Nutrizione umana

MmP MmP

MedPop

.php .html .pdf
Autrice: M. A. Santese Categoria: Naturopatia Nutrizione Patologia Terapia

 
Ricerca / raccolta / preparazione di materiale per:
Capitolo della tesi finale di
Maria Aiello Santese

Scuola triennale di Naturopatia
all'Istituto Rudy Lanza
 

|

in cura

Nutrizione it.Wikipedia Alimentazione it.Wikipedia Scienza dell'alimentazione it.Wikipedia

Per vivere l'uomo deve nutrirsi, come tutti gli esseri viventi. Come mammifero onnivero è dotato di un apparato enzimatico che riesce a metabolizzare proteine, grassi e glucidi sia animali che vegetali. Ci sono inoltre ca. 50 sostanze essenziali (indispensabili, non sintetizzabili) necessarie per un ordinario funzionamento dell'organismo umano.

L'approvvigionamento di materia alimentare in sufficiente quantità e qualità non lesionistica fu il problema primordiale per ca. i millione di anni e lo è ancora per la maggior parte del mondo.
Nelle nazioni industrializzate moderne richiede ancora solo ca. 10% dell'impegno umano e sembrerebbe che il problema non esista più. Sbagliato: oggi abbiamo la tortura della scelta e di seguito: offerenti di prodotti alimentari e pasti perennemente in battaglia per accreditarsi la simpatia del consumatore e il consenso delle religioni nutrizionali e per impanicarci sul sano e meno sano di certe scelte.


La cultura umana in contrasto a altri vertebrati onnivori ha anzitutto sviluppato dei sofisticati metodi e tecniche di produzione e di preparazione di materia alimentare:

Il tema richiede conoscenze basilari in fisiologia umana, ecologia, biologia, allevamento e coltivazione, tecniche artigianali e metodi industriali e arti culinarie come presentati sinteticamente di seguito.

Con il susseguente testo, relato sulla nutrizione in paesi europei altamente industrializzate, ho tentato di fare un pò di ordine tra:


Sono trattati i seguenti argomenti:
Fisiologia nutrizionale L'ecosistema nutrizionale Animali e piante nutritive Comportamenti alimentari


1.  Storia dell'alimentazione


Paleodieta

Nell'alimentazione umana mondiale quotidiana si distingue il patrimonio di oltre un milione di anni di cultura umana, tracciato a partire dalle microscopiche comunità aborigene fino all'alimentazione post moderna industrializzata.

Di seguito una sintesi di alcune tappe storiche.


1.1  La nutrizione paleolitica

In contrasto alle opinioni sentimentalistiche, la raccolta dei nostri precursori era sì vegetale ma anche animale. Questo per soddisfare il fabbisogno umano in proteine e lipidi di ca. 1gr / kg di peso corporeo ciascuno e di ca. 100 gr di glucidi al giorno.

Da ca. 2,3 milioni di anni fino a 300.000 anni fa, i nostri precursori e antenati dovevano nutrirsi di cibi crudi, perché non avevano ancora scoperto il fuoco. Pochi prodotti vegetali erano allora adatti per la nutrizione umana, visto che:

Dei vegetali erano quindi disponibili per la nutrizione umana prevalentemente:

Il resto consisteva in prodotti animali facilmente reperibili (bestioline) senza attrezzi e armi (quest'ultimi furono sviluppati solo ca. 1,7 milioni di anni fa). Tante bestioline non producono antinutritivi o veleni (perché possono fuggire) e gli organi interni e il grasso midollare, intestinale e cervellare è ben digeribile anche crudo. Fino all'avvento delle armi da caccia si trattava prevalentemente di:

La raccolta cambiò parecchio con l'uso del fuoco per la preparazione dei cibi (ca. 300.000 anni fa):

Di seguito si svilupparono le arti culinarie per rendere digeribile e facilitare la digestione umana di molti prodotti animali e vegetali.

Nonostante la scoperta di armi da caccia e pesca primitiva (ca. 1.7 milioni di anni fa), e di caccia e pesca grossa (ca. 50'000 anni fa), la raccolta selvatica rimase un'importantissima fonte alimentare fino al neolitico (ca. 10.000 anni fa), dove la scoperta dell'agricoltura e del sedentario la fecero diventare marginale. Come reminiscenza, fino ai nostri giorni è rimasta la raccolta di funghi commestibili ed erbe speziate.

Recentemente viene propagata e divulgata una "dieta paleolitica" (o paleodieta) che suggerisce di nutrirsi come i nostri precursori e antenati. Però si dovrebbe definire se si tratta di alimentazione prevalentemente di raccolta e preparazione culinaria di insetti e rettili (ramo tropicale sudamericano), di caccia e pesca eschimese o di bruchi, rettili e bulbi del ramo australiano.


1.2  La nutrizione neolitica

a partire di ca. 10'000 a.c.

1.3  La nutrizione popolare delle culture antiche

((Egitto, Grecia, Roma))

1.4  La nutrizione popolare "medioevale"

società agricola feudale, approvvigionamento locale

È chiaro che artigiani e commercianti benestanti, nonché il clero e le classi feudali consumavano prevalentemente gli alimenti "rari".


1.5  La nutrizione medio europea nei tempi dell'industrializzazione

((popolare, operai, colonializzazione, importazione alimentari esteri))


1.6  La nutrizione medio europea moderna

((popolare, maggiormente operaia, di servizio, amministrazione, importazione alimentare in grande stile, aumento del benestare popolare, mobilità))

1.7  La nutrizione medio europea postmoderna

((popolare, servizi, amministrazione, dipendenti, tempo libero, convenienze, mobilità, globalizzazione, ecletticismo alimentare, ...))


2.  Fisiologia nutrizionale umana

Fisiologia it.Wikipedia Metabolismo it.Wikipedia Metabolismo introduzione MmP



Il cibo preparato dalla cuoca secondo condizioni di disponibilità materiale e costumi culturali viene consumato dal buongustaio secondo impulsi di appetito e sete e persegue poi complessi processi biofisici e biochimici per essere sfruttato per le esigenze dell'organismo:


Liposoma

Chilomicrone

Così preparate, le sostanze usabili possono essere assorbite dalla mucosa intestinale e raggiungono la circolazione sanguigna o i tratti linfatici: lipidi per essere trasformati in liposomi che solo in questo "imballo" vanno nel sangue. L'assimilazione stessa è un processo cautamente regolato e altamente discriminatorio e quindi anche soggetto di aberrazioni (intolleranze, "gut leak", immunitarie, deficienze enzimatiche, ...)

Il sangue distribuisce le sostanze in tutto l'organismo. Secondo le necessità locali passano le pareti capillari e sono assimilate dalla sostanza intracellulare basilare che li smista tra le cellule adiacenti.

Le cellule assimilano selettivamente le sostanze attualmente richieste (acqua, acidi grassi, aminoacidi, zuccheri, minerali, vitamine) e le trasformano in processi biochimici e secondo le istruzioni di RNA nei materiali che occorrono sia per la cellula stessa, sia come materiale connettivo intracellulare (ossa, cartilagine, fibre, ...) sia per altre cellule. Residui e materiale di costruzione e funzionale, viene esportato. Visto che i processi biochimici richiedono energia, la cellula usa una parte di zuccheri, acidi grassi e aminoacidi come fonti energetiche.

Il materiale esportato viene o inserito nella materia intracellulare oppure smistato in altre cellule o diretto nel sangue per la distribuzione. Gli scarti vanno poi escretati dai relativi organi.

Le cellule non vivono in eterno: la maggior parte solo poche ore (p.es. cellule sanguine) fino ad alcuni mesi (p.es.osteoblasti). Muoiono accidentalmente, per intervento del sistema immunitario o in modo programmato: apoptosi. I residui di cellule decesse sono in maggior parte riciclate.
È evidente che il decesso di cellule richiede la loro proliferazione in stessa misura per via di mitosi.

3.  L'ecosistema nutrizionale

Ecosistema it.Wikipedia


Ecosistema biologico nutrizionale

L'ecosistema biologico nutrizionale è un complesso sistema di:

che riescono a metabolizzare autonomamente delle sostanze organiche e anorganiche da terra, aria e acqua con l'energia solare per i propri scopi di crescita e sviluppo, destinate alla procreazione, proliferazione e propagazione individuale e della specie.

Si instaurano "catene nutrizionali" molto complesse tra organismi primitivi ed evoluti tramite dei comportamenti relazionali tra aggressione, difesa, commensabilità e simbiosi che mantengono a lungo andare in un equilibrio dinamico l'ecosistema.

Lo schemino accanto rappresenta in modo al massimo sintetico questo meccanismo.

L'essere umano è una piccolissima parte in questo ecosistema, e la nutrizione medioeuropea ancora solo una piccola percentuale di quest'ultima.


4.  Animali e piante nutritive

Erbivori it.Wikipedia Onnivoro it.Wikipedia Carnivoro it.Wikipedia Insettivoro it.Wikipedia Saprofiti it.Wikipedia

Animali e piante vivono in un equilibrio autoregolativo: aumentando gli animali con un determinato fabbisogno di piante nutrizionali, quest'ultime diminuiscono e diminuiscono per carestia anche gli animali, il che fa aumentare le piante, ... .

Per non essere estinte le piante si difendono da animali e microorganismi con le più variate ?armi?, dalle spine, insetticidi, pesticidi, antibiotici, peli, cere, tossine, fino agli ormoni per regolare la fertilità dei loro predatori. Si conoscono oggi più di 20?000 sostanze del genere.

D'altronde molte piante sfruttano i loro predatori, specialmente per disperdere il seme e per fertilizzare il suolo (simbiosi).


Capra



Maiale

5.  Comportamenti alimentari umani


Appetito: decide la pancia

I regolatori nutrizionali sono l'appetito e la sete. Visto che l'alimentazione richiede ca. 50 diverse sostanze fin'ora note (e non sostituibili tra di loro) in quantità tra kilogrammi e miglionesimi di grammi al giorno, l'inventore ci ha dotato di un miracoloso apparato sensoriale che ci indica (tramite appetito, disgusto, fame e sete) il fabbisogno momentaneo che garantisce una misurata somministrazione di tutte queste sostanze in ragionevoli quantità.

Le regole culturali e sociali aggiungono a questi regolatori biologici una dimensione civilizzatoria / ideologica specialmente sull'uso di prodotti animali.
P.es. i musulmani e gli ebrei non mangiano suini, gli islamisti si astengono dal bere alcolici, gli induisti non mangiano bovini, i cristiani non mangiano cani e i vegetariani si astengono della carne tentando di diventare erbivori. Le relative regole di antiche religioni in merito non sono antibiologiche, perché permettono un alimentazione soddisfacente.

Più rischiose sono le regole ideologiche moderne propagate da vegeteriani, salutisti, dietisti, professori alimentari, scuole "spirituali" e dell'industria alimentare. Per non parlare di riviste, massmedia gestiti da giornalisti che parlano di alimentazione equilibrata, sana, ... senza alcuna idea di cosa ciò potrebbe significare. Tutte queste teorie si muovono (senza eccezione) sui livelli scientifici della cartomanzia e possono (non devono) gravemente ledere la salute. Lancet 2007.

Comportamenti alimentari patologici sono:



a cura di P. Forster


6.  Allegati

6.1  Suggerimenti: istruzione

Per curare la pagina, si corregge subito in <Edit Section> tutto ciò che sembra evidente. Dove non si è sicuro, si lascia una notizia sulla pagina. L'ho preparato in maniera, che si possa scrivere dei suggerimenti, ... ovunque nel testo. Per marcare un'errore si scrive su una nuova riga più vicino all'errore in <Edit Section>: %errore% e poi si spiega l'errore. Alla fine si va a capo. Dopo <Save> Si dimostra poi come segue sulla pagina:

%errore% e qui si scrive cosa si obietta ... . Appaia come segue:

e qui si scrive cosa si obietta ... . Appaia come segue:

e qui si scrive cosa si obietta ...

Per un suggerimento discorsivo invece si scrive %redazione% e poi si sottopone il suggerimento. Alla fine si va a capo.

%redazione% e qui si scrive cosa si suggerisce ... . Appaia come segue:

e qui si scrive cosa si suggerisce ... . Appaia come segue:

e qui si scrive cosa si suggerisce ...


6.2  Contesto: indice

Questa pagina fa parte della tesi Naturopatia per malattie banali, capitolo La nutrizione umana. Accanto il relativo indice (copia dell'indice originale).

L'indice è automaticamente aggiornato al momento che avviene una modifica sulla pagina originale.


6.3  Commenti

alla pagina MariaVetrina.Nutrizione umana
8>)__Profiles July 29, 2008, at 05:28 AM

daniela20 August 2008, 14:34

Prima corr. provvisoria

daniela22 August 2008, 19:14

Corr. definitiva

Proveniente da http://pforster.no-ip.org/~admin/pmwiki/pmwiki.php?n=MariaVetrina.Nutrizione
Ultima modifica: August 22, 2008, at 07:14 PM