulus e ruta sono controindicati in gravidanza).
- Flavoni, Flavonoidi: Solidago,
Ginko, Crataegus, Betulla, Equiseto.
Rimedi:
X) Varici
(pesantezza gambe, generico)
Rp. Essenza per bagno Ippocastano permeabilità
e rinforzo tessuto
vasale
Essenza
per bagno Rosmarini aa ad 200 circolazione
D.S.f.
Pediluvio serale con 1/2 misurino di essenze in un secchio di acqua
tiepido.
Y) Varici
(pesantezza, dolori, generico)
Rp. Hirudoid forte gel anticoagulante
locale
(SANKYO
Pharma (Schweiz) AG, Fällanden)
D.S.
Spalmare sulle parti dolenti più volte al giorno.
Z) Varici
(generico, emorroidi, ferite, ulcera)
Rp. Hamamelum-Salbe (Schwabe) Hamamelis,
astringente
D.S.
Spalmare sulle parti interessate più volte al giorno.
AA) Varici
(sistemico, curativo trombi)
Rp. TM
Meliloti 30 fibrinolitico
ematico
Facoltativo: TM
Rosmarini ipo-normatonici
(vasotonico)
TM
Ginko biloba ipertonici
(vasotonico)
TM
Crataegi insuff.
legg. card.
TM
Equiseti debol.
tessuto connettivo
TM
Solidagi aa ad 10 insufficienze
leggere renali.
D.S.
Ingerire 3 p.d. 1Š2 ml (secondo aggiunte facoltative) per un anno.
AA1)Varici (locale, curativo trombi)
Rp. Phlebodrin (pomata
meliloti)
D.S.
Secondo indicazioni del produttore.
AB) Varici
(sistemico, curativo edemi)
Rp. Venalot novo Depot (Schaper &
Brünner) Ippocastano
D.S.
Secondo indicazioni del produttore.
AC) Varici
(sistemico, curativo, crampi notturni)
Rp. Venoplant estratto ippocastano
D.S.
Ingerire la sera 20Š40 gtt.
AD) Varici
(locale con calze di compressione)
Rp. Reparil-Gel (Ippocastano)
D.S.
Spalmare leggermente! un po¹ di gel sulle varici prima di mettere e dopo aver tolto le calze di compressione.
1.2.3.7 Mal di schiena/sciatica
La
gravidanza sposta il baricentro del corpo il quale assume una postura diversa,
spesso con accentuata lordosi lombale e cervicale. Conviene farsi trattare una
volta al mese da un terapista che se ne intenda del meccanismo e sa preparare
il corpo al parto. Dopo il parto è consigliabile proseguire il lavoro per
ripristinare la postura di prima.
1.2.3.8 Ipoglicemia
di gravidanza
Lo
sviluppo della prole modifica notevolmente il metabolismo energetico.
Specialmente la mattina si può abbassare la glicemia (glucosio nel sangue) a
livelli troppo bassi, ma è possibile anche un¹iper reattività insulinica e la
soprareazione fa scendere la glicemia poco dopo dei pasti sostanziosi. Questo
crea come sintomi leggere vertigini, mal di testa, impressione di confusione e
di svenimento.
Aiutano
in questi casi:
- Mangiare poco alla volta, ma molto
frequentemente, specialmente carboidrati complessi e alimenti, con indice di
glucosio basso (legumi, fruttosio, Š).
- Somministrare giornalmente due cucchiai
da minestra di ³lievito primario² (preferibilmente coltivato su melassa come
BURGERSTEIN: Primärhefe); contiene Cr in forma di ³fattore di tolleranza
glucosio² oltre a minerali e vitamine del complesso B.
- Se non bastano queste misure vedi
³patologia digerente: ipoglicemia², si somministra oltre al lievito, vitamina
C, Mg, Zn, Mn, K.
1.2.3.9 Diabete
gravidico
Per
gli stessi meccanismi come in caso di ipoglicemia in gravidanza si può sviluppare
o un¹iposecrezione insulinica o un assorbimento cellulare difettoso del
glucosio che tengono alta la glicemia. La continua iper concentrazione di
glucosio nel sangue, è tossica fra l¹altro per vasi e nervi. In caso di dubbio
bisogna controllare la glicemia (oltre al medico anche diverse farmacie offrono
questo servizio).
Casi
lievi sono rimediabili in modo simile come per l¹ipoglicemia. Se i valori non
rientrano nella norma entro pochi giorni, va assolutamente trattato dal medico,
se no, c¹è un forte rischio di lesioni sia della madre sia della prole.
Terapie
di lieve forma di diabete mellito in gravidanza.
In
fase iniziale di diabete mellito è molto efficace la somministrazione di cromio
e zinco in preparazioni ortomolecolari (facilmente assorbibile dell¹organismo)
perché i due elementi facilitano il trapasso di glucosio tramite le membrane
cellulari:
Rp.
GLUCOSE TOLERANCE FACTOR (complesso di cromio-chelato)
(Biofrid, D27316 Hoya)
D.S.
Secondo le istruzioni del produttore.
Rp.
Zinkvital (15 mg)
(Burgerstein)
D.S.
Secondo le istruzioni del produttore.
Rp.
ZIMACHROM
(Allsan)
D.S.
Secondo le istruzioni del produttore
Disturbi
medi e gravi: vanno curati dal medico che dispone non solo dei medicamenti ma
che indica anche le procedure di controllo e di somministrazione. L¹aggiunta di
Cr e Zn, come sopra indicato, può far diminuire notevolmente l¹uso di
medicamenti antidiabetici).
1.2.3.10 Ipertonia
Ogni
tanto si sviluppa una leggera ipertensione passeggera in gravidanza. Queste
forme sono trattabili bene con la somministrazione di calcio e magnesio e acidi
grassi omega-3 p.es.:
- BURGERSTEIN ³Dolomit² (Ca/Mg) 6Š8
pastiglie al giorno.
- BURGERSTEIN EPA (500 MG) 4Š5 caps. al
giorno.
In
gravidanza è importante una sufficiente somministrazione di sale (iodato) (a
piacere). È controindicato voler trattare l¹ipertonia con un¹alimentazione
scarsa di sale (iodato).
Delle
forme gravi che richiedono medicamenti (vedi anche ³tossicemia²) vanno trattate
dal medico che sa valutare i rischi per la madre e la prole.
1.2.3.11 Tossicemia
Se
l¹ipertonia diventa rilevante e si congiunge con proteinuria ed edemi, si parla
di tossicemia che può essere letale sia per la madre sia per la prole e va
quindi assolutamente trattata dal medico che se ne intende. Le seguenti
sostanze ortomolecolari riducono il rischio:
- Calcio: ca. 2 gr al giorno.
- Vitamina B6: 25Š50 mg al giorno.
- Olio di enotera: 5Š6 caps. al giorno.
1.2.3.12 Somministrazione
di supplementi vitaminici e minerali
Finché
sono mantenute le indicazioni date nel capitolo ³alimentazione² e non ci sono
disturbi rimediabili con ³micronutrienti², non occorrono ulteriori supplementi
minerali o vitaminici. In caso di dubbio è meglio consultare un esperto
piuttosto che ³automedicarsi² perché (e non solo in gravidanza) il troppo è
altrettanto nocivo come il troppo poco.
1.2.4 Malattie della
gravidanza fino al primo sviluppo
Vengono
trattati i seguenti temi:
1.2.4.1 Alterazioni
dell¹impianto
1.2.4.2 Pre-eclampsia
- tossicemia
1.2.4.4 Imperfezioni
alla nascita
1.2.4.5 Alterazioni postpartum
1.2.4.1 Alterazioni
dell¹impianto
(fig.
32-21, A) (fig. 32-21, B)
- Gravidanza ectopica - impianto
esternamente all¹utero; la gravidanza tubarica è il tipo più comune.
- Placenta previa - la blastocisti si
impianta nella parete uterina vicino alla cervice, e la placenta blocca l¹apertura
cervicale.
- Placenta abruptio - distacco della
placenta dalla parete uterina che avviene dopo la ventesima settimana di
gravidanza.
1.2.4.2 Pre-eclampsia -
tossicemia
- Ipertensione acuta che avviene dopo la
ventiquattresima settimana di gravidanza.
- Associata a proteinuria e edema; può
essere causa di molte complicazioni.
- Può progredire fino all¹eclampsia - con
minaccia di morte.
1.2.4.3 Mortalità
fetale
- Aborto - perdita di un embrione (o feto)
prima della ventesima settimana; conosciuto anche come aborto spontaneo.
- Mortalità natale - parto di un bimbo non
vitale dopo venti settimane.
1.2.4.4 Imperfezioni
alla nascita
Anomalie
funzionali o strutturali alla nascita; conosciute come anomalie congenite.
Possono essere ereditarie o acquisite durante la gestazione o il parto. Le
imperfezioni acquisite consistono in forme teratogene che agiscono sulla
normale istogenesi e organogenesi.
1.2.4.5 Alterazioni
post parto
- Febbre puerperale - febbre da parto;
sindrome caratterizzata da infezione batterica che progredisce fino alla
setticemia e alla morte.
- Mastite - infiammazione della mammella
della madre.
- Intolleranza al lattosio - incapacità di
digerire il lattosio (zucchero di latte) presente nel latte umano e animale a
causa della mancanza dell¹enzima lattasi.
1.3 Parto
Il
parto stesso è un evento che, alle nostre latitudini, coinvolge tanti
specialisti del settore sanitario anche se in realtà si tratta di una
situazione vitale e non di una questione sanitaria. Infatti, da come si può
notare nella gran parte del mondo (non industrializzato) e in rari parti da
noi, le madri vengono tradizionalmente assistite da levatrici in casa o case
per la nascita.
Ci
possono essere molteplici complicazioni del parto. Non entro in merito, perché
come naturopati non avremo l¹occasione di assistere, salvo che in veste
privata.
1.4 Allattamento e prima infanzia
Non
intendo allargarmi sui vantaggi dell¹allattamento e le conseguenze alimentari
in merito. Corrispondono le regole circa quelle della gravidanza con la
differenza che la madre deve ³mangiare per due² che significa ca. 500 fino a
700 cK al giorno più che in gravidanza.
Da
tenere sott¹occhio è l¹abbondanza di Ca, Mg, Zn come minerali, di vitamine D,
E, C, B6 e acido folico e di acido grasso omega-3 nonché di iodio (in Ticino).
Altre eventuali leggere carenze dipendono dalle abitudini nutrizionali della
madre. In caso di dubbio è meglio lasciarsi consigliare da un esperto. Alle mie
clienti che allattano consiglio spesso:
- Lievito (BURGERSTEIN Primärhefe) 20
grammi al giorno (contiene tanti minerali e vitamine compl.B).
- Ca/Mg (BURGERSTEIN Dolomit) 6Š8 pastiglie
al giorno.
- Vit. A e D: (ADROKA Halibut) 1 caps. al
giorno.
- Acidi grassi omega-3: (BURGERSTEIN EPA)
2Š3 caps. al giorno.
Secondo
il caso consiglio anche Zn (30 mg) come prevenzione infettiva ed eczemi,
vitamina B6 (10 mg) come prevenzione allergica e altri secondo il caso.
Se
la produzione di latte della madre è scarsa serve spesso il seguente rimedio di
fieno greco (Trigonella) come usavano le levatrici di una volta:
Rp. Tinct.
Trigonella 325
Tinct.
Foenuculi 100
Tinct.
Millefolii ad 500
D.S.:
Diluire 3 volte al giorno 2 pipette in un po¹ d¹acqua tiepida.
Contro
le ferite dei capezzoli, aiuta spesso la pomata di calendula.
Da
parte del bambino sono spesso scarsi i seguenti micronutrienti:
- Acidi grassi linolici, linolenici e
omega-3 se non allattati. Eventuale sostituzione con piccole dosi di olio di
enotera e di EPA (BURGERSTEIN) nel biberon (bastano poche gocce).
- Vitamina D3 durante i mesi invernali per
bambini che stanno poco fuori. Eventuale sostituzione con gocce di vitamina D3
corrispondente a 10mcg (400 U.I.) al giorno.
- Vitamine complesso B: specialmente se la
madre che allatta è vegetariana. Eventuale sostituzione con piccole quantità di
lievito (BURGERSTEIN Primärhefe) al bambino, oltre alla somministrazione di
vitamina B12 da parte della madre che allatta.
- Vitamina E: Eventuale somministrazione di
5...10 mg (esiste in polvere e olio).
- Ferro: viene assorbito male dal latte
materno: eventuale somministrazione di 5 mg al giorno in forma di gocce.
1.5 Fanciullezza e pubertà
Il
fabbisogno energetico di un fanciullo di sette anni, raggiunge facilmente
quello della madre adulta, mentre un adolescente di quindici anni, può avere il
doppio fabbisogno nutritivo di un adulto.
Per
il metabolismo energetico, necessitano grandi quantità di carboidrati (i
bambini li preferiscono in forma di dolciumi) perché dispongono ancora di
piccoli stomaci e consumano il 40Š50% del fabbisogno energetico in forma
³concentrata² di lipidi. Un¹esagerata limitazione ³ideologica² dei relativi
appetiti può causare disturbi energetici e di crescita.
Meglio
insistere che almeno una parte dei carboidrati sia del tipo ³complesso² e
almeno una parte dei lipidi siano oli pressati a freddo e burro.
Per
il metabolismo ³costruttivo² di crescita occorrono notevoli quantità di
proteine contenute soprattutto in prodotti animali (carne, volatili, pesce,
latticini, uova) e vegetali (specialmente leguminose).
Come
micro nutrienti durante la fanciullezza e l¹adolescenza, esiste un grande
fabbisogno dei seguenti nutrienti che alle nostre latitudini sono spesso
scarsi:
- Vitamina C e complesso B: per bambini che
mangiano irregolarmente e poca frutta, verdura e legumi può essere indicato la
sostituzione con un preparato multiminerale / multivitaminico (p.es.
BURGERSTEIN CELA). In altri casi consiglio succo d¹arancio (invece del latte),
fruttosio e lievito nel musli mattutino.
- Poco calcio e magnesio relativo al troppo
fosforo (salumi, bibite dolci industriali). Ideale sarebbe una relazione di
2Ca, 2P e 1Mg. Visto che il fosforo è eccedente propongo spesso la
somministrazione di Ca/Mg 2:1 con ca. 1 gr di Dolomit BURGERSTEIN (corrisponde
a 6 pastiglie al giorno).
- Ferro (sangue) e zinco (crescita) sono
spesso assorbiti male a causa della mancante acidità stomachica. In caso di
bisogno consiglio un supplemento di 5Š10 mg di Fe e di 10Š15 mg di Zn, in
combinazione con vitamina C (acido ascorbinico).
- In Ticino è endemica la mancanza di
iodio: consiglio l¹uso regolare di sale iodato in cucina.
L¹infertilità
può avere tantissime cause che spetta all¹esperto trovare ed eventualmente
rimediare.
Vengono
trattati i seguenti temi:
Tra
le cause più diffuse per l¹infertilità femminile ci sono le seguenti:
- Donne con meno di 18% di massa lipidica
al peso corporeo (media ca 25%) hanno problemi di regolare produzione di
estrogeni. Questo può inibire l¹ovulazione e il ciclo mestruale. Ogni tanto
anche la marcata obesità (BMI > 45) crea simili effetti.
- Rilevante consumo di alcolici e caffeina
può disturbare la fertilità (oltre due bicchieri di vino e 5 tazze di caffè).
- Mancanza di vitamine E, B12, acido folico
ferro e zinco.
- Rilevante carica con metalli pesanti
tossici come piombo, mercurio cadmio.
Come
primo tentativo per migliorare la situazione si consiglia:
- Supplemento multiminerale con 10Š20 mg di
zinco e 10 mg di ferro.
- Supplemento di complesso vitamina B con 0.4Š0.8 mg di acido
folico e 2.5 mcg di vitamina B12.
Tra
le cause più diffuse per l¹infertilità maschile ci sono le seguenti:
- Abitudine di bagni troppo caldi (riduce
la motilità degli spermatozoi).
- Nutrizione scarsa di proteine
qualitativamente alte, frutta e verdura fresca e integrali per mancanza di
micronutrienti riduce la quantità e motilità di spermatozoi.
- Forte consumo di alcool (più di tre
superalcolici al giorno).
- Obesità maschile (BMI > 35) può abbassare il tasso di
testosteroni e la quantità di spermatozoi.
Come
primo tentativo per migliorare la situazione si consiglia:
- Arginina 2Š4 grammi al giorno.
- Vitamina C 0.5Š1 gr al giorno.
- Zinco 60 mg al giorno.
- Supplemento multiminerale con 50Š100 mcg
di selenio e 100Š200 mcg di cromo.
3.0 Disfunzioni legati all¹età avanzata
Cambiamenti
degenerativi che frequentemente caratterizzano la senescenza.
Non
mi lamenterò che viviamo in un tempo il cui ideale sembra l¹eterna giovinezza e
la senescenza passa come malattia; forse è stato sempre così per chi se lo
poteva permettere finanziariamente. Ritengo anche lecito passare alla
senescenza senza rilevanti danni e malanni. Detesto solo l¹ideologia che non
vuol ammettere che l¹età fa perdere alcune capacità fisiche (e guadagnarne
altre), e che mette dei dubbiosi principi estetici prima di quelli etici. E
anche se li detesto, ad un mio cliente che desidera indicazioni in merito, le
fornisco senza commento, perché non mi sento di dover giudicare.
Vengono
trattati i seguenti temi:
3.2 Apparato tegumentario (pelle)
3.9 Cervello
e capacità mentali
- Le ossa cambiano struttura, grado di
calcificazione e forma.
- Compaiono sbavature marginali, che
possono limitare il movimento.
- La diminuzione delle dimensioni e della
densità aumenta il rischio di fratture.
Come
prevenzione (specialmente per le donne) valgono le regole per la prevenzione
dell¹osteoporosi.
Nell¹osteoporosi
diminuisce il volume osseo anche se la mineralizzazione è spesso regolare (a
volte è anche combinata con osteomalazia). Secondo il modello sistemico ci
possono essere diverse cause quasi sempre combinate:
- Inattività fisica (paresie, malattie,
incidentiŠ).
- Età.
- Alimentazione.
- Ca, P, proteine, Vit. C, Vit. D scarsi.
- Corpo troppo acido (fa escretare troppo
Ca; misurare acidità dell¹urina).
- Dipendenze come alcolismo, anoressia,
sottopeso (BMI > 20).
- Iatrogeni: diversi medicamenti come lungo
uso di cortisone sistemico.
- Malattie: disfunzioni paratiroide, ghiandole
surrenali.
- Mancanza di estrogeni/testosteroni in
senescenza.
Una
terapia coadiuvante consiste nelle seguenti misure:
- Giornalmente un¹ora fuori casa
all¹aperto.
- Con movimenti senza sforzo (passeggiare).
- Dieta ricca di calcio e Vit. D (prodotti
lattici) e equilibrata (attenti i vegetariani).
- Regolari massaggi molto dolci per
interrompere spasmo <‹> dolore.
- Controllo e regolazione dell¹acidità del
corpo ‹> ric. A.
- Se necessario, aggiunta di calcio/vit. D con pastiglie ‹>
ric. B o ³fatto in casa² ‹> ric. C.
- Se necessario controllo e regolazione del
profilo ormonale (femmine) ‹> ric. D.
A)
Controllo e regolazione acidità
Rp.
Strisce di controllo urina Uralyt
Basica
(Klopfer-Nährmittel GmbH - 85737 Ismaning)
Modulo
di controllo acidità
D.S. Controllare mattina, mezzogiorno e sera
l¹acidità dell¹urina e notare sul modulo. Ingerire
1 c.t. di polvere basica per ogni casella sotto il valore 6.2.
B) Aggiunta
Vit. D/Calcio
Rp.
Decalcit (Ed. Geistlich Söhne AG - 6110 Wolhusen)
D.S.
1 pastiglia al giorno (orale). Non sovradosare (ipervitaminosi D).
Oppure
2 misurini di polvere in un po¹ di liquido.
C) Aggiunta
Vit. D/Calcio casalinga
Osteoporosi
e osteomalacia aggiunta alimentare.
Rp.
Uova fresche No. 6
Succo
di limone fresco q.s.
Vino
Marsala o Malaga q.s.
F.
macerato: coprendo le uova in un vaso ermeticamente chiudibile con succo di limone
per 3 settimane almeno; poi filtrare col colino da caffè.
F.
liquore: aggiungendo al liquido filtrato la stessa quantità di vino dolce;
imbottigliare, conservare
in un posto fresco e scuro
D.S.
Ingerire 1Š2 cl al giorno.
D) Regolatore
ormonale femminile in menopausa
Rp. TM
Agni Casti 120
TM
Dioscorea Vil. 120
TM
Hydrastis 060
TM
Senecionis 060
TM
Cimicifugae ad. 540
D.S.
Diluire in un po¹ d¹acqua 20 gocce 3 volte al giorno.
3.2 Apparato tegumentario (pelle)
- La pelle diventa secca, sottile e
inelastica.
- Il cambiamento della pigmentazione.
- Il diradamento dei capelli sono problemi
comuni legati all¹invecchiamento.
Come
misure igieniche servono le seguenti:
- Evitare troppo sole, niente solarium.
- Spesso all¹aperto (passeggiate all¹aria
fresca), poco stress.
- Cura della pelle con oli nutritivi.
- In caso di sudore bere in abbondanza.
Si
può spendere tanto per tenersi la pelle elastica e sana. Il seguente modo serve
anche a qualcosa per altre funzioni dell¹organismo:
€ Complesso antiossidante:
- Vitamina C: 0.5Š2 gr.
- Vitamina E: 200Š400 mg.
- Betacarotene: 15 mg.
- L-Cisteina: 0.5Š1.5
gr.
- Coenzima Q10: 30Š100 mg.
- Metionina: 50
mg.
- Selenio: 50Š100
mcg.
- Zinco: 15
mg.
- Manganese: 5Š7.5 mg.
€ Complesso vitamina B: con
min. 25 mg di vitamina B6.
€ Proteine basso molecolari: 10Š20
gr.
€ Acido gammalinolenico: olio
di enotera 2Š4 caps.
€ Acidi lipidici essenziali: 1Š2 cucchiai da minestra (al giorno) di olio di
sesamo, lino,
granoturco o cartamo pressato a freddo.
3.3 Sistema urinario
- Il numero di nefroni nei reni diminuisce
quasi del 50% nell¹intervallo fra i 30 e 75 anni.
- Il diminuito flusso ematico attraverso il rene ne riduce la
funzione in generale e la capacità escretoria.
- La riduzione del tono muscolare della
vescica si risolve in una diminuita capacità e inabilità a svuotarla
completamente.
La
moda di propagare enormi quantità di liquidi da bere in giornata certo è
criminale per dei reni con una capacità escretoria ridotta come avviene in
senescenza. La quantità giusta è regolata dalla sete. Le seguenti ricette
aiutano ogni tanto in disturbi di minzione e incontinenza in età avanzata.
Q) Disturbi
di minzione, vescica irritabile, prostatopatia
Rp. Tinct.
Sabal serrul.
Tinct.
Rhois aromat.
Tinct.
Lupuli
Tinct.
Petasiti aa ad 100
D.S.
2Š4 al giorno 2 ml.
R) Incontinenza
Rp. TM
Equisiti 050
TM
Rhois arom. 025
TM
Agrimoniae ad 100
D.S.
Diluire da 2Š4 pipette in un po¹ d¹acqua tiepida e ingerire 1 al giorno.
Nell¹iperplasia
prostatica possono servire i seguenti supplementi alimentari:
- Zinco: 30Š60
mg.
- Acidi grassi essenziali: gamma-linolenici: olio di enotera
2Š4 caps. e omega-3: BURGERSTEN
EPA 2Š6 caps.
- Aminoacidi: L-glicina,
L-alanina e L-acido-glutaminico ciascuno 500 mg.
- Le cartilagini costali calcificano.
- Diminuisce l¹efficienza respiratoria.
- Diminuisce la forza dei muscoli
respiratori.
La
miglior prevenzione e cura sarebbe di ridere spesso e cantare a piena gola
(anche se c¹è spesso poco da ridere). Se la respirazione è disfunzionale
servono gli esercizi del PAROW citati in capitolo ³MN 4.10 Terapie
respiratorie² a ripristinare la capacità respiratoria.
L¹apparato
digestivo con l¹età diventa tendenzialmente ipotonico e ³ipopeptico² con
diverse conseguenze:
Vengono
trattati i seguenti argomenti:
3.5.1 Disturbi
gustativi e olfattivi
3.5.1 Disturbi
gustativi e olfattivi
Con
l¹età diminuisce la quantità di cellule sensoriali gustative e olfattive, che
richiede tassi aumentati di spezie e sale per rendere i pasti ³meno insipidi².
La mancanza di zinco accentua notevolmente questi disturbi. La conseguenza è
spesso inappetenza e malnutrizione fino a forme di sottonutrizione simili a
forme anoressiche.
3.5.2 Atrofia
gastrica
La
diminuzione della motilità gastrica nonché la ridotta produzione di fermenti
gastrici (pancreatici e intestinali) in età avanzata è un problema divulgato.
In parte viene compensato con cibi ben speziati e abbondantemente salati, ma
spesso rimane un¹ipoacidità stomachica che impedisce:
- L¹assorbimento di minerali come calcio,
ferro, zinco, Š
- La produzione del fattore intrinseco e
l¹assorbimento di vitamine come B6, B12 e acido folico.
- La disinfezione di germi nutrizionali nei
cibi crudi.
Oltre
a misure per rendere lo stomaco più acido, meno dispeptico e atonico è comunque
una buona idea in questi casi somministrare un prodotto
multiminerale-vitaminico che contiene a sufficienza i sopra citati elementi.
Per aumentare l¹acidità gastrica serve la vitamina C in forma di acido
ascorbinico o come succhi di frutta acerbi (in casi gravi diventa necessario
ricorrere a medicamenti come CHLORAMON, PEPSI-CHLOR, HALIPEPSIN; tutti della
ditta Streuli). L¹ipotonia e l¹ipopepsia si curano meglio con degli amari.
Rimedi
per gastrite atrofica, atonia, achilia, anoressia, inappetenza.
Sono
riportate tre ricette ³tipo². Secondo la patologia individuale i singoli
ingredienti sono facilmente combinabili:
D1)
Gastrite cronica, achilia, atonia, anoressia
Rp. Tinct. Centaurii
Tinct. Trifolii fibrini
Tinct. Calami aa 30
D.S. 1Š2 ml 1/2 ora prima di
ogni pasto in un po¹ d¹acqua tiepida.
D2)
Atonia spastica
Rp. Tinct. Belladonnae 05
Tinct. Aurantii 20
Tinct Strychni ad 30
D.S Ingerire 3 volte al
giorno 20 gtt. 1/4 ora prima del pasto in un po¹ d¹acqua.
D3)
Inappetenza, sottonutrizione
Rp. Tinct. Cannabis
D.S. Ingerire prima dei pasti
2 ml in un po¹ d¹acqua.
E)
Dispepsia prevalentemente gastrointestinale
Rp. Tinct. Menthae pip.
Tinct. Anisi
Tinct. Calami aa ad 30
D.S. 1Š2 ml, 1/2 ora prima di
ogni pasto in un po¹ d¹acqua tiepida.
F)
Dispepsia prevalentemente cole-pancreatica
Rp. Tinct. Cardui benedicti
Tinct. Absinthii
Tinct. Melissae aa ad 30
D.S. 1Š2 ml, 1/2 ora prima di
ogni pasto in un po¹ d¹acqua tiepida.
G)
Gastropatia cronica (gastrite secondaria di ulcera, colecistopatia)
Rp. Tinct. Foeniculi
Tinct. Menthae pip
Tinct. Melissae
Tinct. Calami aa 40
D.S. Ingerire 1Š2 ml 3 volte
al giorno in acqua tiepida.
3.5.3 Costipazione
Per
gli stessi meccanismi di ipotonia e di ipopepsia, molte persone anziane sono
soggette anche a costipazione con altri disturbi spesso frutto di una flora
intestinale disturbata per via di infezioni intestinali subcliniche causate da
mancante acidità stomachica.
In
questi casi è meglio far eseguire, da un esperto, un risanamento intestinale,
perché lo stato intestinale influisce non solo sul sistema immunitario ma anche
su molte malattie croniche infiammatorie tipiche per l¹età avanzata.
Le
regole igieniche e nutritive sono:
- Sufficiente movimento non forzato.
- Sufficienti liquidi (non esagerare perché
anche i reni non sono più giovani).
- Nutrizione con fibre vegetali (legumi,
verdura, integrali, frutta) preferibilmente cotte.
- Mangiare lentamente, masticando bene (che
è spesso problematico a causa di dentiere malfatte).
- Largo uso di carminativi (cumino, anice,
cardamome, finocchio).
Rimedi
per la costipazione:
Tutti
i lassativi a lungo impediscono la peristalsi e peggiorano la disfunzione che
dovrebbero guarire. Nelle seguenti ricette ho tentato di usare combinazioni che
impediscano il meno possibile i movimenti peristaltici e per questo motivo
mancano droghe come aloe, senna e altri.
Per
l¹uso del Rhamnus (Frangulus) è da notare che la pianta recente è velenosa e
quindi anche la tintura madre (TM). La Tintura officinale (Tinct.) invece è
sempre preparata con la corteccia stagionata ed è un ottimo lassativo quasi
senza effetti collaterali.
Q)
Acuta (purga salinica)
Rp. Sal (mirabilis) Glauberi 50
D.S. Ingerire 1 c.t. in un
bicchiere d¹acqua. Poi sostituzione di potassio (KCl) p.es. REKEWAN.
R)
Acuta (purga oleosa)
Rp. Ol. Rhizini 50
D.S. Ingerire 1 c.m. Poi
sostituzione di potassio (KCl) p.es. REKEWAN.
S)
Cronica (regolare)
Rp. Semen lini contusus 100 (Linusit
Creola, Finck)
D.S. 1Š2 c.m. la mattina con
yoghurt, musliŠ Bere 1Š2 bicchieri d¹acqua.
T)
Lassativo
Rp. TM Berberis 048 (cistifellea)
TM Taraxaci 048 (fegato)
Tinct. Rhamni (franguli) 024 (lassativo)
TM Rhei 024 (lassativo)
TM Foeniculi 024 (carminativo)
TM Centaurii ad 200 (stomaco)
D.S. In caso di necessità
ingerire 80 gocce fino a 3 x dì in un po¹ d¹acqua tiepida.
U)
Regolatore digestione
Rp. TM Berberis 12 (cistifellea)
TM Taraxaci 12 (fegato)
Tinct.Rhamni (franguli) 06 (lassativo)
TM Rhei 06 (lassativo)
TM Foeniculi 06 (carminativo)
TM Centaurii ad 50 (stomaco)
D.S. Ingerire 2 ml dopo i
pasti in un po¹ d¹acqua.
U1)
Ricostituente flora intestinale
Rp. BACTISUBTIL (spore
battero IP 5832; Escherichia coli)
Cassella-med GmbH, D-50670
Köln
D.S. Secondo le indicazioni
del produttore.
F)
Carminativo
Rp. Aeth. Anisi 1.5
Aeth. Carvi 1.5
Aeth. Cardamomen 1.5
TM Foeniculum ad 50
D.S. Diluire 40 gocce in un
bicchiere d¹acqua e ingerire, come aperitivo, prima dei
pasti fino a 3 volte al giorno (sembra Pernod).
G)
Enzimi antidispeptici
Rp. Papayasanit- Mixtur (enzima/proteolitico)
(Vogel & Weber, D-8084
Inning/Ammersee)
D.S. Secondo le indicazioni
del produttore.
H)
Enzimi antidispeptici
Rp. Nutrizym (Bromelaina,
Fel tauri, pancreativa)
(Merck)
D.S. Secondo le indicazioni
del produttore.
- Degenerazione della muscoaltura cardiaca
e malattia vascolare - una delle più comuni e gravi conseguenze della
vecchiaia.
- Aterosclerosi - il graduale deposito di
grassi sulla parete dei vasi, restringe il lume dei vasi e ostacola il
passaggio del sangue.
- Arteriosclerosi - ³indurimento² delle
arterie.
- Ipertensione - pressione arteriosa alta.
Si
crede spesso ed erroneamente che l¹aumento delle malattie cardiovascolari sia
dovuto prevalentemente all¹alimentazione e di seguito i sacerdoti
dell¹alimentazione ci vogliono far credere che bisogna ridurre ³fattori
rischio² come ³sovrappeso², colesterolo e ³pressione² nutrendosi ³sanamente².
In realtà non è dimostrato un nesso tra malattie cardiovascolari e nutrizione,
bensì tra movimento, stress e tali malattie. La miglior protezione igienica
dell¹apparato cardiovascolare è quindi: sufficiente movimento (senza sforzo)
all¹aperto e serenità. Non potendo fare affari con questi due, non sono molto
propagati.
E
se esiste un indicatore valido per l¹arteriosclerosi (ictus, embolie, infarto
cardiaco) si tratta dell¹omocisteina che stranamente non viene regolarmente
misurata. Dovrebbe rimanere sotto 12 mcmol/l di siero ematico per minimo
rischio di depositi aterosclerotici e si trova spesso oltre a 30 mcmol/l. Può
essere facilmente abbassata:
- preparato di complesso di vitamine B
contenente min. acido folico 1 mg, vitamina B12 0.4 mg e vitamina B6 10 mg.
Il rischio di malattie coronarie
può essere notevolmente ridotto con 100Š250 mg di vitamina E.
Una
pressione leggermente aumentata può essere ridotta con acido grasso omega-3
(BURGERSTEIN EPA: 2Š3 caps.).
Pressione
notevolmente alta si riesce spesso a normalizzare con:
- Calcio/magnesio 1¹500/600 mg.
- Taurina 2Š4 gr.
- Coenzima Q10 60Š90 mg.
- Acidi lipidici omega-3 (BURGERSTEIN EPA:
2Š3 caps.).
In
casi di sistema cardiovascolare già impedito, aiutano notevolmente gli
antiossidanti e ci sono tante altre possibilità di migliorare diverse funzioni
tramite terapia ortomolecolare senza dover ricorrere a medicamenti sintetici. I
libri in merito lo descrivono in modo esauriente. Stranamente vengono poco
applicate, forse perché le casse malati non le pagano.
3.7 Organi di senso specifici
Organi
di senso - graduale declino delle prestazioni e dell¹efficienza legata alla
vecchiaia.
- Presbiopia - incapacità di vedere da
vicino legata all¹indurimento del cristallino.
- Cataratta - cristallini divenuti opachi,
che impediscono la vista.
- Glaucoma - aumentata pressione
all¹interno del bulbo oculare, se non trattata, spesso porta alla cecità.
- Diminuzione dell¹udito.
- Diminuzione del gusto.
Vengono
trattati i seguenti argomenti:
3.7.1 Vista
Per
una vista sana necessitano carotinoidi (vitamina A) vitamine C, E, B2, selenio
e zinco. Quantitativi rilevanti di antiossidanti (vedi ³apparato tegumentario²
sopra) sono preventivi per la cataratta.
Come
misure igieniche servono le seguenti regole:
- L¹occhio ha bisogno di movimento e di
riposo; lavori ininterrotti con poco movimento del occhio come lavoro al
computer, lettura con luce scarsa sono da interrompere per un momento ogni quarto
d¹ora.
- Portare occhiali da sole con la luce
intensa del sole, specialmente con la neve o vicino all¹acqua (riflessi).
- Compressa imbevuta di acqua di rosa sugli
occhi stanchi per 5Š10 minuti.
3.7.2 Udito
Per
un udito sano necessitano carotinoidi (vitamina A), vitamine E, C con
bioflavonoidi (p.es. rutina), D con calcio, zinco e manganese.
Rischi
igienici e nutritivi sono:
- Alti tassi di adrenalina (stress,
diabete).
- Sostanze vasocostrittive (caffè, tabacco,
medicamenti adrenergici, aspirina).
- Forte consumo di alcool.
- Allergie alimentari.
I
meccanismi della risposta sessuale risultano meno efficienti:
- La fertilità diminuisce.
- Nella donna, la menopausa inizia fra i 45
e i 60 anni.
Vengono
trattati i seguenti argomenti:
3.8.1 Menopausa
A
tutti i naturopati consiglio il libro della nostra
collega
Rina Nissim:
NISSIM, Rina:
La ménopause; edition mamamélis, Genève 1996
Wechseljahre Wechselzeit;
Orlanda Frauenverlag GmbH, Berlin 1995
Vengono
trattati i seguenti argomenti:
3.8.1.2 Regole
igieniche e nutritive
3.8.1.3 Micronutrienti
spesso scarsi
3.8.1.4 Fitoormoni
e sostanze simili agli ormoni
3.8.1.5 Regolatori
ormonali per la menopausa
3.8.1.1 Meccanismo
Durante
la pre-menopausa, un periodo che può durare anche 10 anni, il corpo femminile
riduce notevolmente la produzione estrogenica (negli organi sessuali femminili)
fino al livello che l¹ovulazione e le seguenti mestruazioni cedono (ca. tra 40
e 50 anni). Nel tentativo di riattivare la produzione estrogenica, le
gonadotropine (LH -luteo e FSH -follicolostimolante nell¹ipofisi) aumentano di
concentrazione (ca. tra 40 e 80 anni).
In
premenopausa quindi le gonadotropine si comportano già come in età avanzata
mentre (sempre di meno) gli estrogeni si comportano da giovani. Questo causa
sbalzi di regolazione ormonale che si percepiscono (chi più chi meno) in
sintomi come vampate di calore, mal di testa, esaurimento, irritazioni della
vagina, sbalzi d¹umore, depressioni, irrequietudine interna Š, in parte simili
alla sindrome premestruale. Essendo coinvolti questi ormoni (e altri che
cambiano anche concentrazione come progesterone, ossitocina e prolattina) anche
in alcuni processi metabolici (come quello del calcio o della lipidemia)
possono presentarsi notevoli alterazioni.
3.8.1.2 Regole igieniche
e nutritive
Le
regole igieniche e nutritive durante questo periodo sono le seguenti:
- Tanto movimento (non sforzato) per
diminuire lo stress, curare il sistema motorio e cardiovascolare.
- Nutrizione ricca di calcio, magnesio,
vitamina D e K per mantenere l¹apparato osseo.
- Non esagerare con fosfati e proteine per
limitare la perdita di minerali e controllare per lo stesso scopo, ogni tanto,
l¹acidità dell¹urina (pH media tra 6.2Š6.8).
- Lipidi basso molecolari e non saturi
(burro, olio pressato a freddo) invece di grassi animali e vegetali.
- Tenere d¹occhio l¹ipoglicemia che acutizza
i sintomi menopausali.
Rina
Nissim propone:
- Un¹alimentazione ricca di proteine
vegetali: fagioli, piselli, ceci, lenticchie, soia (tutti leguminacei con alti
tassi di fitoestrogeni e fibre) ma anche tofu (di soia) e funghi; un po¹ di
proteine di pesce e pochissime di carne, uova e formaggi.
- Un¹alimentazione ricca di calcio (ma
scarsa di latticini?):
- Latte di soia, tofu
(normalmente arricchito di calcio minerale).
- Integrali, avena, noci,
nocciole, sesamo, mandorle.
- Carote, verze, spinaci, patate,
sedano, cipolle, broccoli.
- Sarde e ³pesce grasso² (oli
omega-3 e vitamina D).
- Frutta secca: fichi,
datteri, uvette, albicocche.
- Acqua minerale ricca di
calcio.
- Equiseto, ortica come
piante medicinali.
Personalmente
non mi sento di fare il missionario alimentare della mia clientela che pare
essere molto diversa di quella della Signora Nissim. In più pare anche che la
mia scuola di fisiologia umana sia abbastanza diversa della sua e che sono
troppo ignorante per capire le finezze metaboliche delle centinaia di alimenti
consumati e quindi come al solito mi astengo da giudizi sommari. Per una dieta
come sopra indicata, applicata ad una mia cliente (in menopausa) aggiungerei
per esempio almeno: vitamina B12 (3 mcg), vitamina D (10 mcg), ferro (10 mg),
zinco (12 mg) e calcio (800 mg), eventualmente altri secondo i disturbi
accusati. Inoltre controllerei cautamente il consumo di leguminacee per
garantire l¹equilibrio degli aminoacidi essenziali, caso mai prescriverei
proteine basso molecolari come aggiunta alimentare. Come suggerimento
consiglierei a una cliente, che si nutre così, un uovo e due cucchiai da
minestra di lievito al giorno (vitamine complesso B, A, D, diversi minerali) e
per il Ticino il sale iodato.
Il
mio relativo comportamento terapeutico verso il mio cliente è di solito il
seguente:
- Tento di capire le abitudini e preferenze
nutrizionali del cliente.
- Tento di immaginarmi il contenuto
energetico e ³costruttivo² in carboidrati, lipidi e proteine di vario tipo e il
contenuto di micro nutrienti, ballasto e acqua.
- Li paragono con le patologie e fattori
rischio individuali del cliente e i noti fabbisogni e mancanze per determinate
patologie e fattori rischio.
- Tento di motivare il cliente a moderarsi
un po¹ con gli alimenti individualmente controindicati e a dare preferenza
invece a quelli individualmente indicati (per me non esistono generalmente
indicati e controindicati; è questione di individuo e dosaggio).
- Propongo di sostituire elevati fabbisogni
e mancanze non facilmente correggibili nella nutrizione abituale con prodotti
concentrati.
- In caso di alto rischio, dubbi e sospetti
faccio fare in laboratorio le analisi di minerali, vitamine, eventualmente
metaboliti e un quadro differenziato del sistema immunitario.
In
base a questo, normalmente riesco a individuare un consiglio mirato e tarato
per un determinato cliente. È poi quasi sempre sorprendente il contrasto di
questo consiglio con le convinzioni dietetiche del cliente (formate sulla base
dell¹opinione pubblica pseudomedica).
Certo
che un comportamento individualizzato, di questo tipo, richiede un grande
impegno terapeutico in tempo ed eventualmente in laboratorio che in ultimo paga
il cliente. Ed è ben più difficile che pregare il rosario delle ultime mode
nutritive e curative. Ma farlo bene è un buon investimento a favore del cliente
perché risparmia quotidianamente in frustrazioni e soldi per impegni e prodotti
futili nelle concrete circostanze.
3.8.1.3 Micronutrienti
spesso scarsi
I
seguenti micronutrienti in dosi terapeutiche possono notevolmente migliorare i
sintomi menopausali:
sostanza dosaggio indicazione
Vitamina E 400
mg vampate,
esaurimento, depressione,
pomata irritazioni
della vagina
Vitamina C 1
g combinato
con
Bioflavonoidi 100Š200
mg (esperidina,
rutina, Š) vampate, crampi gambe,
esaurimento, lipidemia.
Compl.vit.B alto
dosaggio con min. 25 mg B6 e tanta cholina:
sbalzi
ormonali, tutti sintomi tipici.
Vitamina D 10
mcg
Calcio 800
mg
Magnesio 400
mg demineralizzazione
ossea, irritabilità e sbalzi
d¹umore.
Preparato multiminerale con
Zn, Cr, Si, Mn:
demineralizzazione
ossea.
Olio di enotera 2Š4 caps. vampate,
irritazioni vaginali, sbalzi d¹umore.
3.8.1.4 Fitoormoni e
simili agli ormoni
Per
approfondire il tema nel senso ³nutritivo² (anche se terapeuticamente poco
usabile) consiglio la lettura di:
FIORAVANTI
F., RUGGERI, D.: Alternative agli estrogeni: XENIA edizioni, Milano 1999.
Essendo
gli ormoni ³invenzioni evolutive² molto anziane, in tante piante medicinali e
anche in tante piante alimentari sono contenute sostanze che hanno
caratteristiche simili agli ormoni sessuali:
- ³Fitoestrogeni² in tutte le leguminacee,
specialmente in piselli e soia ma anche in tutti gli altri innumerevoli tipi di
leguminacee.
- Flavonoidi, in paesi anglosassoni anche
vitamina P, (rutina, esperidina, ...) in tante piante medicinali come buccia di
agrumi (esperidina), ruta, ippocastano (rutina), fruct. rosae caninae,
crataegus, ginkgo, carduo, betulla, coda cavallina, camomilla, passiflora, ...
- Fitormoni specifici come cimicifuga,
daucus carota, lupulus, agnus castus, lycopus, caulophyllus, dioscorea (Yam),
galega, pulsatilla, rheum rhaponticum, lithospermum, Š
- Acidi lipidici essenziali come linolici,
linolenici, omega-3 e omega-6 come contenuti in olio di lino, enotera,
borraggine, pesce, canapa, ...
3.8.1.5 Regolatori
ormonali per la menopausa
La
Signora Nissim propone la seguente ricetta:
Rp. TM Alchemillae progesteronico
TM
Lithospermum progesteronico
TM
Agni casti progesteronico
TM
Achilleae aa 10 progesteronico
TM
Crataegi ad 46 estrogenico
D.S.
Ingerire 20 gocce (0.5 ml) la mattina in un po¹ d¹acqua.
Personalmente
prescrivo spesso la seguente:
Rp. Tinct. Agni Casti 100
Tinct.
Dioscorea 100
TM
Hydrastis 50
TM Senecio
Vulg. 50
Tinct.
Cimicifugae ad 500
D.S.
Ingerire 2 pipette, 3 volte al giorno in un po¹ d¹acqua tiepida.
Cave!
Controindicato (per scrupolo medico) a pazienti afflitti da tumori al seno
sensibili agli estrogeni.
3.8.1.6 Vampate di
calore
La
Signora Nissim propone la seguente ricetta:
Rp. TM Salvia sclarea estrogenico
TM
Meliloti aa 10 estrogenico
TM
Cupressi estrogenico
TM
Hamamelis aa 4 astringente
D.S.
ingerire 15 gocce (0.5 ml) due volte al giorno in un po¹ d¹acqua.
Personalmente
non ho avuto grande successo con le mie proprie ricette contro le vampate di
calore e non prescrivo rimedi contro questo disturbo. Il regolatore ormonale
sopra citato, che contiene un alto tasso di cimicifuga (estrogenico), normalmente
riduce le vampate a un livello sopportabile (mi dicono). Lo svantaggio è che,
per scrupolo medico, non lo posso prescrivere alle pazienti afflitte da tumori
al seno sensibili agli estrogeni.
3.8.1.7 Secchezza
vaginale
La
Signora Nissim consiglia la vitamine E, olio di lino, di germe di frumento, di
enotera, borragine ed estratto di meliloto ingeriti, e questo posso solo
sostenerlo, anche se personalmente sono un po¹ più cauto con i dosaggi.
Come
sostanza ³scivolante² propone:
Rp. Unguento idrofilo 100
Olio
di ricino 5
Chamom.coct.ol. 2.5
Aeth.
Niaouli 1
Aeth.
Limonis 1
Aeth.
Cupressus 0.5
Aeth.
Salviae sclareae 0.5
M.f.
unguentum D.S. spalmare nella vagina a necessità.
3.8.2 Andropausa
Anche
il funzionamento dell¹apparato genitale maschile subisce delle variazioni con
l¹età. Mia moglie dice che ho subito già la ³terza primavera² e spera che sia
l¹ultima.
Nella
letteratura medica si trova poco in merito, anche se è evidente che la virilità
normalmente diminuisce con l¹età (forse perché gli interessi si differenziano).
La fertilità maschile invece rimane abbastanza intatta anche in senescenza.
3.9 Cervello e capacità mentali
Le
capacità mentali non diminuiscono per forza con l¹età, come lo dimostrano tanto
figure storiche quanto recenti, con una lucidità mentale straordinaria anche in
senescenza. La proprietà comune a loro è che usavano e usano le capacità
cognitive con zelo, regola igienica numero uno per chi intende invecchiare in
modo lucido.
Aumentano
invece con l¹età le patologie degenerative del sistema nervoso centrale come
demenza di senescenza e morbo di Alzheimer (vedi patologia del sistema nervoso
centrale).
4.0 La
morte
La
morte è definita come termine della vita di un individuo, descritto in senso medico
come sequenza di deficienze funzionali irreversibili di:
- Respirazione.
- Circolazione.
- Sistema nervoso centrale.
Vengono
trattati i seguenti temi:
4.7 Accompagnamento alla morte
4.8 Assistenza
alla morte e eutanasia
4.9 Morte,
cultura e lavoro di lutto
4.1 Fasi della morte
Si
distinguono quattro fasi:
- Morte clinica: arresto circolatorio
completo con i sintomi:
- Mancanza di pulsazione
della carotide (sintomo circolatorio).
- Mancanza di respirazione
(sintomo respiratorio).
- Pupille completamente
aperte (sintomo neurovegetativo).
- Colore cianotico di derma e
mucosa (secondo sintomo circolatorio).
Potenzialmente reversibile
entro breve tempo con misure di rianimazione e mezzi tecnici.
- Morte corticale: cedimento delle funzioni
coscienti del sistema nervoso centrale: coma. Possibile la sopravvivenza
³vegetativa² anche per molto tempo se è garantito l¹approvvigionamento di
nutrienti e l¹escrezione ev. con mezzi tecnici.
- Morte cerebrale: cedimento di funzioni
anche vegetative cerebrali: criterio per la morte vegetativa di un individuo.
Eventualmente sono mantenibili delle funzioni vegetative per un certo periodo e
secondo i centri vegetativi lesi, cioè: respirazione, circolazione, nutrizione,
escrezione con mezzi tecnici.
- Morte biologica: necrosi di tutti gli
organi.
Fisiologicamente
il cedimento di ciascuna delle tre funzioni:
- respirazione,
- circolazione,
- neurovegetativo,
porta
alla morte.
A
mancante respirazione per impedimento delle vie respiratorie o paralisi della
muscolatura respiratoria o per cause neurogene manca l¹ossigeno per il
metabolismo energetico delle cellule che porta prima alla morte cerebrale
perché cedono dopo poco tempo le funzioni di controllo e comando nervoso.
A
mancante circolazione per arresto cardiaco neurogeno o paralisi della
muscolatura cardiaca o ipovolemia manca l¹ossigeno per il metabolismo
energetico delle cellule che porta prima alla morte cerebrale perché cedono
dopo poco tempo le funzioni di controllo e comando nervoso.
A
lesioni di centri neurovegetativi elementari per intossicazione endogena o
esogena o per necrosi o mancante ossigeno o glucosio, segue la perdita di
controllo e di comando di funzioni respiratorie o circolatorie che sono letali.
Metabolicamente
si muore di:
- Mancanza energetica:
- Ossigeno ->
³soffocamento² cellulare (respiratorio, circolatorio).
- Glucosio -> ³affamamento²
cellulare (digestivo, circolatorio).
- Mancanza d¹acqua (disidratazione con choc
ipovolemico, a livello cellulare: digestivo, circolatorio o elettrolitico).
- Intossicazione/destabilizzazione
omeostatica (interna -> p.es. iperuremia per crollo renale; esterna ->
p.es. eccessivo consumo di alcool); a livello cellulare destabilizzazione
elettrolitica / intossicazione cellulare.
- Cedimento di controllo e comando nervoso
con crollo di funzioni respiratorie, digestive o circolatorie.
Statistica
delle cause di morte (Germania 1965 Š 1990): per 100¹000 uomini a sinistra,
100¹000 donne a destra.
4.5 Tipo di morte
Per
motivi giuridici si distingue tra morte naturale (malattia, senescenza, ...) e
morte forzata (incidente, suicidio, Š). La morte forzata deve essere immediatamente
annunciata alla polizia.
4.6 Attestato di morte
Deve
essere riempito dal medico e contiene una parte amministrativa per le relative
istanze e una parte confidenziale che serve per la statistica sulle cause di
morte per rilevare dati epidemiologici sulla mortalità in generale e la
morbosità di determinate malattie.
4.7 Accompagnamento alla morte
Morire
è il periodo tra l¹inizio dello spegnimento di funzioni vitali e la morte. Ci
sono sia delle cliniche (ospizi) sia delle persone specializzate che si dedicano
a questo difficile compito, quando né familiari né ospedali sono in grado di
farlo.
L¹accompagnamento
alla morte è la cura di moribondi che consiste nell¹applicazione di tutte le
misure disponibili:
- per rendere più sopportabili i disagi e i
dolori,
- dedicandosi completamente alla persona e
- soddisfacendo le sue esigenze
particolari.
4.8 Assistenza alla morte e eutanasia
L¹assistenza
alla morte (eutanasia) consiste in comportamenti di alta rilevanza morale ed
etica determinata da tanti fattori socioculturali. Comprende la facilitazione
della morte e la diminuzione dei dolori di una persona irriversibilmente
ammalata. È da distinguere cautamente l¹assitenza alla morte (palliativa)
dall¹assistenza per la morte (eutanasia attiva e passiva).
Sono
trattati i seguenti argomenti:
4.8.1 Eutanasia
attiva diretta e indiretta e assistenza al suicidio
4.8.1 Eutanasia
attiva diretta e indiretta e assistenza al suicidio
- L¹assistenza medica alla morte tramite
antidolorifici che non comprenda una diminuzione della durata di vita, non solo
è concessa ma spesso indicata, anche se questa misura palliativa causa delle
alterazioni di coscienza.
- L¹eutanasia attiva diretta come mirata
abbreviazione della vita è legalmente non concessa, anche se si tratta di un
espresso, sincero e immutabile desiderio del moribondo.
- L¹assistenza al suicidio rimane
legalmente impunita. I limiti verso l¹eutanasia attiva diretta sono,
d¹altronde, individualmente parecchio fluttuanti e di non facile valutazione
giuridica. In Svizzera si occupano delle organizzazioni come EXIT di questo
compito sociale e con vari commenti pubblici.
- Impunibile rimane una misura che ha come
scopo l¹allentamento di dolori e comporta come effetto collaterale una
possibile diminuzione poco rilevante della vita (cosiddetta eutanasia attiva
indiretta).
4.8.2 Eutanasia
passiva
³Lasciar
morire² cioè astenersi da misure che prolungano la vita nel caso che:
- Sembra vano il proseguimento dell¹attuale
o di un¹ulteriore cura.
- È temibile un prolungamento dell¹agonia.
- Non è probabile un prolungamento della
vita, ma il rischio di protrarre la morte mette il medico davanti a difficilissime
valutazioni sia cliniche sia umane.
Davanti
a questa situazione ci sono le seguenti (e non esaurienti) regole:
- Se il moribondo desidera la protrazione
della terapia, è da rispettare anche se è valutata vana dal medico.
- Il cedimento terapeutico è comunque
concesso dopo cauta consultazione e documentazione medica di comune accordo con
il moribondo.
- Se manca un¹espressione attuale di
relativa volontà del moribondo, è corretto da parte del medico interrompere le
misure terapeutiche, limitandosi a misure palliative di riduzione di dolori e
disagi.
- Una cura intensa, al di là della morte
cerebrale, non è permessa dal legislatore.
4.9 Morte, cultura e lavoro sul lutto
Chi
intende approfondire il tema (è il caso per ogni terapista), legga il seguente
libro:
KAST,
Verena: ³L¹esperienza
del distacco² (lutto, perdita, abbandono ecc.) Ed. RED
La
morte di una persona, il relativo comportamento e lo stato d¹animo delle
persone socialmente, relazionalmente ed emotivamente coinvolte, hanno una
rilevante dimensione sia socioculturale sia psichica.
A
livello culturale si onora il defunto con cerimonie, rituali e abitudini
commemorative fortemente legate a credenze spirituali e religiose, dando
conforto solidale ai superstiti.
Nel
tessuto sociale viene a mancare una persona con le sue competenze, compiti e
responsabilità nonché i suoi beni e debiti. Per i superstiti si tratta di
regolare e di riorganizzare in quanto possibile la nuova situazione.
A
livello emotivo-relazionale ciascun coinvolto superstite ha da fare i conti con
la nuova situazione e spesso con se stesso; non solo in quanto sono cambiati
struttura e funzionamento della vita relazionale ma spesso è anche motivazione
per rivedere e modificare sotto l¹influsso di forti emozioni la propria
struttura e il proprio funzionamento psichico. Il terapista si trova spesso
nella condizione di dover affrontare queste situazioni con un suo cliente
durante una terapia. È una parte nobile del nostro mestiere, ed è bene
intendersene.
Interpretare
la morte di una persona cara come forzato e imposto stimolo per un processo
psichico coscientemente vissuto ed elaborato, è quello che con un termine
moderno viene chiamato ³lavoro di lutto². Come ci insegna la Signora Kast, il
lutto ha una dimensione processuale psichica che segue certe tappe e un
determinato percorso. Come lavoro è sempre duro e lungo. Se malfatto, si
perpetua. Può diventare la causa di futuri disagi scomodissimi di tipo
scostamento, idealizzazione e condizionamento mentale come può evolversi, a
fonte di propri mutamenti nobilissimi, verso un¹identità più autonoma e
soddisfatta, equilibrata e sicura.
Impressum
Peter Forster, medico naturalista NVS, docente di
³Materia medica per Naturopati² e terapista di
tecniche corporee.
Bianca Buser, naturopata e terapista di tecniche
corporee,
terapia ortomolecolare, aromaterapia e fitoterapia
applicata.
Testo a cura di Benedetta Ceresa, naturopata
Segretariato:
Bianca Buser
6953 Lugaggia, Svizzera
Tel. & Fax: 091 943ʼ57ʼ93
E-mail: beb@coa.ch
Impaginazione e stampa:
Laser - Fondazione Diamante Lugano
Patologia & Terapia, 2a Edizione
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© 2005 P. Forster & B. Buser via Tesserete,
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