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Medicina popolareper autodidatti
agosto 9, 2005 |
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Indice della pagina 1.0 Introduzione 2.0 Diagnostica
nervosa 2.1 Generalità 2.2 Riflessi
della testa 2.3 Riflessi
brachiali 2.4 Riflessi
addominali 2.5 Riflessi
delle gambe 3.0 Malattie
del sistema nervoso centrale 3.1 Patologia sistema nervoso centrale 3.2 Ricettario
sistema nervoso centrale 4.0 Malattie
di nervi periferici 4.1 Nevralgie 4.2 Lesioni 4.3 Paralisi e
paresi 4.4 Infezioni di
nervi 4.5 Disturbi
sensoriali 4.6 Ricettario
malattie di nervi periferici 5.0 Disturbi
del sistema nervoso in generale 5.1 Irrequietezza e
insonnia 5.2 Distonia
vegetativa (neurastenia) 5.3 Stati
depressivi 5.4 Mal di testa 5.5 Farmacologia
del sistema nervoso vegetativo 5.6 Ricettario
disturbi del sistema nervoso |
PT 3.1 Malattie del sistema
nervoso
Patologia, Terapia © Peter Forster Bianca Buser Pagine correlate: MmP 19 Patologia e terapie
di dolori DN2 |
INDICE: Malattie del
sistema nervoso PT 3.1
RL => Richter
Isolde: Lehrbuch für Heilpraktiker, Urban & Fischer, München
RA => Richter
Isolde: Atlas für Heilpraktiker, Urban & Fischer, München
1.0 Introduzione
2.0 Diagnostica nervosa
2.1 Generalità
2.1.1 Riflessi propri
2.1.2 Riflessi estranei
2.2 Riflessi della testa
2.2.1 Riflessi della pupilla
2.2.1.1 Apertura ³abituale² della pupilla
2.2.1.2 Forma
2.2.1.3 Differenza di apertura
2.2.1.4 Reazione
2.2.1.5 Riflesso alla luce
2.2.1.6 Reazione di convergenza
2.2.2 Riflesso ammiccante
2.2.3 Riflesso di strozzamento
2.3 Riflessi brachiali
2.3.1 Riflesso del bicipite
2.3.2 Riflesso radiale
2.3.3 Riflesso del tricipite
2.4 Riflessi addominali
2.4.1 Riflesso ventrale
2.4.2 Riflesso epigastrico
2.5 Riflessi delle gambe
2.5.1 Riflesso patellare (quadricipite)
2.5.2 Riflesso del tendine d¹achille (tricipite surae)
2.5.3 Riflesso plantare
3.0 Malattie del sistema nervoso centrale
(SNC)
3.1 Patologia SNC
3.1.1 Sclerosi multipla
3.1.2 Sindrome di Parkinson
3.1.3 Apoplessia (Ictus)
3.1.4 Paralisi progressiva
3.1.5 Tabes dorsalis
3.1.6 Morbo di Alzheimer
3.1.7 Meningoencefalite virale
3.1.8 Meningite batterica
3.1.8.1 Sepsis di meningococchi, aspetto facciale
3.1.8.2 Sepsis di meningococchi, aspetto gambe
3.1.8.3 Germi
3.1.8.4 Incubazione
3.1.8.5 Infezione
3.1.8.6 Diagnosi
3.1.8.7 Stadi
3.1.8.8 Sintomi
3.1.8.9 Complicazioni
3.1.8.10 Terapie
3.1.9 Epilessia
3.1.10 Tumori
cerebrali
3.2 Ricettario
sistema nervoso centrale
4.0 Malattie
di nervi periferici
4.1 Nevralgie
4.1.1 Sindrome
sciatica (Ischialgia)
4.1.1.1 Cause
per la sindrome sciatica
Compressione locale
Influenza cronica
Traumi
Malattie infettive
Veleni
4.1.1.2 Diagnosi
della sindrome sciatica
Indice di Lasègue
Stare sul tallone
Stare sulle punte
Riflesso tendine di Achille
4.1.1.3 Terapia
della sindrome sciatica
4.1.2 Nevralgia
del trigemino
4.1.3 Nevralgia
intercostale
4.1.4 Terapie
per Nevralgie
4.2 Lesioni
4.3 Paralisi
e paresi
4.3.1 Sintomi
di Horner
4.4 Infezioni
di nervi
4.4.1 Poliomielite
4.4.1.1 Germe
4.4.1.2 Incubazione
4.4.1.3 Infezione
4.4.1.4 Divulgazione
4.4.1.5 Sintomi
4.4.1.6 Stadi
di malattia con evoluzione grave
Preliminare
Stadio meningite o preparalisi
Stadio paralitico
Stadio di riparazione
Stadio stabile
Conseguenze tardive
4.4.1.7 Immunità
4.4.1.8 Complicazioni
4.4.1.9 Terapia
4.4.2 Herpes
zoster (Fuoco di Sant¹Antonio)
4.5 Disturbi
sensoriali
4.5.1 Controlli
di sensibilità
4.5.2 Tipi
di disturbi sensoriali
4.5.2.1 Disturbi
quantitativi
4.5.2.2 Disturbi
qualitativi (disestesia)
4.5.2.3 Disturbi
dissociativi
4.5.3 Terapie
4.6 Ricettario
malattie di nervi periferici
5.0 Disturbi
del sistema nervoso in generale
5.1 Irrequietezza
e insonnia
5.1.1 Fitofarmaci:
irrequietezza e insonnia
5.1.2 Integratori
alimentari contro l¹insonnia
5.2 Distonia
vegetativa (neurastenia)
5.3 Stati
depressivi
5.3.1 ³Esaurimenti
nervosi²
5.4 Mal
di testa
5.5 Farmacologia
del sistema nervoso vegetativo
5.5.1 Terminologia
5.5.2 Bilancio
vegetativo
5.5.2.1 Simpatotonia
e vagotonia
5.5.2.2 Normotonia
5.5.2.3 Prevalenza
parasimpatico (vagotonia, cholinergici) e simpatico (simpatotonia, adrenergici)
5.5.3 Effetti
farmacologici sul sistema nervoso vegetativo
5.5.3.1 Farmaci
5.5.3.2 Correzioni
squilibri
5.5.3.3 Correzione
eccessi
5.6 Ricettario
disturbi del sistema nervoso
1.0 Introduzione
Oltre a un breve saggio ³diagnostico² concernente i
riflessi (metodo semplice per testare certe funzioni del sistema nervoso) sono
trattati:
- Malattie
del sistema nervoso centrale.
- Malattie
del sistema nervoso periferico.
- Disturbi
generali del sistema nervoso.
2.0 Diagnostica
nervosa
Reazioni spontanee ad uno stimolo. I riflessi
fisiologici sono provocabili nella persona sana e quelli patologici nella
persona ammalata.
Certi riflessi sono provocabili nel sano in modo
debole, nell¹ammalato in modo forte.
Applicabile dal naturopata, perché pochi sono gli
strumenti necessari.
2.1 Generalità
Si usa l¹arco di riflesso per controllare il suo
funzionamento:
- Neurone
sensoriale afferente con ricettore.
- Neurone
intermedio.
- Neurone
motorio efferente con effettore (normalmente muscolo).
- Ev.
tratto piramidale a monte.
Si distinguono riflessi propri e riflessi estranei.
Lesioni dell¹arco di riflesso hanno come conseguenza
una diminuzione fino al completo sparire del riflesso. Lesioni dei tratti
piramidali a monte amplificano i riflessi propri e diminuiscono i riflessi
estranei.
Per valutare l¹intensità dei riflessi e la loro
deviazione si paragonano le reazioni a destra e a sinistra.
2.1.1 Riflessi
propri
Organo stimolato e organo di reazione sono omonomi
(normalmente muscolo). Visita con martello di riflesso: colpo sul tendine teso
di un muscolo crea reazione di contrazione.
Maggiormente applicati sono i riflessi di:
- Biceps
brachi
- Triceps
brachi
- Radius
- Patellare
- Achille
Segni patologici:
- Diminuzione
o mancanza di riflesso
- Aumento
del riflesso in diverse forme:
-Clonus
(contrazione ritmica) smorzante
-Clonus
³esterno²: lesione piramidale
2.1.2 Riflessi
estranei
Organo stimolato e organo di reazione non sono
omonomi (normalmente stimolo sulla cute, reazione in muscoli).
Visita con stuzzicadenti, pupilla con lampada. In
processi patologici i riflessi estranei si comportano spesso all¹inverso dei
riflessi propri.
Maggiormente visitati sono i riflessi:
- Pupille
- Ventre
- Epigastrico
- Plantare
del piede
- Riflesso
di strozzamento
2.2 Riflessi
della testa
I più usati sono:
- Riflessi
della pupilla
- Riflesso
ammiccante
- Riflesso
di strozzamento
Tutti e tre riflessi estranei.
2.2.1 Riflessi
della pupilla
Si verificano il riflesso sulla luce e il riflesso di
convergenza.
Prima e dopo il controllo dei riflessi si controlla
la geometria delle pupille:
- Apertura
- Forma
- Differenza
di apertura
- Reazione
- Riflesso
alla luce
- Reazione
di convergenza.
2.2.1.1 Apertura
³abituale² della pupilla
- Miosi
(piccola): età, paralisi o paresi del N. sympaticus nella regione del collo,
tumori, feriteŠ
- Midriasi
(grande): stimolazione del N. sympaticus, paralisi o paresi dell¹oculomotorio
(III N. cefalico).
2.2.1.2 Forma
Possibili deviazioni della forma rotonda. Innato
senza significato. Ev. indice per ferita, malattia o pupillotonia (midriasi,
ellittico, mancanza di riflesso luce su uno o due occhi).
2.2.1.3 Differenza
di apertura
Possibile differenza di apertura dx. e sin.
(anisocoria): deviazione della muscolatura dell¹iride dovuta a traumi,
cicatrici, lesione del N. sympaticus o malattia come irite o glaucoma o uso di
colliri in un solo occhio.
2.2.1.4 Reazione
I seguenti due controlli della reazione della pupilla
si eseguono per determinare un¹eventuale immobilità:
- Immobilità
riflessiva: il riflesso sulla luce manca, mentre la reazione di convergenza è
intatta: indicazione per ev. encefalite, paralisi o tabes dorsalis in fase
terminale sifilitica.
- Immobilità
assoluta: lesione nel nucleo dell¹oculomotorio (III nervo cefalico) o
nell¹efferente per la reazione della pupilla
2.2.1.5 Riflesso
alla luce
Si usa una lampadina non troppo forte per stimolare
la reazione delle pupille. Lo stimolo in un occhio fa chiudere fisiologicamente
tutte e due le pupille. Si controlla anche la velocità della reazione.
N. opticus, oculomotorio.
2.2.1.6 Reazione
di convergenza
Si avvicina p. es. l¹indice verso il naso osservando
la reazione della pupilla. Avvicinandosi, la pupilla si chiude (miosis).
N. opticus. oculomotorio.
2.2.2 Riflesso
ammiccante
Si avvicina velocemente un oggetto agli occhi; le
palpebre si chiudono.
2.2.3 Riflesso
di strozzamento
Impulso di vomito quando si tocca (con la spatola) il
palato posteriore.
N. glossofaringeo, N. vagus.
2.3 Riflessi
brachiali
Eseguiti con martello di percussione.
2.3.1 Riflesso
del bicipite
Percussione (indiretta) sul tendine del M. biceps
brachi in leggera flessione dell¹avambraccio: contrazione M. biceps ed ev.
flessione avambraccio.
C5/C6; N. muscolocutaneus.
2.3.2 Riflesso
radiale
Percussione sul bordo laterale del radio distale.
Leggera flessione dell¹avambraccio
C5/C6; N. radialis.
2.3.3 Riflesso
tricipite
Percussione sul tendine del M. triceps brachi sopra
l¹olecranon con avambraccio in flessione e braccio in estensione: contrazione
M. triceps ed ev. estensione dell¹avambraccio.
C6/C7/C8; N. radialis.
2.4 Riflessi
addominali
Eseguiti con stuzzicadenti.
2.4.1 Riflesso
ventrale
Striscio veloce dal fianco al centro del ventre in
posizione sdraiata con testa distesa: l¹ombelico si sposta sulla parte dello
striscio.
2.4.2 Riflesso
epigastrico
Striscio dalla mamilla direzione caudale: l¹epigastrio
si sposta sulla parte dello striscio.
2.5 Riflessi
delle gambe
Martello di percussione e stuzzicadenti.
2.5.1 Riflesso
patellare (quadricipe)
Percussione sul tendine patellare: contrazione M.
quadriceps ev. estensione della gamba.
L3/L4 N. femoralis.
2.5.2 Riflesso
del tendine d¹achille (tricipite surae)
Percussione sul tendine d¹achille: flessione
plantare.
S1/S2 N. tibialis.
2.5.3 Riflesso
plantare
Striscio sul plantare del piede dal tallone laterale
verso il mignolo e poi verso l¹alluce (evitando la giuntura base): flessione
plantare delle dita del piede. Se
avviene una flessione dorsale dell¹alluce o ³apertura a ventaglio² delle dita ‹>
³Babinski positivo²
chiarire: uremia, lesione piramidale, sclerosi
multipla, fino a ca. 2 anni di età, Babinski pos. è normale.
S1/S2.
3.0 Malattie
del sistema nervoso centrale (SNC)
3.1 Patologia
SNC
- Sclerosi
multipla
- Sindrome
di Parkinson
- Apoplessia
(ictus)
- Paralisi
progressiva
- Tabes
dorsalis
- Morbo di
Alzheimer
- Meningoencefalite
virale
- Meningite
batterica
- Epilessia
- Tumori
cerebrali
3.1.1 Sclerosi
multipla
1 caso per 1000 abitanti. Causa sconosciuta.
Patogenesi:
Focolai rossi/giallo grigiastri nel SNC provenienti
da alterazioni della glia, infiltrazioni e inspessimento dei vasi.
Sintomi:
(Triade di Charcot) nistagmo (tremore dell¹occhio),
linguaggio scandito, tremore intenzionale (raro in questa combinazione) e
riflessi ventrali anormali, paresi spastiche, disturbi vescicali e di potenza
virile, parestesie in diversi areali dermici.
Sviluppo:
Inizio con sintomi sub acuti tra i 15Š50 anni, più
spesso donne, disturbi motori e parestesie in gambe e braccia. Attacchi brevi
seguiti da periodi di miglioramento.
Prognosi:
ca. 25 anni; possibilità di camminare 8...15 anni.
Terapie palliative:
Ginnastica specifica, psicoterapia appropriata e
cambiamento di dieta migliorano lo sviluppo, antinfiammatori.
Terapie alternative:
Per la dieta ‹> Dr. Kousmine: (BIANCA)
Palliative si usa ogni tanto le stesse piante come
per il parkinsonismo: Passiflora, Belladonna, Hyoscyamus e Datura stramonium
‹> ric. A), B), C) e ³sindrome di Parkinson².
Personalmente uso per i miei pazienti e in agiunta a
ev. cure mediche:
- Enzimi
proteolitici come antinfiammatori per evitare ³attacchi² devastanti.
- Acidi
grassi essenziali in diverse miscele (lino, canapa, enotera, nigella, Š) per fornire ³materiale base² per le guaine
micliniche.
- Cauta
sorveglianza ed ev. somministrazione di integratori alimentari secondo la dieta individuale, specialmente B1, B6, B12,
AP, D, E; Ca, Mg, Zn, Se, Cu; d-FA, CIS.
3.1.2 Sindrome
di Parkinson
Degenerazione nel mesencefalo tra i 50Š60 anni.
Forma idiopatica:
Causa sconosciuta, dubitata combinazione di
genetica e ambiente.
Forma secondaria:
Conseguenza di altri disturbi come
arteriosclerosi cerebrale, encefalite, avvelenamento con mangano o monossido di
carbonio, abuso di neuroleptici o raramente traumi o tumori.
Sintomi:
Ipocinesi o acinesi (movimento ridotto o
mancanza di movimento), rigor (rigidità muscolare con fenomeno ³ruota
dentata²), tremor (4Š6 per sec.); Tutte queste manifestazioni si acutizzano a
riposo. Altri sintomi sono labilità affettiva e derma facciale ³unto².
Prognosi:
Sviluppo lento con pause. Morte spesso per
incidente (mancata reazione) o infetti.
Terapia:
Ginnastica e cura psichica appropriata e
preparazione al dopo.
Terapie alternative:
- Tinct.
Hb. Passiflorae 2 p.d. 1Š4 ml (anticonvulsivo)
- Tinct.
Belladonna: p.d. 5 gtt. o
Tremoforat (Klein)
- Tinct.
Hyoscyami: 3Š4 p.d. 10 gtt.
- Tinct.
Stramonii: 15Š40 gtt. p.d.
Bianca ed io usiamo spesso miscugli di acidi
grassi essenziali (lino, semi di canapa, enotera, nigella, lecitina, Ol. pesce,
Š) per fornire del ³materiale base² per la cosrtuzione di guaine micliniche.
Inoltre controlliamo costantemente tutti gli itegratori alimentari coinvolti
(B3, B6, B12, FOL; C, E; Se, Cu; FA, MET, CIS, TRE) e li somministriamo se
necessario.
3.1.3 Apoplessia
(Ictus)
Ematoma (rottura) o infarto (chiusura) di vasi
cerebrali che mettono fuori uso areali cefalici. Secondo la zona e l¹estensione
del difetto, le conseguenze possono essere l¹immediata morte o delle lesioni da
minori fino a gravi.
Cause:
Ipertonia ‹> rottura ed ematomi cefalici.
Arteriosclerosi ‹> stenosi o chiusure
emboliche di vasi.
Infarto:
Spesso notturno, paziente normalmente
allerte, polso elevato, respirazione normale, pallido, paralisi unilaterale e
disturbi di linguaggio, deglutizione, masticazione. Allarmi: disturbi
neurologici passeggeri.
Rotture di vasi:
Forti mal di testa, perdita di coscienza,
respirazione ronfante, faccia rossa e gonfia, tono muscolare e riflessi che
cedono. Morte entro ore o giorni.
Soccorso:
Immediatamente in ospedale.
Lesioni:
Infarti: paralisi (spesso emi-)
Rotture: paralisi e spesso demenza.
3.1.4 Paralisi
progressiva
In tempi remoti frequenti lesioni
post-sifilitiche.
Comincia con disturbi delle pupille e del
linguaggio e progredisce fino alla completa demenza.
3.1.5 Tabes
dorsalis
Come la paralisi progressiva lesione
post-sifilitica con parzialmente gli stessi sintomi. In più, movimenti incerti,
stordità, disturbi di defecazione e.a.
3.1.6 Morbo
di Alzheimer
Degenerazione della corteccia cerebrale tra
50...60 anni. Progressione fino alla completa demenza. Il cervello si riduce
fino a 1/3 del volume originale. I neuroni sono decomposti e sostituiti con
neurofibrille e placche.
La causa è incerta; si dubita un disturbo
metabolico o una malattia virale lenta.
Terapie sconosciute.
3.1.7 Meningoencefalite virale
Infiammazione delle meningi/encefalo
- Primaria:
infezione virale diretta dal sangue
- Para- o postinfettuosa: grazie a reazione
immunologica o altre malattie infettive.
Germi
Virale del tipo arbo-, echo-, Coxsackie-,
Herpes simplex, e altri.
Incubazione
9Š12 giorni.
Fonti
Primaria: zecche e zanzare.
Para-: morbillo, orecchioni, varicella,
rosolia, morbo di Pfeiffer ma anche dopo vaccinazioni contro la rabbia o il
vaiolo.
Diagnosi
Sangue o liquor.
Stadi
Inizialmente come influenza con febbre fino a
38šC, mal di testa, ossa, nausea. Poi aumenta la temperatura con forti mal di
testa e nuca e:
- disturbi
di linguaggio, ristagno, esantemi, gonfiore delle articolazioni
- rallentamento dei movimenti, svogliatezza,
disattenzione fino al coma
- Spasmi e paralisi fino allo stato
epilettico.
Terapie
Proibito per naturopati e obbligo di annuncio.
Malattia infettiva epidemica.
3.1.8.1 Sepsis
di meningococchi, aspetto facciale
Con emorragie gastriche (sangue nero nel tubo),
esantemi, labbra emorragiche.
3.1.8.2 Sepsis
di menigococchi, aspetto gambe
Esantemi, colorazione rosso-bluastro e parziale
necrosi.
3.1.8.3 Germi
Meningococchi, Escherichia coli, pneumococchi,
Haemophilus influenzae, mycobacterium tuberculosis e.a.
3.1.8.4 Incubazione
2...5 giorni.
3.1.8.5 Infezione
Il 5% della popolazione è portatore senza sintomi,
attaccano specialmente i bimbi.
3.1.8.6 Diagnosi
Sangue, liquor.
3.1.8.7 Stadi
Febbre fino a 40šC con forti mal di testa:
- Collo
bloccato causa mal di testa
- Opistotono:
crampo muscolatura dorsale
- Iperestesia:
stimoli che creano dolore
- Crampi e
paralisi
- Disturbi
di coscienza
- Esantemi
e sangue dalla pelle.
3.1.8.8 Sintomi
- Segno di
Kenig: seduto con gambe flesse (sciatica)
- Segno di
Lasègue: dolori tirando le gambe alzate
- Segno di
Brudzinski: alzando la testa passivamente crea dolore/resistenza e movimenti
spontanei ginocchio/anca.
3.1.8.9 Complicazioni
Possono essere attaccati diversi nervi come N.
ischiadicus, N. opticus, N. facialis, N. acusticus.
3.1.8.10 Terapie
Vietato ai naturopati e obbligo di annuncio.
3.1.9 Epilessia
Disturbo cronico cerebrale. Termine generico per
diverse forme.
Petit mal (piccolo male)
Attacchi brevi di perdita di coscienza. P.es.
smette di parlare e si assenta mentalmente per pochi secondi. Spesso dopo
malattia infantile con febbre alta. Non è un giudizio per ³inclinazione ad
epilessia².
Grand mal (grande male)
Forma drammatica di epilessia. Molti sentono
dei ³segnali² giorni prima dell¹attacco: euforia o ansia, percezione di
³lampi², colori, suoni. Il paziente impallidisce, occhi bloccati e spalancati,
spesso segue un urlo. Perde la coscienza e cade per terra, braccia e gambe si
irrigidiscono. Smette la respirazione e la faccia è cianotica. Spesso
defecazione. Dura 10...30 secondi.
Seguono convulsioni muscolari ritmiche,
inizialmente veloci, poi rallentano. Il paziente cerca di respirare con schiuma
davanti dalla bocca (spesso rossa, perché si è morsicato la lingua o la
guancia). Le convulsioni cessano dopo qualche minuto e il paziente si
addormenta profondamente per delle ore.
Stato epilettico
Sequenza di attacchi provocati da infezioni
acute, abuso di alcool o intossicazione da medicamenti.
Cause
Si dubita coincidenza di fattori esterni e
interni.
Esterni: malattie cerebrali come
deformazioni, traumi, ematomi, tumori o malattie sistemiche come avvelenamenti,
ipoglicemia, uremia.
Interni: fattori genetici non si sa ancora
niente di più preciso. Si conoscono anche delle forme idiopatiche (senza
riconoscibili cause).
Soccorso
Primi sintomi: provvedere che non si ferisca
cadendo; aprire i vestiti stretti; fazzoletto piegato tra i denti molari
(attenti alle dita); dopo le convulsioni mettere sul fianco in modo che il
vomito e la saliva possano uscire.
In <caso di status epilepticus chiamare il
medico, perché il paziente può morire esausto.
Terapie
Dal medico perché occorrono medicamenti con
prescrizione medica. Importante è la regolarità del cibo, abbastanza sonno ed
evitare l¹alcool.
Bianca ed io usiamo spesso Tinct. Fl. f.
Cannabis (vietato) e controlliamo/somministriamo i seguenti integratori
alimentari secondo la dieta personale: B3 (na), B6, E; Mg, Zn, Mn, Se; CIS,
TAU, GLU; DMG.
3.1.10 Tumori
cerebrali
Forme benigne e maligne. Anche le forme benigne sono
problematiche perché occupano posto e aumentano la pressione craniale.
Cause
Tumori provenienti dal parenchimo cerebrale dalla
glia o dalle meningi, dall¹ipofisi o dalle vertebre. Ca. ogni quarto tumore
cerebrale è causato da metastasi bronchiali, mammarie o renali.
Sintomi
- Locali:
sono la parte lesa nel cervello: convulsioni epilettiche, paralisi, disturbi
del linguaggio, vista e sensibilità
- Di
aumento pressione cranica: vomito esplosivo in caso di movimento rapido della
testa, mal di testa, cambiamenti di personalità (rallentamento, intontimento,
sonnolenza). Papille d¹ingorgo sul retro dell¹occhio: nervo ottico convesso e
vene serpentinate.
3.2 Ricettario
sistema nervoso centrale
A) Morbo di Parkinson, sclerosi
multipla (palliativo)
Rp. TM Hb. Passiflorae 100 anticonvulsivo
D.S. Mattina e mezzogiorno 1...4 ml (40...160
gtt. in un po¹ d¹acqua tiepida).
B) Morbo di Parkinson, sclerosi
multipla (ricetta medica) (palliativo)
Rp. TM Hb. Passiflorae 40 anticonvulsivo
TM Belladonnae 05 spasmolitico
TM Stramonii 10 antitremolitico
D.S. Mattina e mezzogiorno 20 gtt. in un po¹
d¹acqua tiepida.
C) Morbo di Parkinson, sclerosi multipla
(palliativo)
Rp. Tremoforat (Klein)
D.S. Inizialmente 1/2 compr. 3 p.d. aumentare
fino a 1 compr. 6 p.d.
D) Integratori acidi grassi essenziali
Parkinson, slcerosi multipla
Rp. Ol. Lini 350
Ol. Oenotherae
Ol Nigellae
Ol. Fegato di merluzzo aa 150
Vit. E 5
D.S. Emulgare con della ricotta 1 cucchiaio
da minestra e ingerire durante la colazione per almeno 3 mesi.
E) Epilessia (palliativo)
Rp. Tinct. Fl. f. Cannabis 100 (anticonvulsivo)
D.S. Š 5 ml più volte al giorno.
F) Epilessia, integratori alimentari
B3 (na), B6, E; Mg, Zn, Mn, Se, CIS, TAU,
GLU; DMG
G) Sclerosi multipla, integratori
alimentari coinvolti
B1, B6, B12, AP, D, E; Ca, Mg, Zn, Se, Cu;
d-FA, CIS
H) Parkinson, integratori alimentari
coinvolti
B3, B6, B12, FOL; C,E; Se, Cu; FA, MET, CIS;
TRE
4.0 Malattie
di nervi periferici
4.1 Nevralgie
(nevr- ‹>
nervo; -algia ‹>
dolore)
Sindromi di dolori limitati all¹estensione di un
determinato nervo: - del trigemino (facciale), -intercostale, - sciatica.
4.1.1 Sindrome
sciatica (Ischialgia)
Dolori lungo il nervo sciatico come attacchi o
cronici; quasi sempre unilaterale (eccezione diabetes mellitus). Può provocare
anche parestesie, sensazioni di gelo, Mm. polpaccio flosci, mancante riflesso
tendine di achille. In casi gravi sintomi di difetti come debolezza di
flessione e/o estensione delle dita del piede.
4.1.1.1 Cause
per la sindrome sciatica
Compressione locale
Del nervo sciatico per via:
- Ernia discale L4, L5 o S1.
- Neoplasmi nel bacino (genitali femm., prostata, rectum).
- Costipazione cronica.
- Gravidanza.
Influenza cronica
Traumi
Specialmente sublussazioni e distorsioni di vertebre
e delle giunture del bacino.
Malattie infettive
(Meningite, scarlattina).
Veleni
Abuso di alcool, tabacco; arsenio, piombo, rame,
fosforo.
4.1.1.2 Diagnosi
della sindrome sciatica
Indice di Lasègue
In posizione sdraiata alzare la gamba: stirata fa
male, piegata meno.
Stare sul tallone
Se impossibile: ernia discale L5.
Stare sulle punte
Se impossibile ernia discale S1.
Riflesso tendine di Achille
Può mancare o essere debole in caso di ischialgia.
4.1.1.3 Terapia
della sindrome sciatica
È evidente che si orienta e si riferisce alla
causa. Normalmente si usano antiinfiammatori, distensivi muscolari, antidolorifici
per combattere i sintomi. Se si tratta di cause ³motorie² si usano tecniche di
lavoro corporeo per correggere una postura originariamente scorretta o
adattamenti posturali spontanei provocati dal dolore.
4.1.2 Nevralgia
del trigemino
Forma essenziale: spesso donne dopo i 50
anni. Attacchi di dolore sporadici di pochi secondi, provocati da diversi
stimoli (freddo, parlare, starnuto, tocco di determinati areali dermici).
Forma sintomatica: spesso prima dei 40 anni
in seguito a malattie degli occhi, denti, sinusite, collagenesi metaboliche,
intossicazione, fratture, compressioni, neoplasmi, infezioni; possibile anche
un nesso con malattie vascolari e sclerosi multipla, oppure ³residuo² di Herpes
Zoster facciale.
Attacchi spesso con dolore duraturo: in
seguito, ev. parestesie e difetti neurologici.
- Chiarire
scrupolosamente la causa e possibilmente trovarne un rimedio.
- Spesso
aiutano (contro i dolori) preparati di Aconitus napellus interno ‹> ric. D,
esterno ‹> ric. A, B, E, F.
4.1.3 Nevralgia
intercostale
Dolori nella regione di uno o diversi Nn.
intercostali con ipo- e iperestesia dei relativi spazi intercostali.
Spesso nesso con Herpes zoster, variazioni
delle costole (fratture, periostite), della spina dorsale (spondilite,
osteocondrosi, tubercolosi), tumori del midollo spinale, tabes dorsalis,
pleurite e altri.
- Chiarire
scrupolosamente la causa e possibilmente trovarne un rimedio.
- Spesso
si tratta ³solo² di compressioni dovute a Mm. intercostali ³bloccati² ai quali
si rimedia con lavoro corporeo con accento sulla respirazione ³intercostale².
- Spesso
aiutano contro i dolori preparati secondo ric. A, B, C, D, E, F.
4.1.4 Terapie
per Nevralgie
- Chiarire
scrupolosamente la causa, applicando anche: moderni metodi apparativi e di
laboratorio.
- In
caso di parestesie e/o paresi in dita, piede o gamba, è probabilmente indicato
un intervento chirurgico.
- Trattare
oltre al dolore anche la causa.
- In
caso di disturbi all¹apparato motorio: lavoro corporeo per correggere il
difetto.
- Contro
i dolori: agopuntura, neuralterapia, anestetici locali ‹> ric. A) B) C) F).
- Spesso
aiuta un preparato con massicce dosi di vitamine B1, B6, B12 (ANCOPIM,
Grossmann) meglio di usuali antidolorifici.
4.2 Lesioni
Singoli nervi periferici sono normalmente
lesi a causa di traumi (schiacciati, tagliati, punti o compressi a lungo), più
raramente per infiammazioni, disturbi circolatori o neoplasmi.
Visto che i nervi periferici sono normalmente
³misti² (fibre sensoriali e motorie) gli effetti di una lesione sono spesso
disturbi sia di sensibilità sia motori.
Finché non è leso il pericario del neurone, la
cellula ha una buona capacità di rigenerazione (riparazione).
Secondo il grado e la causa della lesione si deve
ricorrere a una sutura chirurgica del nervo. Durante il tempo di riparazione si
usa spesso l¹elettrostimolazione del muscolo per prevenire la sua
atrofizzazione.
Per aiutare la riparazione del nervo serve il
basilico come neurostimolatore, l¹arnica come dilatante capillare e l¹enotera
come nutriente della glia ‹> ric. G..
Per ev. altri disturbi connessi si ricorre a rimedi
antinfiammatori, vasostimolanti...
4.3 Paralisi
e paresi
Paralisi è la completa, paresi la parziale
disfunzione di un muscolo.
Si distingue una forma ³floscia² (periferica) e una
forma ³spastica² (centrale)
Paralisi o paresi: ³floscia² ³spastica²
periferica
centrale
Tono muscolare: diminuito aumentato
Luogo della lesione: periferici
sensibili e/o motori midollo
e/o piramidale
e/o
cortex
Autoriflesso muscolare: manca aumentato
Atrofia muscolare: sì no
Indici piramidali
p. es. Babinski: no sì
Per determinare il luogo esatto di una lesione
periferica cΏ un sistema di test muscolari: Kendall, Florence Peterson:
Muskeln, Funktionen und Tests; Fischer 1985 ISNB 3-437-00424-7.
Paralisi e paresi sono dovute a disfunzioni di tratti
nervosi sensibili o motori periferici o del sistema nervoso centrale. Secondo
il luogo e l¹estensione del disfunzionamento si manifestano in modo molto
variato, da leggeri disturbi passeggeri fino all¹immobilità di funzioni
esistenziali e la conseguente morte.
4.3.1 Sintomi
di Horner
- Enoftalmo:
bulbo oculare enormemente ritirato.
- Ptosi:
palpebre mezze chiuse.
- Miosi:
pupilla piccola.
Trova la sua causa in una paralisi della fibra
nervosa del N. simpatico efferente all¹occhio.
Terapia: neurologo.
4.4 Infezioni
di nervi
Le infezioni più conosciute del sistema nervoso sono
la poliomielite e l¹herpes zoster (fuoco di Sant¹Antonio).
4.4.1 Poliomielite
Infezione virale con possibile lesione del sistema
nervoso centrale e parziali paresi (parestesie ³flosce²).
4.4.1.1 Germe
Virus tipo I, II, III (simile varicella).
4.4.1.2 Incubazione
3... 14 giorni.
4.4.1.3 Infezione
Uomo <‹> uomo, feci/urina/sputo.
4.4.1.4 Divulgazione:
In tutto il mondo, prevalentemente in zone medie
durante l¹estate. In Europa quasi sparita dopo le vaccinazioni seguenti agli
anni ¹50. Riprende terreno. Mondialmente ca. 1 /100.000 manifesti.
4.4.1.5 Sintomi
99% delle infezioni senza sintomi o con leggeri
sintomi di influenza senza indici neurologici. 1% malattia grave con seguenti
stadi.
4.4.1.6 Stadi
di malattia con evoluzione grave
Preliminare
2Š5 giorni ³influenza² ev. ³influenza intestinale².
Normalmente finisce lì (99%). Germi nello sputo, urina e feci.
Stadio meningite o preparalisi
Dopo un tempo latente di 1... 3 giorni: di nuovo
febbre, sintomi di meningite: nuca spastica, mal di testa, ipersensibilità al
tocco, riflessi esagerati.
Può finire lì senza ulteriori complicazioni.
Stadio paralitico
Paralisi ³floscia² nelle estremità e nel tronco.
Stadio di riparazione
Dopo pochi giorni le paralisi possono cominciare a
regredire.
Può durare fino a un anno.
Stadio stabile
Secondo l¹età e il tipo della paralisi possono
rimanere pochi o tanti sintomi.
Conseguenze tardive
30Š40 anni dopo possono scattare scomodi effetti
neuromuscolari.
4.4.1.7 Immunità
Molto a lungo ma solo per il corrispondente tipo
virale.
4.4.1.8 Complicazioni
Se attacca i Mm. intercostali e il diaframma
possibili paralisi di respirazione e/o disturbi vocali con esito letale del
4Š15%. Di seguito possibili atrofie muscolari, giunture bloccate e disturbi di
crescita.
4.4.1.9 Terapia
Annuncio immediato anche di sospetto alle autorità
sanitarie.
Cura dal medico.
Terapia aggiuntiva per i sintomi tardivi dopo
consultazione dallo specialista:
dott. Lehmann
Krankenheim
Bern-Wittikon
tel. 031/940 61 11
4.4.2 Herpes
zoster (Fuoco di Sant¹Antonio)
Reinfezione o riattivazione virale tipo varicella
spesso tra i 60... 70 anni con sistema immunitario debole.
Inizialmente come influenza, dopo esantemi con
pustule e forte dolore ³bruciante² spesso lungo segmenti nervosi toracali.
Complicazioni acute: emorragie, ulcerazioni, necrosi.
Guarigione: 2Š3 settimane senza cicatrici se non
c¹erano delle complicazioni acute.
Terapia ufficiale: trattamento locale disinfettante
ed essicante, analgesici, ev. virostatici (acidovir).
Terapia alternativa: come quella ufficiale ma con
prodotti non sintetici
‹> ric. H, J, K.
Terapista specializzata a Tesserete.
In caso di necessità chiedere l¹indirizzo alla
signora
Bianca Buser
6953 Lugaggia
Tel./Fax 091/943 57 93
Profilassi: vaccinazione ³virus varicella-zostes²,
tenere in forma il sistema immunitario
4.5 Disturbi
sensoriali
Sensibilità: capacità di percepire gli stimoli
tramite ricettori specifici, tratti nervosi periferici e spinali (afferenti) al
cortex (centri sensibili) con la relativa modulazione.
Secondo Head si distinguono:
- Epicritici:
fini, di tatto.
- Protopatici:
dolore, temperatura.
- Propriocettivi:
profondi, inconsci.
4.5.1 Controlli
di sensibilità
orientamento-contatto: sfiorare con un batuffolo di
ovatta.
- Discrimin.: tocco
con oggetti appuntiti o smussati.
- Numeri: scrivere
numeri sulla pelle.
- Discr.
punti: distanza
compasso sulla pelle.
- Ricez.
posiz.: movim.
passivo di estremità.
- Localizzaz.: stimoli
identici bilaterali, simultanei e successivi.
- Stereognosia:
palpare
oggetti.
- Temperatura: oggetti
caldi e freddi, di plastica, metallo sulla pelle.
- Dolore: tocco
della pelle con oggetto appuntito.
4.5.2 Tipi di disturbi sensoriali
4.5.2.1 Disturbi
quantitativi
- Mancanza
completa (anestesia, analgesia).
- Diminuzione
(ipestesia, ipalgesia, ipopatia).
- Eccesso
(iperestesia, iperalgesia, iperpatia).
4.5.2.2 Disturbi
qualitativi (disestesia)
Percezione variata di stimoli, es. localizzazione
imprecisa (allestesia) o percezione di dolore acuto come ottuso/bruciante
(causalgia).
4.5.2.3 Disturbi
dissociativi
Disturbi di percezione di dolore e temperatura con
intatta percezione di tatto e propriocezione (oggettive) o soggettive
parestesie.
4.5.3 Terapie
Disturbi sensoriali e loro causa sono da chiarire dal
neurologo
Molto spesso si tratta di:
- Lesioni
nervose ³in riparazione² ‹> ric. G.
- Disturbi
circolatori che sono da trattare come tali.
-
Disturbi
dell¹apparato motorio con il relativo tessuto connettivo che sono da trattare
come tali.
4.6 Ricettario
malattie di nervi periferici
A) Nevralgie (trattamento locale)
Rp. Aeth. Garofano 3 anestetizzante
Aeth. Camom. 0.5 antinfiammatorio
Aeth. Lavend. 1 calmante
Ol. Nigellae antistaminico
Ol. Oenoterae aa ad 30 nervonutriente
D.S. Applicare più volte al giorno poche
gocce sulla parte dolente.
B) Nevralgie (trattamento locale)
Rp.
Tinct. Aconiti 10
Tinct. Prunus lauri 10
Xylocaine (2%) 8
O.E. Menthae 1
O.E. Garofano 1
O.E. Gelsemii 0.1
D.S. NON INGERIRE e attenzione agli occhi.
Agitare prima dell¹uso. Spruzzare sulla regione dolorosa.
B1) Nevralgie sciatica locale
Rp. Pom. ric. tess. conn. 95
Ol. capsicum 2
DMSO 3
C) Nevralgie (trattamento palliativo)
Rp. TM Petasites 50 antidolorifico,
spasmolitico
D.S. Cura a lungo termine: ingerire 40 gocce
2 volte al giorno in un po¹ d¹acqua tiepida.
In caso di forti dolori: ingerire da 40Š80
gocce al mass. 5 volte al giorno.
D) Nevralgie (sistemico)
Rp. Aconitysat (Bürger) Tropfen
D.S. Più volte al dì 5Š10 gtt. in un po¹
d¹acqua
Johannes Bürger
D-Bad Harzburg
D1) Nevralgie e sciatica (sistemico)
Rp. ANCOPIR (Grossmann) (Vit. B1, B6, B12)
D.S. secondo foglietto illustrativo
E) Nevralgie (locale)
Rp. Aconitysat (Bürger) Salbe
D.S. Applicare più volte al dì sulle parti
dolenti
Johannes Bürger
D-Bad Harzburg
F) Nevralgie (trattamento sistemico)
Rp. TM Strob. Lupuli calmante
TM Rad. Ginseng costitutivo
TM Hb. Hyperici antinfiammatorio
TM Cort. Piscidiae aa ad 200 dolorifero
nervino
D.S. Ingerire 2 p.d. 2 ml
G) Parestesie locali, riparazione
nervosa
Rp. Aeth. Basilico 01 nervostimolante
Ol. Oenotherae glianutriente
Ol. Arnicae aa ad 30 capillardilatante
D.S. Spalmare sulla parte dolente più volte
al dì poche gocce.
H) Herpes zoster (trattamento
sistemico)
Rp. TM Rad. Echinaceae ang 30 antivirale
TM Rad. Valerianae calmante
TM Sem. Stram. Avenae neurotonico
TM Hb. Hyperici antinfiamm.
TM Hb. Passiflorae dolorifero
TM Cort. Piscidiae aa ad 200 dolorifero
nervino
D.S. Ingerire 3 p.d. 2 ml.
J) Herpes zoster (applicazione locale)
Rp. Aeth. Bergamottae calmante
nervino
Aeth. Eucalipto aa 2 antivirale
Aeth. Lavanda 1 calmante
Aeth. Camomillae antinfiammatorio
Aeth. Menthae aa 0.5 anestetizzante
(freddo)
Alcool ad 50
D.S. Scuotere bene prima dell¹uso. Applicare
con un pennello morbido più volte al dì sulle parti dolenti. Bagno serale con 5
ml
K) Herpes zoster (applicazione locale anestetizzante)
Rp. Talco mentolato
D.S. Applicare sulle parti dolenti.
5.0 Disturbi
del sistema nervoso in generale
- Irrequietezza
e insonnia
- Stati
depressivi
- Esaurimento
nervoso
- Distonia
vegetativa
- Mal di
testa
5.1 Irrequietezza
e insonnia Tabella
colonna
- Eccitazioni
nervose e stati di stress fisiologico A
- Insonnia
nervosa e difficoltà ad addormentarsi B
- Batticuore
nervoso C
- Gastropatie
nervose D
- Nevrosi
sessuali maschili E
5.1.1 Fitofarmaci: irrequietezza e insonnia
5.1.2 Integratori
alimentari contro l¹insonnia
Sono coinvolti maggiormente i seguenti integratori:
B1, B3, B6, AP; TF, GLU; INO (in lecitina di soia),
MEL.
5.2 Distonia
vegetativa (neurastenia)
(Disturbi di regolazione neurovegetativa).
Le freccie indicano:
- In su:
stimolante
- In giù:
sedativo
- Dx./sin.:
equilibrante
Sono spesso usati combinazioni di tutte e tre.
Come integratori alimentari, in caso di distonia
vegetativa, mancano spesso:
B1, B3, B6; Ca, Mg; Zn, J, Na, Fe; TF, MET, TRE, GLU.
5.3 Stati
depressivi
- Da
³stanchezza nervosa² fino a stati di melanconia suicidale.
Combinazione spesso di un sedativo t con uno
stimolante s ed uno
³equilibrante di umore² <‹>.
La combinazone e la ripartizioni dei farmaci dipende
molto del caso e dell¹umore del paziente durante la giornata:
- Mattina
piuttosto simpatotonici.
- Sera
piuttosto vagotonici.
- Mezzogiorno
piuttosto equilibranti.
- Aggiunta
di altri fitofarmaci secondo specifici disturbi neurovegetativi ³organici²
p.es. Rheum contro la stitichezza.
Mai cambiare la farmacologia medica senza il consenso
del medico e il ³programma di astinenza²! (Rischio di suicidio).
Come integratori alimentari di solito mancano:
complesso B, specialmente B3;
minerali, specialmente Mg;
oligoelementi, specialmente ZN, J, Se.
Come aminoacidi si usa spesso TF come calmante la
sera e FA come stimolante e PABA come equilibrante (non assieme ad
antidepressivi).
5.3.1 ³Esaurimenti
nervosi²
Spesso confuso con depressione.
Mai cambiare farmacologia medica senza il consenso
del medico e ³programma di astinenza²! (Rischio di suicidio) e non usare
nessuna delle droghe senza profonda conoscenza delle loro proprietà.
Come integratori alimentari mancano spesso
oligoelementi (Fe, Cr, J, Se), talvolta anche compl. B (FOL, AP) degli
aminoacidi TRE, CAR. DMG e PABA migliorano spesso l¹incentivo.
5.4 Mal
di testa
³Emicranie² e mal di testa possono avere cause come:
- Reazione
³allergica² ad alimentari, da trattare p.es. con Assenzio o Rhizoma Hydrastis.
- Stress
da trattare con Avena, Scutellaria e Luppolo.
- Esaurimenti
da trattare con Damianae e Colae.
- Squilibri
ormonali da trattare con Senecionis, Helonias, Cimicifuga, Agnus castus,
Dioscorea.
- Squilibri
strutturali da trattare con le mani.
Come analgesico si usa l¹aspirina o i suoi antenati
Cort. salicis e/o Hb. Spirae ulmariae (regina dei prati).
Il mal di testa degli ipertonici si combatte spesso
con Rauwolfia.
Il mal di testa ³digestivo² è spesso un sintomo di
colecistopatia o connesso con dispepsia e viene trattato come tali.
L¹²emicrania ovulativa² reagisce spesso con
crisanthemum anthemium o fitofarmaci che regolano l¹economia di ormoni
sessuali.
L¹emicrania autentica reagisce ogni tanto su
preparati di secale (Cafergot Sandoz e Dihydergot Sandoz).
5.5 Farmacologia
del sistema nervoso vegetativo
Il seguente capitolo ha lo scopo di fornire le
indicazioni di base per valutare degli squilibri neurovegetativi e di comporre
dei fitofarmaci che rispondono a determinati sintomi neurovegetativi.
5.5.1 Terminologia
Simpato-: sul
sistema nervoso vegetativo simpatico
Parasimpatico- o vago-: sul
sistema nervoso vegetativo parasimpatico
-Litici: riducono
o frenano una funzione
-Mimetici: simulano
una funzione (stimolo)
Adrenergici o
³simpatotonici²: spostano
l¹equilibrio vegetativo in direzione simpatico; scarico energetico,
catabolismo, effetti ergotropici
Cholinergici o
³vagotonici²: spostano
l¹equilibrio vegetativo in direzione parasimpatico; recupero, anabolico,
effetti trofotropi
Anfobolico o
anfoterico: agisce
in ambedue i sensi nella stessa direzione, sono contemporaneamente cholinergici
e adrenergici.
5.5.2 Bilancio
vegetativo
5.5.2.1 Simpatotonia
e vagotonia
Il sistema nervoso vegetativo (neurovegetativo)
funziona sempre sia in senso ³simpatico² sia in senso ³parasimpatico²:
- Su un
livello o di alta o di bassa attività complessiva (normotonico)
- O in
equilibrio o più incline al simpatico o parasimpatico (simpato- o vagotonico).
5.5.2.2 Normotonia
A basso e alto livello.
5.5.2.3 Prevalenza
parasimpatico (vagotonia, cholinergici) e simpatico (Simpatotonia, adrenergici)
5.5.3 Effetti
farmacologici sul sistema nervoso vegetativo
5.5.3.1 Farmaci
5.5.3.2 Correzione
squilibri
Farmaceuticamente si può raggiungere o correggere una
³-tonia² sia abbassando il tono, sia aumentandolo dall¹altra parte.
5.5.3.3 Correzione
eccessi
Farmaceuticamente si può aumentare o (normalmente)
abbassare il ³tono² del SNV con anfoterici o per combinazione di un farmaco colinergico
con uno adrenergico.
5.6 Ricettario disturbi
del sistema nervoso
A) Insonnia
Rp. Rad. Valerianae conc. 150 (sedativo)
D.S. Infusione 2 ct/tazza, macerare per
almeno 12 ore.
B) Insonnia
Rp.
TM Valerianae 20
TM Humulus lupulus 15
TM Passiflora 15
D.S. Ingerire 2...4 ml prima di dormire.
C) Insonnia (intolleranza Valeriana)
Rp.
TM Rad. Angelicae 20
TM Fol. Rosmarini 10
TM Fol. Melissae 30
TM Flor. Lavendulae 10
TM Strobuli lupuli 20
TM Hb. Millefolii 10
D.S. Ingerire in un po¹ d¹acqua tiepida 1...2
ml prima di dormire.
C1) Insonnia,
integratori alimentari:
compl.
B (B1, B3, B6, AP; TF, GLU; INO, MEL.
D) Anafrodisiaco
maschile
Rp.
Camphorae monobromatae (calmante)
Gland. Lupuli aa 0.5 (sedativo
ormonale)
M.f. pulvis D. tal. Dos. No. XII ad chart.
cerat. S. 3 p.d.
E) Difficoltà
ad addormentarsi
Rp. Fol. Melissa 150 (calmante
cardiaco)
D.S. Infusione 2 ct/tazza addolcita con
miele. 1 tazza dopo cena. e 1 tazza prima di dormire.
Rp.
Hb. Origani
Hb. Serpylli
Hb. et Fl. Lavendulae
Hb. Cannabis aa ad
400
f. cuscino per dormirci sopra.
Integratori alimentari: Cu
F) Antidepressivo
(ricetta medica) con forti tensioni
Rp.
Tinct. Opii (Tinct. Thebaic.) 50 (calmante)
D.S. Ingerire 3 p.d. 5 gtt., aumentando ogni
giorno di 5 gtt. fino ad un massimo di 3 p.d. 20 gtt. per un mese, poi ridurre.
G) Antidepressivo
(menopausa, arteriosclerosi) con tensioni e ansie (ricetta medica)
Rp.
TM Thebaic. (opii) 1...2 (calmante)
TM Strophant. 05 (cardiaco)
TM Convallar. 10 (cardiaco)
TM Valerianae 20 (sedativo)
D.S. 3Š4 p.d. 10 gtt.
H) Antidepressivo
(con debolezza fisica e svogliatezza)
Rp.
TM Nux. Colae 20 (stimolante)
TM Damianae (stimolante)
TM Avena sativa (nervotonico)
TM Lavandulae (equlibrante)
TM Rosmarini aa 10 (cardiotonico)
D.S. Ingerire 3 p.d. 2 ml.
I) Antidepressivo
con irrequietudine, svogliatezza e tensioni
Rp.
TM Nux Colae (stimolante)
TM Scutellariae (equilibrante)
TM Tiliae (equilibrante)
(TM Valerianae) aa ad 50 (sedativo)
D.S. Ingerire 3 p.d. 2 ml.
K) Antidepressivo
Rp. Hyperforat - Dragées (Klein) (Iperico)
(equilibrante)
D.S. secondo l¹istruzione del produttore.
L) Antidepressivo
Rp. Oleum Hypericis 100 (equilibrante)
D.S. Ingerire 1Š2 ct 3 p.d.
M) Antidepressivo
Rp.
TM Scutellaria lat. 15
TM Damiana 15
TM Passiflora 15
TM Hypericum ad 100
D.S. Ingerire 3 p.d. 20Š40 gocce.
N) Antidepressivo
Rp.
TM Scutellaria 12
TM Damiana 12
TM Ephedrae ad 30
D.S. Ingerire 3 p.d. 20Š40 gocce
N1) Antidepressivo,
integratori alimentari
Come integratori alimentari di solito
mancano:
complesso B, specialmente B3;
minerali, specialmente Mg;
oligoelementi, specialmente Zn, J, Se.
Come aminoacidi si usa spesso TF come
calmante la sera e FA come stimolante e PABA come equilibrante (non assieme ad
antidepressivi).
O) Antidepressivo
(esogeno)
Rp. Kavosporal (Müller) (euforizzante,
alcool!)
Rp. Kavaform (Dr. Schwab)
Rp. Kavasedon (Gehrlicher GmbH)
D.S. secondo l¹istruzione del produttore.
P) Esaurimento
nervoso
Rp. TM Nuc. vomicae 05 (stimolante)
TM Valerianae 15 (sedativo
D.S. Ingerire 3 p.d. 20 gtt.
Q) Esaurimento
nervoso (intolleranza valeriana)
Rp. TM Nuc. vomicae (stimolante)
TM Gentianae (tonificante
digestivo)
TM Calamiae 10 (equilibrante
D.S. 3 p.d. 20 gtt.
Q1) Esaurimento
nervoso, integratori alimentari
Come integratori alimentari mancano spesso
oligoelementi (Fe, Cr, J, Se), talvolta anche compl. B (FOL, AP) degli
aminoacidi TRE, CAR. DMG e PABA migliorano spesso l¹incentivo.
R) Tonico
per ragazzi pallidi senza appetito
Rp. TM Nuc. vomicae 05 (stimolante)
TM Chinae 10 (tonificante)
TM Ferri pomat. 15 (sostit.
ferro)
D.S. Ingerire 3 p.d. 3 gtt. aumentando fino 3
p.d. 20 gtt. e poi indietro.
S) Stress
Rp. TM Avenae 30 (nervotonico)
TM Scutellaria (equilibrante)
TM Ginseng aa
ad 50 (ricostituente)
D.S. Ingerire 3 p.d. 1 ml.
T) Paure,
ansia
Rp. TM Valerianae (sedativo)
TM Scutellariae aa ad 30 (equilibrante)
D.S. In caso di attacchi ingerire fino a 5
p.d. 1...2 ml.
Rp. Kavosporal (Müller) (euforizzante,
alcool!)
Rp. Kavaform (Dr. Schwab)
Rp. Kavasedon (Gehrlicher GmbH)
D.S. secondo l¹istruzione del produttore.
U) Distonia
vegetativa (ricetta medica)
Rp. Secale conc. Stada 0.08 (tonificante)
TM Belladonnae 12 (spasmolitico)
TM Valerianae ad 30 (sedativo)
D.S. Ingerire 3 p.d. 20 gtt.
V) Distonia
vegetativa
Rp. Dihydergot (Sandoz)(secale) (tonificante)
Rp. Tonopres (Boehringer)(secale) (stimolante)
Rp. Vervipan (Chefaro)(Valepotriat) (antistressante)
Rp. Baldrisedon (Schenvich)(Valepotriat) (antistressante)
D.S. secondo l¹istruzione del produttore.
W) Distonia
vegetativa
Rp. TM Melissae (calmante
cardiaco)
TM Rosmarini (tonificante
cardiaco)
TM Lavendulae aa ad 50 (calmante)
TM Rauwolfia 2 (calmante)
D.S. Ingerire 3 p.d. 1 ml.
X) Mal
di testa (analgesico)
Rp. Tinct. Spirae ulmariae 50 (intoller.
salicilati!)
D.S. In caso di bisogno ingerire 3 p.d. 1Š3
ml
Y) Mal
di testa ipertonico
Rp. TM Spirae ulmariae 45 (analgesico,
intoll. salicilati!)
TM Rauwolfia ad 50 (calmante
ipertensivo)
D.S. In caso di bisogno ingerire 3 p.d. 1...3
ml.
Z) Mal
di testa digestivo
Rp. TM Camomilla (calmante
digestivo)
TM Absinthii (amaro
stomachico)
TM Cynaris aa ad 50 (fegato/cistifellea)
D.S. 2 ml in un po¹ di acqua gassata come
digestivo.
Aa) Emicrania
³ovulativa²
Rp. TM Agnus casti 7
TM Cimicifuga 7
TM Cannabis ad 30
D.S. Ingerire 2 dì prima e dopo l¹ovulazione
3 p.d. 20 gtt. In caso di attacchi fino a 50 gtt.
Ab) Emicrania
autentica
Rp. Cafergot (Sandoz) compresse o supposte
combinate con Dihydergot (Sandoz)
D.S. secondo la prescrizione del produttore o medico.
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