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Medicina popolareper autodidatti
settembre 5, 2005 |
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INDICE: PT 6.1 Patologia
genitale
1.0Infezioni
genitali e malattie veneree
1.1Candidosi
1.1.1Candidosi buca orale
1.1.2Candidosi linguale
1.2Tricomoniasi urogenitale
1.3Herpes genitale
1.4Papillomi genitali femminili,
displasia cervice
1.5Verruche genitali (Condylomata
acuminata)
1.6Ulcera venerea (ulcus molle)
1.7Gonorrea
1.7.1Secreto gonorreico
1.8Linfogranuloma inguinale
1.9Sifilide
1.9.1Sifilide I stadio
1.9.2Sifilide II stadio: torace
1.9.3Sifilide II stadio: pianta dei
piedi
1.9.4Sifilide III stadio: malleoli
1.10AIDS
2.0Disordini
dellʼapparato genitale femminile
2.1Alterazioni ormonali e mestruali
2.1.1Ricapitolazione Ñormoni
sessualiæ
2.1.1.1 Sugli ormoni e ormoni
sessuali
2.1.1.2 Fisiologia degli ormoni
sessuali
2.1.2Ricapitolazione Ñciclo
mestrualeæ
2.1.2.1 Riassunto
2.1.2.2 Grafico ciclo mestruale
2.1.3-menorree
2.1.3.1 Dismenorrea
2.1.3.2 Amenorrea e oligomenorrea
2.1.3.3 Ipermenorrea
2.1.3.4 Polimenorrea
2.1.4Emazie irregolari uterine
(-rraghie)
2.2Infiammazioni degli organi
sessuali femminili
2.2.1Ovarite, salpingite, annessite,
vaginite
2.2.2Fluor albus
2.3Neoplasmi degli organi sessuali
femminili
2.3.1Neoplasmi uterini
2.3.1.1 Endometriosi
2.3.1.2 Miomi/fibromiomi uterini
2.3.1.3 Carcinomi uterini
2.3.2Neoplasmi mammari
2.3.2.1 Visita mammellare
2.3.2.1.1 Ispezione e palpazione
2.3.2.1.2 Controllo A)
2.3.2.1.3 Controllo B)
2.3.2.1.4 Controllo C)
2.3.2.1.5 Controllo D)
2.3.2.1.6 Distribuzione percentuale di carcinomi mammari
2.3.2.1.7 Mammografia
2.3.2.2 Mastodinia
2.3.2.3 Mastopatia, fibromi/cisti ,
fibrosi cistica mammellare
2.3.2.4 Mammario carcinoma
2.4Disordini funzionali
2.4.1Parametropatia spastica,
pelvipatia
2.4.2Sindrome premestruale
2.4.3Abbassamento/prolasso uterino
3.0Disordini
dellʼapparato genitale maschile
3.1Ernie inguinali
3.1.1Ernie inguinali di diverse
dimensioni
3.2Malattie della prostata
3.2.1Prostatite
3.2.2Ascesso di prostata
3.2.3Ipertrofia/adenoma della
prostata
3.2.4Carcinoma della prostata
3.3Disturbi del pene
3.4Disturbi funzionali
dellʼapparato genitale maschile
3.4.1Disturbi di erezione
3.4.2Disturbi di eiaculazione
3.4.3Impotenza
4.0Fitofarmaci
per lʼapparato genitale femminile
4.1Tabella riassuntiva
4.2Fitoormoni sessuali
4.2.1Gonadotropi e indirettamente
Ñprogesteroniciæ
4.2.2Estrogenici
4.2.3Progesteronici
4.2.4Composizione di fitorimedi
individuali
5.0Ricettario
malattie genitali
5.1Candidosi vaginali
5.2Candidosi pene
5.3Herpes genitalis (labialis)
5.4Papillomi genitali femminili,
variazioni displastiche locali
5.5Condilomi genitali
5.6Dismenorrea
5.7Amenorrea, oligomenorrea acuta
5.8Ipermenorrea funzionale acuta
5.9Polimenorrea; ipermenorrea,
amenorrea, oligomenorrea cronica
5.10Emazie ginecologiche in generale
5.11Fluor albus costituzionale
5.12Mastodinia, sindrome premestruale
5.13Mastopatia semplice, cisti
mammellari, fibrosi cistica
5.14Parametropatia spastica,
pelvipatia
5.15Sindrome premestruale
5.16Abbassamento/prolasso uterino
5.17Prostata: Disturbi di minzione;
ipertrofia/adenoma di prostata
5.18Vescica irritabile, prostatite
abatterica
1.0 Infezioni genitali e malattie veneree
Oltre
alle malattie Ñvenereeæ in seguito descritte, diverse altre malattie infettive
sono prevalentemente trasmesse sessualmente, ma sviluppano i sintomi in altri
organi o sistemi, p.es.:
- Giardiasi (infezione intestinale;
diarrea... malassorbimento).
- Epatite B HBV.
- Scabbia (scabies) vedi cap. Ñsistema
tegumentarioæ.
Vengono
trattati i seguenti temi:
1.4 Papillomi
genitali femminili, displasia cervice
1.5 Verruche
genitali (Condylomata acuminata)
1.6 Ulcera
venerea (ulcus molle)
1.1 Candidosi
Infezione
da fungo Ñtipo lievitoæ (candida albicans) del cavo orale, lingua, vulva,
vagina e glande specialmente in uno stato debole del sistema immunitario.
Sintomi:
strato biancastro, perdite biancastre femminili (leucorrea), prurito, caduta
epidermide/mucosa, emorragie.
Infezione:
anche tramite contatto sessuale.
Terapie:
vedi capitolo Ñmalattie infettive; funghiæ e „> ric. A), B).
Vengono
illustrati di seguito:
1.1.1 Candidiosi
buca orale
1.1.2 Candidosi
linguale
1.2 Tricomoniasi urogenitale
Infezione
protozoica di vagina/uretra/glande/prepuzio.
Sintomi:
- Maschi: cistite, uretrite, prostatite.
- Femmine: vaginite con fluor (pus,
schiumoso, odore) e prurito.
Terapia:
dallºurologo/ginecologo p.es. con Metronidazole
complementare
come Ñcandidosiæ (lºeffetto di questo rimedio usato da solo non À garantito).
1.3 Herpes genitale
Infezione
virale spesso recidiva di vulva, glande, prepuzio specialmente in uno stato
debole della difesa immunitaria.
Sintomi:
fiacche, prurito/bruciore.
Terapie:
vedi cap. Ñinfezioni viraliæ e „> ric. C1), C2).
1.4 Papillomi
genitali femminili, displasie della cervice
Infezioni
virali con displasie locali di orifizio uterino, vagina, vulva.
Diagnostica:
visita ginecologica, PAP-Test.
Terapia:
- Secondo le raccomandazioni del
ginecologo,
- complementare vedi indicazioni cap.
ÑinfezioniIÿg≈aliæ e
- la terapia ortomolecolare impiega dosi
terapeutiche di vitamine C e complesso B, acido folico, Betacarotene e selenio.
„>
ric. D1 ‰ D3) (Lºefficacia, senza altri rimedi, non À garantita).
1.5 Verruche genitali (Condylomata acuminata)
Infezione
virale con formazione di neoplasmi di vulva, prepuzio, glande.
Terapia:
- Trattamento dal ginecologo/urologo anche
dei partner sessuali.
- ÑComplementareæ.
„>
ric. E1), E2) (Lºefficacia, senza altri rimedi, non À garantita).
1.6 Ulcera venerea (ulcus molle)
Infezione
molto contagiosa con batt. Haemophilus ducreyi 90% maschi.
Sintomi:
papule nella pelle dei genitali che possono ulcerare.
Obbligo
di denuncia.
Terapia:
trattamento dal ginecologo/urologo anche dei partner sessuali.
1.7 Gonorrea
Infezione
molto contagiosa con batt. ÑNeisseria gonorrheaeæ dei genitali e delle vie
urinarie, progrediente anche la faringe, intestino fino ad infiammazione
pelvica.
Incubazione:
ca. 3 giorni.
Infezione:
normalmente sessuale, anche tramite oggetti infetti.
Diagnosi:
secreto dellºuretra, orifizio uterino.
Divulgazione:
mondiale.
Sintomi
maschili: bruciore nellºuretra, secrezione acquosa, infiammazione con pus, dopo
2 settimane prostatite.
Sintomi
femminili: inizialmente secreti mucosi/pus, poi bruciore uretra, ev.
infiammazione delle ghiandole Bartolini, vescica urinaria, utero.
Complicazioni,
se diventa cronica:
- Monartrite gonorroica.
- Infiammazioni oculari.
- Setticemia di gonococchi.
- Femmine: peritonite.
- Infiammazione Mm. cardiaci e perineo.
Immunit˝:
nessuna.
Obbligo
di denuncia.
Terapia:
urologo/ginecologo.
1.7.1 Secreto
gonorreico
1.8 Linfogranuloma inguinale
Infezione
(rara) con Chlamydia trachomatis.
Incubazione:
1‰3 settimane.
Infezione:
sessuale.
Diagnosi:
siero linfatico, noduli.
Divulgazione:
mondiale.
Sintomi
maschili:
- Piccoli noduli per 5‰10 giorni, spesso
inosservati.
- 2‰4 settimane dopo lºinfezione, infiammazione
e
gonfiore poco doloroso dei
nodi linfatici regionali
(da dimensione pisello fino a
prugna), con ev.
formazione di fistule.
- Sintomi generali da irrilevanti fino a
stati settici gravi.
- Normalmente Ñautoguarigioneæ entro 10
mesi.
Sintomi
femminili: o come nei maschi o, se sono
infettati
i nodi linfatici profondi con forti dolori e spesso
complicazioni
come elefantiasi, infiammazione
e
pus anale/genitale.
Terapia:
dallºurologo/ginecologo
1.9 Sifilide
Infezione
cronica con batt. Treponema pallidum.
Incubazione:
1‰3 settimane.
Infezione:
normalmente sessuale, raramente in micro-ferite.
Diagnosi:
test ematico specifico (Wassermann).
Divulgazione:
mondiale (ca. 20 milioni di infettati, 1 su 300).
Evoluzione:
- I stadio: 1‰3 settimane per 2‰4
settimane: prima incubazione: nodulo infiammato non doloroso che si decompone
su genitali (raramente altri posti) e persiste ev. per mesi. I germi si
divulgano tramite linfa/sangue.
- II stadio: ‰10 settimane dopo lºinfezione
per 2‰3 anni: incubazione secondaria: gonfiore di noduli linfatici generali,
febbre, mal di testa/articolazioni. Eczema Ñmaculosoæ poi papuloso (non prude
ma doloroso a pressione), ev. placche orali e perdita di capelli irregolare.
Facilmente da confondere con malattie dermiche: diagnosi sierologica!
- III stadio: 3‰5 anni. Diventato raro
perch» trattamento antibiotico in stadio I/II: Ñgonfiori granulomatosiæ negli
organi piò diversi, p.es. faccia, cervello, cuore, fegato, rene, muscoli, ossa,
aorta‰
- IV stadio: 10...20 anni: neurosifilide
con tabes dorsalis e paralisi progressiva.
Immunit˝:
nessuna.
Obbligo
di denuncia.
Vengono
illustrati i seguenti stadi:
1.9.2 Sifilide
II stadio: torace
1.9.3 Sifilide
II stadio: pianta dei piedi
1.9.4 Sifilide
III stadio: malleoli
1.9.1 Sifilide I stadio
1.9.2 Sifilide II
stadio: torace
1.9.3 Sifilide II
stadio: palmo dei piedi
1.9.4 Sifilide III
stadio: malleoli
1.10 AIDS
Deficienza
immunitaria, contagio probabilmente virale (HI retroviro) con inclinazione a
malattie infettive e tumorali.
Incubazione:
6 mesi‰3(6) anni.
Infezione:
tra liquidi corporei (il virus non soprovvive allºinfuori di questo substrato),
spesso sessuale ma anche iniezioni, trasfusioni, madre/prole (ogni tanto).
Diagnosi:
4‰7 settimane dopo lºinfezione tramite anticorpi secondari in sangue,
eiaculato, saliva, lacrime, linfa.
Divulgazione:
mondialmente. A rischio: omosessuali con partner sessuali frequentemente
alternanti, drogati, emofili, chi vive in miseria, ma sempre piò spesso anche
altri.
Evoluzione:
in 4 stadi
- I stadio: sintomi simili alla Ñfebbre di
Pfeifferæ (mononucleosi infettuosa) da giorni fino a settimane.
- II stadio: fase latente da mesi fino ad
anni asintomatico ma HIV+.
- III stadio: pre-AIDS: diminuzione di
linfociti T-helper. Gonfiore dei nodi linfatici oltre 3 mesi in almeno 2 parti
diverse del corpo (spesso collo/nuca).
- IV stadio: ca. 50% degli infettati sviluppa i sintomi del IV
stadio:
- Sintomi generali: febbre, sudore
notturno, diarrea, perdita di peso, mancanza
dºappetito,
variazioni dermiche.
- Sintomi neurologici: funzioni cerebrali
variate.
- Infezioni secondarie: candida, polmonite,
tubercolosi, toxoplasmosi, herpers zoster...
- Neoplasmi maligni: sarcoma di Kaposi,
linfoma non-Hodgkin, linfoma del sistema
nervoso
centrale.
Profilassi:
evitare scambio di liquidi corporei con persone infettate, specialmente sangue,
sperma. Pratiche sessuali con pochi rischi, preservativi.
Nessun
obbligo di denuncia.
Terapia:
in stadio II e III una serie di farmaci riesce a tenere sotto controllo
lºinfezione per un tempo indeterminato.
2.0 Disordini dellºapparato genitale femminile
A
tutti i naturopati consiglio il libro della nostra collega Rina Nissim:
NISSIM,
Rina: Mamam»lis; edition mamam»lis, GenÀve
1996
ginecologia;
red, studio redazionale, Como; edizione Euroclub Italia.
Vengono
trattati i seguenti temi:
2.1 Alterazioni
ormonali e mestruali
2.2 Infiammazioni
degli organi sessuali femminili
2.3 Neoplasmi
degli organi sessuali femminili
2.1 Alterazioni ormonali e mestruali
Vengono
trattati i seguenti argomenti:
2.1.1 Ricapitolazione Ñormoni sessualiæ
2.1.2 Ricapitolazione Ñciclo mestrualeæ
2.1.4 Emazie irregolari uterine
(-rraghie)
2.1.1 Ricapitolazione
Ñormoni sessualiæ
Cerco
di ricapitolare brevemente i meccanismi regolatori ormonali piò importanti del
sistema procreativo. Visto che si tratta di una materia molto complessa, e solo
in parte nota, anche la rappresentazione À di conseguenza semplificata e
incompleta.
Vengono
trattati i seguenti argomenti:
2.1.1.1 Sugli
ormoni e ormoni sessuali
2.1.1.2 Fisiologia
degli ormoni sessuali
2.1.1.1 Sugli ormoni e
ormoni sessuali
- Gli ormoni sono sostanze Ñmessaggereæ,
prodotte da cellule, distribuite grazie alla circolazione, decomposte
(parzialmente) nel fegato ed espulse via reni-urina (altrimenti la
concentrazione aumenterebbe continuamente).
- Le singole cellule sono attrezzate di
recettori per determinati ormoni e cambiano il loro funzionamento (inibizione,
promozione) e la loro produzione in base a questi messaggi.
- Non À tanto la composizione chimica ma
piò la Ñforma molecolareæ che determina lºimpiego di una sostanza come Ñormoneæ
o Ñormonesimileæ proprio secondo lºimmagine di chiave (ormone) e serratura
(recettore della membrana cellulare) indipendentemente da quale materiale sia
fatta Ñla chiaveæ.
- Ci sono delle Ñchiaviæ che Ñtappano la
serratura ma non riescono ad aprirlaæ (bloccanti).
- Meglio non immaginarsi gli ormoni come
sostanze definite ma come Ñsistemi di serraturaæ con funzioni per alcuni simili
a Ñpassepartoutæ, altri come chiave per solo poche porte: ci sono p.es. degli
Ñestrogeniciæ che hanno un effetto sullºutero, mammelle e ovaie, mentre altri
non toccano la mammella ma hanno regolari effetti sullºutero e ovaie.
- Mentalmente si fallisce riflettendo su un
singolo ormone isolato: in realt˝ si tratta di equilibri dinamici tra diversi
ormoni che tengono in moto un determinato processo sistemico. Un esempio
lampante sono gli interminabili discorsi sugli estrogeni in menopausa. Questo
approccio À diventato limitativo in modo intellettualmente criminale: sono
coinvolti molti piò elementi nel processo, senza i quali non si riesce a
dedurre ipotesi corrispondenti alla realt˝.
- La differenza di ormoni sessuali tra
maschio e femmina non À qualitativa ma solo quantitativa nel senso che i
relativi organismi producono gli stessi ormoni tutti e due anche se in
quantitativi e in relazioni molto diversi gli uni dagli altri.
- La produzione ormonale e i relativi
equilibri relazionali sono processi periodici che pare abbiano un ritmo di ca.
28 giorni (in media statistica), corrispondente ca. alle fasi della luna.
2.1.1.2 Fisiologia
degli ormoni sessuali
2.1.2 Ricapitolazione
Ñciclo mestrualeæ
Vengono
trattati i seguenti argomenti:
2.1.2.2 Grafico
ciclo mestruale
2.1.2.1 Riassunto
Il
seguente grafico riporta come ricapitolazione le variazioni ormonali femminili
durante un ciclo:
- Al termine delle mestruazioni i livelli
di LH e FSH sono bassi e diminuiscono. Questo mantiene un minimo livello di
gestageni mentre la concentrazione di estrogeni sale.
- Fra il dodicesimo e il quattordicesimo
giorno i livelli di LH e FSH aumentano Ñdi piccoæ il che induce a un lento
aumento dei gestageni sin dallºinizio del picco e un rapido abbassamento degli
estrogeni sincrono allºabbassamento di LH.
- In seguito i gestageni aumentano
rapidamente mentre FSH e LH tornano lentamente ai livelli medi e gli estrogeni
rimangono costanti.
- Dopo il diciottesimo giorno ca. (se non
cºÀ stata fecondazione) la FSH comincia a riprendere, i gestageni raggiungono
il culmine ca. al ventunesimo giorno, mentre gli estrogeni raggiungono un
secondo culmine ca. al ventiduesimo giorno per poi abbassarsi in sincronia con
gli estrogeni.
- Gli FSH invece aumentano continuamente
fino allºinizio delle mestruazioni.
Come
promemoria una tabellina e un grafico delle fluttuazioni ormonali durante un
ciclo mestruale:
2.1.2.2 Grafico ciclo
mestruale
Follikelreifung:
grado di maturazione del follicolo.
Zyklustag:
giorno del ciclo mestruale.
Endometrium:
mucosa intrauterina.
Basaltemperatur:
temperatura basale.
Menstruation:
mestruazione.
FSH:
Ormone follicolostimolante LH:
Ormone luteinizzante
O:
Estrogeni
P:
Gestageni (progesteroni).
2.1.3 -menorree
Vengono
trattati i seguenti argomenti:
2.1.3.2 Amenorrea
e oligomenorrea
2.1.3.1 Dismenorrea
Mestruazioni
dolorose (ev. dolori gi˝ premestruali) con possibili sintomi generali e mal di
schiena. Causata da spasmi uterini/pelvici.
Terapie:
- Spasmolitici come Camomilla, Millefolii,
Ruta, Belladonna orale.
- Ev. lassativi come frangula, senna, rheum
orale.
- Ev. antidiscratico come Rhiz. Graminis
orale.
- Oli eterici sulla Ñbendaæ: menta,
melissa, eucalipto, finocchio.
- Spalmare olio di camomilla con Aeth.
Carvi, Foeniculi, Menta sul basso ventre.
- Spesso aiutano acidi lipidici come quelli
contenuti in olio di enotera.
- La terapia ortomolecolare impiega oltre
allºolio di enotera dosi terapeutiche di vitamine E, B3 e minerali come Mg.
„>
ric. F1)...F6)
2.1.3.2 Amenorrea e
oligomenorrea
Amenorrea
(mancante) e oligomenorrea (rara mestruazione) non sono malattie ma fanno parte
di disturbi piò ampi. Sono spesso accompagnate da mal di testa, depressione, obesit˝
o sottopeso fino a reumatismo.
Terapie:
- Trattare i disturbi a monte.
- Specifico: emmenagogo (cave! abortivi):
obsoleti: Sade, Aloe.
- Efficaci: Hb. Ruta, Gratiola, ev. Luppolo
e Rheum rhaponticum.
„>
ric. G), I)
2.1.3.3 Ipermenorrea
Mestruazione
eccessiva di durata normale.
Cause:
- Organiche:
- Genitali: endometriosi,
miomi, polipi, ipertensione pelvica,
infiammazioni croniche.
- Extragenitali:
ipertensione, malattie cardiache e renali, disturbi di coagulazione ematica.
- Funzionali: cause ormonali, spesso con
ipoplasia uterina.
Diagnosi:
differenziale dal ginecologo.
Terapia:
- Trattamento della causa a monte organica.
- Se funzionale con preparati ormonali e/o
Agnus castus.
- In fase acuta: trattare stitichezza o
altre congestioni del piccolo bacino.
„>
ric. H), I)
2.1.3.4 Polimenorrea
Mestruazione
normale con ciclo di meno di 25 giorni.
Cause:
- Maturazione follicoli accelerata.
- Fase raccorciata di corpus luteum.
- Ciclo anovulatorio.
Diagnosi:
differenziale dal ginecologo.
Terapia:
ormonale dal ginecologo e/o Agnus castus.
„>
ric. I)
2.1.4 Emazie
irregolari uterine
- Emazie funzionali: post partum, post
aborti, da miomi, menopausali.
- Emazie irregolari mestruali:
- Menorragie: mestruazione
con lunghe emazie, ipermenorrea.
- Metrorragie: emazie lunghe
fuori ciclo.
Terapie:
decongestive del piccolo bacino ed ev. regolatori ormonali.
- Anzitutto sono da escludere dal
ginecologo malattie neoplastiche.
- Per le forme funzionali, rimedi efficaci,
conosciuti fin dai tempi remoti dalle levatrici, sono, per casi gravi, Secale
cornuto e, per meno gravi,
Senecio, Ruta graveolens, Scoparia sarothamni, Poligonum hydropip. e
Equisetum.
„> ric. H) e K)
- ª molto conosciuta anche la Capsella
bursa pastoris, ma incerto secondo il terreno di crescita e difficile da
conservare.
-
Per le irregolarit˝ mestruali con iperemazie (menorragie, metrorragie,
ipermenorrea, polimenorrea) si usa Ruta, Scoparia, Poligonum, Equisetum,
Senecio come stiptico, aggiungendo Agnus castus come regolatore di estrogeni.
„> ric. H), I), K).
2.2 Infiammazioni degli organi sessuali femminili
Ovarite
„> delle ovaie; salpingite „> delle tube; anessite „> di ovaie/tube;
vaginite „> della vagina.
Infezioni
genitali vedi anche PT 6.1.1
Vengono
trattati i seguenti argomenti:
2.2.1 Ovarite,
salpingite, annessite, vaginite
2.2.1 Ovarite,
salpingite, anessite, vaginite
Infiammazione
delle ovaie e/o delle tube uterine, spesso da infezione Ñsalienteæ
dellºutero/vagina, ogni tanto anche via sangue/linfa.
Sintomi:
acuti improvvisi dolori nel basso ventre, aumento di temperatura, nausea,
costipazione (piò rara diarrea), ipermenorrea, sensibilit˝ tattile del basso
ventre dx. e/o sin.
Cronici:
sensazione di pressione/pesantezza nel basso ventre, attacchi di febbre o
temperature subfebbrili, sedimentazione aumentata.
Complicazioni:
- Acute: infiammazioni colon/vescica;
perforazioni.
- Croniche: per via di impedimento di
passaggio tubolare: sterilit˝, gravidanza extrauterina.
Terapie:
immediatamente dal ginecologo che tratter˝ probabilmente con antibiotici.
Complementare „> capitolo Ñmalattie infettiveæ.
2.2.2 Fluor albus
Escrezione
biancastra ev. gelatinosa.
Escludere
anzitutto dal ginecologo:
- Carcinomi dellºapparato genitale.
- Infezioni: batteriche, virali,
tricomonadi, candida.
Se
esclusi: escrezione innocua specialmente di ragazze e giovani donne con
debolezze costituzionali.
Terapia:
infusione di:
- Tonificante uterino: millefolii.
- Silicati: equiseto.
- Antidiscratica: taraxacum, ortica,
ginepro.
- Specifici: lamium album, alchemilla
vulgaris.
2.3 Neoplasmi degli organi sessuali femminili
Vengono
trattati i seguenti argomenti:
2.3.1 Neoplasmi
uterini
Vengono
trattati i seguenti argomenti:
2.3.1.2 Miomi/fibromiomi
uterini
2.3.1.1 Endometriosi
Tessuto
epiteliale uterino (endometrio) in posti Ñnon previsti dellºinventoreæ. Durante
la mestruazione si staccano anche loro e possono provocare dei serissimi disagi
tipo dismenorrea, ipermenorrea ...
Terapia:
ginecologo
- Casi lievi come „> Ñdismenorreaæ,
Ñipermenorreaæ „> ric. F), I).
- Casi medio gravi: trattamento ormonale
con lºobiettivo di sopprimere le mestruazioni.
- Casi gravi: ectomia (dellºutero, ev.
ovaie, tube).
2.3.1.2 Miomi/fibromiomi
uterini
Neoplasmi
muscolari uterini benigni. La formazione À spesso connessa con un eccesso di
produzione di estrogeni e cede in menopausa (anche lento Ñriassorbimentoæ del
mioma/fibromioma).
Sintomi:
spesso ipermenorrea e/o menorragia che pu⁄ diventare emazia duratura con anemia
secondaria.
Complicazioni:
pressione su organi vicini come vescica (disturbi di minzione), colon
(costipazione), osso sacro (dolori relativi).
Terapia:
in casi gravi ectomia/raschiamento ed eventualmente terapie ormonali per
ridurre la produzione di estrogeni. In casi lievi terapia complementare come
„> Ñemazie uterineæ. In terapia complementare si notano successi con enzimi
del tipo WOBE MUGOS (tripsina, chimotripsina, papaina).
2.3.1.3 Carcinomi
uterini
Di
cervice o di corpo uterino (piò raro, con prognosi migliore).
Sintomi:
nello stadio iniziale occulti o scarsi:
- Striscio, il PAP-Test rivela i rischi, À
da fare regolarmente e da trattare ev. in fase II o III come Ñpapillomaæ.
- Emazie uterine allºinfuori delle
mestruazioni (specialmente dopo i 40 anni e in menopausa), perdite ematiche
acquose (spec. dopo coito e defecazione) anche in gocce va controllato dal
ginecologo.
- Sintomi nello stadio avanzato se il
carcinoma invade organi vicini (vescica, uretere, retto, N. sciatico).
- Morte spesso causata da uremia, per via
dello strozzamento dellºuretere.
Terapia:
oncologo, in fase di rischio come Ñpapillomaæ e in fase acuta anche con metodi
complementari.
2.3.2 Neoplasmi
mammari
Vengono
trattati i seguenti argomenti:
2.3.2.3 Mastopatia,
fibromi/cisti , fibrosi cistica mammellare
2.3.2.1 Visita
mammellare
Ogni
irregolarit˝/variazione nei controlli descritti di seguito va chiarita dal
ginecologo.
Vengono
trattati i seguenti argomenti:
2.3.2.1.1 Ispezione
e palpazione
2.3.2.1.6 Distribuzione
percentuale di carcinomi mammari
2.3.2.1.2 Controllo
A)
- Controllo delle assi orizzontali e
verticali del capezzolo: variazione dallºultima volta?
- Controllo diversit˝ dx. e sin.;
variazione dallºultima volta?
- Retrazione della pelle del
capezzolo?
- Pelle ad Ñarancioæ?
Alzare
le braccia: i capezzoli devono seguire il movimento e la simmetria rimane come
A). Se un capezzolo rimane indietro: tessuto connettivo indurito: chiarire dal
ginecologo!
2.3.2.1.4 Controllo
C)
Palpazione
mammelle: i noduli sono sospetti:
- Noduli spostabili molli:
probabilmente cisti.
- Noduli spostabili consistenti:
probabilmente fibromi e/o calcificazioni (mastopatie).
- Noduli consistenti difficilmente spostabili: sospetto di
carcinoma.
- Specialmente sospettosi sono i
noduli nuovi, crescenti, duri e non spostabili.
2.3.2.1.5 Controllo
D)
Palpazione
delle ghiandole linfatiche ascellari: controllo se ingrossate e dure.
2.3.2.1.6 Distribuzione
percentuale di carcinomi mammari
2.3.2.1.7 Mammografia
Si
vede nellºimmagine, sopra un poº a destra della mediana una calcificazione.
2.3.2.2 Mastodinia
Sensazione
premestruale di tensione/crescita delle mammelle spesso con dolori diffusi o
localizzati (mastalgia).
Causa:
edemi per via di un sospettato squilibrio ormonale di estrogeni/progesterone.
Terapia:
ÑSindrome premestrualeæ, „> ric. M).
2.3.2.3 Mastopatia,
fibromi/cisti, fibrosi cistica mammellare
Processi
di variazione proliferativa e degenerativa del tessuto mammellare spesso tra i
35‰50 anni.
Sintomi:
indurimenti nodulari, spesso dolori, a volte secrezione patologica,
caratteristico lºampliamento premestruale.
Cause:
formazione di tessuto fibrotico/cistico probabilmente per via di uno squilibrio
ormonale di estrogeni/progesterone.
Forme:
I semplice: fibrotico/cistico.
II modestamente
proliferativo: precanceroso.
III atipico proliferativo: precanceroso.
Terapie:
- Chiarire dal ginecologo.
- Probabilmente medicamenti ormonali.
- Complementare per forma I: enotera,
geranio, vitamine E, enzimi proteolitici.
- Se forte variazione col ciclo mestruale
„> ÑSindrome premestrualeæ.
- La terapia ortomolecolare impiega oltre
allºolio di enotera anche dosi terapeutiche di vitamine A, E, complesso B e
minerali come iodio e zinco.
„>
ric. N) ‰ N2)
2.3.2.4 Carcinoma
mammario
Neoplasma
maligno di ca. 6% delle donne tra i 45‰70 anni.
Sintomi:
- Primi: nodulo unilaterale nella mammella,
spesso consistente, Ñverrucosoæ, difficilmente spostabile. In 3 su 4 casi senza
dolore.
- Progredito: capezzoli secernenti, edemi
locali, retrosione dei capezzoli, retrosioni dermiche, pelle Ñad arancioæ,
ulcerazioni.
- Metastasi: prima nei nodi linfatici
regionali, poi negli ascellari, piò tardi nella spina dorsale, bacino, fegato,
polmone, pleura, ovaie.
Terapia:
- Oncologo.
- Complementare „> capitolo Ñoncologiaæ.
Prevenzione:
- La terapia ortomolecolare impiega dosi
terapeutiche di Vitamine A (10º000 U.I.) oppure di Betacarotene (15 mg),
vitamina C (0.5...1 gr), vitamina E 200 mg) e selenio (200 mcg) come
micronutrienti preventivi per donne a rischio.
2.4 Disordini funzionali
Vengono
trattati i seguenti argomenti:
2.4.1 Parametropatia
spastica, pelvipatia
2.4.3 Abbassamento/prolasso uterino
2.4.1 Parametropatia
spastica, pelvipatia
Causa:
Distonia
vegetativa del pelvico; 10‰20% delle visite ginecologiche la accusano.
Sintomi:
- Dolori spastici pelvici, spesso
difficilmente localizzabili.
- Dolori alla parte bassa della schiena.
- Fluor albus, prurito vulvae.
- Mastodinia.
- Dismenorrea.
Terapia:
Secondo
il complesso sintomatico:
- Spasmolitico/tonificante: millefolii.
- Tonificante tessuto connettivo: equiseto.
- Antidismenorreico: camomilla, ruta.
- Antidiscratico: graminis.
- Mestruoregolatore: alchemilla, lamium.
- Regolatore ormonale: cimicifuga racemosa.
„>
ric. O1), O2)
2.4.2 Sindrome
premestruale
Tensioni,
angoscia, ansia, irrequietudine, melanconia, ogni tanto ritenzione di liquidi,
mammelle sensibili e altri sintomi premestruali.
Causa:
Reazione
ipersensibile dellºorganismo alle naturali variazioni ormonali prima delle
mestruazioni (FSH, LH, estrogeni, progesterone).
Terapia:
- Generale: 1...3 c.t. Ol. Enoterae p.d.
- Tensioni, spasmi: Pulsatilla, Valeriana.
- Emozioni sgradevoli: Scutellaria,
Valeriana.
- Ritenzione di acqua: Tarassaco.
- La terapia ortomolecolare impiega oltre
allºolio di enotera dosi terapeutiche di vitamine e minerali come elencate in
ricetta P5).
„>
ric. P1)...P5)
2.4.3 Abbassamento/prolasso
uterino
Abbassamento
dellºutero e della vagina fino al prolasso (vagina fuoriesce dalla vulva) e
prolasso totale (utero in vagina capovolta fuoriesce dalla vulva).
Causa:
Spesso
insufficienza della muscolatura pelvica e/o dellºapparato di sospensione
dellºutero p.es. per via dei parti o debolezza del tessuto connettivo.
Sintomi:
Sensazione
di pressione, disturbi di minzione (sotto stress), disturbi di defecazione.
Terapie:
- Ginnastica pelvica specializzata.
- In casi gravi plastica vaginale.
- Tonificanti pelvici/tessuto connettivo
come equiseto e achillea millefolii.
- Specifico: Aletris farinosa.
„>
ric. Q1), Q2)
3.0 Disordini dellºapparato genitale maschile
Vengono
trattati i seguenti temi:
3.1.1 Ernie inguinali di diverse
dimensioni
3.4 Disturbi
funzionali dellºapparato genitale maschile
3.1 Ernie inguinali
Canale
aperto tra addome e scroto con il rischio che si abbassi una parte intestinale
e si formi un ileo (strozzamento intestinale).
Cause:
Pu⁄
essere Ñinnatoæ per non essersi chiuso il canale di discendenza dei testicoli,
oppure Ñaccidentaleæ per Ñrotturaæ dellºometum p.es. per via di sovraccarico
alzando dei pesi.
Terapia:
Chiusura
chirurgica, nel frattempo uso di bende erniali.
3.1.1 Ernie
inguinali di diverse dimensioni
1) Fascia transversalis 2)
Peritoneo 3)
Intestino abbassato 4) Panniculus adiposus
Vengono
trattati i seguenti argomenti:
3.2.3 Ipertrofia/adenoma
della prostata
3.2.4 Carcinoma della prostata
3.2.1 Prostatite
Infezione/infiammazione
della prostata. La vera prostatite (specie quella infettiva) À rara. Spesso si
tratta di una prostatopatia (disturbo neurovegetativo, vescica irritabile).
Comunque À da chiarire dallºurologo. Trattamento di Ñvescica irritabileæ vedi
capitolo Ñsistema urinarioæ e come „> Ñparametropatiaæ.
Causa:
Infezione
via sangue, linfa, tratto urogenitale o tramite organi adiacenti.
Sintomi:
Disturbi
di minzione, tenesmi di defecazione, dolori di pressione/tensione. In fase
acuta anche febbre e tremore.
Terapia:
Dallºurologo
che tratta probabilmente con antibiotici. Complementare „> Ñmalattie
infettiveæ e ric. R3)‰R6).
3.2.2 Ascesso di prostata
Spesso
da prostatite acuta con formazione di pus.
Terapia:
Pronto
soccorso perch» pu⁄ essere letale.
3.2.3 Ipertrofia/adenoma
della prostata
Il 60% dei maschi oltre i 50
anni con ipertrofia della prostata. I sintomi dellºipertrofia/adenoma sono
simili alla prostatite/vescica irritabile (vedi sopra). Chiarire dallºurologo!
Sintomi:
Frequenti
impulsi di urinare, nicturia e bassa pressione del getto urinario. Tipica
lºurinazione notturna con getto debole. Evita lo svuotamento completo della
vescica.
Complicazioni:
Ipertensione,
insufficienza renale con uremia fino alla letalit˝.
Terapia:
- In stadio avanzato À inevitabile
lºoperazione (resezione, che À al minimo rischio fino allºet˝ avanzata) per
prevenire delle complicazioni serie.
- Nel primo stadio si riesce a migliorare i
disturbi di minzione specialmente con: semi di zucca, sabal serrulata, polline
di segale e urtica dioica.
- La terapia ortomolecolare impiega zinco,
acidi lipidici essenziali e aminoacidi (glicina, alanina e acido glutammatico
in dosi terapeutiche.
„>
ric. R1)...R7)
3.2.4 Carcinoma
della prostata
Frequente
nei maschi, maligno.
Sintomi:
Nel
primo stadio nessun sintomo. Nello stadio avanzato come adenoma di prostata.
Diagnosi:
Visita
rettale.
Complicazioni:
Metastasi
nel secondo stadio prevalentemente nella spina dorsale.
Terapia:
Oncologo
Oltre
a possibili infezioni (p.es. herpes genitalis, candida albicans, condyloma) il
piò importante disturbo strutturale À la fimosi: il prepuzio non si lascia
ritirare dietro il glande (fimosi incompleta: solo in stato di erezione).
Complicazioni:
La
fimosi promuove lo sviluppo di carcinoma del pene; si ipotizza che lo smegma,
secrezioni del glande sia la causa.
Terapia:
Circoncisione:
ectomia parziale o completa del prepuzio; usata anche per motivi rituali o
preventivi (Stati Uniti profilassi dei neonati).
3.4 Disturbi funzionali dellºapparato genitale maschile
Vengono
trattati i seguenti argomenti:
3.4.2 Disturbi
di eiaculazione
3.4.1 Disturbi
di erezione
Lºerezione
richiede un segnale del parasimpatico che dilata le arterie/arteriole di
afflusso ematico del pene mentre Ñstrozzaæ le vene di deflusso.
Causa:
- Mancante eccitazione sessuale „>
mancante segnale del parasimpatico.
- Simpatotonia cronica (anche locale).
- Disturbi vascolari (arterie/vene) come
ostruzioni, arteriosclerosi.
Terapie:
urologo.
- Eccitazione sessuale, vagotonici,
vasodilatanti.
- Stimolazione del ramo coinvolto del
parasimpatico con medicamenti come VIAGRA.
- Oggetti meccanici come protesi, vacuo,
anelli.
- Iniezione di vasodilatanti.
Gli
Ñantichiæ stimolatori di erezione (come cantaridi, lombrichi, scarafaggi...)
funzionano tramite irritazione dei reni con relativo aumento di circolazione
pelvica. Cave! danni renali!
3.4.2 Disturbi
di eiaculazione
Richiede
un segnale del simpatico al ductus eiaculatorius che lo fa contrarre e cosœ
eiacula lo sperma.
Cause:
- Mancanza del segnale del simpatico.
- Disfunzioni del dotto eiaculatore.
- Impedimenti/strozzamenti del dotto
eiaculatorio e dei dotti afferenti (deferens, prostata).
Terapie:
urologo.
3.4.3 Impotenza
Impossibilit˝
di procrearsi Ñnaturalmenteæ a causa del mal funzionamento dellºapparato
genitale maschile.
Cause:
- Difetti nella produzione di spermatozoi
nello scroto, testicoli, epididimi: quantit˝, formazione, motilit˝.
- Disturbi funzionali di erezione...
eiaculazione.
- Disturbi di produzione secreti: glandula
vesiculosa, prostata, glandula bulbouretralis.
Terapia:
urologo.
4.0 Fitofarmaci per lºapparato genitale femminile
Di
seguito vengono trattati i seguenti temi:
4.1 Tabella riassuntiva
La
seguente tabella riassume delle sostanze
fitoterapeutiche che uso personalmente come rimedi per patologie
dellºapparato genitale femminile (ma non solo per questo).
4.2 Fitoormoni sessuali
Sostanze
simili agli ormoni, sono contenute in tante piante anche nutritive come i
flavonoidi e cosiddetti fitoestrogeni nelle leguminacee.
Rina
Nissim cita nel suo libro Ñm»nopauseæ e Ñmamam»lisæ, fra lºaltro, le seguenti
piante medicinali come fito-ormoni sessuali femminili e li usa nelle sue
ricette per rimedi fitoterapici. Li classifica secondo i criteri Ñestrogeniciæ
e Ñprogesteroniciæ nel seguente modo:
- Fitoestrogeni: cupressus, meliloti, ribes
niger, salvia e salvia sclarea, crataegus, lamponi, fruct. rosae caninae, more.
- Fitoprogesteroni: alchemilla, achillea,
agnus castus, lithospermum, spira ulmaria, sarsaparilla, tanacetum.
Vengono
trattati i seguenti argomenti:
4.2.1 Gonadotropi
e indirettamente Ñprogesteroniciæ
4.2.4 Composizione
di fitorimedi individuali
4.2.1 Gonadotropi e indirettamente Ñprogesteroniciæ
- Inibitori di FSH e LH: contracettivi.
Sem. lithospermum officinale
(Sem. Millii): giornalmente infuso per 6 mesi À usato dagli indiani dºamerica
come contracettivo.
- Inibitore di ormone gonadotropico
tiroidale (TSH) e forse anche altri:
Lycopus europaeus: usato per
leggere forme di ipertiroidismo.
- Stimolatori LH & Prolattina,
inibitori FSH: lattagogico, regolatore estrogeni/gestageni a scapito di
estrogeni, usato per iper-e polimenorrea e sindrome premestruale causa di
iperfolliculinia ma anche erpes premestruale e acne e ematomi del ginocchio
premestruale e per lºallattamento:
Fruct. Agni casti: Estratto
idrico o Tinct. 40 gtt. la mattina. AGNOLYT (Madaus).
- Stimolatori di prolattina: lattagogici.
Hb. Galega: infuso giornaliero per mamme che allattano GALEGRAN (in
Austria).
Ma anche il seme del Ñfieno
grecoæ.
- Stimolatori di ormoni gonadotropi: tutti
anche FSH & LH.
Hb. Dauci carotidis (il verde
della carota volgare): Fresco o in tintura.
4.2.2 Estrogenici
- Sem. punica granatum: cave! contiene
altissime dosi di estradioli ed À obsoleto per la difficolt˝ di dosaggio.
- Bulb. pueraria mirifica: usato in
Tailandia come rimedio di giovinezza. Cave! Da noi obsoleto per trucchi, prezzo
e dosaggio.
- Luppolo: usato come nervino (calmante:
vedi patologia del sistema nervoso) e anafrodisiaco maschile ma un vero
estrogenico. Lo uso in ormonregolatori per queste sue propriet˝.
- Rheum rhaponticum: usato prevalentemente
per disturbi menopausali causati per squilibri estrogenici/prostagenici.
PHYTOESTROL (M∏ller, Gñppingen).
Da non confondere con il
Rheum off. che À un lassativo.
- Cimicifuga: usato prevalentemente per
disturbi menopausali causati per squilibri estrogenici/prostagenici.
REMIFEMIN (Schaper &
Br∏mer), CIMICIFUGA OLIGOPLEX (Madaus), CIMICIFUGA PENTAKRAN (DHV).
4.2.3 Progesteronici
- Alchemilla, achillea, spira ulmaria,
sarsaparilla.
- Rad. Caulophylli: La uso prevalentemente
come spasmolitico uterino ed emmenagogo.
Tutti
questi li uso in senso progesteronico anche se non conosco esattamente il loro
meccanismo ormonale (conosco solo i loro effetti che va indubbiamente anche in
questa direzione).
4.2.4 Composizione di fitorimedi
individuali
Per
dei disturbi ormonali/funzionali À spesso possibile riequilibrare il sistema
ormonale con rimedi fitoterapeutici. Richiede anzitutto la collaborazione di un
ginecologo per uno specchio ormonale completo e affidabile, una diagnosi mirata
e delle consultazioni approfondite. In base a questo e dopo unºanamnesi che meriti
questo nome si tenta di:
- Capire in che punto il processo ciclico À
sregolato e in che direzione.
- Inventare possibili Ñinterventiæ per
correggere la regolazione.
- Trovare rimedi praticabili e strumenti
adatti.
Solo
se questo À fatto, in modo soddisfacente, si pu⁄ osare di procedere con la
cura.
5.0 Ricettario malattie genitali
Vengono
trattati i seguenti temi:
5.3 Herpes genitalis (labialis)
5.4 Papillomi
genitali femminili, variazioni displastiche locali
5.7 Amenorrea, oligomenorrea acuta
5.8 Ipermenorrea
funzionale acuta
5.9 Polimenorrea;
ipermenorrea, amenorrea, oligomenorrea cronica
5.10 Emazie ginecologiche in generale
5.11 Fluor albus costituzionale
5.12 Mastodinia, sindrome premestruale
5.13 Mastopatia semplice, cisti mammellari, fibrosi
cistica
5.14 Parametropatia spastica, pelvipatia
5.16 Abbassamento/prolasso uterino
5.17 Prostata:
Disturbi di minzione; ipertrofia/adenoma di prostata
5.18 Vescica
irritabile, prostatite abatterica
Trattare
per 3 settimane anche il partner, se no cºÀ nuova infezione! Ricordarsi che i
miceti non si propagano su un substrato oleoso e acidulato, mentre crescono
bene su un substrato alcalinico (sapone). Le spore impiegano ca. 2 settimane
per germogliare e si conservano bene fino a 70C di temperatura anche nella
biancheria intima. Una flora vaginale naturale li tiene sotto controllo
(specialmente batt. Doederlein e Lactobacilli).
A1) Supposte
Rp. O.E. Lavandulae 0.7
O.E.
Myrrhae 0.7
O.E.
Melaleucae alt. 1.6
Oleum
Gemm. Frum. 10
Mass.supp.
q.s. ad 100
m.f.
supp. XX. D.S. 1 supposta vaginale ogni sera per la durata di 3 settimane.
A2) Tampone
Rp. Ol. Frumento 24
O.E.
Melaleuca 04
O.E.
Lavanda 02
O.E.
Mirra 0.5
D.S.
mettere da 2‰5 gocce su un tampax 2 volte al giorno (mattina e sera) per la durata
di tre settimane.
5.2 Candidosi pene
Trattare
per 3 settimane anche il partner, altrimenti cºÀ una nuova infezione!
Ricordarsi che i miceti non si propagano su un substrato oleoso e acidulato,
mentre crescono bene su un substrato alcalinico (sapone). Le spore impiegano
ca. 2 settimane per germogliare e si conservano bene fino a 70C di temperatura
anche nella biancheria intima.
B) Rp. O.E. Melaleucae 10
D.S.
mattina e sera 1 gtt. sul glande, spalmare. Per almeno 3 settimane.
5.3 Herpes genitalis (labialis)
C1) Rp. Pomata Lomaherpan (Melissa)
(Lomapharm,
D-3254 Emmeethal 1)
D.S.
secondo le prescrizioni del produttore.
C2) Rp. Ol. Frumenti 30
O.E.
Melaleucae 03
O.E.
Melissae 00.5
D.S.
Spalmare piò volte al giorno una goccia sulla zona infettata.
5.4 Papillomi genitali femminili, variazioni
displastiche locali
Si
controlla (prima di ricorrere a interventi chirurgici) il PAP- TEST e si usano
i seguenti rimedi sotto controllo ginecologico:
D1) Rp. Maggiorana/Melissae Vaginal
tabletten (WELEDA).
D2) Rp. Dñderlein - Med. Vaginal supp.
(D˜DERLEIN)
D.S.
1 supp. al giorno alternante D1/D2
D3) Displasie della cervice: terapia
ortomolecolare
Acido
folico 5‰10
mg (0.4 mg come prevenzione)
Compl.
vitamina B alto
dosaggio con min. 25 mg di B2, B6 e acido pantotenico, 0.4
mg di acido folico e 25 mcg di B12
Vitamina
C 2‰4
gr (500 mg
come prevenzione)
Betacarotene 15 mg
Selenio 20‰400
mcg (100
mcg come prevenzione).
E1) Forma
puntata
Rp. Rad. Podophylli pelt. (emodi) pulv. 10
D.S.
Applicare la polvere con un bastoncino di ovatta umido sulle parti infettate 2
volte al giorno.
E2) Forme
piatte
Rp. Ol.
Frumenti
Ol.
Nigellae aa ad 30
O.E.
Thujae 03
D.S. Applicare con un bastoncino di ovatta sulle
parti infette 2 volte al giorno.
5.6 Dismenorrea
(Mestruazioni
dolorose e forti).
F1) Dismenorrea
Rp. TM
Chamomillae 10
TM
Rutae 30
TM
Alchemillae ad 50
D.S.
In caso di dolori mestruali fino a 5 volte al giorno 3 ml.
F2) Dismenorrea
con disposizione stitica/discratica
Rp. TM Frangulae lassativo
TM
Millefolii tonificante
uterino
TM
Sennae lassativo
TM
Graminis aa 25 antidiscratico
F3) Dismenorrea spastica
Rp. Tinct. Belladonnae 01 spasmolitico
Tinct.
Frangulae 50 lassativo
D.S.
20 gtt. la sera ed ev. in caso di spasmi fino a 3 volte al giorno.
F4) Dismenorrea
(applicazione sulla benda)
Rp. O.E. Melissae
O.E.
Eucalipti
O.E.
Foeniculi aa ad 06
Ol.
Calendulae ad 30
D.S.
20 gtt. sulla benda.
F5) Dismenorrea
(applicazione locale)
Rp. Ol. Chamomillae infus. 20
O.E.
Carvi gtt. X
O.E.
Foeniculi gtt. X
O.E.
Menthae pip. gtt. XX
D.S.
Spalmare poche gocce sul basso ventre.
F6) Dismenorrea;
terapia ortomolecolare
Vitamina E 400
mg
Niacina (B3) 100‰300
mg assieme con
Vitamina C 500
mg
Magnesio 400
mg
Olio di Enotera 4‰6
caps.
5.7 Amenorrea,
oligomenorrea acuta
G) Rp. Hb. Gratiolae emmenagogo
Fol.
Rutae emmenagogo
Fol.
Sennae lassativo
Fruct.
Foeniculi aa 25 carminativo
M.f.
species. D.S. 1 c.m./ 1/2 l di acqua bollente. Infusione 20 min. Bere la
mattina a digiuno
entro 1 ora (cave! abortivo)
5.8 Ipermenorrea funzionale acuta
Cave!
escludere dal ginecologo carcinomi genitali.
H) Rp. Hb. Polygoni hydropip. stiptico
Hb.
Equiseti coagulante
Hb.
Millefolii aa ad 100 tonificante
M.f.
species. D.S. 2 c.t. in una tazza di acqua. Cuocere brevemente poi lasciare
20
min. a riposo. 3 volte al giorno.
5.9 Polimenorrea; ipermenorrea, amenorrea, oligomenorrea cronica
I
seguenti sono fitoestrogeni che agiscono tramite riequilibrio ormonale.
I1) Rp. TM Agnus Castis 50 ormoneregolatore
D.S.
1 ml matttina a digiuno per parecchi mesi.
I2) Rp. Agnolyt (Madaus) (agnus
castus)
D.S.
Secondo le indicazioni del produttore.
5.10 Emazie ginecologiche in generale
Cave! Tutte le emazie sono da chiarire
scrupolosamente dal ginecologo prima di ricorrere ai rimedi seguenti. Dopo cºÀ
da controllare ed ev. da rimediare una possibile anemia.
K1) Emazie
funzionali uterine
(postpartum, ginecologico) Ricetta medica!
Rp. Methergin (Sandoz) (secale
cornutum)
D.S. Secondo le indicazioni del produttore.
K2) Emazie
funzionali (abortive, miomi, menopausali)
Rp. Senecion
(Klein) (Tinct.
Senecio fuchsii)
D.S. piò volte al giorno 10‰20 gtt.
K3) Emazie
uterine acute (Poli- Oligo- Ipermenorrea)
Rp. Tinct.
Senecio
Tinct.
Polygonum aa ad 100
D.S. Durante la fase acuta ingerire da 60‰90 gocce
fino a 5 volte al giorno.
K4) Emazie
uterine croniche (Poli- Oligo- Ipermenorrea)
Rp. Tinct.
Agnus Casti
Tinct.
Senecio
Tinct.
Equiseti
Tinct.
Millefolium aa ad 100
D.S. Cura a lungo termine. Ingerire 40 gocce 3
volte al giorno in un poº dºacqua tiepida.
5.11 Fluor albus costituzionale
Specialmente in ragazze nel periodo premestruale.
L) Fluor
albus costitutivo
Rp. TM Millefolii
TM
Urticae
TM
Lamium
TM
Alchemillae aa ad 100
D.S.
3 volte al giorno 2 ml.
5.12 Mastodinia, sindrome premestruale
M) Rp. Oleum Oenotherae 50
D.S.
1 c.t. 2 volte al giorno ca. una settimana prima delle mestruazioni.
5.13 Mastopatia semplice, cisti mammellari, fibrosi
cistica
Cave! esclusione carcinomi dal ginecologo.
N) Applicazione
locale
Rp. O.E. Geranio 05
O.E.
Incenso 01
Ol.
Oenotherae 20
Ol.
Meliloti ad 50
D.S.
Spalmare dolcemente da 1‰2 volte al giorno sui seni.
N1) Fibrosi
cistica
Rp. Vitamina E 400
mg (p.es.
BURGERSTEIN)
D.S.
3 x 1 caps. per giorno (1º200 mg)
Rp. WOBENZYM N
D.S.
3 x 3 pastiglie per giorno 1/2 ora prima dei pasti con 1 dl di acqua.
Per un mese combinato, poi in alternanza un mese
vitamina E, un mese WOBENZYM N per
almeno un anno.
N2) Fibrosi
cistica; terapia ortomolecolare
(Vitamina A) 20º000‰50º000
U.I. (Cave! solo sotto controllo medico)
oppure
(corrispondente).
Betacarotene 6‰15
mg
Vitamina E 400‰800
mg
Complesso vitamina B alto
dosaggio con cholina e min. 25 mg di B6
Iodio 150‰250
mcg
Zinco 30‰60
mg
Olio di Enotera 4‰8
caps.
5.14 Parametropatia spastica, pelvipatia
O1) Giovani,
discratici
Rp. TM Cimicifugae ormonregolatore
TM
Graminis antidiscratico
TM
Rutae spasmolitico
(Cave! abortivo)
TM
Millefolii aa ad 100 tonificante
D.S.
3 volte al giorno 1 ml per parecchi mesi.
O2) Menopausali
Rp. TM Cimicifugae ormonregolatore
TM
Camomillae spasmolitico
TM
Equiseti tonif.
tess. conn.
TM
Millefolii aa ad 100 tonificante
D.S.
3 volte al giorno 1 ml per parecchi mesi.
P1) Generale,
preventivo
Rp. Ol. Oenotherae 50
D.S.
1‰3 c.t. al giorno 1 settimana prima delle previste mestruazioni.
Gli ingredienti delle seguenti ricette possono
essere facilmente combinati tra loro e combinati con le ricette per le
Ñ-menorreeæ.
P2) Con
tensioni, spasmi acuti
Rp. TM Pulsatilla
TM
Valeriana aa ad 50
D.S.
1‰5 al giorno 1 ml.
P3) Con
ansia, irrequietezza acuta
Rp. TM Scutellariae
TM
Valerianae aa ad 50
D.S.
1‰5 volte al giorno 1 ml.
P4) Con
ritenzione di liquidi acuta
Rp. TM Taraxaci 50
D.S.
3 volte al giorno 1 ml.
P5) SPM;
terapia ortomolecolare
Vitamina
B6 50‰100
mg
Vitamina
E 400
mg
Preparato
multiminerale con min. Zn
10 mg; Cr 200 mcg; Mn 5 mg
Calcio 800‰1º000
mg
Magnesio 400
mg
Olio
di Enotera 4‰8
caps.
5.16 Abbassamento/prolasso uterino
Q1) Bagno
parziale
Rp. Hb. Equiseti
Hb.
Millefolii aa ad 100
M.f.
species. D.S. 5 c.m./1 l acqua. Decotto per breve tempo, poi lasciar macerare
20 min.
1)
Bere 1 dl 3 volte al giorno.
2)
I restanti 7 dl aggiungere ad un bagno parziale gradevole serale.
Q2) Sistemico
Rp. Aletris Oligoplex (Madaus) (Aletris
farinosa)
D.S. 3 volte al giorno XV gtt. per molti mesi.
5.17 Prostata: Disturbi di minzione; ipertrofia/adenoma di
prostata.
R1) Rp. Granufink K∏rbiskern-Granulat 1000 (sem.
cucurbita pepo)
(Fink,
D-Herrenberg)
D.S.
2‰4 c.m. al giorno in musli, latte, yoghurt per parecchi mesi.
R2) Rp. Prostatonin (Sabal
& Urtica)
(Pharmaton)
D.S.
Secondo le indicazioni del produttore.
R2.1) Ipertrofia/adenoma della prostata
Zinco 30‰60
mg
Olio
di enotera 2‰4 caps.
Olio
di pesce 1‰3 gr (omega-3 senza
vitamine)
Aminoacidi L-Glicina,
L-Alanina, L-Acido-glutamminico aa 500 mg
5.18 Vescica irritabile, prostatite abatterica
R3) Rp. TM Sabal serrulata 070
TM
Piper methysticum
TM
Rhus aromaticae
TM
Humuli luppuli aa ad 100
D.S.
2‰4 volte al giorno 2 ml.
R4) Rp. Cysto Fink
(Fink,
D-Herrenberg)
D.S.
Secondo le indicazioni del produttore.
R5) Rp. Spasmo-Urgenin
(Madaus)
D.S.
Secondo le indicazioni del produttore.
R6) Rp. Cernilton (estratto
di polline di segale)
(Strathmann)
D.S.
Secondo le indicazioni del produttore.
Impressum
Peter Forster,
medico naturalista NVS, docente di
ÑMateria
medica per Naturopatiæ e terapista di tecniche corporee.
Bianca
Buser, naturopata e terapista di tecniche corporee,
terapia
ortomolecolare, aromaterapia e fitoterapia applicata
Testo a
cura di Benedetta Ceresa, naturopataa
Segretariato
Bianca
Buser
6953
Lugaggia, Svizzera
Tel. &
Fax: 091 943ʼ57ʼ93
E-mail:
beb@coa.ch
Impaginazione
e stampa:
Laser -
Fondazione Diamante - Lugano
Patologia
& Terapia, 2a Edizione
©2000 by
COA Pubblicazioni
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© 2005 P. Forster & B. Buser via Tesserete,
CH-6953 Lugaggia, Switzerland Everyone is permitted to copy
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