1. IntroduzioneIl danno cellulare può essere:
Le principali cause di danno cellulare sono:
2. Danni cellulari reversibiliE' importante ricordare che se la cellula fosse un sistema statico e rigido i cambiamenti ambientali (stress) avrebbero un profondo effetto sulla funzione dei tessuti, ma esistono meccanismi omeostatici che consentono alle cellule (organismo vivente capace di adattarsi ai cambiamenti) di superare questi stress. La risposta cellulare a stimoli dannosi dipende dal tipo di danno, dalla durata e dalla gravità. Ricordiamo che i sistemi più vulnerabili intracellulari sono:
La cellula ha una capacità di adattamento a cambiamenti ambientali accettabili. 2.1 Ipertrofia e iperplasiaImportante: Ipertrofia(reversibile) L'ipertrofia è un aumento di dimesione (volume) delle cellule esistenti, con un aumento delle loro capaticà di funzione. Iperplasia(reversibile) L'ingrandimento delle cellule è attribuibile a un aumentop della sintesi di componenti strutturali, e si associa con un'accelerazione del metabolismo cellulare e con un aumento dei livelli di RNA e degli organelli responsabili delle sintesi proteiche. Un aumento della massa delle cellule funzionantiu per ipertrofia o iperplasia può essere una conseguenza di stimoli fisiologici: ((inserire tabella pag. 6)) L'iperplasia può non essere uniforme, ma manifestarsi in forma di noduli. In questo caso tra aree di tessuto normale possiamo avere noduli di crescita eccessiva (noduli iperplasici) che danno origine ad una iperplasia nodulare (p. es. prostata - tiroide - mammella - surrene). Nell'iperplasia e ipertrofia l'alterazione della crescita cessa dopo la rimozione dello stimolo ambientale causale, e il tessuto riforna alle condizioni normali (p. es. gravidanza). 2.2 Metaplasia(reversibile) La metaplasia è un adattamento a stimoli ambientali con cambiamenti di differenziazione nella cellula. Alcuni stimoli ambientali di lunga durata possono rendere l'ambiene inadatto ad alcuni tipi di cellule specializzate. In risposta le cellule proliferanti si adattano cambiando il loro tipo di differenziazione, che si oriena verso un nuovo tipo di cellula più adatto a sopportare il nuovo stimolo ambientale. Alcuni esempi tra i più frequenti (p. 16): commento:
La metaplasia si riscontra il più sofente nei tessuti epiteliali, ma può essere osservata anche altrove. 2.3 Deposito cellullareQuando si verifica un accumulo di materiale all'interno della cellula si parla di deposito cellulare. Normalmente i materiali che si depositano all'interno della cellula possono essere distinti in 3 categorie:
Gli accumuli possono localizzarsi all'interno del nucleo o nel citoplasma (nei lisosomi). L'accumulo può essere "reversibile" (vedi glicogeno nel diabete) o "irreversibile2 (vedi carbone nelle cellule polmonari). Le cause possono essere:
Citiamo alcuni esempi: Modificazioni lipidichePiccole gocce di grasso (lipidi) si riscontrano in molte cellule normali, ma quando un accumulo di grassi diventa visibile al microspio a luce, allora si parla di "degenerazione grassa o steatosi". Di solito la steatosi è osservabile nel fegato come conseguenza di un danno da:
L'accumulo di lipidi e la sua disposizione all'interno della cellula possono essere così caratteristici da suggerire o addirittura "determinare la diagnosi de una malattia". Accumulo intracellulare di proteineL'accumulo di depositi proteici è meno comune della genenerazione grassa. Accumulo di glicogeno intracellulareIl diabete mellito è il principale esempio di alterazione del glucosio e di conseguenza del glicogeno. 3. Danni cellulari irriversibili3.1 Necrosi(irreversibile) Le cellule necrotiche sono cellule morte, ma le cellule morte non sono necessariamente tutte necrotiche.
I sistemi cellulari più vulnerabili sono:
Data l'interdipendenza, il danno di un sistema provoca danno secondario degli altri, e infine si può avere morte cellulare quando è superata una certa soglia di accumulo di danno. 3.2 Tipi di necrosiEsistono vari tipi di necrosi (necrosi coagulativa, necrosi caseosa, ecc.): la morte di una cellula non è sempre seguita dalla immediata dissoluzione della carcassa. Possono essere seguite vie differenti a seconda del bilancio fra proteolisi o coagulazione delle proteine e cacificazione, il tutto risultando nella comparsa di vari tipi morfologici di necrosi.
Un altro importante interesse sorge dal fatto che quando le cellule muoiono alcune delle loro proteine e dei loro enzimi sono liberati e possono essere ricercati nel sangue. La loro determinazione può essere utilizzata nella pratica clinica per stabilire se un tipo di tessuto sia stato danneggiato oppure no. E' il caso p.es. nella diagnosi di infarto del miocardio. La determinazione, in un prelievo del sangue venoso, di alcuni enzimi caratteristici del muscolo cardiaco è di grande importanza nella diagnosi di morte di cellule cardiache e quindi di infarto del miocardio e non di sola ischemia in un episodio di angina pectoris (vedi schema "Enzimi utili nella diagnosi di danno tissutale mediante esame del sangue").
3.3 Apoptosi (suicidio irreversibile)L'apoptosi è un processo cellulare programmato, dipendente da energia, disegnato per spegnere la vita delle cellule e facilitarne leliminazione.
Fisiologicamente avviene in:
3.4 Autrofia e AtrofiaNell'autrofia le proteine e gli ornaganuli delle cellule sono distrutti riducendosi in maniera parallela con la grandezza e la capacità della cellula (come già visto in "atrofia cellulare"). 3.5 Importanza di radicali liberiI radicali liberi (RL) sono atomi o gruppi di atomi che possono facilmente entrare a formare legame chimico con altri atomi o gruppi di atomi. Nascono in maggior parte con il lavoro energetico delle cellule (ciclo di Krebs) nei mitocondri. La concentrazione maggiore si trova in organi ad alto consumo energetico, trasfomando glucosio C6H12O6 e acidi grassi con ossigeno O2 in anidride carbonica CO2 e acqua H2O. Più carichi di questo processo di "respirazione cellulare" sono le cellule del fegato, dei muscoli e i neuroni, perché consumano tanta energia. I radicali liberi provocano:
I radicali liberi sono estremamene reattivi e sono di solito presenti in basse concentrazioni e per brevissimi tempi. Esistono comunque un certo numero di sistemi cellulari di difesa (antiossidanti) ad opera della vitamina E e dell'acido ascorbico (vit C) che interrompono la propagazione della catena dei radicali liberi. Esempi:
4. Pagine correlate, Sitografia
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