Medicina popolare

per autodidatti

 

 

settembre 22, 2005


Indice della pagina

 

Indice

Incipit

 

1.0 Introduzione

1.1 Ricordi di fisica elementare

       1.2 Elementi di logica, retorica, semiotica e informatica

       1.3 Tracce di processi biofisici e biochimici

       1.4 Rilevazione di segnali elettromagnetici corporei

       1.5 Altre caratteristiche misurabili dell¹organismo

 

2.0 Metodi diagnostici e terapeutici

     2.1 Elettrici

       2.2 Elettromagnetici

       2.3 Termici

       2.4 Ottici

       2.5 Magnetici

       2.6 Diversi

 

3.0 Metodi affini

       3.1 Medicina tradizionale cinese

       3.2 Medicina ayurvedica

       3.3 Terapie fisiche

     3.4 Altre affinità

MN 4.2

 

Diagnosi e terapie biofisiche

Energetica e informatica biologica alternativa

 

© Peter Forster

Bianca Buser

 

 

Pagine correlate:

Temi di medicina popolare MmP 1

 

Seane Kirlian

 


INDICE: MN 4.2 Diagnosi e terapie biofisiche

Energetica, informatica alternativa di sistemi biologici

 

1.0 Introduzione

1.1 Ricordi di fisica elementare

       1.1.1   Processi termici

       1.1.2   Processi ottici

              1.1.3   Processi acustici

              1.1.4   Processi elettromagnetici

              1.1.5   Processi elettrici

                         1.1.5.1   Elettricità => elettromagnetismo

                         1.1.5.2   Elettromagnetismo => elettricità

              1.1.6   Processi corpuscolari

       1.2 Elementi di logica, retorica, semiotica e informatica

              1.2.1   Traccia, segnale, simbolo

              1.2.2   Indicazione e significativo

              1.2.3   Interpretazione e contesto

       1.3 Tracce di processi biofisici e biochimici

       1.4 Rilevazione di segnali elettromagnetici corporei

       1.5 Altre caratteristiche misurabili dell¹organismo

 

 

2.0 Metodi diagnostici e terapeutici

       2.1 Elettrici

              2.1.1   Elettroagopuntura secondo VOLL

              2.1.2   Elettroneuraldiagnostica e -terapia secondo CROON

              2.1.3   Stimolazione elettrica nervosa transdermale TENS

              2.1.4   Misurazione energetica di meridiani PROGNOS A

       2.2 Elettromagnetici

              2.2.1   Risonativi

                         2.2.1.1   Bioelettronica secondo VINCENT

                         2.2.1.2   Biorisonanza

                         2.2.1.3   Bioinformatica

                         2.2.1.4   Biocibernetica /radionica

              2.2.2   Tesla-generatori

                         2.2.2.1   Fotografia secondo Kirlian

       2.3 Termici

              2.3.1   Diagnostica termoregolativa

              2.3.2   Terapie termiche

                         2.3.2.1   Infrarosso

       2.4 Ottici

              2.4.1   Biofotoni

              2.4.2   Cromopuntura

       2.5 Magnetici

              2.5.1   Campi magnetici stabili (calamite)

              2.5.2   Campi magnetici alternati (bobine)

       2.6 Diversi

              2.6.1   Biofeedback

              2.6.2   ORGON-radiatori

              2.6.3   LASER-terapie

3.0 Metodi affini

       3.1 Medicina tradizionale cinese

       3.2 Medicina ayurvedica

       3.3 Terapie fisiche

       3.4 Altre affinità


Incipit

Elementi di regolazione biofisica (energetica, informatica)

Ricerche recenti interpretano:

- il sistema di meridiani della medicina tradizionale cinese

- come parte di un sistema risonativo1

- per onde elettromagnetiche coerenti2, la cui posizione è determinata da strutture anatomiche.

 

Pare che esista:

- un campo tridimensionale di ³onde stagnanti²3 nel corpo:

- con proprietà di portatore delle informazioni olografiche4

- che permettono una comunicazione elettromagnetica di corpo e psiche con l¹ambiente.

Forschende Komplementärmedizin 1998;284-289: Reliabilität der energetischen Meridianmessung mit

Prognos A.

 

1      Risonanza:

È un processo elettromagnetico (anche acustico, meccanico ...) che ³nutre² un oscillatore con la sua frequenza propria. Questo si comporta da ³pendolo² aumentando continuamente l¹ampiezza della sua uscita fino al punto dove le controforze ammortizzanti equilibrano l¹energia propria del sistema.

Tecnicamente usato per amplificare segnali deboli.

Un sistema risonativo si ³nutre² delle proprie emissioni, si mette in equilibrio con le forze di altri sistemi.

 

2      Onde elettromagnetiche coerenti:

Coerenti: inteso come ³della stessa frequenza e sintonizzate nel senso ritmico². ³Onde elettromagnetiche² vedi ³ricordi di fisica².

 

3      Onde stagnanti:

La sovrapposizione di diverse frequenze di onde elettromagnetiche coerenti crea, come risultato, tramite il processo dell¹interferenza, (addizione e sottrazione di oscillazioni) un¹²onda stagnante² (stabile, fissa).

 

4      Ologramma:

È un insieme di ³onde stagnanti² quale espressione di funzionamento di un sistema completo (olo-) nel senso ³grafico tridimensionale² (-gramma) Può servire come ³informazione² nel senso ³comunicativo², perché si mette in equilibrio con controforze (elettromagnetiche) esterne.

 

 

1.0 Introduzione

I metodi terapeutici biofisici si riferiscono a processi fisici nell¹organismo. Ricordandomi di una massima di Wittgenstein: ³Š si dovrebbe tacere sull¹argomento non verbalizzabile ...² dovrei tacere e non solo io, perché in fondo ci manca sia la terminologia sia la conoscenza per poterlo trattare seriamente.

D¹altro canto il nostro è diventato un ³mercato sanitario oscuro e lucrativo² del quale si sentono attratti fatalmente non solo ricercatori seri, ma anche elementi con strane motivazioni, dall¹imbroglione economico fino al fanatico paranoico.

Mi sono deciso a trattare il tema in questa sede più con l¹obiettivo di fornire i pochi strumenti a me noti per valutare le ricchissime offerte del mercato che per discutere dei prodotti, servizi e marchingegni che appaiono e spariscono annualmente, rimanendone pochi validi. Il mercato è molto simile a quello dell¹informatica, con la differenza che non ci sono convenzioni tecniche o dell¹utilizzatore che rendano almeno in parte confrontabili metodi e prodotti.

Un primo punto riguarda l¹opportunità di far applicare in grande stile dei metodi terapeutici ³nuovi ed economicamente impegnativi² da parte di terapeuti non esperti su un largo pubblico di ammalati, senza conoscerne a fondo i meccanismi di funzionamento, né gli effetti, le controindicazioni e gli effetti collaterali.

I produttori di questi marchingegni terapeutici/diagnostici non dispongono dei mezzi finanziari, di tempo e materiale per poter fare indagini serie di questo tipo: devono ammortizzare i costi dello sviluppo delle loro terapie. E poiché si tratta di investimenti rilevanti, anche il terapista libero professionista li deve ammortizzare. Tutto questo non sostiene l¹interesse del cliente ammalato.

Il secondo discorso verte sulla relazione ambivalente fra paziente e terapista quando si ricorre a una medicina che utilizza apparecchiature:

- da un lato si tenta di essere all¹avanguardia e niente è troppo caro per guarire

- dall¹altra parte è di moda darsi un¹aria ³frugale romanticista naturalistica² e le due cose non sono molto compatibili.

Il terzo discorso è l¹incertezza professionale diagnostica di molti terapisti che pretendono di imparare a buon mercato un mestiere così esigente. Benvenuto un apparecchio che in un paio di minuti fornisce diagnosi, proposta terapeutica e forse anche cura. Ricorda tantissimo l¹approccio che gli stessi terapisti criticano (spesso ingiustificatamente) dei medici di condotta verso i loro pazienti.

Inoltre, è comodo delegare la responsabilità professionale ad un apparecchio.

Il quarto discorso si riferisce al rapporto che il terapista intrattiene con il suo cliente: la vita, la morte, la malattia, la guarigione e il posto che prende, in questo contesto, una macchina composta di lamiera, bobine, microprocessori, schermi e tastiere. Finché si tratta di uno strumento come il telefono o un ordinatore non ho obiezioni, ma quando lo strumento diventa il pilastro portante (tempo, materiale, finanze) della professione terapeutica ho seri dubbi, essendo io un tipo all¹antica che ritiene la parola, il rimedio e il tocco gli strumenti più importanti delle professioni mediche.

 

Sono trattati i seguenti temi:

1.1 Ricordi di fisica elementare

       1.2 Elementi di logica, retorica, semiotica e informatica

       1.3 Tracce di processi biofisici e biochimici

       1.4 Rilevazione di segnali elettromagnetici corporei

       1.5 Altre caratteristiche misurabili dell¹organismo

 

 

1.1 Ricordi di fisica elementare

(Molto semplificato e sintetizzato). Serve per interpretare i fascicoli pubblicitari dei produttori di tali apparecchi.

Corpuscoli atomici (protoni, elettroni ...} come pure atomi e molecole e pezzi di materia hanno dei legami tra di loro dovuti alla loro carica, che crea delle forze (di attrazione o repulsione) a distanze, da molto piccole a molto grandi, che si chiamano campi (di gravità, elettrici, magnetici, ...)

La definizione di ³campo² in fisica è molto discussa, non chiara; per gli uni è un costrutto mentale, per altri una proprietà elementare della creazione, per altri ancora un gran mistero metafisico. In questo contesto uso il termine nel senso di ³capacità ambientale di trasmettere forze e oscillazioni di un certo tipo: campo elettromagnetico => capacità di un determinato ambiente di trasmettere onde elettromagnetiche (p.es. vacuo)².

La massa di atomi/molecole determina la frequenza di oscillazione ³naturale² (propria): è intuitivamente deducibile che una massa più grande oscilla più lentamente grazie alla maggiore inerzia.

Si parla di processi elettrici quando vengono trasferiti degli elettroni da un posto all¹altro.

Per energia si intende fisicamente la capacità di azionare, muovere, far oscillare qualcosa, insomma la capacità di svolgere un lavoro.

Se riferita a processi di oscillazione (vibrazioni) è bene ricordare la differenza tra energia e informazione, perché sono concetti distinti. Si usa però spesso il termine ³energia² indistintamente per l¹uno e l¹altro come pure per altri concetti non ben definiti.

L¹energia di un¹oscillazione dipende:

- dall¹eventuale ³massa² oscillante

- dalla frequenza dell¹oscillazione

- dall¹ampiezza dell¹oscillazione.

L¹ampiezza dell¹oscillazione riferita:

- ad un suono corrisponde all¹intensità del suono (misurato in Decibel),

- alla luce, all¹intensità di una fonte luminosa (misurata in Lumen),

- ad un¹onda elettromagnetica alla sua intensità d¹irradiazione (misurata in Gauss).

Come informazione di un¹oscillazione si considera spesso la sua frequenza (o una sovrapposizione di frequenze):

- per un suono sarebbe l¹acutezza del suono (p.es. un ³la² di 440 Herz)

- per la luce sarebbe il suo colore (p.es. 1014 Hz)

- per un¹onda elettromagnetica, la sua frequenza (p.es. 89.4 kHz per radio Monte Ceneri).

È evidente che il termine informazione può essere legato a energia nel senso che l¹energia ³trasporta² l¹informazione (come il materiale può trasportare informazione), ma è ben diverso se uso delle onde infrarosse per scaldarmi (energia) o per vedere di notte tramite un apposito apparecchio (informazione).

Sono trattati i seguenti temi:

       1.1.1   Processi termici

       1.1.2   Processi ottici

              1.1.3   Processi acustici

              1.1.4   Processi elettromagnetici

              1.1.5   Processi elettrici

              1.1.6   Processi corpuscolari

 

1.1.1   Processi termici

Atomi e molecole della materia oscillano. L¹ampiezza di questa oscillazione si misura come temperatura. Quando la materia non oscilla più (caso ipotetico) significa che ha raggiunto la temperatura di -273.4° centigradi C (zero assoluto).

La massa dell¹atomo e della molecola oscillante (inerzia), i legami che ha con altri atomi e molecole (resistenza all¹oscillazione) e, in forte misura, l¹ampiezza dell¹oscillazione determinano il contenuto di calore di un pezzo di materia. Questo calore è energia termica, misurata in Calorie o Joule.

Zone con temperature diverse, con il tempo raggiungono la stessa temperatura perché l¹oscillazione forte di un elemento aumenta quella dell¹elemento vicino, riducendo la propria fino all¹uguaglianza. Questo fenomeno si chiama flusso termico (oppure calorico, oppure energetico termico). È evidente che va da maggiore a minor calore.

L¹oscillazione di materia chiamata ³temperatura² si propaga prevalentemente per ³urto² il che non è possibile nel vacuo (definito ³senza materia²).

Nell¹organismo umano, per processi metabolici e biochimici, viene trasformata continuamente energia ³chimica² in energia ³termica² (oscillazione di atomi e molecole). Per equilibrio con l¹ambiente circostante e complessi meccanismi di regolazione calorica dell¹organismo (sudorazione, battito dei denti per il freddo ...) viene mantenuta una temperatura ³ideale² del corpo (in media 36.8° C ascellare).

Un effetto ³collaterale² di questo processo termico, è l¹emanazione di fotoni nello spettro dell¹infrarosso: radiazione ottica che può essere grossolanamente percepita come ³intensitಠ(usato p. es. nella ³diagnostica termoregolativa²) o in modo più raffinato misurata con amplificatori di luce (dall¹industria militare e astronomica) anche nella ripartizione delle frequenze (spettro).

Esiste una teoria di comunicazione tra cellule tramite i fotoni (biofotoni).

Si contrappone alla propagazione di fotoni la ³densità della materia² circostante.

Tutto questo però non è solo una proprietà del corpo umano o di un qualsiasi organismo, ma di qualsiasi materia. La differenza è che, in un organismo vivente, questi processi sono più ³ricchi², perché composti di migliaia di sostanze, e più dinamici (variazione nel tempo) grazie alla capacità di un organismo di adattarsi attivamente al suo ambiente variabile.

 

 

1.1.2   Processi ottici

Quando, all¹interno di un atomo, un elettrone cambia orbita, emette o assorbe una piccolissima quantità di energia chiamata ³fotone². Si tratta di radiazioni elettromagnetiche normalmente percepibili (solamente in grandissime quantità) nello spettro della luce visibile, infrarosso e ultravioletto.

L¹oscillazione termica crea però anche un effetto a livello interatomico (all¹interno di un atomo): gli urti fanno passare gli elettroni dall¹orbita originale in un¹altra e ritorno. Il ritorno libera l¹energia assorbita, per il salto chiamato ³fotone² che si propaga senza presenza di materia come onda ³luminosa² e raggio di luce (infrarosso nelle basse temperature fino al bianco nel metallo ardente).

 

1.1.3   Processi acustici

L¹oscillazione di sostanze (gas come l¹aria, liquidi come l¹acqua, solidi come il ferro) si chiama suono, udibile o meno (infra- e ultrasuono).

 

1.1.4   Processi elettromagnetici

L¹oscillazione (movimento) di una massa carica in un campo magnetico si propaga a distanza come ³irradiazione elettromagnetica², che si può immaginare come un¹²ondulazione² tridimensionale di campi elettrici e magnetici dove la frequenza determina la ³lunghezza d¹onda² (frequenze alte => onde corte). Ecco alcuni esempi:

- Il radiatore del riscaldamento irradia onde lunghe infrarosse;

- la lampada agli infrarossi, onde un po¹ più corte percepibili termicamente;

- dal sole riceviamo onde di luce (miscuglio di frequenze otticamente percepibili), riflesse da diversi oggetti in diversi colori (frequenze particolari) e ci bruciamo la pelle con irradiazioni ultraviolette (al di là della percezione ottica e termica);

- ascoltiamo la radio su onde lunghe, medie, corte e ultracorte;

- usiamo il telefonino e vediamo la televisione su onde ancora più corte tutte e tre percepibili solo dopo una trasformazione elettronica in lingua (acustica) e immagine (ottica).

Forze magnetiche con campi magnetici e forze elettriche o elettrostatiche con campi elettrici percepibili sono conosciute da millenni:

- Minerali con proprietà di calamite (attiva ferro)

- carica e scarica di isolatori con attrazione di altri isolatori (scosse quando si scende dalla macchina).

Con apparecchiature moderne si riesce ad amplificare e misurare queste forze con grande precisione.

L¹intensità originale dell¹irradiazione elettromagnetica dipende evidentemente:

- dalla carica oscillante (grande => intensità grande)

- dall¹ampiezza dell¹oscillazione (ampiezza grande => intensità grande)

- dalla frequenza d¹oscillazione (frequenza grande => intensità grande)

L¹intensità di onde elettromagnetiche in un determinato luogo si misura in Gauss.

L¹irradiazione elettromagnetica si ³'69ndebolisce² durante il suo percorso sull¹intensità locale a causa:

- della ³diluizione² nello spazio: doppia distanza corrisponde a un ottavo di intensità (2 potenza 3)

- dell¹assorbimento e dell¹interazione con materia carica circostante (p.es. aria).

L¹organismo umano contiene innumerevoli molecole ³magnetiche² dipoloidi (p. es. molecole di acqua) come innumerevoli atomi e molecole cariche: ioni (anioni e cationi).

L¹oscillazione termica muove gli uni (cariche) verso gli altri (dipoli) e provoca onde elettromagnetiche debolissime. Processi di trasporto meccanico (respirazione, circolazione), trasporto di sostanze (diffusione, osmosi), di legamento e scissione chimica e di trasporto elettrolitico, così come diversi meccanismi di regolazione fisiologica (p. es. pompa Na/K o Ca/Mg) sono altre fonti per una produzione di onde elettromagnetiche di ogni tipo, frequenza e intensità, ovunque nel corpo.

Queste onde, non solo sono tutte in interazione fra di loro per interferenza (addizione e sottrazione), ma interagiscono in continuazione con dipoloidi e ioni, sostanze isolatrici, conduttrici e semiconduttrici, che attraversano prima di raggiungere la superficie.

Un ostacolo alla propagazione di onde elettromagnetiche è la densità della ³materia² elettromagnetica (capacità di assorbire).

Tutto questo è caratteristico di ogni organismo, non solo del corpo umano, e in modo selettivo anche della materia non vivente. Viene sfruttato tecnicamente su larga scala con tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche.

 

 

1.1.5   Processi elettrici

Considerati due posti con carica diversa (potenziale, concentrazione di elettroni) si ha un processo elettrico quando, per compensazione, degli elettroni migrano dal posto con il potenziale maggiore a quello con il potenziale inferiore, fino a raggiungere una concentrazione equa, se lo spazio tra i due posti è conduttore per gli elettroni (p. es. metalli, soluzioni conducenti, vacuo, ...).

La differenza di potenziale tra i due posti si chiama ³tensione² (misurata in Volt) l¹ampiezza del flusso di elettroni si chiama ³corrente² (misurata in Ampère) e la resistenza del conduttore tra i due posti si misura in Ohm. L¹energia elettrica trasmessa si misura in Watt oppure Joule.

 

Processi elettrici ed elettromagnetici sono in stretta correlazione tra loro.

Molti processi fisiologici del corpo sono ³elettrici², fra i più noti tutti i processi nervosi e di stimolazione muscolare, ma anche processi più sottili (p. es. elettrolitici) si servono di meccanismi elettrici o producono fenomeni elettrici (tensione, corrente, resistenza, conducibilità ...), sempre strettamente legati a fenomeni elettromagnetici e altamente dinamici (variati nel tempo).

Tutto questo lascia tracce:

- soprattutto ³immateriali²,

- spesso ³volatili, sfuggenti² (pochi milionesimi di secondi)

- di portata molto variabile e di dimensioni ³molecolari² fino a macroscopiche

- di intensità da pochi ³quanti²* (termici, ottici, elettrici) fino a flussi energetici percepibili.

* quanto = energia minima discreta di una forma energetica, p.es. 1 fotone è ³un quanto² di energia ottica.

                         1.1.5.1   Elettricità => elettromagnetismo

                         1.1.5.2   Elettromagnetismo => elettricità

 

1.1.5.1   Elettricità => elettromagnetismo

Processi elettrici (spostamenti di cariche in un materiale) generano onde elettromagnetiche (a distanza) che mutano il campo elettromagnetico circostante.

 

1.1.5.2   Elettromagnetismo => elettricità

Onde elettromagnetiche in un campo elettromagnetico generano processi elettrici (spostamenti di carica) in un materiale intermedio.

 

1.1.6   Processi corpuscolari

- Si parla di irradiazione corpuscolare, quando, per processi altamente energetici/ elettrici e elettromagnetici:

- si separano corpuscoli, atomi (elettroni, protoni ...), che vengono scagliati nell¹ambiente come proiettili, con carica elettrica e supercariche di energia proporzionale alla loro massa.

Gli elettroni, grazie alla loro massa quasi trascurabile, sono ³proiettili di ovatta² mentre un protone di piombo è veramente di piombo, riesce a penetrare e ledere delle sostanze anche materialmente dense in grande profondità.

Esempi di processi di irradiazione corpuscolare ³pesanti² sono la radiografia, la TAC, le radiazioni di processi nucleari artificiali e naturali.

Esempi di irradiazioni ³leggere² (di elettroni) sono le lampade al neon o la microscopia elettronica (nel vacuo, perché le molecole di aria ³frenano e assorbono² dopo frazioni di millimetri il ³raggio di elettroni²).

 

 

1.2 Elementi di logica, retorica, semiotica e informatica

In una tribù megalitica analizzata dall¹etnologa Margaret Mead esisteva la ferma convinzione che una donna, frequentando un determinato albero fuori mano, in un posto incantato, rimanesse incinta.

Questa tribù non aveva ancora scoperto il nesso tra atto sessuale e gravidanza. Grazie a una attenta osservazione sembrava loro tuttavia, che le donne che avevano frequentato quest¹albero rimanessero incinte. L¹albero fu dichiarato ³simbolo², perché dava inizio a un processo apparentemente magico (non plausibilmente spiegabile), la gravidanza.

Ridiamo, ma c¹è poco da ridere: tante delle nostre convinzioni si basano su fondamenti non più solidi di questo.

I nostri ³simboli² sono di solito, lettere, numeri, pittogrammi o immagini che rappresentano, spesso in modo astratto, un aspetto o un elemento di una realtà complessa: 5 viene letto come ³cinque² da un italiano, ³fünf² da un tedesco, ³five² da un inglese.

- Per un romano colto dell¹epoca classica non avrebbe avuto nessun significato e forse l¹avrebbe interpretato come una S un po¹ malfatta.

- Avrebbe letto ³cinque² solo guardando V, nel contesto di qualcosa di identificabile come numero, p.es. CXXV (125).

- Nel contesto ³VENI² l¹avrebbe interpretato come una consonante nella parola che in italiano significa ³venni, sono venuto².

- Per una persona analfabeta ³5² e ³V² hanno un determinato significato.

Forse interpreterebbero 5 come un serpente spastico e V come un uccello in volo.

- Se questo analfabeta parla italiano e gli dico ³cinque², però, mi capisce e mi chiede ³cinque cosa?²

- Se rispondo ³cinque franchi per il caffè² mi dice: ³Ma sei pazzo?² se è intelligente, o me li paga se vuol evitare di litigare con me.

- Se gli dico: ³Fammi vedere il dito numero cinque della mano sinistra², o mi prende per pazzo e può discutere o andarsene, oppure mi chiede se intendo il pollice o il mignolo.

Dopo aver chiarito la faccenda mi farà vedere il suo mignolo sinistro (se non sbaglia mano o non vuol vedere come reagisco).

Riflettendo solo su questi pochi esempi, si può osservare la relazione fra simboli e realtà:

- un simbolo grafico (5,V) viene ³tradotto² in uno verbale (scritto: cinque) e/o vocale

- viene specificato in un contesto (relato: dito, franchi) ed eventualmente viene chiarita l¹intenzione

- diventa soggetto di un significato che va valutato in base a esperienza e/o intenzione

- secondo il risultato della valutazione o si ignora, o si memorizza o si reagisce:

- se c¹è interlocutore con domande di verifica e dubbi, o si litiga o si acconsente

- pagando 5 franchi (che è un pezzo di nichelio rotondo stampato che simboleggia un valore pecuniario)

- o facendo vedere il mignolo (perché l¹ho definito io come quinto o numero cinque)

- che è un ordine sequenziale e non una quantità come cinque franchi o le cinque dita.

Un segnale ha una sfumatura un po¹ diversa:

- Viaggio dietro un¹altra macchina e vedo, dalle luci posteriori, che frena

- freno anch¹io per non tamponarla, e poco dopo mi rendo conto che non ha frenato

- ma acceso i fari abbaglianti prima di una galleria

- ridendo, li accendo anch¹io (e così pure l¹automobilista dietro di me).

- Poco dopo la galleria un¹auto dietro di me si avvicina per sorpassare

- invito il conducente a sorpassarmi, ma questo rimane attaccato dietro, vicinissimo. Mi irrita e

- rifletto come liberarmene (la corsia sinistra dell¹autostrada è libera)

- tiro leggermente il freno a mano (questo non fa scattare il segnale del freno)

- e osservo attentamente nello specchio che l¹auto non mi tamponi

- dopo pochissimo tempo il conducente si spaventa; sfiora il mio paraurti e frena bruscamente, lasciando una traccia di gomma sull¹asfalto, per poi sorpassarmi, con gesti d¹insulto.

 

Sono trattati i seguenti temi:

              1.2.1   Traccia, segnale, simbolo

              1.2.2   Indicazione e significativo

              1.2.3   Interpretazione e contesto

 

1.2.1   Traccia, segnale, simbolo

Simbolo: qualsiasi cosa definita come tale in un contesto sociale per convenzione taciuta o definita.

Segnale: simbolo di avviso (contesto, convenzione Š).

Traccia: residuo di un¹azione passata. Se osservato, messo nel contesto appropriato permette delle deduzioni ³criminali².

 

1.2.2   Indicazione e significativo

Come si vede negli esempi sopraccitati, la trasformazione traccia > segnale > simbolo è altamente speculativa, dipende da convenzioni e contesti socioculturali. Ancora più soggetta ad errori è la trasformazione tramite la domanda: cosa indica? o cosa significa?

 

 

1.2.3   Interpretazione e contesto

L¹interpretazione di tutto ciò è evidentemente legata ad esperienze, conoscenze, formazione, integrazione socioculturale (relazione con il noto e l¹ignoto) così come al contesto (dito, numero cinque, e cinque franchi).

Un automobilista che sopraggiunge due minuti dopo ³la scena del freno a mano², forse nota la traccia della gomma sull¹asfalto, forse (perché è annoiato dal lungo viaggio e dotato di vivace fantasia) tenta anche di immaginarsi cos¹è capitato. Ma è improbabile che arrivi a decifrare l¹evento che l¹ha creato.

In una simile situazione, si trova un terapista che tenta di interpretare il valore momentaneo (13.1.99 ore 17.35) della resistenza cutanea sul punto terminale del ³meridiano del rene² di un suo cliente.

Per fortuna dispone di un potente ordinatore che gli dice:

- se è nella ³normalità '73tatistica² o meno

- se è fuori dal contesto di altre 23 misure ³terminali² e che cosa potrebbe grossolanamente significare

- cosa si potrebbe tentare per riportare il valore deviante nella normalità.

Se è molto fortunato, si decide per un prodotto che non solo permette la riproducibilità della misurazione, ma è anche affidabile nella quantità, la scelta, la preparazione del materiale statistico a monte, gli algoritmi e le procedure che portano dalla ³misurazione² alla ³diagnosi² e poi dalla ³diagnosi² alla terapia.

Bisogna ammettere che ciò è molto comodo e se dovesse dare dei risultati buoni, la mia parrucchiera o l¹estetista di mia moglie curerebbero meglio di me in futuro, perché sarebbero più brave di me a fare il resto dell¹arte medica, cioè curare le relazioni umane.

 

1.3 Tracce di processi biofisici e biochimici

È evidente che il continuo andamento di innumerevoli processi biofisici e biochimici in un organismo funziona in base a processi termici, ottici, acustici, magnetici, elettrici ed elettromagnetici che producono e assorbono continuamente calore e onde elettromagnetiche e fotoni nonché spostano cariche e elettricità in tessuti più o meno conduttori.

È altrettanto scontato che nell¹ambiente di un organismo intercorrono i medesimi processi con effetti altrettanto complessi.

È indubbio che ci siano delle interferenze in questa dinamica e quindi anche che in essa si possa interferire con strumenti tecnici sia verso una misurazione sia verso un intervento.

 

1.4 Rilevazione di segnali elettromagnetici corporei

I segnali elettromagnetici emessi da un organismo sono di una debolezza e fragilità tale che, con i mezzi tecnici attuali, la loro diretta misurazione è tecnicamente molto difficile, impegnativa, delicata e quindi non molto affidabile.

La misurazione diretta quantificata (nei rari casi in cui è fattibile) delle onde magnetiche

- assorbe una tale percentuale di energia emessa dal sistema, che il risultato è immediatamente falsificato;

- in fondo non sappiamo (ancora) cosa sarebbe da misurare e dove

- e non abbiamo nessuna idea del comportamento dinamico dell¹organismo

- si pone anche il problema delle frequenze da misurare, perché sono innumerevoli e quando se ne raggiunge una, si ignora che cosa rappresenti (forse si tratta dei segnali di un canale televisivo o di un telefonino)

- un altro problema sono le zone di misurazione, perché l¹organismo umano è molto variabile

- non da ultimo va considerato ³il rumore elettromagnetico naturale ambientale².

Un esempio di questo modo di misurazione, è la dettezione e il proseguimento di zone attive del cervello che segue tridimensionalmente l¹intensità di zone cerebrali.

 

 

La rilevazione relativa e/o qualitativa (paragonata o a differenza) è tecnicamente molto meno impegnativa ma ha anche le sue trappole:

- è tecnicamente facile amplificare dei segnali deboli, ma

- l¹amplificazione rende presto molto instabile il circuito di misurazione

- con il rischio che essa vada in risonanza incontrollata.

Di questo tipo di misurazione fanno uso la maggior parte delle apparecchiature in commercio.

In pratica si amplificano (per risonanza) molto fortemente ³le tracce elettromagnetiche² rilevate, di solito, da un elettrodo tenuto in mano (perché non sull¹ombelico?) fino a valori misurabili.

Lo spettro delle frequenze elaborate (risonanza) può essere molto ristretto, selettivo o ampio, secondo il produttore dell¹apparecchio e il suo gusto o convinzione ...

Si misurano evidentemente ³tracce di processi² potenzialmente ricche di informazioni, ma si hanno pochissime idee di cosa potrebbe significare questo concerto (o rumore) elettromagnetico.

È persino difficile discriminare e filtrare onde non provenienti dall¹organismo (elettrodo, telefoni, TSI, Š).

Ci vorrebbe una ³gabbia di Faraday² per escludere l¹esterno e le caratteristiche modulative dell¹elettrodo. Sarebbero necessarie speciali apparecchiature per discriminare.

Dopo questi problemi (luogo di misurazione, spettro di frequenze, discriminazione disturbi, affidabilità di modulazione e amplificazione ...) tutti risolti per decisioni basate sulla fattibilità e l¹economicità tecnica, la fantasia speculativa non ha più limiti:

- c¹è chi usa valori come intensità di diverse frequenze per occulte deduzioni diagnostiche e/o consigli terapeutici, utilizzando tabelle o programmi informatici di ³carica² delle sostanze con questa frequenza e li usa ³omeopaticamente²

- c¹è chi paragona i valori rilevati dall¹organismo con quelli di ³rimedi² per determinare l¹indicazione per esclusione

- c¹è chi ³inverte elettronicamente² il segnale rilevato, e lo ³reinserisce² nell¹organismo (azzerare per interferenza) convinto di poter influenzare così il comportamento di patogeni,

- c¹è chi offre un po¹ di tutto questo

- e sicuramente altre belle idee, ciascuna con ³dimostrazioni convincenti² di successo di diagnostica e cure di diverse malattie.

È permesso e lecito crederci o meno.

I padri della ³biorisonanza² erano MORELL & RASCHLE (medico e ingegnere) che svilupparono apparecchi come MORA e BICOM. Tanti altri seguirono con modelli modificati.

Per dettagli vedi: ³Forschende Komplementärmedizin 1998; 5: 230 - 235² KARGER.

Le misurazioni indirette sono più promettenti: pare che le ipotetiche ³onde elettromagnetiche stagnanti² abbiano un effetto ³modulatore² su caratteristiche fisiche organiche più grossolane e meglio misurabili come:

- la conduttività dermica locale oppure

- le differenze di temperature locali.

Un altro approccio è sottoporre l¹organismo a delle onde elettromagnetiche di frequenza e tensione molto alta, ma a corrente marginale (TESLA-generatori) e rilevare in forma di fotografia ³il riflesso del campo elettromagnetico organico². Si ottengono così immagini di scariche elettriche e emissione di fotoni (fotografia KIRLIAN).

 

1.5 Altre caratteristiche misurabili dell¹organismo

Le misurazioni di caratteristiche elettriche sono più semplici e più affidabili delle misurazioni elettromagnetiche; specialmente la misurazione di resistenza e conduttività dermica in determinati punti. Si scoprì già tanti anni fa, che i punti dell¹agopuntura cinese corrispondono ad areali dermiche molto piccole e ben delimitate con una conduttività dermica molto più elevata dell¹ambiente e si svilupparono degli strumenti semplici per gli ³agopuntori² che permisero l¹esatta localizzazione di un punto tramite suono, luce (qualitativo) o uno strumento di misurazione (quantitativo).

 

Più tardi lo strumento veniva combinato con ³stimolatori² di luce, impulsi elettrici ... in modo da poter trattare immediatamente un punto dopo averlo trovato (p. es. SEARCH N STIM).

Un altro approccio proviene dalla cosmonautica sovietica (secondo una proposta di MANDEL) e misura la resistenza cutanea ai 24punti terminali dei meridiani (angolo dell¹unghia delle mani e dei piedi) p. es. con l¹apparecchiatura PROGNOS A. che venne usata per controllare continuamente delle variazioni ³elettrofisiologiche² di cosmonauti nello spazio:

- la ripetibilità e l¹affidabilità (reliabilità) della misurazione stessa è abbastanza buona su una media di 4 misurazioni (da 76 a 95%) - la diagnostica in base alla TCM viene eseguita da un programma

- come pure delle indicazioni per la cura.

Precursori di questo apparecchio erano:

VOLL, CROON, SCHIMMEL, MOTOYAMA, NAKATAMI, NETSCHUSCHIN ...

Per dettagli vedi ³Forschende Komplementärmedizini 1998;

5: 224 - 229 e 284 - 289 ³KARGER².

La misurazione di irradiazione termica (infrarosso) e la rappresentazione grafica è un metodo che si usa in ingegneria civile, militare, geologica Š In medicina complementare esistono dei ³termogrammi² che servono come strumenti diagnostici.

 

 

2.0 Metodi diagnostici e terapeutici

Sono trattati i seguenti temi:

     2.1 Elettrici

       2.2 Elettromagnetici

       2.3 Termici

       2.4 Ottici

       2.5 Magnetici

       2.6 Diversi

 

2.1 Elettrici

Sono trattati i seguenti temi:

              2.1.1   Elettroagopuntura secondo VOLL

              2.1.2   Elettroneuraldiagnostica e -terapia  secondo            CROON

              2.1.3   Stimolazione elettrica nervosa transdermale TENS

              2.1.4   Misurazione energetica di meridiani    PROGNOS A

 

2.1.1   Elettroagopuntura secondo VOLL

Misurazione di diversi criteri elettrici (tensione, conducibilità, resistenza) su punti definiti della cute allo scopo di scoprire organi ammalati, intossicazioni e focolai. Serve anche a verificare l¹utilità dei rimedi. Base di questa diagnosi: terapia con rimedi omeopatici, metodi di eliminazione dei focolai o applicazione di correnti stimolanti.

 

2.1.2   Elettroneuraldiagnostica e -terapia secondo CROON

Misurazione elettrica di diversi punti della cute al fine di poter scoprire regioni lese del corpo. Alla base di queste indicazioni diagnostiche: terapia con correnti stimolanti.

 

2.1.3   Stimolazione elettrica nervosa transdermale TENS

Applicazione di corrente elettrica (...60mA) tramite elettrodi/materiale di contatto su zone fermali specifiche: tronco nervoso principale, Trigger Point, punti dell¹agopuntura, dermatoma, tempie, per stimolare la produzione di endorfine, encefaline ed allo scopo di ridurre i dolori.

 

2.1.4   Misurazione energetica di meridiani PROGNOS A

Funzionamento vedi sopra 1.5.

 

2.2 Elettromagnetici

Sono trattati i seguenti temi:

              2.2.1   Risonativi

              2.2.2   Tesla-generatori

 

2.2.1   Risonativi

MORA, VEGA, MULTICOM, LYKOTRONIC, BICOM, ABAS, MEDEA, BAY BIO, SVESA e tanti altri prodotti che usano dei nomi come:

                         2.2.1.1   Bioelettronica secondo VINCENT

                         2.2.1.2   Biorisonanza

                         2.2.1.3   Bioinformatica

                         2.2.1.4   Biocibernetica /radionica

 

2.2.1.1   Bioelettronica secondo VINCENT

Si misura l¹acidità, la resistenza e il potenziale elettrico del sangue, della saliva e dell¹urina con lo scopo di scoprire malattie esistenti.

 

2.2.1.2   Biorisonanza

MORA, MULTICOM, VEGA

Usando delle apparecchiature elettroniche si identificano, trasformano e reinseriscono delle vibrazioni elettromagnetiche dell¹organismo, di rimedi, di allergeni. Metodo spesso combinato con terapie a colori e/o laser e con rimedi omeopatici.

 

 

2.2.1.3   Bioinformatica

LYKOTRONIC

Test tramite cinesiologia o pendolo/cavo per la diagnostica, terapia tramite apparecchio elettronico per trasformare, miscelare e condensare delle informazioni in forma di oscillazione elettromagnetica.

È possibile ³addizionare² delle sostanze con queste oscillazioni, in modo che possano essere usate come rimedi individuali allo scopo di curare diverse malattie e disturbi.

 

2.2.1.4   Biocibernetica/radionica

MORA, BICOM, ABAS, MEDEA, BAY BIO, SVESA, VEGA

Usando delle apparecchiature elettroniche si identificano, trasformano e reinseriscono delle vibrazioni elettromagnetiche dell¹organismo, di rimedi, di allergeni. Metodo spesso combinato con terapie a colori e/o laser e con rimedi omeopatici.

 

2.2.2   Tesla-generatori

Tesla (fisico dell¹inizio del secolo) ha sviluppato generatori per campi elettromagnetici di alta frequenza a energia bassa. Si usano tali campi per scopi terapeutici e diagnostici (fotografia Kirlian).

2.2.2.1    Fotografia secondo Kirlian

 

2.2.2.1   Fotografia secondo Kirlian

Si basa sull¹immaginazione di Rudolf Steiner (antroposofica) di un corpo eterico: usando un generatore ad alta frequenza di Tesla, i Kirlian svilupparono un marchingegno per poter fotografare la Bio-Aura, allo scopo di diagnosticare diverse malattie tra cui anche tumori.

 

2.3 Termici

              2.3.1   Diagnostica termoregolativa

              2.3.2   Terapie termiche

 

2.3.1   Diagnostica termoregolativa

Misurazione della temperatura superficiale del corpo in diversi momenti allo scopo di dedurre dal termogramma eventuali malattie.

 

2.3.2   Terapie termiche

Il calore venne usato fin da tempi remoti in forme svariate per curare.

2.3.2.1    Infrarosso

 

2.3.2.1   Infrarosso

Una variante moderna sono le lampade infrarosse usate nell¹allevamento di pulcini, per scaldare terrazze di ristoranti d¹inverno e in fisioterapia; secondo ultime informazioni anche per dimagrire (sciogliere il grasso).

 

2.4 Ottici

              2.4.1   Biofotoni

              2.4.2   Cromopuntura

 

2.4.1   Biofotoni

Terapia che parte da un¹idea recente, secondo cui le cellule comunicano tramite fotoni (unità di luce). Si usano impulsi di luce di determinate frequenze per comunicare con le cellule allo scopo di interferire in malattie e disturbi.

 

2.4.2   Cromopuntura

Applicazione di luce di diverse frequenze (colori) su punti di agopuntura.

 

 

2.5 Magnetici

Applicazione di campi magnetici statici (calamite) o dinamici (bobine) allo scopo di stimolare il metabolismo delle cellule e per migliorare lo stato d¹animo.

              2.5.1   Campi magnetici stabili (calamite)

              2.5.2   Campi magnetici alternati (bobine)

 

2.5.1   Campi magnetici stabili (calamite)

Usati secondo una proposta di Ippocrate come applicazione di sostanze magnetiche (calamite) sulla pelle per alleviare dolori.

 

2.5.2   Campi magnetici alternati (bobine)

Usati da osteopati e chiropratici per rigenerare tessuto osseo e articolazioni. Sono regolabili l¹intensità e la frequenza di alterazione secondo la patologia.

 

2.6 Diversi

              2.6.1   Biofeedback

              2.6.2   ORGON-radiatori

              2.6.3   LASER-terapie

 

2.6.1   Biofeedback

Misurazione di una funzione fisiologica inconscia, (per es. polso, pressione diastolica e sistolica, tensione di un muscolo), che viene continuamente tenuta sotto controllo e visualizzata allo scopo di imparare delle tecniche consce per variarla. Usata specialmente come tecnica distensiva o in riabilitazione.

 

2.6.2   ORGON-radiatori

Secondo una proposta di W. Reich dall¹inizio del secolo viene raccolta ³energia vitale² ORGON in marchingegni sviluppati e descritti da lui e poi indirizzati su organi o su tutto un organismo leso.

 

2.6.3   LASER-terapie

- Applicazione di luce laser (coerente) di bassa energia su punti di agopuntura

- Applicazione di luce laser di bassa energia (Helium - Neon; 36 J / cm2; 50 minuti per giorno) contro cancrena, lesioni corticali e per remineralizzazione ossea in pazienti diabetici.

 

3.0 Metodi affini

Sono trattati i seguenti temi:

       3.1 Medicina tradizionale cinese

       3.2 Medicina ayurvedica

       3.3 Terapie fisiche

       3.4 Altre affinità

 

3.1 Medicina tradizionale cinese

Pare che la medicina tradizionale cinese TCM abbia sviluppato migliaia di anni fa un modello che descrive con meridiani e agopunti:

- un sistema risonativo

- per onde elettromagnetiche coerenti

- la cui posizione è determinata da strutture anatomiche

Oltre a usare questo modello come riferimento riflessivo e per scopi diagnostici lo usano da sempre come base per le loro terapie. Agiscono direttamente con degli aghi nell¹agopuntura, con calore nella moxibustione o con dita nella digipressione.

 

3.2 Medicina ayurvedica

 

Il concetto del chakras indiano (usato in modo più filosofico nel medioevo europeo da Gichtl) potrebbe essere un¹altro approccio al campo elettromagnetico stagnante dell¹organismo.

 

3.3 Terapie fisiche

Terapie fisioterapeutiche come ³onde corte², ³infrarossi² e altre potrebbero agire in modo ancora da scoprire il campo elettromagnetico stagnante dell¹organismo. La terapia simile al TENS (stimolazione elettrica nervosa transdermale) è spesso applicata da cliniche per mitigare dolori (specialmente tumorali).

 

3.4  Altre affinità

Sarebbe da chiarire in che modo e misura altre forme terapeutiche agiscono direttamente sul ³campo elettromagnetico stagnante dell¹organismo² o sfruttano le sue proprietà come:

- riflessologie

- cinesiologie

- neuralterpie

- cristalloterapie.

 

 

Il testo stampato è reperibile presso LASER: Mario Santoro


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