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gennaio 17, 2006


Categorie: Fisiologia, Dietologia, Alimentazione,

 

Indice


Bilancio energetico

Fabbisogno energetico

Valutazione di dati

Regolazione: l'appetito

 

Figure


Fig. 1: Bilancio energetico

Fig. 2: Rate metabolica base

Fig. 3: Spesa energetica sforzo

Fig. 4: Appetito

 

Sitografia


it.Wiki

Eu.L.E.

Peso corporeo e obesità

 

Bibliografia


Pschyrembel

M. Wabitsch

Pollmer Udo

 

 

Tutoria medicina popolare: Gruppo di lavoro corporeo

Fabbisogno energetico umano

Tutoria è uno strumento di studio (autodidattico). Una persona competente (tutor) si mette a disposizione dello studente per accompagnarlo al meglio nella comprensione di  uno specifico tema. Sul  sito di Medicina popolare  lo studente può essere aiutato nei seguenti modi:

* Scrivendo una mail a Peter, a Bianca o uno dei redattori

* Ponendo la  domanda al Forum

* Seguendo il lavoro del Gruppo di lavoro corporeo che propone e tratta un tema a scelta in modo approfondito (lezione di ca. 3 ore).


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Il testo è anche pubblicato in it.Wikipedia


Sul fabbisogno energetico umano ("fabbisogno calorico") esistono innumerevoli indicazioni quantificate, tutte sospettose, perché i dati concreti per un fabbisogno individuale non sono rilevabili per i seguenti motivi:

* Il fabbisogno energetico metabolico di base individuale non è determinabile. Dipende di troppi fattori (connessi al metabolismo individuale) per essere misurato in modo sufficientemente affidabile.

* Il fabbisogno energetico durante uno sforzo non è determinabile. Non solo perché in una giornata ci sono fasi con diversi sforzi, ma anche per il semplice fatto che ognuno usa il proprio organismo con variabile economicità.

Anche i dati apparentemente "scientifici", concernenti il contenuto energetico di alimenti per il metabolismo umano non sono né affidabili né applicabili all'individuo per i seguenti motivi:

* Il contenuto energetico rilevante di alimenti che serve al metabolismo umano è difficilmente misurabile. Inoltre la composizione di alimenti composti di diverse sostanze più o meno digeribili è talmente variabile, che è impensabile determinare valori per una normale alimentazione (anche di pochi giorni).

* Non si sa bene quanto, dell'alimento, viene metabolizzato energeticamente e quanta energia lascia il corpo con le feci. Esistono poche misure in merito.

 

Bilancio  energetico

Il primo immagine raggruppa i fattori più rilevanti sul bilancio energetico umano. Si nota, che centrano tanto fattori:

* il metabolismo con tutte le sue variabili individuali, compreso stati straordinari e patologici

* l'attività e la resa fisica con tutte le sue variabili individuali e giornaliere

* la quantità e la composizione di alimenti

* l'attività e la resa digestiva

Fig. 1: Bilancio energetico umano

 

 

Fabbisogno energetico

Il fabbisogno energetico individuale dipende in primo luogo di tantissimi fattori metabolici, di spesa energetica e di alimentazione. Una grossolana approssimazione per il fabbisogno metabolico basale è dato con la formula del Harris-Benedict che tiene in considerazione (almeno) il sesso,la statura, il peso corporeo e l'età:

Per donne: BMRf = 655.1 + (9.6 * PESOkg) + (1.9 * STATURAcm) - (4.7 * ETÀanni)

Per uomini: BMRm = 66.5 + (13.8 * PESOkg) + (5 * STATURAcm) - (6.8 * ETÀanni)

L'immagine, in forma di esempio, da un'idea sulle variazioni della rate metabolica basale BMR, differenziato per sesso ed età:

Fig. 2: Rate metabolica basilare

(Basic metabolic rate BMR) in funzione di sesso ed età (kcal/d); statura e peso costanti.

 

Si nota che la differenza delle medie statistiche basali tra uomini e donne è del 10 ... 15% e con la differenza di età (tra 20 e 70 anni) ancora del 15%. Poi la statistica stessa indica che la metà delle persone è sopra e l'altra metà sotto. E questo solo per i dati del metabolismo basale, quindi assolutamente fermo in un ambiente di ca. 20º C.

Figuriamoci le approssimazioni per lo sforzo fisico, il contenuto di alimenti e il rendimento digestivo (energia nelle feci).

Il fabbisogno per lo sforzo fisico è normalmente molto minore. Esistono delle tabelle (di istituti sportivi), che danno un'approssimazione abbastanza fedele.

Fig. 3: Esempio: Spesa energetica sotto sforzo

Al solito in queste tabelle è incluso il valore basale. Per arrivare alla spesa energetica dello sforzo puro, bisogna quindi dedurre dal valore di sforzo il valore a riposo. P.es. 80 kg andando => 270, a riposo 70: spesa energetica andando = 270 ­ 70 = 200 kcal/h

 

Il problema individuale è, di determinare la somma di diversi sforzi in 24 ore e la stima della resa dei sforzi che evidentemente è diversa in persone allenate o meno. E tenendo in considerazione l'abbigliamento e le variabili temperature ambientali rende aleatoria qualsiasi stima.

La terza grande sconosciuta è la resa digestiva. Esistono pochissime misure che rilevano l'energia degli alimenti che non viene sfruttata e che lascia il corpo con le feci. Ma pare, che le differenze individuali siano notevoli.

 

Valutazione di dati calorici  alimentari

* Tabelle alimentari caloriche danno un'approssimativa idea statistica sul contenuto energetico (calorico) di alimenti. Per l'uso concreto individuale sono inutilizzabili perché inaffidabili.

* Consigli dietetici sul fabbisogno energetico individuale sono finzioni. E' impossibile di determinare il fabbisogno individuale concreto con strumenti accessibili. Al massimo è fattibile un'aleatoria approssimazione della rate metabolica basilare statistica, considerando sesso, peso corporeo ed età. La stima della rate metabolica di sforzo non è fattibile con strumenti accessibili e la resa digestiva non è nota per singole persone.

* I consigli di dietisti, salutisti, giornalisti, Š concernenti il consumo calorico hanno al massimo il valore di un'oroscopo in un giornale.

 

Regolazione energetica: l'appetito

La regolazione energetica, cioè l'equilibrio tra spesa e fabbisogno energetico umano non viene gestita scientificamente ma dall'appetito. In questa primitiva sensazione sono integrate tantissimi elementi, non solo biologici, ma anche economici e socioculturali, come lo illustra l'immagine sotto.

Fig. 4: Determinanti dell'appetito

 

L'appetito è una delle pulsioni primitive previste a garantire l'autoconservazione. Come tutte le pulsioni può essere compromessa per fatti biologici, pretesti socioculturali / economici ed esperienze personali. Disturbi di appetito si manifestano clinicamente in massiccia obesità oppure in rilevante sottopeso (anoressia). Ambedue portano un notevole rischio letale.

Per scoprire se la regolazione energetica (tramite l'appetito) funziona bene, basta osservare il peso corporeo: sbalzi oltre a ca. 5% per anno (in su o in giù) sono patologicamente sospettosi in adulti e vanno chiariti. Sbalzi in su sono un'indicatore per un'alimentazione iperenergetica (ipercalorica), sbalzi in giù per alimentazione ipocalorica.

 

Bibliografia

Pschyrembel: Klinisches Wörterbuch, Gruyter, Walter de GmbH, September 2004

M. Wabitsch, J. Hebebrand, W. Kiess, K. Zwiauer (Hsgb.): Child and Adolescent Obesity: Causes and Consequences, Prevention and Management. Springer 2004

Pollmer Udo: Esst endlich normal, Piper 2005

 

Sitografia

it.Wiki: Fabbisogno energetico umano

Europäisches Institut für Lebensmittel- und Ernährungswissenschaften Eu.L.E.

Peso corporeo e obesità

 

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