Alimentazione paleolitica

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Categoria: Enciclopedia Nutrizione


Autore: P. Forster
a cura di D. Rüegg

Paleodieta it.Wikipedia

Non si può parlare di una sola dieta paleolitica umana in quanto il paleolitico, periodo di ca. 2,3 millioni di anni, ha visto l'insorgere di moltissime diete legate ai cambiamenti in corso, quali:

L'uomo come onnivoro è riuscito a sopravvivere, a crescere come specie e a colonializzare anche le zone più aride.

Grazie al lavoro di archeologi e paleoantropologi si conosce parecchio riguardo l'alimentazione dei nostri precursori e antenati. I dati sono rilevati in gran parte dall'analisi di feci fossilizzate e dall'analisi delle ossa e permettono di determinare abbastanza fedelmente il periodo e la composizione alimentare adoperata. Queste ricerche sono completate e puntualizzate da ricerche antropo-trofologiche che studiano le abitudini alimentari degli indigeni.

Si nota una grande variazione di dieta paleolitica che va dall'alimentazione esclusivamente animale (inuit, masai) ad una alimentazione "mista" (indigeni australiani, tribù tropicali, ...).


1.  Alimentari paleolitici

In contrasto alle opinioni sentimentalistiche, la raccolta dei nostri precursori era sì vegetale ma anche altrettanto animale. Questo per soddisfare il fabbisogno umano in proteine e lipidi di ca. 1gr / kg di peso corporeo ciascuno e di ca. 100 gr di glucidi al giorno.

1.1  Cibi crudi

Da ca. 2,3 milioni di anni fino a 300.000 anni fa, i nostri precursori e antenati dovevano nutrirsi di cibi crudi, perché non avevano ancora scoperto il fuoco. Pochi prodotti vegetali erano allora adatti per la nutrizione umana, visto che:

Dai vegetali erano quindi disponibili per la nutrizione umana prevalentemente:

Il resto consisteva in prodotti animali facilmente reperibili (bestioline) senza attrezzi e armi (quest'ultimi furono sviluppati solo ca. 1,7 milioni di anni fa). Tante bestioline non producono antinutritivi o veleni (perché possono fuggire) e gli organi interni e il grasso midollare, intestinale e cervellare è ben digeribile anche crudo. Fino all'avvento delle armi da caccia si trattava prevalentemente di:

1.2  Uso del fuoco e di recipienti

La raccolta cambiò parecchio con l'uso del fuoco per la preparazione dei cibi (ca. 300.000 anni fa):

Di seguito si svilupparono le arti culinarie per rendere digeribile e facilitare la digestione umana di molti prodotti animali e vegetali.

1.3  Caccia e pesca grossa

Nonostante la scoperta di armi da caccia e pesca primitiva (ca. 1.7 milioni di anni fa), e di caccia e pesca grossa (ca. 50'000 anni fa), la raccolta selvatica rimase un'importantissima fonte alimentare fino al neolitico.


2.  Neolitico

(ca. 10.000 anni fa), dove la scoperta dell'agricoltura e del sedentario la fecero diventare marginale la caccia e la pesca in culture agricole. Come reminiscenza, fino ai nostri giorni è rimasta la raccolta di funghi commestibili ed erbe speziate.


3.  "Paleodieta"

Recentemente viene propagata e divulgata una "dieta paleolitica" (o paleodieta) che suggerisce di nutrirsi come i nostri precursori e antenati. Però si dovrebbe definire se si tratta di alimentazione prevalentemente di raccolta e preparazione culinaria di insetti e rettili (ramo tropicale sudamericano), di caccia e pesca eschimese o di bruchi, rettili e bulbi del ramo australiano.


4.  Allegati

4.1  Commenti

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Peter19 September 2008, 10:09

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Ultima modifica: September 19, 2008, at 10:11 AM