Medicina popolare

per autodidatti

 

 

agosto 1, 2005


Indice della pagina

 

1.0 Generalitā sulle funzioni digestive

 

2.0 Digestione

2.1 Digestione meccanica

2.2 Digestione chimica

 

3.0 Controllo della secrezione delle ghiandole

 

4.0 Assorbimento

 

5.0 Eliminazione

 

6.0 La digestione e il corpo nellšinsieme

 

7.0 Meccanismi di malattia

 

AF 5.25

Fisiologia del sistema digerente

 

Š Peter Forster

Bianca Buser

 

Secondo Thibodeau & Patton

 

Pagine correlate: MmP 11

 

 


INDICE:

 

1.0  Generalitā sulle funzioni digestive

1.1   Funzione primaria del sistema digerente

1.2   Meccanismi impiegati

2.0  Digestione

2.1   Digestione meccanica

2.1.1      Riduzione

2.1.2      Agitazione

2.1.3      Propulsione

2.1.4      Masticazione

2.1.5      Deglutizione

2.1.6      Peristalsi e segmentazione

2.1.7      Regolazione della motilitā gastrica e intestinale

2.2   Digestione chimica

2.2.1      Enzimi - ŗcatalizzatori organici˛

2.2.1.1      Classificazione e denominazione degli enzimi

2.2.1.2      Proprietā e comportamento degli enzimi

2.2.2      Digestione dei carboidrati

2.2.3      Digestione delle proteine

2.2.4      Digestione dei grassi

2.2.5      Residui della digestione

2.2.6      Trasformazioni enzimatiche

2.2.7      Ruolo della flora intestinale

3.0  Controllo della secrezione delle ghiandole del sistema digerente

3.1   Secrezione salivare

3.2   Secrezione gastrica

3.3   Secrezione pancreatica

3.4   Secrezione della bile

3.5   Secreti dellšintestino

4.0  Assorbimento

4.1   Processo di assorbimento

4.2   Meccanismi di assorbimento

5.0  Eliminazione

6.0  La digestione e il corpo nellšinsieme

6.1   Omeostasi nutritiva

6.2   Ruoli secondari del sistema digerente

6.3   Collaborazione con altri sistemi

7.0  Meccanismi di malattia

7.1   Disordini del tratto gastrointestinale

7.2   Disordini del fegato e del pancreas

 

 

Come pro memoria uno schizzo dellšapparato digerente:

 

 

 

1.0  Generalitā sulle funzioni digestive

Sono trattati i seguenti argomenti:

-  Funzioni primarie.

-  Meccanismi impiegati.

1.1   Funzione primaria del sistema digerente

Assumere i nutrienti essenziali allšambiente interno del corpo in modo che questi siano poi a disposizione di tutte le cellule dellšorganismo.

 

Il seguente schema illustra il funzionamento e il coinvolgimento di altri organi e sistemi:

 

 

1.2   Meccanismi impiegati

I meccanismi impiegati in tutto il sistema per adempiere alle funzioni primarie sono:

-  Ingestione: assunzione dei cibi.

-  Digestione: scomposizione di nutrienti complessi in elementi semplici.

-  Movimento delle pareti: concorre alla riduzione di grandi pezzi di alimenti in frammenti pių piccoli, a mescolarli con le sostanze secrete e provvede a fare avanzare il materiale alimentare lungo il tratto gastrointestinale.

-  La secrezione di enzimi, acidi e basi consente la digestione chimica.

-  Lšassorbimento: passaggio dei nutrienti attraverso la mucosa gastrointestinale per entrare nellšambiente interno.

-  Lšeliminazione: escrezione del materiale non assorbito.

 

 

2.0  Digestione

Sono trattati i seguenti temi:

-  Digestione meccanica.

-  Digestione chimica.

2.1   Digestione meccanica

(Movimenti del tratto gastrointestinale)

 

Sono trattati i seguenti argomenti:

-  Riduzione.

-             Agitazione.

-  Propulsione.

-  Masticazione.

-  Deglutizione.

-  Peristalsi e segmentazione.

-  Regolazione della motilitā gastrica e intestinale.

 

Il seguente schizzo mostra il nesso delle varie funzioni di digestione meccanica:

 

 

2.1.1     Riduzione

di grandi parti di cibo in particelle pių piccole per facilitare la digestione chimica.

2.1.2     Agitazione

del contenuto nel lume gastrointestinale per mescolarlo coi succhi digestivi e farlo pervenire in contatto con la superficie della mucosa, favorendo lšassorbimento.

2.1.3     Propulsione

del materiale alimentare lungo il tratto gastrointestinale per lšeliminazione delle scorie.

2.1.4     Masticazione

-   Riduce le dimensioni dei cibi.

-   Mescola i cibi con la saliva e li prepara per la deglutizione.

 

2.1.5     Deglutizione

(fig. 25-1)

Processo che richiede movimenti complessi, rapidi e coordinati.

-   Fase orale (dalla bocca allšorofaringe): volontaria; formazione del bolo; la lingua comprime il bolo contro il palato e lo spinge verso lšorofaringe.

-   Fase faringea: (dallšorofaringe allšesofago) involontaria; spinge il bolo nellšesofago mentre ne viene impedito il passaggio alla bocca, rinofaringe, trachea.

-   Fase esofagea (dallšesofago allo stomaco) involontaria.

2.1.6     Peristalsi e segmentazione

(figg. 25-2 e 25-3)

-   Movimenti dovuti alla muscolatura liscia gastrointestinale cui si aggiunge il movimento pendolare.

-   Peristalsi: motilitā progressiva che spinge distalmente il materiale gastrointestinale.

-   Segmentazione: movimento che blocca per breve tempo il chimo in un tratto dellšintestino, mentre il movimento pendolare rimescola avanti e indietro il contenuto; ne risulta una ulteriore riduzione dimensionale del contenuto, migliore mescolanza coi succhi digestivi, contatto con la parete della mucosa per favorire lšassorbimento.

2.1.7     Regolazione della motilitā gastrica e intestinale

Motilitā gastrica: svuotamento dello stomaco in circa 2-6 ore; mescolamento col succo gastrico e formazione del chimo; ogni 20 secondi il fiotto di chimo viene spruzzato nel duodeno; svuotamento gastrico controllato da meccanismi ormonali e neurali:

-   Meccanismo ormonale: nel duodeno i grassi stimolano il rilascio del peptide inibitore gastrico che interviene deprimendo la peristalsi gastrica e rallentando il passaggio del chimo nel duodeno.

-   Meccanismo nervoso: riflesso entero-gastrico. I recettori della mucosa duodenale sensibili allšaciditā del chimo e alla distensione inviano impulsi sensitivi al nucleo del nervo vago che, per mezzo delle sue fibre motrici, inibisce la peristalsi gastrica.

 

La motilitā intestinale comprende la peristalsi, la segmentazione e i movimenti pendolari.

-   Segmentazione per duodeno e digiuno.

-   Velocitā della peristalsi: una volta uscito dallo stomaco il chimo impiega circa 5 ore per attraversare tutto il tenue e passare nel crasso.

-   La peristalsi č regolata in parte da riflessi intrinseci di tensione; stimolata dalla colecistochinina pancreozimina (CCK).

2.2   Digestione chimica

Le modificazioni della composizione chimica degli alimenti, mentre procedono lungo il tratto gastrointestinale, sono il risultato di idrolisi (decomposizione di lunghe molecole tramite enzimi e assorbimento di acqua; anche dissociazione idrolitica).

 

Sono trattati i seguenti argomenti:

-  Enzimi - ŗcatalizzatori organici˛.

-  Digestione dei carboidrati.

-  Digestione delle proteine.

-  Digestione dei grassi.

-  Residui della digestione.

-  Trasformazioni enzimatiche.

-  Ruolo della flora intestinale.

 

Il seguente schema da unšidea dei meccanismi svolti:

 

 

 

2.2.1     Enzimi - ŗcatalizzatori organici˛

Struttura chimica degli enzimi: sono proteine; possono contenere un gruppo prostetico.

In seguito una breve caratterizzazione degli enzimi non solo digestivi ma altrettanto importanti per il metabolismo e altre funzioni organiche.

 

Sono trattati i seguenti argomenti:

-   Classificazione e denominazione degli enzimi.

-   Proprietā e comportamento degli enzimi.

2.2.1.1     Classificazione e denominazione degli enzimi

Secondo lšazione chimica si distinguono:

-  Enzimi ossido-riduttivi - ossidasi, idrogenasi, deidrogenasi. Il rilascio di energia dipende da questi enzimi; coinvolti maggiormente nel metabolismo energetico.

-  Enzimi idrolizzanti - idrolasi; gli enzimi digestivi appartengono a questo gruppo.

-  Enzimi fosforilanti - fosforilasi o fosfatasi; aggiungono o rimuovono gruppi fosfato; coinvolti maggiormente nel ŗtrasporto energetico˛ ATP<=>ADP.

-  Enzimi che raggiungono o rimuovono carbonio diossido - carbossilasi o decarbossilasi; coinvolti maggiormente nello scambio di gas respiratori.

-  Enzimi che riordinano gli atomi in una molecola - mutasi o isomerasi.

-  Idrasi - aggiungono acqua a una molecola senza rompere il substrato.

2.2.1.2     Proprietā e comportamento degli enzimi

(fig. 25-4)

Perché si tratta di proteine, le loro proprietā sono quelle delle proteine; altre importanti proprietā degli enzimi sono:

-  Hanno azione specifica a determinati tipi di molecole.

 

-  Funzionamento ottimale a uno specifico pH (aciditā del substrato).

 

-  Una varietā di agenti fisici e chimici inattiva o inibisce gli enzimi cambiando la forma della molecola enzimatica (regolazione e disturbo).

 

-  Molti enzimi catalizzano una reazione chimica in entrambe le direzioni (composizione-decomposizione di determinati tipi di molecole).

 

-  Gli enzimi vengono continuamente distrutti nel corpo e continuamente sintetizzati nelle cellule secondo programmi genetici.

 

-  Diversi enzimi vengono sintetizzati in forma inattiva di proenzimi attivati poi solo da processi regolativi.

 

2.2.2     Digestione dei carboidrati

-   I carboidrati sono saccaridi composti (polisaccaridi). Gli amidi sono un tipo frequentemente usato come alimentari p.es. in cereali, leguminose, patate, ...

-   I polisaccaridi vengono idrolizzati da amilasi in disaccaridi (saliva, tratti digestivi superiori).

-   Le fasi finali della digestione dei carboidrati sono catalizzate da sucrasi, lattasi, maltasi che sono presenti nella membrana cellulare dei villi degli enterociti nel lume intestinale.

-   Per essere assorbiti infine i carboidrati devono trovarsi solitamente in forma di glucosio.

2.2.3     Digestione delle proteine

(fig. 25-7)

-   I composti proteici constano di catene spiralizzate di aminoacidi.

-   Le proteasi catalizzano lšidrolisi delle proteine in composti intermedi (peptidi) e infine in aminoacidi.

-   Principali proteasi sono pepsina nel succo gastrico; tripsina nel succo pancreatico; peptidasi nellšorletto a spazzola dellšintestino.

-   Da ultimo sono assorbibili come uno dei 22 aminoacidi, o come peptidi.

2.2.4     Digestione dei grassi

(fig. 25-8)

-   I grassi vengono emulsionati dalla bile nellšintestino tenue prima di essere digeriti.

-   Il principale enzima per la digestione dei grassi č la lipasi pancreatica.

-   Sono assimilabili dallšintestino in forma di glicerina, trigliceridi e acidi grassi e prendono la strada dei vasi linfatici intestinali per finire ad essere distribuiti in forma di trigliceridi e acidi grassi nel circuito ematico (spesso legati a proteine di trasporto).

2.2.5     Residui della digestione

Alcune sostanze contenute negli alimenti resistono alla digestione e vengono eliminate come feci (p.es. cellulose). I residui hanno unšimportanza spesso trascurata in quanto:

-   Possono essere nutriente per la flora intestinale e il loro indispensabile lavoro.

-   Diluiscono e legano e tamponano sostanze tossiche e irritanti degli alimentari.

-   Aumentano il volume di chimo e feci.

-   Stimolano la peristalsi.

Le pių note sono le fibre vegetali, ma tante altre specie ŗgelatinose˛ creano effetti simili.

2.2.6     Trasformazioni enzimatiche

I pių importanti processi enzimatici lungo il tratto digestivo sono:

-   Digestione neutrale in bocca di amidi (carboidrati) cotti.

-   Digestione acida nello stomaco di proteine e grassi emulsionati.

-   Digestione basica (alcalinica) di proteine e peptoni, grassi non emulsionati, amidi e maltosio nellšintestino tenue.

 

 

2.2.7     Ruolo della flora intestinale

La flora intestinale partecipa in modo simbiotico alla digestione:

-   Consuma sostanze assimilabili e no dallšorganismo per il proprio metabolismo.

-   Fornisce scorie e sostanze sintetizzate dal loro metabolismo assimilabili o no dallšorganismo.

-   Colonie patogene di flora (e fauna) intestinale creano molteplici malattie intestinali. Raggiungono lšintestino in concentrazioni patogene con alimenti infetti (crudi) quando i meccanismi immunitari preliminari (come lšaciditā gastrica e altri) non riescono pių a tenerli sotto controllo.

-   Il tipo di nutrizione influisce notevolmente sulla composizione della flora intestinale favorendo il proliferare di microorganismi di diversissimo tipo che creano un ecosistema specifico.

-   La somministrazione di sostanze tossiche (come antibiotici, citotossici, sostanze difensori di vegetali Š) lede naturalmente la flora intestinale.

 

3.0  Controllo della secrezione delle ghiandole del sistema digerente

Sono trattati il controllo di secrezione di saliva, succhi gastrici, pancreatici, biliari e intestinali. Č evidente che si tratta di circuiti di regolazione molto complessi che devono funzionare alla perfezione, in quanto devono essere in grado di regolare la secrezione dei vari succhi in funzione non solo della quantitā ma anche della composizione biochimica degli alimenti ingeriti e del loro stato di decomposizione e assimilazione lungo i ca. dieci metri del tratto digestivo, il che richiede anche complicati meccanismi di previsione. Temo che la maggior parte di questi processi sia ignota.

 

Sono trattati i seguenti argomenti:

-  Secrezione salivare.

-  Secrezione gastrica.

-  Secrezione pancreatica.

-  Secrezione della bile.

-  Secreti dellšintestino.

 

Il seguente schema tenta di rappresentare i pių elementari nessi tra ormoni coinvolti, relativi organi e sostanze secrete.

 

 

3.1   Secrezione salivare

La secrezione della saliva č controllata da riflessi meccanici e da stimoli olfattivi, gustativi e visivi.

-  Gli stimoli meccanici dipendono dalla presenza del cibo nella bocca.

-  Stimoli olfattivi, gustativi e visivi dipendono dallšodore, dal gusto e dalla vista del cibo.

-  Stimoli ŗimmaginativi˛.

-  Lšassenza di saliva (bocca asciutta) si chiama sete.

 

3.2   Secrezione gastrica

Si distingue in tre fasi:

-  Fase cefalica: ŗfase psichica˛ poiché sono fattori mentali quelli che attivano il meccanismo; gli stimoli efferenti alle ghiandole pervengono lungo le fibre del nervo vago; stimolano la produzione della gastrina.

 

-  Fase gastrica: quando i prodotti della digestione proteica raggiungono la parte pilorica dello stomaco, stimolano il rilascio di gastrina. Questa accelera la secrezione del succo gastrico apportando nuovo enzima per la digestione del cibo.

 

-  Fase intestinale: diversi meccanismi sembra possano aggiustare la secrezione gastrica quando il chimo passa e attraversa il tenue; riflessi endocrini coinvolgenti il peptide inibitore gastrico, la secretina e CCK (colecistochinina) inibiscono le secrezioni gastriche.

3.3   Secrezione pancreatica

Č stimolata da diversi ormoni rilasciati nella circolazione dalla mucosa intestinale:

-  La secretina evoca secrezione di succo pancreatico a basso contenuto di enzimi, ma a elevato contenuto di bicarbonato (neutralizzazione acido cloridrico).

 

-  La colecistochinina-pancreozimina (CCK) ha diverse funzioni:

    -          Aumenta la secrezione esocrina del pancreas.

    -          Si oppone alla gastrina inibendo la secrezione gastrica di acido cloridrico.

    -          Stimola la contrazione della colecisti e la bile (concentrata) viene scaricata nel duodeno.

 

-  La secrezione endocrina di insulina e glucagone č regolata soprattutto tramite la glicemia (tasso di glucosio nel sangue) ma competono anche fattori di stato nervoso-ormonale (simpatotonia, vagotonia, epinefrina, Š) e disponibilitā di oligoelementi come cromo, manganese e zinco.

3.4   Secrezione della bile

La bile č secreta con continuitā dal fegato, ma si raccoglie e viene concentrato nella colecisti: secretina e CCK (colecistochinina) stimolano la fuoriuscita della bile dalla colecisti per contrazione di questšultima.

3.5   Secreti dellšintestino

Si sa poco sulle modalitā di regolazione della secrezione intestinale; si suppone che la produzione del succo intestinale sia stimolata dal rilascio di ormoni propri della mucosa intestinale stessa.

 

 

4.0  Assorbimento

Sono trattati i processi e meccanismi di assorbimento.

4.1   Processo di assorbimento

Passaggio di sostanze nel sangue e nella linfa attraverso la mucosa intestinale.

 

La parte prevalente dellšassorbimento avviene nellšintestino tenue:

-  Per il metabolismo energetico: carboidrati e zuccheri in forma di glucosio, grassi e oli maggiormente in forma di glicerina e acidi grassi.

-  Per il metabolismo ŗcostruttivo˛ proteine animali e vegetali in particolare sotto forma di diversi peptidi e aminoacidi assimilabili dallšorganismo.

 

La parte riassorbente e assorbente di acqua, elettroliti e sostanze molecolarmente semplici come elettroliti e oligoelementi avviene per lo pių nellšintestino crasso se non hanno fatto prima dei legami con molecole assorbibili nellšintestino tenue.

4.2   Meccanismi di assorbimento

(fig. 25-11)

Per alcune sostanze come lšacqua, lšassorbimento avviene per diffusione semplice od osmosi lungo tutto il tratto gastrointestinale.

 

Altre sostanze vengono assorbite mediante meccanismi pių complessi.

-  Trasporto attivo secondario come il sodio.

-  Cotrasporto (trasporto accoppiato) come per sodio - glucosio.

-  Acidi grassi, monogliceridi e colesterolo sono trasportati con lšausilio dei sali biliari alle cellule assorbenti dei villi intestinali del tenue.

 

Dopo lšassorbimento le sostanze nutritizie (ad eccezione dei grassi) vengono trasportate al fegato per mezzo del sistema portale (vena porta al fegato).

 

 

5.0  Eliminazione

-  Espulsione delle feci dal tratto digerente tramite la defecazione; un atto riflesso dipendente dalla stimolazione dei recettori di tensione della mucosa rettale quando le feci giungono nel retto (impulso di defecazione) č volontario in quanto il ŗsecondo sfintere˛ č controllabile.

 

-  Costipazione: il contenuto colo-rettale si muove pių lentamente per torpiditā dei riflessi rettali. Le feci si disidratano di pių e divengono pių dure.

 

-  Diarrea: accelerata motilitā del tenue. Provoca diminuzione dellšassorbimento dšacqua, di elettroliti ed emissione di feci acquose.

 

 

6.0  La digestione e il corpo nellšinsieme

Sono trattati lšomeostasi nutritiva, i ruoli secondari del sistema digerente e la collaborazione con altri sistemi.

6.1   Omeostasi nutritiva

(fig. 25-13)

Il contributo primario del sistema digerente al mantenimento dellšomeostasi consiste nel fornire una costante concentrazione di nutrienti nellšambiente interno.

6.2   Ruoli secondari del sistema digerente

Oltre allšassorbimento dei nutrienti, denti, lingua, con la compartecipazione del sistema respiratorio sono importanti nella produzione della voce e del linguaggio.

 

Lšaciditā gastrica collabora col sistema immunitario nella distruzione di germi potenzialmente pericolosi.

 

Lšecosistema della flora intestinale simbiontica concorre con microorganismi parassitari o patogeni.

6.3   Collaborazione con altri sistemi

Per svolgere le sue funzioni il sistema digestivo necessita del concorso dšaltri sistemi:

-  La regolazione della motilitā e della secrezione necessita del concorso dal sistema nervoso ed endocrino.

-  Lšossigeno per le attivitā digestive č fornito dal sistema respiratorio e circolatorio.

-  Protezione e supporto per il sistema digestivo sono procurati dal sistema scheletrico e tegumentario.

-  La logistica e la difesa sono compito dei sistemi di trasporto e difesa.

-  Per lšingestione dei cibi, per la masticazione, deglutizione, defecazione, č necessario il contributo della muscolatura striata.

 

 

7.0  Meccanismi di malattia

Sono trattati disordini del tratto gastrointestinale, di fegato e pancreas.

7.1   Disordini del tratto gastrointestinale

Disordini specifici:

-  Gastroenterite - infiammazione dello stomaco e dellšintestino.

-  Anoressia - perdita cronica dellšappetito.

-  Nausea - sensazione spiacevole, spesso associata a vomito.

-  Emesi - vomito (fig. 25-14).

-  Diarrea - eliminazione di feci liquide.

-  Costipazione - diminuzione della motilitā del colon.

 

Malattie sono:

-  Ulcera peptica - perdita di sostanza di unšarea della mucosa, con tendenza allšapprofondimento negli strati sottostanti, dovuta allšazione del succo gastrico acido: due sono i tipi comuni, lšulcera gastrica e quella duodenale.

 

-  Cancro dello stomaco - legato a eccesso di consumo di alcolici, allšuso di tabacco da masticare, allšuso frequente di cibi essiccati e conservati; di solito dā metastasi prima di essere diagnosticato.

 

-  Sindrome da malassorbimento - termine generico che indica un gruppo di sintomi dipendenti da incapacitā del tenue di assorbire appropriatamente i nutrienti; i sintomi comprendono anorressia, senso di gonfiore addominale, crampi, anemia e astenia.

 

-  Diverticolite - infiammazione degli eventuali diverticoli presenti nellšintestino - caratterizzata da costipazione.

 

-  Colite - condizione infiammatoria dellšintestino crasso; puō essere responsabile di emorragie e ulcere intestinali.

 

-  Cancro colo-rettale - neoplasia maligna del colon-retto; segni precoci sono: modificazioni delle abitudini funzionali dellšintestino, sangue nelle feci, emorragie rettali, dolore addominale, anemia inspiegabile per altra causa, perdita di peso, astenia.

7.2   Disordini del fegato e del pancreas

-  Epatite - termine generico per infiammazione del fegato; caratterizzata da ittero, epatomegalia, anoressia, disturbi intestinali, feci scolorate, urine scure.

 

-  Cirrosi - condizione degenerativa del fegato; il danno al tessuto epatico viene rimpiazzato dal tessuto connettivo o adiposo.

 

-  Pancreatite - infiammazione del pancreas.

 

-  Cancro del pancreas - solitamente adenocarcinoma; fatale entro 5 anni dallšinsorgenza.

 


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