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Medicina popolareper autodidatti
agosto 3, 2005 |
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Indice della pagina 1.0 Cuore 1.1
Sede del cuore 1.2
Dimensione e forma del cuore 1.3
Involucri del cuore 1.4
Struttura del cuore 2.0 Vasi
sanguigni 2.1
Tipi di vasi 2.2
Struttura di vasi (strati, tuniche) 2.3
Funzioni di vasi 3.0 Principali
vasi sanguigni 3.1
Vie circolatorie 3.2
Circolazione sistemica 3.3
Circolazione portale epatica 3.4
Circolazione fetale 4.0
Modificazioni nel corso della vita 4.1
Alla nascita 4.2
Dalla fanciullezza all¹età adulta 4.3
Dall¹età adulta 4.4
Meccanismi di malattia |
AF 4.17 Anatomia del sistema
cardiovascolare
© Peter Forster Bianca Buser Secondo Thibodeau & Patton Pagine correlate: MmP 14.0 |
Indice
1.0 Cuore
1.1 Sede
del cuore
1.2 Dimensione
e forma del cuore
1.3 Involucri
del cuore
1.4 Struttura
del cuore
1.4.1 Parete
del cuore (lamine)
1.4.1.1 Epicardio
1.4.1.2 Miocardio
1.4.1.3 Endocardio
1.4.2 Cavità
del cuore (atri e ventricoli)
1.4.2.1 Atri
1.4.2.2 Ventricoli
1.4.3 Valvole
del cuore
1.4.3.1 Valvole
atrioventricolari
1.4.3.1.1 Valvola tricuspide
1.4.3.1.2 Valvola bicuspide o mitrale
1.4.3.2 Valvole
semilunari
1.4.3.2.1 Valvola semilunare polmonare
1.4.3.2.2 Valvola semilunare aortica
1.4.4 Scheletro
del cuore
1.4.5 Area
di proiezione del cuore
1.4.6 Flusso
del sangue attraverso il cuore
1.4.7 Vascolarizzazione
del tessuto cardiaco
1.4.7.1 Arterie
coronarie
1.4.7.2 Vene
coronarie
1.4.8 Sistema
di conduzione del cuore
1.4.8.1 Nodo
senoatriale
1.4.8.2 Nodo
atrioventricolare
1.4.8.3 Fascio
atrioventricolare
1.4.8.4 Fibre
del Purkinje
1.4.9 Innervazione
del cuore
2.0 Vasi
sanguigni
2.1 Tipi
di vasi
2.1.1 Arteria
2.1.2 Vena
2.1.3 Capillare
2.2 Struttura
di vasi (strati, tuniche)
2.2.1 Tunica
avventizia
2.2.2 Tunica
media
2.2.3 Tunica
intima
2.3 Funzioni
di vasi
3.0 Principali
vasi sanguigni
3.1 Vie
circolatorie
3.1.1 Circolo
sistemico
3.1.2 Circolo
polmonare
3.2 Circolazione
sistemica
3.2.1 Arterie
e anastomosi arteriosi sistemiche
3.2.2 Vene
e anastomosi venose sistemiche
3.3 Circolazione
portale epatica
3.4 Circolazione
fetale
3.4.1 Impostazione
generale della circolazione fetale
3.4.2 Cambiamenti
della circolazione alla nascita
4.0 Modificazioni
nel corso della vita
4.1 Alla
nascita
4.2 Dalla
fanciullezza all¹età adulta
4.3 Dall¹età
adulta sino a quella più avanzata
4.4 Meccanismi
di malattia
4.4.1 Alterazioni
della struttura del cuore
4.4.1.1 Alteriazioni
che interessano il pericardio
4.4.1.2 Alterazioni
che interessano le valvole cardiache
4.4.1.3 Alterazioni
che interessano il miocardio
4.4.1.4 Insufficienza
cardiaca
4.4.2 Alterazioni
dei vasi sanguigni
4.4.2.1 Alterazioni
delle arterie
4.4.2.2 Alterazioni
delle vene
1.0 Cuore
Attenzione: tutti i riferimenti alle immagini (es.
fig. 17-1, 17-2 ecc.) riguardano il testo T&P nella sua seconda edizione.
Sono trattati i seguenti temi:
- Sede del
cuore.
- Dimensione
e forma del cuore.
- Involucri
del cuore.
- Struttura
del cuore.
1.1 Sede
del cuore
(fig. 17-1)
- Si trova
nel mediastino, dietro il corpo dello sterno fra i punti articolari dalla
seconda alla sesta costa, circa due terzi della sua massa si trovano a sinistra
della linea mediana del corpo e un terzo a destra.
- Posteriormente
il cuore rimane fra la quinta e l¹ottava vertebra toracica.
- L¹apice
guarda a sinistra e in basso.
- La base
giace appena sotto la seconda costa destra.
- I limiti
del cuore sono clinicamente importanti per la diagnosi dei disturbi cardiaci.
1.2 Dimensione
e forma del cuore
(figg. 17-2 e 17-3)
- Alla nascita, ha una posizione trasversale e appare
grande in rapporto al diametro della cavità toracica.
- Fra la
pubertà e i 25 anni di età il cuore assume la forma e il peso dell¹adulto.
- Nell¹adulto,
la forma del cuore varia in rapporto alla morfologia del torace.
1.3 Involucri
del cuore
- Struttura
degli involucri del cuore (Pericardio):
1) Pericardio fibroso - ampio sacco
connettivale inestensibile.
2) Pericardio sieroso - il foglietto
parietale si trova aderente al pericardio fibroso, il foglietto viscerale
(epicardio) aderisce alla parete esterna del cuore; lo spazio pericardico con
il liquido pericardico separa i due foglietti.
- Funzione
degli involucri del cuore - danno protezione contro fenomeni di attriti.
1.4 Struttura
del cuore
Sono trattati i seguenti temi:
- Parete
del cuore.
- Cavità
del cuore.
- Valvole
del cuore.
- Vascolarizzazione
del tessuto cardiaco.
- Sistema
di conduzione del cuore.
- Innervazione
del cuore.
1.4.1 Parete
del cuore (lamine)
(fig. 17-4)
Costituita da tre distinte lamine: epicardio,
miocardio ed endocardio.
1.4.1.1 Epicardio
La parte più esterna della parete.
1.4.1.2 Miocardio
Spesso strato intermedio contrattile e di discreto
spessore della parete del cuore, restringe la cavità del cuore e comprime il
sangue, con grande forza.
1.4.1.3 Endocardio
Sottile strato interno di tessuto endoteliale.
1.4.2 Cavità
del cuore (atri e ventricoli)
(fig. 17-5 e 17-6)
Diviso in
quattro cavità (atri e ventricoli), due a destra e due a sinistra separate da
un setto.
1.4.2.1 Atri:
- Due cavità superiori, note come ³cavità di
afflusso² poiché ricevono il sangue dalle vene.
- Gli atri si rilasciano e si contraggono
alternativamente per ricevere il sangue e poi immetterlo nei ventricoli.
- La parete miocardica di ciascun atrio è sottile,
poiché è necessaria una piccola pressione per spingere il sangue nei ventricoli.
- Auricola
- tasca che protrude da ogni atrio.
1.4.2.2 Ventricoli:
- Due cavità inferiori, conosciute come ³cavità
propulsive o di efflusso², poiché spingono il sangue nella grande circolazione.
- Il miocardio ventricolare ha più spessore di quello
atriale, poiché è necessaria grande forza per spingere il sangue a grande
distanza nel circolo sistemico; il miocardio del ventricolo sinistro ha maggior
spessore di quello destro, poiché deve spingere il sangue molto più lontano.
1.4.3 Valvole
del cuore
(fig. 17-7)
Dispositivo meccanico che permette il flusso
sanguigno in una sola direzione.
1.4.3.1 Valvole
atrioventricolari (AV):
Impediscono al sangue di rifluire dal ventricolo
nell¹atrio quando i ventricoli si contraggono.
1.4.3.1.1 Valvola
tricuspide
(valvola atrioventircolare destra)
Controlla l¹orifizio atrioventricolare destro; sui
margini liberi dei tre lembi valvolari sono inseriti i muscoli papillari per
mezzo delle corde tendinee.
1.4.3.1.2 Valvola
bicuspide o mitrale
(AV sinistra)
Simile per struttura alla tricuspide con l¹eccezione
della presenza di due lembi.
1.4.3.2 Valvole
semilunari
(SL):
Lembi a forma di mezzaluna sporgenti dalla parete
interna dell¹arteria polmonare e dell¹aorta; impediscono al sangue di rifluire
nel ventricolo dell¹aorta e, rispettivamente, dall¹arteria polmonare.
1.4.3.2.1 Valvola
semilunare polmonare
Valvola presente all¹inizio dell¹arteria polmonare.
1.4.3.2.2 Valvola
semilunare aortica
Valvola presente all¹inizio dell¹aorta.
1.4.4 Scheletro
del cuore:
- Serie
di anelli uniti fra loro che formano un supporto semirigido alle valvole del
cuore e danno attacco alla muscolatura cardiaca.
- Si
comporta come una barriera elettrica fra il miocardio degli atri e quello dei
ventricoli.
1.4.5 Area
di proiezione del cuore
(osservare la fig. 17-8)
1.4.6 Flusso
del sangue attraverso il cuore
(osservare la fig. 17-6)
1.4.7 Vascolarizzazione
del tessuto cardiaco
(fig. 17-9)
1.4.7.1 Arterie
coronarie
Le cellule miocardiche ricevono sangue dalle arterie
coronarie destra e sinistra.
- I primi rami hanno origine dall¹aorta.
- I ventricoli ricevono sangue dai rami di entrambe
le arterie coronarie destra e sinistra.
- Ogni ventricolo riceve sangue solo da un piccolo
ramo della corrispondente arteria coronaria.
- La
maggior parte del sangue di irrorazione va al miocardio del ventricolare
sinistro.
- L¹arteria coronaria destra è prevalente per circa
il 50% di tutto il cuore, la sinistra per circa il 20% e nel rimanente 30% nessuna
delle arterie coronarie è prevalente.
- Poche
anastomosi sono presenti fra i grossi rami della arterie coronarie.
1.4.7.2 Vene
coronarie
- Come è
noto, le vene seguono un decorso che è strettamente parallelo a quello delle
arterie coronarie.
- Il sangue dopo aver attraversato le vene coronarie
entra nel seno coronario e si versa direttamente nell¹atrio destro.
-
Diverse vene si
versano direttamente nell¹atrio destro.
1.4.8 Sistema
di conduzione del cuore
(fig. 17-10)
Composto dal nodo senoatriale (SA), dal nodo
atrioventricolare (AV), dal fascio AV, e da fibre del Purkinje; è costituito da
muscolo cardiaco modificato.
1.4.8.1 Nodo
senoatriale
(nodo SA o pacemaker o segnapassi):
Migliaia di cellule nella parete dell¹atrio destro
vicino allo sbocco della vena cava superiore.
1.4.8.2 Nodo
atrioventricolare
(nodo AV o nodo del Tawara):
Piccolo accumulo di muscolatura cardiaca speciale
nell¹atrio di destra lungo la parte inferiore del setto interatriale.
1.4.8.3 Fascio
atrioventricolare
(fascio AV o fascio di His):
Il fascio AV inizia dal nodo AV, continua
inferiormente con due branche ai due lati del setto interventricolare e
prosegue con le cellule del Purkinje.
1.4.8.4 Fibre
del Purkinje
Si estendono ai muscoli papillari e alle pareti dei
ventricoli.
1.4.9 Innervazione
del cuore
- Plessi
cardiaci - localizzati attorno all¹arco dell¹aorta, costituiti da fibre
simpatiche e parasimpatiche.
- Fibre
che dal plesso cardiaco accompagnano le arterie coronarie destra e sinistra per
entrare nel cuore.
- La
maggior parte delle fibre nervose terminano nel nodo SA, ma alcune terminano
nel nodo AV e nel miocardio atriale.
- Nervi
simpatici - nervi acceleratori.
- Fibre
vagali - nervi inibitori o depressori.
2.0 Vasi
sanguigni
Sono trattati i temi:
- Tipi di
vasi
- Struttura
di vasi
- Funzioni
di vasi
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2.1 Tipi
di vasi
Arterie, arteriole, vene, venule e capillari.
2.1.1 Arteria
Vaso che porta il sangue lontano dal cuore; una
piccola arteria è un¹arteriola.
2.1.2 Vena
Vaso che porta il sangue verso il cuore; una piccola
vena è una venula.
2.1.3 Capillare
Vaso microscopico che porta il sangue dalle arteriole
alle venule e intercambia sostanze con la matrice basale del tessuto connettivo
lasso.
2.2 Struttura
di vasi (strati, tuniche)
(fig. 17-11)
Arterie e vene hanno tre strati:
2.2.1 Tunica
avventizia
Lamina più esterna fatta di tessuto connettivo
fibroso flessibile e resistente; aiuta a mantenere stabile il diametro dei
vasi; impedisce la lacerazione dei vasi durante i movimenti del corpo; nelle
vene, è la lamina più spessa; nelle arterie è più sottile dello strato
intermedio.
2.2.2 Tunica
media
Lamina intermedia; costituita da tessuto muscolare
liscio delimitato esternamente e internamente da una lamina di tessuto
elastico; permette cambiamenti del diametro dei vasi; la tunica media arteriosa
è più spessa di quella delle vene.
2.2.3 Tunica
intima
Strato più interno; costituito da endotelio; nelle
arterie è una lamina completamente liscia; nelle vene, forma valvole a
semiluna.
2.3 Funzioni
di vasi
- Capillari
- i vasi più importanti dal punto di vista funzionale perché permettono la
distribuzione e la raccolta di sostanze.
- Arterie
- trasportano il sangue alle arteriole.
- Arteriole - trasportano il sangue dalle arterie ai
capillari; funzionano anche come vasi di resistenza.
- Vene - agiscono come vasi collettori e anche di
riserva.
3.0 Principali
vasi sanguigni
Sono trattati i seguenti temi:
- Vie
circolatorie.
- Circolazione
sistemica.
- Circolazione
portale epatica.
- Circolazione
fetale.
3.1 Vie
circolatorie
(fig. 17-14)
3.1.1 Circolo
sistemico
Il sangue scorre dal ventricolo sinistro del cuore
attraverso i vasi sanguigni verso tutte le parti del corpo (con l¹eccezione dei
polmoni per lo scambio gassoso) e ritorna all¹atrio destro.
3.1.2 Circolo
polmonare
Il sangue venoso scorre dall¹atrio destro al
ventricolo destro all¹arteria polmonare alle arteriole e ai capillari polmonari
dove avviene lo scambio dei gas respiratori; il sangue ossigenato ritorna
all¹atrio sinistro attraverso le vene polmonari e dall¹atrio sinistro entra poi
nel ventricolo sinistro.
3.2 Circolazione
sistemica
Arterie e vene sistemiche
3.2.1 Arterie
e anastomosi arteriose sistemiche
(rivedere tav. 17-2 e figg. 17-15 e 17-18)
- Le
arterie principali danno origine a rami che continuano a ramificare, formando
arteriole e poi capillari.
- Arterie
terminali - arterie che terminano in capillari nell¹ambito di un territorio
privo di circolo collaterale.
- Anastomosi
arteriose - arterie di comunicazione tra diversi rami dell¹arteria di origine
oppure tra rami di altre arterie; la presenza delle anastomosi arteriose
aumenta con la distanza dal cuore.
3.2.2 Vene
e anastomosi venose sistemiche
(rivedere figg. 17-19 e 17-23)
- Le
vene originano dai capillari; si uniscono in vasi di sempre maggiori dimensioni
formando le venule e poi le vene.
- Grosse
vene della scatola cranica si chiamano seni della dura madre.
- Anastomosi
venose - vale quello detto per le arterie.
- Il
sangue venoso della testa, del collo, degli arti superiori e della cavità
toracica (esclusi polmoni) affluisce alla vena cava superiore.
- Il
sangue venoso dagli organi del torace si scarica direttamente nella vena cava
superiore o nella vena azigos.
- Il
sangue venoso dalle estremità inferiori e dall¹addome affluisce nella vena cava
inferiore.
3.3 Circolazione
portale epatica
(fig. 17-24)
- Le vene
dalla milza, dello stomaco, del pancreas, della cistifellea e dell¹intestino
portano il loro sangue al fegato attraverso la vena porta epatica.
- Nel
fegato il sangue venoso si mescola con il sangue arterioso nei capillari
lobulari e alla fine viene drenato nelle vene epatiche che sboccano nella vena
cava inferiore.
3.4 Circolazione
fetale
Impostazione fetale e cambiamenti alla nascita.
3.4.1 Impostazione
generale della circolazione fetale
Ulteriori vasi sono necessari per permettere al feto
di ricevere l¹ossigeno e le sostanze nutritizie dal sangue materno attraverso
la placenta:
- Due
arterie ombelicali - sono collaterali delle iliache interne: portano il sangue
fetale alla placenta.
- Placenta
- annessa alla parete uterina; dove vengono scambiati ossigeno e altre sostanze
fra il sangue materno e il sangue fetale. (fig. 17-25)
- Vena
ombelicale - riporta il sangue ossigenato dalla placenta al feto; attraversa
l¹ombelico, si estende fin sotto la faccia inferiore del fegato. Quindi da un
lato continua nella vena porta, dall¹altro continua come dotto venoso.
- Dotto
venoso - continuazione della vena ombelicale che sbocca nella vena cava
inferiore.
- Forame
ovale - apertura presente nel setto fra l¹atrio destro e il sinistro.
- Dotto
arterioso - piccolo vaso che connette l¹arteria polmonare con l¹aorta
discendente toracica.
3.4.2 Cambiamenti
della circolazione alla nascita
(figg. 17-26 e 17-27)
- Quando
il cordone ombelicale viene tagliato, le due arterie ombelicali, la placenta e
la vena ombelicale non funzionano più.
- La
vena ombelicale nel corpo del bambino diventa il legamento rotondo del fegato.
- Il
dotto venoso diventa il legamento venoso del fegato.
- Il
forame ovale - normalmente si chiude appena dopo il primo respiro del neonato e
si stabilisce la circolazione polmonare; una chiusura completa strutturale
richiede circa 9 mesi.
- Il
dotto arterioso - si contrae dopo che è avvenuto il primo atto respiratorio e
diventa il legamento arterioso.
4.0 Modificazioni
nel corso della vita
Sono trattati le seguenti modificazioni:
- Alla
nascita.
- Dalla
fanciullezza all¹età adulta.
- Dall¹età
adulta sino a quella più avanzata.
- Meccanismi
di malattia.
4.1 Alla
nascita
- Il
sistema che dipendeva dalla placenta diventa autonomo.
4.2 Dalla
fanciullezza all¹età adulta
Il cuore e i vasi sanguigni mantengono le principali
strutture e funzioni dalla fanciullezza sino all¹età adulta.
- L¹esercizio
fisico comporta ipertrofia del miocardio e aumenta l¹apporto di sangue al
tessuto muscolare scheletrico.
4.3 Dall¹età
adulta sino a quella più avanzata
- Cambiamenti
degenerativi.
- Aterosclerosi
- blocco o indebolimento delle arterie vitali.
- Degenerano
le valvole cardiache e il tessuto miocardico - si riduce l¹efficienza di pompa
del cuore.
4.4 Meccanismi
di malattia
Sono trattati le seguenti alterazioni del sistema
cardiovascolare:
- Alterazioni
della struttura del cuore.
- Alterazioni
dei vasi sanguigni.
4.4.1 Alterazioni
della struttura del cuore
Sono menzionate le seguenti alterazioni:
- Alteriazioni
che interessano il pericardio.
- Alterazioni
che interessano le valvole cardiache.
- Alterazioni
che interessano il miocardio.
- Insufficienza
cardiaca.
4.4.1.1 Alteriazioni
che interessano il pericardio
- Pericardite
- infiammazione del pericardio, che porta alla raccolta di liquido nella cavità
pericardica.
- Tamponamento
del cuore - accumulo di liquido fra i due foglietti pericardici, che causano
una compressione grave sulle pareti atriali.
4.4.1.2 Alterazioni
che interessano le valvole cardiache
- Insufficienza
valvolare - tra i lembi valvolari resta una fessura che permette al sangue di
ritornare nella cavità dalla quale è partito.
- Stenosi
valvolare - lembi valvolari aderenti fra loro, restringono l¹orifizio valvolare
e ciò rende difficile il passaggio del sangue da una cavità all¹altra del
cuore.
- Reumatismo
cardiaco - danno cardiaco che deriva da un¹infiammazione trascurata per
infezione da streptococco.
- Prolasso
della mitrale - i lembi valvolari si rigonfiano verso l¹atrio causando
un¹insufficiente chiusura dell¹ostio valvolare.
- Rigurgito
aortico- quando il sangue viene spinto nell¹aorta e ne rigurgita un po¹ nel
ventricolo sinistro per un¹insufficienza della valvola semilunare aortica.
4.4.1.3 Alterazioni
che interessano il miocardio
Malattia dell¹arteria coronaria dovuta a varie cause;
riduce il flusso sanguigno al miocardio:
- Infarto
miocardico - tessuto necrotico dovuto a occlusione di un ramo di un¹arteria
coronaria.
- Aterosclerosi
- concorre a bloccare le arterie coronarie con lipidi e altre sostanze.
- Angina
pectoris - intenso dolore al torace dovuto alla diminuzione dell¹ossigeno che
raggiunge il miocardio.
4.4.1.4 Insufficienza
cardiaca
Incapacità del cuore a pompare sufficiente sangue per
la sopravvivenza; dovuta a varie cause.
- Deformazione
delle valvole - può ridurrre l¹efficienza di pompa del cuore.
- Cardiomiopatia
- malattia del tessuto miocardico.
- Aritmie
- irregolarità del ritmo cardiaco.
- Insufficienza
del cuore destro - è responsabile del 25% di tutti i casi di insufficienza
cardiaca; deriva spesso da un¹insufficienza del cuore sinistro; può anche
essere causata da malattie dei polmoni che occludono la circolazione polmonare
(edema polmonare) e sovraccaricano il cuore destro; la situazione è nota come
cuore polmonare.
- Insufficienza
cardiaca congestizia - incapacità del ventricolo sinistro a pompare il sangue
in quantità sufficiente, più spesso deriva da infarto miocardico.
4.4.2 Alterazioni
dei vasi sanguigni
Sono menzionate le seguenti alterazioni:
- Alterazioni
delle arterie.
- Alterazioni
delle vene.
4.4.2.1 Alterazioni
delle arterie
- Arteriosclerosi - comune malattia vascolare che
restringe le arterie e ne indebolisce le pareti; caratterizzata da ispessimento
e indurimento delle pareti arteriose con conseguente riduzione del flusso
sanguigno; può determinare l¹ischemia e quindi necrosi.
- Aterosclerosi
- tipo di arteriosclerosi meglio conosciuto, può essere causa di produzione di
ateromi (placche di ammassi di lipidi e calcio) e di trombi.
- Aneurisma
- dilatazione di un segmento di arteria per debolezza della parete arteriosa;
induce la formazione di trombi che possono causare a volte embolie; ha la
tendenza a rompersi causando emorragie che possono essere fatali.
4.4.2.2 Alterazioni
delle vene
- Vene varicose, dilatazione di segmenti di vene - il
sangue tende a ristagnare piuttosto che andare verso il cuore; più comunemente
interessa le vene superficiali.
- Emorroidi
sono varici dei plessi venosi del canale anale.
- Flebite - infiammazione di una vena.
- Tromboflebite
- flebite acuta con formazione di trombi.
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