Medicina popolare
dicembre 21, 2005 |
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Indice
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Introduzione alla Medicina popolare Paola Solcà |
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Pro Cassarate Viva |
Elementi di medicina popolare e preparazione di rimedi casalinghi |
Conferenza EmP 1 30 novembre 2003 14.00
-17.00 |
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Prima di
precisare cosa si intende per ³medicina popolare² e per rimedi che possono
essere preparati in casa, si considerano l¹eterogeneità delle forme di
medicine presenti oggi nella nostra società. |
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2.1 Diverse definizioni
di ³medicina²
Con il termine ³medicine² si intendono le attività e pratiche volte a rimediare delle condizioni umane ritenute malsane, malate, lesionistiche, ecc. Si può leggere dietro il termine ³medicina², il tentativo umano di mitigare i dolori o far sparire degli stati ritenuti di malessere. Si parla di malattia in riferimento a uno stato che impedisce l¹ordinario funzionamento del corpo per un certo periodo. Nella nostra terminologia occidentale i disturbi classificati ³somatici² (corporei) sono considerati come i disturbi psichici o sociali o delle combinazioni di entrambi. Sin dai tempi remoti esistono delle pratiche, dei tentativi di cura a livello individuale. Con l¹evoluzione della civiltà si è creata la professione di medico come la conosciamo oggi. Con il termine medico oggi nella nostra società si designa colui che detiene un titolo di studi accademici, tale certificato funge da garanzia pubblica di conoscenze e competenze. Fino a poco tempo fa vi erano altre professioni quali il medico della città (con compiti di vigilanza sulle epidemie, diagnostico, responsabile dell¹igiene pubblica, ecc.); il chirurgo (soprattutto militare); il cavadenti; il mastro balneare; la levatrice; l¹erborista; il farmacista, ecc. La maggior parte di queste professioni era praticata da ambulanti con dubbia rinomanza. Gli ospedali erano gestiti da congregazioni religiose con il loro personale (infermiere ed infermieri). Della sanità ³spirituale², mentale e psichica come dei costumi ³socialmente adatti² se ne occuppavano sacerdoti, padri confessori, frati e suore e corporazioni. Soltanto dopo la Rivoluzione francese (circa 200 anni fa) è stata
creata una ³medicina accademica² e ³scientifica². Inizialmente
prevalentemente ³somatica², con il progredire del laicismo, anche la
psichiatria è stata contemplata, ca. 100 anni fa, in seguito pure la
psicologia, le psicoterapie e i servizi psicosociali. Solo circa 50 anni fa, con lo sviluppo delle assicurazioni sociali (cassa malati, perdità di salario, infortuni, invalidità) si è creato in Svizzera un sistema sanitario regolamentato da leggi federali e cantonali. Erano coinvolti sin dall¹inizio la psichiatria e i servizi psicosociali, la psicologia e la psicoterapia seguirono circa 30 anni fa. |
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In senso ampio si possono distinguere diverse forme e pratiche mediche: · ³Medicina ufficiale, accademica occidentale²: insegnata nelle università e nelle strutture paramediche; praticata in ospedali, cliniche psichiatriche, studi medici, servizi psicosociali e paramedici, gestita da regolamenti e leggi federali, cantonali e corporative. · ³Medicina tradizionale²: sapere medico tramandato nelle diverse culture e applicato da medici, paramedici e liberi professionisti · ³Medicina alternativa²: medicina che si basa su ³altri² concetti medici, religiosi, culturali, ideologici, insegnata nelle scuole specializzate e applicata da liberi professionisti e da alcuni medici. · ³Medicina popolare²: medicina praticata in una determinata regione, il cui insegnamento è tramandato con tirocinio e applicato da persone comuni e da liberi professionisti. |
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2.2 Medicina ufficiale, accademica
La medicina ufficiale si presenta come un complesso sistema di corporazioni medioevali, i cui principali attori sono: - il Dipartimento della sanità pubblica statale; - le professioni mediche, paramediche, farmaceutiche e le industrie; - le casse malati e assicurazioni varie; - in piccolissima parte gli operatori di medicina tradizionale, popolare, alternativa e complementare, naturopati. Attualmente la medicina ufficiale è pressoché generalizzata. Tuttavia, esiste una medicina ufficiale solo in contesti locali, ciò è determinato più da condizioni sociali che da fattori biologici. Oggigiorno in Svizzera un medico dedica il suo tempo a: 50% per questioni amministrative; 30% per le malattie (analisi, laboratori, studio, ecc.) e il restante 20% all¹ammalato. Il tempo di una consultazione medico-paziente riconosciuto dalle casse malati è di 15 minuti. Ci sono inoltre molte pratiche e cure terapeutiche, come si vedrà di seguito, che non rientrano sotto questa dicitura perché non sono riconosciute (o non vogliono esserlo per diverse ragioni). |
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2.3 ³Medicine tradizionali² Si tratta di metodi e tecniche curative ³antenate². Una volta queste
³medicine² erano ³accademiche², anche la nostra attuale medicina ufficiale in
futuro sarà tradizionale. Questo fatto si nota bene nella medicina
tradizionale cinese (da noi non è di nostra tradizione, in Cina lo è). La medicina tradizionale medioeuropea non esiste perché non è sopravvissuto un ³sistema medico². Sono sopravvissute però delle terapie tradizionali, utilissime come: - la fitoterapia ³nostrana² (arte di erboristi, levatrici e farmacisti di un tempo), rimodernata in continuazione; - le balneoterapie (il lifestyle di una volta); - le terapie fisiche e corporee (pronto soccorso di artigiani di una volta); - le terapie devianti, dalle purghe ai salassi, dalle coppette alle sanguisughe (mestiere di levatrici e medici di allora). - ..... Alcune di queste tecniche, con i dovuti aggiustamenti, sono applicati anche oggi da medici accademici. Perlopiù questi metodi e tecniche terapeutiche sono utilizzati dalla gente e dai ³guaritori² di paese. Tutte le culture possiedono questi saperi, tramandati da generazioni. Si parla di medicina tradizionale anche in riferimento a sistemi medici di altre culture che si fondano su saperi tramandati (araba, cinese, tibetana, siberiana, indiana, sudamericana, induista, Š). |
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2.4 ³Medicine alternative² Sono pratiche curative che si fondano su concetti ideologici, spirituali ³altri² rispetto alle vigenti ³medicine scientifiche². Le ³medicine alternative² si autodefiniscono come pratiche e cure non conformi a quelle ufficiali nel contesto culturale di riferimento. Nella nostra regione le più conosciute sono: - l¹omeopatia (molto utile nei disturbi dell¹infanzia e psicosomatici); - la medicina antroposofica (la più competente nelle cure tumorali); - la medicina tradizionale cinese TCM (molto efficace nel trattamento di sindromi di dolori); - diverse pratiche, ³medicine² provenienti dalle tradizioni induista, sciamanica, taoista, africana, giapponese, buddista, Š Una parte di queste medicine (omeopatia, antroposofia, TCM, fitoterapia e
neuralterapia) è integrata nel sistema sanitario al prezzo di dover
rispettare determinate regole (studio accademico, approvazione,
riconoscimento casse malati, ecc.). In breve: se praticata da un medico
dottore. Oltre a queste medicine, che sono sistemi medici altamente complessi e sperimentati, c¹è ogni sorta di idee, tecniche e metodi che si vantano del nome di ³medicina alternativa² creando confusione. Per quanto efficaci siano queste pratiche, non possono essere ritenute medicina. |
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2.5 ³Medicine complementari²
Queste pratiche e terapie per definizione non negano le medicine
ufficiali, ma le ritengono non sufficienti e le completano. In altri termini
le ³medicine complementari² tentano di: - colmare le lacune che sembrano sussistere nella medicina ufficiale; - introdurre nel sistema sanitario riconosciuto dei metodi e delle pratiche non ancora ufficiali, attraverso studi scientifici. Praticano queste terapie spesso dottori e dottorini insoddisfatti della medicina che hanno studiato e tanti operatori sanitari. I loro interessi sono curati normalmente da associazioni che si dedicano a medicine non ufficiali. Tanti di loro hanno un tocco ³spirituale², religioso, ideologico, psicologizzante, psicosomatizzante o di ³nuove scoperte² tipiche di una società annoiata, ³preventiva² e ipocondriaca. Sono davvero ³complementari², perché anche la medicina accademica è diventata soggetto di mode. |
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2.6 ³Medicine popolari² Queste ³medicine² hanno qualcosa di dispettoso e di anarchico verso ³i
sistemi e le istituzioni² e qualcosa invece di profondamente rispettoso verso
l¹essere umano e la creatura. Esse si caratterizzano per: - l¹utilizzo di conoscenze funzionali, plausibili, evidenti, tutto ciò che è a portata di mano e pagabile: in questo senso sono pragmatiche se non eclettiche; - la diffidenza nei confronti delle ideologie (anche scientifiche), servendosi invece sia della medicina ufficiale, sia di quelle alternative sia di quelle tradizionali. Queste forme di medicina non si interessano tanto di idee e concetti scientifici o altri ma piuttosto seguono criteri pragmatici nelle cure. Da noi è andato un po¹ persa l¹abitudine di far riferimento alle ³medicine popolari², il cui apprendimento avviene in genere per tirocinio. Di nascosto è applicata un po¹ ovunque nelle famiglie per affrontare malattie, non degne di cure mediche. La Croce Rossa tramite i suoi corsi e i Samaritani si dedicano alla sua istituzionalizzazione. |
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2.7 ³Etnomedicine² Questo termine viene utilizzato per designare lo studio ³delle medicine dei popoli² inteso sia come studio delle medicine dei popoli tradizionali, sia come studio delle medicine tradizionali, popolari di culture ³altre². L¹Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) definisce l¹etnomedicina soprattutto come ³studio delle medicine tradizionali², quindi nessun sistema medico conosciuto è escluso. Anche la nostra medicina ufficiale (chiamato ³bio-medica² da scienziati arroganti, come se le altre medicine fossero meno biologiche) è oggetto di studio da parte degli antropologi. E¹ d¹obbligo una domanda: ³come ci collochiamo noi rispetto agli altri sistemi medici?² Attualmente
a livello mondiale sono circa 800 milioni le persone che fanno riferimento al
sistema ³bio-medico² contro i restanti 5 miliardi. Quando si dice
³altri² sistemi medici, occorre quindi considerare che si sta parlando di
sistemi a cui fanno capo la maggior parte della popolazione della terra,
anche perché la ³bio-medicina² è la più costosa! Non è facile per gli occidentali capire le
culture ³altre² anche dal punto di vista della malattia e delle cure. In
alcune culture l¹individuo esiste come parte di un tutto, vi è quindi una
completa condivisione di ogni fenomeno, anche della malattia, mentre in
Occidente la malattia è concepita come un fatto individuale. La
presenza di persone provenienti da differenti universi socioculturali impone una
riflessione sulla concezione stessa
di salute e di malattia e di corpo. Ogni cultura, infatti, ha le sue
rappresentazioni, il suo insieme di valori. Occorre dunque considerare
l¹insieme delle concezioni e dei riferimenti di un individuo, quindi
l¹importanza dei fattori socio-culturali che possono influenzare i
comportamenti dei pazienti nei contesti di cura. Nel parlare di malattia e rispettivamente di rimedi e di cure, è importante considerare e riconoscere che vi sono tre dimensioni: 1.
la malattia
biologica come disfunzionamento e/o deformazione organica; 2. l¹interpretazione della malattia, data dall¹individuo, ossia il significato attribuito alla malattia; 3. la malattia ³socializzata², ossia come viene comunicata all¹ambiente circostante, in altre parole l¹impatto della malattia sulla vita sociale dell¹individuo. |
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2.8 Medicine applicate in stati industrializzati occidentali Solo nella definizione di medicina ufficiale occidentale fanno parte della medicina anche rami distinti di: -
la psicologia, la
psichiatria, la psicoterapia e i servizi psicosociali (casse malati,
invalidità, perdita salario); -
le maternità, una
volta dominio di levatrici e di vicine di casa; - i servizi per i malati terminali (una volta dominio di padri confessori e altri sacerdoti). Come se nascere e morire fossero delle malattie. Per buon fine la medicina ha anche usurpato la ³prevenzione² per vivere più a lungo con strane forme di fitness, wellness, lifestyle, antiaging, salutismo e così via. Nella giungla delle varie offerte, in una società dove ³la salute², la comodità e la longevità sono i massimi valori spirituali e dove sono disponibili i mezzi per permettersi cure e rimedi, è difficile orientarsi. Oggi infatti si parla di pluralismo medico nel senso che gli individui hanno tendenza a provare tante forme di terapie e di cure, tra le più disparate. Per orientarsi almeno un po¹, lo schema seguente illustra le medicine e le terapie attualmente più in voga. |
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2.9 Fitoterapia e rimedi popolari La medicina ufficiale è riuscita a controllare le malattie infettive con
l¹invenzione degli antibiotici e con le vaccinazioni. Malattie come la
tubercolosi, il vaiolo o la poliomelite sono diventate molto rare oggi nella
nostra regione. Per le infezioni banali, invece, come la tosse, il catarro, l¹influenza o più gravi come l¹epatite o l¹AIDS o tante altre non c¹è finora ³rimedio ufficiale² che tenga. Le infezioni come l¹otite, la sinusite, la cistite possono essere combattute ma spesso con poco successo. Alcune preparazioni, ottenute con l¹impiego di piante (rimedi di medicina popolare: specialmente gli oli eterici che le piante producono per la propria difesa contro batteri, virus e miceti) sono ottimi rimedi per le infezioni banali. Nella cura di banali infezioni, si riscontra successo dunque con la fitoterapia. Quest¹ultima è una terapia condotta con elementi vegetali su delle malattie umane. Come materiale di base si utilizzano delle piante ed erbe, rispettivamente alcune loro parti, che si raccolgono e si elaborano per la loro conservazione. La loro specifica preparazione, i dosaggi e combinazione le trasforma in rimedi che vanno alla fine applicati esternamente sulla pelle o sulla mucosa oppure ingerite. Per le infezioni gravi ci vuole la medicina ufficiale e spesso si ha poco successo. Le malattie di orecchie, naso, gola, bocca (otorinolaringoiatria) sono spesso delle infezioni ³banali² perché non mettono in pericolo l¹esistenza o il funzionamento lavorativo ma sono fastidiose, perché impediscono la respirazione, il gusto, l¹olfatto e mettono di malumore. Vi sono alcuni rimedi fitoterapici ³casalinghi², utili in questo senso, ossia che si possono preparare facilmente a casa, per altri invece occorre consultare un buon farmacista. Anche per slogature, piccole ferite, bruciature, vi sono rimedi utilizzati in medicina popolare che danno ottimi risultati. Impareremo in queste giornate a preparare alcuni di questi rimedi, vale a dire a costruire una piccola ³farmacia casalinga² per malattie banali preparando rimedi popolari come tinture, emulsioni, pomate. Luigina
Janner curavit |
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© 2005 Paola Solcà |
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