La nutrizione medio europea

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Categoria: Nutrizione Naturopatia Enciclopedia Ospiti Maria

 
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Capitolo della tesi finale di
Maria Aiello Santese

Scuola triennale di Naturopatia
all'Istituto Rudy Lanza
 


Piatto mediterraneo

in allestimento

Parlando di nutrizione intendiamo l'alimentazione in una certa regione e in un certo tempo. Ci siamo concentrati sulla nutrizione in Italia. Ma anche questa restrizione terminologica ha i suoi problemi: un operaio meridionale in una fabbrica automobilistica Torinese si alimenta diverso della sua mamma contadina in Calabria, dello studente a Roma o di un operaio stagionale Nordafricano in Umbria o di un funzionario Statale a Milano.

I temi e argomenti trattati si trovano nell indice sopra: un clic porta all'argomento interessato.

L'accento è messo a proposito sulle condizioni biologiche, storiche, sociali, economiche, qualitative della nostra alimentazione.

Il nostro compito come naturopati verso pazienti che chiedono consigli alimentari è di convincerli, che a loro fa bene cosa li ispira e li piace al momento e che fa male cosa trovano disgustoso.

Solo con questa tattica (ascoltare il proprio corpo è al massimo terapeutico) abbiamo una piccola chance di smontare l'enorme confusione di teorie, speculazioni, religioni, supposizioni, superstizioni, argomenti propagandistica, lirica dietetica, ... .
Richiede solide conoscenze biologiche, fisiologiche, metaboliche, epidemiologiche, psicosociali e storiche per saper rispondere a tutte queste sciocchezze. E servono non per "insegnare" o qualcosa del genere ma solo per aver la risposto pronta e ragionevole nel nostro arsenale mentale per parare una domanda di una nostra cliente sull'"ultima trovata".


1.  Nutrizione umana

L'uomo deve nutrirsi per vivere come tutti gli esseri viventi. Come mammifero onnivero è dotato di un apparato enzimatico che riesce a metabolizzare proteine, grassi e glucidi siano animali siano vegetali. Ci sono inoltre ca.50 sostanze essenziali (indispensabili, non sintetizzabili) necessarie per un ordinario funzionamento dell'organismo umano.




2.  Agricoltura e produzione di alimenti

Agricoltura it.Wikipedia Agrosistema it.Wikipedia

Filiere agricoltura: AcquacolturaAgroenergiaAgrumicolturaApicolturaCerealicolturaFlorovivaismoFrutticolturaLattiero-caseariaOlivicolturaOrticolturaViticolturaZootecnia


L'agricoltura è la base di ogni cultura umana e la distinzione portante dell'uomo dalle bestie. La produzione degli alimenti base per la nutrizione umana è il principale compito dell'agricoltura. Fu ed è fatto tramite:

Ma ci sono o c'erano altri importanti compiti agricoli:

Di seguito abbiamo conglobate tutte queste funzioni sotto il termine "agricoltura" e "agricolo" lasciando al buon senso del lettore di interpretarlo:

Normalmente il senso risulta dal contesto senza esagerati rompicapi.



2.1  Agricoltura tradizionale

Agricoltura tradizionale it.Wikipedia


Fino dopo la seconda Guerra Mondiale, una fattoria disponeva di:

e socondo il clima di un

come specializzazione del frutteto. La molteplicità era dato dall'ideale di autonomia della comunità agricola, la composizione individuale e l'attività principale da condizioni territoriali e climatiche dell'esistenza.

Nelle pianure fertili dominava la coltura di vegetali con prevalentemente

Per i propri bisogni si teneva un pò di bestiame per avere la propria carne, il proprio latte e le uova, si teneva un orto e un frutteto e si curava uno stagno di pesci, le api e il bosco se c'era.

In zone pre-montagnose e collinose con abbundanti precipitazioni l'accento era piùttosto sulla produzione di carne e prodotti animali:

Per i propri bisogni si coltivava un orto, dei campi, uno stagno con pesci e il bosco.



2.2  Agricoltura moderna

Agricoltura moderna it.Wikipedia


L'agricoltura moderna grazie alla facilità di trasporti a buonmercato, della meccanizzazione del lavoro agricolo e del rincaro della manodopera nei stati industrializzati subiva delle modifiche importanti che portavano alla

Una parte importante di questo processo erano le cooperative agricole che si dividevano degli investimenti non redditizie per un singolo bensì per una società per molteplice sfrutamento.

Oggigiorno, l'agricoltura Italiana si divide nei seguenti settori:
AcquacolturaAgroenergiaAgrumicolturaApicolturaCerealicolturaFlorovivaismoFrutticolturaLattiero-caseariaOlivicolturaOrticolturaViticolturaZootecnia


2.3  Pesca e acquacultura

Acquacoltura it.Wikipedia Acquacoltura multimedialeagricoltura


Acquacoltura Palermo

Da tempi immemorabili gli stagni e laghetti per i pesci facevano parte dell'ambiente agricultore (dove non c'era in vicinanza un fiume che facilitava la pesca). Erano importanti dal primo medioevo europeo quando la chiesa non permise il consumo di carne di venerdì.

I paesi pescatori lungo le coste curavano da sempre "trappole" per diverse bestie maritttime nelle quali sopravivevano e si tenevano fresche fino al loro consumo.

La acquacultura moderna è



2.4  Cenni storici sull'agricoltura

 

Siamo dell'avviso che l'importanza dell'agricoltura per la nutrizione umana giustifichi un breve accenno storico.




2.5  Coltivazione di piante nutritive

 

La coltivazione di piante a scopo nutritivo mira ai seguenti traguardi:

  • scelta e preparazione di pezzi di terreno adattato per la crescita di piante nutritive e una facile cura, protezione e raccolta
  • distinzione e raggruppamento di piante nutritive da piante selvatiche → monocultura: in campi per facilitare la cura, la protezione e la raccolta
  • continua discriminizione e scelta di semenza per una proliferazione
    • a resa aumentata di nutritiva
    • a diminuzione di antinutritiva
  • sviluppo di metodi e tecniche per la conservazione della raccolta almeno fino alla prossima raccolta




2.6  Allevamento di bestiame

 

L'allevamento di bestiame funziona tramite l'incrocio di razze con determinate proprietà divergenti con lo scopo, che la prole sia adattato meglio:

  • alle condizioni climatiche
  • all'offerta del mangime
  • alle esigenze specifiche dell'allevatore

Esemplari che si avvicinano a questo scopo sono usati per susseguenti incroci, gli altri no.




3.  Alimenti preparati

 

Se all'inizio della cultura umana fino al neolitico ogni stirpe doveva ed era in grado di preparare i propri alimenti dal grezzo / vivente, con il cambiamento in una cultura sedentaria e l'agricoltura si instauravano delle divisioni di compiti. Apparivano degli artigiani specializzati alla preparazione impegnativa di alimentari come il macellaio, il caseificio e il fornaio. Presto si instauravano anche i mercati dei viveri dove produttori, artigiani nutrizionali e consumatori si incontravano in determinati giorni e ore per fini di commerciare. Oggi compriamo tutti gli alimentari prefiniti!

Per questo motivo conviene di istruirsi sulla produzione della stragran parte di alimenti che consumiamo. Mentre il capitolo antecedente si occuppava della produzione agricola dei grezzi, questo capitolo si dedica alla preparazione del grezzo fino alla vendita del alimentare semifinito.




4.  Le arti culinarie

 

La arti culinarie cominciavano ca. 300'000 anni fa con l'uso del fuoco per rendere più masticabile e digeribile la carne muscolare di mammiferi.

Probabilmente facevano un notevole progresso con la scoperta della fabbricazione di ceramica come recipienti nel neolitico (ca. 12'000 anni fa). Con l'introduzione dell'agricultura ca. 10'000 anni fa diventavano importantissime: la stragran parte di alimenti vegetali (anche coltivate come graminacee, leguminacee, bulbosi, ...) sono assimilabili dal corpo umano solo dopo sofisticate preparazioni culinarie. Eccezione sone certe noci e frutta che le piante producono allo scopo di dispargere il seme tramite bestie.

Le arti culinarie si servono di complesse trasformazioni biofisiche e biochimiche di alimenti vegetali grezzi per:

È una scelta elementare delle operazioni che si svolgono per rendere "mangiabile" i grezzi alimentari vegetali.

Per rendere "toccabile" il tema senza grandi sermoni, di seguito discutiamo un pasto concreto sotto diversi aspetti:

La ricetta è la seguente:

4.1  Pasticcio di riso e verdure: ricetta

per 4 persone

Ingredienti Procedura
1 cucchiaio di burro per ungere
85g di rucola
2 cucchiai di olio d'oliva
1 cipolla tritata
2 spicchi d'aglio tritati
1 tazza di riso
650ml di brodo di pollo o vegetale
150ml di vino bianco 1) ungere una tortiera a bordo alto e rivestirla con carta da forno.
2\3 tazza di parmigiano grattugiato 2) con un coltello affilato sminuzzare grossolanamente la rucola
1 tazza di piselli surgelati scongelati 3) scaldare l'olio in una padella a fuoco basso
2 pomodori tagliati a cubetti 4) aggiungere il riso nella padella, mescolare bene,poi cominciare ad aggiungere il brodo,un mestolo alla volta. Aspettare che il brodo sia stato assorbito prima di aggiungere il mestolo successivo
4 uova sbattute 5) continuare a cuocere,usando il vino,finchè il riso non è tenero (almeno ca. 15min.). Togliere la padella dal fuoco.
3 cucchiai di maggiorana fresca tritata 6) Unire, mescolando, il parmigiano,i piselli,la rucola,i pomodori,le uova e due cucchiai di maggiorana. Regolare di sale e di pepe.
1 tazza di pangrattato 7) Con un cucchiaio versare il risotto nella tortiera e livellare la superficie premendo con un cucchiaio di legno.
sale e 8) Coprire con il pangrattato e la maggiorana rimasta.
pepe. 9) Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 30 min, finchè il pasticcio non si solidifica. Tagliare a fette e servire.

Il classico approccio dietologico sarebbe, di rilevare la composizione in sostanze nutrizionali basilari, cioè in acqua, protidi, lipidi, glucidi, fibre e contenuto energetico.

A uqesto scopo si usano le tabelle nutrizionali nazionali e si determina:


4.2  Dati dietetici basilari del pasto

Una tabellina del genere impressiona, ha un bel aspetto ed è traumatico per i poveri studenti e comodo per gli insegnanti. Ha solo due svantaggi:


Dati pasticcio


Per dimostrazione che siamo almeno in grado di fare i calcoli regola d'arte darà sollievo ai nostri insegnanti. Chi se ne frega poi a cosa serve e della realtà.

Il prossimo passo in "dietologia" sarebbe l'analisi quantitativa energetica. Ci asteniamo al momento, perché pone enormi problemi da affrontare poi con i dati assolutamente inaffidabili di prima:

Dedichiamoci prima alle procedure gastronomiche e alle gustose trasformazioni che devono succedere per far diventare di alimenti un pasto:


4.3  Analisi gastronomica

Dedicandoci alla procedura artigianale di preparare regola d'arte questo pasto non ci servono dati e tabelle, bensì le basilari conoscenze di cucina, e per darci un tocco di professionalità un paio o tre conoscenze biofisiche e biochimiche banali:

Procedura Effetto
1. ungere una tortiera a bordo alto e rivestirla con carta da forno. ... come preparazione della cottura finale
2. con un coltello affilato sminuzzare grossolanamente la rucola ... e preparazione della verdura.
3. scaldare l'olio in una padella a fuoco basso ... e inizia il lovoro artistico culinario:
4. aggiungere il riso nella padella, mescolare bene,poi cominciare ad aggiungere il brodo,un mestolo alla volta. Aspettare che il brodo sia stato assorbito prima di aggiungere il mestolo successivo Arrosolare il riso trasforma parti di ammidi superficiali in maltosio che da un gusto gradevole di graminacee. L'aggiunta a dosi del brodo evita la fuoriuscita di ammidi dal grano la incollatura tra i grani. La temperatura alta fa scoppiare le pareti delle (poche) cellule e rende accessibile le proteine.
5. continuare a cuocere,usando il vino,finchè il riso non è tenero (almeno ca. 15min.). Togliere la padella dal fuoco. Gli acidi organici del vino agiscono maggiormene sule proteine (antecedentemente rese accessibili) e li snaturano facendoli coagulare. Aumenta la digeribilità stomachica. La cottura imbeve tutto di liquidi e rende morbido i chicchi.
6. Unire, mescolando, il parmigiano,i piselli,la rucola,i pomodori,le uova e due cucchiai di maggiorana. Regolare di sale e di pepe. A pappa preparata regola d'arte (ma non ancora cotta sufficienteemente) si aggiungono gli ingredienti sostanziosi: uova e parmigiano per l'alto contenuto di olii e grassi animali preziosi, proteine animali ad alto valore biologico e minerali e vitamine. Poi si aggiungono proteine vegetali, fibre e polisaccharidi indigeribili con i piselli e sostanze minerali e gustose nonché acidi organici di pomodoro, rucola e maggiorana. Si lascia appena amalgamare il tutto come preparazione alla cottura finale nel forno.
7. Con un cucchiaio versare il risotto nella tortiera e livellare la superficie premendo con un cucchiaio di legno. Preparazione per la lavorazione finale ...
8. Coprire con il pangrattato e la maggiorana rimasta. e un bel copercchio per evitare che ne fuoriescce troppa vapore e aromi (barriera di maggiorana).
9. Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 30 min, finchè il pasticcio non si solidifica. Tagliare a fette e servire. Nella cottura finale si amalgamano bene gli ingredienti e subiscono delle ulteriori trasformazioni biochimiche non decifrabili per la loro quantità e complessità. Secondo la nostra stima sono coinvolti più ddi duecento sostanze in questi processi. Una bella parte di loro non saranno più "naturali" ma sostanze artefatte per la bravura della cuoca e degli antenati che tramandavano ricetta e procedura.

Ragionando passo per passo la l'ordine delle procedure nei minimi dettagli, si rende conto che si tratta di una cuoca che non butta in padella un pò di ingredienti alla carlona. Immaginatevi solo cosa capita, se mette il riso nel brodo tiepido a farlo cuocere e poi aggiunge olio e burro, cipolle, formaggio e aglio.

I dati nutrizionali rimangono gli stessi ma neanche un maiale mangerebbe una simile pappa, perché capisce senza laurea che sarà indigeribile e avrà mal di pancia.


4.4  Analisi qualitativa

L'analisi qualitativa può essere molto impegnativa procedendo con criteri scolastici: bisognerebbe fare secondo la "dietologia" il lavoro inutilmente eseguito per la mezza dozzina di sostanze basilari ca. 10 volte (per ca. 60 sostanze). Oltre alla solita inaffidabilità delle tabelle ufficiali,

L'analisi qualitativa di un pasto non richiede tabelle ma serie conoscenze sulle funzioni, la tollerabilità e il coinvolgimento metabolico delle diverse sostanze essenziali come premessa e poi occhio e buon senso per la valutazione. Di seguito una lista con nozioni sulla ricetta "pasticcio" che ben intesi non si riferisce agli alimenti ma al pasto.

Proteine e aminoacidi:
ottima ripartizione di aminoacidi essenziali e meno per via della combinazione di diverse fonti animali e vegetali delle proteine. Analisi approfondita non necessaria per evidente equilibrio.
Lipidi e acidi grassi:
ottima ripartizione di acidi grassi saturi, monoinsaturi, polinsaturi, catene corte e lunghe grazie alla combinazione di olii e grassi vegetali e animali. Analisi approfondita non necessaria per evidente equilibrio.
Glucidi:
Dovuto al prevalente uso di ammidi, lo zucchero prevalente nel piatto forte è il glucosio, trasformato parzialmente in maltosio per l'arrostimento e la cottura finale ad alta temperatura. Contiene anche minori dosi di fruttosio e saccharosio (piselli). Piccolo contenuto di lattosio (parmigiano, burro) non critico per lattosiointolleranti. Il relativamente equilibrato contenuto di acidi grassi e proteine dovrebbe evitare una ipoglicemia reattiva anche in persone afflitte di questa disregolazione. Mancano i dati di contorni dolci come la frutta.
Alcol:
mancano i dati delle bevande (quello del vino bianco in pentola evapora).
Acidi organici:
rappresentati sufficientemente per l'aggiunta di vino bianco al piatto forte e i pomodori. I piselli contengono minori dosi di acido melico e citrico. Mancano i dati delle bevande e di ev. contorni di frutta.
Fibre:
Abbundanti per il contenuto dei piselli, rucola, maggiorana e ben ripartiti tra cellulosa (spezie) e polisaccharidi indigeribili (piselli).
Minerali e oligoelementi:
I minerali Na, Cl, K, P, Mg e Ca sono ben rappresentati. Gli oligoelementi non richiedono un'analisi approfondita per evidente equilibrio (diversi tipi di risorse animali e vegetali).
Vitamine:
Analisi approfondita non necessaria per evidente equilibrio: diverse risorse variate tra vegetali e animali
Antinutritiva:
le antinutritiva critiche delle graminacee sono eliminate per la preparazione del riso senza crusca e e dai piselli per la coltivazione e la lunga cottura.
Amarae, polifenoli, flavonoidi:
polifenoli e flavonoidi sono contenuti in abbundanza nella rucola e nella maggiorana ma in minori dosi anche nel pomodoro e nei piselli. Le amarae sembrano un pò scarsi, ma mancano i dati per aperitivo, digestivo e contorni.
Sostanze fitoterapiche, diversi:
La rucola (eruca sativa) contiene sostanze solfatate (come tutte le brassicacee) e sono usate in fitoterapia come diuretico e digestivo. La maggiorana contiene delle sostanze che in fitoterapia si usano come antiinfettivi e spasmolitici.

Forse si capisce dalle poche nozioni su un "semplice pasto povero" cui sopra,che l'inventore del piatto se ne intendeva meglio dell'alimentazione di tutti professori dietisti che conosco. Mi conferma nella mia convinzione che chi ha bisogno di uno specialista per nutrirsi soffre di una grave malattia mentale.

Tutto questo non è una scusa per non fare i compiti. Spero di aver dimostrato di averli fatto e bene e mi prendo il diritto di fare una grande risata sul tema.


4.5  Analisi quantitativa

5.  Pasti industrializzati

"Convenience food"

Nonostante l'estrema differenza delle loro culture, tutti i paesi del mondo hanno adottato la Coca cola ormai da lungo tempo. I fast-food americani, con in testa i Mac-Donald's, ormai da trent'anni stanno raggiungendo la stessa espansione. Tutti gli europei oggi consumano succo d'arancia o di pompelmo in scatola, in barattoli o in cartoni, celebrando il culto delle vitamine secondo la prescrizione della dietetica moderna. Anche questi succhi di frutta arrivano spesso dall'america.
Non è in gioco soltanto la potenza del capitalismo americano: in Europa le pizzerie sono ancor più numerose dei fast food. D'altra parte il pane bianco è diventato una norma nella maggior parte dei paesi del continente, anche in quelli in cui le condizioni naturali sono sfavorevoli al frumento e dove il pane nero era consumato, nei secoli precedenti, senza vergogna da tutte le classi sociali.
La razione di carne è considerevolmente aumentata dappertutto e tende ad uniformarsi sugli stessi livelli, anche nei paesi mediterranei fino a oggi più votati agli alimenti vegetali.
Allo stesso modo è uniforme l'incremento del caffè, considerevole anche fra i britannici, tradizionalmente bevitori di tè.
La birra è sempre più consumata nei paesi già dediti al vino, al sidro o all'idromele.
Lo stesso accade per il vino nei paesi della birra, mentre il suo consumo diminuisce nei paesi viticoli.
Accade persino che le antiche differenze di comportamento si siano rovesciate: i tedeschi, che una volta erano straordinari mangiatori di carne, oggi vengono additati come più vegetariani dei francesi; lo stesso gli inglesi.
I francesi che hanno lasciato a lungo a questi ultimi il bue grigliato o arrostito, oggi sembrano più dipendenti di loro dalla bistecca quotidiana.
Ma questi medesimi capovolgimenti rinviano alle storie nazionali, e le tradizionali differenze di comportamento alimentare tra i popoli d'Europa restano assolutamente attuali.

La "normalizzazione" dei comportamenti alimentari non ha ancora superato il punto di non ritorno: se i modelli di consumo tendono a rassomigliarsi sempre più la loro omogeneità rimane assai relativa e più apparente che reale, poichè gli elelmenti che hanno in comune sono in effetti interpretati secondo la cultura propria a ciascun popolo e ciascun paese, inserendosi all'interno di strutture ancora fortemente segnate dalle peculiarità locali formatesi in seguito a un processo storico lungo e articolato.

Resisterà questa distinzione? si crede di sì, perchè una tendenza a una maggiore omogeneità dei comportamenti provoca, per reazione, un forte attaccamento alla propria identità.

Sul piano dell'alimentazione e della gastronomia -elementi fondamentali per la definizione dell'identità storica- si verifica lo stesso fenomeno: nonostante ogni sorta di ambigiutà e malintesi, la riscoperta della cucina del territorio e delle tradizioni gastronomiche locali è andata di pari passo con la negazione dei loro diritti da parte dell'industria alimentare.

Le cucine regionali oggi fanno parte del patrimonio comune, di cui si ha molta più coscienza , senza dubbio, che nel passato.
Un tempo, il legame che ogni cucina intratteneva col sistema alimentare proprio del suo territorio era in larga misura inevitabile per gli strati bassi della società. Questo legame non sempre produceva un sentimento orgoglioso di appartenenza a una comunità territoriale: spesso era vissuto come un limite, una costrizione che si aspirava a superare. I contadini, angosciati dal problema della disponibilità delle risorse, affidavano le loro sorti a cibi di lunga conservazione tendenzialmente uniformi, perchè garantissero nei limiti del possibile la sicurezza alimentare.

All'altro capo della scala sociale: una cucina artefatta, che raccogliesse sulla tavola tutti i cibi possibili e cancellasse l'identità territoriale, sentita come un obbligo, era il primo desiderio delle èlite, il principale segno di distinzione del privilegio alimentare. "Solo l'uomo comune si accontenta dei cibi che può offrire il paese" scriveva Cossiodoro per conto del suo sovrano Teodorico nell'Italia gota del VI sec.; un millennio più tardi il cuoco di casa Gonzaga, Bartolomeo Stefani, nel suo trattato di cucina spiega che il signore non si deve preoccupare del carattere stagionale dei cibi nè dei limiti imposti dal territorio, perchè con -buona borsa- e -buon destriero- si può avere di tutto in ogni momento dell'anno.

In un certo senso si può dire che l'industria alimentare d'oggi ha permesso di realizzare questi antichi desideri, dal momento che ha offerto a tutti in maniera democratica, anche se non disinteressata, la possibilità di consumare ogni cosa e di annullare le differenze regionali.
Ma ciò ha scatenato per reazione, come detto, una ricerca affannosa e spesso disordinata delle tradizioni locali.
La stessa industria alimentare non ha tardato a impossessarsi di questa nuova esigenza recuperando sul piano dell'immaginario i valori "poveri" del passato. Oggi la cucina del territorio e il carattere stagionale degli alimenti sono diventati valori alti , obiettivi prestigiosi e di primaria importanza: risultato(solo in apparenza paradossale) di una trasformazione dei processi produttivi che sembrano dover condurre a un esito esattamente opposto.

Un'alimentazione "borghese" mediterranea genuina secondo la stagione e corrispondente all'attuale voglia gusto e sete (strumenti dati dall'inventore per regolare l'alimentazione) nei nostri paraggi è un garante per una nutrizione adatta al singolo individuo.
Integratori alimentari sono indicati per degli ammalati cui sopra e sono da determinare dal medico in base a misurazioni metaboliche e sintomatologia e una ragionata diagnosi. Per tutte le altre persone sono controindicate, perché disturbano in ogni caso dei complessissimi omeostasi metaboliche.

Ingredienti basilari

Provenienze

Additivi alimentari

Contenuti di sostanze tossiche

Contenuti di sostanze tossiche provvengono maggiormente dall'agricoltura
pesticidi, battericidi, fungicidi, erbicidi, ? servono a proteggere la pianta "indifesa" dai suoi predatori:

In generale, il contenuto di sostanze tossiche di alimenti industriali è meno grande che in prodotti artigianali non di produzione biologica o almeno integrata.

Contaminazione microbiologica

La contaminazione microbiologica in alimenti industriali è minima. Ci sono l'interesse, il controllo e i mezzi per garantirla.

Su livello del distributore, grossista e dettaglista sono molto meno garantiti. Meglio per questo i grandi dettaglisti come COOP, MIGROS, ? con interessi, controlli e mezzi largamente disponibili.

Critici sono uova crude e volatili. I germi patogeni vengono distrutti con la cottura, però possono causare contaminazione di altri alimenti se non sono elaborati con la necessaria cautela.

Quasi tutti gli animali domestici sono oste intermediari di germi patogeni per l'uomo:
Volatili: influenza
Cavalli: rafreddore
Mucche: tuberculosi, Mb. di Bang
Suini: rafreddore

Carne, pesce, latte, uova sono sensibilissimi a contaminazione batteriche di ogni tipo. Vanno quindi trattati con la necessaria precauzione.

Wußten Sie...wie viele Keime sich auf der Oberfläche von Nahrungsmitteln oder Gegenständen normalerweise tummeln?

insalata lavata: 1 cm2 100 bis 10 000 batteri
fragole fresche: 1 cm2 100 ... 100 000 batteri
carne di maiale fresca: 1 cm2 10 000 batteri
posate pulite: 1 cm2 1 ... 25 batteri
latte pastorizzata: 1 ml ... zu 10 000 Bakterien

Mancanze di nutrienti industriali


I nuovi prodotti alimentari

"Functional food": alimenti funzionali
Nel campo della nutrizione, una delle aree di ricerca 'dell'industria alimentare' oggi più attive, è quella degli alimenti funzionali. Si tratta di alimenti industrialmente fabbriccati "arricchiti" o "fortificati" di micronutrienti (certe vitamine, minerali, oligoelementi, acidi grassi, ...) o di culture batteriche (p.es. lactobazillus bifidus, ...).

Alimenti arricchiti: prodotti addizionati di uno dei naturali componenti per aumentarne la concentrazione (es:un succo di frutta addizionato di vitamina C).
Alimenti fortificati: prodotti addizionati di componenti non presenti naturalmente nell'alimento (es: il latte o le uova arricchite di acidi grassi omega 3).
Probiotici: prodotti a base di latte che contengono colture di microrganismi utili
Prebiotici: prodotti a base di carboidrati (inulina, frutto-oligosaccaridi, ecc.) che stimolano la crescita dei microorgnismi utili
Simbiotici: alimenti che presentano attività sia probiotiche che prebiotiche

Si tratta di una evidente mossa di marketing di aumentare il prezzo e quindi "l'insufficiente margine" di guadagno su alimentari di ogni giorno con un argomento "salutistico" di moda ed a minime spese.

Sempre come tentativo a questo scopo è l'aggiunta di batteri fecali (p.es. lactobazillus bifidus) a prodotti lattici. Ci sono tante domande aperte in merito: la sicurezza contro mutazioni patogene, l'ambiente acidulato e freddo a germi che necessitano un'ambiente tiepido e leggermente basico, l'aggiunta di potenziali "medicamenti" ad alimentari, ... . La situazione fortunatamente non può essere grave: i pochi studi in merito dimostrano un aumeto della flora intestinale durante il periodo di consumo che torna entra due giorni sui livelli di prima dopo aver smesso. Delle lesioni gravi non sono note, come neanche dei benefici rilevanti. Tutto indice che i batteri aggiunti non sono proliferativi.

Veramente efficace quindi sarebbe usare un rimedio adatto e in grado di ristaurare la flora intestinale in modo duraturo in caso di necessità piuttosto che fare blande cure durature, costose e dubbiose preventive a un evento che forse potrebbe capitare.

Tanti "micronutrienti" bisogna comunque aggiungerli agli alimentari industrialmente fabbricati come gli antiossidanti alimentari (p.es. acido ascorbinico E300 → vit. C; tocoferoli E 306...309 → vit. E;), coloranti (p.es. betacarotene E160 → precursore della vit. A; ossidi e idrossidi di ferro E172), conservanti (p.es. sodio, potassio, calcio), gelificanti (p.es. pectina E440).

Un capitolo triste in questo contesto sono la favole sugli olii e grassi sani: vengono propagate gli olii di soia, girasole e colza per il ricco contenuto di omega-6. Nessuno dice, che esagerati consumi di omega-6 o sproporzionamenti con omega-3 cono sospettati di promuovere tumori alla prostata e depressioni. Nessuno dice che gli omega-3 vegetali (ALA) possono essere trasformati dall'organismo solo in irrilevanti dosi di DHA ed EPA che sono essenziali. Nessuno dice che l'olio di colza non può essere colta a spremitura fredda ed è inoltre un olio ben definito ma secondo la mutazione della pianta quasi liberamente componibile. Nessuno dice che gli acidi grassi insaturi rimangono sì insaturi dopo la "solidificazione" da cis-acidi in trans-acidi ma che la loro metabolizzazione è ignota.

""Gli alimenti dietetici"" sono destinati a soggetti con specifiche esigenze nutrizionali:
I prodotti dietetici commerciati sono numerosi.
Prodotti senza glutine, destinati ai soggetti affetti da celiachia, i prodotti per gli intolleranti al lattosio, cioè per coloro che sono incapaci di digerire il lattosio, gli alimenti per diabetici in cui lo zucchero è sostituito con edulcoranti artificiali quale la saccarina, i prodotti a basso contenuto di sodio e i sostituti del sale da aggiungere ai cibi durante la preparazione, gli alimenti destinati alla prima infanzia (sono formulati per persone con specifiche esigenze nutrizionali, i latti adattati e gli omogeneizzati arricchiti di vitamine e minerali, per questo rientrano in questa categoria).

""Gli alimenti biologici"" sono ottenuti da materie prime provenienti da agricoltura biologica, il metodo di coltivazione del terreno e di allevamento del bestiame esclude l'utilizzo di prodotti chimici sintetici (fertilizzanti, pesticidi, diserbanti, ..) ed evita lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali.
Nell'Agricoltura biologica si impiegano tutte le tecniche e gli strumenti che consentono di rispettare le forme di vita e gli organismi utili presenti nell'ambiente. Per combattere gli organismi dannosi alle colture si utilizzano altri organismi nemici naturali dei parassiti e si introducono nelle coltivazioni elementi che disturbano la comunicazione fra insetti allo scopo di impedire l'accoppiamento e la successiva deposizione di uova.
Per ciò che riguarda gli Allevamenti Biologici si cerca di rispettare l'animale in tutti gli ambiti: gli animali dispongono di spazi e ambienti adeguati alle loro caratteristiche e con limitati rischi di inquinamento, non assumono antibiotici e ormoni, nè farmaci che stimolano la crescita e la produzione di latte.
Le norme relative alla trasformazione dei prodotti biologici privilegiano i processi fisici (trattamenti con il calore e il freddo) e prevedono l'uso di un numero molto limitato di additivi.

Gli ""alimenti geneticamente modificati (OGM)"" sono ottenuti grazie alle biotecnologie avanzate: tecniche che consentono di introdurre in un organismo i geni di un altro, in modo che acquisti le caratteristiche desiderate; hanno lo scopo di migliorare la qualità e la quantità degli alimenti di origine vegetale e animale e aumentare la conservabilità degli alimenti. (Alcuni esempi: la produzione di animali transgenici è indirizzata a ottenere animali da reddito, per esempio suini che crescono rapidamente e producono carni meno grasse, oppure l'inserimento nelle piante di geni estranei che ha come scopo la necessità di renderle resistenti ai parassiti o ad altri agenti patogeni come funghi e virus.) Una delle preoccupazioni maggiori per quanto concerne il cibo transgenico, riguarda la sicurezza per il consumatore. Destano preoccupazione anche le conseguenze dell'introduzione di nuovi organismi nell'ambiente naturale quindi è necessario conoscere opportunamente il significato e i rischi che comportano tali trasformazioni.


6.  Nutritiva e antinutritiva in vegetali

e la loro neutralizzazione con le arti culinarie

I seguenti paragrafi dimostrano per diverse famiglie di vegetali:


Sono trattati i seguenti argomenti:
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6.1  Cereali comestibili

specialmente graminacee come frumento, segale, orzo, miglio, avena, granoturco, riso, saracena, ...


Ecosistema di cereali

All'occasione preparerò un'immagine più attraente.Profiles July 30, 2008, at 10:26 AM

Difese:
vedi grafica
Attrazioni:
Glucidi in forma di ammidi digeribili, secondo il cereale usato dosi minori di proteine e traccie di olii.
Coltivazione:
di specie a basse tossine (pessima resistenza a parassiti), alta resa e massima resistenza a diversi clima
Preparazione:

Composizione nutritiva di cereali
Arti culinarie:
Prefabbricati:
specialmente di pasta e lisciatura per riso, ...
Alimenti finiti:
Pane, pizze prefabbricate, birra, fiocchi di cereali
Composizione nutritiva:
vedi tabella



6.2  Leguminacee

come fagioli, piselli, ceci, lenticchie, ... noccioline, ...


Ecosistema leguminosi

All'occasione renderò l'immagine e la tabellina più attraente. L'originale del testo non trovo al momento: sarebbe da ricopiare. Profiles July 30, 2008, at 10:26 AM

Difese:
Attrazioni:

Misure culinarie, contenuti nutritivi leguminosi
Coltivazione:
Arti culinarie:
Elaborazione:



6.3  Patate


Ecosistema patate

All'occasione renderò l'immagine e la tabellina più attraente. L'originale del testo non trovo al momento: sarebbe da ricopiare. Profiles July 30, 2008, at 10:26 AM

Difese:
Attrazioni:

Patate: testo da ricopiare
Coltivazione:
Arti culinarie:

Patate: contenuto nutritivo
Elaborazione:



6.4  Noci, giande, nocispecie

(Quercia, ippocastano, castagne, mandorle, ulive, noccioline, arachidi, faggiola, cocco, ?).

Difese:
Insetticidi, Pesticidi, Antibiotici nella buccia, seme durissimo, a volte con tossine (p.es. cianuro) e difficilmente digeribile da mammiferi e ucelli, ? .
Attrazioni:
Alti contenuti di olio e proteine. Indirizzati a ucelli e mammiferi specializzati a far scorte.
Coltivazione:
Alberi in culture e campi con alto bisogno di cura per le diminuite difese e concorrenza con altri animali.
Arti culinarie:
Crudo e cotto, sbucciato, aggiunte di lattici, ? .
Elaborazione:
spesso a oli e grassi per sprematura e separazione. Elaborazione a grassi e margarine industriali.


6.5  Verdura e ortaggi

(radici, bulbi, fusti, foglie come: cipolle, barbabietole, rape, insalate e legumi di foglia, verze, e fusti ?).

Difese:
Strati lignosi e cellulosa, spine, peli, cera, Insetticidi, Pesticidi, Antibiotici, tossine, ormoni, ?..
Attrazioni:
Alti contenuti di carboidrati, acqua, un po di proteine e pocchissimi lipidi. Indirizzati a ruminanti. con 4 stomachi e flora intest. specializzata a decomporre cellulosa.
Coltivazione:
Orticulture e campi con alto bisogno di cura per le diminuite difese e concorrenza con altri animali.
Arti culinarie:
Crudo e cotto, come contorni e insalate ?.
Elaborazione:

6.6  Frutta, ortaggi fruttaspecie, bacche

(Frassino, ciliege, zucche, ulive, mele, banane, pomodori, uva, agrumi, avocados, ?).

Difese:
Insetticidi, Pesticidi, Antibiotici nella buccia, seme durissimo, a volte con tossine (p.es. cianuro) e difficilmente digeribile da mammiferi e ucelli, ?
Attrazioni:
Alti contenuti di acqua, zuccheri, acidi organici, al solito poche proteine e grassi. Indirizzati a ucelli e mammiferi.
Coltivazione:
Ortaggi e frutteti con alto bisogno di cura per le diminuite difese e concorrenza con altri animali.
Arti culinarie:
Crudo e cotto, sbucciato o meno, aggiunte di zuccheri per tipi aspri e/ lattici, ?
Elaborazione:
spesso in bibite alcoliche (vino, sidro, ...) tramite fermentazione con lievito.

Di seguito sono trattati i seguenti argomenti:
Proteine Glucidi Grassi Fibre Vitamine Minerali Oligoelementi

7.  Metabolismo di sostanze nutritive

7.1  Le sostanze nutritive dell'uomo

Nutriterapia ortomolecolare Funzioni di sostanze alimentari .xls .pdf Dosi di integratori alimentari .xls .pdf


Fabbisogno sostanziale umano

La conoscenza delle sostanze nutritive e della loro funzione nel corpo è necessaria per capire l?importanza di una buona alimentazione; i sei gruppi di sostanze nutritive ?carboidrati, grassi, proteine, vitamine, minerali e acqua- sono presenti nei cibi che noi mangiamo e contengono le sostanze chimiche che funzionano in uno o più modi nel nostro organismo: forniscono al corpo energia e calore oltre le sostanze per la crescita e la riparazione dei tessuti ed aiutano a regolarne i processi.

Ogni sostanza nutritiva possiede funzioni specifiche per l?organismo, ma nessuna agisce indipendentemente dalle altre. Alcune vitamine e minerali hanno legami particolari, ma tutti sono collegati in modo diretto o indiretto. Tutte le sostanze nutritive sono vitali e non ne esiste una più importante di un?altra. Tutte devono essere presenti nella dieta in diverse quantità affinché il corpo possa svolgere il suo metabolismo di base. Quando non vengono assunte le quantità necessarie, si crea una carenza che porta a uno squilibrio. Il corpo diventa quindi vulnerabile a diverse malattie e disturbi. Benché tutti necessitano delle stesse sostanze nutritive, ogni individuo è diverso per conformazione genetica e fisiologica. Per questo motivo vi sono differenze nel fabbisogno nutrizionale di ogni persona.

L?individuo tipico mostra un fabbisogno medio di molte sostanze nutritive essenziali; tuttavia ci sono delle persone che possono avere delle inusuali necessità nutrizionali per cause genetiche o problemi di assorbimento. Altri fattori che alterano i dosaggi sono l?età, la conformazione fisica, il livello di attività lo stile di vita, il sesso e il tipo di dieta.


7.2  Metabolismo



8.  Allegati


8.1  Bibliografia capitolo


8.2  Sitografia capitolo


8.3  Pagine correlate capitolo


8.4  Commenti

alla pagina Maria.Nutrizione.


Maria Aiello Santese11 July 2008, 21:07

Caro Peter, sto prendendo un pò di confidenza con il programma Pm Wiki, ho inserito alcuni passaggi che avevo stilato nei giorni scorsi riguardo le malattie da malnutrizione e seguirò con l'alimentazione in fasi particolari della vita ..

Ho modificato il paragrafo dei grassi per ora. . seguiranno anche le altre modifiche che mi hai suggerito..e il lavoro continua!

Il programma che mi hai consigliato mi entusiasma molto sai?
Grazie!

Sono molto contento che Ti arrangi così bene a prima vista. Per le malattie nutrizionali mi sono permesso di fare un capitolo separato sulla "Nutriterapia" e di riordinare e completare il tema. Ti infilerò poi delle proposte dove hai ancora poco e farò i primi links e illustrazioni. In bocca al lupo 8>)__Maria Aiello Santese July 14, 2008, at 09:43 PM

Maria Aiello Santese12 July 2008, 23:43

Caro Peter ho scritto qualcosa sotto la voce "Produzione industriale di alimenti" non so se è esattamente quello che mi suggerivi tu ma quando ho letto il titolo del paragrafo ho pensato di svillupparlo così.. poi mi dirai..

Ho notato, che Ti avevo indicato diverse cavolate. Per scusarmi ho infilato di compenso una proposta "proof" anche sotto aspetti puramente scientifici. Guardi Tu cosa è usabile. 8>)__Maria Aiello Santese July 14, 2008, at 09:43 PM

Ho modificato in parte il paragrafo delle fibre con le nuove nozioni che
mi hai indicato perchè sono nuove anche per me, ma sicuramente sono degne di grande nota quindi ho immaginato che se questo scritto fosse un opuscolo tra le mani della gente, vorrei che anche loro spessero ..

Non ho capito cosa si intende esattamente con il termine ballastro: non le fibre insolubili tipo crusca e cereali integrali ma piuttosto pectine o più in generale solo fibre solubili?

Ogni tanto mi invento la lingua: "ballasto" (zavorra) si chiamano in diverse altre lingue sostanze poco digeribili come li hai descritti perfettamente. "Fibra" provviene originalmente delle parti di cellulosa e emicellulosa che come involucri p.es di cereali contengono alte dosi di bio-pesticidi e altre sostanze di difesa fetenti. Le altre sostanze "fibrose" come la pectina, inulina, poli- e oligosaccharidi non li contengono o in minime dosi. Cellulosa, emicellulosa e lignine (come contenuti in alte dosi nella crusca) non sono proprio adatte per la nutrizione di onnivori, i silicati sono abbastanza neutrali. 8>)__Maria Aiello Santese July 14, 2008, at 09:43 PM

Grazie per il chiarimento
Oggi mi hai fatto vedere come fare i commenti direttamente vicino al
testo, quindi li farò come mi hai insegnato per le prossime volte.

Non stressarti. A me va benissimo anche così. 8>)__Maria Aiello Santese July 14, 2008, at 09:43 PM

Grazie mille
è stato entusiasmante conoscerti

Maria Aiello Santese18 July 2008, 00:06

Caro Peter, dopo un pò che facevo confusione mi sono messa a cercare e approfondire, quando finalmente cominciavo a chiarirmi, ecco che mi sono messa a rielaborare il paragrafo dei Lipidi, ho fatto un pò di casino con la struttura grafica del testo, ma dei contenuti sono soddisfatta. devo solo terminare alcuni paragrafi ma a questo penso oggi stesso così poi mi dirai cosa pensi.

Cari saluti!

8.5  Commentbox

alla pagina Maria.Nutrizione. Se non si vede: cliccare sul titolo


© by Maria Aiello Santese

Proveniente da http://pforster.no-ip.org/~admin/pmwiki/pmwiki.php?n=Maria.Nutrizione
Ultima modifica: August 18, 2008, at 06:21 PM