Medicina popolareper autodidatti
luglio 25, 2005 |
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Indice della pagina 1.0
Suggerimenti per lo studio |
MN 1.1 Consiglio
sullo studio, testi usati
© Peter Forster Bianca Buser |
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Parte dell'untità di studio: Tecniche e metodi di studio MmP 2
1.0 Suggerimenti per lo studio
Chiarire tra sé e sé:
1.7 Suggerimenti e consigli per lo studio
autodidattico
- Esame per naturopati.
- Comprensione del funzionamento
dell¹organismo umano (ev. per scopi professionali).
- Applicazione di ³medicina
popolare² in famiglia, fra amici Š
- Curiosità/interesse per la
³salute².
- L¹insegnamento, in questo
corso, ha come scopo la comprensione.
- L¹approfondimento (lettura di
testi e dispense) serve a completare in modo autodidattico i temi esposti.
- Lo studio serve a fissare in
modo accessibile (memoria attiva) sia la comprensione sia la terminologia
medica.
1.2.1 Profondità e supervisione
1.2.2 Nozionismo, relativismo e
comprensione
1.2.4 Studio scolastico e autodidattico
1.2.1 Profondità e supervisione
³Lo
specialista sa tutto di niente; il generalista niente di tutto²: s¹intende:
-
Passare dal generale allo specifico per tornare sul generale.
-
Allargare il campo e tuffarsi in buchi (= approfondire); alternare distanza e
vicinanza.
1.2.2 Nozionismo, relativismo e comprensione
-
Nozionismo: collezionare elementi curiosi senza curarsi delle relazioni.
-
Relativismo: ridurre la differenziazione di elementi valutando eccessivamente
le loro relazioni.
-
Comprensione fino a che livello?
- Sempre
più clienti di naturopati richiedono di capire il ³funzionamento² del loro
disagio.
- Fa
parte della professione del naturopata essere in grado di rispondere a delle
domande specifiche in merito.
1.2.4 Studio scolastico e autodidattico
- Lo
studio scolastico si basa sulla memoria.
- Lo
studio autodidattico richiede tempo, disciplina (abitudine) e un metodo efficace
(economico) di studio.
Si basa più sull¹ordine di elementi che
sulla memoria.
- Materiale didattico: ridotto,
adatto, solo un testo per materia.
- Tempo: fissare e mantenere un
piano/programma di studio con il relativo controllo.
- Luogo di studio: attrezzato e
pronto per proseguire in qualsiasi momento.
1.3.2 Concentrazione e disturbi
1.3.3 Posto di studio, ³territorio²
-
Massimo di effetto in un minimo di tempo.
-
Massimo 50 min. di studio per un tema, pausa, altro tema.
-
Velocità (5 min./pagina) e ripetere nei giorni successivi.
1.3.2
Concentrazione e disturbi
-
Possibilmente escludere i disturbi (telefono e altro).
-
Lasciar esaurire i ³pensieri² correnti.
-
Impostarsi sul tema dello studio (indice).
- Come
strumento ev. esercizio ³pensieri².
1.3.3 Posto di studio, ³territorio²
-
Crearsi un ³ambiente abituale di studio² attrezzato.
- Non
lasciarlo invadere.
- Tenere
ordine, ma lasciare aperti i libri/quaderni.
- Interesse, fascino Š del tema
e della rappresentazione.
- Coinvolgimento
emotivo/personale.
- Conferme di convinzioni sul
tema.
- Risposte a domande.
- ³Successo² e sfida
dell¹ignoto.
- Stress, preoccupazione.
- Disturbi fisici e ambientali.
- Contrasto del tema con il
concetto di vita o con credenze/convinzioni.
- Paura della complessità,
esigenza di ³sicurezza² semplicistica.
1.5.1 ³Rimuginare² un problema
-
Circolo vizioso (patologico) di una catena ripetitiva di argomentazioni che
impedisce altri ragionamenti/pensieri/riflessioni.
1.6.1 Ordine strutturale e funzionale e
loro interdipendenza
1.6.2 Ripetizione e variazione
1.6.3 Mnemotecnica ed etimologia
1.6.1 Ordine strutturale e funzionale e loro
interdipendenza
- ³Come
una cosa è fatta² e ³come funziona² sono due aspetti della stessa realtà.
Servono
ad abituarsi a tutte due gli ordini e a capire la loro interdipendenza.
1.6.2 Ripetizione e variazione
- ³La
ripetizione è la madre dello studio². Possibilmente il giorno successivo, per
motivi di funzionamento del cervello. Ripetere piuttosto tematicamente che
formalmente.
1.6.3 Mnemotecnica ed etimologia
- Mnemo:
ricordo, memoria; tecnica: artigianato. Spesso va a scapito della capacità
riflessiva.
-
Etimos: significato (vero, originale). Origine di una parola.
Ottimo strumento per decomporre i
termini tecnici di medicina.
-
Lingua: sequenziale, quindi legata a tempo (un termine dopo l¹altro).
-
Immagine: strutturale, priva di tempo (tutto contemporaneamente).
Sfruttare
tutte e due (e le loro correlazioni) per impiegare in modo più completo la
struttura e il funzionamento cerebrale.
1.6.5.1
Riflessione e pensiero
1.6.5.2 Ragionamenti,
argomentazioni, plausibilità
1.6.5.3 Convinzioni,
pareri, credenze e opinioni
1.6.5.5 Conoscenza
e percezione
1.6.5.6 Domande
e interrogativi
1.6.5.7 Sintesi,
riassunti, indici
1.6.5.8 Criteri
di valutazione
1.6.5.1 Riflessione e pensiero
-
Riflettere: dal latino ³piegare all¹indietro², gettare l¹idea verso il muro
della realtà e correggere il tiro;
piuttosto sequenziale.
-
Pensiero: facoltà di creare contenuti mentali; piuttosto strutturale.
1.6.5.2
Ragionamenti, argomentazioni,
plausibilità
-
Servono ad aver ragione, ad argomentare, a essere plausibili.
-
Sono spesso frutto di eloquenza, retorica, didattica, dialettica, memoria,
prontezza e discorso più che di
riflessione e di pensiero.
-
Sono molto legati a giudizi, pareri Š
1.6.5.3 Convinzioni, pareri, credenze e opinioni
-
Bisogna credere o essere convinti di quello che non si sa o non si capisce.
-
Capacità di richiamo mentale orientato piuttosto su eventi (ricordo) o
formalità (memoria).
-
Forma attiva (volontariamente) e passiva (indotta da associazioni).
1.6.5.5 Conoscenza e percezione
-
Si percepisce ciò che si conosce. Aumentando la conoscenza aumenta la
percezione.
1.6.5.6 Domande e interrogativi
-
Di cosa si tratta? Qual¹è il problema? Cosa si vuol raggiungere? Come si fa?
È la classica sequenza di interrogativi
retorici/didattici (Cicerone).
1.6.5.7 Sintesi, riassunti, indici
-
In forma di modelli strutturali e funzionali.
1.6.5.8 Criteri di valutazione
-
Cause ed effetti e circuiti sistemici.
-
Delimitazione e implicazione.
-
Origini e conseguenze.
-
Giusto e sbagliato (bene e male).
-
Utilità e spreco.
-
Piacevole e spiacevole.
-
Simbolo, significato, contesto.
-
Generali:
Time
management.
Programma
di studio annuale.
Piano di
studio annuale.
-
Preparazione e motivazione:
Riassunti,
indici.
-
Controlli e resoconti:
Domande
di controllo, sintesi.
-
Revisioni e correzioni del piano.
Riassunti,
modelli e altro attualmente in fase di studio.
Fissare/appendere
in luoghi dove si passa spesso:
-
Frigo
-
Servizi
-
Specchi
-
Macchina
Le
rappresentazioni grafiche sono più indicate che quelle verbali.
1.7 Suggerimenti e consigli per lo studio
autodidattico
1.7.3 Quanto si studia per volta
1.7.4 Procedura di studio di un tema
-
Ferrovia, caffè, sala d¹aspetto: ripassare il fascicolo dispense.
-
Comodino: rileggere i testi del libro e le riviste.
- Luogo
di studio, scrivania: ripetizione, note.
-
Studio: secondo il programma di studio possibilmente a un orario fisso.
-
Ripasso: durante i tempi morti e quelli di attesa.
-
Rilettura dei testi: prima di addormentarsi.
1.7.3 Quanto si studia per volta
Lo
studio serio è un lavoro da pianificare a tavolino:
- Per
non confondere le idee, prevedere una pausa tra un tema e l¹altro.
- 50
min. di studio, 10 min. di pausa.
-
Possibilmente cambiare il tema dopo i 50 min.
-
Preferibilmente poco per volta, ma regolarmente.
1.7.4 Procedura di studio di un tema
-
Ridurre i disturbi/inibitori; potenziare gli stimolatori dello studio.
-
Rendersi conto dell¹impegno dello studio; prevedendo i temi, le pagine e il
tempo a disposizione.
-
Iniziare con l¹indice e il riassunto del relativo tema da studiare.
-
Studiare i disegni prima, poi passare al testo, impiegando 5 min. per pagina e
non perdersi.
-
Smettere dopo 45 min., porsi delle domande, ev. riassumere per 5 min.
- Pausa.
-
³Anatomia & Fisiologia² di THIBODEAU PATTON,
CASA
EDITRICE AMBROSIANA, MILANO, 1995, ISBN 88-408-0889-2,
manuale
indispensabile per lo studio delle dispense che non contengono questo tipo di
spiegazioni.
- ³Il
corpo umano² di GUIDO E FELICITA COTTI, ISTITUTO EDITORIALE TICINESE SA,
BELLINZONA,
1979,
ISBN 88-7713-000-8, testo didattico liceale con ottimi riassunti anatomici e
fisiologici.
-
³Lehrbuch für Heilpraktiker² di ISOLDE RICHTER, URBAN & SCHWARZENBERG,
MUENCHEN,
1993, ISBN 3-541-13162-4, testo didattico per naturopati
- ³Atlas
of Human Anatomy² di FRANK H. NETTER, CIBA-GEIGY AG, BASEL, 1989, ISBN
3-905298-03-1.
-
³Anatomie² di HERBERT LIPPERT, URBAN & SCHWARZENBERG, MUENCHEN, 1983, ISBN
3-541-07215-6
-
³Farbatlanten der Medizin², Band 7, Bewegungsapparat I di FRANK H. NETTER,
GEORG THIEME VERLAG, MUENCHEN, 1992, ISBN 3-13-524601-95
-
³Farbatlanten der Medizin², Band 8, Bewegungsapparat II di FRANK H. NETTER,
GEORG THIEME VERLAG, MUENCHEN, 1995, ISBN 3-13-524601-95
- Longo,
C. e G.: Biologia generale, anatomia e fisiologia; Minerva Bergamo 200
- Vogel
G., Angermann H.: dtv - Atlas Biologie; atu München 1998
- Faller
A.: Der Körper des Menschen; THIEME STUTTGART 1999
- ³Die
Gestalt des Menschen² di GOTTFRIED BAMMES², RAVENSBURGER BUCHVERLAG, 1995, ISBN 3-473-48378-8
2.2 Patologia e terapia
-
³Lehrbuch für Heilpraktiker² di ISOLDE RICHTER, URBAN & SCHWARZENBERG,
1993, ISBN 3-541-13162-4
- ³Atlas
für Heilpraktiker² di ISOLDE RICHTER, URBAN & SCHWARZENBERG, 1994, ISBN
3-541-17171-5
- ³Lehrbuch
der Phytotherapie² di RUDOLF FRITZ WEISS, 1991, HIPPOKRATES
VERLAG
STUTTGART, ISBN 3-7773-0933-8
-
³Pschyrembel - Klinisches Wörterbuch², WALTER DE GRUYTER, BERLIN, 1994, ISBN
3-12692-3
-
³Lehrbuch der Konstitutionstherapie² di BERNHARD ASCHNER,
HIPPOKRATES
VERLAG STUTTGART, 1994, ISBN 3-7773-1123-5
-
³Technik der Konstitutionstherapie² di BERNHARD ASCHNER, KARL F. HAUG
VERLAG,
HEIDELBERG, 1995, ISBN 3-7760-1411-3
- ³Il
Garnier Delmare - Dizionario dei termini di Medicina², MONDUZZI EDITORE S.p.A.,
ISBN 88-323-2154-8
- NETTER
F. H.: NETTERS Inere Medizin; THIEME STUTTGART 2000
- NETTER
F. H.: Ortopädie; THIEME STUTTGART 2001
- ³Il
medico cura² di GEORG GRODDECK, CELUC LIBRI, MILANO
-
³Krankheiten homöopathisch behandeln² di CHRISTOPHER HAMMOND, DROEMERSCHE
VERLAGSANSTALT
TH. KNAUR, MUENCHEN, 1993, ISBN 3-426-76013-4
-
³L¹omeopatia per tutti² di VALTER MASCI, TECNICHE NUOVE, MILANO, 1996, ISBN 88
481 03416
- ³Krebs
in der Naturheilkunde² di MANFRED D. KUNO, RICHARD PFLAUM VERLAG,
MUENCHEN,
1998, ISBN 3-7905-0751-2
-
Ganzheits-Medizin² di DR. STEFAN R. BECKER, VERLAG FUER GANZHEITSMEDIZIN,
BASEL,
1991, HELVETIA KRANKENKASSE
-
²Nutritional Healing² di JAMES F. BALCH, M.D., AVERY PUBLISHING GROUP,
NEW
YORK, 1997, ISBN 0-89529-727-2
-
³Gesunde Ernährung² di URS HALDIMANN E CARINE BUHMANN, BEOBACHTERBUCHVERLAG,
ZUERICH,
1994, ISBN 3 85569 122 3
-
³Alexander-Technik² di RICHARD BRENNAN, DROEMERSCHE VERLAGSANSTALT
TH.
KNAUR, MUENCHEN, 1995, ISBN 3-426-76063-0
-
³Rolfing² di IDA P. ROLF, HEINRICH HUGENDUBEL VERLAG, MUENCHEN, 1977,
ISBN
3-88034-409-4
-
³Körperarbeit und persönliche Entwicklung² di JACK PAINTER, KOESEL-VERLAG
GMBH,
MUENCHEN, 1984, ISBN 3-466-34100-0
-
³Polaritätstherapie² di RANDOLPH STONE, HEINRICH HUGENDUBEL VERLAG,
MUENCHEN,
1989, ISBN 3-88034-388-8
-
³Zilgrei² di HANS GREISSING E ADRIANA ZILLO, MOSAIK VERLAG GMBH, MUENCHEN,
ISBN
3-576-10021-0
- ³Der
unwiderstehliche Drang² di ROGER J. CALLAHAN, VAK VERLAG, FREIBURG, 1995, ISBN
3-024077-29-0
- ³I
segreti della Aromaterapia² di PATRICIA DAVIS, EDIZIONI PIEMME S.p.A.,
I-15033
CASALE MONFERRATO (AL), 1996, ISBN 88-384-2583-3
-
CECCHINI T.: Enciclopedia delle erbe medicinali, DE VECCHI MILANO 1997
-
LEGNANO L. P. Da, POMINI L.: Le piante medicinali del Canton Ticino e
dell¹Oltre Pò,
Mediterranee
Roma 1978
-
ZANETTI - RIPAMINTI G.: Piante medicinali nostre, IET BELLINZONA 1983
-
³Piante Officinali per infusi e tisane² di ROBERTO DELLA LOGGIA, ORGANIZZAZIONE
EDITORIALE
MEDICO FARMACEUTICA, MILANO, ISBN 88-7076-132-0
-
³Handbuch für die Naturheilkunde² di KARL F. LIEBAU, PFLAUM VERLAG, MUENCHEN,
1988,
ISBN 3-7905-0589-7
- Rheuma
natürlich heilen² di SABINE THEADORA RUH, DACO VERLAG, STUTTGART,
1993,
ISBN 3-87135-011-7
- Rodale
et al.: Il libro completo dei minerali; DEMETRA COLOGNOLA 1998
- MIRCE
F.: Il vuoto degli oligoelementi; RED COMO 1984
-
BURGENSTEIN L.: Handbuch Nährstoffe; HAUG, HEIDELBERG 1997
-
GRÜBER, U.: Orthomolekulare Medizin; WUG STUTTGART 2000
Esercizio della tradizione
iniziatica che serve a staccarsi da un¹opera e a prepararsi alla
prossima. Consiste in tre tappe,
che vanno imparate.
- Tappa 1: esercitarsi fino alla
riuscita, poi proseguire con
- Tappa 1 e 2: esercitarsi fino
alla riuscita, poi
- Tappa 1, 2 e 3: esercitarsi
fino alla riuscita.
Questa tecnica una volta
imparata, richiede poco tempo, evita il rimuniginare di idee e aumenta
notevolmente la concentrazione. Serve anche a capire una funzione del cervello
importante: il pensiero laterale.
3.1.2 Tappa
1: lasciar correre i pensieri
3.1.3 Tappa
2: fissare l¹argomento
-
Ritirarsi in un posto senza disturbi (se necessario sul gabinetto), sedersi o
sdraiarsi comodamente e chiudere gli occhi.
3.1.2 Tappa 1: lasciar correre i pensieri
-
Immaginarsi di stare dietro di sè e di osservare cosa pensa il proprio cervello
senza immettercisi (né dirigere né impedire né partecipare).
Commento:
dopo un po¹ di tempo si nota che la mente non tratta un tema, ma diversi temi
contemporaneamente. L¹attenzione (o la coscienza) dell¹osservatore salta da un
canale all¹altro (come con il televisore). Nel frattempo la trasmissione sugli
altri canali prosegue.
-
Identificare quali temi sono trattati sui diversi canali e memorizzarli. Non
impedire o sforzare il cambiamento di canali e non riflettere sulle
³trasmissioni².
Quando
si ha la netta impressione che si stanno ³rallentando² o le trasmissioni o la
frequenza di cambiamento del canale, la prima tappa è finita.
Commento:
all¹inizio questa tappa può durare fino a 10 min. o meno. Dopo un po¹ di
esercizio dura ancora 1 minuto o 2. Mai iniziare la seconda tappa se non è
conclusa la prima tappa.
3.1.3 Tappa 2: fissare l¹argomento
- Dei
temi scoperti in tappa 1 si sceglie quello che interessa di più.
- Si
tenta di rimanere su questo canale; se dovesse cambiare da solo ci si riporta
immediatamente indietro.
Commento:
quando si riesce a rimanere sull¹argomento senza ³cambio di canale² per ca. 1
min., la seconda tappa è riuscita. Nessuno vieta di seguire il programma fino
all¹esaurimento.
Mai
iniziare la tappa 3 prima che sia riuscita la tappa 1 e la tappa 2 consecutive.
3.1.4 Tappa 3: disinserire la coscienza
-
³Spegnere il televisore²: uscire dal canale scelto senza rientrare in un altro.
Commento:
alcuni si immaginano proprio uno schermo nero, altri una tela scorrevole
azzurra, altri proprio niente come se fosse silenzio.
Se si
riesce a mantenere questo stato per ca. mezzo minuto l¹esercizio è terminato.
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