Medicina popolare

per autodidatti

 

 

settembre 5, 2005


 

Indice della pagina

 

1.0      Infezioni genitali e malattie veneree

1.1      Candidosi

1.2      Tricomoniasi urogenitale

1.3      Herpes genitale

1.4      Papillomi genitali femminili, displasia cervice

1.5      Verruche genitali (Condylomata acuminata)

1.6      Ulcera venerea (ulcus molle)

1.7      Gonorrea

1.8      Linfogranuloma inguinale

1.9      Sifilide

1.10    AIDS

 

2.0      Disordini dellºapparato genitale femminile

2.1      Alterazioni ormonali e mestruali

2.2      Infiammazioni degli organi sessuali femminili

2.3      Neoplasmi degli organi sessuali femminili

2.4      Disordini funzionali

 

3.0      Disordini dellºapparato genitale maschile

3.1      Ernie inguinali

3.2      Malattie della prostata

3.3      Disturbi del pene

3.4      Disturbi funzionali dellºapparato genitale maschile

 

4.0      Fitofarmaci per lºapparato genitale femminile

4.1      Tabella riassuntiva

4.2      Fitoormoni sessuali

 

5.0      Ricettario malattie genitali

5.1      Candidosi vaginali

5.2      Candidosi pene

5.3      Herpes genitalis (labialis)

5.4      Papillomi genitali femminili, variazioni displastiche locali

5.5      Condilomi genitali

PT 6.1

 

Patologia genitale

Malattie, Terapie

 

© Peter Forster

Bianca Buser

 

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Pagine correlate: MmP 23.2

MmP 23

 


 

5.6      Dismenorrea

5.7      Amenorrea, oligomenorrea acuta

5.8      Ipermenorrea funzionale acuta

5.9      Polimenorrea; ipermenorrea, amenorrea, oligomenorrea cronica

5.10    Emazie ginecologiche in generale

5.11    Fluor albus costituzionale

5.12    Mastodinia, sindrome premestruale

5.13    Mastopatia semplice, cisti mammellari, fibrosi cistica

5.14    Parametropatia spastica, pelvipatia

5.15    Sindrome premestruale

5.16    Abbassamento/prolasso uterino

5.17    Prostata: Disturbi di minzione; ipertrofia/adenoma di prostata

5.18    Vescica irritabile, prostatite abatterica

 


INDICE: PT 6.1 Patologia genitale

 

1.0Infezioni genitali e malattie veneree

1.1Candidosi

1.1.1Candidosi buca orale

1.1.2Candidosi linguale

1.2Tricomoniasi urogenitale

1.3Herpes genitale

1.4Papillomi genitali femminili, displasia cervice

1.5Verruche genitali (Condylomata acuminata)

1.6Ulcera venerea (ulcus molle)

1.7Gonorrea

1.7.1Secreto gonorreico

1.8Linfogranuloma inguinale

1.9Sifilide

1.9.1Sifilide I stadio

1.9.2Sifilide II stadio: torace

1.9.3Sifilide II stadio: pianta dei piedi

1.9.4Sifilide III stadio: malleoli

1.10AIDS

 

2.0Disordini dellʼapparato genitale femminile

2.1Alterazioni ormonali e mestruali

2.1.1Ricapitolazione Ñormoni sessualiæ

2.1.1.1 Sugli ormoni e ormoni sessuali

2.1.1.2 Fisiologia degli ormoni sessuali

2.1.2Ricapitolazione Ñciclo mestrualeæ

2.1.2.1 Riassunto

2.1.2.2 Grafico ciclo mestruale

2.1.3-menorree

2.1.3.1 Dismenorrea

2.1.3.2 Amenorrea e oligomenorrea

2.1.3.3 Ipermenorrea

2.1.3.4 Polimenorrea

2.1.4Emazie irregolari uterine (-rraghie)

2.2Infiammazioni degli organi sessuali femminili

2.2.1Ovarite, salpingite, annessite, vaginite

2.2.2Fluor albus

2.3Neoplasmi degli organi sessuali femminili

2.3.1Neoplasmi uterini

2.3.1.1 Endometriosi

2.3.1.2 Miomi/fibromiomi uterini

2.3.1.3 Carcinomi uterini

2.3.2Neoplasmi mammari

2.3.2.1 Visita mammellare

2.3.2.1.1 Ispezione e palpazione

2.3.2.1.2 Controllo A)

2.3.2.1.3 Controllo B)

2.3.2.1.4 Controllo C)

2.3.2.1.5 Controllo D)

2.3.2.1.6 Distribuzione percentuale di carcinomi mammari

2.3.2.1.7 Mammografia

2.3.2.2 Mastodinia

2.3.2.3 Mastopatia, fibromi/cisti , fibrosi cistica mammellare

2.3.2.4 Mammario carcinoma

2.4Disordini funzionali

2.4.1Parametropatia spastica, pelvipatia

2.4.2Sindrome premestruale

2.4.3Abbassamento/prolasso uterino

 

3.0Disordini dellʼapparato genitale maschile

3.1Ernie inguinali

3.1.1Ernie inguinali di diverse dimensioni

3.2Malattie della prostata

3.2.1Prostatite

3.2.2Ascesso di prostata

3.2.3Ipertrofia/adenoma della prostata

3.2.4Carcinoma della prostata

3.3Disturbi del pene

3.4Disturbi funzionali dellʼapparato genitale maschile

3.4.1Disturbi di erezione

3.4.2Disturbi di eiaculazione

3.4.3Impotenza

4.0Fitofarmaci per lʼapparato genitale femminile

4.1Tabella riassuntiva

4.2Fitoormoni sessuali

4.2.1Gonadotropi e indirettamente Ñprogesteroniciæ

4.2.2Estrogenici

4.2.3Progesteronici

4.2.4Composizione di fitorimedi individuali

5.0Ricettario malattie genitali

5.1Candidosi vaginali

5.2Candidosi pene

5.3Herpes genitalis (labialis)

5.4Papillomi genitali femminili, variazioni displastiche locali

5.5Condilomi genitali

5.6Dismenorrea

5.7Amenorrea, oligomenorrea acuta

5.8Ipermenorrea funzionale acuta

5.9Polimenorrea; ipermenorrea, amenorrea, oligomenorrea cronica

5.10Emazie ginecologiche in generale

5.11Fluor albus costituzionale

5.12Mastodinia, sindrome premestruale

5.13Mastopatia semplice, cisti mammellari, fibrosi cistica

5.14Parametropatia spastica, pelvipatia

5.15Sindrome premestruale

5.16Abbassamento/prolasso uterino

5.17Prostata: Disturbi di minzione; ipertrofia/adenoma di prostata

5.18Vescica irritabile, prostatite abatterica

 


1.0      Infezioni genitali e malattie veneree

Oltre alle malattie Ñvenereeæ in seguito descritte, diverse altre malattie infettive sono prevalentemente trasmesse sessualmente, ma sviluppano i sintomi in altri organi o sistemi, p.es.:

-  Giardiasi (infezione intestinale; diarrea... malassorbimento).

-  Epatite B HBV.

-  Scabbia (scabies) vedi cap. Ñsistema tegumentarioæ.

 

Vengono trattati i seguenti temi:

1.1      Candidosi

1.2      Tricomoniasi urogenitale

1.3      Herpes genitale

1.4      Papillomi genitali femminili, displasia cervice

1.5      Verruche genitali (Condylomata acuminata)

1.6      Ulcera venerea (ulcus molle)

1.7      Gonorrea

1.8      Linfogranuloma inguinale

1.9      Sifilide

1.10    AIDS

1.1      Candidosi

Infezione da fungo Ñtipo lievitoæ (candida albicans) del cavo orale, lingua, vulva, vagina e glande specialmente in uno stato debole  del sistema immunitario.

 

Sintomi: strato biancastro, perdite biancastre femminili (leucorrea), prurito, caduta epidermide/mucosa, emorragie.

 

Infezione: anche tramite contatto sessuale.

 

Terapie: vedi capitolo Ñmalattie infettive; funghiæ e „> ric. A), B).

 

Vengono illustrati di seguito:

1.1.1   Candidosi buca orale

1.1.2   Candidosi linguale

1.1.1   Candidiosi buca orale

1.1.2   Candidosi linguale

1.2      Tricomoniasi urogenitale

Infezione protozoica di vagina/uretra/glande/prepuzio.

 

Sintomi:

-  Maschi: cistite, uretrite, prostatite.

-  Femmine: vaginite con fluor (pus, schiumoso, odore) e prurito.

 

Terapia: dallºurologo/ginecologo p.es. con Metronidazole

complementare come Ñcandidosiæ (lºeffetto di questo rimedio usato da solo non À garantito).

1.3      Herpes genitale

Infezione virale spesso recidiva di vulva, glande, prepuzio specialmente in uno stato debole della difesa immunitaria.

 

Sintomi: fiacche, prurito/bruciore.

 

Terapie: vedi cap. Ñinfezioni viraliæ e „> ric. C1), C2).

1.4      Papillomi genitali femminili, displasie della cervice

Infezioni virali con displasie locali di orifizio uterino, vagina, vulva.

 

Diagnostica: visita ginecologica, PAP-Test.

 

Terapia:

-  Secondo le raccomandazioni del ginecologo,

-  complementare vedi indicazioni cap. ÑinfezioniIÿg≈aliæ e

-  la terapia ortomolecolare impiega dosi terapeutiche di vitamine C e complesso B, acido folico, Betacarotene e selenio.

„> ric. D1 ‰ D3) (Lºefficacia, senza altri rimedi, non À garantita).

1.5      Verruche genitali (Condylomata acuminata)

Infezione virale con formazione di neoplasmi di vulva, prepuzio, glande.

 

Terapia:

-  Trattamento dal ginecologo/urologo anche dei partner sessuali.

-  ÑComplementareæ.

„> ric. E1), E2) (Lºefficacia, senza altri rimedi, non À garantita).

 

1.6      Ulcera venerea (ulcus molle)

Infezione molto contagiosa con batt. Haemophilus ducreyi 90% maschi.

 

Sintomi: papule nella pelle dei genitali che possono ulcerare.

 

Obbligo di denuncia.

 

Terapia: trattamento dal ginecologo/urologo anche dei partner sessuali.

1.7      Gonorrea

Infezione molto contagiosa con batt. ÑNeisseria gonorrheaeæ dei genitali e delle vie urinarie, progrediente anche la faringe, intestino fino ad infiammazione pelvica.

1.7.1   Secreto gonorreico

 

Incubazione: ca. 3 giorni.

 

Infezione: normalmente sessuale, anche tramite oggetti infetti.

 

Diagnosi: secreto dellºuretra, orifizio uterino.

 

Divulgazione: mondiale.

 

Sintomi maschili: bruciore nellºuretra, secrezione acquosa, infiammazione con pus, dopo 2 settimane prostatite.

 

Sintomi femminili: inizialmente secreti mucosi/pus, poi bruciore uretra, ev. infiammazione delle ghiandole Bartolini, vescica urinaria, utero.

 

Complicazioni, se diventa cronica:

-  Monartrite gonorroica.

-  Infiammazioni oculari.

-  Setticemia di gonococchi.

-  Femmine: peritonite.

-  Infiammazione Mm. cardiaci e perineo.

 

Immunit˝: nessuna.

 

Obbligo di denuncia.

 

Terapia: urologo/ginecologo.

1.7.1   Secreto gonorreico

1.8      Linfogranuloma inguinale

Infezione (rara) con Chlamydia trachomatis.

 

Incubazione: 1‰3 settimane.

 

Infezione: sessuale.

 

Diagnosi: siero linfatico, noduli.

 

Divulgazione: mondiale.

 

Sintomi maschili:

-  Piccoli noduli per 5‰10 giorni, spesso inosservati.

-  2‰4 settimane dopo lºinfezione, infiammazione e

    gonfiore poco doloroso dei nodi linfatici regionali

    (da dimensione pisello fino a prugna), con ev.

    formazione di fistule.

-  Sintomi generali da irrilevanti fino a stati settici gravi.

-  Normalmente Ñautoguarigioneæ entro 10 mesi.

 

Sintomi femminili: o come nei maschi o, se sono

infettati i nodi linfatici profondi con forti dolori e spesso

complicazioni come elefantiasi, infiammazione

e pus anale/genitale.

 

Terapia: dallºurologo/ginecologo

 

1.9      Sifilide

Infezione cronica con batt. Treponema pallidum.

 

Incubazione: 1‰3 settimane.

 

Infezione: normalmente sessuale, raramente in micro-ferite.

 

Diagnosi: test ematico specifico (Wassermann).

 

Divulgazione: mondiale (ca. 20 milioni di infettati, 1 su 300).

 

Evoluzione:

-  I stadio: 1‰3 settimane per 2‰4 settimane: prima incubazione: nodulo infiammato non doloroso che si decompone su genitali (raramente altri posti) e persiste ev. per mesi. I germi si divulgano tramite linfa/sangue.

 

-  II stadio: ‰10 settimane dopo lºinfezione per 2‰3 anni: incubazione secondaria: gonfiore di noduli linfatici generali, febbre, mal di testa/articolazioni. Eczema Ñmaculosoæ poi papuloso (non prude ma doloroso a pressione), ev. placche orali e perdita di capelli irregolare. Facilmente da confondere con malattie dermiche: diagnosi sierologica!

 

-  III stadio: 3‰5 anni. Diventato raro perch» trattamento antibiotico in stadio I/II: Ñgonfiori granulomatosiæ negli organi piò diversi, p.es. faccia, cervello, cuore, fegato, rene, muscoli, ossa, aorta‰

 

-  IV stadio: 10...20 anni: neurosifilide con tabes dorsalis e paralisi progressiva.

 

Immunit˝: nessuna.

 

Obbligo di denuncia.

 

Vengono illustrati i seguenti stadi:

1.9.1   Sifilide I stadio

1.9.2   Sifilide II stadio: torace

1.9.3   Sifilide II stadio: pianta dei piedi

1.9.4   Sifilide III stadio: malleoli

1.9.1   Sifilide I stadio

1.9.2   Sifilide II stadio: torace

1.9.3   Sifilide II stadio: palmo dei piedi

 

1.9.4   Sifilide III stadio: malleoli

 

1.10    AIDS

Deficienza immunitaria, contagio probabilmente virale (HI retroviro) con inclinazione a malattie infettive e tumorali.

 

Incubazione: 6 mesi‰3(6) anni.

 

Infezione: tra liquidi corporei (il virus non soprovvive allºinfuori di questo substrato), spesso sessuale ma anche iniezioni, trasfusioni, madre/prole (ogni tanto).

 

Diagnosi: 4‰7 settimane dopo lºinfezione tramite anticorpi secondari in sangue, eiaculato, saliva, lacrime, linfa.

 

Divulgazione: mondialmente. A rischio: omosessuali con partner sessuali frequentemente alternanti, drogati, emofili, chi vive in miseria, ma sempre piò spesso anche altri.

 

Evoluzione: in 4 stadi

-  I stadio: sintomi simili alla Ñfebbre di Pfeifferæ (mononucleosi infettuosa) da giorni fino a settimane.

 

-  II stadio: fase latente da mesi fino ad anni asintomatico ma HIV+.

 

-  III stadio: pre-AIDS: diminuzione di linfociti T-helper. Gonfiore dei nodi linfatici oltre 3 mesi in almeno 2 parti diverse del corpo (spesso collo/nuca).

 

-  IV stadio: ca. 50% degli infettati sviluppa i sintomi del IV stadio:

    -  Sintomi generali: febbre, sudore notturno, diarrea, perdita di peso, mancanza

       dºappetito, variazioni dermiche.

    -  Sintomi neurologici: funzioni cerebrali variate.

    -  Infezioni secondarie: candida, polmonite, tubercolosi, toxoplasmosi, herpers zoster...

    -  Neoplasmi maligni: sarcoma di Kaposi, linfoma non-Hodgkin, linfoma del sistema

       nervoso centrale.

 

Profilassi: evitare scambio di liquidi corporei con persone infettate, specialmente sangue, sperma. Pratiche sessuali con pochi rischi, preservativi.

 

Nessun obbligo di denuncia.

 

Terapia: in stadio II e III una serie di farmaci riesce a tenere sotto controllo lºinfezione per un tempo indeterminato.

2.0      Disordini dellºapparato genitale femminile

A tutti i naturopati consiglio il libro della nostra collega Rina Nissim:

NISSIM, Rina: Mamam»lis; edition mamam»lis, GenÀve 1996

ginecologia; red, studio redazionale, Como; edizione Euroclub Italia.

 

Vengono trattati i seguenti temi:

2.1      Alterazioni ormonali e mestruali

2.2      Infiammazioni degli organi sessuali femminili

2.3      Neoplasmi degli organi sessuali femminili

2.4      Disordini funzionali

2.1      Alterazioni ormonali e mestruali

Vengono trattati i seguenti argomenti:

2.1.1   Ricapitolazione Ñormoni sessualiæ

2.1.2   Ricapitolazione Ñciclo mestrualeæ

2.1.3   -menorree

2.1.4   Emazie irregolari uterine (-rraghie)

2.1.1   Ricapitolazione Ñormoni sessualiæ

Cerco di ricapitolare brevemente i meccanismi regolatori ormonali piò importanti del sistema procreativo. Visto che si tratta di una materia molto complessa, e solo in parte nota, anche la rappresentazione À di conseguenza semplificata e incompleta.

 

Vengono trattati i seguenti argomenti:

2.1.1.1   Sugli ormoni e ormoni sessuali

2.1.1.2   Fisiologia degli ormoni sessuali

2.1.1.1   Sugli ormoni e ormoni sessuali

 

-  Gli ormoni sono sostanze Ñmessaggereæ, prodotte da cellule, distribuite grazie alla circolazione, decomposte (parzialmente) nel fegato ed espulse via reni-urina (altrimenti la concentrazione aumenterebbe continuamente).

 

-  Le singole cellule sono attrezzate di recettori per determinati ormoni e cambiano il loro funzionamento (inibizione, promozione) e la loro produzione in base a questi messaggi.

 

-  Non À tanto la composizione chimica ma piò la Ñforma molecolareæ che determina lºimpiego di una sostanza come Ñormoneæ o Ñormonesimileæ proprio secondo lºimmagine di chiave (ormone) e serratura (recettore della membrana cellulare) indipendentemente da quale materiale sia fatta Ñla chiaveæ.

 

-  Ci sono delle Ñchiaviæ che Ñtappano la serratura ma non riescono ad aprirlaæ (bloccanti).

 

-  Meglio non immaginarsi gli ormoni come sostanze definite ma come Ñsistemi di serraturaæ con funzioni per alcuni simili a Ñpassepartoutæ, altri come chiave per solo poche porte: ci sono p.es. degli Ñestrogeniciæ che hanno un effetto sullºutero, mammelle e ovaie, mentre altri non toccano la mammella ma hanno regolari effetti sullºutero e ovaie.

 

-  Mentalmente si fallisce riflettendo su un singolo ormone isolato: in realt˝ si tratta di equilibri dinamici tra diversi ormoni che tengono in moto un determinato processo sistemico. Un esempio lampante sono gli interminabili discorsi sugli estrogeni in menopausa. Questo approccio À diventato limitativo in modo intellettualmente criminale: sono coinvolti molti piò elementi nel processo, senza i quali non si riesce a dedurre ipotesi corrispondenti alla realt˝.

-  La differenza di ormoni sessuali tra maschio e femmina non À qualitativa ma solo quantitativa nel senso che i relativi organismi producono gli stessi ormoni tutti e due anche se in quantitativi e in relazioni molto diversi gli uni dagli altri.

 

-  La produzione ormonale e i relativi equilibri relazionali sono processi periodici che pare abbiano un ritmo di ca. 28 giorni (in media statistica), corrispondente ca. alle fasi della luna.

2.1.1.2   Fisiologia degli ormoni sessuali

2.1.2   Ricapitolazione Ñciclo mestrualeæ

Vengono trattati i seguenti argomenti:

2.1.2.1   Riassunto

2.1.2.2   Grafico ciclo mestruale

2.1.2.1   Riassunto

Il seguente grafico riporta come ricapitolazione le variazioni ormonali femminili durante un ciclo:

 

-  Al termine delle mestruazioni i livelli di LH e FSH sono bassi e diminuiscono. Questo mantiene un minimo livello di gestageni mentre la concentrazione di estrogeni sale.

 

-  Fra il dodicesimo e il quattordicesimo giorno i livelli di LH e FSH aumentano Ñdi piccoæ il che induce a un lento aumento dei gestageni sin dallºinizio del picco e un rapido abbassamento degli estrogeni sincrono allºabbassamento di LH.

 

-  In seguito i gestageni aumentano rapidamente mentre FSH e LH tornano lentamente ai livelli medi e gli estrogeni rimangono costanti.

 

-  Dopo il diciottesimo giorno ca. (se non cºÀ stata fecondazione) la FSH comincia a riprendere, i gestageni raggiungono il culmine ca. al ventunesimo giorno, mentre gli estrogeni raggiungono un secondo culmine ca. al ventiduesimo giorno per poi abbassarsi in sincronia con gli estrogeni.

 

-  Gli FSH invece aumentano continuamente fino allºinizio delle mestruazioni.

 

Come promemoria una tabellina e un grafico delle fluttuazioni ormonali durante un ciclo mestruale:

2.1.2.2   Grafico ciclo mestruale

Follikelreifung: grado di maturazione del follicolo.

Zyklustag: giorno del ciclo mestruale.

Endometrium: mucosa intrauterina.

Basaltemperatur: temperatura basale.

Menstruation: mestruazione.

FSH: Ormone follicolostimolante       LH: Ormone luteinizzante

O: Estrogeni

P: Gestageni (progesteroni).

2.1.3   -menorree

Vengono trattati i seguenti argomenti:

2.1.3.1   Dismenorrea

2.1.3.2   Amenorrea e oligomenorrea

2.1.3.3   Ipermenorrea

2.1.3.4   Polimenorrea

2.1.3.1   Dismenorrea

Mestruazioni dolorose (ev. dolori gi˝ premestruali) con possibili sintomi generali e mal di schiena. Causata da spasmi uterini/pelvici.

 

Terapie:

-  Spasmolitici come Camomilla, Millefolii, Ruta, Belladonna orale.

-  Ev. lassativi come frangula, senna, rheum orale.

-  Ev. antidiscratico come Rhiz. Graminis orale.

-  Oli eterici sulla Ñbendaæ: menta, melissa, eucalipto, finocchio.

-  Spalmare olio di camomilla con Aeth. Carvi, Foeniculi, Menta sul basso ventre.

-  Spesso aiutano acidi lipidici come quelli contenuti in olio di enotera.

-  La terapia ortomolecolare impiega oltre allºolio di enotera dosi terapeutiche di vitamine E, B3 e minerali come Mg.

„> ric. F1)...F6)

2.1.3.2   Amenorrea e oligomenorrea

Amenorrea (mancante) e oligomenorrea (rara mestruazione) non sono malattie ma fanno parte di disturbi piò ampi. Sono spesso accompagnate da mal di testa, depressione, obesit˝ o sottopeso fino a reumatismo.

 

Terapie:

-  Trattare i disturbi a monte.

-  Specifico: emmenagogo (cave! abortivi): obsoleti: Sade, Aloe.

-  Efficaci: Hb. Ruta, Gratiola, ev. Luppolo e Rheum rhaponticum.

„> ric. G), I)

2.1.3.3   Ipermenorrea

Mestruazione eccessiva di durata normale.

 

Cause:

-  Organiche:

    - Genitali: endometriosi, miomi, polipi, ipertensione pelvica,

    infiammazioni croniche.

    - Extragenitali: ipertensione, malattie cardiache e renali, disturbi di  coagulazione ematica.

 

-  Funzionali: cause ormonali, spesso con ipoplasia uterina.

 

Diagnosi: differenziale dal ginecologo.

 

Terapia:

-  Trattamento della causa a monte organica.

-  Se funzionale con preparati ormonali e/o Agnus castus.

-  In fase acuta: trattare stitichezza o altre congestioni del piccolo bacino.

„> ric. H), I)

 

2.1.3.4   Polimenorrea

Mestruazione normale con ciclo di meno di 25 giorni.

 

Cause:

-  Maturazione follicoli accelerata.

-  Fase raccorciata di corpus luteum.

-  Ciclo anovulatorio.

 

Diagnosi: differenziale dal ginecologo.

 

Terapia: ormonale dal ginecologo e/o Agnus castus.

„> ric. I)

2.1.4   Emazie irregolari uterine

-  Emazie funzionali: post partum, post aborti, da miomi, menopausali.

-  Emazie irregolari mestruali:

    - Menorragie: mestruazione con lunghe emazie, ipermenorrea.

    - Metrorragie: emazie lunghe fuori ciclo.

 

Terapie: decongestive del piccolo bacino ed ev. regolatori ormonali.

-  Anzitutto sono da escludere dal ginecologo malattie neoplastiche.

 

-  Per le forme funzionali, rimedi efficaci, conosciuti fin dai tempi remoti dalle levatrici, sono, per casi gravi, Secale cornuto e, per meno gravi,  Senecio, Ruta graveolens, Scoparia sarothamni, Poligonum hydropip. e Equisetum.

    „> ric. H) e K)

 

-  ª molto conosciuta anche la Capsella bursa pastoris, ma incerto secondo il terreno di crescita e difficile da conservare.

 

- Per le irregolarit˝ mestruali con iperemazie (menorragie, metrorragie, ipermenorrea, polimenorrea) si usa Ruta, Scoparia, Poligonum, Equisetum, Senecio come stiptico, aggiungendo Agnus castus come regolatore di estrogeni.

    „> ric. H), I), K).

2.2      Infiammazioni degli organi sessuali femminili

Ovarite „> delle ovaie; salpingite „> delle tube; anessite „> di ovaie/tube; vaginite „> della vagina.

Infezioni genitali vedi anche PT 6.1.1

 

Vengono trattati i seguenti argomenti:

2.2.1   Ovarite, salpingite, annessite, vaginite

2.2.2   Fluor albus

2.2.1   Ovarite, salpingite, anessite, vaginite

Infiammazione delle ovaie e/o delle tube uterine, spesso da infezione Ñsalienteæ dellºutero/vagina, ogni tanto anche via sangue/linfa.

 

Sintomi: acuti improvvisi dolori nel basso ventre, aumento di temperatura, nausea, costipazione (piò rara diarrea), ipermenorrea, sensibilit˝ tattile del basso ventre dx. e/o sin.

 

Cronici: sensazione di pressione/pesantezza nel basso ventre, attacchi di febbre o temperature subfebbrili, sedimentazione aumentata.

 

Complicazioni:

-  Acute: infiammazioni colon/vescica; perforazioni.

-  Croniche: per via di impedimento di passaggio tubolare: sterilit˝, gravidanza extrauterina.

 

Terapie: immediatamente dal ginecologo che tratter˝ probabilmente con antibiotici. Complementare „> capitolo Ñmalattie infettiveæ.

2.2.2   Fluor albus

Escrezione biancastra ev. gelatinosa.

 

Escludere anzitutto dal ginecologo:

-  Carcinomi dellºapparato genitale.

-  Infezioni: batteriche, virali, tricomonadi, candida.

Se esclusi: escrezione innocua specialmente di ragazze e giovani donne con debolezze costituzionali.

 

Terapia: infusione di:

-  Tonificante uterino: millefolii.

-  Silicati: equiseto.

-  Antidiscratica: taraxacum, ortica, ginepro.

-  Specifici: lamium album, alchemilla vulgaris.

2.3      Neoplasmi degli organi sessuali femminili

Vengono trattati i seguenti argomenti:

2.3.1   Neoplasmi uterini

2.3.2   Neoplasmi mammari

2.3.1   Neoplasmi uterini

Vengono trattati i seguenti argomenti:

2.3.1.1   Endometriosi

2.3.1.2   Miomi/fibromiomi uterini

2.3.1.3   Carcinomi uterini

2.3.1.1   Endometriosi

Tessuto epiteliale uterino (endometrio) in posti Ñnon previsti dellºinventoreæ. Durante la mestruazione si staccano anche loro e possono provocare dei serissimi disagi tipo dismenorrea, ipermenorrea ...

 

Terapia: ginecologo

-  Casi lievi come „> Ñdismenorreaæ, Ñipermenorreaæ „> ric. F), I).

-  Casi medio gravi: trattamento ormonale con lºobiettivo di sopprimere le mestruazioni.

-  Casi gravi: ectomia (dellºutero, ev. ovaie, tube).

2.3.1.2   Miomi/fibromiomi uterini

Neoplasmi muscolari uterini benigni. La formazione À spesso connessa con un eccesso di produzione di estrogeni e cede in menopausa (anche lento Ñriassorbimentoæ del mioma/fibromioma).

 

Sintomi: spesso ipermenorrea e/o menorragia che pu⁄ diventare emazia duratura con anemia secondaria.

 

Complicazioni: pressione su organi vicini come vescica (disturbi di minzione), colon (costipazione), osso sacro (dolori relativi).

 

Terapia: in casi gravi ectomia/raschiamento ed eventualmente terapie ormonali per ridurre la produzione di estrogeni. In casi lievi terapia complementare come „> Ñemazie uterineæ. In terapia complementare si notano successi con enzimi del tipo WOBE MUGOS (tripsina, chimotripsina, papaina).

2.3.1.3   Carcinomi uterini

Di cervice o di corpo uterino (piò raro, con prognosi migliore).

Sintomi: nello stadio iniziale occulti o scarsi:

-  Striscio, il PAP-Test rivela i rischi, À da fare regolarmente e da trattare ev. in fase II o III come Ñpapillomaæ.

-  Emazie uterine allºinfuori delle mestruazioni (specialmente dopo i 40 anni e in menopausa), perdite ematiche acquose (spec. dopo coito e defecazione) anche in gocce va controllato dal ginecologo.

-  Sintomi nello stadio avanzato se il carcinoma invade organi vicini (vescica, uretere, retto, N. sciatico).

-  Morte spesso causata da uremia, per via dello strozzamento dellºuretere.

 

Terapia: oncologo, in fase di rischio come Ñpapillomaæ e in fase acuta anche con metodi complementari.

2.3.2   Neoplasmi mammari

Vengono trattati i seguenti argomenti:

2.3.2.1   Visita mammellare

2.3.2.2   Mastodinia

2.3.2.3   Mastopatia, fibromi/cisti , fibrosi cistica mammellare

2.3.2.4   Mammario carcinoma

 

2.3.2.1   Visita mammellare

Ogni irregolarit˝/variazione nei controlli descritti di seguito va chiarita dal ginecologo.

 

Vengono trattati i seguenti argomenti:

2.3.2.1.1            Ispezione e palpazione

2.3.2.1.2            Controllo A)

2.3.2.1.3            Controllo B)

2.3.2.1.4            Controllo C)

2.3.2.1.5            Controllo D)

2.3.2.1.6            Distribuzione percentuale di carcinomi mammari

2.3.2.1.7            Mammografia

 

 

2.3.2.1.2     Controllo A)

-   Controllo delle assi orizzontali e verticali del capezzolo: variazione dallºultima volta?

-   Controllo diversit˝ dx. e sin.; variazione dallºultima volta?

-   Retrazione della pelle del capezzolo?

-   Pelle ad Ñarancioæ?

2.3.2.1.3     Controllo B)

Alzare le braccia: i capezzoli devono seguire il movimento e la simmetria rimane come A). Se un capezzolo rimane indietro: tessuto connettivo indurito: chiarire dal ginecologo!

2.3.2.1.4     Controllo C)

Palpazione mammelle: i noduli sono sospetti:

-   Noduli spostabili molli: probabilmente cisti.

-   Noduli spostabili consistenti: probabilmente fibromi e/o calcificazioni (mastopatie).

-   Noduli consistenti difficilmente spostabili: sospetto di carcinoma.

-   Specialmente sospettosi sono i noduli nuovi, crescenti, duri e non spostabili.

2.3.2.1.5     Controllo D)

Palpazione delle ghiandole linfatiche ascellari: controllo se ingrossate e dure.

2.3.2.1.6     Distribuzione percentuale di carcinomi mammari

2.3.2.1.7     Mammografia

Si vede nellºimmagine, sopra un poº a destra della mediana una calcificazione.

2.3.2.2   Mastodinia

Sensazione premestruale di tensione/crescita delle mammelle spesso con dolori diffusi o localizzati (mastalgia).

 

Causa: edemi per via di un sospettato squilibrio ormonale di estrogeni/progesterone.

 

Terapia: ÑSindrome premestrualeæ, „> ric. M).

2.3.2.3   Mastopatia, fibromi/cisti, fibrosi cistica mammellare

Processi di variazione proliferativa e degenerativa del tessuto mammellare spesso tra i 35‰50 anni.

 

Sintomi: indurimenti nodulari, spesso dolori, a volte secrezione patologica, caratteristico lºampliamento premestruale.

 

Cause: formazione di tessuto fibrotico/cistico probabilmente per via di uno squilibrio ormonale di estrogeni/progesterone.

 

Forme:

I       semplice:                                      fibrotico/cistico.

II      modestamente proliferativo:       precanceroso.

III     atipico proliferativo:                     precanceroso.

 

Terapie:

-  Chiarire dal ginecologo.

-  Probabilmente medicamenti ormonali.

-  Complementare per forma I: enotera, geranio, vitamine E, enzimi proteolitici.

-  Se forte variazione col ciclo mestruale „> ÑSindrome premestrualeæ.

-  La terapia ortomolecolare impiega oltre allºolio di enotera anche dosi terapeutiche di vitamine A, E, complesso B e minerali come iodio e zinco.

„> ric. N) ‰ N2)

2.3.2.4   Carcinoma mammario

Neoplasma maligno di ca. 6% delle donne tra i 45‰70 anni.

 

Sintomi:

-  Primi: nodulo unilaterale nella mammella, spesso consistente, Ñverrucosoæ, difficilmente spostabile. In 3 su 4 casi senza dolore.

-  Progredito: capezzoli secernenti, edemi locali, retrosione dei capezzoli, retrosioni dermiche, pelle Ñad arancioæ, ulcerazioni.

-  Metastasi: prima nei nodi linfatici regionali, poi negli ascellari, piò tardi nella spina dorsale, bacino, fegato, polmone, pleura, ovaie.

 

Terapia:

-  Oncologo.

-  Complementare „> capitolo Ñoncologiaæ.

 

Prevenzione:

-  La terapia ortomolecolare impiega dosi terapeutiche di Vitamine A (10º000 U.I.) oppure di Betacarotene (15 mg), vitamina C (0.5...1 gr), vitamina E 200 mg) e selenio (200 mcg) come micronutrienti preventivi per donne a rischio.

2.4      Disordini funzionali

Vengono trattati i seguenti argomenti:

2.4.1   Parametropatia spastica, pelvipatia

2.4.2   Sindrome premestruale

2.4.3   Abbassamento/prolasso uterino

2.4.1   Parametropatia spastica, pelvipatia

Causa:

Distonia vegetativa del pelvico; 10‰20% delle visite ginecologiche la accusano.

 

Sintomi:

-  Dolori spastici pelvici, spesso difficilmente localizzabili.

-  Dolori alla parte bassa della schiena.

-  Fluor albus, prurito vulvae.

-  Mastodinia.

-  Dismenorrea.

 

Terapia:

Secondo il complesso sintomatico:

-  Spasmolitico/tonificante: millefolii.

-  Tonificante tessuto connettivo: equiseto.

-  Antidismenorreico: camomilla, ruta.

-  Antidiscratico: graminis.

-  Mestruoregolatore: alchemilla, lamium.

-  Regolatore ormonale: cimicifuga racemosa.

„> ric. O1), O2)

2.4.2   Sindrome premestruale

Tensioni, angoscia, ansia, irrequietudine, melanconia, ogni tanto ritenzione di liquidi, mammelle sensibili e altri sintomi premestruali.

 

Causa:

Reazione ipersensibile dellºorganismo alle naturali variazioni ormonali prima delle mestruazioni (FSH, LH, estrogeni, progesterone).

 

Terapia:

-  Generale: 1...3 c.t. Ol. Enoterae p.d.

-  Tensioni, spasmi: Pulsatilla, Valeriana.

-  Emozioni sgradevoli: Scutellaria, Valeriana.

-  Ritenzione di acqua: Tarassaco.

-  La terapia ortomolecolare impiega oltre allºolio di enotera dosi terapeutiche di vitamine e minerali come elencate in ricetta P5).

„> ric.  P1)...P5)

2.4.3   Abbassamento/prolasso uterino

Abbassamento dellºutero e della vagina fino al prolasso (vagina fuoriesce dalla vulva) e prolasso totale (utero in vagina capovolta fuoriesce dalla vulva).

 

Causa:

Spesso insufficienza della muscolatura pelvica e/o dellºapparato di sospensione dellºutero p.es. per via dei parti o debolezza del tessuto connettivo.

 

Sintomi:

Sensazione di pressione, disturbi di minzione (sotto stress), disturbi di defecazione.

 

Terapie:

-  Ginnastica pelvica specializzata.

-  In casi gravi plastica vaginale.

-  Tonificanti pelvici/tessuto connettivo come equiseto e achillea millefolii.

-  Specifico: Aletris farinosa.

„> ric. Q1), Q2)

3.0      Disordini dellºapparato genitale maschile

Vengono trattati i seguenti temi:

3.1      Ernie inguinali

3.1.1   Ernie inguinali di diverse dimensioni

3.2      Malattie della prostata

3.3      Disturbi del pene

3.4      Disturbi funzionali dellºapparato genitale maschile

3.1      Ernie inguinali

Canale aperto tra addome e scroto con il rischio che si abbassi una parte intestinale e si formi un ileo (strozzamento intestinale).

 

Cause:

Pu⁄ essere Ñinnatoæ per non essersi chiuso il canale di discendenza dei testicoli, oppure Ñaccidentaleæ per Ñrotturaæ dellºometum p.es. per via di sovraccarico alzando dei pesi.

 

Terapia:

Chiusura chirurgica, nel frattempo uso di bende erniali.

3.1.1   Ernie inguinali di diverse dimensioni

1) Fascia transversalis           2) Peritoneo            3) Intestino abbassato             4) Panniculus adiposus

3.2      Malattie della prostata

Vengono trattati i seguenti argomenti:

3.2.1   Prostatite

3.2.2   Ascesso di prostata

3.2.3   Ipertrofia/adenoma della prostata

3.2.4   Carcinoma della prostata

3.2.1   Prostatite

Infezione/infiammazione della prostata. La vera prostatite (specie quella infettiva) À rara. Spesso si tratta di una prostatopatia (disturbo neurovegetativo, vescica irritabile). Comunque À da chiarire dallºurologo. Trattamento di Ñvescica irritabileæ vedi capitolo Ñsistema urinarioæ e come „> Ñparametropatiaæ.

 

Causa:

Infezione via sangue, linfa, tratto urogenitale o tramite organi adiacenti.

 

Sintomi:

Disturbi di minzione, tenesmi di defecazione, dolori di pressione/tensione. In fase acuta anche febbre e tremore.

 

Terapia:

Dallºurologo che tratta probabilmente con antibiotici. Complementare „> Ñmalattie infettiveæ e ric. R3)‰R6).

3.2.2   Ascesso  di prostata

Spesso da prostatite acuta con formazione di pus.

 

Terapia:

Pronto soccorso perch» pu⁄ essere letale.

3.2.3   Ipertrofia/adenoma della prostata

Il 60% dei maschi oltre i 50 anni con ipertrofia della prostata. I sintomi dellºipertrofia/adenoma sono simili alla prostatite/vescica irritabile (vedi sopra). Chiarire dallºurologo!

 

Sintomi:

Frequenti impulsi di urinare, nicturia e bassa pressione del getto urinario. Tipica lºurinazione notturna con getto debole. Evita lo svuotamento completo della vescica.

 

Complicazioni:

Ipertensione, insufficienza renale con uremia fino alla letalit˝.

 

Terapia:

-  In stadio avanzato À inevitabile lºoperazione (resezione, che À al minimo rischio fino allºet˝ avanzata) per prevenire delle complicazioni serie.

-  Nel primo stadio si riesce a migliorare i disturbi di minzione specialmente con: semi di zucca, sabal serrulata, polline di segale e urtica dioica.

-  La terapia ortomolecolare impiega zinco, acidi lipidici essenziali e aminoacidi (glicina, alanina e acido glutammatico in dosi terapeutiche.

„> ric. R1)...R7)

3.2.4   Carcinoma della prostata

Frequente nei maschi, maligno.

 

Sintomi:

Nel primo stadio nessun sintomo. Nello stadio avanzato come adenoma di prostata.

 

Diagnosi:

Visita rettale.

 

Complicazioni:

Metastasi nel secondo stadio prevalentemente nella spina dorsale.

 

Terapia:

Oncologo

3.3      Disturbi del pene

Oltre a possibili infezioni (p.es. herpes genitalis, candida albicans, condyloma) il piò importante disturbo strutturale À la fimosi: il prepuzio non si lascia ritirare dietro il glande (fimosi incompleta: solo in stato di erezione).

 

Complicazioni:

La fimosi promuove lo sviluppo di carcinoma del pene; si ipotizza che lo smegma, secrezioni del glande sia la causa.

 

Terapia:

Circoncisione: ectomia parziale o completa del prepuzio; usata anche per motivi rituali o preventivi (Stati Uniti profilassi dei neonati).

3.4      Disturbi funzionali dellºapparato genitale maschile

Vengono trattati i seguenti argomenti:

3.4.1   Disturbi di erezione

3.4.2   Disturbi di eiaculazione

3.4.3   Impotenza

3.4.1   Disturbi di erezione

Lºerezione richiede un segnale del parasimpatico che dilata le arterie/arteriole di afflusso ematico del pene mentre Ñstrozzaæ le vene di deflusso.

 

Causa:

-  Mancante eccitazione sessuale „> mancante segnale del parasimpatico.

-  Simpatotonia cronica (anche locale).

-  Disturbi vascolari (arterie/vene) come ostruzioni, arteriosclerosi.

 

Terapie: urologo.

-  Eccitazione sessuale, vagotonici, vasodilatanti.

-  Stimolazione del ramo coinvolto del parasimpatico con medicamenti come VIAGRA.

-  Oggetti meccanici come protesi, vacuo, anelli.

-  Iniezione di vasodilatanti.

Gli Ñantichiæ stimolatori di erezione (come cantaridi, lombrichi, scarafaggi...) funzionano tramite irritazione dei reni con relativo aumento di circolazione pelvica. Cave! danni renali!

3.4.2   Disturbi di eiaculazione

Richiede un segnale del simpatico al ductus eiaculatorius che lo fa contrarre e cosœ eiacula lo sperma.

 

Cause:

-  Mancanza del segnale del simpatico.

-  Disfunzioni del dotto eiaculatore.

-  Impedimenti/strozzamenti del dotto eiaculatorio e dei dotti afferenti (deferens, prostata).

 

Terapie: urologo.

3.4.3   Impotenza

Impossibilit˝ di procrearsi Ñnaturalmenteæ a causa del mal funzionamento dellºapparato genitale maschile.

 

Cause:

-  Difetti nella produzione di spermatozoi nello scroto, testicoli, epididimi: quantit˝, formazione, motilit˝.

-  Disturbi funzionali di erezione... eiaculazione.

-  Disturbi di produzione secreti: glandula vesiculosa, prostata, glandula bulbouretralis.

 

Terapia: urologo.

4.0      Fitofarmaci per lºapparato genitale femminile

Di seguito vengono trattati i seguenti temi:

4.1      Tabella riassuntiva

4.2      Fitoormoni sessuali

4.1      Tabella riassuntiva

La seguente tabella riassume delle sostanze  fitoterapeutiche che uso personalmente come rimedi per patologie dellºapparato genitale femminile (ma non solo per questo).

4.2      Fitoormoni sessuali

Sostanze simili agli ormoni, sono contenute in tante piante anche nutritive come i flavonoidi e cosiddetti fitoestrogeni nelle leguminacee.

 

Rina Nissim cita nel suo libro Ñm»nopauseæ e Ñmamam»lisæ, fra lºaltro, le seguenti piante medicinali come fito-ormoni sessuali femminili e li usa nelle sue ricette per rimedi fitoterapici. Li classifica secondo i criteri Ñestrogeniciæ e Ñprogesteroniciæ nel seguente modo:

-  Fitoestrogeni: cupressus, meliloti, ribes niger, salvia e salvia sclarea, crataegus, lamponi, fruct. rosae caninae, more.

-  Fitoprogesteroni: alchemilla, achillea, agnus castus, lithospermum, spira ulmaria, sarsaparilla, tanacetum.

 

Vengono trattati i seguenti argomenti:

4.2.1   Gonadotropi e indirettamente Ñprogesteroniciæ

4.2.2   Estrogenici

4.2.3   Progesteronici

4.2.4   Composizione di fitorimedi individuali

4.2.1   Gonadotropi  e indirettamente Ñprogesteroniciæ

-  Inibitori di FSH e LH: contracettivi.

    Sem. lithospermum officinale (Sem. Millii): giornalmente infuso per 6 mesi À usato dagli indiani dºamerica come contracettivo.

 

-  Inibitore di ormone gonadotropico tiroidale (TSH) e forse anche altri:

    Lycopus europaeus: usato per leggere forme di ipertiroidismo.

 

-  Stimolatori LH & Prolattina, inibitori FSH: lattagogico, regolatore estrogeni/gestageni a scapito di estrogeni, usato per iper-e polimenorrea e sindrome premestruale causa di iperfolliculinia ma anche erpes premestruale e acne e ematomi del ginocchio premestruale e per lºallattamento:

    Fruct. Agni casti: Estratto idrico o Tinct. 40 gtt. la mattina. AGNOLYT (Madaus).

 

-  Stimolatori di prolattina: lattagogici.

    Hb. Galega: infuso giornaliero per mamme che allattano GALEGRAN (in Austria).

    Ma anche il seme del Ñfieno grecoæ.

 

-  Stimolatori di ormoni gonadotropi: tutti anche FSH & LH.

    Hb. Dauci carotidis (il verde della carota volgare): Fresco o in tintura.

4.2.2   Estrogenici

-  Sem. punica granatum: cave! contiene altissime dosi di estradioli ed À obsoleto per la difficolt˝ di dosaggio.

-  Bulb. pueraria mirifica: usato in Tailandia come rimedio di giovinezza. Cave! Da noi obsoleto per trucchi, prezzo e dosaggio.

-  Luppolo: usato come nervino (calmante: vedi patologia del sistema nervoso) e anafrodisiaco maschile ma un vero estrogenico. Lo uso in ormonregolatori per queste sue propriet˝.

-  Rheum rhaponticum: usato prevalentemente per disturbi menopausali causati per squilibri estrogenici/prostagenici. PHYTOESTROL (M∏ller, Gñppingen).

    Da non confondere con il Rheum  off. che À un lassativo.

-  Cimicifuga: usato prevalentemente per disturbi menopausali causati per squilibri estrogenici/prostagenici.

    REMIFEMIN (Schaper & Br∏mer), CIMICIFUGA OLIGOPLEX (Madaus), CIMICIFUGA PENTAKRAN (DHV).

4.2.3   Progesteronici

-  Alchemilla, achillea, spira ulmaria, sarsaparilla.

-  Rad. Caulophylli: La uso prevalentemente come spasmolitico uterino ed emmenagogo.

Tutti questi li uso in senso progesteronico anche se non conosco esattamente il loro meccanismo ormonale (conosco solo i loro effetti che va indubbiamente anche in questa direzione).

4.2.4   Composizione di fitorimedi individuali

Per dei disturbi ormonali/funzionali À spesso possibile riequilibrare il sistema ormonale con rimedi fitoterapeutici. Richiede anzitutto la collaborazione di un ginecologo per uno specchio ormonale completo e affidabile, una diagnosi mirata e delle consultazioni approfondite. In base a questo e dopo unºanamnesi che meriti questo nome si tenta di:

-  Capire in che punto il processo ciclico À sregolato e in che direzione.

-  Inventare possibili Ñinterventiæ per correggere la regolazione.

-  Trovare rimedi praticabili e strumenti adatti.

Solo se questo À fatto, in modo soddisfacente, si pu⁄ osare di procedere con la cura.

5.0      Ricettario malattie genitali

Vengono trattati i seguenti temi:

5.1      Candidosi vaginali

5.2      Candidosi pene

5.3      Herpes genitalis (labialis)

5.4      Papillomi genitali femminili, variazioni displastiche locali

5.5      Condilomi genitali

5.6      Dismenorrea

5.7      Amenorrea, oligomenorrea acuta

5.8      Ipermenorrea funzionale acuta

5.9      Polimenorrea; ipermenorrea, amenorrea, oligomenorrea cronica

5.10    Emazie ginecologiche in generale

5.11    Fluor albus costituzionale

5.12    Mastodinia, sindrome premestruale

5.13    Mastopatia semplice, cisti mammellari, fibrosi cistica

5.14    Parametropatia spastica, pelvipatia

5.15    Sindrome premestruale

5.16    Abbassamento/prolasso uterino

5.17    Prostata: Disturbi di minzione; ipertrofia/adenoma di prostata

5.18    Vescica irritabile, prostatite abatterica

5.1      Candidosi vaginali

Trattare per 3 settimane anche il partner, se no cºÀ nuova infezione! Ricordarsi che i miceti non si propagano su un substrato oleoso e acidulato, mentre crescono bene su un substrato alcalinico (sapone). Le spore impiegano ca. 2 settimane per germogliare e si conservano bene fino a 70C di temperatura anche nella biancheria intima. Una flora vaginale naturale li tiene sotto controllo (specialmente batt. Doederlein e Lactobacilli).

 

A1)        Supposte

       Rp. O.E. Lavandulae                                             0.7

              O.E. Myrrhae                                                  0.7

              O.E. Melaleucae alt.                                       1.6

              Oleum Gemm. Frum.                                    10

              Mass.supp. q.s.                            ad              100

       m.f. supp. XX. D.S. 1 supposta vaginale ogni sera per la durata di 3 settimane.

 

A2) Tampone

       Rp. Ol. Frumento                                                  24

              O.E. Melaleuca                                               04

              O.E. Lavanda                                                  02

              O.E. Mirra                                                       0.5

       D.S. mettere da 2‰5 gocce su un tampax 2 volte al giorno (mattina e sera) per la                                  durata di tre settimane.

5.2      Candidosi pene

Trattare per 3 settimane anche il partner, altrimenti cºÀ una nuova infezione! Ricordarsi che i miceti non si propagano su un substrato oleoso e acidulato, mentre crescono bene su un substrato alcalinico (sapone). Le spore impiegano ca. 2 settimane per germogliare e si conservano bene fino a 70C di temperatura anche nella biancheria intima.

 

B)   Rp.   O.E. Melaleucae                                           10

       D.S. mattina e sera 1 gtt. sul glande, spalmare. Per almeno 3 settimane.

5.3      Herpes genitalis (labialis)

 

C1) Rp.   Pomata Lomaherpan (Melissa)

                (Lomapharm, D-3254 Emmeethal 1)

       D.S. secondo le prescrizioni del produttore.

 

C2) Rp.   Ol. Frumenti                                                  30

                O.E. Melaleucae                                           03

                O.E. Melissae                                               00.5

       D.S. Spalmare piò volte al giorno una goccia sulla zona infettata.

5.4      Papillomi genitali femminili, variazioni displastiche locali

Si controlla (prima di ricorrere a interventi chirurgici) il PAP- TEST e si usano i seguenti rimedi sotto controllo ginecologico:

 

D1) Rp.   Maggiorana/Melissae Vaginal tabletten (WELEDA).

 

D2) Rp.   Dñderlein - Med. Vaginal supp. (D˜DERLEIN)

       D.S. 1 supp. al giorno alternante D1/D2

 

D3) Displasie della cervice: terapia ortomolecolare

       Acido folico                        5‰10 mg  (0.4 mg come prevenzione)

       Compl. vitamina B            alto dosaggio con min. 25 mg di B2, B6 e acido pantotenico,                                                                              0.4 mg di acido folico e 25 mcg di B12

       Vitamina C                         2‰4 gr      (500 mg come prevenzione)

       Betacarotene    15 mg

       Selenio                               20‰400 mcg              (100 mcg come prevenzione).

5.5      Condilomi genitali

 

E1) Forma puntata

       Rp.   Rad. Podophylli pelt. (emodi) pulv.             10

       D.S. Applicare la polvere con un bastoncino di ovatta umido sulle parti infettate 2 volte al giorno.

 

E2) Forme piatte

Rp. Ol. Frumenti

       Ol. Nigellae                        aa              ad              30

       O.E. Thujae                                                            03

D.S. Applicare con un bastoncino di ovatta sulle parti infette 2 volte al giorno.

5.6      Dismenorrea

(Mestruazioni dolorose e forti).

F1)         Dismenorrea

Rp.         TM Chamomillae                                          10

               TM Rutae                                                       30

               TM Alchemillae                           ad              50

D.S. In caso di dolori mestruali fino a 5 volte al giorno 3 ml.

 

F2) Dismenorrea con disposizione stitica/discratica

       Rp.   TM Frangulae                                                                 lassativo

                TM Millefolii                                                                    tonificante uterino

                TM Sennae                                                                      lassativo

                TM Graminis            aa                                25              antidiscratico

 

F3) Dismenorrea spastica

       Rp.   Tinct. Belladonnae                                        01              spasmolitico

                Tinct. Frangulae                                            50              lassativo

       D.S. 20 gtt. la sera ed ev. in caso di spasmi fino a 3 volte al giorno.

 

F4) Dismenorrea (applicazione sulla benda)

       Rp.   O.E. Melissae

                O.E. Eucalipti

                O.E. Foeniculi           aa              ad              06

                Ol. Calendulae                            ad              30

       D.S. 20 gtt. sulla benda.

 

F5) Dismenorrea (applicazione locale)

       Rp.   Ol. Chamomillae infus.                                20

                O.E. Carvi                                   gtt.             X

                O.E. Foeniculi                             gtt.             X

                O.E. Menthae pip.                       gtt.             XX

       D.S. Spalmare poche gocce sul basso ventre.

 

F6) Dismenorrea; terapia ortomolecolare

Vitamina E                                400 mg

Niacina (B3)                             100‰300 mg assieme con

Vitamina C                                500 mg

Magnesio                                  400 mg

Olio di Enotera        4‰6 caps.

5.7      Amenorrea, oligomenorrea acuta

 

G)   Rp.   Hb. Gratiolae                                                                   emmenagogo

                Fol. Rutae                                                                        emmenagogo

                Fol. Sennae                                                                     lassativo

                Fruct. Foeniculi         aa                                25              carminativo

       M.f. species. D.S. 1 c.m./ 1/2 l di acqua bollente. Infusione 20 min. Bere la mattina a                              digiuno entro 1 ora (cave! abortivo)

5.8      Ipermenorrea funzionale acuta

Cave! escludere dal ginecologo carcinomi genitali.

 

H)   Rp.   Hb. Polygoni hydropip.                                                   stiptico

                Hb. Equiseti                                                                     coagulante

                Hb. Millefolii              aa              ad              100            tonificante

       M.f. species. D.S. 2 c.t. in una tazza di acqua. Cuocere brevemente poi lasciare

                20 min. a riposo. 3 volte al giorno.

5.9      Polimenorrea; ipermenorrea, amenorrea, oligomenorrea cronica

I seguenti sono fitoestrogeni che agiscono tramite riequilibrio ormonale.

 

I1)   Rp.   TM Agnus Castis                                          50              ormoneregolatore

       D.S. 1 ml matttina a digiuno per parecchi mesi.

 

I2)   Rp.   Agnolyt (Madaus)                                                           (agnus castus)

       D.S. Secondo le indicazioni del produttore.

5.10    Emazie ginecologiche in generale

Cave! Tutte le emazie sono da chiarire scrupolosamente dal ginecologo prima di ricorrere ai rimedi seguenti. Dopo cºÀ da controllare ed ev. da rimediare una possibile anemia.

 

K1) Emazie funzionali uterine

(postpartum, ginecologico) Ricetta medica!

Rp. Methergin (Sandoz)                                                                (secale cornutum)

D.S. Secondo le indicazioni del produttore.

 

K2) Emazie funzionali (abortive, miomi, menopausali)

Rp. Senecion (Klein)                                                                      (Tinct. Senecio fuchsii)

D.S. piò volte al giorno 10‰20 gtt.

 

K3) Emazie uterine acute (Poli- Oligo- Ipermenorrea)

Rp. Tinct. Senecio

       Tinct. Polygonum              aa              ad              100

D.S. Durante la fase acuta ingerire da 60‰90 gocce fino a 5 volte al giorno.

 

K4) Emazie uterine croniche (Poli- Oligo- Ipermenorrea)

Rp. Tinct. Agnus Casti

       Tinct. Senecio

       Tinct. Equiseti

       Tinct. Millefolium              aa              ad              100

D.S. Cura a lungo termine. Ingerire 40 gocce 3 volte al giorno in un poº dºacqua tiepida.

5.11    Fluor albus costituzionale

Specialmente in ragazze nel periodo premestruale.

 

L)   Fluor albus costitutivo

       Rp.   TM Millefolii

                TM Urticae

                TM Lamium

                TM Alchemillae        aa              ad              100

       D.S. 3 volte al giorno 2 ml.

5.12    Mastodinia, sindrome premestruale

 

M)  Rp.   Oleum Oenotherae                                       50

       D.S. 1 c.t. 2 volte al giorno ca. una settimana prima delle mestruazioni.

5.13    Mastopatia semplice, cisti mammellari, fibrosi cistica

Cave! esclusione carcinomi dal ginecologo.

 

N)   Applicazione locale

       Rp.   O.E. Geranio                                                 05

                O.E. Incenso                                                  01

                Ol. Oenotherae                                              20

                Ol. Meliloti                                                     ad              50

       D.S. Spalmare dolcemente da 1‰2 volte al giorno sui seni.

 

N1) Fibrosi cistica

       Rp.   Vitamina E                                   400 mg                        (p.es. BURGERSTEIN)

       D.S. 3 x 1 caps. per giorno (1º200 mg)

       Rp.   WOBENZYM N

       D.S. 3 x 3 pastiglie per giorno 1/2 ora prima dei pasti con 1 dl di acqua.

       Per un mese combinato, poi in alternanza un mese vitamina E, un mese WOBENZYM N  per almeno un anno.

 

N2) Fibrosi cistica; terapia ortomolecolare

(Vitamina A)                             20º000‰50º000 U.I. (Cave! solo sotto controllo medico)

                                                                                       oppure (corrispondente).

Betacarotene                             6‰15 mg

Vitamina E                                400‰800 mg

Complesso vitamina B            alto dosaggio con cholina e min. 25 mg di B6

Iodio                                           150‰250 mcg

Zinco                                         30‰60 mg

Olio di Enotera                          4‰8 caps.

5.14    Parametropatia spastica, pelvipatia

 

O1) Giovani, discratici

       Rp.   TM Cimicifugae                                                              ormonregolatore

                TM Graminis                                                                  antidiscratico

                TM Rutae                                                      spasmolitico (Cave! abortivo)

                TM Millefolii              aa              ad              100            tonificante

       D.S. 3 volte al giorno 1 ml per parecchi mesi.

 

O2) Menopausali

       Rp.   TM Cimicifugae                                                              ormonregolatore

                TM Camomillae                                                             spasmolitico

                TM Equiseti                                                                     tonif. tess. conn.

                TM Millefolii              aa              ad              100            tonificante

       D.S. 3 volte al giorno 1 ml per parecchi mesi.

5.15    Sindrome premestruale

 

P1) Generale, preventivo

       Rp.   Ol. Oenotherae                                              50

       D.S. 1‰3 c.t. al giorno 1 settimana prima delle previste mestruazioni.

 

Gli ingredienti delle seguenti ricette possono essere facilmente combinati tra loro e combinati con le ricette per le Ñ-menorreeæ.

 

P2) Con tensioni, spasmi acuti

       Rp.   TM Pulsatilla

                TM Valeriana            aa              ad              50

       D.S. 1‰5 al giorno 1 ml.

 

P3) Con ansia, irrequietezza acuta

       Rp.   TM Scutellariae

                TM Valerianae          aa              ad              50

       D.S. 1‰5 volte al giorno 1 ml.

 

P4) Con ritenzione di liquidi acuta

       Rp.   TM Taraxaci                                                 50

       D.S. 3 volte al giorno 1 ml.

 

P5) SPM; terapia ortomolecolare

       Vitamina B6                                                           50‰100 mg

       Vitamina E                                                             400 mg

       Preparato multiminerale con min.     Zn 10 mg; Cr 200 mcg; Mn 5 mg

       Calcio                                                                     800‰1º000 mg

       Magnesio                                                               400 mg

       Olio di Enotera                                                       4‰8 caps.

5.16    Abbassamento/prolasso uterino

 

Q1) Bagno parziale

       Rp.   Hb. Equiseti

                Hb. Millefolii              aa              ad              100

       M.f. species. D.S. 5 c.m./1 l acqua. Decotto per breve tempo, poi lasciar macerare 20 min.

                1) Bere 1 dl 3 volte al giorno.

                2) I restanti 7 dl aggiungere ad un bagno parziale gradevole serale.

 

Q2) Sistemico

       Rp.   Aletris Oligoplex (Madaus)        (Aletris farinosa)

       D.S. 3 volte al giorno XV gtt. per molti mesi.

5.17    Prostata: Disturbi di minzione; ipertrofia/adenoma di prostata.

 

R1) Rp.   Granufink K∏rbiskern-Granulat 1000          (sem. cucurbita pepo)

                (Fink, D-Herrenberg)

       D.S. 2‰4 c.m. al giorno in musli, latte, yoghurt per parecchi mesi.

 

R2) Rp.   Prostatonin                (Sabal & Urtica)

                (Pharmaton)

       D.S. Secondo le indicazioni del produttore.

 

R2.1) Ipertrofia/adenoma della prostata

       Zinco                                                    30‰60 mg

       Olio di enotera 2‰4 caps.

       Olio di pesce    1‰3 gr      (omega-3 senza vitamine)

       Aminoacidi       L-Glicina, L-Alanina, L-Acido-glutamminico aa 500 mg

5.18    Vescica irritabile, prostatite abatterica

 

R3) Rp.   TM Sabal serrulata                     070

                TM Piper methysticum

                TM Rhus aromaticae

                TM Humuli luppuli    aa              ad              100

       D.S. 2‰4 volte al giorno 2 ml.

 

R4) Rp.   Cysto Fink

                (Fink, D-Herrenberg)

       D.S. Secondo le indicazioni del produttore.

 

R5) Rp.   Spasmo-Urgenin

                (Madaus)

       D.S. Secondo le indicazioni del produttore.

 

R6) Rp.   Cernilton                    (estratto di polline di segale)

                (Strathmann)

                  D.S. Secondo le indicazioni del produttore.

 

 


Impressum

 

Peter Forster, medico naturalista NVS, docente di

ÑMateria medica per Naturopatiæ e terapista di tecniche corporee.

 

Bianca Buser, naturopata e terapista di tecniche corporee,

terapia ortomolecolare, aromaterapia e fitoterapia applicata

 

Testo a cura di Benedetta Ceresa, naturopataa

 

Segretariato

Bianca Buser

6953 Lugaggia, Svizzera

Tel. & Fax: 091 943ʼ57ʼ93

E-mail: beb@coa.ch

 

Impaginazione e stampa:

Laser - Fondazione Diamante - Lugano

 

Patologia & Terapia, 2a Edizione

 

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