Le principali tipologie di medicine
Medicina
ufficiale (accademica) Medicine
tradizionali e di altre culture Prima di precisare cosa si intende con i termini medicina popolare e rimedi popolari si considera l¹eterogeneità delle forme di medicine presenti oggi nella nostra società. Con medicina si intendono le attività e le pratiche volte a rimediare delle condizioni umane ritenute malsane, malate, ecc. Si può leggere dietro questa definizione, il tentativo di mitigare i dolori o far sparire degli stati ritenuti di malessere. Si parla di malattia in riferimento a uno stato che impedisce l¹ordinario funzionamento del corpo per un certo periodo. In genere con il termine medicina si intendono vari aspetti legati tra loro[1]: 1. Il farmaco o medicinale. 2. L¹insieme delle discipline scientifiche che, studiando la fisiologia e le patologie, si occupano della salute delle persone o animali. 3. La pratica professionale dell¹arte medica da parte di una persona (medico) che ha conseguito un titolo accademico riconosciuto legalmente. 4. Lo studio e la prevenzione di patologie legate a un particolare contesto sociale (medicina del lavoro, medicina delle comunità, medicina sportiva, ecc.) 5. L¹applicazione delle conoscenze mediche in particolari campi, non direttamente correlati alla salute di individui o comunità (medicina legale). 6. La pratica di discipline di cura alternative, non riconosciute ufficialmente, vedi medicina alternativa. Sin dai tempi remoti esistono delle pratiche, dei tentativi di cura a livello individuale. Con l¹evoluzione della civiltà si è creata la professione di medico come la conosciamo oggi. In passato vi erano altre forme di professioni quali il medico della città (con compiti di vigilanza sulle epidemie, diagnostico, responsabile dell¹igiene pubblica, ecc.); il chirurgo (soprattutto militare); il cavadenti; il mastro balneare; la levatrice; l¹erborista; il farmacista, ecc. Con il termine medico oggi nella nostra società si designa il professionista che si occupa della salute umana prevedendo, diagnosticando e curando le malattie. Egli detiene un titolo di studi accademici, tale certificato funge da garanzia pubblica di conoscenze e competenze. In senso ampio si possono distinguere diverse
forme e pratiche mediche, in particolare: la medicina ufficiale o
accademica; le
medicine alternative; le medicine tradizionali e di altre culture; le medicine complementari; la naturopatia e la medicina popolare[2]. 1. La medicina
ufficiale (o accademica) Nelle nazioni industralizzate la medicina
ufficiale è insegnata nelle università e nelle strutture paramediche; è
praticata in: ospedali, cliniche psichiatriche, studi medici, servizi
psicosociali e paramedici. E¹ gestita da regolamenti e leggi federali,
cantonali e corporative. La
medicina occidentale moderna è sommariamente basata sulla scienza biologica e
sull¹evidenza sociale. Le
regole di applicazione sono severissime e lasciano poca libertà individuale,
tenuto conto anche dell¹importante fattore sociale ed economico che la
medicina rappresenta. Essa si presenta come un complesso sistema di
corporazioni, i cui principali attori in Ticino sono: -
il
Dipartimento della sanità e della socialità; -
le
professioni mediche, paramediche, farmaceutiche e le industrie; -
le casse
malati e assicurazioni varie; -
in
piccolissima parte gli operatori di medicina tradizionale, popolare,
alternativa e complementare, naturopati. Vengono comunemente definite medicine
alternative, le medicine e le terapie che non sono ufficiali. Di fatto sarebbero invece delle medicine
che si basano su principi, concetti, modelli, ideologie non compatibili con
le scienze moderne (³altri² concetti medici, religiosi, culturali,
ideologici, insegnati nelle scuole specializzate e applicati da liberi
professionisti e da alcuni medici). In genere si tratta di estratti di
medicine di altre culture e di medicine tradizionali. 3. Le medicine
tradizionali e di altre culture Si intende quel sapere medico tramandato
nelle diverse culture e applicato da medici, paramedici e liberi
professionisti. In
ogni società umana esiste una cultura del curare (ogni madre soffia sulla
ferita del bambino per alleviarne il dolore, accarezza il volto del
febbricitante, mormora delle parole consolatrici, prepara intrugli, sovente
prima di rivolgersi agli addetti, alle persone con esperienze, tradizioni e
insegnamenti specifici). Il
substrato di ogni medicina tradizionale è il sapere curativo popolare. I
metodi, le tecniche e anche i rimedi sono un bagaglio culturale, anche se le
spiegazioni possono sembrare sovente ridicole, superstiziose e ideologiche. Tutte
le culture possiedono questi saperi, tramandati da generazioni. Si parla
infatti di medicine tradizionali spesso in riferimento a sistemi medici di
varie culture che si fondano su saperi trasmessi, per esempio la medicina
tradizionale cinese (confuciana); la medicina ayurvedica (induista); la
medicina tibetana (buddhista) e la medicina tradizionale araba (islamica) e
la medicina tradizionale europea (cristiana). Le tradizionali terapie mediche, non solo europee,
ma appartenenti un po¹ a tutte le culture sono ad esempio: le terapie di luce
e suono; le terapie di aria e respiratorie; le terapie di acqua, calore,
freddo; le terapie di movimento, postura e le terapie dietetiche
(nutriterapie). In questo contesto si sono sviluppate
specifiche tecniche mediche europee come: -
terapie
umorali nella tradizione di Galenus -
terapia
costituzionale (Aschner) -
medicina
antroposofica (Steiner) -
terapie di
riflesso -
terapie
devianti e ablative -
terapie
con varie sostanze (fitoterapie europee, terapie con sostanze molecolari,
ecc. -
omeopatia
(Hahnemann) e simili -
neuralterapia
iniettiva (Huneke) Una parte di queste medicine (per esempio
l¹omeopatia, la medicina antroposofica, la neuralterapia) è integrata nel
sistema sanitario, a condizione di rispettare determinate regole (studio
accademico, approvazione, riconoscimento casse malati, ecc.). In breve: se
praticata da un medico dottore. Si intendono tutte quelle discipline terapeutiche
di concezione ³olistica² che operano sui disagi e i disturbi della persona. I
terapisti complementari e i loro clienti sono dell¹avviso che bisogna
aggiungere qualcosa alle terapie ufficiali, ritenute sovente incomplete. Il termine complementare verte a sottolineare gli
intenti che queste discipline perseguono: intenti che non vogliono essere
alternativi alla medicina ufficiale, bensì esserne un supporto. La medicina complementare, attraverso numerose
tecniche tratta la soggettività dell¹individuo, lasciando l¹oggettivazione
prettamente scientifica alla medicina ufficiale (cura del sintomo
patologico). Le terapie complementari si occupano principalmente del
benessere e della qualità di vita della persona, curandolo affinché il suo
organismo ristabilisca e mantenga lo stato naturale di equilibrio. La medicina naturopatica o naturopatia è la pratica
in cui si utilizzano rimedi ³naturali² al fine di mantenere o ristabilire la
salute di un paziente. Esistono due gruppi, definiti naturopati, in
continuo conflitto tra loro, essi sono i naturopati tradizionali e i medici
naturopati (o medici naturisti). I naturopati tradizionali Si autodefiniscono seguaci di tradizioni curative
antenate. Lasciano volentieri alla medicina ufficiale la cura di traumi,
disordini genetici e congeniti, infezioni, neoplasmi e tutte le malattie e i
disordini acuti. Si astengono dal fare diagnosi. Si autodefiniscono per questo motivo complementari
oppure olistici e usano svariate tecniche e metodi alternativi (spesso non
compatibili con i nostri concetti biologici). Il naturopata tradizionale
applica diete e pratiche del ³modo di vivere², combinato con l¹uso di erbe,
del lavoro corporeo ed esercizi spirituali e mentali). Lavora con persone che desiderano reimpostare la
loro salute e non (o in misura minore) con ammalati clinici. Inoltre usa
rimedi non specifici per determinate patologie. Del resto non è possibile
abbinare specifiche tecniche curative perché trattandosi di liberi professionisti,
ognuno fa e inventa ciò che gli pare. I medici naturopati (o medici naturisti) Hanno
una licenza o un certificato basato su studi di medicina biologica
occidentale. Curano prevalentemente malattie e disagi cronici e banali e
disordini psicosomatici. I loro strumenti terapeutici sono prevalentemente:
la fitoterapia; l¹aromaterapia; le manipolazioni corporee (per esempio
osteopatia); le nutriterapie (ad esempio terapie con integratori alimentari);
l¹idroterapia; l¹omeopatia classica o complessa; la farmacologia occidentale;
l¹agopuntura (in alcuni casi). Di seguito si presentano alcune massime
basilari di naturopatia: sostenere le forze auto-guaritrici dell¹organismo; identificare e
curare la causa del disagio o della malattia; primum nihil nocere (naturopati tradizionali) oppure il
minor danno (medici
naturopati); curare la persona e non la malattia; fungere da insegnante
della salute; prevenire
le malattie. Si definisce medicina popolare l¹insieme
delle pratiche paramediche e mediche delle quali si serve la gente per curare
i piccoli malanni e per sopperire ai bisogni sanitari familiari senza
ricorrere alla medicina accademica. La medicina popolare (contemporanea,
della nostra cultura) è il modo con cui le persone (senza particolare
istruzione sanitaria) affrontano i propri danni e malanni. In maniera
riduttiva spesso si parla di ³automedicazione², anche se non si tratta
unicamente di medicazione, bensì praticamente di tutte le ³medicine² e
³terapie complementari e alternative. L¹impresa di un autointervento (per
esempio mettersi a letto e prendere un¹aspirina o recarsi dal terapista per
farsi liberare un nervo accavallato) della persona colpita, è giudicata
grossolanamente secondo i seguenti criteri (scala di valori): -
Funziona?
e quali effetti collaterali ha? oppure qual è il male minore? -
E¹
gratificante? oppure ³il Santo vale la candela²? -
Rende
dipendente? (secondo le esigenze di autonomia e sicurezza) -
È
plausibile? (secondo la concezione del mondo). A partire da questi criteri ognuno tenta prima di
aiutarsi da solo. Probabilmente il proprio farmacista o erborista
contribuisce all¹aiuto (secondo la concezione medica del paziente). Può anche
trattarsi di un conoscente che ³se ne intende². Vi sono inoltre fornitori di
prodotti per l¹automedicazione, per la salute e la prevenzione... con i
relativi supporti pubblicitari. Da tenere presente il fatto che le
medicine popolari in genere si caratterizzano per: -
l¹utilizzo
di conoscenze funzionali, plausibili, evidenti, di tutto ciò che è a portata
di mano (in questo senso sono pragmatiche); -
la
diffidenza nei confronti delle ideologie (anche
scientifiche), servendosi invece sia della medicina ufficiale, sia di quelle
alternative sia di quelle tradizionali. Queste forme di medicina non si interessano tanto
di idee e concetti scientifici o altri ma piuttosto seguono criteri
pragmatici nelle cure. Da noi è andata un po¹ persa l¹abitudine di far
riferimento alle ³medicine popolari², il cui apprendimento avviene in genere
per tirocinio. Se non
³funziona², o se le attitudini ambientali e sociali sono troppo controverse,
si fa ricorso al medico e alla medicina ufficiale (in questo senso la
medicina accademica viene vista come complementare alla medicina popolare). La Croce Rossa tramite i suoi corsi e i Samaritani
si dedicano alla sua istituzionalizzazione. Fitoterapia e rimedi popolari
La medicina ufficiale è riuscita a
controllare le malattie infettive con l¹invenzione degli antibiotici e con le
vaccinazioni. Malattie come la tubercolosi, il vaiolo o la poliomelite sono
diventate molto rare oggi nella nostra regione. Per le infezioni banali, invece, come la tosse, il catarro, l¹influenza o più gravi come l¹epatite o l¹AIDS o tante altre non c¹è finora ³rimedio ufficiale² che tenga. Le infezioni come l¹otite, la sinusite, la cistite possono essere combattute ma spesso con poco successo. Alcuni preparazioni, ottenute con l¹impiego di piante (rimedi di medicina popolare: specialmente gli oli eterici che le piante producono per la propria difesa contro batteri, virus e miceti) sono ottimi rimedi per le infezioni banali. Nella cura di banali infezioni, si riscontra
successo dunque con la fitoterapia. La fitoterapia è una terapia condotta con elementi
vegetali su delle malattie umane. Come materiale di base si utilizzano delle
piante ed erbe, rispettivamente alcune loro parti, che si raccolgono e si
elaborano per la loro conservazione. La loro specifica preparazione, i dosaggi e combinazione le trasforma in rimedi
che vanno alla fine applicati esternamente sulla pelle o sulla mucosa oppure
ingerite. Per le infezioni gravi ci vuole la medicina
ufficiale e spesso si ha poco successo. Le malattie di orecchie, naso, gola, bocca (otorinolaringoiatria) sono spesso delle infezioni
³banali² perché non mettono in pericolo l¹esistenza o il funzionamento
lavorativo ma sono fastidiose, perché impediscono la respirazione, il gusto,
l¹olfatto e mettono di malumore. Vi sono alcuni rimedi fitoterapici
³casalinghi², utili in questo senso, ossia che si possono preparare
facilmente a casa, per altri invece occorre consultare un buon farmacista. Anche
per slogature, piccole ferite, bruciature, vi sono rimedi utilizzati in
medicina popolare che danno ottimi risultati. E¹ possibile imparare come
preparare alcuni di questi rimedi, vale a dire costruirsi una piccola
³farmacia casalinga² per malattie banali, preparando rimedi popolari come
tinture, emulsioni, pomate. Enciclopedia di
Medicina Popolare Amministratrice: Bianca Buser, v. Tesserete, 6953 Lugaggia, + 41 91
943 57 93 bianca.buser@bluewin.ch Redattore: Peter Forster, v. Castelrotto 18, 6600 Locarno, +41 79
620 48 61 pforster@nikko.ch
|