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Medicina popolareper autodidatti
luglio 27, 2005 |
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Indice della pagina 2.4 Infezioni da funghi
(micosi) 3.1 Tipi di
trasferimento di infezioni 3.3 Portatori ed
emettitori di germi 4.0 Sintomi caratteristici di malattie infettive 4.1 Temperature
normali corporee 6.0 Metodi per combattere i germi |
PT 1.1 Generalità sulle malattie
infettive
© Peter Forster Bianca Buser Pagine correlate: MmP 6.2 7.0 Cura di malattie infettive 7.1 Comportamento
durante le infezioni 7.2 Sostegno alle cure
antibiotiche 7.3 Autotrattamento
di infezioni ³banali² 7.4 Principi di trattamento delle micosi 7.5 Oli eterici contro infezioni
|
Infezioni,
-demie, -ità, immunità e immunizzazione.
Invasione
di microrganismi nel corpo con sintomi di malattia infettiva.
1.1.2.5 Aerobiche
e anaerobiche
1.1.1 Fattori
che giocano un ruolo nell¹ammalarsi
- virulenza del microrganismo: sua
³vitalità, aggressività²
- quantità di microrganismi invasori
- durata di esposizione al
microrganismo
- stato immunitario del corpo:
anticorpi, iporesistenza (freddo, fame, disturbi metabolici e emotivi, ...)
- ³vitalitಠdell¹organismo colpito,
³costruzione² e ³predisposizione²: reattività.
Locali,
acute, cicliche, sistemiche, latenti, ³focolai².
Reazioni
locali al luogo di infezione: infezione cutanea e di mucose.
Propagazione
locale del microrganismo. Effetti sistemici tramite:
- tossine
prodotte da microrganismi e sostanze mediatrici del sistema immunitario
- complicazione se il germe si propaga
tramite il sangue (batteriemia)
- infezione anaerobica di ferite
- infezione sistemica.
Non
si sviluppa un¹immunità duratura perché è prevalentemente coinvolto il sistema
immunitario non specifico.
Si
distinguono in:
- incubazione: tempo che intercorre tra
l¹invasione e l¹apparizione dei primi sintomi
- manifestazione generale: i germi si
propagano tramite il sangue (batteriemia, viremia) e possono essere scoperti
nel sangue
- normalmente febbre alta e forte
sensazione di malessere
- manifestazione organica: invasione
nell¹organo preferenziale.
Superata
la malattia normalmente si ha immunità a vita perché è coinvolto il sistema
immunitario specifico con anticorpi e cellule di memoria.
Tipici
rappresentanti: leptospirosi, pertosse, epatiti virali.
1.1.2.3 Sistemiche
I
microrganismi invadono diversi organi o vaste regioni dell¹organismo:
- batteriemia (infezione del sangue)
-
diversi organi: difterite, gonorrea, enterite infettiva.
L¹infezione
non provoca sintomi evidenti. Si instaura una specie di equilibrio tra la
virulenza del microrganismo e la capacità combattiva del sistema immunitario.
Essa assorbe continuamente ³forze² del sistema immunitario e lo indebolisce in
questo modo. Vedi anche ³focolai².
1.1.2.5 Aerobiche
e anaerobiche
- aerobiche: germi che hanno bisogno di
ossigeno per il loro metabolismo
- anaerobiche: germi che non hanno bisogno
di ossigeno per il loro metabolismo. Sono temuti perché necrotizzano il
tessuto, ³avvelenano² il sangue e sono difficilissimi da sradicare.
Infezioni
³incapsulate² nel tessuto spesso per lunga durata senza sintomi. Possono
diventare virulenti quando il sistema immunitario è indebolito o occupato
altrove.
Hanno
spesso effetti su organi distanti da quelli infettati a causa di reazioni della
regolazione basale.
I
termini con questa desinenza descrivono l¹apparizione geografica e temporale di
malattie infettive.
Apparizione
di una malattia infettiva frequente in un determinato luogo e in un determinato
periodo. P.es. dopo un sisma con susseguenti scarse condizioni igieniche, vi è
un¹epidemia di colera o di tifo addominale.
Apparizione
di una malattia infettiva duratura in un determinato luogo, p.es. endemia di
malaria in posti paludosi tropicali.
Propagazione
di una malattia infettiva oltre paesi e continenti, p.es. pandemia d¹influenza
nel 1918 con la quale si infettarono milioni di persone in tutto il mondo.
I
termini con questa desinenza descrivono frequenze (percentuali) di decessi e
malattie.
Frequenza
di malattia: p.es. morbidità 2% significa che su 100 persone se ne ammalano 2.
Frequenza
di decesso: p.es. mortalità 1% significa che su 100 persone ne muore 1.
Frequenza
di decesso fra gli ammalati: p.es. letalità del colera 70% significa che di 10
persone con il colera ne muoiono 7.
L¹Immunità
è l¹insensibilità dell¹organismo verso un determinato germe.
L¹immunizzazione
è l¹atto di desensibilizzare.
Si
distingue secondo i seguenti criteri:
- immunità specifica e non specifica
- immunità congenita e acquisita
- immunità naturale e artificiale
- immunità attiva e passiva.
Per
i dettagli vedi i relativi capitoli sul ³sistema immunitario².
Meccanismi
del sistema immunitario ³protettivi² come:
- acidità del derma
- acidi, basi, enzimi antibatterici,
fauna e flora nel tratto digestivo
- cellule fagocitanti sul muco e tra
i microvilli e i leucociti
- azione di complemento (reazioni
enzimatiche a catena).
1.4.2 Specifica
Reazione
di anticorpi a specifici antigeni.
Si forma durante la vita per via di ³conflitti² fra germi e sistema
immunitario. Nel neonato agiscono anticorpi materni.
Le
vaccinazioni creano anticorpi.
1.4.3 Congenita
Contro
germi che per l¹essere umano non sono infettivi perché non trovano un ambiente
in cui possono sopravvivere.
1.4.4 Acquisita
- Per aver superato una malattia
infettiva
- ³muta² per aver formato anticorpi
dopo un¹infezione senza sintomi
- per vaccinazione con germi
³indeboliti²
- quelle del neonato, che acquista
anticorpi con il latte materno.
1.4.5 Naturale
Congenita
o per aver superato una malattia infettiva manifesta o ³muta².
1.4.6 Artificiale
Per
vaccinazione attiva o passiva.
1.4.7 Immunizzazione attiva
Il
corpo produce anticorpi per via di:
- malattia infettiva manifesta
- ³muta² (malattia infettiva occulta)
- vaccinazione con germi indeboliti.
1.4.8 Immunizzazione passiva
Il
corpo riceve anticorpi dall¹esterno.
- Da parte della madre.
- Per vaccinazione con anticorpi.
Quest¹immunità
è passeggera ma immediata. Normalmente (se possibile) viene combinata con una
vaccinazione attiva in caso in cui l¹infezione sia già in atto.
2.0 Germi, microrganismi
Virus,
batteri, rickettsie e clamidi, funghi (miceti), protozoi, metazoi (parassiti).
2.4 Infezioni da funghi
(micosi)
2.1 Infezioni virali
I
virus sono i ³germi² più piccoli. Non sono ancora ritenuti ³organismi² perché
consistono solo di DNA e RNA con o senza una membrana proteica; si classificano
come ³unità biochimiche². Non dispongono di un metabolismo proprio, ma
necessitano di un ³oste² per procrearsi. Sono ³parassiti di cellule².
Il
meccanismo infettivo:
- il virus si attacca a determinati
ricettori sulla membrana della cellula ospite
- la cellula ³ingerisce² il virus per
pinocitosi
- RNA e DNA del virus inducono nella
cellula ospite la riproduzione virale
- i viri riprodotti vengono ³esportati²
dalla cellula ospite e infettano altre cellule.
La
cellula ospite, dopo un po¹ di tempo, tenta di difendersi contro il ³parassita
intracellulare² producendo proteine come interferone e interleuchine (che sono
virostatici) ed emette queste sostanze anche nel liquido interstiziale (atto
³altruistico² della cellula verso il suo ambiente vitale).
Quando
l¹organismo identifica un tipo di virus, scatta il meccanismo di difesa
cellulare con la produzione di anticorpi specifici.
I
sintomi di un¹infezione virale sono generali in una prima fase (quando il virus
si propaga nel sangue). Essi diventano specifici quando il virus raggiunge e si
moltiplica nell¹organo bersaglio.
I
sintomi generali sono:
- stanchezza
- mal di testa
- febbre e ³brividi²
- dolori muscolari e articolari
- inappetenza
- leucopenia (leucociti
emigrati dal sangue nel tessuto connettivo lasso per combattere il virus).
I
sintomi specifici dipendono ³dall¹organo bersaglio². Per reazione, normalmente,
aumenta il numero dei linfociti nel sangue.
Le
famiglie virali più note sono:
- adenovirus: influenza, naso, gola
- arbovirus: viene trasmesso da un insetto
ematofago (zecche, zanzare)
- enterovirus: poliomielite
- herpes-virus: herpes simplex, herpes
zoster
- mixovirus: orecchioni
- retrovirus: HIV => AIDS.
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HIV |
Herpes simplex |
Malaria |
2.2 Infezioni
batteriche
I
batteri sono organismi monocellulari capaci di procrearsi per mitosi
nell¹organismo che li ospita come parassiti. Vivono tra altre cellule e
nell¹interstizio tessutale dell¹organismo infetto. Il loro effetto patogeno
consiste nel fatto che:
- secernono tossine come prodotto del loro
metabolismo (ectotossine) che determinano la sintomatologia specifica p.es
botulismo, difterite, tetano
- liberano
tossine quando si decompongono (endotossine) che creano sintomi come:
febbre,
choc, leucopenia, iperglicemia che poi è spesso la ³crisi di guarigione²
dall¹infezione.
Bacillus
e clostridium sono dei sottogruppi di batteri in grado di ridursi a spore
resistenti (come miceti). Essi possono sopravvivere in condizioni ambientali
ostili e con un metabolismo molto ridotto.
A
seconda delle forme dei batteri si distinguono in:
- batteri ³sferici² (-cocchi)
- streptococchi
(a catena)
- stafilococchi
(a grappoli)
- diplococchi
(a coppia)
- batteri bastiformi
- pastorella come corinebattero
- batteri spiraliformi
- spirochete
(flessibile, mobile)
- spirilli
(rigidi, immobili).
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Bact. Staphylococcus pneumoniae |
Bact. Helicobacter pylori |
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Bact. Campylobacter jejuni |
Bact. Salmonella enteritidis |
2.3 Rickettsie e Clamidi
Rickettsia:
sono microrganismi tra i virus e i batteri, in quanto obbligatoriamente
sopravvivono solo all¹interno della cellula:
- Rickettsia prowazeki maculosa
- Rickettsia burneti (febbre Q)
Clamidi:
sono microrganismi tra virus e batteri parassitari delle cellule (come virus)
ma strutturati in modo simile ai batteri:
- Clamidia trachomatis (tracoma,
lymphogranuloma inguinalis).
- Clamidia psittaci (ornitosi).
- Altre infezioni genitali e oculari.
Clamidi in cellule infettate
(chiaro)
2.4 Infezioni
da funghi (micosi)
I
funghi (miceti) sono cellule vegetali (senza clorofilla) con diversi nuclei
cromosomici. Da una spora si forma un ³filo micelico² che intersecandosi con un
altro, forma un ³fungo² che produce nuove spore. Le spore sono molto resistenti, il micelio e i ³funghi²
molto meno.
Le
micosi infettano prevalentemente la cute e le mucose, i capelli e le unghie ma
possono infettare anche i polmoni, le ossa e le meningi fino alla setticemia
micotica con esito letale.
2.4.1 Dermatofiti
(tinea)
Funghi
filiformi che infettano la cute, i capelli e le unghie. ³Tinea² indica che si
tratta di un determatofito, poi segue la localizzazione (p.es. tinea pedum -
mucosi del piede).
Si
presenta normalmente come un focolaio rotondo, ovale o irregolare con bordo
marcato, ev. più pallido verso il centro. Desquamazione verso il bordo, spesso
prurito o bruciore. Luoghi prediletti: ascelle, inguine, pieghe del ventre.
Fungus Trychophyton tonsurans
2.4.2 Micosi ³da
lievito²
Il
rappresentante più noto è la candida albicans, naturale flora dell¹intestino
umano che infetta prevalentemente la bocca, la vagina, il prepuzio creando uno
strato biancastro che spesso prude.
Colpiti
sono prevalentemente persone che sono:
- diabetiche;
- trattate massicciamente con
antibiotici che disturbano la flora naturale delle mucose;
- soggette ad uno stato immunitario
decadente;
- partner sessuale di persone
infette.
Fungus Candida albicans
2.5 Infezioni
da protozoi
(proto-:
primo, -zoon: bestia). Microrganismi animali monocellulari, possono alternare
una riproduzione sessuata ad una asessuata.
Le
infezioni più note di protozoi sono:
- toxoplasmosi gondii (può essere acquisita
dal bambino ancora nell¹utero)
- malaria (diverse forme di plasmodi)
- diarrea amebica
- trichomonas vaginale.
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Toxoplasmosi |
Trichomonas
vaginalis |
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Amoeba proteus |
Malaria |
2.6 Infezioni
da parassiti (metazoi)
Organismi
animali pluri- e multicellulari che creano sintomi patologici poiché:
- sfruttano sostanze nutritive
dell¹organismo ospitante
- secernono sostanze tossiche con il loro
metabolismo
- possono trasmettere virus.
I
più noti parassiti dell¹umanità sono:
2.6.1 Vermi
- Ascaridi; -
trivuri; -
cestodi.
- enterobi; -
trichine;
(Nematodis):
Ascaridis lumbric.
2.6.2 Acari
Sono
ragni. Il più noto è la scabbia.
Acaris
sull¹occhio di una mosca
2.6.3 Pulci
Insetti
che succhiano il sangue umano. Lasciano un ³rossore² rotondo con in mezzo un
puntino che prude fortemente. Possono trasmettere malattie come la peste e
servono ai cestodi (tipo di verme intestinale) come ³intermediario².
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2.6.4 Pidocchi
Insetti
di diverse forme (sanguisughe):
- dei capelli, specialmente nei
bimbi, scomodi ma non pericolosi;
- dei vestiti: possono mediare
malattie virali pericolose come:
- Rickettsia prowazeki.
- Borrelia recurrentis.
- Rickettsia quintana.
- Peste.
- Pubiche: noiose ma non pericolose.
Pediculus
capitis
2.6.5 Zecche
Insetti
sanguisughe che possono trasportare la meningo-encefalite. Potrebbe anche
essere possibile la diffusione di Rickettsie e Borrelie; di infezioni virali
come arbovirus.
3.0 Tipi di infezioni
Le
malattie trasferibili sono di due tipi:
- trasferibili da uomo a uomo (p.es.
rosolia) dette anche contagiose;
- non trasferibili da uomo ad uomo (p.es.
malaria, solo da zanzara anofele).
La
malaria è trasferibile, ma non contagiosa.
3.1 Tipi di
trasferimento di infezioni
3.3 Portatori ed
emettitori di germi
3.1 Tipi
di trasferimento delle infezioni
- Tramite goccioline:
trasferimento tramite gocce
salivari mentre si parla, si starnutisce, si tossisce. Molto frequente per
quanto riguarda le infezioni da raffreddamento.
- Tramite contatto:
diretto da uomo ad uomo o
mediante oggetti infetti p.es. difterite, rosolia.
- Circuito fecale:
per mancanza di igiene
avviene la contaminazione attraverso le feci, l¹urina, il sangue, il pus p.es.
tifo e colera.
- Per inalazione:
(contaminazione aerogena).
Inalazione di polvere contaminata con feci p.es. ornitosi.
- Attraverso il cibo e le bibite infette:
erronea conservazione e
immagazzinaggio che permette ai germi di procrearsi p.es. botulismo,
salmonelle, listeriosi.
- Attraverso lo scambio di liquidi
corporei:
riguarda i germi che al di
fuori dell¹organismo umano non possono vivere. Infezione per trasfusione o
ferite della pelle e delle mucose con un contatto diretto p.es. sifilide, AIDS.
- Spostamento nel corpo:
germi che si trovano in un
posto fisiologicamente adatto (p.es. intestino) che si spostano in una zona
dove il germe diventa patogeno (p.es. vie urinarie) come l¹escherichia coli,
candida albicans e altri.
3.2 Vie
infettive dei germi
Quando
riescono a superare le barriere d¹entrata come:
- tratto respiratorio
- tratto digestivo
- tratto urogenitale
- derma, mucose, congiuntiva intatta,
ferita o debole.
I
germi raggiungono i loro ³organi bersaglio² tramite la circolazione sanguigna.
3.3 Portatori ed emettitori di germi
Dei
portartori di germi possono manifestarsi non ammalati (o non ancora, oppure non
più) a causa dei seguenti fattori:
- tempo di incubazione non ancora passato
- decorso muto (senza sintomi o con sintomi
aspecifici)
- immunità specialmente per infezioni con
indice contagioso basso e malattie da raffreddamento banali
- dopo un¹infezione manifesta o
³muta² con susseguente immunità i soggetti possono emettere costantemente germi
con le feci p.es. colera, salmonelle, shigelle.
4.0 Sintomi
caratteristici di malattie infettive
I
sintomi caratteristici sono la febbre e nel caso il batterio si diffonda per
via ematica, i brividi.
Nelle
infezioni virali, spesso all¹inizio fanno male le ossa e le giunture (radicali
liberi di combattimento sotto la cute ossea).
4.1 Temperature
normali corporee
4.1 Temperature normali corporee
- Ascellare: al di sotto di 36,8°C.
- Sublinguale: ca. 0,2°C superiore
all¹ascellare.
- Rettale: ca. 0,5°C superiore
all¹ascellare.
4.2 Tipi
di febbre
Premessa:
la temperatura basale di ogni persona è individuale e diversa!
Temperatura
ascellare inferiore a 36,4°C: sottotemperatura (spesso ipoglicemia)
- temperatura ascellare Š37,8°C.
subfebbrile;
- temperatura ascellare 37,8Š39°C: febbre;
- temperatura ascellare superiore a 39°C:
febbre alta.
NB:
in alcune rare infezioni, es. colera, la temperatura può abbassarsi fino a
30°C.
4.3 Curve febbrili
Molte
malattie infettive sono caratterizzate da curve febbrili tipiche.
- Intermittente:
attacchi febbrili che si
intercalano con periodi di temperature normali ad intervalli di ore.
- Remittente:
variazione giornaliera di
1...1,5°C; ma non sfebbra completamente.
- Settica:
bassa al mattino e alta alla
sera.
- Continua:
variazioni
giornaliere minori di 1°C. Tipico del tifo addominale, ornitosi tifoide o
polmonare.
- Ondulante:
variazioni giornaliere ad
intervalli di ore marcate. Tipico per brucellosi.
4.4 ³Brividi²
È
tipico per certe infezioni prima della fase febbrile:
- scuotimento grossolano con battito dei
denti;
- forte sensazione di freddo;
- poi febbre oltre i 39°C.
Normalmente
indica la presenza di un germe nella circolazione ematica. Tipico della malaria
(ogni 3...4 giorni) e della pielonefrite (infezione renale). I bambini invece
dello scuotimento possono avere delle convulsioni febbrili, che mimano una
crisi epilettica con movimenti incontrollati degli arti, perdita di conoscenza
con occhi girati all¹insù e incontinenza.
4.5 Sfebbramento
- Per lisi:
lenta e continua.
- Per cristi:
bruscamente, in modo
massiccio; può avere ripercussioni sul sistema cardiovascolare.
5.0 Metodi
diagnostici
Per
scoprire dei microrganismi patogeni nel corpo:
- ricerca col microscopio
- culture per aumentare la quantità e
testare antibiotici
- iniezione di materiale sospetto ad
animali con osservazione della reazione (se si ammalano) p.es. tubercolosi
- ricerca di anticorpi nel sangue.
6.0 Metodi
per combattere i germi
Ignaz
Semmelweis, un ginecologo ungherese, ipotizzò, come causa per la setticemia
puerperale, le mani infette di levatrici e medici. Dopo accese guerre ideologiche, la medicina sviluppa i
seguenti strumenti per combattere i germi patogeni: sterilizzazione, disinfezione,
disinfestazione, pastorizzazione.
6.3 Disinfestazione da
parassiti
6.1 Sterilizzazione
Distruzione
di tutti i microrganismi su un oggetto (non solo patogeni). Due metodi:
- Sterilizzazione ad aria calda: 180°C per
30 min.
- Autoclave (a pressione):
1 bar 120°C per 20 min
(pentola a vapore).
2 bar 134°C per 5 min.
Da
notare che il tempo si conta a partire dalla temperatura raggiunta.
Per
l¹uso ³casalingo² va benissimo una pentola a pressione (con un po¹ di acqua
dentro).
6.2 Disinfezione da germi
Annientare
germi patogeni per evitare infezioni. L¹oggetto non è ³sterile². Per
disinfettare si usa:
- spesso ingredienti chimici (p.es.
alcool).
- Anche metodi fisici come:
- essiccamento;
- raggi (ultravioletti, raggi
X, sole);
- congelamento.
- Disinfettanti per locali: Idrolato
(acqua) e Aeth. (olio essenziale) di lavanda come spay.
- Disinfettante di ferite: Aeth. Lavandula
(olio essenziale di Lavanda) puro sulla ferita (1Špoche gocce): fungi- e
battericida, virostatico, cicatrizzante.
- Disinfettante dermico: Aeth. Melaleucae
(Tea Tree) soluto a 1Š10% in alcol o olio ³antibiotico² a largo spettro.
- Disinfettante mani: p.es. STERILLIUM,
HOSPISEPT: miscela di coliche fortemente disinfettanti e dermaprotettivi.
6.3 Disinfestazione
da parassiti
Annientare
parassiti come pulci con ingredienti chimici.
6.4 Pastorizzare
Riscaldamento
³mite² per poco tempo (p.es. latte: 85°C per 2 min.). Spore di funghi non
vengono distrutte bensì germi di tifo, paratifo, shigellosi, tubercolosi, ...
6.5 Termini tecnici
- cida: uccide (batteri-, fungi-, Š)
- statico: impedisce la proliferazione
(virus-, Š).
7.0 Cura di malattie infettive
Le
malattie infettive, all¹inizio del secolo erano la maggior causa della
mortalità e ancora oggi lo sono nei paesi ³sottosviluppati².
Nei
paesi industrializzati sono stati ridotti notevolmente i rischi, grazie a:
- il tenore di vita che rende molto più
efficace il sistema immunitario delle persone (fame, freddo, stanchezza, stress
esistenziale Š),
- le condizioni sanitarie e igieniche che
hanno ridotto enormemente la quantità di microrganismi nell¹ambiente e
un¹eventuale esposizione ai germi,
- per le malattie infettive batteriche,
l¹uso di antibiotici è efficace a dare un ³colpo di mano² al sistema immunitario
³sovraccarico² in situazioni d¹emergenza critiche.
Molte
volte nel mio lavoro come naturopata mi sembra persino ³ribaltata² la
problematica:
- il tenore di vita rende noiosa e
ideologicamente conflittuale la vita al punto da stressarsi per mancanza di sfida
esistenziale e per incapacità di adattamento, ciò indebolisce di nuovo il
sistema immunitario;
- l¹igiene eccessiva evita all¹organismo di
formare anticorpi durante l¹infanzia ed elimina le barriere fisico-chimiche del
sistema immunitario, mentre tante sostanze ³sintetiche² devono essere elaborate
dall¹organismo (prodotti igienici, cosmetici, alimentari, invece di
microrganismi);
- si tenta di sostituire con i medicamenti
il lavoro del sistema immunitario togliendogli la possibilità di diventare
calmo ed efficace, rendendolo tendenzialmente ipersensibile, impanicabile e
perciò poco efficace.
Le
cure per specifiche malattie infettive sono descritte sotto i relativi capitoli
degli organi infetti.
Alcune
regole per le malattie infettive:
- immediatamente dal medico con
sospetto di malattie infettive obbligatorie di denuncia
(vedi
allegato: ³Ordinanza concernente la dichiarazione delle malattie trasmissibili
dell¹uomo², 818.141.1);
- mai interrompere una medicazione con
antibiotici: si rischia di facilitare lo sviluppo di batteri resistenti
all¹antibiotico;
- nessuna
automedicazione con antibiotici. Il medico responsabile lo fa solo in caso di
accertate:
- infezioni
batteriche secondo precisi criteri clinici:
- clinico-empirico secondo la
probabilità del germe responsabile per la malattia
- eventualmente dopo aver
diagnosticato il battere e, potendo, conoscere le resistenze.
Dopo una cura con antibiotici
è consigliabile la cura dell¹apparato digestivo, perché spesso l¹antibiotico
indebolisce notevolmente la fauna e la flora intestinale.
7.1 Comportamento
durante le infezioni
7.2 Sostegno alle cure
antibiotiche e guarigione infettiva
7.3 Autotrattamento
di infezioni ³banali²
7.4 Principi di trattamento delle micosi
7.1 Comportamento durante le infezioni
Un¹infezione
richiede notevoli sforzi del sistema immunitario; è quindi controindicato
caricarlo ulteriormente:
- riposo (a letto) per qualche giorno
- evitare stress di ogni forma
- rispettare le esigenze dell¹organismo
specialmente i segnali di: fame, sete, caldo, sonno, tranquillità
- concedersi un tempo di convalescenza
(riassestamento dell¹organismo).
7.2 Sostegno alle cure antibiotiche e alla guarigione
dell¹infezione
- Fino ad una settimana dopo la cura
aggiunta di Vit. C (ca. 2 gr/giorno) e complesso Vit. B. Preparato combinato: 2
compr. BEROCCA p.d. (C e B). Zinco 50 mg p.d. per stimolare la fagocitosi
- Dopo la cura mettere a posto la flora
intestinale p.es. con tanto yoghurt e Bioflorin, MUTAFLOR, OMNIFLORA.
- Uso di tisane (o altri preparati
fitoterapeutici):
- amaro stomachico
-
nervinotonici
- leggermente diuretici
- linfostimolanti
secondo il tipo dell¹infezione.
Una
potente alternativa agli antibiotici sono gli estratti di ghiandole del timo di
vitello (p.es. THYM-UVOCAL): amplificano notevolmente la difesa specifica
infettiva immunitaria e sono anche compatibili a tutte le altre misure
antinfettive (anche con antibiotici).
Rinforzano
la flora mucotica e intestinale.
Sono
specialmente indicate:
- urtica dioica diuretica - iperico virostatico
- genziana amaro
³digestivo² - fitolacca immunostimolante
- rhiz. hydrastis amaro
³mucosi² - cipolla antibiotico
zolfatato
- avena nervinotonico - aglio ursino antibiotico zolfatato
- Hb. galii aparines linfatico,
immunitario - Š
- echinacea immunitario
- absinthii amaro,antisettico
- aglio antisettico,
antibiotico
Sostituzione
di liquidi (sudore) e di potassio (REKEWAN, brodo di manzo, p.es. Liebig) in
caso di diarrea severa e tè di tiglio (diaforetico).
7.3 Autotrattamento di infezioni ³banali²
Visto
che le infezioni si esprimono generalmente in determinati organi, sono trattati
nei relativi capitoli. In seguito presenterò alcune piante con effetto
sistemico in caso di infezioni.
Innanzitutto
sono da rispettare le raccomandazioni dei precedenti due capitoli
(comportamento, sostegno).
Seguono
delle osservazioni su:
7.3.1 Fitoterapeutici
germostatici
7.3.4 Infezioni
virali persistenti
7.3.1 Fitoterapeutici germostatici
- mirra germostatico,
stim. leucociti
- eucalipto virostatico
- Rad. babtisiae tinctoria germostatico,
antifebbrile
- Hb. Tropaeoli germostatico
- alium virostatico,
diaforetico
- echinacea germostatico,
immunostimolatore
- thymus germostatico
- absinthii anaflogistico
- melaleuca germostatico
a largo spettro.
7.3.2 Febbre e diaforetici
I
diaforetici stimolano il corpo alla sudorazione tramite l¹alzamento della
temperatura corporea, la dilatazione di pori sudiferi e la stimolazione di
circolazione periferica. Questo processo scarica i reni, eliminando certe
³scorie² tramite la pelle e sostiene i processi immunitari. Sono indicati
specialmente in caso di infezioni accompagnate da febbre:
- tiglio diaforetico,
diuretico
- angelica diaforetico,
diuretico
- sambuco diaforetico,
diuretico, immunostimolante
- zingiberis diaforetico,
stimolante
- paprika diaforetico,
salivastimolante, stimolante, antisettico
- menta diaforetico,
antiemetico, antisettico
- eupatorio perfol. diaforetico
- hyssopus diaforetico,
calmante
- millefoglia diaforetico
astringente
7.3.3 Infezioni acute
In
caso di infezione acuta si usa come base un diaforetico e un immunostimolante
(ev. anche un ³antibiotico²) p.es.:
tiglio millefolia diaforetici
sambuco echinacea immunostimolante
timo mirra antibiotico.
Se
sono coinvolte le ghiandole linfatiche si aggiunge galium aparines (odore di
aglio) e/o calendulae. Se sono coinvolte le mucose serve Hydrastis e/o
Eupatorio perfol. In caso di irrequietezza si aggiunge camomilla e/o
scutellaria. Se prude la pelle, si lava il corpo spesso con Acquae Hamamelis
(astringente).
7.3.4 Infezioni virali persistenti
La
seguente ricetta serve spesso:
Rp.
Rad.
Babtisiae (³indago²,
virostatico)
Rad.
Phytolaccae decan. (immunostimolante)
Rad.
Echinaceae angust. (germostatico,
immunostimolante)
Hb.
Absinthiiaa (anaflogistico,
amaro)
Res.
Myrrhae pulv ad 100 (germostatico,
immunostimolante)
m.f.
species D.S. Decotto 10 min. 1 c.t. per tazza 3 p.d.
(Si
guarisce per non più dover bere questa tisana molto amara e schifosissima, la
tintura è più sopportabile).
7.4 Principi di trattamento delle micosi
- Ai funghi piace un ambiente caldo e
umido, su un substrato alcalino (p.es. piedi ben lavati con sapone in calze di
fibra sintetica in scarpe chiuse d¹estate);
- detestano un substrato oleoso, ambiente
secco e piuttosto acido e salato;
- le spore si propagano grattandosi e con
la biancheria e sono eliminabili solo a temperatura superiore ai 75°C;
- i fungicidi eliminano il micelio e i
funghi, ma non le spore che hanno un ³periodo di germinazione² di ca. 2
settimane. La cura deve proseguire per altre 3 settimane per garantire che
vengano colpiti anche gli ultimi ³germogli² prima che si formino nuove spore.
7.5 Oli eterici contro infezioni
I seguenti
oli eterici sono molto efficaci contro le infezioni. Si consiglia vivamente di
non ingerirli, perché sono troppo concentrati. Servono per una terapia locale;
vanno spalmati o usati per inalazioni e, oppure, gargarismi. Caso mai si
ricorre alle piante per fare degli infusi con delle tisane.
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