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Medicina popolareper autodidatti
settembre 11, 2005 |
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Linus Pauling
Indice della pagina 2.0 Anamnesi per
dei disturbi psichici 4.0 Oligoterapia
per dei disturbi psichici 4.1 Consigli per
degli adulti con dei disturbi psichici 5.0 Esempio
illustrativo: Ipoglicemia regolatoria |
PTO 4 Terapia
ortomolecolare
per frequenti disturbi metabolico - psichici © Peter Forster Bianca Buser Pagine correlate: PTIA 8.3 Esempio
di allergia cerebrale |
Il seguente testo tratta cinque
disturbi metabolici che si incontrano spesso abbinati a malattie
psichiche.
È merito del Dr. Pfeiffer di aver scoperto e approfondito questo nesso. Il suo
libro:
PFEIFFER, Carl C.: Nährstoff -
Therapie bei psychischen Störungen, merita di essere studiato attentamente da
tutti coloro che lavorano nel settore.
Prima
la curiosità medica e poi il lavoro terapeutico pratico ci hanno insegnato che
spesso delle forme miti di questi disturbi metabolici si trovano abbinate a
complessi di sintomi psicosomatici senza raggiungere ³culmini² di malattie
psichiche come la schizofrenia, la paranoia, Š
Questo
ci ha spinti a sviluppare:
- un ³modulo di inchiesta² per i nostri
clienti nei quali si sospettano simili disordini metabolici
- una procedura di valutazione per questi
sintomi
- delle proposte terapeutiche per i diversi
disturbi
(sempre seguendo i consigli
di PFEIFFER) e munirci così di un modesto strumento diagnostico per dei
complessi di sintomi altrimenti difficili da decifrare. Sempre il lavoro
pratico con questo strumento ci ha convinti che tra i tanti strumenti del
medico naturalista, anche questo può avere un suo posto utile.
Dato
che:
- non vogliamo specializzarci nel settore,
- pensiamo che sia di un certo interesse
per i nostri colleghi terapisti e medici naturali
- è relativamente facile da imparare e da
applicare
ci siamo decisi di mettere a
disposizione di ogni interessato questa nostra piccola esperienza con la
scoperta di PFEIFFER, sottoforma di seminari, con questo testo come dispensa e
le relative tabelle come uso di strumenti ed esercizi.
INDICE:
PTO 4 Terapia ortomolecolare per frequenti disturbi metabolico-psichici
1.0 Terminologia
2.0 Anamnesi
per dei disturbi psichici
3.0
Esempio di valutazione
4.0 Oligoterapia
per dei disturbi psichici
4.1 Consigli
per degli adulti con dei disturbi psichici
4.2 Istapenia
4.3 Istadelia
4.4 Pirroluria
4.5 Allergia
cerebrale
4.6 Ipoglicemia
regolatoria
5.0 Esempio
illustrativo: Ipoglicemia regolatoria
5.1 Metabolismo
5.2 Metabolismo
energetico
5.2.1 Metabolismo di carboidrati
5.2.2 Metabolismo di lipidi
5.3 Meccanismo
del disturbo ³ipoglicemia²
5.3.1 Funzionamento dell¹ipoglicemia
regolatoria
5.3.2 Test di tolleranza al glucosio e
alle relative patologie
5.3.3 Caratteristiche del ³test di
tolleranza glucosio²
5.4 Ruolo
di alimenti critici
5.5 Possibilità
dietetiche
5.6 Proposte
dietetiche e mediche
6.0 Istadelia/Istapenia
6.1 Istapenia
6.1.1 Sintomi
6.1.2 Terapia
6.1.2.1 Vitamina B3
6.1.2.2 Acido folico
6.1.2.3 Vitamina B12
6.1.2.4 Zinco e manganese
6.1.2.5 Consigli dietetici
6.1.2.6 Rame (controindicato)
6.1.2.7 Insonnia e triptofane
6.1.3 Esempio di istapenia
6.1.3.1 Diagnosi
6.1.3.2 Comunicazione al cliente
6.1.3.3 Medicazione
6.1.3.4 Suggerimenti dietetici
6.2 Istadelia
6.2.1
Sintomi
6.2.2
Terapia
6.2.2.1 Metionina
6.2.2.1.1
Controllo e regolazione dell¹acidità dell¹urina
6.2.2.2 Calcio
6.2.2.3 Complesso vitamina B
6.2.2.4 Zinco
6.2.2.5 Consigli dietetici per l¹istapenia
6.2.2.6 Dolori e stati spastici e convulsivi
6.2.2.7 Antiistaminici genuini
6.2.3 Esempio di istadelia
6.2.3.1 Diagnosi
6.2.3.2 Comunicazione al cliente
6.2.3.3 Medicazione per l¹istadelia
6.2.3.4 Suggerimenti dietetici
7.0 Pirroluria
7.1 Sintomi
7.2 Terapia
(piridossinuria)
7.2.1 Vitamina B6
7.2.2 Zinco
7.2.3 Manganese
7.2.4 Vitamina B2
7.3 Esempio
7.3.1 Medicazione
7.3.2 Dieta
8.0 Allergia
cerebrale
8.1 Sintomi
8.2 Terapia
8.2.1 Dieta eliminatoria
8.2.2 Metionina
8.2.2.1 Controllo e regolazione
dell¹acidità dell¹urina
8.2.3 Vitamina B6
8.2.4 Calcio
8.2.5 Zinco
8.2.6 Vitamina C
8.2.7 Manganese
8.3 Esempio
di allergia cerebrale
8.3.1 Diagnosi
8.3.2 Comunicazione al cliente
8.3.3 Medicazione
8.3.4 Consigli dietetici
9.0 Ipoglicemia
regolatoria
9.1 Sintomi
9.2 Terapia
per l¹ipoglicemia
9.2.1 Lievito di birra, GTF
9.2.2 Zinco
9.2.3 Manganese
9.2.4 Magnesio (ev. calcio)
9.2.5 Vitamina C
9.2.6 Complesso vitamina B
9.2.7 Potassio
9.2.8 Triptofane per l¹insonnia
9.2.9 Fenilalanina contro le
depressioni/il panico
9.2.10 Consigli dietetici
9.2.10.1Indice
glucosio per alimenti scelti
9.3 Esempio
di ipoglicemia
9.3.1 Diagnosi
9.3.2 Comunicazione al cliente
9.3.3 Medicazione
9.3.4
Suggerimenti dietetici
10.0 Strumenti di lavoro
10.1 Anamnesi
dei frequenti disturbi psichici
1.0 Terminologia
Il
termine ³ortomelocolare² venne introdotto da Linus Pauling (premio Nobel:
³...la medicina ortomolecolare si occupa del mantenimento di una buona salute e
della cura di alcune malattie tramite il cambiamento della concentrazione di
sostanze che si trovano, per natura, nell¹organismo e gli sono necessarieв).
Nel
seguente testo sono trattati cinque dei frequenti disturbi metabolici con delle
notevoli conseguenze psichiche e il loro trattamento, come proposto da PFEIFFER:
- Istapenia: Scarsa produzione metabolica
di istamina nell¹organismo.
- Istadelia: Eccessiva produzione
metabolica di istamina nell¹organismo.
- Pirroluria: Esagerata escrezione di Zn e
di vit. B6 nell¹urina.
- Allergia cerebrale: Ipersensibilità dell¹organismo
a determinate sostanze (spesso alimentari).
- Ipoglicemia: Ipersensibilità regolatoria
(insulina, glucagone) dell¹organismo ai carboidrati.
Sintomi
cerebrali: I cinque disturbi
metabolici / ormonali / regolatori descritti sopra, possono creare sintomi
che in psicopatologia si definiscono con forme psicotiche, schizoidi e più
raramente nevrotiche.
2.0 Anamnesi per disturbi psichici
Il
seguente catalogo raccoglie domande relative allo stato psico-somatico di un
paziente e permette poi di trarne delle conclusioni circa l¹inclinazione verso
uno dei cinque disturbi metabolici citati.
Download
"Anamnesi frequenti disturbi psichici" .pdf
Istapenia
e istadelia si escludono a vicenda, negli altri casi ciascuna di loro può
combinarsi liberamente. La valutazione dei sintomi dipende dal terapista.
Personalmente tengo in considerazione solo ³forti incidenze²: se la percentuale
dei sintomi di una voce è maggiore del valore medio della voce più la
deviazione standard* di tutte le voci, è discutibile!
Consigliamo
vivamente un test di laboratorio (significante) per i diversi micronutrienti di
cui si sospetta ci sia carenza in base all¹anamnesi e ad altri indici di
visita.
Deviazione
standard è una misura per la variazione di singoli valori statistici intorno al
valore medio che viene definito con una formula complicata. Visto che la mia
calcolatrice, contrariamente a me, lo calcola automaticamente, nelle funzioni
statistiche mi servo di lei per avere un criterio oggettivo di calcolo. In
realtà non è più oggettivo dell¹occhio clinico del terapista che deve comunque
valutare in base a dei criteri non oggettivabili se un valore incide o meno.
3.0 Esempio di valutazione
Il
Sig. Pinco Pallino (55 anni, artigiano in proprio, sposato senza figli) accusa
stanchezza, irascibilità, cambiamenti d¹umore frequenti in giornata,
nervosismo, dimenticanza, difficoltà di concentrazione, ansie, mal di testa,
attacchi di sudore (freddo) e altri disturbi di percezione, emotività e
comportamento. Negli ultimi tempi soffre spesso di vertigini, freddo e leggere
parestesie alle gambe e mani. Si preoccupa perché ha sentito dire che è una
conseguenza del fumo (20 sigarette al giorno). Mi dice inoltre che gli esami
clinici fatti eseguire dal suo medico
(check-up abituale) erano regolari e quest¹ultimo gli avrebbe
consigliato di smettere di fumare e di evitare lo stress.
Sospetto
dei disturbi metabolici concernenti un regolare approvvigionamento energetico
dell¹organismo ed eseguo prima di tutto un¹ ³anamnesi² come sopra citato con i
seguenti risultati:
I
sintomi di istapenia e istadelia sono equilibrati, anche se il paziente ha
valutato ca. 1/3 ciascuno dei sintomi. Vuol dire che avverte anche sintomi
³deboli² oppure che la regolazione della produzione di istamina è piuttosto
ipersensibile. Dei rimanenti tre, la pirroluria è valutata con ca. 1/3,
l¹allergia cerebrale con ca. 1/4 dei relativi sintomi, valori che si trovano
³nell¹ambito caratteristico soggettivo di valutazione del cliente². Emerge però
nettamente con 88% il valore per l¹ipoglicemia regolatoria. Secondo i miei
criteri (discutibili) la soglia d¹incidenza è a 44%+25% = 69%.
Per
una semplice conferma del mio dubbio, ho misurato la temperatura corporea che
era di 36.2 C, fatto che si incontra spesso in ipoglicemia. Inoltre, ho
proposto un test in merito (tolleranza glucosio), da far eseguire dal suo
medico di condotta e delle misure provvisorie immediate come descritte in seguito.
4.0 Oligoterapia per dei disturbi psichici
La
diagnosi sospettata in base all¹anamnesi va verificata con degli esami di
laboratorio e di approfondimento diagnostico secondo il caso.
Vengono
trattati i seguenti temi:
4.1 Consigli
per degli adulti con dei disturbi psichici
4.1 Consigli per degli adulti con dei disturbi psichici
Per
gli adulti con dei disturbi psichici si possono comunque tenere in
considerazione le seguenti aggiunte alimentari, se non ci sono controindicazioni
di altre patologie.
Dieta:
- Se la dieta è scarsa di prodotti lattici:
5 gr di ³Dolomit²BURGERSTEIN
(Ca/Mg) al giorno.
- Se la pressione é normale: Gluconato di
manganese 10 mg al giorno (ev. ascorbato corrispondente).
- Se la frazione LDL del colesterolo è
normale: un uovo (preferibilmente crudo, anche solo il tuorlo) al giorno.
Olio
di girasole o Cartamo o Germi di frumento: 1 cucchiaio da tè al giorno.
Lievito
di birra 3 gr mattina e sera.
Vit.
C: 1Š2 gr per giorno.
Betacarotene:
6 mg per giorno.
Vit.
E: 400 mg per giorno.
Gluconato
di zinco: 15 mg per giorno.
4.2 Istapenia
Diagnostica
vedi ³anamnesi per dei disturbi psichici².
In
caso di sospettata istapenia si tengono in considerazione le seguenti aggiunte
alimentari, salvo delle controindicazioni provenienti da altre patologie.
Dieta:
Ricca
di proteine animali (preferibilmente magro) e scarsa di rame.
Sonno,
se necessario: L-triptofane 500...1000 mg prima di dormire.
Acido
nicotinico (Vit.B3): 100 mg mattina e sera (arrossamento del viso).
Niacinamida
(Vit.B3): 500 mg mattina e sera.
Acido
folico: 1 mg la mattina.
Vit.
B12: 500 mcg per dì (se assorbimento difettoso: iniezione 3.5 mg per
settimana).
Zn
e Mn: giornalmente secondo dati del laboratorio (p.es. Zn 30; Mn 20 mg per
giorno).
4.3 Istadelia
Diagnostica
vedi ³anamnesi per dei disturbi psichici².
In
caso di sospettata istadelia si tengono in considerazione le seguenti aggiunte
alimentari, salvo delle controindicazioni provenienti da altre patologie.
Dieta:
Scarsa
di proteine animali e ricca di carboidrati (complessi con ballasto) e ricca di
rame.
Gluconato
(o altra forma organica) di calcio: 500 mg mattina e sera.
Metionina:
500 mg mattina e sera.
Vitamina
B6 per ammortizzare gli effetti della metionina, controllo acidità urina.
In
caso di forme spastiche: antiepilettici in dosaggi cauti (medico).
4.4 Pirroluria
Diagnostica
vedi ³anamnesi per dei disturbi psichici².
In
caso di sospettata pirroluria si tengono in considerazione le seguenti aggiunte
alimentari, salvo delle
controindicazioni provenienti da altre patologie.
Dieta:
Possibilmente
ricca di vitamina B6, zinco e manganese.
Gluconato
(o altra forma organica) di zinco: 30 mg mattina e sera.
Gluconato
(o altra forma organica) di manganese: 10 mg mattina e sera.
Vit.
B6: 300Š2000! mg la mattina (fino al ricordo dei sogni). Sorvegliare
attentamente eventuali sintomi neurologici (medico).
Diagnostica
vedi ³anamnesi per dei disturbi psichici².
In
caso di sospettata allergia cerebrale si tengono in considerazione le seguenti
aggiunte alimentari, salvo delle controindicazioni provenienti da altre
patologie:
Dieta:
Chiarire
cautamente il tipo di intolleranza/allergia e relativi provvedimenti!
Metionina:
500 mg mattina e sera.
Vitamina
B6 per ammortizzare gli effetti della metionina, controllo acidità urina.
Gluconato
(o altra forma organica) di calcio: 500 mg mattina e sera.
Gluconato
(o altra forma organica) di zinco: 15 mg mattina e sera.
Gluconato
(o altra forma organica) di manganese: 10 mg mattina e sera.
Vit.
B6: 300Š2000! mg la mattina (fino al ricordo dei sogni). Sorvegliare
attentamente eventuali sintomi neurologici (medico).
Vit.
C: 1Š2 g mattina e sera.
4.6 Ipoglicemia
regolatoria
Diagnostica
vedi ³anamnesi per dei disturbi psichici².
In
caso di sospettata ipoglicemia regolatoria si tengono in considerazione le
seguenti aggiunte alimentari, salvo delle controindicazioni provenienti da
altre patologie:
Dieta:
- Scarsa di zuccheri, alcool, farina bianca
e caffè (vedi anche tabella ³indice di glucosio²).
- Ricca
di carboidrati complessi, minerali e ballasto (cereali integrali, legumi ricchi
di carboidrati).
Cromo
in forma ³fattore di tolleranza glucosio²: 330mcg mattina e sera.
Lievito
di birra: giornalmente min. 6 gr.
Gluconato
(o altra forma organica) di zinco: 15 mg mattina e sera.
Gluconato
(o altra forma organica) di manganese: 10 mg mattina e sera.
Multivitamine:
a basso dosaggio e preferibilmente senza rame.
5.0 Esempio illustrativo: Ipoglicemia regolatoria
Mi
permetto di discutere, in modo esplicito con questo esempio, anche la patologia
stessa per i seguenti motivi:
- Non penso che la patologia del disturbo
sia molto conosciuta, anche se del tutto plausibile fisiologicamente.
- Visto
che si tratta di una ³medicazione² alimentare/dietetica, la motivazione del
cliente è elementare.
- Per persone colte come il mio cliente, la
miglior motivazione è che capisca in modo plausibile come funziona ³la
faccenda².
Vengono
trattati i seguenti temi:
5.3 Meccanismo
del disturbo ³ipoglicemia²
5.6 Proposte
dietetiche e mediche
5.1 Metabolismo
Il
metabolismo è la trasformazione di nutrienti in energia e sostanze di
costruzione per il funzionamento di un organismo:
- Carboidrati e lipidi servono
all¹organismo anzitutto per soddisfare le sue esigenze energetiche: movimenti
(muscolari, cardiaci, respiratori), funzionamento cerebrale, temperatura
corporea, processi metabolici.
- Proteine (animali e vegetali) servono
all¹organismo prevalentemente a scopi di costruzione tessutale e cellulare.
In casi d¹emergenza
l¹organismo può usare proteine proprie per scopi energetici.
- Acqua e ³micronutrienti² come minerali,
oligoelementi, vitamine, lipidi essenziali e aminoacidi essenziali sono
indispensabili per un funzionamento normale del metabolismo. Il termine
³essenziale² significa che la sostanza non può essere prodotta in dosi
sufficienti dall¹organismo stesso.
Trasformazione
di lipidi e carboidrati in materiale di ³combustione² per il loro stoccaggio
nonché uso come fonte di energia. L¹intestino trasforma i carboidrati in
glucosio e i lipidi in trigliceridi.
Vengono
trattati i seguenti argomenti:
5.2.1 Metabolismo
di carboidrati
5.2.1 Metabolismo
di carboidrati
Il
metabolismo energetico dei carboidrati funziona più o meno così:
- L¹intestino trasforma i carboidrati in
glucosio.
- Più è ³complesso² un carboidrato, più
questo processo richiede del tempo.
- Il glucosio viene assorbito dal sangue,
che lo trasporta a tutte le cellule dell¹organismo.
La concentrazione di glucosio
nel sangue si misura come ³glicemia² (glucosio nel sangue).
- I carboidrati complessi, che richiedono
tanto tempo per la trasformazione in glucosio, forniscono un lento, regolare,
continuo e lungo approvvigionamento mentre gli zuccheri semplici forniscono
glucosio in abbondanza e vengono subito consumati.
- La matrice basale del tessuto connettivo
lasso e poi le cellule assorbono glucosio dal sangue nella misura in cui
l¹insulina nel sangue lo permette e l¹adrenalina e i corticosteroidi non lo
impediscono.
- Certi organi come i muscoli, il fegato e
il cervello riescono a trasformare modeste quantità di glucosio in una forma
non solubile e a immagazzinarle per ritrasformarle e consumarle in caso di
aumentato fabbisogno o scarso rifornimento.
- Gli organuli nelle cellule trasformano il
glucosio (con l¹aiuto di ossigeno) in energia, acqua e anidride carbonica.
- Eccedenze di glucosio sono trasformate e
immagazzinate dal fegato (e da diversi altri organi) in forme di riserva
(grassi) e liberate a seconda delle necessità.
5.2.2 Metabolismo
di lipidi
Il
metabolismo dei lipidi (oli, grassi) è molto più lento:
- L¹intestino trasforma i grassi e i lipidi
emulsionati dalla bile in trigliceridi.
- La maggior parte di loro viene assorbita
dal sistema linfatico che solo dopo ulteriori trasformazioni li fornisce al
sangue in forma di trigliceridi, LDL (low density lipids) e HDL (high density
lipids), forme di colesterolo e acidi grassi.
- Il sangue li trasporta infine in tutte le
cellule dell¹organismo. La concentrazione nel sangue si misura come tasso di trigliceridi,
LDL, HDL, colesterolo nel sangue.
- Le cellule usano i lipidi per varie
funzioni:
- Materiale di costruzione
(p.es. colesterolo per le membrane cellulari, guaine per il tessuto nervoso, produzione di
sostanze di trasmissione ormonali).
- Come deposito in cellule
lipidiche (di ammortamento, riserva).
- Come materiale di
combustione per il metabolismo energetico.
- Eccedenze di lipidi vengono immagazzinate
dal fegato (e da diversi altri organi) in forme di riserva, trasformate in
glucosio e liberate a seconda delle necessità.
Nelle
nazioni industrializzate durante gli ultimi decenni è nata una fobia dei
grassi, ritenuti responsabili dell¹aumento di malattie cardiache e nemici di
certi ideali di peso più estetici che fisiologici. Tale atteggiamento porta in
certi casi persino a carenze di lipidi essenziali. Senza entrare più
profondamente in merito è da notare:
- Gli oli, specialmente quelli pressati a
freddo, contengono in generale forme lipidiche più congrue al metabolismo umano
dei grassi solidi (siano vegetali o animali).
- Grassi e oli ³ossidati² per
surriscaldamento, ripetuto uso o eccessiva esposizione a luce e aria non hanno
solo un pessimo gusto, ma sono anche poco idonei alla digestione e al
metabolismo.
- Tanto meno i grassi e gli oli sono
elaborati industrialmente, meglio li sa gestire l¹organismo e più contengono ³micronutrienti².
5.3 Meccanismo del disturbo ³ipoglicemia²
Vengono
trattati i seguenti argomenti:
5.3.1 Funzionamento
dell¹ipoglicemia regolatoria
5.3.2 Test
di tolleranza al glucosio e alle relative patologie
5.3.3 Caratteristiche del ³test di
tolleranza glucosio²
5.3.1 Funzionamento
dell¹ipoglicemia regolatoria
Innanzitutto
spiego al cliente il ³meccanismo² del suo disturbo metabolico/ormonale nel modo
seguente:
- Zuccheri e carboidrati raffinati (miele,
zucchero, dextrosi, farina bianca, superalcolici, Š) vengono assimilati molto
rapidamente dal sistema digestivo.
- In forma ³occulta² sono contenuti in
molti alimenti raffinati ma anche naturali (cioccolato, ketchup, marmellata,
dolciumi, bibite dolcificate, frutta, Š) perché lo zucchero nell¹industria
alimentare serve come ³conservante² e ³correttore dei gusti² e costa poco.
- Assimilati dal sangue, aumentano la
glicemia, il che mette in moto un meccanismo di smaltimento: il pancreas
produce insulina per stimolare le cellule (specialmente del fegato) ad
assimilare il glucosio, il che abbassa il tasso nel sangue.
- Quando è basso il tasso nel sangue, si
mettono in moto i meccanismi ³frenanti² dell¹insulina: il glucagone dal
pancreas come antagonista dell¹insulina e l¹adrenalina e i glucocorticoidi
dalle ghiandole surrenali (ormoni di stress) per mobilizzare il glucosio dal
fegato nel flusso ematico.
- In breve: un¹altalena tra stress
(tensione) e ipoglicemia (esaurimento).
5.3.2 Test di
tolleranza al glucosio e alle relative patologie
Il
test di tolleranza al glucosio viene normalmente eseguito dal medico che
sospetta una malattia diabetica. A digiuno e dopo una misurazione del livello
di glucosio nel sangue, viene somministrata una determinata quantità di
glucosio. Viene poi misurato a intervalli regolari il tasso di glucosio nel
sangue. Lo stesso test, ma con più misure e in tempi più ampi, può servire a
scoprire i meccanismi di regolazione della glicemia.
5.3.3 Caratteristiche
del ³test di tolleranza al glucosio²
Con
un metabolismo ³normale²:
- La glicemia a digiuno è inferiore a 5.5
mmol/l.
- Dopo
la somministrazione di 75 gr di glucosio sale a mass. 11 mmol/l dopo un¹ora.
- Scende per dei processi regolativi
(insulina) sotto gli 8 mmol/l dopo
due ore.
- Torna poi lentamente per dei processi
inibitivi (glucagone, adrenalina, corticosteroidi) sotto i 5.5 mmol/l nelle ore
seguenti.
Un
organismo con un diabete mellito presenta:
- Una glicemia a digiuno già superiore a 7
mmol/l.
- Con la
somministrazione di 75 gr di glucosio sale al di sopra di 11 mmol/l dopo
un¹ora.
- Lo stesso valore è misurabile anche dopo
due ore, visto che la produzione di insulina non è sufficiente o le cellule non
gestiscono bene il segnale.
- Torna poi molto lentamente a valori sopra
i 7 mmol/l nelle ore seguenti.
- Più lentamente ancora secondo la
produzione di ³inibitori insulinici² come glucagone, adrenalina e
glucocorticoidi.
L¹organismo
non è più capace di regolare in tempo utile la glicemia su un valore inferiore
a 7 mmol/l.
Un organismo con l¹ipoglicemia regolatoria dimostra un
comportamento del tutto diverso:
- La glicemia a digiuno può essere del
tutto ³normale² sotto i 5.5 mmol/l o anche ³troppo bassa² creando già i primi
sintomi di ipoglicemia (sfinito già la mattina).
- Dopo la somministrazione di 75 grammi di
glucosio, la glicemia sale rapidamente (secondo il caso più come ³normale² o
più come per il ³diabetico²).
- In seguito, a causa dei processi di
regolazione ipersensibili (sovraproduzione di insulina) scende rapidamente
(anche dopo mezz¹ora) a valori molto bassi, che creano i primi sintomi di
ipoglicemia come il mal di testa, il bisogno di dolci, le vertigini, e una
sindrome da stress fisico.
- Questa situazione a sua volta innesca la
produzione di ormoni inibitori come glucagone, adrenalina e corticosteroidi, i
quali stimolano il fegato (e altri organi) a liberare le loro riserve per
aumentare di nuovo la glicemia.
- Questo
³ping-pong² può alternarsi con la tipica evoluzione di un processo
³iper-regolato².
Ho
introdotto una curva che fa vedere l¹evoluzione della glicemia quando al posto
del glucosio (immediatamente reperibile dall¹organismo) la stessa persona
³ipoglicemica regolativa² assume un cereale integrale (esempio fiocchi d¹avena)
al posto dell¹equivalente ³carboidrato²:
- A causa della lenta decomposizione in
glucosio dei carboidrati complessi nell¹intestino, il glucosio viene fornito al
sangue ³a gocce² ma durante un lungo lasso di tempo.
- Il che non provoca mai una reazione
eccessiva del pancreas e di conseguenza nemmeno adrenalinica e surrenale.
Le
seguenti curve sono illustrative e fatte per degli scopi didattici. La realtà
individuale può essere diversa in molti punti e va interpretata dall¹esperto.
Il seguente test di tolleranza al glucosio illustra la situazione di tre
organismi nel caso in cui:
- A digiuno viene misurata la glicemia (sangue
integrale capillare).
- Vengono somministrati 75 grammi di
glucosio per via orale.
- Si misura l¹evoluzione della glicemia nel
tempo.
Le
curve mostrano una situazione molto diversa da un organismo all¹altro:
- ³Normale².
- Diabetico.
- Ipoglicemico regolatorio.
- Nonché la reazione dal momento in cui al
posto del glucosio si somministra un cereale integrale come p.es. la quantità
corrispondente di fiocchi d¹avena o meglio ancora della pasta.
5.4 Ruolo di alimenti critici
Riassunto
per il cliente.
Il
ruolo di idrocarburi, lipidi e proteine per la nutrizione:
- Carboidrati e lipidi (grassi, oli) nel
corpo servono soprattutto come ³combustibili² del metabolismo energetico,
mentre le proteine (animali e vegetali) servono prevalentemente come sostanze
di costruzione.
- Nell¹intestino i carboidrati devono
essere trasformati in glucosio e i lipidi in trigliceridi o acidi lipidici per essere assimilati dal sangue.
- Questo richiede più tempo per i lipidi
che per i carboidrati perché prendono in prevalenza le vie del sistema
linfatico.
- Più complesso è un carboidrato, più tempo
richiede la sua decomposizione in glucosio.
- La tabellina ³Indice di glucosio² da un¹
idea della rapidità di trasformazione di diversi alimenti in glucosio.
5.5 Possibilità dietetiche
Sono
qui riassunte ad uso del cliente le possibilità dietetiche per migliorare la
situazione:
- Sostituire in parte gli zuccheri e i
carboidrati raffinati con quelli poco raffinati. Negli ultimi 100 anni il
consumo di zuccheri è aumentato di quasi 20 volte (da 3.5 kg a 64 kg per
persona e anno). In compenso, il
consumo di alcool è notevolmente diminuito, ma non di pari passo. Il pancreas in 5 generazioni non è
stato capace di adattarsi a questo difficile compito metabolico.
- I carboidrati non raffinati sono
contenuti per la maggior parte in alimenti con un indice di glucosio da
moderato fino a bassissimo.
Indice
glicemico:
altissimo alto moderato basso bassissimo
miele pane
int. saraceno pasta noci
patate riso
nat. avena fagioli soia
carote uvette granoturco arance lenticchie
pane bianco banane piselli fruttosio
cornflakes mele
riso normale latticini
birra, vino pomodoro
zucchero
Delle tabelle esaurienti si
trovano sotto: Indice
glicemico per alimenti
Download "Indice
glicemico" .pdf
5.6 Proposte dietetiche e mediche
È
evidente che qualsiasi proposta dietetica deve essere scrupolosamente adattata
alle esigenze della persona interessata. Se qui di seguito diamo un esempio,
non può essere generalizzato, ma va modificato secondo i seguenti criteri:
- Abitudini nutrizionali, culturali,
sociali e individuali per non creare inutili disagi.
- Esigenze famigliari e professionali per
non rendere difficile l¹applicazione.
- Non focalizzarsi su una patologia, ma tenere in considerazione tutta la
fisiologia individuale del cliente con i suoi punti deboli e i suoi punti
forti.
- Rispettare simpatie e antipatie
nutrizionali e trovare insieme al cliente delle soluzioni originali.
Con
il Signor Pinco Pallino e sua moglie (essa si occupa personalmente della sua
nutrizione) abbiamo trovato queste soluzioni:
Ogni
mattina, per incominciare, una pappa (abbastanza buona, nonostante le
apparenze) composta come segue:
una
manciata di fiocchi d¹avena combustibile lento, nervino, div. micronutrienti,
ballasto un uovo crudo bianco: ballasto; tuorlo: div. micronutrienti,
Vit.A
due
cucchiai da minestra di lievito di birra micronutrienti;
spec. fattore di tolleranza glucosio, aminoacidi essenziali
uno
jogourt naturale Ca,
Mg, Vit.D, diversi micronutrienti
due
cucchiai da tè di lecitina micronutrienti,
emulsionante, lipidi essenziali
un
cucchiaio da tè di olio di germi di frumento micronutrienti,
lipidi essenziali, Vit. E
una
presa di cumino carminativo
(calma stomaco e intestino)
frutta fresca e/o succhi di frutta a piacere.
Il tutto mescolato bene in una grande tazza.
Ogni
mattina ingerisce tre ³medicamenti² che sono in realtà ³aggiunte alimentari²:
- Cromo in forma di GTF (fattore di
tolleranza glucosio): 330 mcg (microgrammi).
- Gluconato di zinco 15 mg (milligrammi).
- Gluconato di manganese 10 mg.
Dopodiché il signor Pinco Pallino potrà fare la sua
colazione abituale con la famiglia, evento sociale importante, senza correre il
rischio di alimentarsi in modo scorretto, poiché non avrà più tanta fame.
La
sua brava moglie, nel frattempo, gli ha preparato un litro di acqua minerale
aggiungendo 2 grammi di Vitamina C (acido ascorbinico) e un cucchiaio di
³zucchero di frutta² (fruttosio) per rettificare il gusto. Come artigiano, beve
parecchio durante il giorno e questo fa già parte della terapia.
Pasti
e merende li fa come al solito; sua moglie è una bravissima cuoca, cura una
cucina mediterranea e ha riguardo della salute della famiglia. Impara a non
insistere quando il marito non ha più tanta fame dopo la base mattutina, perché
capisce che ³la pappa² tiene la glicemia ed evita a lungo gli attacchi di
appetito. Agli altri pasti aggiunge sempre ³carboidrati complessi² con tanta
fantasia e gusto.
Il
signor Pinco Pallino tenta di non esagerare con l¹alcool, il caffè e i dolciumi
in giornata. Beve il suo bicchiere di vino rosso con i pasti e, alla sera un
birrino per dormire meglio.
Prima
di andare a dormire trova sul comodino gli stessi tre ³medicamenti² della
mattina.
L¹istamina
è un ormone tessutale coinvolto in processi immunitari come le reazioni
infiammatorie e allergiche nonché in processi cerebrali come una sostanza
neurotrasmettitrice. Le desinenze ³-delia² e ³-penia² significano
rispettivamente una tendenza individuale di iper- o di ipo- reazione
istaminica, cioè la tendenza a produrne in modo smisurato o scarso come una
risposta ad uno stimolo.
Evidentemente
le due tendenze diagnosticamente si escludono a vicenda, anche se si notano
spesso nelle anamnesi sintomi di ambedue: pare che ci siano delle persone con
risposte istaminiche differenziate, così che a certi stimoli rispondono in modo
esagerato mentre altri li ignorano. Questo si nota spesso in presenza di
prevalenti sintomi di ³allergia cerebrale² e di ³ipoglicemia² e spariscono
spesso quando vengono curate con successo queste patologie.
6.1 Istapenia
Istapenia
significa la scarsa sintesi di istamina nei tessuti dell¹organismo ed è quasi
sempre legata a dei bassi tassi vitaminici del complesso B, specialmente B3,
acido folico e B12, spesso anche di minerali come lo Zn e il Mn.
6.1.3.4 Suggerimenti
dietetici
6.1.1 Sintomi
Si
trovano spesso dei sintomi di tendenza psicotica del tipo
schizofrenico/paranoico in unione con delle caratteristiche fisiologiche come
nel seguente elenco:
1 |
tendenza
ad ³ingrandire² le cose |
2 |
diffidenza
accentuata |
3 |
mpressione
che qualcuno, dall¹esterno, abbia un controllo sulle proprie idee |
4 |
abitudine
di vedere o sentire cose che altri non notano |
5 |
difficoltà
a sopportare bene i dolori |
24 |
orgasmi
difficili |
47 |
tanti
peli |
49 |
spesso
lesioni delle labbra |
50 |
raramente
mal di testa |
52 |
niente
allergie |
54 |
troppo
grasso alle gambe |
55 |
tanti
denti stuccati |
58 |
tinnitus
(rumori nelle orecchie) |
6.1.2 Terapia
Indispensabile
per la cura dell¹istapenia è la somministrazione di massicce dosi di vitamine
del complesso B, specialmente B3, acido folico e B12 ma anche di zinco e
manganese nonché una dieta relativamente ricca di proteine animali. Oltre a
questo tentativo ³specifico², nel disordine istaminico sono da rispettare le
seguenti regole:
- Un cauto e professionale controllo dello
stato generale somatico e ³micronutrizionale² (stato dei minerali, vitaminico,
immunitario) perché spesso questi clienti soffrono anche di altre deficienze
(che i medici clinici e gli psichiatri spesso non lo notano perché si trattano di
sintomi ³subclinici²).
- Stretta collaborazione con il medico e lo
psichiatra curante per la coordinazione di terapie cliniche e complementari, se
sono stati riscontrati rilevanti disturbi clinici e psichici.
- Se necessario, anche un cauto
accompagnamento psicoterapeutico professionale, in quanto i disturbi psichici
non hanno solo una dimensione metabolico-ormonale-fisiologica, ma altrettanto
sociale-relazionale-emotiva, che va curata con altrettanta professionalità.
6.1.2.1 Vitamina B3
La
vitamina B3 (Niacina) esiste in due forme fisiologicamente abbastanza diverse
ed è da somministrare in tutte e due le forme e più precisamente come:
- Acido nicotinico: 100 mg mattina e sera
(³flush²: arrossamento del viso per pochi minuti).
- Nicotinamido: 500 mg mattina e sera, che
corrisponde a 1¹200 mg di niacina per dì; il fabbisogno statistico per delle
persone sane è di 15Š20 mg, contenuti in alimenti come il fegato di vitello, le
spagnolette, il tonno, il pollo, i funghi, Š
6.1.2.2 Acido folico
L¹acido
folico (ritenuta una vitamina del complesso B): 1 mg la mattina; il fabbisogno
statistico delle persone sane è di 0.15Š0.3 mg per dì contenuti in alimenti
come i germogli e la crusca di frumento, gli spinaci, il fegato di vitello, le
uova, il lievito, Š
6.1.2.3 Vitamina B12
La
vitamina B12 (cobolamina): 500 mcg per dì. La mancanza di cobolamina è spesso
causata dall¹assorbimento intestinale carente, specie nelle persone anziane o
con dei disturbi intestinali cronici. In questo caso è preferibile l¹iniezione di 3.5 mg per settimana. Il
fabbisogno statistico delle persone sane è di 2Š3 mcg contenuti in alimenti
come il fegato di vitello, la carne di manzo, le uova, i formaggi Š È il
classico micronutriente mancante dei vegetariani perché non figura negli
alimenti vegetali. Per loro è comunque meglio che venga somministrato oralmente
perché dispongono normalmente di un ottimo assorbimento intestinale.
6.1.2.4 Zinco e manganese (Zn
e Mn)
- Zn 30 mg per giorno.
- Mn 15 mg per giorno.
Perché
anche questi sono coinvolti in una regolare sintesi di istamina da parte
dell¹organismo.
Zn: il fabbisogno statistico delle persone
sane è di 12Š15 mg di Zn al
giorno, contenuti in alimenti come il fegato, le ostriche, le leguminacee, i
cereali integrali, le uova Š
Mn: il fabbisogno statistico delle persone sane è
di 2Š5 mg di Mn al giorno, contenuti in alimenti come i cereali integrali e le
nocciole, le mandorle e le noci.
6.1.2.5 Consigli
dietetici
La
dieta proposta è ricca di proteine
animali per l¹aumentato fabbisogno di micronutrienti prevalentemente contenuti
in alimenti animali. La descrizione del contenuto di micronutrienti rilevanti
per l¹istapenia fornisce ulteriori indicazioni per delle prevalenze nutritive.
Un consiglio, da parte di dietisti sensibilizzati al disturbo metabolico
³istapenia², può essere utile per mettere in pratica una nutrizione adatta al
disturbo.
6.1.2.6 Rame
(controindicato per l¹istapenia)
Il
rame ha delle importanti funzioni metaboliche. Una mancanza accentuata può
causare delle malattie anemiche, artritiche, infiammatorie, cardiovascolari,
insonnia e dolori.
D¹altronde
un tasso troppo elevato per una somministrazione eccessiva, un¹impedita
escrezione o un¹intossicazione può fra l¹altro creare dei seri sintomi psichici
come la labilità emotiva, il nervosismo, la schizofrenia, le depressioni
post-partum, l¹epilessia, l¹autismo, l¹iperattività, la sonnolenza, i disturbi
di concentrazione e di sonno.
L¹istapenia
è spesso accompagnata da elevati tassi di rame (Cu) nei tessuti e quindi è
necessario indicarlo al cliente e
consigliare un rimedio.
Il
fabbisogno statistico delle persone sane è di 1.5Š3 mg di Cu al giorno, contenuti in alimenti
come il fegato, il porto/ lo sherry/ il vermouth, le ostriche, i leguminosi, le
noci, i volatili, il pesce di mare, Š La dose terapeutica è di 2Š4 mg.
Si
conoscono prevalentemente intossicazioni causate da pigmenti di colori, in
agricoltura da fungicidi e pesticidi (verde rame), dalla spirale
contraccettiva, da preparati multiminerali con troppo contenuto di rame
(superiore a 2 mg) o relazione sbagliata di Zn/Cu (inferiore a 4:1) e dal fumo
delle sigarette per gli accaniti fumatori.
Essendo
lo Zn un concorrente metabolico del Cu si usa una combinazione di Zn, Vit. C,
Mn e vitamina B6 (eventualmente completata da acido alfa-liponico, cisteina,
metionina e DMG dimedilglicina) per l¹eliminazioni di intossicazioni di rame
dai tessuti di deposito (fegato, cervello, reni). Questa disintossicazione
mette per breve tempo in circolazione sanguigna il rame che appare come sintomo
di intossicazione. Sono quindi da determinare a misura del cliente la combinazione
e il dosaggio delle sostanze disintossicanti.
6.1.2.7 Insonnia e
triptofane
Se
il sonno è impedito, in caso di istapenia, è consigliato l¹uso di L-triptofane
(500Š1000 mg prima di andare a dormire) invece dei soliti sonniferi o calmanti.
L¹unica controindicazione è la somministrazione di certi psicofarmaci (come
benzoediazepami, inibitori di riciclaggio di serotonina e altri) che sono
incopatibili fra di loro.
Il
triptofane è un aminoacido essenziale coinvolto fra l¹altro nella sintesi di
serotonina (neurotrasmettitore cerebrale). È interessante notare come
l¹organismo riesce a trasformare il triptofane in niacina (vitamina B3). Il
fabbisogno statistico di un adulto sano è di ca. 3.5 mg per kg di peso corporeo
(ca. 250 mg per un¹adulto di 70 kg), contenuto in alimenti come la carne di
vitello, i semi e l¹olio di girasole, il tonno, il pollo, il manzo, l¹avena, le uova, i formaggi Š
6.1.3 Esempio di
istapenia
Si
tratta di una signora di ca. 35 anni, di costituzione ³linfatica², che accusa
dei seri disturbi psichici, prevalentemente depressioni in forma ³di attacco²,
intercalate da periodi senza alcun disturbo nei quali è in grado di lavorare.
È
ben medicata e seguita da uno psichiatra e si trova soddisfatta delle relative
cure. Viene nel mio studio sperando di trovare una via d¹uscita dalla sua
situazione nella quale accusa come grande disturbo la necessità di dover
assumere psicofarmaci anche nelle fasi in cui sta bene.
Dopo
una visita con una relativa anamnesi e diverse sedute di lavoro corporeo, in seguito
alle quali ho iniziato a dubitare di un disturbo metabolico/ormonale, le
propongo un approccio ortomolecolare complementare alle sue cure
mediche/psichiatriche, spiegandole che secondo me bisognava anche trattare la
dimensione organica che stava alla base del suo disturbo.
Di
seguito e per motivi didattici/illustrativi, indico la procedura da me seguita.
6.1.3.2 Comunicazione
al cliente
6.1.3.1 Diagnosi
Oltre
alla solita visita e all¹anamnesi ho sottoposto alla signora le domande del
modulo allegato con i seguenti risultati:
Il
risultato dimostra una netta incidenza dei sintomi per la sindrome di
³istapenia² (85% dei sintomi su una media 33%) che paragonata ad altre
caratteristiche comportamentali, emotive e somatiche, mi sembrava sufficiente
per fare alla cliente le seguenti proposte.
6.1.3.2 Comunicazione
alla cliente
Oltre
a una spiegazione orale, che permette di chiarire scrupolosamente il sospettato
disturbo regolatorio, ritengo importante anche scriverlo in forma sintetica.
Non inizio mai una tale cura senza l¹approvazione del medico e dello psichiatra
curante. Sia per lei, sia per il medico e lo psichiatra è abbastanza importante
poter valutare una tale ³invasione terapeutica² da parte di un non addetto ai
lavori, in base a una chiara e plausibile presa di posizione. In questo caso la
cliente fece un tentativo e riuscì a convincere sia il medico, sia lo
psichiatra che il ³santo valeva la candela². Questo non è sempre facile, perché
a nessun medico, come nemmeno a me come terapista, piace troppo l¹idea di una
proposta terapeutica insolita e sconosciuta da parte di un terzo.
Di
seguito e sempre per motivi didattici/illustrativi riporto la lettera:
³Cara
Signora,
In
base alla Sua terapia corporea, l¹anamnesi e il modulo da Lei compilato,
sospetto che Lei sia soggetta ad un disturbo metabolico noto come ³istapenia²:
la scarsa presenza di un ormone tessutale chiamato istamina e all¹alto tasso di
rame nel sangue. Questo disturbo crea spesso dei sintomi cerebrali e psichici.
Nella
medicina ortomolecolare si rimedia a questo disturbo con altissime dosi di
specifici ³micronutrienti²:
Acido nicotinico 200
mg
Nicotinamido 1000
mg
Acido folico 1
mg
Vitamina B12 0.5
mg
In più aggiungerei nel suo caso:
Zinco 30
mg
Manganese 15
mg
Betacarotene 6
mg
Vit. E 400
mg
per
giorno
come ³sonnifero² prima di
andare a dormire ev. L-triptofane 500Š1000
mg
(ma solo se non sono più
necessari gli psicofarmaci)
per depressione acuta ev.
L-Fenilalanina o tirosina al giorno 500Š1500
mg
Noi
naturopati chiamiamo queste sostanze spesso ³micronutrienti² perché si trovano
anche negli alimenti (ma mai in queste alte dosi), perché sono liberamente
reperibili in commercio e perché non hanno (in queste dosi) degli effetti
collaterali patologici.
L¹esperienza
insegna, che con grande probabilità un tale composto diminuisce notevolmente i
sintomi psicopatologici. Lo svantaggio è che raramente questa cura è
risolutiva. Ciò significa che spesso bisogna continuare a somministrare i
rimedi a tempo indeterminato, o almeno durante le fasi psichicamente critiche.
Gli
effetti non desiderati possono (non devono) essere: un breve periodo di
³arrossamento del corpo² (flush) dopo la somministrazione dell¹ acido
nicotinico.
Il
primo problema (relativamente facile da risolvere) è che non si trova in
commercio un prodotto composto in questa maniera; il mio collega farmacista Dr.
Luca Milesi della farmacia San Provino ad Agno lo potrebbe preparare. Mi ha
detto che si tratterebbero di 2 bustine al giorno (una alla mattina, una alla
sera) al prezzo complessivo di ca. 140.-Fr. al mese. In allegato, un foglio con
la ricetta da consegnare al farmacista, caso mai Lei dovesse decidersi a
provare una cura del genere.
Le
altre raccomandazioni dietetiche per questo Suo disturbo sarebbero:
€ dieta ricca di proteine animali
(latticini, uova, pesce, carne),
€ ricca di proteine vegetali (verdura, legumi),
€ con oli vegetali insaturi (invece di
quelli saturi o dei grassi),
€ somministrare lievito di birra, vitamina
C ed ev. calcio/magnesio
€ evitare la somministrazione di troppo
rame; massimo 1.5Š3 mg al dì Cu al
dì, contenuto in alimenti come fegato, porto/sherry/vermouth, ostriche,
leguminose, noci, volatili, pesce di mare, Š (veda anche foglio allegato).
Il
secondo problema è più serio. Se Lei volesse affrontare un tentativo in questa
direzione, io mi sentirei di seguirla, ma solamente con il consenso e in
stretta collaborazione con la Sua psichiatra curante. La pregherei di discutere
con lei la faccenda e di farmi eventualmente sapere le conclusioni. Sono a Sua
completa disposizione per ulteriori domande in merito.²
6.1.3.3 Medicazione
La
medicazione pratica per queste circostanze è spesso problematica perché:
- Nei preparati multivitaminici in
commercio, le sostanze non si trovano in queste composizioni e dosaggi.
- Come singoli prodotti sono anche
reperibili, ma la somministrazione è scomoda perché sono tanti e il costo è
abbastanza elevato (si paga il confezionamento di almeno una mezza dozzina di
singoli prodotti). Ogni tanto procedo in questo modo durante una fase iniziale
di poche settimane fino a quando l¹esito è chiaro. (Nell¹esempio sotto ho
aggiunto dei prodotti finiti).
- Sapendo come e dove, si riescono anche a
trovare i singoli prodotti sciolti in forma di polvere e a prezzo modesto, ma
la composizione e il dosaggio devono essere affidabili (necessità di una bilancia
ad alta precisione che è molto costosa).
- Chi ha la fortuna di conoscere un bravo
farmacista disposto a fornire questo servizio, ha risolto il problema. Io
personalmente mi trovo in questa confortevole situazione, perciò scrivo la
ricetta p.es. come segue e lui si occupa di tutto il resto.
Visto
anche altre deficienze metaboliche della mia cliente (non dipendenti
dell¹istadelia), prendo l¹occasione della ricetta per aggiungere anche 6 mg di
betacarotene e 400 mg di vitamina E dato che questo incide poco sul prezzo.
Medicazione
per xxxxxx yyyyyyyy ³Istapenia²:
mg mg alternativa
confezionata
Rp. matt. sera
Acido nicotinico 100 100 HAENSELER past. 50 mg
Nicotinamido 500 500 farmacista
Acido folico 1 farmacista
vit. B12 0.5 farmacista
Zinco (in forma organica) 15 BS
Zinkvital past. 15 mg
Manganese (in forma organica) 10 farmacista
Betacarotene 3 3 BS
Betacarotene caps. 6 mg
Vit. E (pulvis corrispondente) 200 200 BS vitamin E caps. 400 mg
*m.f.pulvis D. ad chartam
tal.dos. per XXX (mattina e sera) S. Ingerire il contenuto di una bustina alla
mattina e alla sera in un po¹ di acqua tiepida.
*indicazione per il
farmacista (mescola, fai una
polverina. Dai in bustine questa dose per 30 volte. Indica Š)
in caso di insonnia: L-Triptofane
500Š1000 mg con 50 mg vit. B6 solo in caso di astinenza da psicofarmaci!
p.es.
Ardeytropin (Ardeypharm, D-58313 Herdecke)
per depressioni acute: L-Fenilalanina
o tirosina 500Š1500 mg per dì con 50 mg vit. B6 (farmacista) la mattina.
6.1.3.4 Suggerimenti
dietetici
Dieta:
ricca di proteine animali
Visto
anche altre condizioni metaboliche della mia cliente, propongo le seguenti
³aggiunte alimentari²:
- Usare il sale iodato: regione
tendenzialmente ipotiroidale.
- Olio di girasole o Cartamo: min.
1 cucchiaio da tè al giorno.
- Lievito di birra: 3
gr mattina e sera p.es.
BURGERSTEIN ³Primärhefe².
- Vitamina C: 1Š2
g per giorno Acido
ascorbinico sciolto in farmacia.
- Se la dieta è scarsa di prodotti lattici:
fino a 1 gr di Ca/Mg (2:1) per giorno
p.es. BURGERSTEIN ³Dolomit².
- Se la frazione LDL dei trigliceridi è
normale: un uovo (preferibilmente crudo) al giorno.
- Evitare dosi eccessive di rame (massimo
1.5Š3 mg al dì) contenuto prevalentemente in alimenti come il fegato, il porto,
lo sherry, il vermouth, le ostriche, i leguminosi, le noci, i volatili, il
pesce di mare, Š
6.2 Istadelia
L¹istadelia
è una smisurata sintesi di istamina nell¹organismo che si regola
prevalentemente con un aminoacido essenziale (la metionina) e il calcio,
aggiungendo la vitamina B6 per ³tamponare² gli effetti collaterali della
metionina.
6.2.1 Sintomi
Si
trovano spesso sintomi di tendenza depressiva/maniacale e ansiosa/nervosa in
unione con delle caratteristiche fisiologiche come gli spasmi, i dolori, le
allergie stagionali come nel seguente elenco:
6 |
timidezza
e ipersensibilità adoloscenziali |
7 |
lacrime
facili |
8 |
forte
salivazione |
9 |
nausea
e vomito facili |
11 |
manie
accentuate |
12 |
rituali
accentuati |
13 |
sonno
leggero |
14 |
buona
tolleranza all¹alcool |
15 |
buona
tolleranza ai sedativi |
16 |
orgasmi
facili |
26 |
frequente
tensione/ irrequietudine interna |
27 |
saltuaria
depressione/malinconia |
28 |
frequenti
ansie forti |
29 |
frequenti
pensieri suicidali |
42 |
orecchie grandi, dita delle
mani e dei piedi lunghi |
43 |
solo
maschi in famiglia |
48 |
pochi
peli |
51 |
spesso
mal di testa |
53 |
allergie
stagionali (asma, rafreddore del fieno) |
57 |
starnuto
facile al sole |
58 |
sensibilità
del polso da sdraiato sul cuscino |
59 |
grattando
una gamba, prurito in altri posti |
60 |
spesso
dolori di schiena |
61 |
spesso
dolori di pancia |
62 |
spesso
crampi muscolari |
63 |
buon
smaltimento del cibo (ingrassa difficilmente) |
6.2.2 Terapia di
istadelia
Centrale
per la cura dell¹istadelia è la somministrazione di massicce dosi di metionina,
completata dal calcio e dalle vitamine del complesso B, eventualmente dello
zinco per la disintossicazione dai metalli pesanti.
- Effettuare un cauto e accurato controllo
dello stato generale somatico e ³micronutrizionale² (stato minerali,
vitaminico, immunitario) perché spesso questi clienti soffrono anche di altre
deficienze (che i medici clinici e gli psichiatri sovente non notano o valutano
come sintomi ³subclinici²).
- Intrattenere una stretta collaborazione
con il medico e lo psichiatra curante per la coordinazione delle medicazioni
cliniche e complementari.
- Se necessario, anche un cauto
accompagnamento psicoterapeutico professionale in quanto i disturbi psichici
non hanno solo una dimensione metabolica-ormonale-fisiologica ma altrettanto
sociale-relazionale-emotiva che va curata con altrettanta professionalità.
6.2.2.5 Consigli
dietetici per l¹istapenia
6.2.2.6 Dolori
e stati spastici e convulsivi
6.2.2.7 Antiistaminici genuini
6.2.2.1 Metionina
La
metionina è un aminoacido essenziale contenente dello zolfo, coinvolto fra
l¹altro nella sintesi di ormoni come epinefrina (adrenalina) e melatonina e
direttamente nella forma di SAM (S-Adenosil-Metionina) come neurotrasmettitore
cerebrale e dispone di un diretto effetto antiistaminico.
È
il precursore metabolico di cisteina e taurina.
Il
fabbisogno statistico di persone sane è di ca 13 mg per kg di peso corporeo (1
grammo per 77 kg di peso), contenuto in alimentari come il pesce, i volatili,
la soia, il manzo, i germogli di frumento, i formaggi e le uova, Š
Agli
afflitti dall¹istadelia si prescrive ca. un altro grammo di metionina al
giorno, combinato con sufficiente vitamina B6 per compensare la susseguente
sovraproduzione di omocisteina e di calcio come antiistaminico e anche per
compensare l¹aumentata perdita per via della maggiore acidità dell¹urina,
provocata dalla decomposizione della metionina.
Le
controindicazioni sono:
- Grave acidosi metabolica.
- Grave insufficienza epatica.
- Calcoli di acido urico e diatesi calcoli
cisteinici.
- Oxalosi.
- Acidosi renale tubulare primaria e
secondaria.
- Disturbi innati del metabolismo di
aminoacidi (omocistinuria).
6.2.2.1.1 Controllo e regolazione dell¹acidità
dell¹urina
6.2.2.1.1 Controllo
e regolazione dell¹acidità dell¹urina
I
pazienti che assumono la metionina hanno una tendenza all¹acidosi, anche se ho
notato spesso che si trattava di metabolismi costituzionalmente ³alcalinici²
che con la metionina raggiungono normali livelli di acidità urinaria.
L¹acidità
urinaria è facilmente controllabile e regolabile dal paziente stesso:
- Con cartine indicatrici p.es.
URALYT .
- Con sostanze alcaliniche come citrati di
diversi minerali (p.es.
URALYT, BASICA).
Si
misura l¹acidità urica 3 volte al giorno, tenendo una striscia indicatrice nel
getto urinario. Il cambiamento di colore della striscia indica l¹acidità
riferita ad un valore corrispondente chiamato ph:
- Tra 5.2Š5.8 piuttosto acido.
- Tra 6.2Š6.8 ideale.
- Tra 7.0Š7.4 piuttosto
alcalinico.
I
singoli valori variano e devono variare perché sono gli indicatori di un buon
funzionanto metabolico. Normalmente alla mattina l¹urina è più acida della
sera, perché durante la notte il corpo elimina il ³troppo acido².
I
singoli valori di acidità urinaria dicono poco. Ai miei clienti faccio fare le
misurazioni per una settimana al fine di determinare il valore medio e le
deviazioni. In base a questo si può stabilire il dosaggio dei citrati (1
cucchiaio da tè corrisponde ca. a 0.4 punti) e quando somministrarlo (se
tendenzialmente la mattina è più acida, si somministra alla sera prima). Si va
avanti a misurare finché si ha trovato il dosaggio e il momento ideale per una
eventuale somministrazione.
6.2.2.2 Calcio
Il
calcio per una sua funzione fisiologica regola (tramite regolazione basale)
anche la trasmissione di segnali tra le cellule nervose (la sua mancanza rende
ipersensibili) e nel medesimo tempo è un rilevante antiistaminico.
Il
fabbisogno statistico di persone sane è di 800Š1¹200 mg per dì, contenuto in
alimenti come tutti i prodotti lattici, soprattutto il formaggio duro, e in
certe acque minerali. Il contenuto di calcio nella verdura, nei legumi e
cereali dipende dal suolo sul quale sono cresciuti. In Ticino, solo poche
regioni sono calcari perciò anche l¹acqua e i prodotti agrari del posto (salvo
quelli lattici) sono scarsi di calcio e quindi secondo la mia esperienza ci
sono dei deficit endemici nella popolazione. Io lo devo prescrivere spesso
(specialmente a chi non sopporta bene i prodotti lattici).
Agli
³istadelici² indico secondo le loro abitudini nutritive da 1Š1.5 g di calcio al
dì, a lungo come preparato della ditta BURGERSTEIN ³Dolomit² ( che contiene 1/3 di magnesio) e per attacchi
acuti Calzium-Sandoz effervescenti
che ha un effetto immediato.
Parzialmente
serve anche a compensare le aumentate perdite di calcio dovute all¹eccesso
dell¹acidità dell¹urina a causa della somministrazione di metionina.
L¹opinione
che la somministrazione di calcio promuovi la formazione di calcoli renali e/o
l¹arteriosclerosi è stata sfatata già tanti anni fa da uno studio
epidemiologico statunitense, ma l¹idea persiste purtroppo ancora in tante
persone.
6.2.2.3 Complesso
vitamina B
La somministrazione di metionina aumenta la produzione di
un prodotto intermediario metabolico, l¹omocisteina il quale viene decomposto
in collaborazione con la vitamina B6 (min. 6mg) e anche di acido folico
(0.4...0.65 mg) e B12 (min. 6mcg). Per praticità e perché le dosi non sono
massicce, preferisco un preparato combinato del complesso di vitamine B p.es.
BURGERSTEIN Vitamin-B-Complex che contiene anche tutte le altre sostanze del
complesso vitaminico.
6.2.2.4 Zinco
Lo
zinco è coinvolto in dozzine di funzioni metaboliche in tutto l¹organismo. Nel
contesto, incide in particolare per l¹attivazione della vitamina B6, ma anche
per il metabolismo di diversi ormoni glandotropi e tessutali.
Le
dosi terapeutiche indicate sono da 20 a 100 mg. Il fabbisogno statistico di
persone sane è di 12Š15 mg al dì, contenuti in alimenti come il fegato, le
ostriche, le leguminose, i cereali integrali, le uova, Š
Nel
contesto, aggiungo un preparato di zinco quando ho il sospetto di
un¹intossicazione di metalli pesanti che sono spesso coinvolti in sintomi di
spasmi e convulsioni fino all¹epilessia. Somministrando a lungo lo zinco in dosi
intorno ai 15 mg e in collaborazione con la metionina e la vitamina C, si
riesce a far staccare i metalli pesanti che si trovano nei tessuti, così che
possono essere eliminati dal sistema urinario.
6.2.2.5 Consigli
dietetici per l¹istadelia
Alimentazione
piuttosto scarsa di proteine animali e ricca di carboidrati (complessi con
ballasto). Notare un sufficiente tasso di rame (vedi ³istapenia²).
6.2.2.6 Dolori e stati
spastici e convulsivi
Spesso,
con gli interventi descritti in precedenza si riescono a diminuire notevolmente
gli stati spastici, di dolore e di convulsioni, ma altrettanto spesso ci vuole
troppa pazienza per raggiungere un equilibrio metabolico e di regolazione
ormonale. In questi casi servono:
- Se necessario: antiepilettici in dosaggi
cauti (medico).
- Per interrompere il circolo vizioso di
spasmo e dolore:
Tinct. Petasiti orale fino a
10 ml al giorno.
- Malauguratamente sono proibiti e quindi
non reperibili sul mercato, anche se per questi casi si tratta di ottimi
medicamenti: Tinct. Fl. Cannabis orale Š10 ml al dì; e spalmare Oleum Nigellae
extr. fl. cannabis sulle parti dolenti e irritate.
6.2.2.7 Antiistaminici
genuini
Parecchi
oli con un alto contenuto di acidi linoleici, oltre agli effetti
prosta-glandinici, danno rilevanti effetti antiistaminici (somministrati e
spalmati).
I
più importanti:
- Nigellae, ma anche (in grado
decrescente).
- Olio
di seme di canapa, olio di enotera, olio di lino, olio di cartamo e di
girasole.
6.2.3 Esempio di
istadelia
Si
tratta di un uomo di ca. 50 anni di costituzione gracile/atletica con dei
dolori a una gamba e all¹anca, che per lunghi periodi gli impediscono qualsiasi
attività, in alternanza anche di ore o giorni con dei periodi senza alcun
dolore. Dagli esami clinici non si
riesce, con certezza, a stabilirne la causa. Antiflogistici, steroidi,
non steroidi, persino oppiacei non mostrano rilevanti effetti. Viene da me con
ben poche speranze di potersi liberare dal proprio dolore praticando dei
trattamenti corporei.
Incontro
un organismo molto teso, cosa che dopo i lunghissimi periodi di dolore non mi
meraviglia (perché il circolo vizioso di spasmo e dolore non è facile da
interrompere). Il paziente è dotato di una disciplina e di una volontà ferrea e
di una notevole ambizione, arrivato a bei successi e posizioni di relativo
potere (fino al punto che il dolore fisico e l¹età mettono tutto questo
insopportabilmente in discussione).
È
evidente che le riflessioni mediche si muovono su diversi strati, non solo
somatici, e non sapendo bene dove incominciare ho iniziato dove ancora nessuno
dei miei tanti precursori terapeuti aveva tentato.
6.2.3.2 Comunicazione
al cliente
6.2.3.3 Medicazione per l¹istadelia
6.2.3.4 Suggerimenti
dietetici
6.2.3.1 Diagnosi
Oltre
alla solita visita e anamnesi ho sottoposto al cliente le domande del modulo
allegato con i seguenti risultati:
Appare
una leggera incidenza per ³istadelia² e il risultato mostra anche che,
probabilmente questa leggera deviazione regolativa nel contesto di
relativamente pochi sintomi totali, non è il nucleo della questione.
Normalmente, a queste condizioni cercherei altri approcci, ma essendo la
situazione ³disperata² non voglio tralasciare niente.
6.2.3.2 Comunicazione
al cliente
Visto
che apparentemente non si trattava di disturbi psichici, in quanto tenuti sotto
controllo psichiatrico, né di cure mediche con medicazione da rispettare, ho
fatto un ampio colloquio con il cliente per comunicare la mia presa di
posizione e le proposte nonché un programma terapeutico, della quale la terapia
ortomolecolare sarebbe stata solo una parte. L¹ho comunque pregato di informare
alla prossima occasione il suo medico delle terapie in corso.
6.2.3.3 Medicazione
per l¹istadelia
Gli
ho proposto la seguente medicazione:
unità
mattina. unità
sera
Gluconato di calcio p.es.
BURGERSTEIN
³Dolomit² 200mg compresse 3 2
Metionina p.es. BURGERSTEIN
DL-Methionin 500 mg compresse 1 1
BURGERSTEIN Vitamin B-Complex
compresse 1
a necessità Tinct.
Cannabis/Petasites aa ...10 ml per giorno
6.2.3.4 Suggerimenti
dietetici
€
Piuttosto scarsa di proteine animali.
€
Piuttosto ricca di carboidrati complessi con fibre.
Visto
lo stato generale, i dolori e gli spasmi nonché il tenore di vita del mio
cliente, gli ho dato anche i seguenti consigli dietetici:
Olio di girasole o Cartamo e Nigella: 1
cucchiaio da tè al giorno Lievito
di birra 3
gr mattina e sera
(BURGERSTEIN
³Primärhefe²) Vit.C: ascorbato di
calcio 1Š2
gr per giorno (farmacia sciolto)
Betacarotene: 6
mg per giorno
Vit. E: 400
mg per giorno
Gluconato di zinco: 15
mg per giorno
Pressione normale: Gluconato di manganese 7.5 mg al giorno
7.0 Pirroluria
Pirroluria:
Esagerata escrezione di Zn e di vit. B6 nell¹urina con dei sintomi cerebrali
perché crea una accentuata deficienza di vitamina B6 e di Zn nel metabolismo.
La
deficienza (rispettivamente l¹aumentato fabbisogno) di B6 può creare dei
sintomi nel sistema nervoso periferico come parestesie delle estremità,
nevralgie e impedimento del passo. Deficienze di B6 e Zn nel sistema nervoso
centrale possono creare dei disturbi spastici e convulsivi, depressione,
irascibilità, ansia, mal di testa, confusione, insonnia, psicosi, schizofrenia,
letargia, aggressività, iperattività, debolezze di percezione.
Le
persone afflitte da pirroluria vengono trattate con massicce dosi di vitamina
B6 e zinco, accompagnate dal manganese.
7.1 Sintomi
Gli
indicatori per la pirroluria si trovano spesso nei seguenti complessi di
sintomi:
10 |
frequente nausea mattutina |
16 |
intolleranza a dei medicamenti |
30 |
assenza di ricordi dei sogni |
31 |
sintomi somatici che aumentano notevolmente lo stress |
44 |
mascella stretta con denti superiori incrociati |
45 |
pelle chiara che sopporta poco il sole |
46 |
famiglia di sole figlie che si assomigliano |
64 |
cattiva tolleranza di proteine animali |
65 |
forte odore del corpo e del fiato |
66 |
facile costipazione |
67 |
macchie bianche alle unghie |
68 |
frequenti dolori addominali |
69 |
frequenti raffreddori e infezioni |
70 |
strisce dermiche |
71 |
mestruazioni irregolari o impotenza |
La
pirroluria è misurabile nell¹urina fresca con degli adatti metodi di
laboratorio. Un indicatore di controllo è una goccia di reagente di EHRLICH in
un bicchiere di urina fresca che la tinge di colore malva.
7.2 Terapia
(piridossinuria)
Essendoci
una smisurata escrezione dei seguenti elementi, la pirroluria si cura in
particolare con vitamina B6 e zinco, accompagnato da manganese ed eventualmente
da vitamina B2.
7.2.1 Vitamina B6
La
vitamina B6 (piridossina) viene assorbita dagli alimenti e trasformata nella
forma attiva di coenzima piridossal-5-fosfato (PLP). L¹attivazione richiede un
sufficiente stato di Zn e B2. Fra le tante altre funzioni, la vitamina B6
coopera nella sintesi di neurotrasmettitori come la serotonina (con triptofane,
B3), dopamina e norepinefrina (noradrenalina).
La
deficienza (o l¹aumentato fabbisogno) di vitamina B6 nella patologia della
pirroluria ne richiede la somministrazione in dosi massicce da 300 a 2¹000! mg
al dì. Il fabbisogno statistico per le persone sane è di 1.6Š2 mg al dì
contenuti nel fegato di vitello, le patate, le banane, le lenticchie, il
lievito, i pesci d¹acqua dolce, gli spinaci, Š
Le
dosi terapeutiche indicate da Werbach (1990) sono di 10 a 200 mg. PFEIFFER cita
per la pirroluria dosi tra 300 e 2¹000 mg per dì. Dosi < 500 mg durature per
persone del resto sane non hanno degli effetti collaterali. Per delle dosi alte
in pirroluria è eventualmente da considerare la somministrazione della parte
eccedente i 500 mg in forma di PLP.
La
vitamina B6 è meglio non somministrarla la sera, perché in certe persone può
disturbare il sonno.
Poiché
in caso di pirroluria non si conosce l¹entità esatta della ³perdita², si
determina il dosaggio adatto con un semplice metodo: si aumenta la dose di
giorno in giorno fino a quando si ricordano dei sogni: questa è più o meno la
dose ³giusta². È importante controllare eventuali sintomi collaterali
neurologici (medico).
7.2.2 Zinco
Lo
zinco è coinvolto in centinaia di funzioni metaboliche in tutto il corpo. Nel
contesto incide soprattutto per l¹attivazione della vitamina B6, ma anche per
il metabolismo di diversi ormoni glandotropi e tessutali.
Le
dosi terapeutiche indicate normalmente sono dai 20 ai 100 mg: per la pirroluria
di 600 mg. Il fabbisogno statistico di persone sane è di 12...15 mg al dì
contenuti in alimenti come il fegato, le ostriche, le leguminose, i cereali
integrali, le uova, Š
7.2.3 Manganese
Il
manganese, tra le sue altre funzioni, nel contesto è coinvolto nella
modulazione di neurotrasmettitori, per esempio facilita la trasmissione di
impulsi nervosi alle cellule muscolari. Visto che gli stati spastici e
convulsivi accompagnano spesso la pirroluria, conviene usare il manganese per
alleviare questi sintomi.
Le
dosi terapeutiche indicate normalmente sono dai 2 ai 50 mg: per la pirroluria
di 20 mg. Il fabbisogno statistico di un adulto sano è tra 2Š5 mg contenuti in
alimenti come i fiocchi d¹avena, il frumento integrale, le leguminose, le
noccioline, i fagioli, Š
7.2.4 Vitamina B2
La
vitamina B2 (riboflavina) ha tante importanti funzioni nel metabolismo dei
carboidrati, lipidi e proteine, ma nel contesto è indicata soprattutto per
l¹attivazione della vitamina B6, sostanza chiave per la cura della pirroluria.
Le
dosi terapeutiche indicate sono tra i 10 e 100 mg. Per la pirroluria spesso non
è un fattore critico, ma conviene garantire almeno il fabbisogno statistico
negli adulti sani tra 1.2Š1.8 mg, contenuti in alimenti come il fegato di
vitello, il lievito, i funghi, gli spinaci, i prodotti lattici, le uova Š In
casi di rilevante pirroluria, con un¹alta necessità di vitamina B6, aggiungo
25Š50 mg di vitamina B2 per facilitare l¹attivazione della B6.
Non
intendo riportare un esempio
completo, perché i rari casi che mi sono capitati erano lievi come pirroluria e
in concomitanza con altre patologie più rilevanti di prevalenza ³somatica² e
meno metabolica. Questi falsificherebbero e complicherebbero didatticamente la
faccenda.
Riporto
però a titolo indicativo una medicazione e una raccomandazione dietetica per
una pirroluria accentuata secondo PFEIFFER.
7.3.1 Medicazione
A
titolo indicativo, un esempio di medicazione per un paziente con la pirroluria
che per il resto non mostra altri disturbi, disordini o patologie (caso
ipotetico).
mattina mezzogiorno sera prezzo indicativo
Vitamina B6 STAUEBLI 300 mg
past. 1Š4 0Š2 100/50.-
Mangan BURGERSTEIN 15 mg past. 1/2 1/2
Zinkvital BURGERSTEIN 15 mg
past. 2 2
ev. Vitamina B2 ALLSAN 50 mg
past. 1/2 1/2 100/25.-
oppure Multivitamin MIGROS 1
7.3.2 Dieta per la
pirroluria
L¹aggiunta
alimentare di vitamina B6 e Zinco è indispensabile, il manganese evita tendenze
spastiche e convulsive, la vitamina B2 migliora l¹utilizzo della vitamina B6.
Volendo rispettare un¹alimentazione ricca di questi micronutrienti, una cucina
mediterranea potrebbe essere adatta.
L¹allergia
cerebrale è in pratica un¹allergia alimentare che non mostra necessariamente
evidenti sintomi di allergie cutanee o intestinali, ma si manifesta piuttosto
con dei sintomi ³psichici², perché disturba prevalentemente o anche il
metabolismo cerebrale.
8.3 Esempio di
allergia cerebrale
8.1 Sintomi
Degli indicatori per delle allergie cerebrali si trovano
spesso nei seguenti complessi di sintomi:
17 |
cibi giornalieri preferiti |
18 |
disturbi diminuiti dal digiuno |
19 |
tendenza all¹iperattività |
32 |
umori vacillanti in giornata |
33 |
impazienza, irascibilità |
34 |
concentrazione disturbata |
35 |
svogliatezza,paranoie, pensieri ripetitivi |
53 |
allergie stagionali (asma, raffreddore del fieno) |
72 |
coliche da bambino |
73 |
eczemi da bambino |
74 |
celiachia (assorbimento intestinale difettoso) |
75 |
attacchi di asma |
76 |
facili orticarie |
77 |
polso frequentemente accelerato |
78 |
intolleranza alimentare (in famiglia) |
79 |
mal di testa, sonnolenza, naso otturato, occluso,
depressione dopo i pasti. |
8.2 Terapia
La
terapia è basata su due pilastri:
- Trovare ed evitare l¹alimento o le
sostanze nutritive intollerate.
- Abbassare la sensibilità per via di
processi allergici sistemici.
Il
primo pilastro si indirizza verso una dieta a eliminazione, il secondo con una
gamma di sostanze che aumentano la tolleranza sistemica per gli allergeni in
generale e del cervello in modo specifico:
- Metionina 500 mg mattina e sera.
- Vit. B6: 300Š2000! mg alla mattina (fino
al ricordo dei sogni).
- Calcio: 500 mg mattina e sera.
- Zinco: 15 mg mattina e sera.
- Vit. C: 1Š2 g mattina e sera.
- Manganese: 10 mg mattina e sera.
È evidente
che i processi allergici sono strettamente connessi con la produzione
istaminica e quindi si notano spesso anche dei sintomi di una istadelia e/o di
pirroluria (perdita di vitamina B6 e Zn) in pazienti afflitti dall¹allergia
cerebrale.
8.2.1 Dieta
eliminatoria
Per
determinare l¹alimento ³allergene² si lasciano via uno dopo l¹altro quelli che
contengono le sostanze più sospettate, per almeno 5 giorni.
Se
si nota un miglioramento, si prosegue, fino a che sono spariti i sintomi (può
dur-are fino a 4 settimane). Per confermare il sospetto si riprende l¹alimento
per ca. tre giorni per vedere se peggiora di nuovo.
Se
non si nota un miglioramento dopo 5 giorni, si riprende l¹alimento e si
prosegue con la stessa procedura per il prossimo alimento sospetto.
Conviene
tenere un ³diario dietetico² durante questo periodo, annotandosi la nutrizione,
i sintomi e gli orari.
8.2.2 Metionina
La
metionina è un aminoacido essenziale zolfatato, coinvolto fra l¹altro nella
sintesi degli ormoni come l¹epinefrina e la melatonina e direttamente nella
forma di SAM (S-Adenosil-Metionina) come neurotrasmettitore cerebrale e dispone
di un diretto effetto antiistaminico. È un precursore metabolico della cisteina
e della taurina.
Il
fabbisogno statistico di persone sane è di ca 13 mg per kg di peso corporeo
(1
grammo per un adulto di 77 kg), contenuto in alimenti come il pesce, i
volatili, la soia, il manzo, i germogli di frumento, i formaggi, le uova, Š
A
coloro che soffrono di allergie cerebrali, si prescrive ca. un altro grammo di
metionina al giorno, combinato con una dose sufficiente di vitamina B6 per
compensare la sovraproduzione di omocisteina nonché l¹aumentata perdita di
calcio a causa della maggiore acidità dell¹urina.
8.2.2.1 Controllo
e regolazione dell¹acidità dell¹urina
Le
controindicazioni sono:
- Grave acidosi metabolica.
- Grave insufficienza epatica.
- Calcoli di acido urico e diatesi calcoli
cisteinici.
- Oxalosi.
- Acidosi renale tubulare primaria e
secondaria.
- Disturbi innati del metabolismo di
aminoacidi (omocistinuria).
8.2.2.1 Controllo e
regolazione dell¹acidità dell¹urina nelle allergie cerebrali.
I
pazienti che assumono la metionina hanno una tendenza all¹acidosi, anche se ho
notato spesso che si trattava di metabolismi costituzionalmente ³alcalinici²
che con la metionina raggiungono normali livelli di acido urico.
L¹acidità
urinaria è facilmente controllabile e regolabile dal paziente stesso:
- Con cartine indicatori p.es. URALYT.
- Con
sostanze alcaliniche come citrati di diversi minerali (p.es. URALYT, BASICA).
Si
misura l¹acidità dell¹urina 3 volte al giorno, tenendo una striscia indicatrice
nel getto urinario. Il cambiamento di colore della striscia indica l¹acidità
riferita a un valore corrispondente chiamato pH:
- Tra 5.2Š5.8 piuttosto acido.
- Tra 6.2Š6.8 ideale.
- Tra 7.0Š7.4 piuttosto alcalinico.
I
singoli valori variano e devono variare perchè sono l¹espressione di un
metabolismo funzionante. Normalmente alla mattina l¹urina è più acida della
sera, perché durante la notte il corpo elimina il ³troppo acido².
Singoli
valori di acidità dell¹urina dicono poco. Ai miei clienti faccio fare le
misurazioni per una settimana, al fine di poter determinare il valore medio e
le loro deviazioni. In base a questo si può determinare il dosaggio dei
citrati.
Si
somministra (1 cucchiaio da tè corrisponde ca. a 0.4 punti) nel caso in cui
(l¹urina tendenzialmente la mattina è più acida, la sera prima). Si va avanti a
misurare finché si ha trovato il dosaggio e il momento ideale per una eventuale
somministrazione.
8.2.3 Vitamina B6
La
vitamina B6 (piridossina) viene assorbita da alimenti e trasformata nella forma
attiva di coenzima piridossal-5-fosfato (PLP). L¹attivazione richiede uno stato
sufficiente di Zn e B2. Fra tante altre funzioni, la vitamina B6 coopera nella
sintesi di neurotrasmettitori come la serotonina (con triptofane, B3), dopamina
e norepinefrina (noradrenalina).
La
deficienza (o l¹aumentato fabbisogno) di vitamina B6 nella patologia
dell¹allergia cerebrale, richiede la somministrazione di massicce dosi da 300 a
2¹000! mg al dì.
Il
fabbisogno statistico per persone sane è di 1.6Š2 mg al giorno, contenuto nel
fegato di vitello, patate, banane, lenticchie, lievito, pesci d¹acqua dolce,
spinaci, Š
Le
dosi terapeutiche indicate da Werbach (1990) sono da 10 a 200 mg.
PFEIFFER
cita per l¹allergia cerebrale dosi tra 300 e 2¹000! mg per dì. Dosi < 500 mg
per lunghi periodi per delle persone che non hanno altri disturbi, senza
effetti collaterali. Per delle dosi alte in pirroluria è eventualmente da
considerare la somministrazione della parte eccedente i 500 mg in forma di PLP.
È
meglio non somministrare alla sera la vitamina B6, perché in certe persone può
disturbare il sonno.
Poiché
nell¹allergia cerebrale non si conosce l¹entità della perdita di vitamina B6,
si determina il dosaggio adatto con un semplice metodo: si aumenta la dose di
giorno in giorno fino a che si ricordano i sogni. È indicato di osservare cautamente
eventuali sintomi collaterali neurologici (medico).
8.2.4 Calcio
Il
calcio per la sua funzione fisiologica regola (tramite regolazione basale)
anche la trasmissione di segnali tra le cellule nervose (la sua mancanza rende
ipersensibili) e nel medesimo tempo è un rilevante antiistaminico.
Il
fabbisogno statistico di persone sane è di 800Š1¹200 mg per dì, contenuto in
alimenti come tutti i prodotti lattici, soprattutto il formaggio duro. Il
contenuto di calcio nella verdura, legumi e cereali dipende dal suolo sul quale
il prodotto viene coltivato. In Ticino, sono poche le regioni calcaree e quindi
anche l¹acqua e i prodotti agrari del posto (salvo i latticini) sono scarsi di
calcio. Secondo la mia esperienza, ci sono dei deficit endemici nella popolazione
e lo devo prescrivere spesso (specie a chi non sopporta bene i prodotti
lattici).
A
coloro che soffrono di allergia cerebrale indico secondo le loro abitudini
nutritive da 1 a 1.5 g di calcio al dì, da assumere a lungo termine come preparato della ditta BURGERSTEIN ³Dolomit² ( che contiene anche 1/3 di
magnesio) e per attacchi acuti Calzium-Sandoz effervescente che ha un effetto
immediato.
In
piccola parte serve anche a compensare l¹aumentata perdita di calcio dovuta
alla maggiore acidità dell¹urina causata dalla somministrazione di metionina.
L¹opinione
che la somministrazione di calcio promuovi la formazione di calcoli renali e/o
arteriosclerosi è stata sfatata già tanti anni fa da uno studio epidemiologico
statunitense, ma resiste purtroppo in tante persone.
8.2.5 Zinco
Lo
zinco è coinvolto in centinaia di funzioni metaboliche in tutto l¹organismo.
Nel contesto incide soprattutto per l¹attivazione della vitamina B6, ma anche
per il metabolismo di diversi ormoni glandotropi e tessutali.
Le
dosi terapeutiche indicate sono da 20 a 100 mg. Per le allergie cerebrali
prescrivo ca. 30 mg. Il fabbisogno statistico di persone sane è di 12Š15 mg al
dì contenuti in alimenti come il fegato, le ostriche, le leguminose, i cereali
integrali, le uova, Š
8.2.6 Vitamina C
La
vitamina C è coinvolta in tantissimi processi metabolici e può essere
sintetizzata da quasi tutti gli animali. I primati, l¹uomo e i criceti non
dispongono di questa capacità, perché è andato perso nella loro evoluzione il
gene che comanda la produzione di un enzima, il quale media la sua sintesi.
Quindi deve essere somministrata tramite gli alimenti.
Nel
contesto, la vitamina C è coinvolta nel controllo del tasso istaminico e nella
produzione di due neurotrasmettitori: norepinefrina (noradrenalina) e
serotonina.
Le
dosi terapeutiche indicate sono tra 50 e 10¹000 mg, per le allergie cerebrali
da 1¹000 a 2¹000 mg (1Š2 grammi). Il fabbisogno statistico di persone sane è di
60Š75 mg al dì, contenuti in alimenti come la frutta, la verdura e i legumi.
Il
riassorbimento di vitamina C diminuisce quando è somministrata in alte dosi.
Per esempio dei 1¹500 mg giornalmente somministrati, il corpo assorbe ca. 800
mg; meglio se ripartiti sulla giornata.
L¹organismo
riesce a immagazzinare fino a 5 grammi (200 mg di somministrazione giornaliera)
e quindi i prodotti a effetto ritardato servono solo a incrementare le vendite
e a far aumentare i guadagni dei produttori.
La
forma più economica è la polvere di ascorbato sciolta, reperibile a basso
prezzo in farmacia come:
- Acido ascorbinico asproforma ³normale²,
aggiungibile a bevande.
- Ascorbato di sodio salato: prescrivo ai ³dispeptici² e ai pazienti con
mucose o flora intestinale lesa.
- Ascorbato di calcio amaro: lo prescrivo a
chi ha un forte bisogno di calcio (osteoporosi, allergie, Š).
Le
persone sane che si nutrono ³normalmente² non hanno bisogno di assumere la
vitamina C, perché viene aggiunta in forma di acido ascorbinico a tanti
alimenti ³industriali² trattandosi di un ottimo conservante innocuo e a buon
mercato.
Se
occorre l¹aggiunta di vitamina C per motivi che richiedono anche l¹aggiunta di
calcio, la prescrivo volentieri come ascorbato di calcio, diminuendo così la
dose di calcio.
8.2.7 Manganese
Il
manganese, tra le altre funzioni, è coinvolto nella modulazione di
neurotrasmettitori, per esempio, facilita la trasmissione di impulsi nervosi
alle cellule muscolari. Visto che degli stati spastici e convulsivi
accompagnano spesso le allergie cerebrali, conviene usare il manganese per alleviare
questi sintomi.
Le
dosi terapeutiche indicate sono da 2 a 50 mg, per le allergie cerebrali 20 mg.
Il fabbisogno statistico di un adulto sano è di 2Š5 mg contenuti in alimenti
come fiocchi d¹avena, frumento integrale, leguminose, noccioline, fagioli, Š
8.3 Esempio di allergia cerebrale
Riporto
come esempio didattico il caso di un 50-enne padre di famiglia, occupato in una
piccola azienda come dipendente e
capo squadra. Accusa dei sintomi psichici come l¹iperattività, l¹umore
instabile, l¹impazienza, l¹irascibilità, la confusione, le paranoie, le ansie e
le idee ripetitive combinati con diversi sintomi somatici del tipo crampi e
allergie. Combatte questi disturbi con scarso successo e sporadicamente usando
calmanti, ansiolitici, sonniferi, ricostituenti in parte proposti dal medico di
condotta ³qualche anno fa². Durante l¹anamnesi noto anche degli atteggiamenti
piagnucolosi, in contrasto ad altri maniacali/megalomani.
Il
coinvolgimento del ³suo medico² in questo caso era illusorio, perché si rivolge
a diversi terapisti per trovare la ricetta che modifichi la sua vita quando si
trova in una ³fase acuta².
8.3.2 Comunicazione
al cliente
8.3.1 Diagnosi
L¹anamnesi
tipo rivela un¹elevata incidenza alle allergie alimentari e un¹inclinazione
all¹istadelia.
8.3.2 Comunicazione
al cliente
In
questo caso mi sono deciso di lavorare sui tre livelli:
- Consiglio di rivedere la sua situazione
professionale-sociale con l¹aiuto di un professionista psico-sociale, perché mi
sembrava di notare situazioni conflittuali, non chiare e malgestite.
- Considerando anche la dimensione
metabolica, propongo la ³ricerca di alimenti per lui allergeni² tramite una
dieta per esclusione che ho scrupolosamente spiegato e documentato.
- Visto che questo può durare a lungo,
propongo nel frattempo la somministrazione di micronutrienti atti ad
ammorbidire i suoi sintomi psichici e somatici.
Come
era da aspettarsi, l¹idea della ³polverina magica² risulta convincente, mentre
le altre due proposte vennero prese in considerazione più per cortesia che per
convinzione e come medico ho da rispettare (anche se con tanta malavoglia) l¹²habeas corpus² del mio cliente. Come
disse mia nonna curatrice: ³Si può portare l¹asino alla fontana, ma bere deve
farlo da solo.²
Mi
sono poi sbagliato nel pregiudizio per i consigli dietetici e psicoterapeutici.
Ha scoperto abbastanza in fretta una sua allergia ai funghi ³in ogni salsa².
Con un buon amico più anziano ha poi discusso il suo comportamento e la sua
situazione.
8.3.3 Medicazione
Vista
la situazione e le (non) intenzioni del mio cliente, mi sono deciso a trattare
paliativamente l¹allergia e ad affrontare contemporaneamente i sintomi
³istadelici². Perché si tratta tutto sommato di una gamma di sostanze, ho
preferito raggruppare quelle incisive in una ricetta e farle preparare dal mio farmacista.
mattina sera
Rp. mg mg
Calcio forma organica 400 400
Vitamina C: ascorbato di calcio 500
Metionina 500 500
Vitamina B6 500
Zinco in forma organica 15 15
Manganese in forma organica 10 10
*
m.f. pulvis tal. dos. XXX ad chartam. S. Ingerire mattina e sera il contenuto
di una bustina
indicata per ³mattina² risp. ³sera² in un po¹ di acqua tiepida.
*
Istruzione al farmacista (mescola e fai una polverina di questa dose 30 volte
in bustine. Indica Š).
8.3.4 Consigli
dietetici
L¹unico
consiglio dietetico che ho dato in questo caso erano le indicazioni esatte per
una dieta eliminatoria. Del resto, dopo un breve controllo delle abitudini
nutrizionali della famiglia (cucina prevalentemente mediterranea) non ho
trovato nessuna particolarità da correggere.
L¹ipoglicemia
regolatoria è un¹iper-reattività di ormoni glandotropi coinvolti nel
metabolismo del glucosio. Nelle forme gravi induce a dei sintomi psichici anche
molto gravi, che assomigliano somaticamente all¹ipoglicemia di un diabetico che
si è iniettato erroneamente una dose troppo alta di insulina. Va curata con
cromo in una determinata forma organica (GTF: Glucose Tolerance Factor),
sostenendo l¹assorbimento con del lievito di birra e accompagnato da zinco e
manganese. Per dei casi gravi e a titolo palliativo si usano anche
³psicofarmaci ortomolecolari² come la triptofane, fenilalanina (o tirosina) e
vitamina B6.
Un
esempio illustrativo per un caso è descritto all¹inizio di questo testo.
9.1 Sintomi
Si
trovano spesso i sintomi di tendenza depressiva, attacchi di panico,
ansia/nervosismo in unione con caratteristiche fisiologiche come
esaurimento/debolezza, pressione e temperatura bassa. Anche dei sintomi come i
seguenti:
20 |
frequente
debolezza |
21 |
sfinimento
dopo breve sforzo |
22 |
facili
scombussolamenti |
23 |
frequente
mancanza di concentrazione |
36 |
frequente
impressione di svenimento |
37 |
frequente
nervosismo occulto o manifesto |
38 |
irascibilità occulta o manifesta |
39 |
frequente
ansia e paura |
40 |
frequente
depressione e malinconia |
41 |
frequente
smemoratezza |
80 |
frequenti
vertigini |
81 |
frequente
cronico tremore |
82 |
palpitazione cardiaca |
83 |
ogni tanto
impressione di ³scuro davanti gli occhi² |
84 |
pressione
tendenzialmente bassa |
85 |
temperatura tendenzialmente bassa |
86 |
attacchi di sudore (freddo). |
Centrale
per la cura dell¹ipoglicemia è la somministrazione di cromo in una specifica forma organica (GTF Glucose
Tolerance Factor), sostenuta dalla somministrazione di lievito di birra per
migliorare l¹assorbimento intestinale e accompagnata da zinco e manganese e una
dieta che tiene in considerazione ³l¹indice di glucosio² degli alimenti, cioè
la rapidità di trasformazione di carboidrati in glucosio nel tratto
gastrointestinale.
- Un cauto e accurato controllo dello stato
generale somatico e ³micronutrizionale² (stato minerali, vitaminico,
immunitario), dato che questi clienti spesso soffrono anche di altre deficienze
(che i medici clinici e i psichiatri spesso non notano o valutano come
³subclinici²).
- Visto che tanti ipoglicemici si nutrono
prevalentemente di carboidrati, si prescrive spesso un preparato combinato
minerale-vitaminico a basso dosaggio e preferibilmente senza rame (antagonista
dello zinco). La somministrazione di un preparato di lievito fa lo stesso effetto
(combinato con il GTF). Altri minerali spesso critici per gli ipoglicemici sono
spesso il potassio (patate e brodo) , il magnesio e nella nostra regione il
calcio. La vitamina C per finire migliora l¹assorbimento del cromo.
- Importante la stretta collaborazione con
il medico e lo psichiatra curante per la coordinazione delle medicazioni
cliniche con quelle complementari.
- Se necessario, prendere anche un
accompagnamento psicoterapeutico professionale, in quanto i disturbi psichici
non hanno solo una dimensione metabolica-ormonale-fisiologica, ma anche
sociale-relazionale-emotiva che va curata con altrettanta attenzione.
9.2.8 Triptofane
per l¹insonnia
9.2.9 Fenilalanina
contro le depressioni/il panico
9.2.1 Cromo, lievito di birra, GTF per l¹ipoglicemia
Cromo
in forma GTF (Glucose Tolerance Factor) ha una funzione centrale nel
metabolismo dei carboidrati-glucosio. Non si conosce ancora esattamente il
meccanismo, ma pare che catalizzi la reazione tra l¹insulina e il suo specifico
ricettore cellulare. Questo spiegherebbe anche perché serve in egual misura sia
per l¹ipoglicemia che per i diabetici.
Il
fabbisogno statistico di persone sane è di 50Š200 mcg (microgrammi: 1¹000mcg =
1 mg), contenuto in alimenti come le carne di maiale, i cereali integrali, la
melassa nera, il lievito di birra e il pollo.
A
coloro che soffrono di ipoglicemia si prescrivono 300Š700 mcg di GTF più 6 g di
lievito di birra (saccharomyces cervisiae) al giorno.
Il
lievito di birra contiene, oltre al GTF, anche tanti altri minerali e le vitamine
del complesso B in dosi rilevanti. Con un prodotto controllato (p.es.
BURGERSTEIN ³Primärhefe²), del quale si conosce la composizione esatta si può
risparmiare il prodotto multiminerale-vitamine.
La
vitamina C sostiene l¹assorbimento del cromo e viene normalmente aggiunta per
questo motivo.
9.2.2 Zinco
Lo
zinco è coinvolto in dozzine di funzioni metaboliche in tutto l¹organismo. Nel
contesto ha delle funzioni nel metabolismo dell¹insulina.
Le
dosi terapeutiche indicate sono dai 20 ai 100 mg. Il fabbisogno statistico di
persone sane è di 12Š15 mg al dì contenuti in alimenti come il fegato, le
ostriche, le leguminose, i cereali integrali, le uova, Š
Per
gli ipoglicemici prescrivo una dose di 30 mg al giorno.
9.2.3 Manganese
Il
manganese, tra le altre funzioni, nel contesto è coinvolto nel metabolismo del
glucosio e anche nella modulazione di neurotrasmettitori: per esempio facilita
la trasmissione di impulsi nervosi alle cellule muscolari. Visto che stati
spastici e convulsivi accompagnano spesso l¹ipoglicemia, conviene usare il
manganese per alleviare questi sintomi.
Le
dosi terapeutiche indicate sono da 2 a 50 mg: per l¹ipoglicemia di 20 mg.
Il
fabbisogno statistico di un adulto sano è di 2Š5 mg, contenuti in alimenti come
i fiocchi d¹avena, il frumento integrale, le leguminose, le noccioline, i
fagioli, Š
9.2.4 Magnesio (ev.
calcio)
Il
magnesio, tra le tante funzioni, è coinvolto nella glicolisi (ritrasformazione
di glicogene in glucosio) e nell¹ordinario funzionamento del sistema nervoso e
muscolare. Conviene quindi controllare e compensare eventuali deficienze. Vista
anche la frequente deficienza di calcio nella nostra regione e il fatto che
quest¹ultimo è coinvolto anche nella trasmissione di stimoli nervosi,
normalmente prescrivo un preparato combinato Ca/Mg come BURGERSTEIN ³Dolomit².
Il
fabbisogno statistico di magnesio nelle persone sane è di 280Š350 mg per dì,
contenuto in alimentari come la soia e altre leguminose, cereali integrali,
cioccolato, noci e acque minerali ricche di magnesio, Š
Agli
ipoglicemici che abitano in Ticino (a causa della mancanza di calcio nel suolo)
prescrivo spesso 6 compresse di ³Dolomit² per dì corrispondenti a 720 mg di
calcio e 360 mg di magnesio al giorno.
9.2.5 Vitamina C
Nel
contesto, la vitamina C è coinvolta nella produzione di due neurotrasmettitori:
norepinefrina (noradrenalina) e serotonina e facilita l¹assorbimento di cromo
nel tratto gastrointestinale.
Le
dosi terapeutiche indicate sono tra 50 e 10¹000 mg, per l¹ipoglicemia da
1¹000Š2¹000 mg (1Š2 grammi), normalmente come acido ascorbinico. Il fabbisogno
statistico di persone sane è di 60Š75 mg al dì contenuti in alimenti come la
frutta, la verdura e i legumi.
9.2.6 Complesso
vitamina B
Autori
come BURGERSTEIN, ZIMMERMANN, SCHURGAST propongono per l¹ipoglicemia almeno 50
mg di vitamina B1, B3 e B6, probabilmente come palliativo per diversi dei
rispettivi sintomi. Personalmente preferisco insistere sulla somministrazione
del lievito di birra, che contiene (e a buon mercato) in 6 grammi non solo un
approvvigionamento base di vitamine del complesso B, ma anche diversi minerali
e aminoacidi. Poi preferisco, secondo il caso e la dieta, ³correggere il tiro²
individualmente, se necessario.
9.2.7 Potassio per
l¹ipoglicemia
Tra
le tante funzioni del potassio la sua funzione è rivolta alla trasformazione di
glicogene in glucosio.
Le
dosi minimali per un adulto sano sono stimate a ca. 2 g al dì, la media
statistica assunta con gli alimenti
è di 2Š3 g, le dosi di prevenzione cardiovascolare da 4 a 5 g. Alimenti
ricchi di potassio sono le leguminose, le banane, le patate, il pesce, la
carne, Š
La
somministrazione di un eccesso di potassio può creare sintomi come aritmie
cardiache, debolezza, stanchezza, nausea e diminuzione della pressione.
Personalmente lo prescrivo molto raramente e solo dopo aver visto dei valori di
laboratorio; parecchio inferiori ai 100mmol/RBC. Questo dato è un indicatore
affidabile di mancanza di potassio nei tessuti, la quale ha ben altre
conseguenze di quelle che può avere l¹ipoglicemia.
Ai
miei clienti che soffrono di questo disturbo, prescrivo giornalmente del
minestrone, della minestra, minestrina o brodo, perché il potassio, come gli
altri minerali contenuti in legumi e carne, si trova sciolto nell¹acqua dopo la
cottura, che spesso viene buttata via.
9.2.8 Triptofane
per l¹insonnia ipoglicemica
Il
triptofane è un aminoacido essenziale coinvolto, fra l¹altro, nella sintesi di
serotonina (neurotrasmettitore cerebrale). È interessante come l¹organismo
riesca a trasformare il triptofane in niacina (vitamina B3). Il fabbisogno
statistico di un adulto sano è di ca. 3.5 mg per kg di peso corporeo (ca. 250
mg per un adulto di 70 kg), contenuto in alimenti come la carne di vitello, i
semi e olio di girasole, il tonno, il pollo, il manzo, l¹avena, le uova, i
formaggi Š
Se
il sonno è impedito, in caso di ipoglicemia si usa l¹ L-triptofane (500...1000
mg prima di andare a dormire) invece dei soliti sonniferi o calmanti. L¹unica
controindicazione è la somministrazione di certi psicofarmaci (come
benzoediazepami, inibitori di riciclaggio di serotonina e altri) che non sono
compatibili tra di loro.
9.2.9 Fenilalanina
o tirosina contro le depressioni e il panico
È
un aminoacido essenziale coinvolto nella sintesi di molteplici neurotrasmettitori
(tiramina, dopamina, norepinefrina, epinefrina) e ormoni (tiroidali) e ha
effetti antidolorifici perché inibisce la decomposizione di encefaline.
È
un concorrente metabolico del triptofane e ha l¹effetto contrario. In forme
gravi di ipoglicemia viene usato contro gli stati depressivi e di panico alla
mattina perché aumenta notevolmente la resistenza contro lo stress e migliora
l¹umore. Per i suoi meccanismi metabolici, non è compatibile con diversi
psicofarmaci.
Il
fabbisogno statistico di un adulto sano è di ca. 14 mg per kg di peso corporeo
(ca. 1 grammo per un adulto di 70 kg), contenuto in alimenti come soia,
mandorle, pesce, manzo, prodotti lattici, uova, Š
Per
le depressioni e il panico ipoglicemico servono solo le forme di L-fenilalanina
o di tirosina in dosi da 200 a 8¹000 mg alla mattina a stomaco vuoto. Superfluo
dire che vanno prescritti da un professionista addetto.
9.2.10 Consigli dietetici
Alimentazione
piuttosto scarsa di carboidrati con un indice di glucosio alto, nonché l¹alcool
e il caffè.
9.2.10.1Indice glucosio per alimenti scelti
9.2.10.1 Indice del glucosio per gli
alimenti scelti
La
seguente tabella mostra ³l¹indice glucosio² per i diversi alimenti. Un indice
alto significa che i carboidrati contenuti nell¹alimento si trasferiscono molto
rapidamente nel sangue (ordine di grandezza decine di minuti, in forma di
glucosio) mentre un indice basso significa che ciò avviene lentamente (ordine
di grandezza ore). Per un ipoglicemico significa che la somministrazione di
alimenti con un indice di glucosio basso garantisce un rifornimento lento e
costante di glucosio nel sangue ed evita di chiamare una regolazione insulinica
smisurata. Si può imparare tanto dai diabetici in merito perché si servono del
medesimo meccanismo, gestendo il disturbo contrario.
altissimo alto moderato basso bassissimo
miele pane
int. saraceno pasta noci
patate riso
nat. avena fagioli soia
carote uvette granoturco arance lenticchie
pane bianco banane piselli fruttosio
cornflakes mele
riso normale lattici
birra, vino pomodoro
zucchero
Sembrano
curiosi due fatti:
- La pasta ha un indice basso, mentre il
pane (fatto dello stesso frumento) ne ha uno altissimo: la pasta è fatta di
³semolino² che nel tratto gastrointestinale si decompone molto più lentamente
della finissima farina del pane. L¹ipoglicemico informato preferisce quindi la
pasta al pane.
- Il saccarosio dello zucchero di rape o di
canna, così come del miele hanno un indice altissimo, mentre il fruttosio
(apparentemente uguale salvo il prezzo) ne ha uno basso: la trasformazione di
fruttosio in glucosio impegna parecchio di più gli enzimi carboidrolitici del
tratto gastrointestinale che il saccarosio.
Per l¹ipoglicemico conviene
quindi la sostituzione.
Si
tratta di una signora di ca. 35 anni, di costituzione gracile. Nei periodi in
cui non necessita di un soggiorno in una clinica psichiatrica o dai familiari
disposti a ospitarla nelle fasi acute dei suoi disagi di ansia, paura e panico
che iniziarono durante i suoi studi, essa vive da sola con una rendita di
invalidità. Nelle fasi non cliniche è soprattutto curata con rilevanti dosi di
benzodiazepine (amplificano gli effetti inibitori dell¹acido gamma-butirico GABA
nel sistema nervoso centrale). È seguita regolarmente da un medico e da una
psichiatra.
Viene
da me in fase di forte ansia, su consiglio dei familiari, durante le vacanze
della sua psichiatra (che è irreperibile). Valutando la situazione come critica,
dopo un colloquio, suggerisco l¹intervento delle istituzioni psicosociali
perché non mi sento all¹altezza di soccorrerla. Dopo un periodo di
ospedalizzazione e durante un soggiorno dai familiari, essa si dichiara
disposta a provare la seguente procedura di terapia ortomolecolare con il
consenso e dopo valutazione delle mie proposte da parte del suo medico. La
presa di posizione della sua psichiatra non mi è stata molto chiara; pareva una
specie di ³nulla osta².
Che
esito terapeutico ci si può aspettare da una situazione simile?
- In base alla valutazione, sono convinto
della presenza di un rilevante disturbo metabolico che con un po¹ di pazienza,
riflessione, tentativi, impegno e con degli strumenti abbastanza banali,
sarebbero anche rimediabile.
- Mi interrogo anche sul ruolo che può
avere ³un¹emarginata sociale², finora condizionata a ³povera vittima², alla
quale non è mai stata data la possibilità di autogestirsi e che quindi viene
gestita dalle istituzioni e dalla famiglia, se si trovasse ³guarita² dai suoi
problemi e immersa nella competizione sociale, oppressa da responsabilità che
mai aveva avuto e priva delle competenze necessarie per adempierle.
- Non le fa forse più paura l¹ignoto che l¹aspetta, piuttosto che le ansie che
oramai conosce?
- Che motivazione potrebbe avere per
affrontare un compito talmente mostruoso con la sua esperienza personale di
impotenza e di fallimenti?
Non
riesco a immaginarmelo e mi resta il dubbio che sarebbe stato meglio non aver
accettato la richiesta, creando forse la base per un¹ulteriore delusione. Mi
sono deciso però così, pensando a una frase di Marcuse: ³Š la speranza ci è
data a favore dei disperati.²
9.3.1 Diagnosi
Oltre
alla solita visita e anamnesi, ho sottoposto alla cliente le domande del modulo
allegato con i seguenti risultati:
9.3.2 Comunicazione
alla cliente
³Gentile
Signora,
In
base all¹analisi dell¹anamnesi sospetto fortemente che Lei sia soggetta ad
³ipoglicemia reattiva², un disturbo regolatorio metabolico del glucosio, in
quanto alla somministrazione di carboidrati, il pancreas reagisce con smisurata
liberazione di insulina e abbassa la glicemia a livelli che impediscono
l¹ordinario funzionamento di organi fortemente glucosiodipendenti come i
muscoli e il cervello, creando i più diversi sintomi (dalla sottotemperatura ai
bisogni di dolci dopo i pasti, dalla stanchezza e spasmi fino agli acuti
attacchi di ansia e panico e così via).
Fortunatamente
questo disturbo è facilmente trattabile con dei micronutrienti che partecipano
al metabolismo dei carboidrati: Cromo in una determinata forma organica (GTF:
Glucose Tolerance Factor) combinata con il lievito di birra (Saccharomices
cervisiae), zinco e manganese in forme facilmente assimilabili dal corpo umano.
L¹altra
parte è una nutrizione che tiene conto dell¹indice di glucosio degli alimenti:
certi tipi e forme di carboidrati nell¹intestino sono trasformati e liberati
lentamente mentre altri si liberano ³a valanga² e provocano una ipersecrezione
insulinica. Non ci vuole una dieta speciale, basta essere a conoscenza di
questo fatto per regolarsi ; p.es.
sostituire l¹ordinario zucchero da cucina con fruttosio (zucchero di frutta)
che come gusto e azione metabolica è uguale, ma ha una reazione insulinica molto
rallentata, mangiare un po¹ più di pasta invece del pane Š Un¹altra abitudine
sarebbe un ³muesli mattutino² che mantiene la glicemia abbastanza regolare fino
verso alle tre del pomeriggio e così via, l¹inventiva aiuta a trovare altri
trucchi, basta non farsi una religione e non rinunciare ai piaceri quotidiani.
Riguardo
al Suo stato generale, penso che per un po¹ di tempo Le servirebbero anche
altri micronutrienti come calcio, magnesio, betacarotene, e le vitamine C e E,
ma questo è meglio che lo
approfondiamo dopo una qualche settimana di cura ipoglicemica.
Visti
i Suoi disturbi emotivi acuti e cronici, in parte sicuramente provocati da
stati ipoglicemici, ci sarebbero anche ulteriori approcci abbastanza
promettenti come dosi massicce di vitamina B3, B6 e B12 e forse B1,
Fenilalanina e Triptofane (aminoacidi essenziali) che sono tutti coinvolti nel
metabolismo di neurotrasmettitori e/o ormoni e le cui mancanze/fabbisogno
possono creare notevoli disturbi psichici tipo i Suoi. Tratterei volentieri
anche questa parte, ma in un terzo tempo e naturalmente solo con il consenso
del suo medico/psichiatra curante.
Propongo
di trattare intanto quello che è abbastanza certo, l¹ipoglicemia; in allegato
trova una relativa lista di medicazione. Contiene anche i suggerimenti
dietetici, così li può discutere con il suo medico/psichiatra. I prodotti sono
liberamente reperibili in farmacia.
Mi
farebbe piacere sentire notizie sull¹esito del colloquio.
Le
auguro ogni bene.
9.3.3 Medicazione per l¹ipoglicemia
Micronutrienti consigliati: mg mg
grassetto: indispensabile; resto
secondo abitudini alimentari mattina sera
BIOFRID (D-27316 Hoya):
Organic cromium GTF 330 mcgr caps. 1 1
BURGERSTEIN: Primärhefe 1 gr
compresse 4 4
BURGERSTEIN: Zinkvital 15 mg
compresse 1 1
BURGERSTEIN: Mangan 15 mg compresse 0.5 0.5
BURGERSTEIN: Betacarotene 6 mg
compresse 1
BURGERSTEIN: Vit. E 400 mg
capsule 1
VIT. C effervescente 1 gr
compresse 1
ev. BURGERSTEIN Dolomit (Ca/Mg)
200 mg compresse) 3 3
Suggerimenti
per la somministrazione di micronutrienti dopo una verifica:
- L-Triptofane (500 mg) contro l¹ansia, non
è compatibile con la medicazione attuale.
- Fenilalanina o tirsina (500Š1000 mg)
contro la depressione, da controllare dopo una fase iniziale.
Vit.
B6 (50Š500 mg) per il tasso di serotonina, da controllare dopo una fase
iniziale.
Vit.
B3 (Nicotinamido & Acido nicotinico 500Š1000 mg) distensivo, da controllare
dopo una fase iniziale.
Vit.
B12 (200 mcg), da controllare dopo una fase iniziale.
9.3.4 Suggerimenti
dietetici per l¹ipoglicemia
Suggerimenti
dietetici:
€ Alimentazione piuttosto scarsa di
saccarosio (indice glucosio basso*), alcool, caffè.
€ 1 uovo al giorno, se possibile crudo.
€ 1 cucchiaio da tè di olio di cardo o
girasole al giorno.
Proposta
per il muesli mattutino:
- Fiocchi d¹avena 1 manciata
- 1 cucchiaio da tè di olio di girasole
- 1 cucchiaio da tè di lecitina
- 1 Yoghurt drink
- ev. 1 uovo crudo
- ev. frutta grattugiata a piacere e/o
succo di frutta
- ev.
fruttosio (zucchero di frutta) a piacere.
Come
strumento di lavoro principale si usa il modulo di Anamnesi analitica:
Download
"Anamnesi frequenti disturbi psichici" .pdf
Download
"Micronutrienti" .pdf
|
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|
Titolo MEDICINA
ORTOMOLECOLARE. UNA TERAPIA A MISURA D'UOMO Autore PANFILI ADOLFO Editore TECNICHE NUOVE Edizione 2 Data
pubblicazione 7-09-1995 Prezzo Euro
24,9 Pagine 408 |
Carsoli:
Bioterapia nella cura die disturbi psichici; OTI Hoffer A. Walzer
M.: Nutrizione ortomolecolare, RED |
|
http://www.trichotillomanie.de/orthomol_medizin.html |
RelatorePeter Forster, medico naturista
NVS, docente di
³Materia medica Popolare² e terapista di
tecniche corporee.
Bianca Buser, terapista di tecniche
corporee,
terapia ortomolecolare, aromaterapia e
fitoterapia applicata.
Testo a cura di Benedetta Ceresa,
linfodrenaggio manuale e terapia dell¹edema,
terapia ortomolecolare e metodi naturali.
Responsabile corso
Bianca Buser
6953 Lugaggia, Svizzera
Tel. & Fax: 091 943 57 93
E-mail: bianca.buser@bluewin.ch
Segretariato
Sabrina Bettosini
(raggiungibile dalle ore 14.00)
079 423 82 71
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Laser - Fondazione Diamante - Lugano
Psicoterapia Ortomolecolare, 2a Edizione
©2004 by P. Forster e B. BuserFr. 12.
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