Medicina popolare

per autodidatti

 

 

agosto 1, 2005


Indice della pagina

 

1.0 Visita del tratto gastrointestinale

 

2.0 Patologia della cavità boccale

 

3.0 Patologia dell¹esofago

 

4.0 Patologia dello stomaco

 

5.0 Patologia dell¹intestino tenue

 

6.0 Patologia dell¹intestino crasso

 

7.0 Malattie infettive

 

8.0 Malattie parassitarie

 

9.0 Patologia del fegato

 

10.0 Patologia della cistifellea

 

11.0 Patologia del pancreas

PT 5.2

Malattie dell¹apparato digerente

 

© Peter Forster

Bianca Buser

 

Pagine correlate: MmP 11

 

Helicobacter pylori

 


INDICE:

 

1.0  Visita del tratto gastrointestinale

1.1   Visita corporea

1.1.1      Quadranti

1.1.2      Palpazione addominale

1.1.3      Segni di Lanz & Rovsing

1.2   Visita complementare

1.2.1      Sonografia

1.2.2      Radiografia

1.2.3      Gastroscopia

1.2.4      Rettoscopia

1.2.5      Analisi funzionali

1.3   Visite alternative

1.3.1      Fisiognomia

1.3.2      Lingua

1.3.3      Segno del Mayr

2.0  Patologia della cavità boccale

2.1   Stomatiti

2.1.1      Stomatite catarralis

2.1.2      Stomatite aftosa

2.1.3      Stomatite angolare (ragadi)

2.1.4      Stomatite micotica

2.2   Gengivite, paradontosi (paradontopatie)

2.2.1      Gengivite

2.2.2      Paradontosi

 

 

2.3   Ascessi boccali

2.4   Mal di denti

2.5   Farmacologia fitoterapeutica cavità boccale

2.6   Ricettario cavità boccale

2.6.1      Tonsillite, ascessi, mal di denti

2.6.2      Gengivite, Parodontosi, Stomatiti, Glossite, Faringite

2.6.3      Xerostomia (sindrome sicca)

2.6.4      Stomatiti infettive (Ragadi, micotiche)

3.0  Patologia dell¹esofago

3.1   Bruciore nell¹esofago

3.2   Singulto

3.3   Esofagiti

3.3.1      Esofagite acuta

3.3.2      Esofagite cronica

3.3.3      Esofagite di riflusso

3.4   Acalsia (spasmo esofagale)

3.5   Diverticoli esofagali

3.6   Varici esofagali

3.7   Carcinoma esofagale

3.8   Ernia iatale

4.0  Patologia dello stomaco

4.1   Stomaco irritabile

4.1.1      Terapia

4.1.1.1      Rimedi specifici

4.1.1.2      Antiacidi

4.1.1.3      Amari

4.1.1.4      Mucillaginosi e carminativi

4.2   Gastrite

4.2.1      Gastrite acuta

4.2.2      Gastrite cronica

4.3   Ulcera gastrica/duodenale (ventricolo/duodeno)

4.3.1      Cause

4.3.2      Sintomi

4.3.3      Complicazioni

4.3.4      Terapie

4.3.5      Gastroscopia dell¹ulcera

4.4   Carcinoma gastrico

4.5   Ricettario disturbi gastrici

4.5.1      Gastrite acuta

4.5.2      Gastrite cronica, atonia, achilia, anoressia, inappetenza

4.5.3      Dispepsia inclini a coliche/meteorismo

4.5.4      Gastropatia cronica (gastrite secondaria di ulcera, colecistopatia)

4.5.5      Ulcera gastrica/duodenale

4.6   Esempio piano curativo gastrico

5.0  Patologia dell¹intestino tenue

5.1   Malassorbimento

5.2   Morbo di Crohn (enterite regionale Crohn)

5.2.1      Cause

5.2.2      Sintomi

5.2.3      Terapie cliniche e tradizionali naturopatiche

5.2.4      Terapie complementari moderne

5.2.4.1      Terapie preventive e riabilitative

5.2.4.2      Indice glucosio

5.2.4.3      Nutrizione durante attacchi acuti

5.2.4.4      Sostituzione dei micronutrienti

5.2.4.5      Sostegno della guarigione delle pareti intestinali

5.2.4.6      Antinfiammatori e antiallergici ³biologici² di emergenza

 

 

5.3   Celiachia (Sprue)

5.4   Diverticoli duodenali

5.5   Tumori dell¹intestino tenue

5.6   Disturbi vascolari

6.0  Patologia dell¹intestino crasso

6.1   Diarrea

6.2   Costipazione

6.3   Ileo

6.4   Feci con sangue

6.5   Colon irritabile

6.6   Colite ulcerosa

6.7   Diverticolosi e diverticolite

6.7.1      Diverticoli del colon

6.8   Tumori dell¹intestino crasso

6.9   Emorroidi

6.10 Peritonite

6.11 Ricettario disturbi intestinali

6.11.1    Colon irritabile

6.11.2    Meteorismo, sindrome di Roemheld, dispepsia

6.11.3    Diarrea

6.11.4    Costipazione

6.11.5    Proctite, Colite ulcerosa

6.11.6    Emorroidi

6.11.7    Diverticolite

6.11.8    Appendicite

6.11.9    Colite acuta

7.0  Malattie infettive del tratto gastrointestinale

7.1   Colera

7.2   Shigellosi (dissenteria batterica)

7.3   Enterite infettiva

7.4   Tifo addominale

7.5   Paratifo

8.0  Malattie parassitarie del tratto gastrointestinale

8.1   Ascaridi

8.2   Oxiuri (enterobi)

8.3   Tricuri

8.4   Trichinosi

8.5   Cestodi (Teniadi)

8.6   Ricettario antiparassitario intestinale

8.6.1      Cestodi, teniadi

8.6.2      Ascaridi

8.6.3      Oxiuri

9.0  Patologia del fegato

9.1   Visita del fegato

9.1.1      Visita corporea del fegato

9.1.1.1      Indicazioni per l¹ispezione

9.1.1.2      Percussione/palpazione

9.1.1.3      Auscultazione ³a graffio²

9.1.2      Visite complementari del fegato

9.1.3      Visite alternative del fegato

9.1.3.1      Vene di medusa

 

 

9.2   Malattie epatiche in generale

9.3   Disturbi infiammatori epatici

9.3.1      Epatiti virali

9.3.2      Epatite cronica

9.4   Disturbi degenerativi del fegato

9.4.1      Cirrosi epatica

9.4.2      Fegato grasso

9.4.3      Fegato leso per abuso di alcolici

9.4.4      Fegato leso dalla gravidanza

9.4.5      Fegato leso dai medicamenti

9.5   Tumori epatici

9.6   Ricettario cole-epatico

9.6.1      Epatite virale

9.6.2      Epatico generale

9.6.3      Ittero

9.6.4      Epatite cronica

9.6.5      Disturbi degenerativi del fegato

9.6.6      Fegato grasso (lipidico)

9.6.7      Sostanze ortomolecolari in disturbi epatici

10.0     Patologia della cistifellea

10.1 Visita

10.2 Litiasi (calcoli)

10.3 Colecistite

10.4 Colangite

10.5 Discinesia colica

10.6 Ictus dei dotti biliari

10.7 Tumori dei dotti biliari/cistifellea

10.8 Ricettario cistifellea

10.8.1    Colecistite

10.8.2    Colelitiasi

10.8.3    Spasmolitici

10.8.4    Discinesia/distonia colica

10.8.5    Sostanze ortomolecolari per colelitiasi

11.0     Patologia del pancreas

11.1 Visita

11.2 Pancreatite acuta

11.3 Pancreatite cronica

11.4 Carcinoma pancreatico

11.5 Disturbi funzionali endocrini

11.6 Ricettario malattie pancreatiche

11.6.1    Sindrome duodeno-cole-pancreatico

11.6.2    Sostanze ortomolecolari per patologie pancreatiche

 

 

 

 

1.0  Visita del tratto gastrointestinale

Sono trattati i seguenti temi:

-  Visita corporea.

-  Visita complementare.

-  Visite alternative.

1.1   Visita corporea

Sono trattati i seguenti argomenti:

-  Quadranti.

-  Palpazione addominale.

-  Segni di Lanz & Rovsing.

1.1.1     Quadranti

Divisione mediana/sagittale ombelicale per

descrivere la zona, p.es. dolori ottusi in quadrante I.

 

 

1.1.2     Palpazione addominale

Paziente sdraiato, disteso, temperatura gradevole. Palpazione prima dove non accusa dolore: sensibilità, dolore di pressione, tensione di protezione, dolore di rilascio.

 

Segni per appendicite:

-   Punto McBurney pressosensibile.

-   Striscio lungo la curva di Rovsing (contro il colon: dolore in regione del cieco.

-   Punto del Lanz pressosensibile.

-   Rilascio rapido dopo pressione sul IV

     quadrante (sinistra inferiore addominale):

     dolore di riflesso nella regione del cieco;

     segno di Blumberg.

1.1.3     Segni di Lanz &Rovsing

Uno striscio nella direzione segnata

fa aumentare il dolore.

 

 

 

1.2   Visita complementare

Sono trattati i seguenti temi:

-  Sonografia.

-  Radiografia.

-  Gastroscopia.

-  Rettoscopia.

-  Analisi funzionali.

1.2.1     Sonografia

In clinica prediagnosi addominali superiori, dimensione e posizione di organi.

1.2.2     Radiografia

-   Sinottica addominale: (senza sostanze di contrasto) per diagnosi ileo perforatoŠ

-   A contrasto: per posizione, dimensione, forma, movimento, rilievo parietale specialmente dello stomaco, duodeno e retto per diagnosi di ulcera, neoplasmi, diverticoliŠ

1.2.3     Gastroscopia

Sonda per osservare l¹interno dello stomaco, ev. prelievo di campioni tessutali per diagnosi ulcera, neoplasmiŠ

1.2.4     Rettoscopia

Sonda per osservare l¹interno del retto (ev. sigmoide), ev. prelievo di campioni tessutali per diagnosi neoplasmiŠ

1.2.5     Analisi funzionali

Diversi test per determinare la produzione del succo gastrico p.es. PENTAGASTRIN s.c. ‹> prelievo succo gastrico a determinati intervalli per diagnostica ipo-/iperproduzione.

1.3   Visite alternative

Sono trattati i seguenti argomenti:

-  Fisiognomia.

-  Lingua.

-  Segno del Mayr.

1.3.1     Fisiognomia

-   Falda nasolabiale marcata: disturbi/debolezza gastrica cronica.

-   Punta del naso:

     -              Arrossata: gastrite acuta o cronica da abuso di alcool.

     -              Pallida: alcalinità, atonia gastrica, debole circolazione.

     -              Carnosa: dilatazione gastrica.

1.3.2     Lingua

-   Patina grigiastra: gastrite o mancante masticazione.

-   Rossore areale sul primo terzo: gastrite.

-   Falde longitudinali sul primo terzo: stomaco ³nervoso².

-   Falde trasversali oltre la mediana: ulcera.

1.3.3     Segno del Mayr

³Gobbo² parasternale sinistro: spasmo dei Mm. intercostali regionali per ³far posto² allo stomaco indebolito.

 

 

2.0  Patologia della cavità boccale.

-  La cura della cavità boccale è monopolizzata dai dentisti.

-  Le forme infettive sono spesso correlate ad altre infezioni: faringe, laringe, naso, senoidi.

 

Sono trattati i seguenti temi:

-  Stomatiti.

-  Gengivite, paradontosi (paradontopatie).

-  Ascessi boccali.

-  Mal di denti.

-  Farmacologia fitoterapeutica cavità boccale.

-  Ricettario cavità boccale.

2.1   Stomatiti

Sono trattati i seguenti argomenti:

-  Stomatite catarralis.

-  Stomatite aftosa.

-  Stomatite angolare (ragadi).

-  Stomatite micotica.

2.1.1     Stomatite catarralis

Infiammazione batterica della mucosa boccale accompagnata spesso da:

-   Infezioni in altri luoghi.

-   Paradontosi e gengivite.

-   Cure croniche di cortisone.

 

Sintomi: gonfiore doloroso della mucosa, lingua coperta, fiato puzzolente.

 

Cura: risciacqui e gargarismi ‹> ric. D), G), H)

2.1.2     Stomatite aftosa

Infiammazione virale o allergica focolaiosa della mucosa boccale che si evolve in erosioni dolorose.

 

Cause sconosciute (virale?, allergica?)

Si notano correlazioni con infezioni

virali nei bambini e intolleranza a

determinati cibi (noci, pomodori,

spezieŠ), ma anche traumi e

correnti galvaniche

(amalgami differenti).

 

Cura: risciacqui e

gargarismi ‹> ric. D), G), H).

 

 

2.1.3     Stomatite angolare (ragadi)

Fessure negli angoli della bocca che guariscono male.

 

Cause:

-   Malnutrizione.

-   Disturbi di riassorbimento,

     spec. Fe, Vit. B12, intrinsic-factor.

-   Infezioni batteriche

     (stafilo-/streptococchi).

-   Infezioni virali (herpes).

-   Infezioni micotiche

     (candida albicans).

 

Cura: applicare più volte al giorno

1 goccia di oli eterici

melaleuca/lavanda in

Ol. Calendula ‹> ric. K)

2.1.4     Stomatite micotica

Infezione della mucosa boccale/linguale con fungo candida albican, ev. si estende fino alla faringe/laringe l¹esofago.

 

Cause:

-   Debolezze immunitarie, spec. bimbi deboli e adulti cachettici.

-   Cure di cortisone e antibiotici.

-   Diabetici.

 

Cure: trattare le cause e risciacqui e gargarismi ‹> ric. L).

2.2   Gengivite, paradontosi (paradontopatie)

Malattie infiammatorie (gengiviti) e non infiammatorie (paradontosi) dell¹apparato di fissazione dentale.

 

Sono trattati i seguenti argomenti:

-  Gengivite.

-  Paradontosi.

 

Paradontologo specializzato ticinese: Dott. Oreste Balmelli, Lugano.

 

2.2.1     Gengivite

Infiammazione dolorosa della gengiva ev. gengive sanguinanti.

 

Causa: infezione (spesso secondaria) spec. con batteri o funghi. Spesso precursore di paradontosi.

 

Cure:

-  Dentista o paradontologo.

-  Risciacqui con melaleuca, menta, salvia ‹> ric. C) ed ev. Chlorhexidine-Gluconate (Plak Out, HAWE NEOS DENTAL, Bioggio).

-  Igiene dentale rafforzata secondo le indicazioni del paradontologo, dentista, igienista.

2.2.2     Paradontosi

Malattia degenerativa delle gengive con sensibilità spiccata nello stadio progredito.

 

Cause: carie sotto le gengive con formazione di ³tasche².

 

Cure:

-   Dentista o paradontologo con ev. risanamento chirurgico.

-   Risciacqui con lavanda, mirra ‹> ric. C), E), F) ed ev. Chlorhexidine-Gluconate (Plak Out, HAWE NEOS DENTAL, Bioggio).

-   Igiene dentale rafforzata secondo le indicazioni del paradontologo, dentista igienista.

 

 

2.3   Ascessi boccali

Infezione batterica del tessuto profondo gengivale, mascellare o mandibolare con forti dolori.

 

Cause a me non note.

 

Cure:

-  Dentista per aprire l¹ascesso, ev. estrazione del dente  (deflusso pus) e medicazione per evitare propagazione.

-  Pronto soccorso: applicare 1Š3 gocce di Aeth. Garofano su un bastoncino di ovatta intorno e sulla zona infetta (germicida, anestetico locale) ‹> ric. B).

-  Risciacqui e gargarismi ‹> ric. L) per prevenire le infezioni secondarie.

 

Complicazioni: focolai di germi incapsulati asintomatici possono diffondersi per via ematica negli organi lontani (p.es. giunture) e creare disturbi diffusi.

 

2.4   Mal di denti

Infezione del dente.

 

Causa: smalto (o stucco) leso.

 

Cura: dentista per medicazione/riparazione.

 

Pronto soccorso: ‹> ascessi boccali, ric. B).

2.5   Farmacologia fitoterapeutica cavità boccale

Risciacqui e gargarismi di preparati fitoterapeutici non solo per patologie boccali, ma anche tonsille, faringe e laringe e per l¹igiene boccale.

 

Si usano le seguenti droghe singole o combinate:

2.6   Ricettario cavità boccale

Sono trattati i seguenti temi:

-  Tonsillite, ascessi, mal di denti.

-  Gengivite, Parodontosi, Stomatiti, Glossite, Faringite.

-  Xerostomia (sindrome sicca).

-  Stomatiti infettive (Ragadi, micotiche).

 

 

2.6.1     Tonsillite, ascessi, mal di denti

 

A)  Tonsillite, ascessi peritonsillari, ascessi gengivali

Soccorso! Annunciarsi dal medico o dentista!

Rp.              Estr. Salviae fluid.

  Estr. Chamomill. fluid                 aa              20

  oppure:

Rp.              Tinct. Arnicae                               40

D.S. 20Š30 gtt./bicchiere di acqua calda: gargarismi ogni mezz¹ora alternati fino all¹apertura dell¹ascesso, eventualmente aggiungere 1 c.t. di acqua ossigenata (germi anerobici).

 

B)  Tonsillite, ascessi peritonsillari, ascessi gengivali, mal di denti

Soccorso! Annunciarsi dal medico o dentista!

Rp.              Aeth. Garofano                                               10

  D.S. 1Š3 gtt. su un bastoncino di ovatta. Pennellare la zona dell¹ascesso ogni                                

2Š3 ore.

2.6.2     Gengivite, Parodontosi, Stomatiti, Glossite, Faringite

 

C) Gengivite (paradontosi)

Rp.              Aeth. Menthae                              0.5

  Aeth. Mirra                                                     0.5

  Aeth. Limonis                                                 0.5

  Aeth. Melaleuca                                             2

  TM Salviae                                   ad              30

  D.S. Diluire poche gocce nell¹acqua tiepida e risciacquare la bocca 2Š3 volte al giorno.

 

D) Stomatite (faringite, gengivite) cronica

Rp.              TM Tormentillae

  TM Arnicae                aa                                50

  D.S. 1 c.t./bicchiere d¹acqua per garagarismi/risciacqui più volte al giorno.

 

 

E)  Paradontosi

Rp.              TM Tormentillae

  TM Arnicae                aa              ad              20

  Aeth. Mirrae                                                   01

  D.S. Qualche gtt. su un bastoncino di ovatta; pennellare il collo dei denti 1Š2                                 

volte al giorno.

 

E1)               Paradontosi

Rp.              Plak Out (gluconato di cloroexidrina) - (HAWE NEOS DENTAL, CH-6934 Bioggio)

  D.S. secondo le indicazioni del foglio illustrativo.

 

F)  Paradontosi dolente

Rp.              TM Tormentilla

  TM. Arnicae

  TM Cannabis             aa              ad              30

  D.S. O pennellare oppure risciacqui con 40 gtt./bicchiere di acqua tiepida.

 

G) Stomatite, glossite atrofica (torpida)

Rp.              TM Tormentilla

  TM Arnicae               

  TM Gentianae            aa              ad              30

  D.S. 1 c.t./bicchiere d¹acqua per i gargarismi/risciacqui più volte al giorno.

 

H) Stomatite acuta, faringite cronica

Rp.              TM Altheae

  TM Camomillae

  TM Salviae                

  TM Malvae                 aa              ad              40

  D.S. 1 c.t./bicchiere d¹acqua per i risciacqui/gargarismi più volte al giorno.

2.6.3     Xerostomia (sindrome sicca)

Bocca anormalmente secca.

 

I)   Xerostomia (ricetta medica)

Rp.              Pilocarpin. hydrochloric              0.2

  TM Aurantii                                                    20

  Acqua dist.                                    ad                                100

  D.S. Ingerire 3 p.d. 1 c.t. (5 ml).

2.6.4     Stomatiti infettive (Ragadi, micotiche)

 

K)  Stomatite angolare (ragadi)

Rp.              Aeth. Melaleucae                         01

  Aeth. Lavendulae                                            01

  Ol. Nigellae                                                    04

  Ol. Calendulae           ad                                10

  D.S. Più volte al giorno spalmare una goccia sulle ragadi.

 

L)  Stomatite micotica

Rp.              Aeth. Melaleucae                         05

  Aeth. Lavendulae                                            05

  TM Salviae                                   ad              50

  D.S. 1 c.t./bicchiere d¹acqua per i risciacqui/gargarismi più volte al giorno.

 

 

 

3.0  Patologia dell¹esofago

Sintomi che fanno pensare a dei disturbi esofagali come:

-  Pressione/dolore dietro lo sterno.

-  Disturbi di deglutazione e di trasporto del bolo.

-  Bruciore nell¹esofago.

Sono cautamente da chiarire (anche dal medico) per escludere malattie gravi.

 

Sono trattati i seguenti temi:

-  Bruciore nell¹esofago.

-  Singulto.

-  Esofagiti.

-  Acalsia (spasmo esofagale).

-  Diverticoli esofagali.

-  Varici esofagali.

-  Carcinoma esofagale.

-  Ernia iatale.

3.1   Bruciore nell¹esofago

Sintomo per vari disturbi: dolore bruciante che partendo dallo stomaco sale lungo l¹esofago.

 

Possibili cause da chiarire:

-  Iper- o ipoacidità gastrica.

-  Esofagite.

-  Ernia iatale.

-  Ulcera gastrica o duodenale.

-  Stenosi pilorica.

-  Spostamento dello stomaco (gravidanza, adipositas).

-  Malattia della cistifellea.

 

Terapia secondo la causa.

3.2   Singulto

Sintomo per un disturbo nervoso: il nervo frenico crea una contrazione ritmica del diaframma (normalmente) e se non è regolare, è innocuo. Se frequente: raramente cause organiche come:

-  Colecistite.

-  Tumori.

-  Infiammazioni pettorali come mediastinite, pericarditeŠ

 

Terapia: se frequente, chiarire e curare secondo la causa.

3.3   Esofagite

Infiammazione dell¹esofago.

 

Sono trattati i seguenti argomenti:

-  Esofagite acuta.

-  Esofagite cronica.

-  Esofagite di riflusso.

3.3.1     Esofagite acuta

Misure d¹emergenza in seguito all¹ingerimento accidentale di acidi o caustici: neutralizzazione (solo se esiste la certezza che si tratta di acidi o caustici):

-   In caso di acidi: soluzione di bicarbonato di sodio.

-   In caso di caustici: aceto diluito.

-   Se non disponibili: tanta acqua per diluire.

-   Non far rimettere, perché causa altra lesione dell¹esofago.

Immediato pronto soccorso; medico!

 

3.3.2     Esofagite cronica

Lesione duratura dell¹esofago per via del consumo p.es. di superalcolici, tabaccoŠ

 

Terapia: sopprimere la causa, vedi anche esofagite di riflusso.

3.3.3     Esofagite di riflusso

Riflusso del contenuto gastrico nell¹esofago.

 

Sintomi: bruciore e dolore ad inghiottire.

 

Cause: ernia iatale o chiusura incompleta dell¹entrata gastrica, peggioramento per tosse, starnuto, cibi grassi, nicotina.

 

 

Terapia (palliativa):

-   Piccoli pasti più frequenti.

-   Pochi alimentari ³acidogeni²: caffè, alcool, dolciumi.

-   La nicotina indebolisce il muscolo sfintere.

-   Regolazione della digestione.

 

In casi gravi, operazione: il chirurgo forma un nuovo sfintere esofagale.

 

Per aiutare a guarire l¹infiammazione cronica dell¹esofago ed evitare mutazioni del tessuto coinvolto si è dimostrata utile la seguente ricetta (non molto ortodossa, ma efficace):

 

Esofagite cronica di riflusso

Rp.   Nigellae oleum              30     (antistaminico)

         Tinct. Chamomillae               (antinfiammatorio)

         Tinct. Belladonnae                 (spasmolitico)

         Tinct. Altheae                         (mucillaginoso)

         Lecitina       aa      ad      50     (emulgatore)

  f. emulsione D.S. Scuotere bene prima

  dell¹uso! Ingerire più volte al giorno 15 gocce

  in porzioni di 3 gocce in intervalli di

  1Š2 minuti (³lubrifica² la mucose

  dell¹esofago con le sostanze attive).

 

3.4   Acalsia (spasmo esofagale)

Disturbo di svuotamento dell¹esofago, chiusura spastica dell¹esofago inferiore o spasmo dello sfintere esofagale; sopra lo sfintere, l¹esofago si dilata ³a sacca².

 

Causa: sconosciuta, sospetto di un disturbo dell¹innervazione.

Sintomi: deglutizione dolorosa, dolori/pressione dietro lo sterno.

 

Complicazioni: ³polmonite di deglutazione² per via del riflusso nei bronchi.

 

 

Terapia: aprire con una sonda ³a pallone² forzatamente l¹esofago; in caso

di recidive, operazione. Ogni tanto aiutano spasmolitici per la muscolatura

liscia ad applicazione locale come Belladonna e Dioscoride.

 

Acalsia

Rp.         Nigellae oleum           30              (antiistaminico)

               Tinct. Dioscorides     5                (spasmolitico)

               Tinct. Belladonnae     10              (spasmolitico)

               Lecitina                       5                (emulgatore)

               f. emulsione D.S. Scuotere bene prima dell¹uso!

               Ingerire più volte al giorno 15 gocce.

 

3.5   Diverticoli esofagali

³Sacculi² nell¹esofago.

 

Cause: innata debolezza della muscolatura parietale o indebolimento della parete dopo infiammazioni (p.es. nodi linfatici tubercolotici cicatrizzati).

 

Sintomi: pressione/dolore dietro lo sterno; da grandi diverticoli: rimettere dei cibi non digeriti.

 

Terapia: se forti disturbi: ectomia chirurgica.

 

 

Trattandosi di una debolezza del tessuto connettivo si tenta spesso di migliorare le condizioni sistemiche di quest¹ultimo con dosi terapeutiche di vitamina C e E, B1, Cisteina, silicati come contenuti p.es.in paglia di avena e con un¹alimentazione ricca di fibre, pectine, Š

              

Stadium I                           Stadium II              Stadium III 

3.6   Varici esofagali

Varici delle vene dell¹esofago.

Causa: ipertonia della vena porta (es. cirrosi epatica).

Rischio di perforazione (può essere letale). In tal caso, pronto soccorso clinico.

Terapia: secondo la causa (fegato).

3.7   Carcinoma esofagale

8Š10% dei carcinomi, più frequente nei maschi, spesso maligni.

 

Cause ignote, si sospetta cronica irritazione per via di alcolismo, cibi molto speziati e mangiati troppo caldi, fumo specialmente di sigari e pipa.

 

Sintomi: pressione/dolore dietro lo sterno, disturbi di deglutazione prima solidi, poi anche con liquidi. Si vomitano i cibi con del sangue.

3.8   Ernia iatale

Per lesione del diaframma si sposta una parte dello stomaco nel torace. Frequente, più in persone anziane.

 

Sintomi: la maggior parte non accusa sintomi. Se mai possono apparire:

-  Pressione/dolore dietro lo sterno.

-  Bruciore/rutti.

-  Leggere perdite di sangue con anemia di ferro.

 

Terapie: grosse ernie con rischio di incastro sono da operare. Negli altri casi aiuta:

-  Pasti piccoli frequenti.

-  Ridurre l¹obesità.

-  Correggere la costipazione (pressione intraddominale).

-  Ev. terapia di ferro.

 

Se irritazione/ infiammazione esofagale; vedi relativo capitolo ³esofagite di riflusso².

 

 

 

4.0  Patologia dello stomaco

Sono trattati i seguenti temi:

-  Stomaco irritabile.

-  Gastrite.

-  Ulcera gastrica/duodenale (ventricolo/duodeno).

-  Carcinoma gastrico.

-  Ricettario disturbi gastrici.

-  Esempio: piano curativo gastrico.

4.1   Stomaco irritabile

Disturbo funzionale senza disordine organico dimostrabile. Viene diagnosticato dal medico dopo l¹esclusione di:

-  Infezioni come da Helicobacter piloris.

-  Gastrite.

-  Ulcera.

-  Carcinomi.

Per diagnosi differenziale.

 

Cause:

-  Rinflusso della bile nello stomaco oppure

-  rinflusso dei succhi gastrici nell¹esofago e

-  spasmi gastrici.

Disposizione e fattori psichici per scatto o amplificazione della malattia.

 

Sintomi:

-  Acidità nell¹esofago.

-  Pressione e impressione di stomaco pieno.

-  Dolore gastrico.

-  Intolleranza per determinati alimenti come alcool, caffè, grassi caldi, dolciumi.

4.1.1     Terapia:

-   Dieta e accompagnamento psichico per chiarire con il cliente l¹interdipendenza con dei fattori di stress.

-   Nella dieta sono da limitare gli alimenti acidogeni (alcool, caffè, dolciumi, vino bianco,Š).

-   Invece di pochi grandi pasti, piccoli pasti frequenti.

-   L¹applicazione di calore è spesso piacevole.

 

Di seguito sono trattati i seguenti argomenti:

-   Rimedi specifici.

-   Antiacidi.

-   Amari.

-   Mucillaginosi e carminativi.

4.1.1.1     Rimedi specifici

Sono consigliabili delle tisane singole o composte di:

-  Camomilla  spasomolitico e antinfiammatorio.

-  Menta           anestetizzante, antiemetico, antiputrefazione.

-  Melissa        nervinocalmante, spasmolitico.

-  Calmus        per stimolare l¹appetito e ridurre l¹ecessiva produzione biliare.

-  Rosmarino  per stimolare la produzione biliare dopo pasti grassi.

In caso di crampi gastrici, aiuta l¹aggiunta di 6Š8! gocce di Tinct. Belladonnae alla tisana fino a 5 volte al giorno.

 

4.1.1.2     Antiacidi

Molti pazienti del genere fanno abuso di antiacidi alimentari e farmaceutici senza rendersi conto dei seguenti meccanismi:

-  Una certa acidità gastrica è necessaria come disinfettante per i cibi crudi come l¹insalata, la frutta e verdura non cotta; l¹organismo li produce in misura dei cibi crudi ingeriti.

-  Cibi prevalentemente alcalinici come latte, purée di patate, polenta, riso in bianco e in genere cibi scialbi e non speziati creano un ambiente gastrico basico, il che richiama una esagerata produzione di acido cloridrico.

-  Viene ³combattuto² dal paziente con antiacidi farmaceutici (RENNIE, bicarbonato, Š) che aiuta per poco tempo, ma induce nuova produzione di acidi gastrici e il circolo vizioso è completo.

4.1.1.3     Amari

Sarebbe molto più sensato l¹uso di amari per stimolare la produzione degli altri succhi gastrici, del pancreas e della bile per garantire un deflusso scorrevole, tamponamento ed elaborazione del contenuto gastrico nel duodeno. Secondo il caso, come farmaci fitoterapeutici si usano prevalentemente:

-  Amara tonica come Centaurium, Gentiana, Menyanthes trifoliata, Absinthi, Artemisia.

-  Amara aromatica come Calamus, Angelica, Carduus benedictus.

-  Amara acria come lo Zenzero per stati subacidi.

Ma fanno parte di questi rimedi anche l¹espresso (senza latte, crema), il tè nero, il rosmarino per chiamare la bile in presenza di cibi grassi e così via.

4.1.1.4     Mucillaginosi e carminativi

Spesso in queste patologie si ricorre anche a mucillaginosi come Lichen islandica, Althea, Usnea, olio di oliva o olio di iperico e a carminativi come Anice, Cumino, Cardamomo, Finocchio.

4.2   Gastrite

Sono trattati i seguenti argomenti:

-  Gastrite acuta.

-  Gastrite cronica.

4.2.1     Gastrite acuta

Infiammazione della mucosa gastrica con eventuali erosioni e ipersecrezione dei succhi gastrici.

 

Cause: sostanze danneggianti (alcool o medicamenti antinfiammatori) oppure accompagnatore delle malattie infettive.

 

Sintomi: dolori ottusi gastrici che aumentano mangiando. Nausea, vomito e mancanza di appetito, eventualmente febbre. Le erosioni possono causare (gravi) emazie.

 

Terapia: digiuno per uno o due giorni con tante tisane ³scialbe², poi alimenti ³leggeri².

Antiematico: Ipecacuana D6 (3CH) e/o menta.

Protettivo: 1 c.t. di olio di iperico la mattina a digiuno.

Spasmolitico, antinfiammatorio: infusione di camomilla ‹> ric. A), B), C). Vedi anche capitolo ³stomaco irritabile².

 

4.2.2     Gastrite cronica

³Superficiale² e atrofica (con coinvolgimento delle ghiandole gastriche) fino a erosioni e ulcerazioni. Disturbo molto diffuso oltre i 50 anni.

Può svilupparsi, se trascurata, dalla forma acuta.

 

È causata anche da: cibi troppo freddi o caldi, insufficiente masticazione, medicamenti e il battero elicobacter pilori.

 

Sintomi: non uniformi, anche senza sintomi. Spesso impressione di pressione/pienezza dopo un pasto, intolleranza a cibi difficili a digerire

 

Terapia: frequenti piccoli pasti, buona masticazione (la saliva è un buon antiacido), infusioni di finocchio, calmus, melissa, menta, chiarire presenza di elicobacter ed ev. curarlo (con antibiotici dal medico) ‹> ric. D)ŠG). Vedi anche capitolo ³stomaco irritabile².

4.3   Ulcera gastrica/duodenale (ventricolo/duodeno)

Difetto del tessuto fino allo strato muscolare.

Spesso sono colpiti:

-  Persone con un sistema neurovegetativo

    labile, bradicardia, mani umide/fredde,

    dermografismo.

-  Spesso alto, magro e falda nasolabiale

    accentuata.

-  Afflitti da stress, sovraccarica psichica

    ed emotività.

L¹ulcus ventriculi è più raro con dolore

piuttosto a sin. della mediana, l¹ulcus

duodeni piuttosto dx. della mediana.

 

Sono trattati i seguenti temi:

-  Cause.

-  Sintomi.

-  Complicazioni.

-  Terapie.

 

 

4.3.1     Cause

-   Troppa acidità: erosione causata

      dall¹acido gastrico.

-   Troppo poco acido (atonico):

     erosione causata dal cibo stagnante.

-   Mancanza di fattori protettivi (muco).

-   Scarsa neutralizzazione degli acidi nel duodeno (pancreas).

-   Spesso è la conseguenza di stomaco irritabile abituale o gastrite cronica.

4.3.2     Sintomi

Dolore localizzato nell¹area erosa, spesso accompagnato da rutti, pressione/pienezza, nausea, impulso di vomito, intolleranza a cibi acidogeni (caffè, alcool, dolciumi, tostati).

Dolori: immediati (dopo pasto), tardivi (3 ore dopo il pasto) digiunali (notturni).

4.3.3     Complicazioni

-   Emazie: vomito sanguinoso, feci a ³catrame².

-   Penetrazione dell¹ulcera nello strato muscolare.

-   Perforazione: nella cavità addominale: dolore atroce nell¹alto ventre con indurimento, choc.

     Pericolo letale! Non muovere, immediatamente in clinica.

-   Formazione di carcinoma (quasi mai duodenale).

4.3.4     Terapia

Controllo infezione (Helicobacter pilori), dieta, cura antistress, normalizzazione del funzionamento gastrico.

 

-   La cura ³antistress²: riconoscere i fattori stressanti con il tentativo di limitarli, diminuire le aspettative, aumentare elementi motivanti, piacevoliŠ

 

-   Nutrizione, diete: regole generali e raccomandazioni dietetiche vedi allegato esempio ³piano curativo ulcera² (secondo Dr. Aschner).

 

-   Normalizzazione delle funzioni gastriche a dipendenza se si tratta di uno stomaco atonico (iposecrezione) o ipersecretivo/nervoso/irritabile/spastico ‹> ric. H), L).

 

-   Atonico: amara, tonici, spezie ‹> ric. E), G).

 

-   Ipersecretivo: camomilla, mucillagginosi (althea, malvaŠ) ‹> ric. H).

 

-   Nervoso, irritabile: melissa, scutellaria, avena ‹> ric. G).

 

-   Spastico: belladonna, succo/acqua di patate ‹> ric. I).

 

In ogni caso servono mucillaginosi e carminativi.

-   Mucillaginosi: semen lini, oleum hypericis, altheae, lichene islandico, malva ‹> ric. L).

-   Carminativi: cumino, finocchio, anice, cardamomo.

 

Nel trattamento dell¹ulcera gastrica è importante garantire un sufficiente approvvigionamento di vitamine A, E e C e di zinco e rame. Vedi ricetta ‹> ric.M).

 

4.3.5     Gastroscopia dell¹ulcera

Le ulcere vengono diagnosticate dal medico

specializzato tramite gastroscopia:

 

 

4.4   Carcinoma gastrico

Inclini pazienti con gastrite cronica atrofica.

 

Sintomi: inizialmente spesso non manifesti o disturbi                                                

non specifici dell¹alto ventre: pressione, dolore,

³pienezza². Più tardi si nota un aumento di questi

sintomi, mancanza di appetito e rifiuto di

determinati cibi.

Typ I                                                                                                                                  

poliposi

 

Poi perdita di peso, nodi linfatici gonfi e sangue nelle feci.                                          

Typ II                                                                                                                                 

ulcerante

Terapie: operazione prima della formazione di        

metastasi con buona prognosi.

                                                                                                                                         

Typ III                                                                                                                                

Ulcerante infiltrante

Typ III infiltrante

 

4.5   Ricettario disturbi gastrici                                                        

Sono trattati i seguenti temi:                                                                                          

-  Gastrite acuta.

-  Gastrite cronica, atonia, achilia, anoressia, inappetenza.

-  Dispepsia inclini a coliche/meteorismo.

-  Gastropatia cronica (gastrite secondaria di ulcera, colecistopatia).

-        Ulcera gastrica/duodenale.

-         

 

4.5.1     Gastrite acuta

Secondo la patologia individuale i singoli ingredienti delle seguenti ricette sono facilmente combinabili (verificare se si tratta prevalentemente di sbornie, cene ³di mazza² smisurate o sigari troppo forti).

 

A)  Astringente, antiacido

Rp.              Fol. Thea nigri

  Hb. Centaurii

  Hb. Absinthii               aa              ad              50

  M.f. specie D.S. 2 ct./tazza più volte al giorno preferibilmente senza addolcire.

 

B)  Calmante, spasmolitico, anestetico

Rp.              Hb. Menthae pip.                          50

  D.S. 2/ct./tazza più volte al giorno.

 

C) Antinfiammatorio, antiacido

Rp.              Fl. Chamomillae                          50

  D.S. 2 ct./tazza più volte al giorno, preferibilmente prima dei pasti.

 

C1)              ³Digestivo dei grassi²

Rp.              Aeth. Rosmarini                           10

D.S. 1 goccia sulla lingua.

 

4.5.2     Gastrite cronica, atonia, achilia, anoressia, inappetenza

Sono riportate tre ricette ³tipo². Secondo la patologia individuale i singoli ingredienti sono facilmente combinabili.

 

D1)              Gastrite cronica, achilia, atonia, anoressia infantile

Rp.              Tinct. Centaurii

  Tinct. Trifolii fibrini

  Tinct. Calami             aa                                30

  D.S. 1Š2 ml 1/2 ora prima di ogni pasto in un po¹ d¹acqua tiepida.

 

D2)              Atonia spastica

Rp.              Tinct. Belladonnae                       05

  Tinct. Aurantii                                                 20

  Tinct Strychni                               ad              30

  D.S Ingerire 3 p.d. 20 gtt. 1/4 ora prima del pasto in un po¹ d¹acqua.

 

D3)              Inappetenza, anoressia

Rp.              Tinct. Cannabis

  D.S. Ingerire prima dei pasti 2 ml in un po¹ d¹acqua.

4.5.3     Dispepsia incline a coliche/meteorismo

Secondo la patologia individuale, i singoli ingredienti delle seguenti ricette sono facilmente combinabili:

 

E)  Dispepsia prevalentemente gastrointestinale (achilia)

Rp.              Tinct. Menthae pip.

  Tinct. Anisi

  Tinct. Calami             aa              ad              30

  D.S. 1Š2 ml 1/2 ora prima di ogni pasto in un po¹ d¹acqua tiepida.

 

F)  Dispepsia prevalentemente cole-pancreatica

Rp.              Tinct. Cardui benedicti

  Tinct. Absinthii

  Tinct. Melissae          aa              ad              30

  D.S. 1Š2 ml 1/2 ora prima di ogni pasto in un po¹ d¹acqua tiepida.

4.5.4     Gastropatia cronica (gastrite secondaria di ulcera, colecistopatia)

 

G) Gastropatia cronica (gastrite secondaria di ulcera, colecistopatia)

Rp.              Tinct. Foeniculi

  Tinct. Menthae pip

  Tinct. Melissae

  Tinct. Calami             aa                                40

  D.S. Ingerire 1Š2 ml 3 volte per giorno in acqua tiepida.

 

4.5.5     Ulcera gastrica/duodenale

Secondo la patologia individuale i singoli ingredienti delle seguenti ricette sono facilmente combinabili:

 

H) Cura base

Rp.              Extract. chamom. fluid.

  (Kamillosan)                                                  100

  D.S. 30 gtt. in un bicchiere d¹acqua. Ingerire 1/2 ora prima dei pasti.

  Sdraiarsi qualche minuto sulla schiena, sul fianco dx., sul fianco sin. e sul

  ventre (cura a rotolamento).

 

I)   Spasmi gastrici

Rp.              Tinct. Belladonnae                       20

  D.S. In caso di spasmi ingerire 8! gtt. in un po¹ d¹acqua tiepida

  (ev. aggiungere alla tisana) non più di 5 volte al giorno.

 

K)  Con costipazione

Rp.              Tinct. Carvi                                  05

  Tinct. Chamomillae

  Tinct. Frangulae         aa              ad              30

  D.S. Ingerire 2 ml in acqua tiepida alla sera prima di dormire.

 

L)  Mucillaginoso/nervinocalmante

Rp.              Oleum Hypericis                         50

  D.S. Ingerire 1 c.t. la mattina a stomaco vuoto.

 

M) Terapia ortomolecolare per l¹ulcera

Vitamina A                      50¹000 U.I.         solo sotto controllo medico per 1Š2 mesi poi                                                              abbassare le dosi: protegge la mucosa gastrica                                             e promuove la guarigione.

oppure Betacarotene      15 mg                 che ha effetti simili alla vitamina A,

                                                                    ma non si accumula.

Vitamina E                      400Š800 mg     protegge dall¹ulcera e promuove la guarigione.

Vitamina C                      1Š2 gr               Non come acido ascorbinico, ma nella forma                                                              di ascorbato di sodio o di calcio, ripartito sui                                                  cibi giornalieri: mancanza promuove il rischio di                                                      ulcera, somministrazione promuove la guarigione.

Zn (forma organica)       50Š100 mg       promuove la guarigione dell¹ulcera specie se                                                               somministrato assieme con

Cu (forma organica)      2 mg                   come ³antinfiammatorio².

 

4.6   Esempio piano curativo gastrico

Il medico Viennese Dr. Bernhard ASCHNER nella sua opera ³Konstitutionstherapie² (HAUG) ha descritto il trattamento dei suoi pazienti con disturbi gastrointestinali in modo poco ortodosso. Di seguito, mi permetto di riportare la sintesi di un suo piano curativo per ³pazienti distonici/dispeptici², la cui applicazione effettuata per qualche mese, ha migliorato notevolmente la situazione di diversi miei pazienti:

 

 

 

5.0  Patologia dell¹intestino tenue

Sono trattati i seguenti temi:

-  Malassorbimento.

-  Morbo di Crohn (enterite regionale Crohn).

-  Celiachia (Sprue).

-  Diverticoli duodenali.

-  Tumori dell¹intestino tenue.

-  Disturbi vascolari.

 

5.1   Malassorbimento

Impedimento nell¹assorbimento di determinate sostanze nutritive p.es. carboidrati, Vit. B12Š Diversi test clinici per un controllo.

 

Ci sono molteplici cause:

-  Innata: p.es. malassorbimento di glutine.

-  Infettiva: causa batteri, viri, parassiti.

-  Lesione della mucosa: morbo di Crohn, sprue, cicatrici, fistole, diverticoli, tumori.

-  Raccorciamento dell¹intestino tenue: causa operazione.

-  Impedita circolazione sanguigna intestinale: p.es. embolie.

-  Dei succhi digestivi (dispepsia): pancreas, bile, gastrici, intestinali.

 

Sintomi: diminuzione di peso, grandi quantità di feci, debolezza muscolare, ev. variazioni dermiche e di mucose, anemia.

 

Terapia: indirizzata alla causa, ev. sostituzione di sostanze mancanti.

5.2   Morbo di Crohn (enterite regionale Crohn)

Infiammazione granulomatosa nell¹esofago e nel retto, spesso ileo terminale (enterite Crohn) o colon (colite Crohn). La sezione coinvolta è ³gelatinosa, gonfiata², spesso fistole a sezioni vicino all¹intestino con formazione di ascessi. Il ³gonfiore² della parete intestinale impedisce sempre di più il passaggio del chilo.

 

Sono trattati i seguenti temi:

-  Cause.

-  Sintomi.

-  Terapie cliniche e tradizionali naturopatiche.

-  Terapie complementari moderne.

 

5.2.1     Cause

Sconosciute, in discussione processi autoimmunitari e

multifattoriali con disposizione genetica ma anche

allergie alimentari.

5.2.2     Sintomi

-   Acuti: coliche, dolori addominali, diarrea, (spesso confusa con appendicite).

-   Cronici: da ³pressione² a dolori e coliche.

Spesso palpabile nella zona ileocecale un ispessimento doloroso. Diarree spesso durature con perdita di elettroliti, di peso e attacchi di febbre. Spesso coinvolta la zona anale con fistole, fessure, edemi.

 

5.2.3     Terapie cliniche e tradizionali naturopatiche

La terapia è il campo del medico. Il naturopata può agire in modo complementare:

-   Massaggi, movimenti, bagni

-   Impacchi: fior di fieno, fangoŠ

-   Omeopatia rimedi costituzionali e specifici:

     -              Feci ³pappose, liquide² con flatulenza e debolezza di sfintere: Aloe D3ŠD6.

     -              Defecazione diarreica, puzzolente, con bruciore, crampi ed esaurimento:                    Arsenicum album D4ŠD12.

     -              Defecazione notturna ³a scatto² con muco: Bryonia D4ŠD6.

5.2.4     Terapie complementari moderne per il morbo di Crohn

Le seguenti proposte rispecchiano le esperienze di clienti raggruppati in associazioni per questo morbo.

 

Sono trattati i seguenti argomenti:

-   Terapie preventive e riabilitative.

-   Indice glucosio.

-   Nutrizione durante attacchi acuti.

-   Sostituzione di micronutrienti.

-   Sostegno della guarigione delle pareti intestinali.

-   Antinfiammatori e antiallergici ³biologici² di emergenza.

 

5.2.4.1     Terapie preventive e riabilitative

-  Cauto controllo di deficienze nutritive (per via di diarree e assorbimento difettoso) ed eventuale somministrazione di elettroliti (p.es. brodo) e micronutrienti mancanti, se necessario anche perorale.

 

-  Dieta (nutrizione abitudinale):

   -  Piuttosto ricca di carboidrati con indice di glucosio basso, e scarsa di                             carboidrati con indice di glucosio elevato.

   -  Piuttosto scarsa di proteine complesse, ma ricca di proteine bassomolecolari.

   -  Piuttosto ricca di oli non saturi e linolici e scarsa di grassi saturi.

   -  Meno ³crudo² possibile

Fa parte di una buona terapia formare il cliente in modo che disponga degli strumenti per poter valutare gli alimenti e la cucina secondo il suo proprio gusto ed esigenze. Ogni tentativo dietetico ³generalizzato² è destinato a fallire oltre che a creare delle ulteriori frustrazioni in una persona già colpita dal destino.

 

-  Sensibilizzazione e sorveglianza di ³intolleranze alimentari², non per fissazione o per paranoia ma in caso di sospetto con i metodi di ³dieta eliminatoria².

 

-  Cauta sorveglianza di processi infiammatori di ogni genere e immediati interventi relativi secondo il caso con olio di Nigella, enzimi proteolitici, calcio/magnesio, metionina e alte dosi di vitamina B6, ma anche olio di pesce (acidi lipidici omega-3).

 

-  Cauta sorveglianza della flora intestinale ed eventualmente ricostruzione. Le migliori esperienze le ho fatte con BACTISUBTIL (Cassella-med).

5.2.4.2     Indice glucosio

La seguente tabellina mostra ³l¹indice glucosio² per diversi alimenti. Un indice alto significa che i carboidrati contenuti nell¹alimento si trasferiscono molto rapidamente nel sangue (ordine di grandezza decine di minuti in forma di glucusio), mentre un indice basso significa che ciò avviene lentamente (ordine di grandezza ore). Per un¹infiammazione tipo Mb. di Crohn significa che la somministrazione di alimenti con indice glucosio basso garantisce un rifornimento lento e costante di glucosio nel sangue ed evita un¹elaborazione ³a scatto² dei carboidrati da parte di enzimi e flora intestinale. Si può imparare tanto dai diabetici in merito perché si servono del medesimo meccanismo gestendo un altro disturbo.

Indice glucosio:

altissimo                 alto                    moderato             basso             bassissimo

miele                       pane int.            saraceno             pasta              noci

patate                      riso nat.            avena                   fagioli             soia

carote                      uvette                granoturco           arance           lenticchie

pane bianco            banane              piselli                   fruttosio

cornflakes                                                                     mele

riso normale                                                                 latticini

birra                                                                              pomodoro

zucchero

 

Sembrano forse curiosi due fatti:

-  La pasta ha un¹indice basso mentre il pane (fatto dello stesso frumento ne ha uno altissimo: la pasta è fatta di ³semolina² che nel tratto gastrointestinale si decompone molto più lentamente della finissima farina del pane.

-  Il saccarosio dello zucchero di rape o canna da cucina come del miele hanno un indice altissimo mentre il fruttosio (apparentemente uguale, salvo il prezzo) ne ha uno basso: la trasformazione di fruttosio in glucosio impegna parecchio di più gli enzimi carboidrolitici del tratto gastrointestinale che il saccarosio.

5.2.4.3     Nutrizione durante attacchi acuti

In caso di un attacco (infiammazione acuta) per qualche giorno alimentazione ³liquida² con:

-  Brodi (elettroliti e minerali) arricchito di ca. 1 grammo di calcio e ca. mezzo grammo di magnesio in forma minerale (p.es. BURGERSTEIN ³Dolomit).

-  Succhi di frutta genuini e freschi di stagione, se troppo aspri, corretti con fruttosio (MIGROS).

-  Verdura e legumi della stagione passati e diluiti con del brodo.

-  Olio di Nigella, ma anche (in grado decrescente), olio di seme di canapa, olio di enotera, olio di lino, olio di cartamo e di girasole legati ai legumi passati ed emulsionati con lecitina ai brodi.

-  Arricchiti di 25Š30 grammi di proteine bassomolecolari (p.es. BURGERSTIEN Protein).

 

5.2.4.4     Sostituzione dei micronutrienti

Somministrazione dei micronutrienti scarsi a causa dell¹assorbimento difettoso e diarrea, specialmente il complesso B:

-  Vit. B1, B2, B6 min. 50 mg al giorno.

-  Acido folico min. 0.4 mg.

-  Vit. B12 min. 50 mcg.

³BURGERSTEIN Vitamin B-Komplex B50² contiene ca. questi dosaggi.

Secondo il caso, la valutazione dello stato vitaminico e minerale e l¹alimentazione, consiglio anche altre sostanze aggiuntive; in casi gravi dopo analisi di laboratorio del sangue integrale.

5.2.4.5     Sostegno della guarigione delle pareti intestinali

-  Vitamina A: 25¹000Š50¹000 U.I. (solo sotto controllo medico) oppure 15Š30 mg di Betacarotene al giorno: protegge l¹intestino dalle ulcerazioni e promuove la guarigione.

-  Vitamina E: 800 mg: attenua l¹infiammazione.

-  Zinco in forma organica: 50Š100 mg.

-  Rame (Cu) in forma organica 2 mg promuove la guarigione.

-  Acidi lipidici omega-3 in forma di olio di pesce BURGERSTEIN EPA 500mg: 5Š6 capsule: antinfiammatorio e attenua i sintomi.

5.2.4.6     Antinfiammatori e antiallergici ³biologici² di emergenza

-  Olio di Nigella: fino a tre cucchiai da tè al giorno.

-  Calcio/magnesio in forma minerale 2:1 fino a 1.5 grammi al giorno (BURGERSTEIN Dolomit).

-  Enzimi proteolitici come WOBENZYM N (ananas, papaya, pancreas) fino a 30 grammi per giorno.

-  Vitamina B6: fino a 500 mg al giorno (STREULI).

-  Metionina (BURGERSTEIN): fino a 1 grammo per giorno (cave controindicazioni e combinare con 50 mg di Vit.B6).

5.3   Celiachia (Sprue)

Ipersensibilità della mucosa dell¹intestino tenue verso il glutine (strato proteico del frumento) con progrediente atrofia dei villi intestinali.

 

Sintomi: diarrea voluminosa, ³papposa², puzzolente, grigiastra, ³brillante², (malassorbimento dei lipidi e susseguente Vit. A, D, E, K).

 

Terapia:

-  Dieta senza glutine (farineŠ).

-  Riso, granoturco, carrube, grano saraceno non contengono glutine.

-  Sorveglianza del deficit dei micronutrienti ed eventualmente somministrazione.

-  Sorveglianza della flora intestinale ed eventualmente correzione.

 

 

A                                 B

5.4   Diverticoli duodenali

I diverticoli possono apparire su tutta la lunghezza del tratto gastrointestinale. Nell¹intestino tenue si trovano quasi esclusivamente nel duodeno vicino alla papilla di Vater e possono impedire il deflusso biliare.

Vedi ³diverticolosi e diverticolite² cap. 6.7.

5.5   Tumori dell¹intestino tenue

Molto rari. Dolori addominali ev. emorragie e impedimento di passaggio del chilo. Pare che un¹alimentazione ricca di fibre vegetali e altre sostanze ³non assimilabili² nonché un sufficiente approvvigionamento di calcio minerale possa diminuire il rischio.

5.6   Disturbi vascolari

Impedimenti della circolazione causano forti mal di ventre. In caso di embolie possibili cancrene. Terapia clinica.

 

6.0  Patologia dell¹intestino crasso

Sono trattati i seguenti temi:

-  Diarrea.                                           -   Diverticolosi e diverticolite.

-  Costipazione.                                  -   Tumori dell¹intestino crasso.

-  Ileo.                                                  -   Emorroidi.

-  Feci con sangue.                             -   Peritonite.

-  Colon irritabile.                               -   Ricettario dei disturbi intestinali.

-  Colite ulcerosa.                              

6.1   Diarrea

Defecazione frequente delle feci ³pappose²Š ³acquose², causata dal passaggio accelerato del chimo nel colon che impedisce il riassorbimento dell¹acqua con ev. tenesmi (crampi addominali).

 

Cause:

La diarrea è un sintomo di malattia dell¹intestino tenue e crasso oppure del pancreas:

-  Infezioni: batteri (tifo abd., colera), viri, funghi.

-  Colon irritabile, colite, M. Crohn, diverticolite.

-  Tossine: intossicazioni alimentari.

-  Medicamenti: purghe, digitalis, antibiotici.

-  Allergie e intolleranze alimentari: latte, pesce, frutti di mareŠ

-  Parassiti.

-  Ipertiroidosi.

-  Emozionalità: p.es. prima degli esami.

 

Terapie:

Secondo la causa. Misure sintomatiche:

-  Bere tanto, sostituire elettroliti (p.es. brodo) e zuccheri (p.es. glucosio).

-  Digiuno per 1Š2 giorni, riiniziare lentamente con una dieta scarsa/priva di fibre.

-  Droghe/tisane: tormentilla, menta, camomilla, fruct. mirtilli, ortica, finocchio, melissa, salvia, millefolii, carbone attivo.

-  Medicamento: UZARA ‹> ric. I)ŠP).

6.2   Costipazione

Defecazione rara con feci dure, bulbose.

 

Cause: Trasporto rallentato o disturbo della defecazione.

-  Trasporto rallentato del chimo:

    -          spasmi della muscolatura intestinale oppure

    -          muscolatura atonica intestinale.

    Tutti e due i motivi possono accadere contemporaneamente in diverse sezioni dell¹intestino.

 

-  L¹effetto viene amplificato per via di:

-  Scarsa movimentazione.

-  Dieta con poche fibre vegetali.

-  Lesioni della parete intestinale.

 

-  Defecazione disturbata: fattori psichici di dolori o/e paura o/e muscolatura addominale debole, causata dalle malattie anali come emorroidi, fessure, infiammazioni, cicatriciŠ

 

Terapie: Rispettando/curando la causa con ev. misure sintomatiche come:

-  Dieta ricca di fibre vegetali.

-  Mangiare lentamente, masticando bene.

-  Bere abbondantemente (senza farsene una religione).

-  Movimento adeguato.

-  Temporaneamente uso di lassativi/purganti (impediscono l¹intestino) come:

    -          senna, rhamni, aloe, lino, cicoria

    -          salinici: Sal GlauberiŠ

    -          olio di ricino

    -          clisteri

‹> ric. Q)ŠU)

6.3   Ileo

Impedimento del flusso del chilo nell¹intestino tenue o crasso che può finire letalmente. Ileo meccanico (ostruttivo o strangolativo) o paralitico:

 

Cause:

L¹ileo meccanico - è impedito il passaggio per ostruzione o strangolazione di un settore intestinale (con disturbi circolatori), mentre l¹ileo paralitico impedisce il movimento intestinale (peristalsi) per via della paralisi muscolare.

-  Ileo ostruttivo: deglutizione di corpi solidi, feci indurite, tumori, infiammazioni, vermi, più frequentemente cicatrizzazioni di operazioni peritoneali.

-  Ileo strangolativo: ostruzione con strangolazione di vasi sanguigni p.es. ileo ³incarcerato² in un ernia o ³invaginato² in un ³nodo intestinale².

-  Ileo paralitico: spesso dopo una peritonite (in seguito ad appendicite, ulcera, cistifellea perforata), ma anche disturbi metabolici (ipopotassiemia) o embolie mesenteriali.

 

Sintomi:

-  Ileo meccanico: forti coliche addominali (l¹intestino cerca di liberarsi con forti contrazioni). Dopo ore smette con i tentativi e diventa paralitico. I batteri si procreano velocemente nella sezione impedita e creano fermentazione e putrefazione che non può più essere scaricata ³naturalmente². Il corpo tenta la via ³inversa²:

    -          Vomito ³acido² dello stomaco.

    -          Vomito amaro dal duodeno.

    -          Ev. vomito di feci (miserere).

-  Ileo paralitico: dolori continui ottusi, vomito, meteorismo, ritenzione di feci e gas.

    Ventre inizialmente molle, poi diventa duro. A secondo della causa, inizio di necrosi intestinale dopo ore o giorni; perforazione intestinale, peritonite, setticemia o choc. Se non trattato in tempo è letale.

 

Terapia:

In caso di sospetto (ventre ³duro come un asse²) chiamare immediatamente il pronto soccorso di una clinica. Non muovere il paziente (pericolo di perforazione).

 

6.4   Feci con sangue

Feci rosse o nere. Normalmente:

-  Feci nere: emazie naso, esofago, stomaco, duodeno.

-  Feci rosse: emazie intestinali, emorroidi.

 

Con eccezioni:

-  Se il sangue passa molto lentamente o molto velocemente il tratto gastrointestinale.

-  Anacidità dello stomaco.

 

Soccorso:

In clinica per determinare esattamente la provenienza del sangue. Sospetto di carcinoma.

6.5   Colon irritabile

Disturbo funzionale del colon (molto frequente). Escludere possibili disturbi organici con visita appropriata clinica.

 

Causa:

Normalmente disturbo neurovegetativo.

Sintomi:

Dolori (spesso spastici) del colon (sigmoide, cieco, flessure dx. sin.). Spesso alternanza di costipazione/diarrea. Se costipazione spesso feci ³tipo capra², se contemporaneamente disturbi di secrezione, si trova anche del muco nelle feci.

 

Terapie:

Dieta non stimolante, poche crudità, sufficiente movimento, terapia antistress spesso con delle modifiche abitudinali e comportamentali.

‹> ric. A)ŠH).

 

Spesso a lungo si ottengono miglioramenti con la seguente terapia ortomolecolare:

-  Vitamina E                             800 mg

-  Complesso vitamina B         min. 25 mg B2, B3, B6 e 0.4 mg acido folico p.es. BURGERSTEIN Vitamin B Komplex 50: 1 pastiglia ogni 2 giorni

-  Fibre vegetali      10Š20 gr  p.es. crusca di frumento con tanto liquido. Iniziare con delle piccole dosi perché crea inizialmente flatulenza.

-  Flora intestinale; eventualmente correggere con BACTISUBTIL (Cassella-med).

6.6   Colite ulcerosa

Infiammazione cronica recidiva del colon con lesioni ulcerose della parete intestinale, spesso propagazione nel retto.

 

Cause:

Ignote, ipotizzati processi autoimmunitari o allergici, microorganismi hanno un ruolo marginale.

 

Sintomi:

Mucosa intestinale ipersensibile produce diarree mucotiche/sanguinose. Spesso formazione di ulcere con cicatrizzazione/stenosi. I dolori dipendono dalla gravità ed estensione della colite dal ³mal di pancia² fino a tenesmi spastici, in rari casi febbre e gravi diarree.

 

 

Complicazioni:

-  Propagazione su gli altri organi: ascessi, spondilite, irite, tromboflebite, epatite, pancreatite.

-  Fistule e/o ascessi anali.

-  Perforazione intestinale, peritonite: immediatamente in clinica.

-  Possibile evoluzione maligna.

 

Terapia:

-  Simile al morbo di Crohn

-  In casi leggeri dieta scarsa di fibre e accompagnamento psichico.

-  In casi gravi clinica con alimentazione i.v.

-  In estremo ectomia del colon.

-  Vedi capitolo ³Terapie complementari moderne

    per il morbo di Crohn².

‹> ric. AF), W)

          

 

6.7   Diverticolosi e diverticolite

Diverticolo ‹> sacculo nella parete del colon, all¹entrata dei vasi

sanguigni causata dal ridotto spessore della parete.

 

Cause:

Spesso innata debolezza della muscolatura parietale, ma anche cicatrizzazione di infiammazioni. Spesso nell¹età avanzata e con diete scarse di fibre. Si sviluppa prevalentemente in persone con una tendenza a costipazione.

Diverticolosi normalmente inosservata e senza sintomi (si sviluppano solo con un¹infiammazione: diverticolite).

 

Sintomi:

Di diverticolite: acuta con forti attacchi o cronica con al limite formazione di tumori.

-  Dolori addominali.

-  Diarrea e/o costipazione.

-  Sensazione di ³pieno², nausea, vomito.

-  Tenesmi (impulso di defecazione senza esito).

-  ³Crescenze² palpabili.

-  Emazie del retto.

-  Ileo.

-  Febbre, sedimentazine alta, leucocitosi.

 

Terapie:

-  In casi leggeri, dieta con poche crudità.

-  In casi gravi operazione.

-  Evitare costipazioni e ³gonfiore intestinale².

è     ric. AC), AD)

 

 

La terapia ortomolecolare propone le seguenti misure:

-  Vitamina C              0.5Š3 gr      singola dose mattutina,

                                                                     cominciando con mezzo

                                                                     grammo di acido ascorbinico.

-  Complesso vit.B                           0.4 mg di acido folico

                                                                     p.es. BURGERSTEIN

                                                                     Vitamin B Komplex 50

-  Acido pantotenico    250 mg

-  Magnesio                 400 mg

 

-  Flora intestinale                            Eventualmente correggere

                                                                     con BACTISUBTIL.

 

6.7.1     Diverticoli del colon

La seguente radiografia a contrasto

mostra un esempio.

 

6.8   Tumori dell¹intestino crasso

-  Benigni (polipi) senza sintomi che possono diventare

-  maligni (spesso nel retto tra i 50Š70 anni).

 

Sintomi:

Simili alla diverticolite.

 

6.9   Emorroidi

³Vene varicose² all¹ano, interne o esterne.

Spesso causate da tessuto di plesso venoso debole innato e/o ipertensione vena porta.

 

Sintomi:

Dolori, prurito, emazie all¹ano.

Terapia:

La terapia solita mira ai seguenti obiettivi:

-  antinfiammatorio, digestivo, lassativo, carminativo, vasorinforzante sistemico.

-  Compresse, pomate, supposte con simili effetti e astringenti.

-  Visto che è spesso coinvolto lo ³strozzamento² della vena porta, personalmente dedico una particolare attenzione al fegato con ev. misure adatte per farlo funzionare meglio.

‹> ric. Y)ŠAB)

 

6.10 Peritonite

Infiammazione del peritoneo, acuta o cronica

che può avere esito letale.

 

Cause:

Quasi sempre secondaria in seguito a:

-  Appendicite, perforazione gastrointestinale.

-  Infiammazione/perforazione cistifellea, pancreas o organi genitali femminili.

 

Sintomi:

All¹inizio scarsi e difficili da interpretare, poi:

-  Dolori addominali improvvisi e in aumento.

-  Tensione della difesa ventrale, ³ventre duro².

-  Paralisi intestinale: mancano rumori.

-  Febbre: differenza temperatura ascellare/rettale più di 1°C.

-  Choc: tachicardia, collasso circolatorio, sudore freddo.

 

Terapia:

Immediatamente avvisare il medico di soccorso. Non muovere il paziente (rischio di perforazione).

 

6.11 Ricettario disturbi intestinali

Sono trattati i seguenti temi:

-  Colon irritabile.

-  Meteorismo, sindrome di Roemheld, dispepsia.

-  Diarrea.

-  Costipazione.                                                        -  Diverticolite.

-  Proctite, colite ulcerosa.                                      -  Appendicite.                                                    

-  Emorroidi.                                                             -  Colite acuta.

6.11.1   Colon irritabile

 

A)  Cura base

Rp.              Tinct. camomillae                        20

  Tinct. foeniculi

  Tinct. carvi                 aa              ad              30

  D.S. Ingerire dopo i pasti 2 ml in un po¹ d¹acqua tiepida.

 

B)  Con spasmi

Rp.              Tinct. Belladonnae                       10

  D.S. Aggiungere alla tisana o alla tintura 5 gtt.

C) Con diarrea

Rp.              Fruct. Vaccinium mirtillus sicc. 100

  D.S. 3 c.m./1/2 l di acqua, cuocere lentamente per 10 min. Ingerire 3 p.d. 1                   

tazza (ev. mescolata con ricotta). Non addolcire!

 

D) Forme gravi con stress

Rp.              NERVIPAN                                  (Valepotriat)

  D.S. Mattina e mezzogiorno 1, sera 2 capsule.

 

E)  Con costipazione

Rp.              TM Berberis                                 12

  TM Taraxacis                                                12

  Tinct.Rhamni                                                 06

  TM Rhei                                       06

  TM Foeniculis                                                06

  TM Centaurii                                ad              50

  D.S. In caso di necessità ingerire da 40 a 80 gtt. fino a 3 x dì 1 c.c. in un po¹ d¹acqua tiepida.

6.11.2   Meteorismo, sindrome di Roemheld, dispepsia

 

F)  Carminativo

Rp.              Aeth. Anisi                                    1.5

  Aeth. Carvi                                                     1.5

  Aeth. Cardamomen                                       1.5

  TM Foeniculum                           ad              50

  D.S. Diluire 40 gocce in un bicchiere d¹acqua e ingerire, come aperitivo, prima                              

dei pasti fino a 3 volte al giorno. (Gusto di ³Pernod²)

 

G) Enzimi antidispeptici

Rp.              Papayasanit- Mixtur  (enzima/proteolitico)

  (Vogel & Weber, D-8084 Inning/Ammersee)

  D.S. secondo le indicazioni del produttore.

 

H) Enzimi antidispeptici

Rp.              Nutrizym                    (Bromelaina, Fel tauri, pancreativa)

  (Merck)

D.S. secondo le indicazioni del produttore.

 

6.11.3   Diarrea

Ogni diarrea provoca forti perdite d¹acqua e sali minerali, specialmente di potassio. Vanno in ogni caso e immediatamente sostituiti quanto si può. A diarrea guarita si sostituiscono ev. altri micronutrienti persi e si cura bene l¹intestino maltrattato e la flora intestinale, con Joghurt, OMNIFLORIN o altri preparati del genere (chiedere al farmacista).

 

I)   Sostituzione elettroliti

Rp.   NaCI                                                    3.5 g             (sale da cucina)        1/2 c.t.

         Bicarbonato di sodio                           2.5 g             (bicarbonato)            1/2 c.t.

         Cloruro di potassio KCI                      1.5 g             (REKAWAN)            1/4 c.t

         Glucosio                                              20 g              (miele, dextrosi)       2 c.m.

         Acqua H2O             ad                         1000g

         (oppure tisane).

  D.S. Bere quanto possibile.

  Se al momento non è fattibile per mancanza di sostanze, il brodo (animale o                                  

vegetale) è un ottimo sostituto. Gli zuccheri vanno presi a parte in forma di                     

destrosio, miele, fruttosio con tisane.

 

K)  Antidiarreico forte

Rp.              Rhiz. Tormentillae pulv.                                0.5

  Fol. Belladonnae pulv.                                                     0.01

  M.f. pulv. D. Tal. Dos. Nr. VI S. 3Š4 pulv. p.d.

 

L)  Antidiarreico

Rp.              Tinct. Tormentillae                                        30

  Tinct. Belladonnae                                         05

  Tinct. Carminativae                     ad              50              (p.es. ric. F)

  D.S. Ingerire 3 p.d. 30 gtt. in un po¹ d¹acqua.

 

M) Antidiarreico

Rp.              Calc. carbonic. subt. pulv.                             100

  D. ad scat. S. Più volte al dì una punta di coltello.

 

N) Antidiarreico

Rp.              UZARA                       (in gocce anche per bambini piccoli)

  D.S. Secondo foglio illustrativo

  Ind.            Stada

                    Arzneimittel AG, Stadastrasse

                    D-61118 Bad Vilbel

 

O) Antidiarreico

Rp.              Fruct. vaccinium mirtillus siccae                 100

  D.S. Decotto 3 c.m./1/2 l acqua 10 min. 3 p.d. 1 tazza (ev. mescolata con ricotta).                          

Non addolcire.

 

P)  Postdissenterico, dispeptico fermentativo

Rp.              Succus ribes nigrum                                     1000

  D.S. 1 bicchiere durante i pasti.

 

P1)               Ricostituente flora intestinale

Rp.              BACTISUBTIL                             (spore battero IP 5832; Escherichia coli)

  Cassella-med GmbH, D-50670 Köln

  D.S secondo le indicazioni del produttore.

 

6.11.4   Costipazione

Tutti i lassativi a lungo impediscono la peristalsi e peggiorano la disfunzione che dovrebbero guarire. Nelle seguenti ricette ho tentato di usare combinazioni che impediscono il meno possibile i movimenti peristaltici e per questo motivo mancano droghe come aloe, senna e altri.

Per l¹uso del Rhamnus (Frangulus) è da notare che la pianta recente è velenosa e quindi anche la tintura madre (TM). La Tintura officinale (Tinct.) invece è sempre preparato di corteccia stagionata ed è un ottimo lassativo in pratica senza effetti collaterali.

 

Q) Acuta (purga salinica)

Rp.              Sal (mirabilis) Glauberi              50

  D.S. Ingerire 1 c.t. in un bicchiere d¹acqua. Poi sostituzione di potassio (KCl)                                 

p.es. REKAWAN.

 

R) Acuta (purga oleosa)

Rp.              Ol. Rhizini                                    50

  D.S. Ingerire 1 c.m. Poi sostituzione di potassio (KCl) p.es. REKAWAN.

 

S)  Cronica (regolare)

Rp.              Semen lini contusus                    100            (Linusit Creola, Finck)

  D.S. 1Š2 c.m. la mattina con yoghurt, musliŠ Bere 1Š2 bicchieri d¹acqua.

 

T)  Lassativo

Rp.              TM Berberis                                 048            (cistifellea)

  TM Taraxaci                                                  048            (fegato)

  Tinct. Rhamni (franguli)                                024            (lassativo)

  TM Rhei                                                         024            (lassativo)

  TM Foeniculi                                                  024            (carminativo)

  TM Centaurii                                ad              200            (stomaco)

  D.S. In caso di necessità ingerire 80 gocce fino a 3 x dì in un po¹ d¹acqua tiepida.

 

U) Regolatore digestione

Rp.              TM Berberis                                 12              (cistifellea)

  TM Taraxaci                                                  12              (fegato)

  Tinct.Rhamni (franguli)                                 06              (lassativo)

  TM Rhei                                                         06              (lassativo)

  TM Foeniculi                                                  06              (carminativo)

  TM Centaurii                                ad              50              (stomaco)

  D.S. Ingerire 2 ml dopo i pasti in un po¹ d¹acqua.

 

U1)              Ricostituente flora intestinale

Rp.              BACTISUBTIL           (spore battero IP 5832; Escherichia coli)

  Cassella-med GmbH, D-50670 Köln

  D.S secondo le indicazioni del produttore.

 

U2)              Costipazione/Regol. flora intestinale

  Lactulosa (forma trasformata di lattosio; ³cibo² per diversi microrganismi della                             

flora intestinale).

  Diversi prodotti in diverse forme; chiedere al farmacista.

 

6.11.5   Proctite, Colite ulcerosa

 

V)  Proctite (infiammazione del retto)

Rp.              TM Chamomillae                                          (antinfiammatorio)

  TM Tormentillae                                                              (astringente)

  TM Rhei                     aa              ad              100            (lassativo)

  D.S. Ingerire mattina e sera 2 ml in un po¹ d¹acqua.

 

W)               Proctite, colite ulcerosa

Rp.              Fl. Chamomillae                                            (antinfiammatoria)

  Rad. Altheae                                                                     (mucillaginosa)

  Rad. Liquiritiae                                                                 (antinfiammatoria)

  Rhiz. Tormentillae     aa              ad              100            (astringente)

  f. Species S. decotto 1 c.m. 10 min. in 2 dl di acqua. Fare clistere 2 p.d.

 

X)  Clisma per proctite, colite

Rp.              Oleum Hypericis                         50

  Aeth. Chamomillae                                        0.5

  D.S. Clisma duraturo con 1 c.t. la sera.

 

X1) Antinfiammatorio intestinale

Rp.              WOBENZYM N                           (enzimi proteolitici: ananas, papaya, pancreas)

  Mugos Pharma GmbH + Co D - 82524 Geretsried (reperibile in farmacia).

  D.S Secondo le indicazioni del produttore.

 

X2)               Ricostituente flora intestinale

Rp.              BACTISUBTIL                             (spore battero IP 5832; Escherichia coli)

  Cassella-med GmbH, D-50670 Köln

  D.S secondo le indicazioni del produttore.

6.11.6   Emorroidi

Dopo aver controllato il funzionamento del fegato occorre spesso anche un relativo rimedio.

 

Y)  Cura base

Rp.              TM Chamomillae                                          (antinfiammatorio)

  TM Calami                                                                       (tonico amaro - vena porta)

  TM Foeniculi                                                                    (carminativo)

  Tinct. Rhamni (frangulae)                                               (lassativo)

  (TM Rusci aesculeati)                                  ad              100            (emazie vene costritt.)

D.S. Mattina e sera ingerire 1Š2 ml in un po¹ d¹acqua.

 

Z)  Compresse emorroidali

Rp.              TM Arnicae

  TM Chamomillae      aa              ad              50

D.S. 2 c.t./1/2 l acqua. Mattina e sera compresse per un¹ora, frequentemente da cambiare.

 

AA)              Pomata emorroidale

Rp.              Hamametum-Salbe                                       (Hamamelis, astringente)

  (Schwabe)

D.S. secondo le indicazioni del produttore.

 

AB)              Supposte contro emazie emorroidali

Rp.              Supposte RUSCORECTAL                          (Ruscus aesculeatus)

  (Searle)

D.S. Secondo le indicazioni del produttore.

 

6.11.7   Diverticolite

 

AC)             Cura base

Rp.              TM Arnica                                                      010

  TM Chamomillae                                          030

  TM Althaeae                                 ad              100

D.S. Ingerire 40 gtt. 3 volte al giorno in un po¹ d¹acqua tiepida.

 

AD)             Acuta

Rp.              TM Dioscorea                              30              (spasmolitico)

  TM Chamomillae                                          20              (antinfiammatorio)

  TM Altheae                                                     10              (muccilaginosa)

  TM Calami                                                     10              (tonificante)

  D.S. 3 p.d. 1Š2 ml

 

La terapia ortomolecolare propone le seguenti misure per diverticolosi/costipazione:

-   Vitamina C                0.5Š3 gr                singola dose mattutina cominciando con                                                                                                               mezzo grammo di acido ascorbico.

-   Complesso vit.B                                       0.4 mg di acido folico p.es. BURGERSTEIN                                                                        Vitamin B Komplex 50

-   Acido pantotenico      250 mg

-   Magnesio                   400 mg

-   Fibre vegetali            10Š20 gr               p.es. crusca di frumento con tanto liquido.                                                                                                             Iniziare con piccole dosi perché crea

                                                                       inizialmente flatulenza.

-   Flora intestinale                                        ev. correggere p.es. con BACTISUBTIL.

6.11.8   Appendicite

 

AE)              Aggiunta alla immediata cura medica!

Rp.              Tinct. Echinaceae                        20              (immunostimolante)

  Tinct. Dioscoreae                                          20              (spasmolitico)

  Tinct. Chamomillae                                       10              (antiinfiammatorio)

  Tinct. Agrimoniae                                          10              (antiinfettivo)

  D.S. 3 p.d. 1Š2 ml

6.11.9   Colite acuta

Vedi anche: Proctite, colite ulcerosa.

 

AF)              Colite acuta

Rp.              Tinct. Dioscorea                          30              (spasmolitico)

  Tinct. Tormentillae                                        20              (adstringente, stiptico)

  Tinct. Symphyti                                                                (emmolliente)

  Tinct. Altheae                                                                   (mucilaginoso)

  Tinct. Hydrastis                                                               (immunostimolante)

  Tinct. Agrimoniae      aa                                10              (antiinfettivo)

  D.S. 3 p.d. 2 ml

 

 

7.0  Malattie infettive del tratto gastrointestinale

Le seguenti malattie devono essere note al naturopata non perché li cura, ma perché possa indirizzare un cliente colpito al medico di soccorso per effettuare subito una diagnosi accertata.

 

Sono trattati i seguenti temi:

-  Colera.

-  Shigellosi (dissenteria batteriale).

-  Enterite infettiva.

-  Tifo addominale.

-  Paratifo.

 

7.1   Colera

Acuta diarrea/vomito dell¹intestino tenue.

 

Deficienza acqua/elettroliti può essere letale in poche ore. Spesso infezioni asintomatiche (emettitori).

 

Germe: batterio vibrio cholerae.

Incubazione: da poche ore fino a 5 giorni.

Infezione: solo uomo/uomo normalmente tramite acqua ³potabile², eventualmente alimentari, a contatto rarissimo. Diagnosi: tramite feci.

Divulgazione: endemico in India, Sud-est Asia, Africa.

Sintomi: 90% asintomatici, 10% diarrea medio grave, 1% sintomi drammatici:

-  Fortissima diarrea acquosa.

-  Senza febbre, spesso sottotemperatura 33Š30°C.

-  Essicosi con sete, guance e occhi ³vitrei², mani ³lavatrice².

-  Ipotonia, tachicardia, respiro piatto e irregolare.

-  Anuria.

-  Crampi dei polpacci (deficienza elettroliti).

 

Pronto soccorso: immediatamente liquidi con zucchero e brodo, stabilizzare la circolazione, clinica.

 

Prevenzione: risanamento dell¹acqua potabile, persone infettate in quarantena.

 

Vaccinazione: protegge al 50% dalla malattia ma non dall¹infezione ‹> emettitore.

 

Obbligo di denuncia: sospettoŠ emettitore.

 

7.2   Shigellosi (dissenteria batterica)

Diarrea acuta febbrile dell¹intestino crasso. Spesso come ordinaria diarrea, in casi gravi dolori addominali spastici e feci sanguinose/ con pus e muco.

 

Germi: batteri del tipo shigelle.

Incubazione: poche oreŠ 7 giorni.

Infezione: contaminazione direttamente uomo/uomo ad impiastro (emettitori) o oro fecale indirettamente via mosche.

Diagnosi: dalle feci.

Divulgazione: mondiale, epidemie sotto condizioni igieniche scarse.

 

Sintomi:

Infiammazione e ulcerazione del colon.

-  Forme leggere.

    -          Inizio improvviso con febbre, vomito, tenesmi (impulsi di defecazione duraturi, dolorosi, spastici).

    -          Diarrea sanguinosa/mucosa.

-  Forme tossiche simili al paratifo:

    -          Inizio improvviso con febbre, vomito, tenesmi.

    -          Diarrea sanguinosa/mucosa frequente (20Š40 p.d.)

    -          Essicosi per deficienza di acqua/elettroliti.

    -          Ogni tanto choc.

 

Pronto soccorso: immediatamente liquidi con zucchero e brodo, stabilizzare la circolazione, clinica.

 

Complicazioni: perforazione con peritonite, evoluzione a dissenteria cronica.

 

Immunità: dopo infezione per tempo ignoto solo per l¹esatto tipo di batterio.

 

Prevenzione: eliminazione adatta di feci di ammalati/emettitori; lotta alle mosche.

 

Obbligo di denuncia: sospettoŠ emettitori.

 

 

7.3   Enterite infettiva

Salmonellosi, infezioni alimentari.

Infiammazione dell¹intestino tenue causata da microrganismi in alimentari infetti. Spesso malattie di gruppi.

 

Salmonellosi: 1600 tipi di salmonelle note.

Germi: salmonelle enteriti, batteri intestinali, stafilo- e streptococchi, clostridie.

Incubazione: poche oreŠ 3 giorni.

Infezione: alimentare, prevalentemente carne, pesce, latte, formaggio, uova, gelato, raramente emettitori e ammalati.

Diagnosi: feci, vomito, resti alimentari.

Divulgazione: mondiale, più frequente d¹estate, malattia di gruppo.

 

Sintomi:

-  Diarrea acquosa ev. mucosa.

-  Spasmi addominali.

-  Se coinvolto lo stomaco: nausea, vomito, mal di stomaco.

-  Ev. temperatura aumentata.

 

Pronto soccorso: immediatamente liquidi con zucchero e brodo, stabilizzare la circolazione, clinica.

 

Complicazione: solo nei bambini e senescenti deboli, in caso di deficienza acqua/elettroliti: essicosi con collasso circolatorio fino a choc.

 

Immunità: manca a causa dei molteplici germi.

 

Obbligo di denuncia: sospettoŠ emettitori.

 

7.4   Tifo addominale

Infezione ciclica con batteriemia, infezione dell¹apparato linfatico dell¹intestino tenue in 4 stadi.

 

Germe: salmonella tifi.

Incubazione: 1Š3 settimane.

Infezione: uomo/uomo (emettitori) tramite acqua potabile e alimenti o direttamente a contatto. Strettamente legata alle condizioni sanitarie/igieniche. Solo 1/5 delle persone infettate si ammalano.

Diagnosi: 2 settimane nel sangue poi nelle feci ev. urina.

Divulgazione: mondiale.

 

Sintomi:

Durante l¹incubazione i germi popolano i nodi linfatici dell¹intestino tenue da dove si propagano. Ca. dopo 2 settimane scatta la malattia:

-  Stadio I; ³incremento²: prima settimana: infezione linfatica ‹> sangue: batteroemia; gonfiore tessuto linfatico dell¹intestino tenue; febbre in aumento ³a scala² fino 40Š41°C con mal di testa; spesso costipazione e bronchite (sbagli diagnostici!).

-  Stadio II: ³fastidio²: seconda settimana: necrotizzano i follicoli linfatici dell¹intestino tenue colpito e lo cicatrizzano.

    -          Paziente apatico e a terra.

    -          Febbre continua ca. 40°C.

    -          Lingua biancastra a ³W².

    -          Bradicardia, milza e fegato gonfio.

    -          Diarrea ³papposa².

    -          Roseole (piccoli areali rossi) sul ventre e torace laterale.

    -          Leucopenia, sedimentazione accelerata.

-  Stadio III: ³anfibolico² (oscillante): necrosi intestinale ‹> ³tumorale². Febbre mattutina bassa, serale alta.

-  Stadio IV: ³decremento²: guariscono ³necrosi tumorali², abbassamento litico della febbre, milza/fegato si sgonfiano, lunga riconvalescenza.

 

Pronto soccorso: somministrare immediatamente dei liquidi con dello zucchero e del brodo, stabilizzare la circolazione, clinica.

 

Complicazioni: nel III stadio possibili emazie intestinali, perforazione intestinale, peritonite, miocardite, polmonite, meningite, colangite, colecistite.

 

Letalità: con appropriato trattamento antibiotico ca. 1% (senza ca. 10%).

 

Prevenzione:

-  Quarantena per sospetti ammalati/infettati.

-  Disinfezione delle loro feci.

-  Immunizzazione attiva (vaccinazione) con effetto 60% per un anno e possibili reazioni febbrili.

 

Emettitori: 2Š5% degli ammalati emettono germi dopo 10 settimane dalla guarigione.

 

Immunità: quasi sempre a vita.

 

Obbligo di denuncia: sospettoŠ emettitori.

 

7.5   Paratifo

Infezione intestinale simile al tifo (salmonella paratifi A, B, C), ma più breve e meno pericolosa.

 

 

8.0  Malattie parassitarie del tratto gastrointestinale

Dopo un periodo di scomparsa, sembrano riguadagnare nuovamente terreno negli ultimi anni (senza contare terapisti e clienti fobici!). Prima di un trattamento far fare una diagnosi professionale in un laboratorio attrezzato.

 

Sono trattati i seguenti temi:

-  Ascaridi.

-  Oxiuri (enterobi).

-  Tricuri.

-  Trichinosi.

-  Cestodi (Teniadi).

-  Ricettario antiparassitario intestinale.

8.1   Ascaridi

Concime delle feci umane con uova di ascaridi (molto resistenti) possono infettare frutta e verdura e usano l¹uomo come ospite. Femmine ca. 30 cm, maschi ca. 20 cm.

 

Patogenesi: alimenti infetti in intestino tenue: uova ‹> larve ‹> vermi intestinali ‹> fegato ‹> cuore ‹> polmoni ‹> pareti alveolari ‹> laringe ‹> stomaco ‹> intestino tenue; sviluppo di femmine e maschi ‹> uova ca. dopo 70 giorni.

 

Sintomi: osservando il pellegrinaggio delle larve si capiscono diversi sintomi:

-  Larve nei polmoni: tosse irritativa, ev. febbre e reazioni allergiche (sostanze metaboliche larve).

-  Ascaridi nell¹intestino: mal di pancia, diarrea/costipazione alternata, mancanza di appetito, nervosismo, disturbi del sonno.

 

Complicazioni:

-  Se migrano nello stomaco: vomito di ascaridi.

-  Se migrano nel dotto biliare: ittero di chiusura.

-  Se migrano nell¹appendice: sintomi simili all¹appendicite.

-  Rotoli di ascaridi nell¹intestino tenue: ileo.

-  Morte all¹improvviso degli ascaridi (p.es. terapia): possibili crampi fino a choc.

 

Diagnosi: nelle feci uova (microscopio: vedi sotto), ev. eosinofilia ematica, ev. ascaridi nelle feci o nel vomito.

 

Terapia: dal medico, perché richiede medicamenti potenzialmente pericolosi e l¹esito non è garantito e dev¹essere controllato a causa di possibili crampi Š choc.

Cure aggiuntive ‹> ric. C), D).

 

8.2   Oxiuri (enterobi)

Specialmente nei bambini; infezione tramite polvere o ano-bocca; femmine dopo 40 giorni ‹> uova. Lunghezza 0.5Š1 cm, vivono nella mucosa dell¹intestino tenue. Di notte le femmine migrano nell¹ano per depositare le uova.

 

Sintomi: prurito ev. eczema all¹ano. Bambini di notte irrequieti, di giorno nervosi.

 

 

Diagnosi: spesso visibile a occhio nudo (vermi bianchi 1/2Š1 cm) sulle feci.

 

Terapia: durante la cura (spesso tutta la famiglia)

massima igiene:

-  Unghie corte, lavarsi spesso le mani.

-  Cambiare spesso la biancheria intima e le lenzuola e lavare a oltre 75°C.

-  Utilizzare mutande solide per evitare che i bambini si grattino l¹ano.

-  Usare soluzioni amare per evitare che i bambini si succhino le dita.

-  Tipici rimedi naturopatici sono aglio, aglio orsino, carote e semi di zucca.

-  ric. E)ŠI)

 

 

8.3   Tricuri

Prevalentemente in regioni tropicali e subtropicali, endemici anche in certe regioni europee. La patogenesi è uguale come per gli ascaridi. Il loro ³biotopo² è la mucosa del cieco e del colon. Raggiungono una lunghezza di 4 cm.

 

Sintomi: solo in caso di un forte attacco:

-  Diarrea/costipazione.

-  Dolori addominali.

-  Reazioni allergiche.

 

Diagnosi: uova nelle feci (microscopicamente).

 

Terapia: dal medico (istituto tropicale di Basilea).

 

8.4   Trichinosi

Vermi di mammiferi che si sviluppano da larve ingerite e persistono come larve nel tessuto muscolare. Provenienza normalmente dalla carne di maiale infetta non sufficientemente cotta. Raro, grazie all¹ispezione legale della carne.

 

Germe: trichinella spiralis.

 

Incubazione: 1Š30 giorni.

 

Infezione: larve incapsulate nella carne muscolosa che vengono liberate dai succhi gastrointestinali e si sviluppano come vermi. I maschi muoiono dopo la copulazione. Le femmine producono in pochi giorni ca. 1000 larve viventi che tramite sangue/linfa migrano nella muscolatura dove si incapsulano e possono sopravvivere fino a trent¹anni. Il ciclo ricomincia mangiando questa carne. Nell¹uomo bastano ca. 60 larve per generare sintomi specifici.

 

Diagnosi: larve nel sangue dal 9°Š28° giorno, dopo per biopsia muscolare.

 

 

Divulgazione: mondiale, molto raro in paesi con obbligo legale dell¹ispezione della carne.

 

Sintomi: 5°Š7° giorno: larve nell¹intestino:

-  Dolori addominali, diarrea.

-  Nausea, impulso di vomito.

Dopo 30 giorni: larve in migrazione.

-  Febbre alta, forti dolori mucolari.

-  Reazioni allergiche, edemi sul viso, eosinofilia.

 

Complicazioni: in casi gravi:

-  Meningoencefalite.

-  Trombosi, miocardite, complicazioni polmonari, collasso circolatorio.

-  Senza trattamento per 20% è letale, specialmente se è colpita la muscolatura del diaframma/intercostale.

 

Immunità: nessuna.

 

Prevenzione: ispezione legale della carne, sufficiente cottura specialmente della carne di maiale.

 

Terapia: dal medico.

 

 

8.5   Cestodi (Teniadi)

Parassiti intestinali in animali vertebrati. Nell¹uomo i più noti sono:

-  Tenia saginata (bovino) Š10 m.

-  Tenia solium (suino) 3Š5 m.

-  Diphyllobothrium latum (pesci) Š10 m.

-  Echinococcus granulosus o multilocularis (cane) raro (l¹uomo può diventare ³erroneamente² ospite intermediario).

 

Patogenesi: uova in feci ‹> oste intermediario: larve in tessuto muscolare (simile trichine) ‹> ingerimento da parte dell¹ospite: sviluppo del cestode nell¹intestino: testa ancorata nella parete intestinale, le ultime membra producono uova che migrano con le feci.

 

Sintomi: mancanti o scarsi; membra di cestodi che si muovono nelle feci. Ogni tanto:

-  Disturbi addominali.

-  Forme con perdita di peso e pallore.

-  Occhi ³alonati² di bambini (cerchi scuri e rughe).

 

Terapie: dal medico, ‹> ric. A), B)

 

8.6   Ricettario antiparassitario intestinale

I classici fitoterapeutici antiparassitari come:

-  Aspidium filixmas (felce) recente.

-  Oleum chenopodii.

-  Tanacetum vulgare.

Nelle dosi efficaci come antiparassitari sono tossici, possono causare lesioni persistenti e hanno altri effetti collaterali più scomodi dei prodotti sintetici. Di conseguenza riporto di seguito solo ricette meno nocive e consiglio di servirsi del medico e dei suoi preparati sintetici.

 

Sono trattati i seguenti temi:

-  Cestodi, teniadi.

-  Ascaridi.

-  Oxiuri.

8.6.1     Cestodi, teniadi

 

A)  Cestodi, teniadi

Rp.              LOMESAN

  (Bayer)

  D.S. Secondo le indicazioni del produttore.

 

B)  Cestodi, teniadi

Rp.              Sem. Cucurbitae non decort. conc.              5 gr/kg peso corporeo.

  D.S. Mescolare con latte/miele. Mangiare la mattina a digiuno in 2 porzioni.                                   

Dopo 2Š3 ore 2 cucchiai da minestra di olio di ricino come purga.

8.6.2     Ascaridi

(aggiuntiva alla cura medica)

 

C) Ascaridi: Cura base:

Rp.              TM Matricaria discoideae           500

  D.S. 2 p.d. 4 ml per 1Š2 mesi.

 

D) Ascaridi: Cura aggiuntiva

Rp.              TM Matricariae discoideae

  Tinct. Rhamni (franguli)

  TM Rhei   aa              ad                                50

  D.S. 2 volte alla settimana la sera 4 ml per 1Š2 mesi.

 

 

(aggiuntivo alla cura medica)

 

E)  Oxiuri attivi:

Rp.              1 spicchio di aglio tritato

  1/4 l di latte

  f. decotto. Clisma duraturo ogni settimana.

 

F)

Rp.              TM alii ursini                                50

D.S. 6 ml in un po¹ d¹acqua 1 ora prima del clisma come sopra.

 

G) Oxiuri: cura base:

Rp.              TM Matricaria discoidea             500

  D.S. 2 p.d. 4 ml per 1Š2 mesi.

 

H) Oxiuri: cura aggiuntiva

Rp.              TM Matricariae discoideae

  Tinct. Rhamni (franguli)

  TM Rhei   aa              ad                                50

  D.S. 2 volte alla settimana la sera 4 ml.

 

I)   Oxiuri inattivi (bambini)

Rp.              2 carote rec.

  D.S. Mangiare ogni mattina o bere il succo.

 

 

9.0  Patologia del fegato

Sono trattati i seguenti temi:

-  Visita del fegato.

-  Malattie epatiche in generale.

-  Disturbi infiammatori epatici.

-  Disturbi degenerativi del fegato.

-  Tumori epatici.

-  Ricettario cole-epatico.

9.1   Visita del fegato

Sono trattati i seguenti temi:

-  Visita corporea del fegato.

-  Visite complementari del fegato.

-  Visite alternative del fegato.

    -          Vene di medusa.

9.1.1     Visita corporea del fegato

Sono trattati i seguenti argomenti:

-   Indicazioni ispettive.

-   Percussione/palpazione.

-   Auscultazione ³a graffio².

 

9.1.1.1     Indicazioni ispettive

Per disfunzioni epatiche s¹intende:

-  Colore giallastro della scleri e del derma.

-  Lingua, labbra ³laccate²

-  Uomini: pelo pubico e ³seni² come le donne: (incapacità del fegato per catabolismo estrogeni).

 

 

9.1.1.2     Percussione/palpazione

Per determinare grandezza/forma:

-  Limite superiore: forte percussione; normalmente 11Š13 cm sotto la linea mediaclavicolare.

-  Limite inferiore: palpazione; normalmente non palpabile perché sull¹intersezione medioclavicolare/arco costale inferiore.

9.1.1.3     Auscultazione ³a graffio²

Variazione del suono nello stetoscopio ³graffiando² sopra il limite epatico (discutibile).

 

 

9.1.2     Visite complementari del fegato

-   La sonografia permette delle indicazioni per il ³fegato grosso², cisti, cirrosi, ipertonia vena porta, tumori e una prima impressione sullo stato epatico.

 

-   Con disturbi epatici acuti si trovano aumentati i valori degli enzimi sierali ematici come AST (aspartataminotransferasi, vecchio SGOT) e ALT (Alaninaminotrasferasi, vecchio SGPT).

 

-   Nei disturbi epatici cronici si trovano i valori delle proteine sierali ematiche: aumentano le gammaglobuline e diminuiscono le albumine.

 

-   Se le cellule epatiche sono lese (e mancanza di Vit. K) si trova un tempo ridotto di coagulazione (tromboplastina, Quick-Test).

-   In caso di epatite acuta è aumentato il Fe ematico.

 

-   In caso di un disturbo metabolico di carboidrati nel fegato il test di galattosio diventa positivo.

 

-   Con la punzione del fegato si determinano aberrazioni tessutali epatiche.

 

-   Con la laparoscopia si osserva tramite una sonda ottica la superficie, il colore e la forma del fegato.

 

9.1.3     Visite alternative del fegato

-   Con l¹ispezione alternativa si osserva un colore giallastro dell¹atrio boccale, lingua e palato molle e l¹indice epatico (marcatamente piegato lateralmente).

 

-   Osservazione di un ³gobbo epatico² (secondo Mayr).

 

-   Punto d¹allarme del fegato secondo l¹agopuntura Fe14:

     sulla linea mammillare nel 6° spazio intercostale.

 

9.1.3.1     Vene di medusa

(ipertensione Vena porta)

 

 

9.2   Malattie epatiche in generale

Per tutti i disturbi epatici è da marcare che spesso sono coinvolti in processi patologici di altri organi:

-  Infezioni.

-  Cardiovascolari.

-  Metabolici.

-  Di gravidanza.

-  Intossicazioni.

 

I disturbi epatici si esprimono spesso tramite cambiamenti di forma e/o estensione del fegato e raramente con dei dolori (solo se pressione sulla capsula di tessuto connettivo).

 

I sintomi epatici ³diretti² sono spesso (non sempre) scleri e derma giallastri, urina marrone, feci biancastre. Altri sintomi sono spesso non specifici come:

-  Stanchezza, inappetenza, intolleranza a grassi.

-  Nausea, pienezza.

-  Prurito, dolori articolari.

-  Disturbi addominali superiori.

 

9.3   Disturbi infiammatori epatici

Sono trattati i seguenti argomenti:

-  Epatiti virali.

-  Epatite cronica.

9.3.1     Epatiti virali

Malattia infettiva epatica acuta con numerosi sintomi generali comuni anche se provocati da germi di vario tipo (A, B, C, D, E).

 

Evoluzione dell¹infezione: classica è l¹epatite con ittero (pelle giallastra) anche se il 50% delle epatiti non crea ittero. Si distinguono tre stadi:

- Stadio prodromale (preitterico): sintomi generali come disturbi addominali, inappetenza, nausea, vomito, intolleranza verso il fritto, grassi, alcool, nicotina.

Ogni tanto sintomi ³influenzali² con temperature 37,5Š38,5, e dolori articolari.

Ogni tanto esantemi e/o emantemi.

Poi passaggio allo stadio itterico: con urina marrone scuro e feci ³argillose².

 

-   Stadio itterico: scleri (ed ev. derma) giallastra, spesso migliora lo stato soggettivo, fegato (ev. anche milza) ingrandita e sensibile a pressione. Spesso oliguria. Spesso anitterico!

Tipici valori patologici di laboratorio.

 

-   Stadio postitterico: inizia spesso con una fase di poliuria. I valori di laboratorio si normalizzano man mano.

Fegato e milza ancora palpabili.

Anche dopo che l¹ittero è sparito ci vuole sorveglianza del paziente fino a che i valori di laboratorio (bilirubina, transaminasi) si sono normalizzati.

 

Terapia: meglio in clinica (a digiuno, riposo forzato) con alimentazione parenterale (glucosio). Dopo ev. cura fegato.

‹> ric. A)ŠD)

 

 

 

Più di sei mesi con degli indicatori dell¹epatite senza marcato miglioramento.

I sintomi sono diffusi.

 

Cause: spesso secondario dell¹epatite virale (10% dei casi acuti ‹> cronici), ma pure forme medicamentose/tossiche e abuso/intolleranza di alcool.

Il sistema immunitario intatto di una persona sana elimina le cellule epatiche infettate; in casi di difesa immunitaria debole non lo fa più.

In certe forme si sospettano anche dei processi autoimmunitari: il sistema immunitario attacca le cellule sane del tessuto epatico

 

Forme: cronica persistente: sintomi di epatite senza peggioramento per anni e buona possibilità di guarigione, raramente ‹> cronica progrediente (aggressiva): peggioramento a scatti che può diventare cirrotica.

 

Sintomi: fegato spesso ingrandito/indurito ev. milza ingrandita. Altri sintomi diffusi come: capacità ridotte, stanchezza, pressione addominale sup. dx., nausea, intolleranza a cibi pesanti.

 

Terapie: secondo la gravità del caso dieta e fitoterapia, nella forma progrediente ev. cortisone (simile ‹> ³cirrosi²), intersterone.

‹> ric. E), F)

9.4   Disturbi degenerativi del fegato

Sono trattati i seguenti argomenti:

-  Cirrosi epatica.

-  Fegato grasso.

-  Fegato leso per abuso di alcolici.

-  Fegato leso di gravidanza.

-  Fegato leso da medicamenti.

9.4.1     Cirrosi epatica

Malattia cronica progrediente del fegato che distrugge il tessuto epatico (necrosi). Il tessuto distrutto viene sostituito dal tessuto connettivo, che indurisce e impedisce la circolazione sanguigna nel fegato. Questo causa ipertonia nel sistema della vena porta e crea i seguenti effetti:

-   Tentativo di neoformazione di anastomosi e dilatazione di vene (varicose).

-   Prevalentemente dell¹esofago: 30Š50% di pazienti cirrotici muoiono di emazie esofagali.

-   Varici intorno all¹ombelico (caput medusae).

-   Accumulo di liquido nell¹addome (fino a 20 litri) causa uscita del liquido dal sistema capillare per via dell¹ipertonia della vena porta (ascite).

 

 

Cause: la più frequente è l¹abuso di alcool, possibile anche come conseguenza di epatite virale o cronica (autoimmunitaria), malattie cardiache e raramente disturbi di ritenzione ferro (emocromatosi), rame (Morbo di Wilson) e glicogene.

 

Sintomi: non caratteristici come nausea, mancanza d¹appetito, stanchezza, perdita di capacità, meteorismo, disturbi mestruali, di potenza virile (come epatite cronica). Ev. varici esofagali, caput medusae, ascite. Spesso si notano anche anomalie dermiche:

-   Naevi: capillari ³a ragnatela² in viso, collo, petto.

-   Eritemi palmari: rossore simmetrico al palmo delle mani/piedi (ipercircolazione per via di sostanze vasodilatanti a causa di ipertensione della vena porta).

-   Anomalie di pelazione: (maschi) perdita di pelo sotto le ascelle/sul ventre a causa del disturbato catabolismo ormonale nel fegato.

-   Lingua/labbra ³laccate².

-   Teleangiestasie in parti esposte alla luce (vasi dilatati).

-   Vitiligo: spec. dopo raffreddamento: macchie bianche.

-   Anomalie delle unghie: biancastre, bombate.

versi in una forma attiva decompensata: peggioramento/sintomi in seguito al consumo di alcool, carica fisica, infezioni fino ad ittero, ascite e ottusamento di coscienza (fino al coma epatico; il collasso del fegato non catabolizza più le sostanze tossiche per il cervello).

 

Terapia: forma compensata inattiva: divieto di alcool, lavoro fisico solo modico, dieta ricca di proteine e vitamine secondo l¹appetito del paziente. Forma attiva decompensata: come sopra ma inattività fisica e aggiunta complesso Vit. B. Secondo la patogenesi il medico prescrive cortisone, antibiotici e sostanze immunosoppressive o intersterone.

‹> ric. G)

9.4.2     Fegato grasso

Deposito di grasso nel tessuto epatico (oltre 50%) spesso in seguito a errori dietetici.

 

Cause: alcolismo, diabete mellito, sovranutrizione.

 

Sintomi: fegato ingrossato non indurito, pressione nella regione epatica, ev. dolori minori.

 

Prognosi: se causato da alcolismo può diventare cirrotico.

 

Terapia: secondo la causa, astinenza dall¹alcol, riduzione di dieta calorica: meno carboidrati (anche l¹alcool è un carboidrato) e grassi.

‹> ric. H)

 

9.4.3     Fegato leso per abuso di alcolici

Deposito di grasso, necrosi di cellule epatiche, infiammazioni, formazione di areali ialini (corpuscoli di Mallory).

 

Sintomi: disturbi psichici (delirium tremens), ogni tanto febbre, vomito, diarrea, anche ittero/epatite.

 

Prognosi: se non interrotto l¹abuso: cirrosi. In caso di riuscita astinenza si nota una sorprendente capacità di rigenerazione epatica.

 

Terapia: programma di astinenza (AA ‹> alcolisti anonimi).

‹> ric. G)

 

9.4.4     Fegato leso dalla gravidanza

Nell¹ultimo terzo della gravidanza può evolversi un¹epatite con pochi sintomi; salvo il prurito.

Molto raramente succede un ittero che si evolve come fegato grasso e insufficienza epatica che può essere letale.

‹> ric. G)

9.4.5     Fegato leso dai medicamenti

Lesioni prevedibili per certi medicamenti (dipendente dalla dose complessiva) e poco prevedibili per altri medicamenti indipendentemente dalla dose.

9.5   Tumori epatici

-  Carcinoma epatico primario: spesso in seguito a una cirrosi con fegato ingrossato con noduli, ipertensione della vena porta, dolori al dorso e spalle e febbre.

 

-  Metastasi: ca 1/3 dei tumori maligni possono divulgare in metastasi epatiche: stomaco, intestino, polmone, mammella, esofago, tiroide, cistifellea.

9.6   Ricettario cole-epatico

Sono trattati i seguenti argomenti:

-  Epatite virale.

-  Epatico generale.

-  Ittero.

-  Epatite cronica.

-  Disturbi degenerativi del fegato.

-  Fegato grasso.

-  Sostanze ortomolecolari in disturbi epatici.

9.6.1     Epatite virale

 

A)  Epatite virale (stadio viroattivo)

Rp.              Aeth. Lavanda             0.5

  Aeth. Melaleucae                         0.5

  Aeth. Myrrhae                              0.5

  Aeth. Eucalipti                              0.5

  Aeth. Bergamottae                       0.5

  Aeth. Niaouli                                 0.5

  Mass. supp.                ad              100

  F. supposte XL D.S. Cura per i primi 10 gg: mettere una supposta ogni sera.

  Cura a partire dall¹11 giorno: mettere una supposta ogni 2 giorni (10 supposte).

  Continuare la cura: mettere una supposta ogni 4° giorno (10 supposte).

  Terminare la cura: mettere una supposta la settimana (10 supposte).

 

B)  ³Immunostimolante²

Rp.              TM Babtisia                10

  TM Phytolacca                             10

  TM Echinacea ang.                      15

  TM Absinthi Hb                            10

  TM Myrrhae               ad              50

  D.S. Come digestivo: ingerire dopo i pasti 3 x al giorno 1 pipetta in un po¹                      

d¹acqua tiepida.

 

9.6.2     Epatico generale

 

C) ³Epatico²

Rp.              TM Cardui Mariae     20

  TM Cynara Scoly.                       20

  Aeth. Mentae pip. gtt. XX

  TM Taraxaci              ad              100

  D.S. Come aperitivo: ingerire prima dei pasti 3 x al giorno 1 pipetta in un

  bicchiere d¹acqua.

9.6.3     Ittero

 

D) Ittero

Rp.              Tinct. Rhiz. Leptandrae virg

  Tinct. Rhiz. Hydrastis

  Tinct. Rad. Taraxaci

  Tinct. Hb. Chelonae glabrae

  Tinct. Cort. Chionanthi virg fad.  Aa ad         100

  D.S. 1 ml ogni due ore finché i sintomi persistono.

9.6.4     Epatite cronica

 

E)  Epatite persistente

Rp.              TM Cardui Mariae     20

  TM Cynara Scoly.                       20

  Aeth. Mentae pip.       gtt.             XX

  TM Taraxaci              ad              100

D.S. Come aperitivo: ingerire prima dei pasti 3 x al giorno 1 pipetta in un bicchiere d¹acqua.

 

F)

Rp.              LEGALON

Secondo le indicazioni del produttore.

9.6.5     Disturbi degenerativi del fegato

 

G) Cirrosi, fegato grasso, fegato leso

Rp.              LEGALON

Secondo le indicazioni del produttore.

9.6.6     Fegato grasso

 

H) Fegato grasso, aggiunta

Rp.              CYNARIX

D.S. secondo le indicazioni del produttore.

9.6.7     Sostanze ortomolecolari in disturbi epatici

In disturbi epatici sono da controllare ed eventualmente da somministrare:

-   Vitamina A o Betacarotene se sono coinvolti disturbi di metabolismo lipidico. Dosi terapeutiche sono da 10¹000Š40¹000 U.I. di vitamina A, corrispondenti a 3Š12 mg di Betacarotene. Vitamina A è da somministrare sotto controllo medico. È p.es. contenuto in olio di pesce HALIBUT (Adroka AG, CH-4123 Allschwil) in 7¹500 U.I. per capsula.  La betacarotene è meno critica perché non viene accumulata nell¹organismo (p.es. BURGERSTEIN Betacarotin 6 mg o 15 mg).

 

-   Zinco nella forma organica se sono coinvolti i disturbi enzimatici (transaminasi). Le dosi terapeutiche sono indicate con 20Š100 mg (p.es. BURGERSTEIN Zinkvital 15 mg per pastiglia, o UNIZINK 50 mg per pastiglia).

 

 

10.0     Patologia della cistifellea

Sono trattati i seguenti temi:

-  Visita.

-  Litiasi (calcoli).

-  Colecistite.

-  Colangite.

-  Discinesia colica.

-  Ictus dei dotti biliari.

-  Tumori dei dotti biliari/cistifellea.

-  Ricettario cistifellea.

10.1 Visita

-  Ispezione: scleri/derma giallastra?

-  Palpazione: solo se ingrandita è palpabile sotto il bordo inferiore del fegato.

-  Sonografia: dimensione e posizione della cistifellea, ev. calcoli e lumen dei dotti biliari.

-  Radiografia: a contrasto per forma e funzione di cistifellea e dotti biliari e calcoli.

10.2 Litiasi (calcoli)

Colecistolitiasi: calcoli nella cistifellea.

Coledocolitiasi: calcoli nei dotti biliari.

25% sopra 60 anni, donne più frequente.

 

 

Causa:

Disturbi metabolici (sovraproduzione colesterolo, ipotiroidismo), obesità, gravidanza variano la composizione della bile che crea cristallizzazione di colesterolo/bilirubina che formano granuli/calcoli.

 

Sintomi:

Ca. 50% senza sintomi (muti). Altri accusano sintomi non specifici come nausea mattutina, pressione addominale sup. dx., lievi dolori dorsali/spalla dx., intolleranza a cibi come fritti, leguminose, uova sode, caffèŠ che viene spesso interpretato come un disturbo gastrico.

 

Coliche serali/notturne dopo errori dietetici, carica psichica o intasamento di un calcolo in un dotto:

-  Dolori atroci spastici addominali sup. con irradiazione nel dorso, spalla, ev. braccio dx.

-  Spesso nausea/vomito.

-  Tensione nella difesa o mancanza del riflesso della muscolatura addominale dx. sup.

-  Se chiusura del coledotto (ictus chloledochi) ‹> ittero, se chiusura del dotto cistico (ictus cystici) no.

 

Terapia:

In caso acuto lasciare al medico o ad un naturopata con esperienza che useranno medicamenti antidoloriferi/spasmolitici (Belladonna, Dioscorides, Morfine), ma anche neuralterapia o agopuntura. Digiuno durante un attacco.

 

 

Nella dieta consigliata sono da limitare i cibi difficilmente digeribili, caffè, alcool, specie ³calde² o che richiedono tanta bile per digerire (p.es. fritti).

C¹è da curare una digestione regolare ev. con l¹aggiunta di acque minerali leggermente coleattivanti/lassative. Si può tentare di ³sciogliere² i calcoli con rimedi fitoterapeutici.

Cure (prudenti) fisici come applicazione di calore, fango, onde corte possono essere d¹aiuto,

‹> ric. B), C). Se non bastano questi rimedi: colecistectomia.

 

10.3 Colecistite

Infiammazione della cistifellea o infettiva (dal duodeno) o indotta dai calcoli ³irritanti².

 

Sintomi:

Febbre, dolori addominali dx. sup. e indicatori ematici d¹infiammazione (leucocitosi, ³sfasamento sin.², sedimentazione accelerata).

In caso di ³brividi a scuotimento² e tensione notevole della difesa si deve sospettare una cistifellea suppurata con rischio di peritonite. Immediatamente pronto soccorso.

 

Terapia:

Ev. antibiotici. Per il resto come ‹> litiasi. In casi cronici (indotti normalmente di litiasi) sono da eliminare i calcoli (colecistectomia) dopo aver applicato i rimedi antinfiammatori.                 ‹> ric. A)

10.4 Colangite

Infiammazione dei dotti biliari causati dalle infezioni batteriche in seguito ad impedimenti del deflusso biliare (calcoli, distrofia della papilla di Vater).

 

Sintomi: in caso acuto come colecistite, ma con ittero, in caso cronico sintomi meno marcati e l¹ittero può mancare.

 

Terapia: simile a ‹> litiasi e ‹> colecistite.

10.5 Discinesia colica

Disturbo dei movimenti della cistifellea, dotti colici, sfintere di Odd. Donne più afflitte che uomini, spesso sincronizzate con il ciclo mestruale.

Prima della diagnosi bisogna strettamente escludere variazioni organiche.

 

Sintomi: simili a ‹> litiasi.

 

Terapia: ‹> ric. D).

10.6 Ictus dei dotti biliari

Chiusura/impedimento dei dotti biliari intraepatici o estraepatici. Sintomo di malattia a monte.

 

Cause:

-  Intraepatici: metastasi nel fegato o medicamenti.

-  Estraepatici: calcoli, tumori, infiammazioni dei dotti biliari.

 

Sintomi:

Simili a ‹> litiasi. Se l¹impedimento si trova nel dotto colico si forma un ittero, se è nel dotto cistico no.

 

Terapia:

Minuziosa ricerca della malattia a monte (p.es. carcinoma del pancreas).

 

10.7 Tumori dei dotti biliari/cistifellea

Spesso maligni.

 

Sintomi:

Inizialmente non specifici e spesso diagnosticati come ‹> litiasi (spesso in concomitanza). Quando si aggiungono sintomi specifici (anemia, perdita di peso, ittero, fegato ingrandito) spesso si trovano già metastasi epatiche.

10.8 Ricettario cistifellea

Sono trattati i seguenti temi:

-  Colecistite.

-  Colelitiasi.

-  Spasmolitici.

-  Discinesia/distonia colica.

-  Sostanze ortomolecolari per colelitiasi.

10.8.1   Colecistite

 

A)  Colecistite

Rp.              TM Altheae                 040

  TM Taraxaci

  TM Mahoniae

  TM Euonymi

  TM Chionanthi aa      ad              120

D.S. 3 p.d.2 ml

10.8.2   Colelitiasi

 

B)  Colelitiasi: cura base

Rp.              TM Altheae                 40

  TM Boldo

  TM Hydrastis

  TM Cheloniae

  TM Chionanthi aa      ad              120

D.S. 3 p.d. 2 ml

10.8.3   Spasmolitici

 

C) Spasmolitico

Rp.              Oddibil                                          (fumaria)

  (L. Merckle, D-7902 Blaubeuren)

D.S. 4Š6 pastiglie in caso di coliche.

 

C1)              Spasmolitico

Rp.              Tinct. Belladonnae     10

D.S. 6Š8! gtt. fino a 5 volte al giorno.

 

C) Spasmolitico

Rp.              Tinct. Dioscorides     50

D.S. 20 gtt. ogni 2 ore fino all¹esaurimento della colica.

10.8.4   Discinesia/distonia colica

 

D) Discinesia/distonia colica

Rp.              TM Petasite                100

D.S. 3 p.d. 1 ml

10.8.5   Sostanze ortomolecolari per colelitiasi

Vitamina E                    400Š800 mg              Protezione della colelitiasi e può sciogliere calcoli.

Vitamina C                   1 gr                              Allenta i sintomi.

Taurina                         1 gr                              Ruolo importante nel metabolismo biliare.

 

 

11.0     Patologia del pancreas

Sono trattati i seguenti temi:

-  Visita.                                                             -   Carcinoma pancreatico.

-  Pancreatite acuta.                                         -   Disturbi funzionali endocrini.

-  Pancreatite cronica.                                      -   Ricettario malattie pancreatiche.

11.1 Visita

Non accessibile a palpazione/percussione.

-  Ispezione delle feci: in caso di insufficienza pancreatica: feci ³pastose²/²pappose², brillanti di grasso, odore pungente.

-  Sonografia: dimensione, posizione e struttura pancreatica.

-  Enzimi ematici e urinari: amilasi - misurazione.

-  Diagnostica funzionale endocrina: misurazione della glicemia e test di tolleranza glucosio per la produzione insulinica.

-  Diagnosi funzionale esocrina: test di secretina: prelievo di succo pancreatico dal duodeno con sonda e analisi.

-  Analisi delle feci: analisi di lipidi non digeriti (steatorrea) e proteine non digeriti (creatorrea) nelle feci.

11.2 Pancreatite acuta

Infiammazione del pancreas da forme lievi fino letali.

 

Cause:

Spesso nelle malattie biliari o nell¹alcolismo ma anche nelle infezioni (epatite, orecchioni), disturbi metabolici (p.es. iperfunzione surrenale), calcoli nei dotti pancreatici o ferite.

 

Sintomi:

Il pancreas è gonfio in modo edematoso con dei focolai. Ristagno di fermenti digestivi con una tendenza all¹autodigestione e necrosi (in casi gravi).

-  Disturbi metabolici: malassorbimento, feci di massa.

-  Dolori addominali sup.: di colpo dopo pasti abbondanti fino al dorso con vomito e meteorismo.

-  In casi gravi choc! tensione nella difesa nell¹addome sup. ca. 25% letale. Immediatamente pronto soccorso senza spostare il paziente.

 

Terapia:

In forme lievi basta la sostituzione di fermenti pancreatici con dei medicamenti (enzimi proteolitici contenenti estratti di pancreas). In fase acuta servono spesso selenio in forma organica 200Š300 mcg. Normalmente cura dal medico.

11.3 Pancreatite cronica

Distruzione di tessuto pancreatico con progrediente lesione della funzione.

 

Cause:

Spesso si sviluppa da una forma acuta. Possibile abuso di alcolici o impedimento di deflusso davanti alla papilla di Vater per via di calcoli biliari.

 

Sintomi:

Mancanza dei fermenti pancreatici nell¹intestino tenue induce maldigestione/malassorbimento. La distrofia pancreatica può anche causare diabete mellito.

-  Dolori recidivi addominali sup. prevalentemente dopo i pasti (ma anche duraturi) con irradiazione nel dorso/fianchi.

-  Nausea, vomito, pienezza, diarrea, costipazione, intolleranza a determinati cibi (p.es. alcool, grassi, latteŠ).

-  Nello stadio avanzato maldigestione/malassorbimento, feci grasse, edemi per mancanza proteine e deperimento fisico.

 

Terapia:

Malattia a monte. Nel frattempo sostituzione di fermenti pancreatici con medicamenti (enzimi proteolitici contenenti estratti di pancreas). In fase acuta serve spesso selenio in forma organica 200Š300 mcg.

 

 

In terapia ortomolecolare si somministra spesso:

-  BCAA (Branched-chain amino-acids): valina,

    isoleucina, leucina) da 1Š10 grammi.

-  Arginina (aminoacido) 1.5Š6 gr.

-  Ornitina (aminoacido) 2Š3 gr.

 

 

11.4 Carcinoma pancreatico

Significativo aumento negli ultimi 50 anni.

5° posto nella statistica letale dei tumori.

 

Patogenesi:

Il carcinoma (normalmente nella testa pancreatica)

comprime e chiude il dotto colico con ictus choledochus.

 

Sintomi:

Inizialmente non specifici come nausea, meteorismo, diarrea, poi dolori addominali sup. con irradiazione del dorso, ittero senza febbre, diminuzione di peso.

 

11.5 Disturbi funzionali endocrini

Trattato nel capitolo endocrinologia (diabetes mellitus).

 

11.6 Ricettario malattie pancreatiche

(vedi anche ‹> endocrinologia, diabetes mellitus).

 

Sono trattati i seguenti temi:

-  Sindrome duodeno-cole-pancreatico.

-  Sostanze ortomolecolari per patologie pancreatiche.

11.6.1   Sindrome duodeno-cole-pancreatico

 

A) Sindrome duodeno-cole-pancreatico, dispepsia

Rp. TM Carvi

  TM Foeniculi

  TM Absinthii

  TM Millefolii               aa              ad              100

  D.S. Ingerire prima di ogni pasto 2 ml in acqua calda.

11.6.2   Sostanze ortomolecolari per patologie pancreatiche

In terapia ortomolecolare si somministra spesso:

-   BCAA (Branched-chain amino-acids): valina, isoleucina, leucina da 1Š10 grammi.

-   Arginina (aminoacido) 1.5Š6 gr.

-   Ornitina (aminoacido) 2Š3 gr.

-   Selenio in forma organica 200Š300 mcg.

-   Enzimi proteolitici contenente estratto pancreatico resistenti ai succhi gastrici fino a 20 gr.

 


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