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Tutoria medicina popolare: Gruppo di
lavoro corporeo Peso corporeo umano P. Forster
& B. Buser |
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Februar 2, 2006
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In contrasto ai pareri vigenti e considerando le varietà genetiche, il
metabolismo individuale, l¹ambiente economico-sociale, la cultura e diversi
altri fattori, il peso corporeo umano,
ha un notevole ambito "di normalità". Il "Normale" in
questo contesto medico è definito con criteri di evidenza, cioè: in questo
ambito la mortalità non varia notevolmente.
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Determinanti del peso corporeo Normopeso, sovrappeso, sottopeso |
Fig.
1: Cellule lipidiche "bianche" (adipociti, lipociti) Fig.
2: Determinanti del peso corporeo Fig.
3: Tipica relazione circonferenziale di donne con minimi rischi
cardiovascolari Fig.
4: Percorsi esemplari per sbalzi di peso normale e patologico Fig. 5:
Indice di massa corporea IMC (BMI) e mortalità Fig.
6: Percorso di cure dimagranti |
Biologicamente, il peso corporeo (la massa) è determinato dalla massa di
tessuti, di organi e di liquidi nel sistema. Un primo indicativo è dato dalla statura: il peso si
sviluppa in modo esponenziale rispetto alla statura (approssimativamente alla
terza potenza).
Il secondo indicativo è dato dalla quantità di liquidi ritenuti. Questo
dipende essenzialmente da ormoni (ADH, aldosterone) e dal funzionamento del
sistema linfatico.
Il terzo indicativo è dato dalle scorte energetiche (grasso bianco)
che un organismo ha accumulato. Questo dipende dalla quantità di cellule
lipidiche che possiede al momento e, a breve termine, quanto queste sono
riempite. Si possono svuotare e quindi si riscontra una diminuzione di peso ma
di breve durata (2 3 anni al massimo) perchè le cellule si riempiranno di
nuovo. Sarebbe meglio evitare un'ulteriore proliferazione.
Fig. 1: Cellule lipidiche "bianche" (adipociti, lipociti)
La proliferazione di cellule lipidiche viene stimolata da determinati
eventi (p. e. carestie, diete dimagranti) tramite catene ormonali e nervose
atte a stimolare biologicamente gli impulsi primordiali di autoconservazione,
oppure in presenza di patologie che stimolano direttamente la proliferazione di
lipociti.
Determinanti
del peso corporeo
Fattori determinanti che influenzano il peso corporeo umano:
* genetica: peso
dei genitori
* anatomia e
fisiologia individuale
* metabolismo
individuale
* gestazione, peso
alla nascita
* infezioni (p.es.
l'adenovirus 36 e altri 6 micro organismi sono noti per creare adiposità)
* malattie e
disfunzioni ormonali
* età ed eventi
della vita passata
* ambiente
psicosociale
Fig. 2: Determinanti
del peso corporeo
La maggiore incidenza sul peso (a parte fattori genetici e sociali
infantili) è data dagli ormoni:
* in donne, un alto livello di
estrogeni aumenta il peso,
* in uomini, un basso livello
di testosteroni aumenta il peso
* alto livello di cortisoli aumenta il peso
* basso livello di ormone tiroidale aumenta il peso
* alto livello di adrenalina aumenta il peso
* basso livello di melatonina
e serotonina aumentano il peso
* alto livello dell'ormone
della crescita aumenta il peso
* iperglicemia e
iperinsulinemia aumentano il peso
I seguenti fatti,
tutti imputabili a
cambiamenti ormonali, sono stati dimostrati da un ampio studio epidemiologico
germanico (Wabitsch et al.):
* il matrimonio e i
figli "rovinano la figura"
* la mancanza di
sonno fa crescere i fianchi
* guardare la
televisione più di un'ora al giorno fa aumentare il peso
* la luce al neon e
gli schermi PC non a cristalli liquidi idem
* ansia,
disperazione, logorio emozionale e altre forme di stress cronico fanno
aumentare i chili; meno, la mancanza di sforzi fisici e l'alimentazione
"malsana" smisurata (nutrizione ipercalorica).
Normopeso,
sovrappeso, sottopeso
Sul peso corporeo esistono innumerevoli pareri ma di scientificamente
provato esiste poco. Nella nostra cultura vige l'ideale estetico dell¹essere
snello. Questo è spesso giustificato con la formula sport = snello = sano. I
termini "normo- sovra- sottopeso" sono quindi abitualmente usati
secondo ideali culturali e non secondo un evidente criterio di mortalità.
Dal punto di vista medico, in relazione al peso e al livello di esperienza, ci sono pochi dati consolidati (e ancora meno per quanto riguarda studi scientifici in merito): il peso viene valutato secondo i seguenti dati biometrici:
* la circonferenza di vita più grande
della circonferenza dei fianchi fa supporre un problema di sovrappeso (grasso
addominale) o sottopeso (liquido addominale) assolutamente da chiarire perché a
rischio, indipendentemente dal IMC (BMI).
Fig. 3: tipica relazione circonferenziale di donne con minimi rischi cardiovascolari
* sbalzi di peso corporeo, in
adulti in eccesso (riempimento e/o proliferazione lipociti ?) o in difetto
(svuotamento e/o deperimento di lipociti ?) di ca. 5% in un anno
richiedono un approfondimento sulle cause, spesso patologiche,
indipendentemente dal IMC (BMI).
Fig. 4: Curve esemplari per sbalzi di peso normale e patologico
* indici di
massa corporea IMC (BMI) troppo bassi fanno aumentare i rischi
riguardo malattie degenerative e tumorali.
* indici di massa corporea troppo alti fanno aumentare il rischio
riguardo malattie cardiovascolari.
I limiti di aumentati rischi (secondo statistiche di assicurazioni vita) sono riportati nell'immagine.
Fig. 5: Indice di
massa corporea IMC (BMI) e mortalità
Entro questi limiti (circonferenza, sbalzi, IMC), dal punto di vista medico si parla di normopeso (perché la mortalità è minima), che come si vede ha notevoli escursioni di valori:
Esempio:
Donna di 50
anni, statura 1.67:
normopeso = 1.67*1.67*22= 61 kg fino a 1.67*
1.67*29= 81 kg.
Uomo di 50
anni, statura 1.76 (9 cm più alto):
normopeso = 1.76*1.76*22= 68 kg fino a 1.76*
1.76*27= 84 kg.
A
livello sanitario essere "sottopeso" (IMC < 17.5) è critico, perché c'è un
forte sospetto di anoressia
o ortoressia, malattie
mentali (provenienti di iperproduzione endorfinica) che finiscono
spesso in modo letale per cachessia.
Oppure ci sono problemi di deperimento organico patologico o di
tossicodipendenza (cocaina,
morfina, anfetamina, alcol, Š sfasano la
percezione dell'appetito). Dopo aver chiarito le cause, occorrono interventi
medici / psichiatrici.
L'obesità (in donne: IMC >36; in uomini IMC > 32: aumenta
la mortalità) è meno grave, ma va tenuta sotto controllo. Dopo aver chiarito le
cause, si tenta di modificare le condizioni psicosociali e di mantenere il peso
attuale, cosa che, con gli anni, abbassa il rischio cardiovascolare.
Diete
restrittive e cure dimagranti
Il tentativo di cambiare a lungo termine l'indice di massa corporea non
ha senso: biologicamente il raggiunto è raggiunto (quantità di cellule
lipidiche).
La quantità di cellule adipose non diminuisce, cambia solo il loro
riempimento. Diete dimagranti sono sanitariamente controindicate, perché
causano un ulteriore aumento di peso (riscontrabile dopo 2 - 3 anni). Questo
perché in stati di fame prolungato, proliferano le cellule lipidiche, per
essere preparato meglio alla prossima "carestia".
Un'altro effetto (più
spontaneo) di diete salutistiche e ortoressiche è, che non alimentandosi
secondo l'appetito (la pulsione basilare di autoconservazione che mantiene il
peso), ma secondo concetti "razionali", immancabilmente cominciano a
mancare l'una o l'altra delle ca. 50 sostanza essenziali. Anche questo stimola
l'appetito in continuazione, con il risultato, che alla fine uno si nutre
abitualmente ipercaloricamente e aumenta evidentemente di peso; più di 5% all'anno. E dopo
diventa obeso. Nota:
Le cure dimagranti rendono obesi chi ha
pulsioni di autoconservazione intatti !
Fig. 6: Percorso di
cure dimagranti
Altri invece, con la volontà ferrea o con poca spinta di
autoconservazione, ignorano primo l'appetito e poi anche la fame. Dopo un certo
tempo, questo mette in moto
un'altro meccanismo regolativo: vengono sintetizzati dei neurotrasmettitori che
sopprimona la fame: delle endorfine (oppioidi endogeni), che rendono tossicodipendente
dopo un certo tempo (come stupefacenti
esogeni). Il risultato è l'anoressia. Nota:
Le cure dimagranti rendono anoressici chi ha
pulsioni di autoconservazione deboli !
Per il grande, potente e
moderno mercato di diete e cure dimagranti invece,
"normopeso", "sovrappeso" e "sottopeso" vengono
definiti aleatoriamente e senza criterio di evidenza. Per giustificare queste
speculazioni, vengono fatte (tra altro) strane misure di grasso (bilance
impedenzometriche), che determinano approssimativamente il grasso bruno sotto
il palmo dei piedi, ma non il critico grasso bianco addominale. Altri metodi
adottano avventurosi calcoli estrapolativi per determinare aliquote per lipidi,
muscoli e acqua. Al momento è di moda il concetto di massa grassa, massa magra. Alla fine viene definito un peso forma "ideale",
completamente mistico e privo di ogni fondamento razionale.
In base a queste argomentazioni vengono poi proposte delle diete
e cure dimagranti, restrittive, ..., che hanno tutte l'effetto di aumentare il
peso (vedi Lancet) per proliferazione di lipociti, e in casi estremi sono
lesionistici (sbalzi di peso > 5% per anno) per malnutrizione.
Voci correlate
* Fabbisogno sostanziale umano
Sitografia
* it.Wikipedia: Peso corporeo umano
* Europäisches Institut für Lebensmittel- und Ernährungswissenschaften
Bibliografia
* Pschyrembel: Klinisches Wörterbuch, Gruyter, Walter de GmbH, September
2004
* M. Wabitsch, J. Hebebrand, W.
Kiess, K. Zwiauer (Edit.): Child and Adolescent Obesity: Causes and Consequences, Prevention
and Management.
Springer 2004
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