Malattie del cuore |
CSA |
Appunti CSA 2006: Terapisti complementari | | |
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Relatori, Dispense: Dott.essa C. Gutti e Dr. A Bernasconi | |
Autrice: Bianca Buser | Categoria: CSA, Patologia, Cardiovascolare |
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Libro di riferimento: PATOLOGIA di Alan Stevens e James Lowe, CASA EDITRICE AMBROSIANA, ISBN 88-408-1179-6
Il cuore non riesce più a contrarsi e a dare la sufficiente ossigenazione agli organi. Non riesce a buttare fuori il sangue che dovrebbe, si congestiona.
Si riferisce ad una condizione fisiopatologica in cui esiste una discrepanza tra la necessità di perfusione e di ossigenazione dei vari organi rispetto alla portata; il cuore risulta indebolito e non riesce più a contrarsi adeguatamente e ad assicurare la quantità necessaria ai diversi tessuti. Le condizioni che causano insufficienza cardiaca sono quelle che richiedono un eccesso di lavoro al cuore (ipertensione, valvulopatie) e quelle che danneggiano il muscolo cardiaco (ischemia). L'insufficienza può essere:
Sia l'insufficienza acuta che cronica possono svilupparsi quando i meccanismi compensatori cedono.
L'insufficienza della sezione sinistra del cuore porta ad una congestione del circolo venoso polmonare che può sfociare nell'edema polmonare: il paziente é reso fortemente dispnoico (fa fatica a respirare) dalla presenza di liquido a livello alveolare. Le cause principali sono ipertensione, insufficienza miocardia, valvulopatia.
L'insufficienza della sezione destra del cuore porta ad una congestione del circolo venoso sistemico ed edema periferico. Edema arti inferiori - congestione epatica.
L'insufficienza di entrambe le parti è detta congestizia.
Il termine cardiopatia ischemica comprende malattie in cui il fattore fisiopatologico comune è rappresentato da uno squilibrio tra la richiesta metabolica e l'apporto di ossigeno al miocardio. La cardiopatia ischemica è dovuta nella maggioranza dei casi ad aterosclerosi ostruttiva delle arterie coronarie (pag. 10.35, pag. 178).
L'aterosclerosi delle arterie coronarie causa:
Manifestazioni croniche | Manifestazioni acute |
Angina stabile, Insufficienza cardiaca | Angina instabile, Infarto del miocardio, Morte cardiaca improvvisa |
L' Angina pectoris è caratterizzata da un dolore retrosternale oppressivo associato a ischemia miocardia acuta transitoria, che ha luogo quando c'è una richiesta di maggior lavoro, frequentemente durante sforzo fisico o una forte emozione. Nell'angina stabile, a causa di una patologia aterosclerotica ostruttiva, il flusso risulta alterato, e non riesce a far fronte all'aumento delle richieste metaboliche del muscolo cardiaco. La stenosi coronaria può essere anche superiore al 50% del lume di un'arteria coronaria principale, e limitarne il flusso, che può essere modificato dalla terapia, in relazione con la natura delle placche (fig. 10.35, pag. 178 del libro di riferimento).
Con il termine cardiomiopatia, si intende una patologia del miocardio. Molte hanno una causa definita e sono classificate in cardiomiopatie secondarie, altre di causa ignota sono dette cardiomiopatie primarie idiopatiche (legata al gene dominante). Queste malattie hanno un impatto sulla funzionalità e determinano lo sviluppo di un'insufficienza cardiaca progressiva e sono classificate secondo della disfunzione miocardica.
Nella cardiomiopatia ipertrofica, vi è un'ipertrofia delle pareti delle camere cardiache, in particolar modo del ventricolo sinistro e del setto. Vi è un aumento della massa miocardia, con riduzione volumetrica delle camere, le cellule miocardiche hanno una disposizione irregolare. La trasmissione genetica sembra accertata, con trasmissione autosomica dominante, si manifesta di preferenza in giovani e adulti, e si può manifestare con una morte improvvisa (pag. 182 del libro di riferimento).
Nella cardiomiopatia dilatativa i ventricoli appaiono dilatati e le pareti delle camere stirate e assottigliate, con una riduzione della funzionalità contrattile del muscolo cardiaco. La causa è ignota, in qualche caso può seguire una miocardie virale. La prognosi è molto severa: è responsabile del 10-15% dei casi di morte improvvisa dell'infazia e dell'adolescenza.
Le infiammazioni del miocardia sono dette miocarditi, e si distinguono in miocarditi non infettive, causate da ipersensibilità immunitarie o per tossicità da farmaci, e in miocarditi infettive causate da agenti infettivi per lo più di origine virale.
La neoplasia del cuore è rara, il cuore e il pericardio sono interessati da malattie metastatiche, o da estensione al cuore di un tumore del polmone (es. carcinoma polmonare esteso al cuore).
Le pericarditi sono delle infiammazioni del pericardio, il tessuto che costituisce lo strato più esterno della parete cardiaca, e sono accompagnate da un versamento pericardico.
Le pericarditi acute, sono causate da: infezioni virali e batteriche, reazioni immunitarie (es. malattia reumatica, lupus eritematoso), post-operatoria, infiltrazione neoplastica e da emopatie (vedi pag. 182 del libro di riferimento).
L'endocardite è l'infiammazione dell'endocardio, e si localizza quasi sempre a livello delle valvole. Nell'infarto del miocardio, la superficie endocardica subisce un danno e l'ispessimento della parete endocardica può essere sede di complicazioni future. A livello delle valvole si producono dei danni che provocano una perturbazione sulla funzione delle stesse. I disturbi meccanici delle valvole sono una causa di malattia cardiaca. I due danni principali sono il restringimento e l'incapacità di chiusura completa della valvola, che provocano stenosi e insufficienza.
Le valvulopatie possono essere acquisite o congenite(rare). Le valvulopatie acquisite sono nella maggior parte dei casi provocate da endocarditi, reumatiche o infettive, e interessano prevalentemente la valvola della sezione sinistra (mitrale e aortica) del cuore. Nell'infiammazione dell'endocardio delle valvole cardiache il collagene viene esposto, e causa depositi di trombi che crescono irregolarmente sulle valvole (vegetazioni). Inoltre, il materiale embolico prodotto dalla trombosi valvolare passa nella circolazione e produce infarti negli organi irrorati. La cicatrizzazione a seguito dell'infiammazione deforma le cuspidi valvolari che ne riduce la funzionalità.
La causa principale di cicatrizzazione cronica è la febbre reumatica (pag. 188 del libro di riferimento), anche se non tutti i pazienti con cicatrizzazione cronica riferiscono storie di febbre reumatica.
Le più importanti cardiopatie dei bambini sono le cardiopatie congenite. Le cardiopatie congenite sono causate da diversi tipi di malformazioni del cuore o dei grossi vasi, presenti già al momento della nascita.
Queste malformazioni sono da attribuire a diverse circostanze ambientali, quali processi infettivi, intossicazioni da farmaci, abuso cronico di alcool durante la gravidanza, ad alterazioni genetiche. Le malformazioni cardiache si manifestano poco dopo la nascita. e solitamente per la comparsa dei primi sintomi di insufficienza cardiaca, quali la cianosi, le difficoltà del respiro e di alimentazione. A volte, le cardiopatie congenite sono lievi e restano asintomatiche per molti anni o tutta la vita. Nei casi più gravi, quando le lesioni sono avanzate, si presentano diverse complicazioni quali insufficienza cardiaca, aritmie, endocarditi, complicazioni che aggravano la prognosi.
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