Medicina popolare

per autodidatti

 

 

agosto 4, 2005


Indice della pagina

 

1.0 Prefazione

2.0 Stress psichico

       2.1 Introduzione

                  2.1.1 Motivi di stress psichico

                  2.1.2 Classificazione sullo stress

                  2.1.3 Fonti di stress psichico

       2.2 Tipi di stress

                  2.2.1 Stress organico

                  2.2.2 Stress emotivo

                  2.2.3 Stress relazionale

                  2.2.4 Stress sociale

                  2.2.5 Conflitti tra  i precedenti

3.0 Tattiche e strategie di gestione conflittuale

4.0 Strumenti anti-stress

       4.1 Retrospettivi

                  4.1.1 Specchi bianchi e neri

                  4.1.2 Contabilità del tempo

                  4.1.3 Contabilità sui mezzi e le risorse

                  4.1.4 Analisi dei disturbi

       4.2 Previsionali

                  4.2.1 Obiettivi, scopi, mete

                  4.2.2 Mansionari, procedure

                  4.2.3 Esiti prevedibili

                  4.2.4 Programmi, piani

                  4.2.5 Budgets

       4.3 Operativi

                  4.3.1 Controlli, resoconti

                  4.3.2 Priorità

                  4.3.3 Time management

                  4.3.4 Carico/rilassamento

                  4.3.5 Decisioni

                  4.3.6 Rischi

                  4.3.7 Disturbi

                  4.3.8 Motivazione

5.0 Farmacologia anti-stress

PT 4.7

 

Patologia dello stress

 

© Peter Forster

Bianca Buser

 

Secondo Thibodeau & Patton

 

Pagine correlate: MmP 15.4

MmP 15

 

 

 

 

 

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INDICE: Patologia dello stress PT 4.7

 

1.0  Prefazione

2.0  Stress psichico

2.1   Introduzione

2.1.1      Motivi di stress psichico

2.1.2      Classificazione sullo stress

2.1.3      Fonti di stress psichico

2.2   Tipi di stress

2.2.1      Stress organico

2.2.1.1      Stressori organici

2.2.1.2      Reazioni fisiologiche dell¹organismo, sindrome di stress

2.2.1.2.1      Ipersecrezione glicocorticoidi (cortisole)

2.2.1.2.2      Ipersecrezione mineralcorticoidi (aldosterone)

2.2.1.2.3      Ipersecrezione catecolamine (adrenalina, noradrenalina)

2.2.1.2.4      Ipersecrezione ADH (antidiuretico)

2.2.2      Stress emotivo

2.2.3      Stress relazionale

2.2.4      Stress sociale

2.2.5      Conflitti tra organico, emotivo, relazionale e sociale

3.0  Tattiche e strategie di gestione conflittuale

 

4.0  Strumenti anti-stress

4.1   Retrospettivi

4.1.1      Specchi bianchi e neri

4.1.2      Contabilità del tempo

4.1.3      Contabilità sui mezzi e le risorse

4.1.4      Analisi dei disturbi

4.2   Previsionali

4.2.1      Obiettivi, scopi, mete

4.2.2      Mansionari, procedure

4.2.3      Esiti prevedibili

4.2.4      Programmi, piani

4.2.5      Budgets

4.3   Operativi

4.3.1      Controlli, resoconti

4.3.2      Priorità

4.3.3      Time management (gestione del tempo)

4.3.4      Carico/rilassamento

4.3.5      Decisioni

4.3.6      Rischi

4.3.7      Disturbi

4.3.8      Motivazione

 

 

5.0  Farmacologia anti-stress

 

 

 

1.0  Prefazione

Tempo fa mi sembrava di vivere in un mondo di fanulloni che giustificavano la loro malavoglia di fare qualsiasi cosa con ³l¹essere stressati². Il loro unico vero stress era invece la noia, che non solo non vedevano, ma nemmeno si immaginavano di poterne soffrire al punto da essere stupefatti della mia domanda in merito. In questi casi la terapia adatta sarebbe stata una ³anti-noia², ma non essendo un¹animatore, mi sarebbe stato difficile applicarla e così mi sono rimasti pochissimi clienti del genere.

 

Di un altro gruppo di clienti ho dovuto notare che facevano una grande fatica a gestire i minimi contrasti che poneva loro la vita. Con il tipico atteggiamento del ³tutto dovuto² ritenevano (e lo esprimevano in continuazione) che in fondo ³l¹inventore del mondo² avesse sbagliato tutto. Il loro maggiore impegno si concentrava nel voler pacificare le ambivalenze tra valori sociali e pulsioni biologiche negli altri e in sé; impresa che, secondo il mio concetto di vita, è inutile, vana, destinata a fallire e fonte di continuo stress psichico. Anche di questi me ne sono rimasti pochi, grazie alla mia incomprensione sul loro concetto di vita; ma ammiro parecchi di loro perché hanno trovato la strada per fare i loro difficili compiti della vita; non hanno avuto più bisogno di me da quando non trattano più come malattia i contrasti sociali/biologici ma la vivono come una condizione umana da gestire bene o male.

 

La maggior parte dei miei clienti attuali con lev relative patologie ha invece dei problemi molto concreti di frustrazione con dei sintomi somatici. Non ne vedono nei problemi quotidiani una malattia, né prendono la loro difficile infanzia come tale, ma si rendono conto che:

-  Sono momentaneamente sopraffatti dagli eventi.

-  Limitati da scomodi condizionamenti.

-  Dispongono di strumenti poco taglienti.

-  Sono rimaste loro poche risorse.

-  Da utilizzare con maggior criterio ed economicamente.

-  Hanno una gran voglia di liberarsi di questo tessuto restringente.

 

 

 

Sotto queste condizioni mi trovo a mio agio nel dare un colpo di mano e a rendere un servizio oltre alle pure tecniche acquisite nel mio mestiere; sempre basandomi su un principio insegnatomi da mia sorella, esperta nell¹ambito psichiatrico, che si raccomanda di non affrontare questi temi prima che ³la pressione del disagio² sia sufficientemente forte da indurre il cliente a chiedermi un consiglio ³espressis verbis²! Altrimenti lo privo della possibilità di riuscirci da solo, con tutti gli effetti motivanti e quindi lo indebolisco, il che è decisamente antiterapeutico.

 

Con questo spirito ho stilato la seguente dispensa, ricordandomi di mia nonna che mi insegnò:

-  Che le difficoltà della vita sono da affrontare e da gestire.

-  Che si può crollare sotto il peso ma anche rialzarsi.

-  Perché la sfida è l¹impulso per la crescita.

-  Il cambiamento, il suo motore.

-  L¹ambivalenza della natura e della cultura una condizione umana.

 

2.0  Stress psichico

Vengono trattati i seguenti temi:

-  Introduzione.

-  Tipi di stress.

2.1   Introduzione

Vengono trattati i seguenti argomenti:

-  Motivi di stress psichico.

-  Classificazione.

-  Fonti di stress.

 

2.1.1     Motivi di stress psichico

L¹ambivalenza tra le diverse necessità e i desideri e la frustrazione delle scelte, là dove dei cinque atteggiamenti devi soprattutto respingerne quattro:

-   Sfida e noia.

-   Anti-tesi tra la voglia e il dovere (natura e cultura).

-   Gestione del piacevole e del giusto secondo l¹utilità.

2.1.2     Classificazione sullo stress.

Lo stress è classificato in:

-   Organico.

-   Emotivo.

-   Relazionale.

-   Sociale.

2.1.3     Fonti di stress psichico

Principalmente basate su:

-   Paura (emotivo).

-   Incertezza (relazionale).

-   Orgoglio (sociale).

-   ...

2.2   Tipi di stress

Vengono trattati i seguenti argomenti:

-  Stress organico.

-  Stress emotivo.

-  Stress relazionale.

-  Stress sociale.

-  Conflitti tra lo stress organico, emotivo, relazionale e sociale.

 

Le frustrazioni non sono delle malattie, ma delle condizioni umane. Si potrebbe classificarle, ma a livello sintomatico si esprimono spesso anche in altre categorie perché in realtà esse sono inseparabili. Allo schemino seguente ho aggiunto la classificazione secondo gli elementi delle antiche scienze: acqua, fuoco, aria e terra:

2.2.1     Stress organico

Vengono trattati i seguenti temi:

-   Stressori organici.

-   Reazioni fisiologiche dell¹organismo, sindrome da stress.

2.2.1.1     Stressori organici

-  Eccesso o deficienza di qualcosa di organico, emotivo, relazionale, sociale.

-  Spesso stimoli nocivi, spiacevoli, dolorosi, ma anche forti emozioni ³positive².

-  Minacce: paura, ansia; disgrazie: lutto, ira.

-  Soggettivo e situativo.

-  La maggior parte degli stressori è legata ad impulsi esistenziali o sensazioni come:

-                  Fame, sete e il contrario.

-                  Caldo, freddo.

-                  Rumore, puzza, luce, movimenti, silenzio, sterilità, buio, staticità.

-                  Percezioni tattili e di equilibrio rassicuranti e preoccupanti.

-                  Dolore ed estasi.

-                  Spaventi e monotonia.

 

2.2.1.2     Reazioni fisiologiche dell¹organismo, sindrome da stress

Sono trattati i seguenti argomenti:

-  Ipersecrezione glicocorticoidi (cortisole).

-  Ipersecrezione mineralcorticoidi (aldosterone).

-  Ipersecrezione catecolamine (adrenalina, noradrenalina).

-  Ipersecrezione ADH (antidiuretico).

Come promemoria, vi propongo di seguito il relativo modello fisiologico:

2.2.1.2.1     Ipersecrezione glicocorticoidi (cortisole)

                                      - Catabolismo proteine e lipidi tessutali.

                                      - Gliconeogenesi, iperglicemia.

                                      - Diminuzione linfociti e risposta immunitaria.

                                      - Diminuzione eosinofili e risposta allergica.

 

2.2.1.2.2     Ipersecrezione mineralcorticoidi (aldosterone)

Ritenzione Na e H2O ‹> ipervolemia, edemi.

 

2.2.1.2.3     Ipersecrezione catecolamine (adrenalina, noradrenalina)

                                      - Aumento frequenza cardiaca.

                                      - Aumento pressione.

                                      - Iperglicemia.

 

2.2.1.2.4     Ipersecrezione ADH (antidiuretico)

                                      - Diminuzione urina.

                                      - Ritenzione di acqua ‹> ipervolemia ‹> Ipertensione.

 

 

2.2.2     Stress emotivo

-   Immagine di sé stessi (autoimmagine ideale) e contrasti con essa.

     -              Caso (grazia, disgrazia) verso destino (determinismo) e mia la alleanza con il caso o la fata.

     -              Io, i miei valori e le mie pulsazioni.

     -              Autonomia e dipendenza.

     -              Responsabilità e menefreghismo.

     -              Competenza e impotenza.

 

-   Bisogni e soddisfazioni emotive:

     -              Autoctone: immagine ideale di sé stessi.

     -              Relazionali: verso persone emotivamente vicine.

     -              Sociali: nei miei ruoli contrastanti e le pretese degli altri.

 

-   Speranze, sogni, preoccupazioni.

2.2.3     Stress relazionale

-   Simpatie, antipatie, indifferenza.

-   Generosità ed avarizia.

-   Immagine relazionale e contrasti con essa.

-   Esclusività ed eternità nelle relazioni.

-   ³Mio, tuo, nostro² e divergenze relazionali.

-   ³Giochi² e rituali relazionali.

-   Certezze, sorprese, avventure, illusioni, delusioni relazionali.

-   Gelosia e invidia relazionale.

2.2.4     Stress sociale

-   Libertà, uguaglianza, fraternità, costrizione, elitarismo, menefreghismo.

-   Immagine sociale (di ruolo) e violazioni.

-   Valori e tabù.

-   Sicurezze e sfide.

-   Ruoli, posizioni.

-   Equilibrio/squilibrio di compiti, responsabilità, competenze.

-   Conflitti di ruoli.

-   Solidarietà e distanziamento.

-   Successo e insuccesso.

-   Elitarismo e qualunquismo.

-   Orgoglio, invidia sociale.

-   Potere e impotenza.

-   Opportunismo e opposizione.

-   Libertà e costrizione (condizionamenti).

2.2.5     Conflitti tra organico, emotivo, relazionale e sociale

Piacevole, soddisfacente, giusto e utile sono in eterno conflitto e creano ambivalenze impacificabili. Nella situazione concreta bisogna spesso sceglierne una, il che significa subire la frustrazione delle tre negate. Meglio non decidersi sempre per la medesima.

 

 

3.0  Tattiche e strategie di gestione conflittuale

Io gestisco sia i miei valori sia le mie pulsazioni in modo vivibile per tutti e tre con diversi atteggiamenti, strumenti o comportamenti:

 

-  Paralisi (finto morto) e panico.

-  Rituali e scemenze.

-  Previsione e revisione.

-  Anarchia e pianificazione.

-  Intuito e ragionamento.

-  Resistenza ed opportunismo.

 

4.0  Strumenti anti-stress

Gli strumenti ³anti-stress terapeutici² più consueti ai diversi livelli sono:

-  Diversi tipi di psicoterapie come colloqui terapeutici.

-  Bioenergia.

-  NLP: programmazione neurolinguistica.

-  Tecniche di visualizzazione.

-  Psicoanalisi.

-  Tecniche distensive muscolari e respiratorie.

-  Rimedi ³anti-stress².

-  Tantissimi altri.

Tutti sintomatici e descritti esaurientemente nelle relative opere che formano delle intere biblioteche. Il loro concetto comune è all¹incirca ³come mi tiro fuori dalla merda². Per chi ci si trova dentro e per chi trova quasi tutto merda questo concetto è certamente di primordiale importanza. Di questo non parlerò o parlerò poco, perché esistono miriadi di offerte su tali ³aiuti² e non mi sento concorrenziale. Inoltre, mi sento a disagio trattando le sfide della vita come se fossero una malattia.

 

Un altro approccio, meno noto negli ambienti della naturopatia, è come evitare meglio ³la merda² o almeno ³come gestirla meglio² ed è di provenienza piuttosto manageriale (campo in cui se ne intendono di stress e della propria gestione). Citerò parecchi ³strumenti² allo scopo di mettere a disposizione delle varie idee applicabili per delle problematiche molto diverse.

 

Come terapista consiglio di provarle man mano tutte, per dei piccoli compiti personali. Ci vogliono la carta, la matita, la mente e un po¹ di tempo indisturbato. Strada facendo s¹impara quale strumento si presta meglio per certe problematiche e si dispone di ³compiti² parziali da consigliare a certi clienti per la prossima volta. Molto presto si dividono così le pecore piagnucolose da quelle che intendono dare anche del proprio (come, fra l¹altro, ogni bravo terapista). Solo che come relazione terapeutica, questa non funziona se il terapista dà del proprio e il cliente non ne ha la minima intenzione.

 

Sono trattati i seguenti temi/strumenti:

-  Retrospettivi

-  Previsionali

-  Operativi

4.1   Retrospettivi

Punto della situazione, riconoscere la problematica. Le tecniche retrospettive/analitiche hanno un senso pratico solo se vengono usate come strumento per delle previsioni e dei controlli operativi.

 

Vengono trattati i seguenti argomenti:

-  Specchi bianchi e neri.

-  Contabilità del tempo.

-  Contabilità sui mezzi e le risorse.

-  Analisi dei disturbi.

4.1.1     Specchi bianchi e neri

Annotare per 2 settimane gli eventi disturbanti (quantificati), poi per altre 2 settimane gli eventi gratificanti.

Classificare secondo gli ³elementi² e l¹importanza. Cosa è evitare e che cosa è cercare?

4.1.2     Contabilità del tempo

Elenco delle attività annue (mensili) e abbinamento delle relative ore impiegate (8760 p.a.; 730 p.m.).

Dove impiegare più e meno ore?

4.1.3     Contabilità sui mezzi e le risorse

Con la stessa procedura come per il tempo, viene elaborata la contabilità dei soldi, della proprietà, del personale degli altri mezzi e delle risorse.

4.1.4     Analisi dei disturbi

Elencare i più frequenti disturbi sugli argomenti sopraindicati e classificarli secondo la gerarchia del fastidio e dellimportanza.

Programma sull¹eliminazione/elusione dei disturbi con degli eventuali esercizi e delle preparazioni.

 

4.2   Previsionali

Le tecniche previsionali hanno un senso solo se si rispettano le risorse attualmente disponibili; altrimenti creano un ulteriore stress per via della sensazione d¹incapacità durante le fasi di realizzazione. Le risorse disponibili si possono rilevare dalle retrospettive analitiche.

 

Vengono trattati i seguenti argomenti:

-  Obiettivi, scopi, mete.

-  Mansionari, procedure.

-  Esiti prevedibili.

-  Programmi, piani.

-  Budget.

4.2.1     Obiettivi, scopi, mete

-   Quantificati e controllabili.

-   Fattibili con dei piccoli passi (a tappe).

4.2.2     Mansionari, procedure

Compiti, responsabilità, competenze (diritto) operative, dispositive, gestionali.

4.2.3     Esiti prevedibili

Susseguenze e parallelismi, conseguenze e sinergie.

4.2.4     Programmi, piani

Durate e termini; risorse finanziarie, materiali, personali; comunicazione.

4.2.5     Budget

Tempo, liquidità, risorse.

4.3   Operativi

Le tecniche operative richiedono come base delle previsioni sensate, altrimenti rimangono attivismo senza alcuno scopo.

 

Vengono trattati i seguenti argomenti:

-  Controlli, resoconti.

-  Priorità.

-  Time management (gestione del tempo).

-  Carico/rilassamento.

-  Decisioni.

-  Rischi.

-  Disturbi.

-  Motivazione.

4.3.1     Controlli, resoconti.

Di programmi e budget; successi e insuccessi (serali, settimanali, mensili, annui).

4.3.2     Priorità

Classificare le attività per urgenza e importanza, poi fare una lista con la deduzione di sequenza.

 

4.3.3     Time management (gestione del tempo)

-   La mattina per 5...10 min.: fissare solo dei termini in tempo. Classificare in gruppi. Lasciare il tempo per gli imprevisti.

-   Dopo aver finito un compito, cancellarlo e scegliere il prossimo.

-   La sera 5 min. riportare con i compiti non fatti.

4.3.4     Carico/rilassamento

Prevedere periodi di rilassamento giornaliero, settimanale e annuo.

4.3.5     Decisioni

Non prendere nessuna decisione senza lasciare delle alternative (se no è costrizione!); elencare vantaggi/svantaggi/rischi per ogni alternativa. Se la decisione è presa, non riprenderla, se non per delle esigenze esistenziali.

4.3.6     Rischi

Classificarli in materiali, emotivi, relazionali, sociali con grado ³esistenziale², ³dannoso², ³fastidioso², ³eccitante².

4.3.7     Disturbi

Evitare quelli piccoli e frequenti; affrontare subito quelli fastidiosi spontanei; eliminarli o accettarli (se il santo non vale la candela).

4.3.8     Motivazione

Creare/cercare situazioni gratificanti; chiarire subito delle situazioni ambigue; risolvere dapprima le piccole faccende noiose; poi le medie faccende opprimenti.

 

 

5.0  Farmacologia anti-stress

Normalmente un cliente stressato chiede dei medicamenti che sopprimano i suoi sintomi emotivi e/o fisici provenienti dallo stress. Questi sintomi possono indicare una situazione di spiccata simpatotonia (iperattività, sovraccarico, eccitazioneŠ) o già una situazione di esaurimento (cedimento, impotenza d¹azione, stanchezza cronicaŠ).

Spesso si notano anche delle alterazioni smisurate o discoordinate dei due stadi e/o una bassissima tolleranza a delle variazioni ambientali.

 

L¹esperienza terapeutica dimostra che stranamente:

-  Clienti adrenergici chiedono (o si automedicano) spesso con dei rimedi ³tonificanti² come se avessero paura di cadere in una vagotonia (recupero) mentre

-  clienti colinergici (esauriti) chiedono (o si automedicano) spesso rimedi ³calmanti² come se avessero paura di cadere in una simpatotonia (iperattività).

-  Quasi nessuno chiede un rimedio che aumenti la capacità di tolleranza (normatonia).

 

Come terapista è facile cadere in questa trappola e rinforzare il sintomo, rispettivamente non notare che invece occorrerebbe una maggiore tolleranza operativa tra l¹isterismo e la rassegnazione.

 

L¹altra trappola è di basarsi troppo sulla farmacologia; può servire molto nel caso acuto, per aiutare a uscirne da una situazione insopportabile, ma non cambia la relazione del cliente con la sua realtà, la quale è la causa del suo stress.

Finché il cliente non riesce o ad accettare una situazione o a cambiarla in un senso meno conflittuale, non c¹è guarigione. E che medicamento propongo a quei miei clienti che si stressano in continuazione, perché ³la realtಠnon corrisponde alla loro immagine morale?

 

Il capitolo ³PT 3.1 Malattie del sistema nervoso² presenta in sufficienza delle proposte relative ad una medicazione dei diversi sintomi dello stress. La tabella susseguente elenca i diversi ingredienti:

 

                                           normotonico

 

Rimedio                  vago.                   simp.     dose giornaliera

 

Piper methist.         xxx        xx                         p.es. KAVAFORM, KAVASEDON

Avena                                    xxx                       Tinct. Š10 ml

Canapa                   x            xx                         Tinct. sera Š2 ml

Iperico                     x            xx                         Tinct. Š10 ml

Passiflora               x            xx                         Tinct. Š6 ml

Scutellaria              x            xx                         Tinct. Š3 ml

Tiglio                                     xx                         infuso Š1 l

Luppolo                   xx          x                           Tinct. sera Š1 ml

Valeriana                xx          x                           Tinct. sera Š5 ml

Camomilla             xx          x                           infuso Š1/2 l

Lavanda                  xx          x                           Tinct. Š3 ml

Micronutrienti                       xx          x             p.es. 1 BEROCCA

Damiana                               xx          xx           Tinct. mattina Š2 ml

Ginseng                                xx          x             Tinct. mezzogiorno Š5 ml

Piscidia                                 x            x             Tinct. Š3 ml

Cola                                      x            xx           Tinct. mattina Š5 ml

Rosmarino                           x            x             O.E. 1 gt. dopo i pasti

Caffè                                                   xx           Š4 tazze

Tè nero                                                 x                Š 5 tazze

 

 


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