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Medicina popolare

per autodidatti

 

 

settembre 7, 2005


Indice della pagina

 

1.0      Pre gravidanza fino al primo sviluppo

1.1      Pre gravidanza e concepimento

1.2      Gravidanza

1.3      Parto

1.4      Allattamento e prima infanzia

1.5      Fanciullezza e pubert‡

 

2.0      Disfunzioni procreative

2.1      Infertilit‡ femminile

2.2      Infertilit‡ maschile

 

3.0      Disfunzioni legate allπet‡ avanzata

3.1      Sistema scheletrico

3.2      Apparato tegumentario (pelle)

3.3      Sistema urinario

3.4      Apparato respiratorio

3.5      Apparato digestivo

3.6      Apparato cardiovascolare

3.7      Organi di senso specifici

3.8      Sistemi riproduttivi

3.9      Cervello e capacit‡ mentali

 

4.0      La morte

4.1      Fasi della morte

4.2      Cause fisiologiche

4.3      Cause metaboliche

4.4      Cause patologiche

4.5      Tipo di morte

4.6      Attestato di morte

4.7      Accompagnamento alla morte

4.8      Assistenza alla morte e eutanasia

4.9      Morte, cultura e lavoro di lutto

 

PT 6.2

 

Patologia crescita e sviluppo

Malattie, Disfunzioni, Terapie

 

© Peter Forster

Bianca Buser

 

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Pagine correlate: MmP 24

Ricettario popolare

Trattare con la morte ...

 

Hans Baldung Grien 1509

 


In questo capitolo, trattandosi di temi che vanno dalla pre gravidanza fino al lavoro di lutto dopo la morte di una persona, Ë meglio che si tenga presente che la maggioranza degli argomenti trattati non sono minimamente ≥patologici≤ e neanche ≥disturbi≤ ma normalissimi stadi con i relativi disagi dellπesistenza.

-          Gravidanza e parto.

-          Prima infanzia, fanciullezza e adolescenza.

-          Menopausa, et‡ avanzata, senescenza e morte.

 

» invece una specie di ≥paranoia culturale≤ quella di classificare ogni disagio come ≥malattia≤. Non ho mai capito se questo Ë frutto del ≥marketing sanitario≤ o di una megalomania umana che interpreta il proprio conforto come obiettivo e ultima ragione della creazione.


1.0      Pre gravidanza fino al primo sviluppo

Vengono trattati i seguenti temi:

1.1      Pre gravidanza e concepimento

1.2      Gravidanza

1.3      Parto

1.4      Allattamento e prima infanzia

1.5      Fanciullezza e pubert‡

1.1      Pre gravidanza e concepimento

Vengono trattati i seguenti argomenti:

1.1.1   Pillola contracettiva

1.1.2   Peso corporeo della madre

1.1.3   Stato del padre

1.1.4   Alimentazione e micronutrienti

1.1.5   Carica di metalli pesanti

1.1.1   Pillola contracettiva

I medicamenti contracettivi inibiscono lπassorbimento di vitamine C, B6, B12 e acido folico. Chi vuol fare un figlio dovrebbe sostituire il medicamento contracettivo 3...6 mesi prima del concepimento e somministrare durante questo tempo un preparato multivitaminico-minerale ricco del complesso vitaminico B e almeno 0.4 mg di acido folico oltre a 0.5 gr di vitamina C.

1.1.2   Peso corporeo della madre

Il rischio di complicazioni in gravidanza aumenta:

-  Per il bambino con sottopeso della madre.

-  Per la madre con marcata obesit‡.

Durante la gravidanza sono pericolose delle cure dimagranti perchÈ causano malnutrizioni che la madre forse gestisce egregiamente ma che alla prole causano enormi rischi dello sviluppo.

1.1.3   Stato del padre

Se non Ë carente di vitamina A, C e E, nonchÈ di zinco, se fuma poco e non consuma smisuratamente alcolici, se non Ë troppo carico di piombo, mercurio e cadmio, il suo seme dovrebbe essere abbondante, vigile e ben formato.

1.1.4   Alimentazione e micronutrienti

La carenza di diverse vitamine e minerali aumenta il rischio di una prole malformata, specialmente:

                                       Sostituzione raccomandata

                                       (dosi giornaliere)

Acido folico                    0.8 mg

Vitamina B1                   1.5ä2 mg

Vitamina B2                   1.6ä2.2 mg

Vitamina B12                 3ä5 mcg

Vitamina A                     2π500 U.I.   meglio Betacarotene cave! sovradosaggio Vit.A

Zinco                              15ä20 mg

 

Una gamma di altre vitamine e minerali Ë necessaria per un buono sviluppo della prole ed Ë saggio come futura madre farsi una bella scorta. Chi non puÚ curare attentamente la propria nutrizione in modo che sia genuina e variata, assuma un preparato multivitaminico-minerale ad alto dosaggio ed eventualmente vi aggiunga calcio (1.2ä1.5 gr), magnesio (600ä800 mg), ferro (10ä15 mg) e iodio (200 mcg) secondo la composizione del preparato.

1.1.5   Carica di metalli pesanti

In ambienti ad alto rischio per la carica di metalli pesanti (specialmente piombo, mercurio, cadmio e nichel) puÚ essere conveniente controllare la carica individuale con appositi esami ed ev. ricorrere a una disintossicazione.

1.2      Gravidanza

Vengono trattati i seguenti argomenti:

1.2.1   Peso corporeo della madre

1.2.2   Alimentazione e micronutrienti

1.2.3   Disturbi fisici in gravidanza

1.2.4   Malattie della gravidanza fino al primo sviluppo

1.2.1   Peso corporeo della madre

Idealmente il peso corporeo in gravidanza aumenta da 10 kg per le donne un poπ massicce fino a 13 kg per le donne gracili. Questo corrisponde a un aumento di peso di ca. 0.5 kg per settimana nel secondo e terzo trimestre della gravidanza.

» evidente che questo richiede una sufficiente nutrizione.

1.2.2   Alimentazione e micronutrienti

Ä  Nutrizione con sufficienti micronutrienti.

    - Giornalmente frutta, verdura, integrali, latticini e proteici (carne, pesce, uova,  legumi, noci, tofu).

    - Alimenti ricchi di ferro, calcio, vitamina D, zinco, acido folico e fibre.

    - Frequenti pasti anche intermediari sostanziosi.

 

Ä  Pasti abbondanti per aumentare di peso (vedi sopra).

 

Ä  Per garantire la somministrazione di calcio e vitamina D:

    - Tre volte al giorno prodotti lattici: latte intero, yogurt, ricotta, formaggio con o tra i pasti.

    - Se non Ë fattibile: sostituzione di calcio (1.2 ä1.5 gr) e di vitamina D (10ä15 mcg).

 

Ä  Per facilitare lπassorbimento di ferro: giornalmente carne, volatili o pesce e alimenti ricchi di vitamina C.

 

Ä  Sale (iodato) a piacere non secondo dubbiosi criteri di ≥sano o malsano≤.

 

Ä  Nutrizione scarsa di alimenti ≥vuoti≤ di micronutrienti.

 

Ä  Nutrizione scarsa di alimenti industriali (per le aggiunte sintetiche).

 

Ä  Lavare bene o spellare frutta e verdura per evitare la somministrazione di pesticidi.

 

Ä  Limitare il consumo di caffeina (inibisce lπassorbimento di ferro, zinco e diversi minerali).

 

Ä  Non somministrare micronutrienti in megadosi, in gravidanza non si fanno esperimenti e il sovradosaggio puÚ nuocere alla prole (p.es. pi˘ di 8π000 U.I. di vitamina A in gravidanza aumenta massicciamente il rischio di deformazione della prole. Ideale sarebbe intorno ai 2π500 U.I.).

 

Ä  Limitare strettamente il consumo di alcool e tabacco.

1.2.3   Disturbi fisici in gravidanza

Vengono trattati i seguenti argomenti:

1.2.3.1   Disturbi di digestione

1.2.3.2   Riflusso iatale e bruciore di stomaco

1.2.3.3   Nausea

1.2.3.4   Stitichezza

1.2.3.5   Emorroidi

1.2.3.6   Vene varicose

1.2.3.7   Mal di schiena/sciatica

1.2.3.8   Ipoglicemia di gravidanza

1.2.3.9   Diabete di gravidanza

1.2.3.10 Ipertonia

1.2.3.11 Tossicemia

1.2.3.12 Somministrazione di supplementi vitaminici e minerali

1.2.3.1   Disturbi di digestione

Durante la gravidanza si allenta la peristalsi intestinale per assorbire meglio ferro, calcio e vitamina B12. Questo fatto, sommato alle variazioni ormonali, crea spesso disturbi come bruciore allo stomaco e riflusso iatale, nausea e costipazione. Una prima misura Ë quella di mangiare poco alla volta ma molto frequentemente.

1.2.3.2   Riflusso iatale e bruciore di stomaco

Riflusso di contenuto gastrico nellπesofago.

 

Sintomi: bruciore e dolore ad inghiottire.

 

Cause: ernia iatale o chiusura incompleta dellπentrata gastrica, peggioramento per tosse, starnuto, cibi grassi, nicotina.

 

Terapia (palliativa):

-  Mangiare poco alla volta ma molto frequentemente.

-  Ultimo pasto 3 ore prima di sdraiarsi.

-  A letto, tenere la testa leggermente sollevata.

-  Non mangiare immediatamente prima di sforzi fisici.

-  Evitare cibi fortemente speziati.

-  Lπuso regolare di antiacidi Ë sconsigliato (vedi capitolo patologia digestiva).

-  Pochi alimentari ≥acidogeni≤: caffË, alcool, dolciumi.

-  Nicotina indebolisce il muscolo sfintere.

-  Regolazione della digestione.

 

Per aiutare a guarire lπinfiammazione cronica dellπesofago ed evitare mutazioni del tessuto coinvolto si Ë dimostrata utile la seguente ricetta (non molto ortodossa ma efficace):

 

Rimedio Esofagite cronica di riflusso

Rp.     Nigellae oleum                                            30              (antistaminico)

           Tinct. Chamomillae                                                      (antinfiammatorio)

           Tinct. Altheae                                                                 (mucillaginoso)

           Lecitina   aa                                ad              50              (emulgatore)

F. emulsione D.S. Scuotere bene prima dellπuso! Ingerire pi˘ volte al giorno 15 gocce in porzioni di 3 gocce in intervalli di 1ä2 minuti (≥lubrifica≤ la mucose dellπesofago con le sostanze attive).

1.2.3.3   Nausea

(Frequente nella prima met‡ della gravidanza):

-  Mangiare poco alla volta ma molto frequentemente.

-  Mangiare ≥crackers≤ in caso di attacchi.

-  Bere tra i pasti.

-  Se non servono: vitamina B6 (25ä75 mg) e magnesio (200ä500 mg).

-  Se non aiuta neanche questo: bere 1 dl di propria urina fresca mattutina con acqua minerale gasata.

1.2.3.4   Stitichezza

-  Bere sufficientemente.

-  Attivit‡ sportiva leggera ma regolare.

-  Fibre vegetali, meglio tramite frutta, verdura e integrali.

-  Vitamina C (100ä500 mg).

-  Attenti coi lassativi: hanno tutti anche degli effetti abortivi.

-  Un mite lassativo senza controindicazioni Ë la ≥Lactulose≤ (farmacia).

-  Un regolatore digestivo anche in gravidanza Ë il seguente:

    Rp.    Semen lini contusus               100            (Linusit Creola, Finck)

    D.S. 1ä2 c.m. la mattina con yoghurt, musliä Bere 1ä2 bicchieri di acqua.

1.2.3.5   Emorroidi

≥Vene varicose≤ allπano, interne o esterne. Spesso causate da tessuto venoso debole innato e/o ipertensione vena porta.

 

Sintomi:

Dolori, prurito, emazie allπano.

 

Terapia:

La terapia solita mira ai seguenti obiettivi:

-  Antinfiammatorio, digestivo, lassativo, carminativo, vaso rinforzante sistemico.

-  Compresse, pomate, supposte con simili effetti e astringenti.

-  Visto che Ë spesso coinvolto lo ≥strozzamento≤ della vena porta, personalmente, dedico speciale attenzione al fegato con ev. misure adatte per farlo funzionare meglio.

-  In gravidanza massima attenzione con i lassativi: puÚ essere adatta la ≥Lactulose≤.

ã> ric. Y)ä AB)

 

Rimedi per emorroidi in gravidanza:

Dopo aver controllato il funzionamento del fegato occorre spesso anche un relativo rimedio.

 

Y)       Cura base

           Rp.   TM Chamomillae                                                 (antinfiammatorio)

                   TM Calami                                                            (tonico amaro-vena porta)

                   TM Foeniculi                                                         (carminativo)

                   (TM Rusci aesculeati)                     ad        100  (emazie vene costritt.)

           D.S. Mattina e sera ingerire 1ä2 ml in un poπ dπacqua.

 

Z)       Compresse emorroidali

           Rp.   TM Arnicae

                   TM Chamomillae             aa              ad              50

           D.S. 2 c.t./1/2 l dπacqua. Mattina e sera compresse per unπora,

           frequentemente da cambiare.

 

AA)   Pomata emorroidale

           Rp.   Hamametum-Salbe                            (Hamamelis, astringente)

                   (Schwabe)

           D.S. secondo le indicazioni del produttore.

 

AB)   Supposte contro emazie emorroidali

           Rp.   Supposte RUSCORECTAL               (Ruscus aesculeatus)

                   (Searle)

           D.S. Secondo le indicazioni del produttore.

1.2.3.6   Vene varicose

In gravidanza si sviluppano spesso delle vene varicose. Conviene curare preventivamente le gambe per evitare flebiti e trombo flebiti.

Terapie:

 

Migliorare le condizioni del flusso venoso, rinforzare le pareti, regolare la permeabilit‡, sciogliere le fibre di trombi:

-  Camminare, nuotare, alzare le gambe.

-  Idroterapie (senza massaggio sottπacqueo a getto; embolie!).

-  Durante il lavoro in piedi: calze a compressione.

-  Dietetica contro la costipazione e reintegrare i simbionti intestinali.

-  Alcool e nicotina con misura.

-  Fitofarmaci: ã> ric. X)ä AD)

    -   Ippocastano: pediluvi e pastiglie per rinforzare il tessuto.

    -   Rosmarino (pediluvi), Ginko biloba (TM, pastiglie) per migliorare la circolazione.

    -   Hamamelis come astringente (pomata).

    -   Melilotus come fibrinolitico (asperulus e ruta sono controindicati in gravidanza).

    -   Flavoni, Flavonoidi: Solidago, Ginko, Crataegus, Betulla, Equiseto.

 

Rimedi:

X)       Varici (pesantezza gambe, generico)

           Rp.  Essenza per bagno Ippocastano         permeabilit‡ e  rinforzo                                            tessuto vasale

           Essenza per bagno Rosmarini   aa       ad   200  circolazione

           D.S.f. Pediluvio serale con 1/2 misurino di essenze in un secchio di                                        acqua tiepido.

 

Y)       Varici (pesantezza, dolori, generico)

           Rp.   Hirudoid forte gel                                anticoagulante locale

                   (SANKYO Pharma (Schweiz) AG, F‰llanden)

           D.S. Spalmare sulle parti dolenti pi˘ volte al giorno.

 

Z)       Varici (generico, emorroidi, ferite, ulcera)

           Rp.   Hamamelum-Salbe (Schwabe)        Hamamelis, astringente

           D.S. Spalmare sulle parti interessate pi˘ volte al giorno.

 

AA)   Varici (sistemico, curativo trombi)

           Rp.          TM Meliloti                 30              fibrinolitico ematico

Facoltativo:       TM Rosmarini                             ipo-normatonici (vasotonico)

                          TM Ginko biloba                          ipertonici (vasotonico)

                          TM Crataegi                                 insuff. legg. card.

                          TM Equiseti                                  debol. tessuto connettivo

                          TM Solidagi   aa   ad   10             insufficienze leggere renali.

           D.S. Ingerire 3 p.d. 1ä2 ml (secondo aggiunte facoltative) per un anno.

 

AA1)Varici (locale, curativo trombi)

           Rp.   Phlebodrin                                           (pomata meliloti)

           D.S. Secondo indicazioni del produttore.

 

AB)   Varici (sistemico, curativo edemi)

           Rp.   Venalot novo Depot (Schaper & Br¸nner)           Ippocastano

           D.S. Secondo indicazioni del produttore.

 

AC)   Varici (sistemico, curativo, crampi notturni)

           Rp.   Venoplant         estratto ippocastano

           D.S. Ingerire la sera 20ä40 gtt.

 

AD)   Varici (locale con calze di compressione)

           Rp.   Reparil-Gel                                                           (Ippocastano)

           D.S. Spalmare leggermente! un poπ di gel sulle varici prima di mettere e   dopo aver tolto le calze di compressione.

1.2.3.7   Mal di schiena/sciatica

La gravidanza sposta il baricentro del corpo il quale assume una postura diversa, spesso con accentuata lordosi lombale e cervicale. Conviene farsi trattare una volta al mese da un terapista che se ne intenda del meccanismo e sa preparare il corpo al parto. Dopo il parto Ë consigliabile proseguire il lavoro per ripristinare la postura di prima.

1.2.3.8   Ipoglicemia di gravidanza

Lo sviluppo della prole modifica notevolmente il metabolismo energetico. Specialmente la mattina si puÚ abbassare la glicemia (glucosio nel sangue) a livelli troppo bassi, ma Ë possibile anche unπiper reattivit‡ insulinica e la soprareazione fa scendere la glicemia poco dopo dei pasti sostanziosi. Questo crea come sintomi leggere vertigini, mal di testa, impressione di confusione e di svenimento.

 

Aiutano in questi casi:

-  Mangiare poco alla volta, ma molto frequentemente, specialmente carboidrati complessi e alimenti, con indice di glucosio basso (legumi, fruttosio, ä).

-  Somministrare giornalmente due cucchiai da minestra di ≥lievito primario≤ (preferibilmente coltivato su melassa come BURGERSTEIN: Prim‰rhefe); contiene Cr in forma di ≥fattore di tolleranza glucosio≤ oltre a minerali e vitamine del complesso B.

-  Se non bastano queste misure vedi ≥patologia digerente: ipoglicemia≤, si somministra oltre al lievito, vitamina C, Mg, Zn, Mn, K.

1.2.3.9   Diabete gravidico

Per gli stessi meccanismi come in caso di ipoglicemia in gravidanza si puÚ sviluppare o unπiposecrezione insulinica o un assorbimento cellulare difettoso del glucosio che tengono alta la glicemia. La continua iper concentrazione di glucosio nel sangue, Ë tossica fra lπaltro per vasi e nervi. In caso di dubbio bisogna controllare la glicemia (oltre al medico anche diverse farmacie offrono questo servizio).

 

Casi lievi sono rimediabili in modo simile come per lπipoglicemia. Se i valori non rientrano nella norma entro pochi giorni, va assolutamente trattato dal medico, se no, cπË un forte rischio di lesioni sia della madre sia della prole.

 

Terapie di lieve forma di diabete mellito in gravidanza.

In fase iniziale di diabete mellito Ë molto efficace la somministrazione di cromio e zinco in preparazioni ortomolecolari (facilmente assorbibile dellπorganismo) perchÈ i due elementi facilitano il trapasso di glucosio tramite le membrane cellulari:

 

Rp. GLUCOSE TOLERANCE FACTOR (complesso di cromio-chelato)

    (Biofrid, D27316 Hoya)

D.S. Secondo le istruzioni del produttore.

 

Rp. Zinkvital (15 mg)

    (Burgerstein)

D.S. Secondo le istruzioni del produttore.

 

Rp. ZIMACHROM

    (Allsan)

D.S. Secondo le istruzioni del produttore

 

Disturbi medi e gravi: vanno curati dal medico che dispone non solo dei medicamenti ma che indica anche le procedure di controllo e di somministrazione. Lπaggiunta di Cr e Zn, come sopra indicato, puÚ far diminuire notevolmente lπuso di medicamenti antidiabetici).

1.2.3.10 Ipertonia

Ogni tanto si sviluppa una leggera ipertensione passeggera in gravidanza. Queste forme sono trattabili bene con la somministrazione di calcio e magnesio e acidi grassi omega-3 p.es.:

-  BURGERSTEIN ≥Dolomit≤ (Ca/Mg) 6ä8 pastiglie al giorno.

-  BURGERSTEIN EPA (500 MG) 4ä5 caps. al giorno.

In gravidanza Ë importante una sufficiente somministrazione di sale (iodato) (a piacere). » controindicato voler trattare lπipertonia con unπalimentazione scarsa di sale (iodato).

 

Delle forme gravi che richiedono medicamenti (vedi anche ≥tossicemia≤) vanno trattate dal medico che sa valutare i rischi per la madre e la prole.

1.2.3.11 Tossicemia

Se lπipertonia diventa rilevante e si congiunge con proteinuria ed edemi, si parla di tossicemia che puÚ essere letale sia per la madre sia per la prole e va quindi assolutamente trattata dal medico che se ne intende. Le seguenti sostanze ortomolecolari riducono il rischio:

-  Calcio: ca. 2 gr al giorno.

-  Vitamina B6: 25ä50 mg al giorno.

-  Olio di enotera: 5ä6 caps. al giorno.

1.2.3.12 Somministrazione di supplementi vitaminici e minerali

FinchÈ sono mantenute le indicazioni date nel capitolo ≥alimentazione≤ e non ci sono disturbi rimediabili con ≥micronutrienti≤, non occorrono ulteriori supplementi minerali o vitaminici. In caso di dubbio Ë meglio consultare un esperto piuttosto che ≥automedicarsi≤ perchÈ (e non solo in gravidanza) il troppo Ë altrettanto nocivo come il troppo poco.

1.2.4   Malattie della gravidanza fino al primo sviluppo

Vengono trattati i seguenti temi:

1.2.4.1   Alterazioni dellπimpianto

1.2.4.2   Pre-eclampsia - tossicemia

1.2.4.3   Mortalit‡ fetale

1.2.4.4   Imperfezioni alla nascita

1.2.4.5   Alterazioni postpartum

1.2.4.1   Alterazioni dellπimpianto

(fig. 32-21, A) (fig. 32-21, B)

-  Gravidanza ectopica - impianto esternamente allπutero; la gravidanza tubarica Ë il tipo pi˘ comune.

-  Placenta previa - la blastocisti si impianta nella parete uterina vicino alla cervice, e la placenta blocca lπapertura cervicale.

-  Placenta abruptio - distacco della placenta dalla parete uterina che avviene dopo la ventesima settimana di gravidanza.

1.2.4.2   Pre-eclampsia - tossicemia

-  Ipertensione acuta che avviene dopo la ventiquattresima settimana di gravidanza.

-  Associata a proteinuria e edema; puÚ essere causa di molte complicazioni.

-  PuÚ progredire fino allπeclampsia - con minaccia di morte.

1.2.4.3   Mortalit‡ fetale

-  Aborto - perdita di un embrione (o feto) prima della ventesima settimana; conosciuto anche come aborto spontaneo.

-  Mortalit‡ natale - parto di un bimbo non vitale dopo venti settimane.

1.2.4.4   Imperfezioni alla nascita

Anomalie funzionali o strutturali alla nascita; conosciute come anomalie congenite. Possono essere ereditarie o acquisite durante la gestazione o il parto. Le imperfezioni acquisite consistono in forme teratogene che agiscono sulla normale istogenesi e organogenesi.

1.2.4.5   Alterazioni post parto

-  Febbre puerperale - febbre da parto; sindrome caratterizzata da infezione batterica che progredisce fino alla setticemia e alla morte.

-  Mastite - infiammazione della mammella della madre.

-  Intolleranza al lattosio - incapacit‡ di digerire il lattosio (zucchero di latte) presente nel latte umano e animale a causa della mancanza dellπenzima lattasi.

1.3      Parto

Il parto stesso Ë un evento che, alle nostre latitudini, coinvolge tanti specialisti del settore sanitario anche se in realt‡ si tratta di una situazione vitale e non di una questione sanitaria. Infatti, da come si puÚ notare nella gran parte del mondo (non industrializzato) e in rari parti da noi, le madri vengono tradizionalmente assistite da levatrici in casa o case per la nascita.

 

Ci possono essere molteplici complicazioni del parto. Non entro in merito, perchÈ come naturopati non avremo lπoccasione di assistere, salvo che in veste privata.

1.4      Allattamento e prima infanzia

Non intendo allargarmi sui vantaggi dellπallattamento e le conseguenze alimentari in merito. Corrispondono le regole circa quelle della gravidanza con la differenza che la madre deve ≥mangiare per due≤ che significa ca. 500 fino a 700 cK al giorno pi˘ che in gravidanza.

 

Da tenere sottπocchio Ë lπabbondanza di Ca, Mg, Zn come minerali, di vitamine D, E, C, B6 e acido folico e di acido grasso omega-3 nonchÈ di iodio (in Ticino). Altre eventuali leggere carenze dipendono dalle abitudini nutrizionali della madre. In caso di dubbio Ë meglio lasciarsi consigliare da un esperto. Alle mie clienti che allattano consiglio spesso:

-  Lievito (BURGERSTEIN Prim‰rhefe) 20 grammi al giorno (contiene tanti minerali e vitamine compl.B).

-  Ca/Mg (BURGERSTEIN Dolomit) 6ä8 pastiglie al giorno.

-  Vit. A e D: (ADROKA Halibut) 1 caps. al giorno.

-  Acidi grassi omega-3: (BURGERSTEIN EPA) 2ä3 caps. al giorno.

Secondo il caso consiglio anche Zn (30 mg) come prevenzione infettiva ed eczemi, vitamina B6 (10 mg) come prevenzione allergica e altri secondo il caso.

 

Se la produzione di latte della madre Ë scarsa serve spesso il seguente rimedio di fieno greco (Trigonella) come usavano le levatrici di una volta:

Rp.         Tinct. Trigonella                                             325

               Tinct. Foenuculi                                             100

               Tinct. Millefolii                             ad              500

D.S.: Diluire 3 volte al giorno 2 pipette in un poπ dπacqua tiepida.

 

Contro le ferite dei capezzoli, aiuta spesso la pomata di calendula.

 

Da parte del bambino sono spesso scarsi i seguenti micronutrienti:

-  Acidi grassi linolici, linolenici e omega-3 se non allattati. Eventuale sostituzione con piccole dosi di olio di enotera e di EPA (BURGERSTEIN) nel biberon (bastano poche gocce).

-  Vitamina D3 durante i mesi invernali per bambini che stanno poco fuori. Eventuale sostituzione con gocce di vitamina D3 corrispondente a 10mcg (400 U.I.) al giorno.

-  Vitamine complesso B: specialmente se la madre che allatta Ë vegetariana. Eventuale sostituzione con piccole quantit‡ di lievito (BURGERSTEIN Prim‰rhefe) al bambino, oltre alla somministrazione di vitamina B12 da parte della madre che allatta.

-  Vitamina E: Eventuale somministrazione di 5...10 mg (esiste in polvere e olio).

-  Ferro: viene assorbito male dal latte materno: eventuale somministrazione di 5 mg al giorno in forma di gocce.

1.5      Fanciullezza e pubert‡

Il fabbisogno energetico di un fanciullo di sette anni, raggiunge facilmente quello della madre adulta, mentre un adolescente di quindici anni, puÚ avere il doppio fabbisogno nutritivo di un adulto.

 

Per il metabolismo energetico, necessitano grandi quantit‡ di carboidrati (i bambini li preferiscono in forma di dolciumi) perchÈ dispongono ancora di piccoli stomaci e consumano il 40ä50% del fabbisogno energetico in forma ≥concentrata≤ di lipidi. Unπesagerata limitazione ≥ideologica≤ dei relativi appetiti puÚ causare disturbi energetici e di crescita.

Meglio insistere che almeno una parte dei carboidrati sia del tipo ≥complesso≤ e almeno una parte dei lipidi siano oli pressati a freddo e burro.

 

Per il metabolismo ≥costruttivo≤ di crescita occorrono notevoli quantit‡ di proteine contenute soprattutto in prodotti animali (carne, volatili, pesce, latticini, uova) e vegetali (specialmente leguminose).

 

Come micro nutrienti durante la fanciullezza e lπadolescenza, esiste un grande fabbisogno dei seguenti nutrienti che alle nostre latitudini sono spesso scarsi:

-  Vitamina C e complesso B: per bambini che mangiano irregolarmente e poca frutta, verdura e legumi puÚ essere indicato la sostituzione con un preparato multiminerale / multivitaminico (p.es. BURGERSTEIN CELA). In altri casi consiglio succo dπarancio (invece del latte), fruttosio e lievito nel musli mattutino.

-  Poco calcio e magnesio relativo al troppo fosforo (salumi, bibite dolci industriali). Ideale sarebbe una relazione di 2Ca, 2P e 1Mg. Visto che il fosforo Ë eccedente propongo spesso la somministrazione di Ca/Mg 2:1 con ca. 1 gr di Dolomit BURGERSTEIN (corrisponde a 6 pastiglie al giorno).

-  Ferro (sangue) e zinco (crescita) sono spesso assorbiti male a causa della mancante acidit‡ stomachica. In caso di bisogno consiglio un supplemento di 5ä10 mg di Fe e di 10ä15 mg di Zn, in combinazione con vitamina C (acido ascorbinico).

-  In Ticino Ë endemica la mancanza di iodio: consiglio lπuso regolare di sale iodato in cucina.

2.0      Disfunzioni procreative

Lπinfertilit‡ puÚ avere tantissime cause che spetta allπesperto trovare ed eventualmente rimediare.

 

Vengono trattati i seguenti temi:

2.1      Infertilit‡ femminile

2.2      Infertilit‡ maschile

2.1      Infertilit‡ femminile

Tra le cause pi˘ diffuse per lπinfertilit‡ femminile ci sono le seguenti:

-  Donne con meno di 18% di massa lipidica al peso corporeo (media ca 25%) hanno problemi di regolare produzione di estrogeni. Questo puÚ inibire lπovulazione e il ciclo mestruale. Ogni tanto anche la marcata obesit‡ (BMI > 45) crea simili effetti.

-  Rilevante consumo di alcolici e caffeina puÚ disturbare la fertilit‡ (oltre due bicchieri di vino e 5 tazze di caffË).

-  Mancanza di vitamine E, B12, acido folico ferro e zinco.

-  Rilevante carica con metalli pesanti tossici come piombo, mercurio cadmio.

 

Come primo tentativo per migliorare la situazione si consiglia:

-  Supplemento multiminerale con 10ä20 mg di zinco e 10 mg di ferro.

-  Supplemento di complesso vitamina B con 0.4ä0.8 mg di acido folico e 2.5 mcg di vitamina B12.

2.2      Infertilit‡ maschile

Tra le cause pi˘ diffuse per lπinfertilit‡ maschile ci sono le seguenti:

-  Abitudine di bagni troppo caldi (riduce la motilit‡ degli spermatozoi).

-  Nutrizione scarsa di proteine qualitativamente alte, frutta e verdura fresca e integrali per mancanza di micronutrienti riduce la quantit‡ e motilit‡ di spermatozoi.

-  Forte consumo di alcool (pi˘ di tre superalcolici al giorno).

-  Obesit‡ maschile (BMI > 35) puÚ abbassare il tasso di testosteroni e la quantit‡ di spermatozoi.

 

Come primo tentativo per migliorare la situazione si consiglia:

-  Arginina 2ä4 grammi al giorno.

-  Vitamina C 0.5ä1 gr al giorno.

-  Zinco 60 mg al giorno.

-  Supplemento multiminerale con 50ä100 mcg di selenio e 100ä200 mcg di cromo.

 

3.0      Disfunzioni legati allπet‡ avanzata

Cambiamenti degenerativi che frequentemente caratterizzano la senescenza.

 

Non mi lamenterÚ che viviamo in un tempo il cui ideale sembra lπeterna giovinezza e la senescenza passa come malattia; forse Ë stato sempre cosÏ per chi se lo poteva permettere finanziariamente. Ritengo anche lecito passare alla senescenza senza rilevanti danni e malanni. Detesto solo lπideologia che non vuol ammettere che lπet‡ fa perdere alcune capacit‡ fisiche (e guadagnarne altre), e che mette dei dubbiosi principi estetici prima di quelli etici. E anche se li detesto, ad un mio cliente che desidera indicazioni in merito, le fornisco senza commento, perchÈ non mi sento di dover giudicare.

 

Vengono trattati i seguenti temi:

3.1      Sistema scheletrico

3.2      Apparato tegumentario (pelle)

3.3      Sistema urinario

3.4      Apparato respiratorio

3.5      Apparato digestivo

3.6      Apparato cardiovascolare

3.7      Organi di senso specifici

3.8      Sistemi riproduttivi

3.9      Cervello e capacit‡ mentali

 

3.1      Sistema scheletrico

-  Le ossa cambiano struttura, grado di calcificazione e forma.

-  Compaiono sbavature marginali, che possono limitare il movimento.

-  La diminuzione delle dimensioni e della densit‡ aumenta il rischio di fratture.

 

Come prevenzione (specialmente per le donne) valgono le regole per la prevenzione dellπosteoporosi.

 

Nellπosteoporosi diminuisce il volume osseo anche se la mineralizzazione Ë spesso regolare (a volte Ë anche combinata con osteomalazia). Secondo il modello sistemico ci possono essere diverse cause quasi sempre combinate:

-  Inattivit‡ fisica (paresie, malattie, incidentiä).

-  Et‡.

-  Alimentazione.

-  Ca, P, proteine, Vit. C, Vit. D scarsi.

-  Corpo troppo acido (fa escretare troppo Ca; misurare acidit‡ dellπurina).

-  Dipendenze come alcolismo, anoressia, sottopeso (BMI > 20).

-  Iatrogeni: diversi medicamenti come lungo uso di cortisone sistemico.

-  Malattie: disfunzioni paratiroide, ghiandole surrenali.

-  Mancanza di estrogeni/testosteroni in senescenza.

Una terapia coadiuvante consiste nelle seguenti misure:

-  Giornalmente unπora fuori casa allπaperto.

-  Con movimenti senza sforzo (passeggiare).

-  Dieta ricca di calcio e Vit. D (prodotti lattici) e equilibrata (attenti i vegetariani).

-  Regolari massaggi molto dolci per interrompere spasmo <ã> dolore.

-  Controllo e regolazione dellπacidit‡ del corpo ã> ric. A.

-  Se necessario, aggiunta di calcio/vit. D con pastiglie ã> ric. B o ≥fatto in casa≤ ã> ric. C.

-  Se necessario controllo e regolazione del profilo ormonale (femmine) ã> ric. D.

 

A) Controllo e regolazione acidit‡

               Rp. Strisce di controllo urina Uralyt

               Basica (Klopfer-N‰hrmittel GmbH - 85737 Ismaning)

               Modulo di controllo acidit‡

               D.S. Controllare mattina, mezzogiorno e sera lπacidit‡ dellπurina e notare sul modulo.                         Ingerire 1 c.t. di polvere basica per ogni casella sotto il valore 6.2.

 

B)          Aggiunta Vit. D/Calcio

                                 Rp. Decalcit (Ed. Geistlich Sˆhne AG - 6110 Wolhusen)             

                                 D.S. 1 pastiglia al giorno (orale). Non sovradosare (ipervitaminosi D).

                                 Oppure 2 misurini di polvere in un poπ di liquido.

 

C)          Aggiunta Vit. D/Calcio casalinga

               Osteoporosi e osteomalacia aggiunta alimentare.

               Rp. Uova fresche No. 6

               Succo di limone fresco q.s.

               Vino Marsala o Malaga q.s.

               F. macerato: coprendo le uova in un vaso ermeticamente chiudibile con succo di                            limone per 3 settimane almeno; poi filtrare col colino da caffË.

                             F. liquore: aggiungendo al liquido filtrato la stessa quantit‡ di vino dolce; imbottigliare,                      conservare in un posto fresco e scuro

               D.S. Ingerire 1ä2 cl al giorno.

 

D)          Regolatore ormonale femminile in menopausa

               Rp.            TM Agni Casti                                                120

                                 TM Dioscorea Vil.                                         120

                                 TM Hydrastis                                                 060

                                 TM Senecionis                                               060

                                 TM Cimicifugae                           ad.             540

                                 D.S. Diluire in un poπ dπacqua 20 gocce 3 volte al giorno.

3.2      Apparato tegumentario (pelle)

-  La pelle diventa secca, sottile e inelastica.

-  Il cambiamento della pigmentazione.

-  Il diradamento dei capelli sono problemi comuni legati allπinvecchiamento.

 

Come misure igieniche servono le seguenti:

-  Evitare troppo sole, niente solarium.

-  Spesso allπaperto (passeggiate allπaria fresca), poco stress.

-  Cura della pelle con oli nutritivi.

-  In caso di sudore bere in abbondanza.

 

Si puÚ spendere tanto per tenersi la pelle elastica e sana. Il seguente modo serve anche a qualcosa per altre funzioni dellπorganismo:

Ä  Complesso antiossidante:

    - Vitamina C:       0.5ä2 gr.

    - Vitamina E:       200ä400 mg.

    - Betacarotene:    15 mg.

    - L-Cisteina:        0.5ä1.5 gr.

    - Coenzima Q10: 30ä100 mg.

    - Metionina:         50 mg.

    - Selenio:             50ä100 mcg.

    - Zinco:                15 mg.

    - Manganese:      5ä7.5 mg.

Ä  Complesso vitamina B:                          con min. 25 mg di vitamina B6.

Ä  Proteine basso molecolari:                    10ä20 gr.

Ä  Acido gammalinolenico:                         olio di enotera 2ä4 caps.

Ä  Acidi lipidici essenziali:                          1ä2 cucchiai da minestra (al giorno) di olio di sesamo,                                                                                    lino, granoturco o cartamo pressato a freddo.

3.3      Sistema urinario

-  Il numero di nefroni nei reni diminuisce quasi del 50% nellπintervallo fra i 30 e 75 anni.

-  Il diminuito flusso ematico attraverso il rene ne riduce la funzione in generale e la capacit‡ escretoria.

-  La riduzione del tono muscolare della vescica si risolve in una diminuita capacit‡ e inabilit‡ a svuotarla completamente.

 

La moda di propagare enormi quantit‡ di liquidi da bere in giornata certo Ë criminale per dei reni con una capacit‡ escretoria ridotta come avviene in senescenza. La quantit‡ giusta Ë regolata dalla sete. Le seguenti ricette aiutano ogni tanto in disturbi di minzione e incontinenza in et‡ avanzata.

 

Q)          Disturbi di minzione, vescica irritabile, prostatopatia

               Rp.            Tinct. Sabal serrul.

                                 Tinct. Rhois aromat.

                                 Tinct. Lupuli

                                 Tinct. Petasiti             aa              ad              100

               D.S. 2ä4 al giorno 2 ml.

 

R)          Incontinenza

               Rp.            TM Equisiti                                                     050

                                 TM Rhois arom.                                            025

                                 TM Agrimoniae                            ad              100

               D.S. Diluire da 2ä4 pipette in un poπ dπacqua tiepida e ingerire 1 al giorno.

 

Nellπiperplasia prostatica possono servire i seguenti supplementi alimentari:

-  Zinco:                                     30ä60 mg.

-  Acidi grassi essenziali:        gamma-linolenici:      olio di enotera 2ä4 caps. e omega-3:                                                                                                               BURGERSTEN EPA 2ä6 caps.

-  Aminoacidi:                           L-glicina, L-alanina e L-acido-glutaminico ciascuno 500 mg.

3.4      Apparato respiratorio

-  Le cartilagini costali calcificano.

-  Diminuisce lπefficienza respiratoria.

-  Diminuisce la forza dei muscoli respiratori.

 

La miglior prevenzione e cura sarebbe di ridere spesso e cantare a piena gola (anche se cπË spesso poco da ridere). Se la respirazione Ë disfunzionale servono gli esercizi del PAROW citati in capitolo ≥MN 4.10 Terapie respiratorie≤ a ripristinare la capacit‡ respiratoria.

3.5      Apparato digestivo

Lπapparato digestivo con lπet‡ diventa tendenzialmente ipotonico e ≥ipopeptico≤ con diverse conseguenze:

Vengono trattati i seguenti argomenti:

3.5.1   Disturbi gustativi e olfattivi

3.5.2   Atrofia gastrica

3.5.3   Costipazione

3.5.1   Disturbi gustativi e olfattivi

Con lπet‡ diminuisce la quantit‡ di cellule sensoriali gustative e olfattive, che richiede tassi aumentati di spezie e sale per rendere i pasti ≥meno insipidi≤. La mancanza di zinco accentua notevolmente questi disturbi. La conseguenza Ë spesso inappetenza e malnutrizione fino a forme di sottonutrizione simili a forme anoressiche.

3.5.2   Atrofia gastrica

La diminuzione della motilit‡ gastrica nonchÈ la ridotta produzione di fermenti gastrici (pancreatici e intestinali) in et‡ avanzata Ë un problema divulgato. In parte viene compensato con cibi ben speziati e abbondantemente salati, ma spesso rimane unπipoacidit‡ stomachica che impedisce:

-  Lπassorbimento di minerali come calcio, ferro, zinco, ä

-  La produzione del fattore intrinseco e lπassorbimento di vitamine come B6, B12 e acido folico.

-  La disinfezione di germi nutrizionali nei cibi crudi.

 

Oltre a misure per rendere lo stomaco pi˘ acido, meno dispeptico e atonico Ë comunque una buona idea in questi casi somministrare un prodotto multiminerale-vitaminico che contiene a sufficienza i sopra citati elementi. Per aumentare lπacidit‡ gastrica serve la vitamina C in forma di acido ascorbinico o come succhi di frutta acerbi (in casi gravi diventa necessario ricorrere a medicamenti come CHLORAMON, PEPSI-CHLOR, HALIPEPSIN; tutti della ditta Streuli). Lπipotonia e lπipopepsia si curano meglio con degli amari.

 

Rimedi per gastrite atrofica, atonia, achilia, anoressia, inappetenza.

Sono riportate tre ricette ≥tipo≤. Secondo la patologia individuale i singoli ingredienti sono facilmente combinabili:

 

D1) Gastrite cronica, achilia, atonia, anoressia

    Rp. Tinct. Centaurii

    Tinct. Trifolii fibrini

    Tinct. Calami              aa                                30

    D.S. 1ä2 ml 1/2 ora prima di ogni pasto in un poπ dπacqua tiepida.

 

D2) Atonia spastica

    Rp. Tinct. Belladonnae                                  05

    Tinct. Aurantii                                                 20

    Tinct Strychni                               ad              30

    D.S Ingerire 3 volte al giorno 20 gtt. 1/4 ora prima del pasto in un poπ dπacqua.

 

D3) Inappetenza, sottonutrizione

    Rp. Tinct. Cannabis

    D.S. Ingerire prima dei pasti 2 ml in un poπ dπacqua.

 

E)                  Dispepsia prevalentemente gastrointestinale

    Rp. Tinct. Menthae pip.

    Tinct. Anisi

    Tinct. Calami              aa              ad              30

    D.S. 1ä2 ml, 1/2 ora prima di ogni pasto in un poπ dπacqua tiepida.

 

F)                  Dispepsia prevalentemente cole-pancreatica

    Rp. Tinct. Cardui benedicti

    Tinct. Absinthii

    Tinct. Melissae           aa              ad              30

    D.S. 1ä2 ml, 1/2 ora prima di ogni pasto in un poπ dπacqua tiepida.

 

G) Gastropatia cronica (gastrite secondaria di ulcera, colecistopatia)

    Rp. Tinct. Foeniculi

    Tinct. Menthae pip

    Tinct. Melissae

    Tinct. Calami             aa                                40

    D.S. Ingerire 1ä2 ml 3 volte al giorno in acqua tiepida.

3.5.3   Costipazione

Per gli stessi meccanismi di ipotonia e di ipopepsia, molte persone anziane sono soggette anche a costipazione con altri disturbi spesso frutto di una flora intestinale disturbata per via di infezioni intestinali subcliniche causate da mancante acidit‡ stomachica.

 

In questi casi Ë meglio far eseguire, da un esperto, un risanamento intestinale, perchÈ lo stato intestinale influisce non solo sul sistema immunitario ma anche su molte malattie croniche infiammatorie tipiche per lπet‡ avanzata.

 

Le regole igieniche e nutritive sono:

-  Sufficiente movimento non forzato.

-  Sufficienti liquidi (non esagerare perchÈ anche i reni non sono pi˘ giovani).

-  Nutrizione con fibre vegetali (legumi, verdura, integrali, frutta) preferibilmente cotte.

-  Mangiare lentamente, masticando bene (che Ë spesso problematico a causa di dentiere malfatte).

-  Largo uso di carminativi (cumino, anice, cardamome, finocchio).

 

Rimedi per la costipazione:

Tutti i lassativi a lungo impediscono la peristalsi e peggiorano la disfunzione che dovrebbero guarire. Nelle seguenti ricette ho tentato di usare combinazioni che impediscano il meno possibile i movimenti peristaltici e per questo motivo mancano droghe come aloe, senna e altri.

Per lπuso del Rhamnus (Frangulus) Ë da notare che la pianta recente Ë velenosa e quindi anche la tintura madre (TM). La Tintura officinale (Tinct.) invece Ë sempre preparata con la corteccia stagionata ed Ë un ottimo lassativo quasi senza effetti collaterali.

 

Q) Acuta (purga salinica)

    Rp. Sal (mirabilis) Glauberi                         50

    D.S. Ingerire 1 c.t. in un bicchiere dπacqua. Poi sostituzione di potassio (KCl)  p.es. REKEWAN.

 

R) Acuta (purga oleosa)

    Rp. Ol. Rhizini                                               50

    D.S. Ingerire 1 c.m. Poi sostituzione di potassio (KCl) p.es. REKEWAN.

 

S) Cronica (regolare)

    Rp. Semen lini contusus                               100            (Linusit Creola, Finck)

    D.S. 1ä2 c.m. la mattina con yoghurt, musliä Bere 1ä2 bicchieri dπacqua.

 

T) Lassativo

    Rp. TM Berberis                                            048            (cistifellea)

    TM Taraxaci                                                  048            (fegato)

    Tinct. Rhamni (franguli)                                024            (lassativo)

    TM Rhei                                                         024            (lassativo)

    TM Foeniculi                                                  024            (carminativo)

    TM Centaurii                                ad              200            (stomaco)

    D.S. In caso di necessit‡ ingerire 80 gocce fino a 3 x dÏ in un poπ dπacqua tiepida.

 

U) Regolatore digestione

    Rp. TM Berberis                                            12              (cistifellea)

    TM Taraxaci                                                  12              (fegato)

    Tinct.Rhamni (franguli)                                 06              (lassativo)

    TM Rhei                                                         06              (lassativo)

    TM Foeniculi                                                  06              (carminativo)

    TM Centaurii                                ad              50              (stomaco)

    D.S. Ingerire 2 ml dopo i pasti in un poπ dπacqua.

U1) Ricostituente flora intestinale

    Rp. BACTISUBTIL                      (spore battero IP 5832; Escherichia coli)

    Cassella-med GmbH, D-50670 Kˆln

    D.S. Secondo le indicazioni del produttore.

 

F) Carminativo

    Rp. Aeth. Anisi                                               1.5

    Aeth. Carvi                                                     1.5

    Aeth. Cardamomen                                       1.5

    TM Foeniculum         ad                                50

    D.S. Diluire 40 gocce in un bicchiere dπacqua e ingerire, come aperitivo, prima                               dei pasti fino a 3 volte al giorno (sembra Pernod).

 

G) Enzimi antidispeptici

    Rp. Papayasanit- Mixtur             (enzima/proteolitico)

    (Vogel & Weber, D-8084 Inning/Ammersee)

    D.S. Secondo le indicazioni del produttore.

 

H) Enzimi antidispeptici

    Rp. Nutrizym                               (Bromelaina, Fel tauri, pancreativa)

    (Merck)

    D.S. Secondo le indicazioni del produttore.

3.6      Apparato cardiovascolare

-  Degenerazione della muscoaltura cardiaca e malattia vascolare - una delle pi˘ comuni e gravi conseguenze della vecchiaia.

-  Aterosclerosi - il graduale deposito di grassi sulla parete dei vasi, restringe il lume dei vasi e ostacola il passaggio del sangue.

-  Arteriosclerosi - ≥indurimento≤ delle arterie.

-  Ipertensione - pressione arteriosa alta.

 

Si crede spesso ed erroneamente che lπaumento delle malattie cardiovascolari sia dovuto prevalentemente allπalimentazione e di seguito i sacerdoti dellπalimentazione ci vogliono far credere che bisogna ridurre ≥fattori rischio≤ come ≥sovrappeso≤, colesterolo e ≥pressione≤ nutrendosi ≥sanamente≤. In realt‡ non Ë dimostrato un nesso tra malattie cardiovascolari e nutrizione, bensÏ tra movimento, stress e tali malattie. La miglior protezione igienica dellπapparato cardiovascolare Ë quindi: sufficiente movimento (senza sforzo) allπaperto e serenit‡. Non potendo fare affari con questi due, non sono molto propagati.

 

E se esiste un indicatore valido per lπarteriosclerosi (ictus, embolie, infarto cardiaco) si tratta dellπomocisteina che stranamente non viene regolarmente misurata. Dovrebbe rimanere sotto 12 mcmol/l di siero ematico per minimo rischio di depositi aterosclerotici e si trova spesso oltre a 30 mcmol/l. PuÚ essere facilmente abbassata:

-  preparato di complesso di vitamine B contenente min. acido folico 1 mg, vitamina B12 0.4 mg e vitamina B6 10 mg.

 

Il rischio di malattie coronarie puÚ essere notevolmente ridotto con 100ä250 mg di vitamina E.

 

Una pressione leggermente aumentata puÚ essere ridotta con acido grasso omega-3 (BURGERSTEIN EPA: 2ä3 caps.).

 

Pressione notevolmente alta si riesce spesso a normalizzare con:

-  Calcio/magnesio 1π500/600 mg.

-  Taurina 2ä4 gr.

-  Coenzima Q10 60ä90 mg.

-  Acidi lipidici omega-3 (BURGERSTEIN EPA: 2ä3 caps.).

 

In casi di sistema cardiovascolare gi‡ impedito, aiutano notevolmente gli antiossidanti e ci sono tante altre possibilit‡ di migliorare diverse funzioni tramite terapia ortomolecolare senza dover ricorrere a medicamenti sintetici. I libri in merito lo descrivono in modo esauriente. Stranamente vengono poco applicate, forse perchÈ le casse malati non le pagano.

3.7      Organi di senso specifici

Organi di senso - graduale declino delle prestazioni e dellπefficienza legata alla vecchiaia.

 

-  Presbiopia - incapacit‡ di vedere da vicino legata allπindurimento del cristallino.

-  Cataratta - cristallini divenuti opachi, che impediscono la vista.

-  Glaucoma - aumentata pressione allπinterno del bulbo oculare, se non trattata, spesso porta  alla cecit‡.

-  Diminuzione dellπudito.

-  Diminuzione del gusto.

 

Vengono trattati i seguenti argomenti:

3.7.1   Vista

3.7.2   Udito

3.7.1   Vista

Per una vista sana necessitano carotinoidi (vitamina A) vitamine C, E, B2, selenio e zinco. Quantitativi rilevanti di antiossidanti (vedi ≥apparato tegumentario≤ sopra) sono preventivi per la cataratta.

 

Come misure igieniche servono le seguenti regole:

-  Lπocchio ha bisogno di movimento e di riposo; lavori ininterrotti con poco movimento del occhio come lavoro al computer, lettura con luce scarsa sono da interrompere per un momento ogni quarto dπora.

-  Portare occhiali da sole con la luce intensa del sole, specialmente con la neve o vicino allπacqua (riflessi).

-  Compressa imbevuta di acqua di rosa sugli occhi stanchi per 5ä10 minuti.

3.7.2   Udito

Per un udito sano necessitano carotinoidi (vitamina A), vitamine E, C con bioflavonoidi (p.es. rutina), D con calcio, zinco e manganese.

 

Rischi igienici e nutritivi sono:

-  Alti tassi di adrenalina (stress, diabete).

-  Sostanze vasocostrittive (caffË, tabacco, medicamenti adrenergici, aspirina).

-  Forte consumo di alcool.

-  Allergie alimentari.

3.8      Sistemi riproduttivi

I meccanismi della risposta sessuale risultano meno efficienti:

-  La fertilit‡ diminuisce.

-  Nella donna, la menopausa inizia fra i 45 e i 60 anni.

 

Vengono trattati i seguenti argomenti:

3.8.1   Menopausa

3.8.2   Andropausa

3.8.1   Menopausa

A tutti i naturopati consiglio il libro della nostra

collega Rina Nissim:

NISSIM, Rina:

La mÈnopause; edition mamamÈlis, GenËve 1996

Wechseljahre Wechselzeit;

Orlanda Frauenverlag GmbH, Berlin 1995

 

Vengono trattati i seguenti argomenti:

3.8.1.1   Meccanismo

3.8.1.2   Regole igieniche e nutritive

3.8.1.3   Micronutrienti spesso scarsi

3.8.1.4   Fitoormoni e sostanze simili agli ormoni

3.8.1.5   Regolatori ormonali per la menopausa

3.8.1.6   Vampate di calore

3.8.1.7   Secchezza vaginale

3.8.1.1   Meccanismo

Durante la pre-menopausa, un periodo che puÚ durare anche 10 anni, il corpo femminile riduce notevolmente la produzione estrogenica (negli organi sessuali femminili) fino al livello che lπovulazione e le seguenti mestruazioni cedono (ca. tra 40 e 50 anni). Nel tentativo di riattivare la produzione estrogenica, le gonadotropine (LH -luteo e FSH -follicolostimolante nellπipofisi) aumentano di concentrazione (ca. tra 40 e 80 anni).

 

In premenopausa quindi le gonadotropine si comportano gi‡ come in et‡ avanzata mentre (sempre di meno) gli estrogeni si comportano da giovani. Questo causa sbalzi di regolazione ormonale che si percepiscono (chi pi˘ chi meno) in sintomi come vampate di calore, mal di testa, esaurimento, irritazioni della vagina, sbalzi dπumore, depressioni, irrequietudine interna ä, in parte simili alla sindrome premestruale. Essendo coinvolti questi ormoni (e altri che cambiano anche concentrazione come progesterone, ossitocina e prolattina) anche in alcuni processi metabolici (come quello del calcio o della lipidemia) possono presentarsi notevoli alterazioni.

3.8.1.2   Regole igieniche e nutritive

Le regole igieniche e nutritive durante questo periodo sono le seguenti:

-  Tanto movimento (non sforzato) per diminuire lo stress, curare il sistema motorio e cardiovascolare.

-  Nutrizione ricca di calcio, magnesio, vitamina D e K per mantenere lπapparato osseo.

-  Non esagerare con fosfati e proteine per limitare la perdita di minerali e controllare per lo stesso scopo, ogni tanto, lπacidit‡ dellπurina (pH media tra 6.2ä6.8).

-  Lipidi basso molecolari e non saturi (burro, olio pressato a freddo) invece di grassi animali e vegetali.

-  Tenere dπocchio lπipoglicemia che acutizza i sintomi menopausali.

 

Rina Nissim propone:

-  Unπalimentazione ricca di proteine vegetali: fagioli, piselli, ceci, lenticchie, soia (tutti leguminacei con alti tassi di fitoestrogeni e fibre) ma anche tofu (di soia) e funghi; un poπ di proteine di pesce e pochissime di carne, uova e formaggi.

-  Unπalimentazione ricca di calcio (ma scarsa di latticini?):

    - Latte di soia, tofu (normalmente arricchito di calcio minerale).

    - Integrali, avena, noci, nocciole, sesamo, mandorle.

    - Carote, verze, spinaci, patate, sedano, cipolle, broccoli.

    - Sarde e ≥pesce grasso≤ (oli omega-3 e vitamina D).

    - Frutta secca: fichi, datteri, uvette, albicocche.

    - Acqua minerale ricca di calcio.

    - Equiseto, ortica come piante medicinali.

 

Personalmente non mi sento di fare il missionario alimentare della mia clientela che pare essere molto diversa di quella della Signora Nissim. In pi˘ pare anche che la mia scuola di fisiologia umana sia abbastanza diversa della sua e che sono troppo ignorante per capire le finezze metaboliche delle centinaia di alimenti consumati e quindi come al solito mi astengo da giudizi sommari. Per una dieta come sopra indicata, applicata ad una mia cliente (in menopausa) aggiungerei per esempio almeno: vitamina B12 (3 mcg), vitamina D (10 mcg), ferro (10 mg), zinco (12 mg) e calcio (800 mg), eventualmente altri secondo i disturbi accusati. Inoltre controllerei cautamente il consumo di leguminacee per garantire lπequilibrio degli aminoacidi essenziali, caso mai prescriverei proteine basso molecolari come aggiunta alimentare. Come suggerimento consiglierei a una cliente, che si nutre cosÏ, un uovo e due cucchiai da minestra di lievito al giorno (vitamine complesso B, A, D, diversi minerali) e per il Ticino il sale iodato.

Il mio relativo comportamento terapeutico verso il mio cliente Ë di solito il seguente:

-  Tento di capire le abitudini e preferenze nutrizionali del cliente.

-  Tento di immaginarmi il contenuto energetico e ≥costruttivo≤ in carboidrati, lipidi e proteine di vario tipo e il contenuto di micro nutrienti, ballasto e acqua.

-  Li paragono con le patologie e fattori rischio individuali del cliente e i noti fabbisogni e mancanze per determinate patologie e fattori rischio.

-  Tento di motivare il cliente a moderarsi un poπ con gli alimenti individualmente controindicati e a dare preferenza invece a quelli individualmente indicati (per me non esistono generalmente indicati e controindicati; Ë questione di individuo e dosaggio).

-  Propongo di sostituire elevati fabbisogni e mancanze non facilmente correggibili nella nutrizione abituale con prodotti concentrati.

-  In caso di alto rischio, dubbi e sospetti faccio fare in laboratorio le analisi di minerali, vitamine, eventualmente metaboliti e un quadro differenziato del sistema immunitario.

In base a questo, normalmente riesco a individuare un consiglio mirato e tarato per un determinato cliente. » poi quasi sempre sorprendente il contrasto di questo consiglio con le convinzioni dietetiche del cliente (formate sulla base dellπopinione pubblica pseudomedica).

 

Certo che un comportamento individualizzato, di questo tipo, richiede un grande impegno terapeutico in tempo ed eventualmente in laboratorio che in ultimo paga il cliente. Ed Ë ben pi˘ difficile che pregare il rosario delle ultime mode nutritive e curative. Ma farlo bene Ë un buon investimento a favore del cliente perchÈ risparmia quotidianamente in frustrazioni e soldi per impegni e prodotti futili nelle concrete circostanze.

3.8.1.3   Micronutrienti spesso scarsi

I seguenti micronutrienti in dosi terapeutiche possono notevolmente migliorare i sintomi menopausali:

sostanza                 dosaggio                  indicazione

 

Vitamina E             400 mg                    vampate, esaurimento, depressione,

                                pomata                    irritazioni della vagina

 

Vitamina C             1 g                            combinato con

Bioflavonoidi          100ä200 mg          (esperidina, rutina, ä) vampate, crampi                                                     gambe, esaurimento, lipidemia.

 

Compl.vit.B            alto dosaggio con min. 25 mg B6 e tanta cholina:

                                sbalzi ormonali, tutti sintomi tipici.

 

Vitamina D             10 mcg

Calcio                     800 mg

Magnesio               400 mg                    demineralizzazione ossea, irritabilit‡ e                                                       sbalzi dπumore.

 

Preparato multiminerale                       con Zn, Cr, Si, Mn:

                                                                demineralizzazione ossea.

 

Olio di enotera       2ä4 caps.               vampate, irritazioni vaginali, sbalzi dπumore.

3.8.1.4   Fitoormoni e simili agli ormoni

Per approfondire il tema nel senso ≥nutritivo≤ (anche se terapeuticamente poco usabile) consiglio la lettura di:

FIORAVANTI F., RUGGERI, D.: Alternative agli estrogeni: XENIA edizioni, Milano 1999.

 

Essendo gli ormoni ≥invenzioni evolutive≤ molto anziane, in tante piante medicinali e anche in tante piante alimentari sono contenute sostanze che hanno caratteristiche simili agli ormoni sessuali:

-  ≥Fitoestrogeni≤ in tutte le leguminacee, specialmente in piselli e soia ma anche in tutti gli altri innumerevoli tipi di leguminacee.

-  Flavonoidi, in paesi anglosassoni anche vitamina P, (rutina, esperidina, ...) in tante piante medicinali come buccia di agrumi (esperidina), ruta, ippocastano (rutina), fruct. rosae caninae, crataegus, ginkgo, carduo, betulla, coda cavallina, camomilla, passiflora, ...

-  Fitormoni specifici come cimicifuga, daucus carota, lupulus, agnus castus, lycopus, caulophyllus, dioscorea (Yam), galega, pulsatilla, rheum rhaponticum, lithospermum, ä

-  Acidi lipidici essenziali come linolici, linolenici, omega-3 e omega-6 come contenuti in olio di lino, enotera, borraggine, pesce, canapa, ...

3.8.1.5   Regolatori ormonali per la menopausa

La Signora Nissim propone la seguente ricetta:

Rp.  TM Alchemillae                                             progesteronico

        TM Lithospermum                                         progesteronico

        TM Agni casti                                                 progesteronico

        TM Achilleae              aa              10              progesteronico

        TM Crataegi               ad              46              estrogenico

D.S. Ingerire 20 gocce (0.5 ml) la mattina in un poπ dπacqua.

 

Personalmente prescrivo spesso la seguente:

Rp.  Tinct. Agni Casti                          100

        Tinct. Dioscorea                          100

        TM Hydrastis                               50

        TM Senecio Vulg.                        50

        Tinct. Cimicifugae     ad              500

D.S. Ingerire 2 pipette, 3 volte al giorno in un poπ dπacqua tiepida.

Cave! Controindicato (per scrupolo medico) a pazienti afflitti da tumori al seno sensibili agli estrogeni.

3.8.1.6   Vampate di calore

La Signora Nissim propone la seguente ricetta:

Rp.  TM Salvia sclarea                                         estrogenico

        TM Meliloti                    aa           10              estrogenico

        TM Cupressi                                                  estrogenico

        TM Hamamelis  aa                     4                astringente

D.S. ingerire 15 gocce (0.5 ml) due volte al giorno in un poπ dπacqua.

 

Personalmente non ho avuto grande successo con le mie proprie ricette contro le vampate di calore e non prescrivo rimedi contro questo disturbo. Il regolatore ormonale sopra citato, che contiene un alto tasso di cimicifuga (estrogenico), normalmente riduce le vampate a un livello sopportabile (mi dicono). Lo svantaggio Ë che, per scrupolo medico, non lo posso prescrivere alle pazienti afflitte da tumori al seno sensibili agli estrogeni.

3.8.1.7   Secchezza vaginale

La Signora Nissim consiglia la vitamine E, olio di lino, di germe di frumento, di enotera, borragine ed estratto di meliloto ingeriti, e questo posso solo sostenerlo, anche se personalmente sono un poπ pi˘ cauto con i dosaggi.

 

Come sostanza ≥scivolante≤ propone:

Rp.  Unguento idrofilo                          100

        Olio di ricino                                 5

        Chamom.coct.ol.                         2.5

        Aeth. Niaouli                                 1

        Aeth. Limonis                               1

        Aeth. Cupressus                          0.5

        Aeth. Salviae sclareae                 0.5

M.f. unguentum D.S. spalmare nella vagina a necessit‡.

3.8.2   Andropausa

Anche il funzionamento dellπapparato genitale maschile subisce delle variazioni con lπet‡. Mia moglie dice che ho subito gi‡ la ≥terza primavera≤ e spera che sia lπultima.

Nella letteratura medica si trova poco in merito, anche se Ë evidente che la virilit‡ normalmente diminuisce con lπet‡ (forse perchÈ gli interessi si differenziano). La fertilit‡ maschile invece rimane abbastanza intatta anche in senescenza.

3.9      Cervello e capacit‡ mentali

Le capacit‡ mentali non diminuiscono per forza con lπet‡, come lo dimostrano tanto figure storiche quanto recenti, con una lucidit‡ mentale straordinaria anche in senescenza. La propriet‡ comune a loro Ë che usavano e usano le capacit‡ cognitive con zelo, regola igienica numero uno per chi intende invecchiare in modo lucido.

 

Aumentano invece con lπet‡ le patologie degenerative del sistema nervoso centrale come demenza di senescenza e morbo di Alzheimer (vedi patologia del sistema nervoso centrale).

4.0      La morte

La morte Ë definita come termine della vita di un individuo, descritto in senso medico come sequenza di deficienze funzionali irreversibili di:

-  Respirazione.

-  Circolazione.

-  Sistema nervoso centrale.

 

Vengono trattati i seguenti temi:

4.1      Fasi della morte

4.2      Cause fisiologiche

4.3      Cause metaboliche

4.4      Cause patologiche

4.5      Tipo di morte

4.6      Attestato di morte

4.7      Accompagnamento alla morte

4.8      Assistenza alla morte e eutanasia

4.9      Morte, cultura e lavoro di lutto

4.1      Fasi della morte

Si distinguono quattro fasi:

-  Morte clinica: arresto circolatorio completo con i sintomi:

    - Mancanza di pulsazione della carotide (sintomo circolatorio).

    - Mancanza di respirazione (sintomo respiratorio).

    - Pupille completamente aperte (sintomo neurovegetativo).

    - Colore cianotico di derma e mucosa (secondo sintomo circolatorio).

    Potenzialmente reversibile entro breve tempo con misure di rianimazione e mezzi tecnici.

-  Morte corticale: cedimento delle funzioni coscienti del sistema nervoso centrale: coma. Possibile la sopravvivenza ≥vegetativa≤ anche per molto tempo se Ë garantito lπapprovvigionamento di nutrienti e lπescrezione ev. con mezzi tecnici.

-  Morte cerebrale: cedimento di funzioni anche vegetative cerebrali: criterio per la morte vegetativa di un individuo. Eventualmente sono mantenibili delle funzioni vegetative per un certo periodo e secondo i centri vegetativi lesi, cioË: respirazione, circolazione, nutrizione, escrezione con mezzi tecnici.

-  Morte biologica: necrosi di tutti gli organi.

4.2      Cause fisiologiche

Fisiologicamente il cedimento di ciascuna delle tre funzioni:

-  respirazione,

-  circolazione,

-  neurovegetativo,

porta alla morte.

 

A mancante respirazione per impedimento delle vie respiratorie o paralisi della muscolatura respiratoria o per cause neurogene manca lπossigeno per il metabolismo energetico delle cellule che porta prima alla morte cerebrale perchÈ cedono dopo poco tempo le funzioni di controllo e comando nervoso.

 

A mancante circolazione per arresto cardiaco neurogeno o paralisi della muscolatura cardiaca o ipovolemia manca lπossigeno per il metabolismo energetico delle cellule che porta prima alla morte cerebrale perchÈ cedono dopo poco tempo le funzioni di controllo e comando nervoso.

 

A lesioni di centri neurovegetativi elementari per intossicazione endogena o esogena o per necrosi o mancante ossigeno o glucosio, segue la perdita di controllo e di comando di funzioni respiratorie o circolatorie che sono letali.

4.3      Cause metaboliche

Metabolicamente si muore di:

-  Mancanza energetica:

    - Ossigeno -> ≥soffocamento≤ cellulare (respiratorio, circolatorio).

    - Glucosio -> ≥affamamento≤ cellulare (digestivo, circolatorio).

-  Mancanza dπacqua (disidratazione con choc ipovolemico, a livello cellulare: digestivo, circolatorio o elettrolitico).

-  Intossicazione/destabilizzazione omeostatica (interna -> p.es. iperuremia per crollo renale; esterna -> p.es. eccessivo consumo di alcool); a livello cellulare destabilizzazione elettrolitica / intossicazione cellulare.

-  Cedimento di controllo e comando nervoso con crollo di funzioni respiratorie, digestive o circolatorie.

4.4      Cause patologiche

Statistica delle cause di morte (Germania 1965 ä 1990): per 100π000 uomini a sinistra, 100π000 donne a destra.

 

 

4.5      Tipo di morte

Per motivi giuridici si distingue tra morte naturale (malattia, senescenza, ...) e morte forzata (incidente, suicidio, ä). La morte forzata deve essere immediatamente annunciata alla polizia.

4.6      Attestato di morte

Deve essere riempito dal medico e contiene una parte amministrativa per le relative istanze e una parte confidenziale che serve per la statistica sulle cause di morte per rilevare dati epidemiologici sulla mortalit‡ in generale e la morbosit‡ di determinate malattie.

4.7      Accompagnamento alla morte

Morire Ë il periodo tra lπinizio dello spegnimento di funzioni vitali e la morte. Ci sono sia delle cliniche (ospizi) sia delle persone specializzate che si dedicano a questo difficile compito, quando nÈ familiari nÈ ospedali sono in grado di farlo.

 

Lπaccompagnamento alla morte Ë la cura di moribondi che consiste nellπapplicazione di tutte le misure disponibili:

-  per rendere pi˘ sopportabili i disagi e i dolori,

-  dedicandosi completamente alla persona e

-  soddisfacendo le sue esigenze particolari.

4.8      Assistenza alla morte e eutanasia

Lπassistenza alla morte (eutanasia) consiste in comportamenti di alta rilevanza morale ed etica determinata da tanti fattori socioculturali. Comprende la facilitazione della morte e la diminuzione dei dolori di una persona irriversibilmente ammalata. » da distinguere cautamente lπassitenza alla morte (palliativa) dallπassistenza per la morte (eutanasia attiva e passiva).

Sono trattati i seguenti argomenti:

4.8.1   Eutanasia attiva diretta e indiretta e assistenza al suicidio

4.8.2   Eutanasia passiva

4.8.1   Eutanasia attiva diretta e indiretta e assistenza al suicidio

-  Lπassistenza medica alla morte tramite antidolorifici che non comprenda una diminuzione della durata di vita, non solo Ë concessa ma spesso indicata, anche se questa misura palliativa causa delle alterazioni di coscienza.

-  Lπeutanasia attiva diretta come mirata abbreviazione della vita Ë legalmente non concessa, anche se si tratta di un espresso, sincero e immutabile desiderio del moribondo.

-  Lπassistenza al suicidio rimane legalmente impunita. I limiti verso lπeutanasia attiva diretta sono, dπaltronde, individualmente parecchio fluttuanti e di non facile valutazione giuridica. In Svizzera si occupano delle organizzazioni come EXIT di questo compito sociale e con vari commenti pubblici.

-  Impunibile rimane una misura che ha come scopo lπallentamento di dolori e comporta come effetto collaterale una possibile diminuzione poco rilevante della vita (cosiddetta eutanasia attiva indiretta).

4.8.2   Eutanasia passiva

≥Lasciar morire≤ cioË astenersi da misure che prolungano la vita nel caso che:

-  Sembra vano il proseguimento dellπattuale o di unπulteriore cura.

-  » temibile un prolungamento dellπagonia.

-  Non Ë probabile un prolungamento della vita, ma il rischio di protrarre la morte mette il medico davanti a difficilissime valutazioni sia cliniche sia umane.

 

Davanti a questa situazione ci sono le seguenti (e non esaurienti) regole:

-  Se il moribondo desidera la protrazione della terapia, Ë da rispettare anche se Ë valutata vana dal medico.

-  Il cedimento terapeutico Ë comunque concesso dopo cauta consultazione e documentazione medica di comune accordo con il moribondo.

-  Se manca unπespressione attuale di relativa volont‡ del moribondo, Ë corretto da parte del medico interrompere le misure terapeutiche, limitandosi a misure palliative di riduzione di dolori e disagi.

-  Una cura intensa, al di l‡ della morte cerebrale, non Ë permessa dal legislatore.

4.9      Morte, cultura e lavoro sul lutto

Chi intende approfondire il tema (Ë il caso per ogni terapista), legga il seguente libro:

KAST, Verena:        ≥Lπesperienza del distacco≤ (lutto, perdita, abbandono ecc.) Ed. RED

 

La morte di una persona, il relativo comportamento e lo stato dπanimo delle persone socialmente, relazionalmente ed emotivamente coinvolte, hanno una rilevante dimensione sia socioculturale sia psichica.

 

A livello culturale si onora il defunto con cerimonie, rituali e abitudini commemorative fortemente legate a credenze spirituali e religiose, dando conforto solidale ai superstiti.

 

Nel tessuto sociale viene a mancare una persona con le sue competenze, compiti e responsabilit‡ nonchÈ i suoi beni e debiti. Per i superstiti si tratta di regolare e di riorganizzare in quanto possibile la nuova situazione.

 

A livello emotivo-relazionale ciascun coinvolto superstite ha da fare i conti con la nuova situazione e spesso con se stesso; non solo in quanto sono cambiati struttura e funzionamento della vita relazionale ma spesso Ë anche motivazione per rivedere e modificare sotto lπinflusso di forti emozioni la propria struttura e il proprio funzionamento psichico. Il terapista si trova spesso nella condizione di dover affrontare queste situazioni con un suo cliente durante una terapia. » una parte nobile del nostro mestiere, ed Ë bene intendersene.

 

Interpretare la morte di una persona cara come forzato e imposto stimolo per un processo psichico coscientemente vissuto ed elaborato, Ë quello che con un termine moderno viene chiamato ≥lavoro di lutto≤. Come ci insegna la Signora Kast, il lutto ha una dimensione processuale psichica che segue certe tappe e un determinato percorso. Come lavoro Ë sempre duro e lungo. Se malfatto, si perpetua. PuÚ diventare la causa di futuri disagi scomodissimi di tipo scostamento, idealizzazione e condizionamento mentale come puÚ evolversi, a fonte di propri mutamenti nobilissimi, verso unπidentit‡ pi˘ autonoma e soddisfatta, equilibrata e sicura.

 


Impressum

 

Peter Forster, medico naturalista NVS, docente di

≥Materia medica per Naturopati≤ e terapista di tecniche corporee.

 

Bianca Buser, naturopata e terapista di tecniche corporee,

terapia ortomolecolare, aromaterapia e fitoterapia applicata.

 

Testo a cura di Benedetta Ceresa, naturopata

 

Segretariato:

Bianca Buser

6953 Lugaggia, Svizzera

Tel. & Fax: 091 943ʼ57ʼ93

E-mail: beb@coa.ch

 

Impaginazione e stampa:

Laser - Fondazione Diamante ≠ Lugano

 

Patologia & Terapia, 2a Edizione

 

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