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Fitoterapia / Galenica
4.4 Crollo circolatorio (choc) PT

 

Patologia e terapie
.php .html .pdf GoogleDocs Patologia Terapia Circolatorio Choc

 
Peter Forster & Bianca Buser

Cura, illustrazioni, collegamenti:
Daniela Rüegg

 

Contesto → Sintesti AF 4.0 Indice MmP 14 CSA: Malattie vascolari Lucidi MmP 14.3 Ricettario vascolare

1.  Choc circolatorio

Lo choc è un cedimento circolatorio provocato da diversi fattori, ma con sintomologia simile:
  • l'approvvigionamento ematico periferico viene ridotto con relativa malnutrizione dei tessuti.
  • Se lo stato prosegue per poco tempo (< ca. 10 min.) non ci sono conseguenze rilevanti per l'organismo,
  • altrimenti subentra:
    • Ipossia (mancanza di ossigeno) nei relativi tessuti.
    • Accumulo di metaboliti tossici (acido lattico, acido anidrico).
    • Acidosi dei tessuti.

2.  Sintomi dello choc

Fase iniziale


Fase compensatoria

Fase decompensata

Il paziente è irrequieto e si sente male fino allo svenimento.
La microcircolazione periferica è disturbata al punto che nei capillari si formano microtrombi con irriversibili lesioni tessutali negli organi colpiti.

Indice dello choc
La relazione polso/sistole supera 1 (secondo Allgöwer). Si misura la relazione tra polso e sistole (pressione superiore): polso diviso sistole:

3.  Percorso dello choc

Lo choc inizia con:

Questi eventi chiamano per riflesso le misure di regolazione compensatoria.

Fase compensatoria
Come reazione a ipovolemia, vasodilatazione, insufficienza cardica l'organismo risponde con:

Tramite queste misure l'organismo:

Se si riesce ad intervenire durante questa fase con misure adatte, lo choc può essere interrotto con buon successo, altrimenti l'organismo entra in fase decompensata con probabili lesioni irriversibili.

Fase decompensata


Fibrinothrombo

La prolungata mancanza di ossigeno nei tessuti periferici libera delle istamine (ormoni tessutali) che provocano i seguenti effetti:

Tutto questo porta alla formazione di microtrombi che otturano la circolazione capillare.
Il consumo eccessivo di trombociti e di fattori di coagulazione in periferia aumenta il rischio di emazie negli organi centrali dell'organismo.

Le tossine metaboliche non escretate possono ledere anche il centro vasomotorio (nel midollo allungato); il tono dei vasi colpiti si abbassa e

 
Queste lesioni rimangono irriversibili anche se si riesce ancora a fermare lo choc in questa fase di decompensazione. Se non si riesce a bloccarlo neanche in questa fase, il destino prosegue ineluttabilmente con:

4.  Cause e tipi di choc

Il crollo circolatorio (choc) può avere diverse cause:

Sono trattati i seguenti argomenti:
Choc ipovolemico Choc cardiogeno Choc settico Choc anafilattico Choc neurogeno (traumatico)

4.1  Choc ipovolemico

Cause


Bursa pastoris

Sintomi

 

Soccorso
Ambulanza! Nel frattempo mantenere artificialmente il lavoro cardiaco e respiratorio. Oltre alle misure comuni in presenza di qualsiasi choc si tenta:


Rp.: Soluzione bilanciata
Acqua H2O 1litro
Sale da cucina NaCl 3.5gr
Bicarbonato di sodio 2.5gr
Cloruro di potassio 1.5gr p.es. REKAWAN
Glucosio 20gr se non disponibile anche fruttosio, miele.
D.S.Bere quanto possibile in piccole porzioni.

Abbreviazioni



Un'ottima alternativa è il consumo di brodo (animale o vegetale) con pane.

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4.2  Choc cardiogeno


Emboli polmonari

Cause

Sintomi
I sintomi generali sono simili a quelli dello choc ipovolemico:

 

Sintomi particolari sono:


Sarothamnus scoparius

Soccorso
Ambulanza! Nel frattempo mantenere artificialmente il lavoro cardiaco e respiratorio. In contrasto allo choc ipovolemico non si sostituiscono i liquidi e si sdraia il paziente con busto eretto.
Se disponibili e usate da chi ha nozioni di patologia, fino all'arrivo dell'ambulanza possono servire:

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4.3  Choc settico

Causa
infezioni batteriche (come difterite, tifo). Le loro tossine metaboliche nella circolazione possono:

Ambulanza!
nel frattempo mantenere artificialmente il lavoro cardiaco e respiratorio. Secondo il caso il medico farà di tutto per fermare i meccanismi fatali su tutti i fronti aperti, ma spesso non riesce.

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4.4  Choc anafilattico


Reazione allergica smisurata a un antigene. Temuto da pazienti allergici (e dai loro medici) ai quali la puntura di un insetto o un'iniezione (specialmente intravenosa) può provocare un choc anafilattico.

 

Sintomi
Pochi secondi/minuti dopo il contatto con l'antigene:

Soccorso


Ambulanza! Nel frattempo mantenere artificialmente il lavoro cardiaco e respiratorio. Adrenalina per rinforzare la circolazione e calcio/cortisone per "tamponare" la reazione allergica ed eventualmente antistaminici (medico).
Se disponibili e usati da chi ha nozioni di patologia, fino all'arrivo dell'ambulanza possono servire:

Chi ha a che fare con persone allergiche: informarsi dal farmacista di fiducia anche su altri prodotti.

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4.5  Choc neurogeno

(choc traumatico). Per via di una disfunzione regolativa nervosa (vasomotoria, neurovegetativa).

Cause
Può essere provocato da:


Sintomi

Soccorso
Ambulanza! Nel frattempo mantenere artificialmente il lavoro cardiaco e respiratorio. Se disponibili e usati da chi ha nozioni di patologia, fino all'arrivo dell'ambulanza possono servire:

5.  Pronto soccorso

Ambulanza!
Nel frattempo mantenere artificialmente il lavoro cardiaco e respiratorio.



  1. Sdraiare il paziente e non stressarlo con comportamenti di panico!
    ° In caso di choc cardiaco, ferite toracali o craniali mantenere una posizione con il busto eretto.
    ° Per gli altri ev. con le gambe alzate.
  2. Proteggere il paziente dal troppo freddo/caldo.
  3. Calmare il paziente con voce rassicurante.

  4. Se disponibili e usati da chi ha nozioni di patologia, fino all'arrivo dell'ambulanza possono servire:
    • Se possibile una siringa duratura (farfalla) intravenosa (finché si riesce a trovare la vena), il medico di soccorso ne sarà grato.
    • Per choc ipervolemico: infusione di 0.9%NaCl (soluzione fisiologica).
    • Per choc anafilattico: antiallergico (p.es. calcio Calcium Sandoz ff, TAVEGIL o Cortisone).
    • Adrenalina: EpiPen (Trimedal) autoiniettore.
    • EFFORTIL, GLYCORAMIN per sostenere la circolazione.
    • Simpatotonici possono essere anche sberle o fortissime pressioni con l'unghia sul perineo.

6.  Diagnosi differenziale

Nel linguaggio comune i termini choc, coma, collasso, svenimento sono usati spesso senza grande differenziazione, sincope è usato per uno stato mentale alterato o di assenza breve, gli altri per tali stati più duraturi.
Comune a tutti è il sintomo di alterazione mentale per diversi motivi e con diverse forme. Lo choc in termini medici, ha come causa un crollo circolatorio (che dopo un certo tempo causa anche stati mentali alterati) mentre le altre patologie sovracitate sono originate da altre cause, portano a uno stato mentale alterato e possono avere come conseguenza anche dei crolli circolatori.

 

Sono trattati i seguenti argomenti:
Coma Sincope, svenimento Petit mal

6.1  Coma

Sono trattati i seguenti argomenti:
Alcolico Cerebrale Epilettico DiabeticoEpaticoUremico


Etilico


Causato dell'abuso di alcol.

Cerebrale
In seguito a disturbi cerebrali come emazie, ischemia, aumento di pressione del liquido cerebrospinale.

Epilettico
Dopo grandi attacchi epilettici.

Diabetico
In seguito a iper- o ipoglicemia.

Epatico
In seguito a cirrosi epatica.

Uremico
In seguito a insufficienza renale.

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6.2  Sincope, svenimento


Leggero collasso cardiovascolare causato da un disturbo di ripartizione ematica (ortostatico o psichico) con insufficiente approvvigionamento ematico cerebrale. Il paziente cade per terra, perde coscienza ed è pallido. Il polso è rallentato (raramente accelerato).
Basta sdraiare il paziente con le gambe leggermente alzate.

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6.3  Petit mal

"Piccolo" attacco epilettico con breve alterazione o perdita di coscienza, ma senza spasmi.
Collasso
Leggero cedimento circolatorio con perdita di coscienza senza indicazione della causa.

7.  Annessi

7.1  Impressum

4a edizione

da Patologia e terapia MmP Vol.II PT
Autori e relatori:
Peter Forster, medico naturista NVS, docente di "Materia medica Popolare" e terapista di tecniche corporee
Bianca Buser, terapista di tecniche corporee, aromaterapia e fitoterapia applicata.

Testo a cura di:

Consuelo Pini, Benedetta Ceresa, Mario Santoro

Impaginazione e stampa:

Laser, Fondazione Diamante, Lugano

Versione web:

Illustrazioni, collegamenti e cura di Daniela Rüegg

Cc by P. Forster & B. Buser nc-2.5-it
1a edizione 1996 2a edizione 2002 3a edizione 2009 4a edizione 2010

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7.2  Immagini


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7.3  Commenti

alla pagina PT / 4.4 Crollo circolatorio (choc): ev. cliccare sul titolo per stilare dei commenti.

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8.  Allegati

8.1  Pagine nel gruppo Patologia e Terapie PT:

❄ Dispense MmP: Patologia & Terapie 0.1 Patologia generale ♨ 0.1.1 Mutazioni cellulari ♨ 0.1.2 #Mutazioni tessutali 0.1.2.1 Infiammazioni ♨ 0.1.2.2 Neoplasmi ♨ 0.2 #Malattie umane FTP 2 0.3 #Introduzione alla psicopatologia PTO 3 0.4 Fitoricettario popolare ♨ 0.5 #Terapia ortomolecolare PTO 4 0.6 #Dietetica DT 1.1 Malattie infettive 1.2 Elementi di oncologia 2.1 Patologia e terapie dermiche: indici 2.1.1 Malattie e cure dermiche 2.1.2 Fitoterapia dermica 2.2 Malattie scheletriche 2.3 Malattie delle articolazioni 2.4 Malattie muscolari 2.5 Postura e movimento 3.1 Malattie del sistema nervoso 3.1.1 Diagnostica nervosa 3.1.2 Malattie del sistema nervoso centrale 3.1.3 Malattie di nervi periferici 3.1.4 Disturbi neurovegetativi 3.2 Malattie degli organi dei sensi 3.2.1 Malattie dell'occhio 3.2.2 Malattie dell'orecchio 3.3 Disturbi endocrini 4.1 Disordini del sangue 4.2 Malattie cardiache 4.3 Malattie vascolari 4.5 Malattie linfatiche 4.6 Malattie immunitarie 4.7 #Patologia dello stress 5.1 Malattie respiratorie 5.2 Apparato digerente 5.2.1 Bocca - esofago - stomaco 5.2.2 Intestino - infezioni - parassiti 5.2.3 Fegato - cistifellea - pancreas 5.3 Patologia metabolica e alimentare 5.4 Malattie urinarie / renali 5.5 #Patologia idroelettrolitica 5.6 #Patologia acido-alcalinica 6 Patologia procreativa 6.1 Malattie e terapie genitali 6.1.1 Infezioni genitali e malattie veneree 6.1.2 Disordini dell'apparato genitale femminile 6.1.3 Disordini dell'apparato genitale maschile 6.1.4 Fitofarmaci per l'apparato genitale femminile 6.1.5 Fitoterapia genitale 6.1.5a Immagini ricette: Malattie genitali 6.2 Crescita e sviluppo 6.2.1 Gioventù 6.2.2 Età avanzata 6.3 Patologia genetica Modulo/Titolo Sabbiera patologia

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© Cc by P. Forster & B. Buser nc-2.5-it
Proveniente da http://pforster.no-ip.org/~admin/pmwiki/pmwiki.php/PT/44
ultima modifica June 13, 2010, at 11:15 AM