Medicina popolare

per autodidatti

 

 

agosto 3, 2005


Indice della pagina

 

1.0 Metodi di visita cardiaca

            1.1 Visita corporea

            1.2 Visite complementari

            1.3 Visite alternative

 

2.0 Disordini cardiaci

            2.1 Insufficienza cardiaca

            2.2 Terapie per insufficienze cardiache

            2.3 Infiammazioni cardiache

            2.4 Disturbi di valvole cardiache

            2.5 Disturbi cardiaci innati

            2.6 Disturbi di ritmo cardiaco

            2.7 Disordini delle coronarie

 

3.0 Terapia cardiaca medicamentosa

            3.1 Glicosidi cardiaci (di digitalis)

            3.2 Betabloccanti

            3.3 Diuretici

            3.4 Anticoagulanti

 

4.0 Ricettario cardiaco

            4.1 Regole dietetiche e di stile di vita

            4.2 Micronutrienti

            4.3 Ricettario naturopatico

PT 4.2

 

Malattie cardiache

 

© Peter Forster

Bianca Buser

 

 

Pagine correlate: MmP 14.2

MmP 14

 

 

 

 

 

LEAD Technologies Inc. V1.01

 

 


Indice PT 4.2

1.0  Metodi di visita cardiaca

1.1   Visita corporea

1.1.1      Ispezione

1.1.2      Palpazione

1.1.3      Percussione

1.1.4      Auscultazione

1.1.5      Misurazione pressione

1.1.5.1      Misurazione secondo Riva-Rocci

1.1.5.2      Valori di referenza per la pressione a riposo

1.1.6      Misurazione del polso

1.1.6.1      Frequenza

1.1.6.2      Regolarità

1.1.6.3      Sopprimibilità e durezza

1.1.6.4      Ampiezza

1.2   Visite complementari

1.2.1      Elettrocardiogramma

1.2.2      Radiografie

1.2.3      Ultrasuoni

1.2.4      Cateteri cardiaci

1.2.5      Angiografia coronarica

1.3   Visite alternative

1.3.1      Patofisiognomia e diagnostica visuale

1.3.2      Agopuntura

1.3.3      Diagnostica Mayr

2.0  Disordini cardiaci

2.1   Insufficienza cardiaca

2.1.1      Stadi e conseguenze di insufficienza cardiaca

2.1.2      Cause di insufficienza cardiaca

2.1.3      Insufficienza cardiaca sinistra

2.1.3.1      Dispnea e tachipnea

2.1.3.2      Ortopnea

2.1.3.3      Asma cardiaca

2.1.3.4      Edemi polmonari

2.1.4      Insufficienza cardiaca destra

2.1.4.1      Ripercussione su organi addominali

2.1.4.2      Edemi

2.1.4.3      Nicturia

2.1.4.4      Ristagno venoso

2.2   Terapie per insufficienze cardiache

2.3   Infiammazioni cardiache

2.3.1      Endocardite

2.3.2      Miocardite

2.3.3      Pericardite

2.4   Disturbi di valvole cardiache

2.4.1      Stenosi mitrale

2.4.2      Insufficienza mitrale

2.4.3      Stenosi valvola aortica

2.4.4      Insufficienza valvola aortica

2.5   Disturbi cardiaci innati

2.5.1      Difetto del setto atriale

2.5.2      Difetto del setto ventricolare

2.5.3      Dotto di Botalli aperto

2.5.4      Tetralogia di Fallot

2.5.5      Stenosi dell¹arteria polmonare

2.5.6      Stenosi della valvola aortica

2.5.7      Stenosi dell¹istmo aortico

2.6   Disturbi di ritmo cardiaco

2.6.1      Extrasistole

2.6.2      Tachicardia

2.6.3      Bradicardia

2.7   Disordini delle coronarie

2.7.1      Angina pectoris

2.7.2      Infarto miocardico

2.7.2.1      Infarto miocardico ³muto²

2.7.2.2      Sintomi di infarto ³acuto²

2.7.2.3      Rischi per l¹infarto miocardico

2.7.2.4      Pronto soccorso

3.0  Terapia cardiaca medicamentosa

3.1   Glicosidi cardiaci (di digitalis)

3.2   Betabloccanti

3.3   Diuretici

3.4   Anticoagulanti

4.0  Ricettario cardiaco

4.1   Regole dietetiche e di stile di vita

4.2   Micronutrienti

4.3   Ricettario specifico

4.3.1      Insufficienza cardiaca

4.3.2      Tachicardia, extrasistole

4.3.3      Angina pectoris

4.3.4      Sclerosi arteriale/coronarica

4.3.5      Sintomi stenocardiaci

Come pro memoria ancora lo schema di flusso del circuito cardiovascolare.

 

 

 

 

1.0  Metodi di visita cardiaca

Sono trattati i seguenti temi:

-  Visita corporea

-  Visite complementari

-  Visite alternative

1.1   Visita corporea

Sono trattati i seguenti temi:

-  Ispezione

-  Palpazione

-  Percussione

-  Auscultazione

-  Misurazione pressione

-  Misurazione del polso

1.1.1     Anamnesi e ispezione

Prima visione generale: cianosi (bluastro di labbra, a causa di mancanza d¹ossigeno)? Pallido o rossori? Mancanza di fiato? Edemi? Nicturia? Ristagno delle vene del collo?

1.1.2     Palpazione

Scossa apicale cardiaca: intersezione linea mediaclavicolare/5a intercostale con mano piatta su torace ca. entro 2 cm2.

Spostamento a sinistra: ipertrofia cardiaca dx.

Spostamento a sinistra basso: ipertrofia e dilatazione cardiaca sin.

1.1.3     Percussione

Determinare forma e dimensione del cuore. Sopra il cuore, il suono è ottuso, sopra i polmoni sonoro.

1.1.4     Auscultazione

Suoni emessi dalla chiusura delle valvole ed ev. variazioni/suoni sovrapposti. Stetoscopio.

 

Valvola aortica                    2° intercostale      dx.     parasternale.

                                             3° intercostale      sin.    parasternale (Eub).

Valvola polmonare             2° intercostale      sin.    Parasternale.

Valvola tricuspidale            4° intercostale      dx.     parasternale.

Valvola mitrale                   5° intercostale      sin.    linea mediaclavic.

 

 

 

1.1.5     Misurazione pressione

Sono trattati i seguenti temi:

-   Misurazione secondo Riva-Rocci.

-   Valori di referenza per la pressione a riposo.

 

1.1.5.1     Misurazione secondo Riva-Rocci

-  Fascia ca. 3 cm sopra falda gomito interno (spesso sin.).

-  Tubo manometro sopra arteria succlavia.

-  Campana stetoscopio su arteria (spesso sotto la fascia).

-  Gonfiare la fascia fino ad un valore sufficientemente alto da non sentire più il polso.

-  Sgonfiare la fascia lentamente fino a quando si sente il polso, leggere manometro (valore sistolico).

-  Sgonfiare fino a quando sparisce di nuovo (valore diastolico).

1.1.5.2     Valori di referenza per la pressione a riposo

Secondo i vecchi medici, la sistole non doveva superare l¹età + 100; la diastole non sorpassare 100 e il polso a riposo non sorpassare il 100 (tachicardia). L¹organizzazione mondiale per la salute (WHO World Health Organization) e ³il Pschyrembel² (la più rinomata enciclopedia medica tedesca) danno dei valori un po¹ differenti.

 

secondo WHO:

                                                           sistole                            diastole

                                  normale           Š140                             Š90

                                  limite               Š160                             Š95

                                  alta                   >160                               >95

Ipertensione mite                                                                     95Š104

Ipertensione media                                                   105Š114

Ipertensione grave                                                                   „ 115

 

secondo Pschyrembel (normale):

neonato                     60Š80             ‰ 140

allattato                     80Š90             ‰ 120

Š10                          90/60                ‰ 90          m               f              m              f

10Š30                      110                   75         62Š70         75           -6%  +4% 30Š40             125                                  85                     62Š70     75            0%          +6%

40Š60                      140                   90         62Š70         75           +8%       +12%

60Š                          150                   90         80Š85     80Š85      +23%      +23%

                                  sistole           diastole              polso                         M.R.

                                                                                                          rate metabolica*

 

vedi riassunto tabella allegata ³Valori di riferenza pressione²

 

* rate metabolica MR=0.75*(P+0.74*a)-72 - P=polso; a=sistole-diastole

 

Esempio:   maschio 63 anni, valori medi di 15 misure rilevate in una settimana:

                   pressione 147/92; polso 83: a=147-92=55

                   MR=     0.75*          (83+       (0.74*55))       -72  =

                                 0.75*          (83+                40.7)       -72  =

                                (0.75*                   123.7)                  -72  =

                                                   92.78                              -72  =       +21%

 

Per una persona oltre ai sessant¹anni sistole, polso e la rate metabolica sono nella norma mentre la diastole è leggermente alta.

 

La pressione e il polso a riposo e a digiuno variano molto rispetto ai valori sotto carica e in fase digestiva per evidenti motivi fisiologici. È molto aleatorio basarsi su uno o pochi valori misurati.

Inoltre, sono significative la misurazione aleatoria/e l¹elaborazione statistica per capire il modo di reazione cardiovascolare

1.1.6     Misurazione del polso

La palpazione del polso e il conto dei battiti (normalmente A. radialis. sin.) con indice/medio/anulare permette di misurare la frequenza e di valutare regolarità, sopprimibilità, durezza e ampiezza del battito cardiaco. Nella medicina tradizionale cinese è un¹arte diagnostica.

Sono trattati i seguenti argomenti:

-   Frequenza

-   Regolarità

-   Sopprimibilità e durezza

-   Ampiezza.

 

 

1.1.6.1     Frequenza

-  Polso normale a riposo per adulti 60Š80/min.

-  Bambini e anziani hanno un battito più veloce.

-  Sportivi/allenati hanno un polso più lento (cuore ipertrofizzato).

1.1.6.2     Regolarità

Estrasistole e/o perdite di battiti.

1.1.6.3     Sopprimibilità e durezza

-  Misura approssimativa per la sistole se non disponibile un apparecchio per la misurazione.

-  Sistole alta ‹> polso duro; sistole bassa ‹> polso floscio.

1.1.6.4     Ampiezza

Misura approssimativa per la differenza fra sistole e diastole e volume di battito, se non disponibile un apparecchio per la misurazione.

 

1.2   Visite complementari

Sono trattati i seguenti argomenti:

-  Elettrocardiogramma

-  Radiografie

-  Ultrasuoni

-  Cateteri cardiaci

-  Angiografia coronarica

1.2.1     Elettrocardiogramma

Si registrano i potenziali di stimolazione elettrica nervosa dei muscoli cardiaci per dedurre ev. anomalie e le loro cause.

1.2.2     Radiografie

Per valutare forma e ampiezza del cuore.

1.2.3     Ultrasuoni

Per misurare lo spessore delle pareti cardiache, controllo di funzionalità delle valvole ed ev. edemi pericardici.

1.2.4     Cateteri cardiaci

A partire da un vaso periferico e sotto controllo radiologico si porta una sonda nella parte del cuore voluta per visionare, misurare o levare delle parti.

1.2.5     Angiografia coronarica

Sostanze di contrasto nelle coronarie permettono la visione di aberrazioni sullo schermo radiologico.

1.3   Visite alternative

Sono trattati i seguenti argomenti:

-  Patofisiognomia e diagnostica visuale

-  Agopuntura

-  Diagnostica Mayr.

1.3.1     Patofisiognomia e diagnostica visuale

-   Cianosi delle labbra e viso pallido: miocardite e disordini funzionali cardiaci.

-   Cianosi delle labbra e viso normale: insufficienza cardiaca.

-   Cianosi delle guance: spesso indicatore per disturbo mitrale ed ev. cardio polmonare (lesione cardiaca che causa alta pressione nella circolazione polmonare).

1.3.2     Agopuntura

Test dell¹²allarme del cuore²: punto 2 cm sotto punta xiloide sensibile a pressione: lesione cardiaca funzionale o organica.

1.3.3     Diagnostica Mayr

Controllo di formazione ³gobba cardiaca²: Mm. intercostali sopracardiaci formano una corazza per scaricare il cuore ³debole².

2.0  Disordini cardiaci

Sono trattati i seguenti temi:

-  Insufficienza cardiaca

-  Terapie per insufficienze cardiache

-  Infiammazioni cardiache

-  Disturbi di valvole cardiache

-  Disturbi cardiaci innati

-  Disturbi di ritmo cardiaco

-  Disordini delle coronarie.

 

2.1   Insufficienza cardiaca

(Insufficienza miocardica) debolezza del muscolo cardiaco che non riesce più a pompare in periferia la quantità richiesta di sangue. Normalmente comincia con un¹insufficienza sinistra, alla quale segue la destra e diventa così globale.

 

Crea diversi sintomi come:

-  Ristagni nella circolazione polmonare e/o sistemica con difficoltà respiratorie (dispnea), edemi periferici e ristagni in altri organi.

-             Ampiamento cardiaco.

-             Tachicardia.

-             Cianosi.

I sintomi saranno discussi più profondamente in seguito.

 

Sono trattati i seguenti temi:

-  Stadi e conseguenze di insufficienza cardiaca.

-  Cause di insufficienza cardiaca.

-  Insufficienza cardiaca sinistra.

-  Insufficienza cardiaca destra.

2.1.1     Stadi e conseguenze di insufficienza cardiaca

Clinicamentee si distinguono quattro stadi:

I senza disturbi a riposo e sotto carica.

II                  resa limitata in lavori mediopesanti.

III                 resa limitata in cariche piccole

IV                 disturbi già a riposo.

 

Il cuore risponde a una carica aumentata con ipertrofia muscolare (da 300 g normale fino a oltre 500 g). Spesso contemporaneamente sclerosi coronarica e quindi sottoalimentazione di ossigeno ‹> angina pectoris, infarto cardiaco.

2.1.2     Cause di insufficienza cardiaca

-   Cardiache: insufficienza coronarica, infarti miocardici, disturbi ritmici (estrema tachi- o bradicardia), disturbi di valvole, aberrazioni anatomiche/funzionali.

-   Estracardiali: pressione patologica (portale, polmonare, venale, essenziale, endocrina, neurovegetativa, medicamentosa, alimentare, cardiovascolare...), anemia, ipossia (mancanza O2 in sangue/tessuti), pressione aumentata nel circuito polmonare.

2.1.3     Insufficienza cardiaca sinistra

Come discusso nel capitolo precedente ci sono molteplici cause, gli effetti sono sempre i medesimi:

-   Ristagno davanti al cuore sinistro, perché la resistenza della circolazione sistemica è aumentata.

-   Il ristagno si propaga fino ai polmoni che si trovano sotto pressione, ciò crea una bronchite cronica da ristagno. Il paziente accusa mancanza di fiato e tosse.

-   Il disagio peggiora sotto carica (scale) e sdraiati (pressione autostatica diminuisce)

     i sintomi sono da distinguere bene perché da chiarire.

Sono trattati i seguenti sintomi:

-   Dispnea e tachipnea

-   Ortopnea

-   Asma cardiale

-   Edemi polmonari.

 

2.1.3.1     Dispnea e tachipnea

-  Dispnea ‹> mancanza di fiato.

-  Tachipnea ‹> fiato accelerato sotto cariche sempre minori e alla fine anche a riposo.

2.1.3.2     Ortopnea

Sdraiato si accentua la dispnea e si deve dormire con il torace eretto, perché il sangue possa rifluire dai polmoni al cuore.

2.1.3.3     Asma cardiaca

Attacchi notturni di mancanza di fiato, battito cardiaco, tosse e fame di aria. Sparisce quando il paziente si alza (ortostatico) e apre la finestra (ossigeno).

2.1.3.4     Edemi polmonari

Sono la conseguenza dell¹asma cardiaca: ristagno di sangue nei polmoni, pressione del plasma sanguigno negli alveoli del polmone che si riempiono di liquido che impedisce lo scambio di gas:

-  dispnea grave

-  cianosi

-  rumori respiratori ³bollenti²

-  tachicardia, sudore, panico mortale.

È una condizione letale, spesso provocata da infarto cardiaco che richiede un immediato pronto soccorso.

2.1.4     Insufficienza cardiaca destra

Quasi sempre una fase susseguente di insufficienza sinistra che si propaga anche nella parte destra con ristagno davanti al cuore destro e agli organi precursori (fegato, intestino, rene, milza).

 

Sono trattati i seguenti sintomi:

-   Ripercussione su organi addominali

-   Edemi

-   Nicturia

-   Ristagno venoso.

 

 

2.1.4.1     Ripercussione su organi addominali

-  Il fegato si ingrandisce, è molle e fa male alla pressione, perché può immagazzinare tanto sangue, il che a lungo disturba le sue funzioni principali.

-  In conseguenza c¹è ristagno nella vena porta e negli organi gastrointestinali con sintomi come costipazione, meteorismo (gas intestinali), mancanza di appetito, gastriti. Spesso non interpretati come insufficienza cardiaca perché sintomi anche di altri disturbi.

-  Le funzioni renali sono spesso impedite.

-  La milza può essere ingrandita (deposito sangue).

2.1.4.2     Edemi

Il ristagno impedisce alle vene di asportare completamente il liquido interstiziale: verso sera edemi nella caviglia, gamba.

Di notte, le vene riassorbono il liquido, il che porta a ‹> nicturia.

2.1.4.3     Nicturia

Dover urinare durante la notte.

2.1.4.4     Ristagno venoso

Sul paziente sdraiato si vedono bene le vene del collo. Si controllano le vene del dorso della mano: alzandola, la pressione ortostatica dovrebbe superare la pressione venosa e la vena si ritira. Se no indice di insufficienza cardiaca destra.

 

2.2   Terapie per insufficienze cardiache

Le forme gravi vanno trattate dal medico che dovrebbe tentare di scoprire le cause e trattarle oltre a migliorarne i sintomi. Questo tocca anche a noi naturopati che abbiamo spesso a che fare con le forme meno drammatiche.

 

La classica terapia clinica usa due fitoterapeutici:

-  Digitalis purpurea.

-  Strophantis gratus.

Richiedono grande esperienza perché cŒè solo una piccola distanza tra dose terapeutica e dose tossica, soprattutto per Digitalis; Strophantas è più facile da applicare perché viene presto catabolizzato ed escretato. Per entrambi i rimedi, l¹uso è molto individuale, legato al cliente, alla sua patologia e all¹evoluzione nel tempo.

 

Altre piante (meno rischiose) usate per insufficienze cardiache sono:

-  Scilla maritima insuff. media e diuretico.

-  Convallaria maialis insuff. media.

-  Adonis vernalis cardiosedativo.

Combinate secondo la patologia con carvo (gastrocardiale), crataegus (bradicardia), valerianae (calmante).

Ricette fitoterapeutiche ‹> ris. A) ŠE).

 

Tutto questo mira allo scopo di far funzionare meglio il muscolo cardiaco e la sua ossigenazione.

Non dimenticare la ricerca della causa, per una sua eventuale soppressione.

 

Importante e spesso negato è il controllo respiratorio del cliente:

esercitare lo svuotamento dei polmoni e tenerli vuoti con esercizi respiratori.

2.3   Infiammazioni cardiache

Possono infiammarsi tutti e tre gli strati del cuore creando:

-  Endocardite

-             Miocardite

-             Pericardite

Vista la gravità delle malattie, la loro cura è riservata al medico.

2.3.1     Endocardite

Infiammazione specialmente delle valvole con relativi disordini:

-   Stenosi a causa di cicatrici (apertura impedita).

-   Distruzione dei bordi delle valvole con flusso pendolare (chiusura impedita).

 

Cause di endocarditi sono:

-   ³Febbre reumatica²: dopo infezioni di streptococchi (es. angina/tonsillite) e reazione antigene/anticorpo sulle valvole con deposito di fibrina/trombociti/eritrociti.

-   Batterica: in seguito a sepsis generale (es. infezione radice dentale) e colonializzazione delle valvole.

     Forme acute (febbrili) e forme occulte con impressione di malattia, temperature subfebbrili.

-   Abatterica: raro in seguito a malattie autoimmunitarie (es. poliartrite, Morbo Bechterew, Lupus erythematodes).

2.3.2     Miocardite

Infiammazione del muscolo:

-   Reumatoide (vedi sopra): spesso con endo-/pericardite.

-   Infettosa: in seguito ad infezioni come ditteria, scarlattina, toxoplasmosi, trichinosi.

2.3.3     Pericardite

Infiammazione del pericardio (sierosa e/o fibrosa) in seguito a infiammazione reumatica, poliartrite, collagenosi, infarto cardiaco, allergie, infezioni ma anche idiopatica (senza causa apparente).

-   Forma acuta: ematoma pericardico, dolore dietro lo sterno, febbre, tachipnea. Se molto virulenta rischio di tamponamento (si riempie completamente con siero tessutale/sangue).

-   Forma cronica: se dura più di tre mesi.

-   Forma cronica costrittiva: dopo la guarigione cicatrizzazione con increspamento o congiunzione delle lamine ev. con sedimenti calcari (cuore corazzato). Movimento del cuore impedito con dispnea e insufficienza cardiaca.

 

Secondo le alterazioni del pericardio si distingue:

-   Pericardite secca con fibromi e dolori intorno alle parti infiammate. Con lo stetoscopio si sentono spesso rumori di attrito.

-   Pericardite essudativa: liquido tra le parti infiammate, senza dolore.

 

2.4   Disturbi di valvole cardiache

Possono essere innati o acquisiti. Quelli acquisiti sono normalmente conseguenze di endocarditi con cicatrizzazione che possono creare:

-             insufficienza: la valvola non chiude più bene e una parte del sangue rifluisce.

-             stenosi: non apre più bene e passa solo una parte del sangue.

Normalmente sono colpite la valvola mitrale (sinistra) e/o aortica, raramente la tricuspidale/polmonare.

 

Sono trattati i seguenti temi:

-  Stenosi mitrale.

-  Insufficienza mitrale.

-  Stenosi valvola aortica.

-  Insufficienza valvola aortica.

2.4.1     Stenosi mitrale

Apertura mitrale ridotta ‹> aumento pressione atrio sin. ‹> ipertrofia musc. atrio sin. ‹> senza disagio.

 

Se sclerosi coronarica o massa critica cardiaca (500 g); ristagno di sangue nel polmone ‹> sintomi come insufficienza cardiaca sin. ‹> arteriole/arterie polmonari si costringono per evitare edemi polmonari ‹> lesione vasi ‹> ristagno sangue cuore dx ‹> sintomi sono insufficienza cardiaca dx.

 

Lo stiramento dell¹atrio sin. crea disturbi ritmici fino ad oscillamento.

 

Il paziente mostra spesso guance cianotiche (faccia mitrale). Nell¹auscultazione si trova il primo suono cardiaco accentuato (timpanico).

2.4.2     Insufficienza mitrale

Chiusura mitrale ridotta ‹> riflusso sangue ‹> compensazione ipertrofia musc. cuore sin. ‹> senza disagio se riflusso > 2 l/min.: sintomi come insuff. sin. ‹> insuff. dx.

Nell¹auscultazione il primo suono è debole.

2.4.3     Stenosi valvola aortica

Apertura valvola aortica ridotta ‹> ipertrofia musc. ventricolare sin. ‹> ipertrofia musc. atriali sin. ‹> senza disagio.

 

Se sclerosi coronarica o massa > 500 g:

dilatazione cardiaca ‹> sintomi come insufficienza cardiaca sin. ‹> insufficienza cardiaca dx.

Palpazione del polso debole, ampiezza molto ridotta, cianosi periferica causa mancanza O2.

2.4.4     Insufficienza valvola aortica

Chiusura valvola aortica ridotta ‹> rinflusso sangue nel ventricolo sin. ‹> compensazione per ipertrofia muscolare ventricolare sin./atrio sin. ‹> senza disagio.

 

Se condizioni sfavorevoli:

sistole alta (lavoro ventricolo sin.) ‹> diastole bassa (rinflusso di sangue dall¹aorta nell¹atrio sin.) palpabile come polso duro, martellato.

 

2.5   Disturbi cardiaci innati

Non trattati da naturopati, ma dobbiamo conoscerli per adattare le altre cure.

Cause sono normalmente condizioni sfavorevoli in gravidanza:

-  Infezioni della madre (spec. rosolia).

-  Mancanza di ossigeno del feto.

-             Alcool, medicamenti, raggi ionizzanti durante la gravidanza.

 

Possono essere colpiti dalla malformazione:

-             Le valvole.

-             Il setto interventricolare.

-  Le parti ³iniziali² dei grandi vasi.

Per motivi sistematici si distingue in malformazioni con o senza ³shunt² (corto circuito, apertura non prevista dell¹inventore). Secondo il flusso erroneo del sangue si parla di shunt dx. ‹> sin. o sin. ‹> dx.

 

Sono trattati i seguenti temi:

-  Difetto del setto atriale.

-  Difetto del setto ventricolare.

-  Dotto di Botalli aperto.

-  Tetralogia di Fallot.

-  Stenosi dell¹arteria polmonare.

-  Stenosi della valvola aortica.

-  Stenosi dell¹istmo aortico.

2.5.1     Difetto del setto atriale

Apertura tra i due atri, flusso erroneo sin. ‹> dx. Il disagio dipende dall¹ampiezza dell¹apertura: dispnea, batticuore sotto carica.

2.5.2     Difetto del setto ventricolare

Apertura tra i due ventricoli, flusso erroneo sin. ‹> dx. Il disagio dipende dall¹ampiezza dell¹apertura: dispnea, batticuore sotto carica.

2.5.3     Dotto di Botalli aperto

Allo stadio fetale messo tra arteria polmonare e aorta, perché il feto non respira. Se non si chiude nei tre mesi dopo il parto ‹> dotto di Botalli aperto. Disagio dipende dall¹ampiezza dell¹apertura: dispnea, batticuore, cuore che punge.

2.5.4     Tetralogia di Fallot

Combinazione di quattro malformazioni:

-   Difetto del setto ventricolare.

-   Stenosi dell¹arteria polmonare.

-   Ipertrofia cardiaca dx.

-   Spostamento parziale dell¹aorta a dx.

Grande mancanza di ossigeno con cianosi e dita ³a bastoni di tamburo². Operazione necessaria per superare i vent¹anni di vita.

2.5.5     Stenosi dell¹arteria polmonare

Apertura delle valvole polmonari impedita. Muscoli del ventricolo destro ipertrofizzati per compensazione. Mancanza di ossigeno nel corpo e cianosi.

2.5.6     Stenosi della valvola aortica

Apertura delle valvole aortiche impedita. Ampiezza di pressione diminuita e sintomi di insufficienza cardiaca sin.

2.5.7     Stenosi dell¹istmo aortico

Riduzione del diametro dell¹arco dell¹aorta. Afflusso estremità superiori (prima dell¹arco) normale, mentre le estremità inferiori (dopo l¹arco ristretto) hanno afflusso ematico ridotto.

 

2.6   Disturbi di ritmo cardiaco

Il ritmo cardiaco è comandato autonomamente dal nodo senoatriale. Viene influenzato dal SN. simpatico che ne aumenta la frequenza e del SN. parasimpatico che l¹abbassa.

Disturbi ritmici sono tachicardia (> 80 min-1), bradicardia (< 60 min-1) ed extrasistole.

 

Sono trattati i seguenti temi:

-  Extrasistole

-  Tachicardia

-  Bradicardia.

2.6.1     Extrasistole

Extrasistole è detta una contrazione spontanea del M. cardiaco insinuata nel normale ritmo cardiaco. Finché si tratta di casi sporadici, non sembrano aver importanza, se diventano frequenti e appaiono in cascate possono essere i preliminari della tachicardia.

Certi pazienti non notano le loro extrasistoli, altri accusano ³impedimento² o ³cessioni² del battito, il che può causare disagio, ansia, paura.

 

Nel caso di extrasistole regolari si distingue:

-   Bigiminia: ogni battito è seguito da un¹extrasistole.

-   Trigiminia: ogni battito è seguito da due extrasistole.

 

Le cause di extrasistole possono essere:

-   Ipersensibilità del sistema neurovegetativo.

-   Miocardite (infiammazione M. cardiaco).

-   Insufficienza coronarica.

-   Intossicazione (p. es. sovradosaggio digitalis): rivolgersi al medico per adattare la medicazione.

     ‹‹ Mai farlo da sé! ‹‹

 

I fitoterapeutici contro extrasistole sono:

-   Crateagus per le forme bradicardiche.

-   Sarothamnus scoparius per le forme tachicardiche.

 

2.6.2     Tachicardia

Battito anormalmente accelerato in condizioni di riposo (> 80Š100/min-1).

Le cause possono essere:

-   Choc di circolazione (ipovolemia).

-   Febbre (1°C aumenta di ca. 10 battiti).

-   Ipertiroidosi.

-   Miocardite, sclerosi coronarica, infarto cardiaco.

-   Ipersensibilità neurovegetativa (simpatotonico).

-   Essenziale (idiopatica).

-   Parossismale (di colpo 100Š200/min. per ore o giorni).

 

Come pronto soccorso si tenta una stimolazione del parasimpatico (leggera pressione sul bulbo oculare e/o sulle carotidi). Poi si cerca la causa e si tratta quella.

 

Se il battito aumenta a 150Š300/min subito pronto soccorso, se aumenta sopra i 300/min-1 fino all¹arrivo del medico ‹> massaggio del cuore, ev. respirazione d¹emergenza e se possibile accesso venoso per il medico.

 

Le forme più gravi (>100/min-1) vanno assolutamente trattate dal medico (che prescrive spesso betabloccanti).

 

Le forme meno gravi rispondono bene ai fitoterapeutici:

-   Sarothamnus (spartium) scoparius per ammortamento di stimolo cardiaco ‹> ric. F), G).

-   Gelsemium sempervivens per ammortamento neurovegetativo ‹> ric. H).

2.6.3     Bradicardia

Battito rallentato in modo anormale (< 60/min). Succede anche a grandi sportivi e specialisti dei lavori forzati (causa di una massa cardiaca elevata) dove può ancora stare nella norma fisiologica/costituzionale.

 

Cause di bradicardia patologica:

-   Malattie connesse a vagotonia cronica (epatite, ulcere gastriche/duodenaliŠ).

-   Tifo e paratifo.

-   Aumento della pressione cerebrale (tumori, edemi, ematomi cerebrali).

-   Medicamenti (sovradosaggio digitalis, rauwolfia).

-   Insufficienza cardiaca.

Si tratta secondo la causa.

2.7   Disordini delle coronarie

Le coronarie nutrono il M. cardiaco con ossigeno e altre sostanze per il suo funzionamento e asportano i residui.

Se aumenta la necessità (per aumento massa cardiaca) o se diminuisce la portata (spasmi vascolari, sclerosi coronarica) al punto che non è più garantita l¹ordinaria alimentazione del M. cardiaco (insufficienza coronarica), una parte del miocardio ³muore² (infarto miocardico).

 

Sono trattati i seguenti temi:

-  Angina pectoris.

-  Infarto miocardico.

2.7.1     Angina pectoris

Spasmo delle arterie coronariche; attacchi di dolori toracali dietro lo sterno con ev. irraggiamento sul braccio ulnare, ev. anche spalle, mandibole, tra le scapole o regione ³plesso solare². Sensazioni di strozzamento toracale, mancanza di fiato/soffocamento fino a panico di distruzione/morte.

 

I seguenti stimoli possono provocare un attacco:

-   Carica fisica.

-   Carica emotiva.

-   Freddo.

-   Pasto abbondante/pesante.

 

‹ Da considerare/sospettare sempre come indice preliminare di un infarto miocardico ‹

 

Pronto soccorso con nitroglicerina sublinguale ‹> ric. I).

 

2.7.2     Infarto miocardico

Necrosi di parti del M. cardiaco, di solito in seguito a sclerosi coronarica ‹> embolia coronarica. La grandezza e il luogo di incastramento dell¹embolo determina quanto tessuto muscolare cardiaco va in necrosi. Variazioni tra microinfarto e infarto gigante.

 

Sono trattati i seguenti temi:

-   Infarto miocardico ³muto².

-   Sintomi di infarto ³acuto².

-   Rischi per l¹infarto miocardico.

-   Pronto soccorso.

2.7.2.1     Infarto miocardico ³muto²

Ca. il 15% dei pazienti non sentono disagio, spesso persone anziane e diabetici. Si sospetta neuropatia diabetica come causa per mancanza di dolore.

2.7.2.2     Sintomi di infarto ³acuto²

Come un forte attacco di angina pectoris. Come diagnosi differenziale si sospetta l¹infarto, quando la nitroglicerina (spasmolitico vascolare) non dà sollievo.

2.7.2.3     Rischi per l¹infarto miocardico

In ordine di gravità:

-  Ipercolesterinemia (ereditaria, diabetica, renale, tiroidale, epatica,

> 200 mg% 300 mg% ‹> 4 volte più rischio.

-  Fumatori (2Š3 volte più rischio).

-  Ipertonia arteriale: rischio proporzionale al valore di iperpressione.

-  Diabetes mellitus.

-  Iperuricemia.

-  Adiposità.

-  Stress psicosociale.

I maschi sono 4 volte più a rischio (50Š60 anni) che le femmine (60Š70 anni).

2.7.2.4     Pronto soccorso

In caso di sospetto:

-  Chiamare immediatamente il pronto soccorso.

-  Se possibile accesso venoso per il medico.

-  Se pressione sistolica > 120 mm Hg: 1Š2 capsule di nitroglicerina sublinguale (se in possesso del paziente).

-  Se cede circolazione/respirazione: rianimazione forzata cardiaca/respiratoria fino all¹arrivo del medico calmare il paziente: la commozione aumenta l¹adrenalina che costringe i vasi caronarici, il che peggiora l¹infarto.

3.0  Terapia cardiaca medicamentosa

Sono trattati i seguenti temi:

-  Glicosidi cardiaci (di digitalis).

-  Betabloccanti.

-  Diuretici.

-  Anticoagulanti.

 

 

 

 

3.1   Glicosidi cardiaci (di digitalis)

Applicati in caso di insufficienza cardiaca cronica spec. con tachicardia 1982 in Germania: il 6% della popolazione medicata con digitalis (4 Mio.) delle quali 3 Mio. senza necessità.

In 90.000 casi gravi sintomi di intossicamento da digitalis.

 

Sintomi di sovradosaggio:

-             Disturbi del ritmo cardiaco (extrasistole, bradi- tachicardia).

-             Nausea, vomito, diarrea.

-             Irrascibilità, distrazione.

-             Mal di testa, nevralgie.

-             Disturbi visivi.

 

Ca aumenta l¹effetto, K lo diminuisce l¹effetto: non applicare contemporaneamente.

 

Mai cambiare il dosaggio di un paziente. In caso di sospettato sovradosaggio indicare al medico/clinica per adattamento medicazione.

 

I preparati in commercio più noti sono: Digitoxin, Digoxin e Strophantin, tutti sintetici.

‹> ric. A) ŠE) contengono una parte di glicosidi cardiaci fitoterapeutici (Convallaria, Scilla).

 

3.2   Betabloccanti

Applicati per ridurre l¹effetto di adrenalina e noradrenalina sul cuore. Abbassano il polso, stimolazione, forza cardiaca. Spesso usati come profilassi dell¹angina pectoris, tachicardia ma anche ipertonia arteriale.

 

Controindicazioni:

-             Disturbi ostruttivi apparato respiratorio come asma bronchiale, perché costrittore bronchiale.

-             Insufficienza cardiaca.

-             Disturbi di stimolazione e propagazione stimoli.

-             Diabete mellito.

 

Effetti collaterali possibili: vertigine, stanchezza, diarrea, distrazione e raramente eczema

Alternative fitoterapeutiche è la TM di Gelsomino ‹> ric. H), combinata secondo il caso con melissa, vischio, valeriana, adonidis, crataegus.

3.3   Diuretici

Aumentano la secrezione di urina (e la perdita di potassio) e sono applicati per diminuire edemi e diminuire l¹ipertensione arteriale (ipovolemia) il che aumenta il rischio di trombosi, così che vengono spesso combinati con anticoagulanti.

 

Le alternative fitoterapeutiche sono tante e spesso applicate. Hanno fondamentalmente lo stesso effetto (anche se meno violente) e in parte sostituiscono anche la perdita di minerali:

-             Convallaria e Scilla come tipici ³rinforzanti² di M. cardiaco sono anche diuretici.

-             Levisticum, Rad. Petroselinum, Ononis spinosa, Equisetum arvense e Rad. Taraxaci sono spesso usati in combinazione con altri farmaci per raggiungere anche un effetto diuretico.

3.4   Anticoagulanti

Sostanze che frenano la coagulazione del sangue. Sono usate dopo un infarto miocardico e nel rischio di trombosi/embolie.

 

Sono usate sostanze del tipo:

-             Eparina (dal fegato che lega la trombina e impedisce la formazione di fibrina). Agisce subito ma tiene poche ore. Continuo controllo del medico per rischio di emorragie.

-             Cumarine (impediscono la formazione di protrombina). Agisce dopo 24Š36 ore.

    Controllo del medico continuo (Quick-Test).

-             Aspirina cardio che non è un vero anti-coagulante ma viene usato spesso come prevenzione perchè come inibitore di prostaglandine ha fra l¹altro un effetto inibitore su microinfiammazioni e aggregazione di trombociti.

 

Di alternative fitoterapeutiche vere e proprie non ce ne sono, anche se la cumarina è contenuta in diverse piante come nel Mellilotus officinalis, nell¹Asperula odorata e nella Ruta graveolens. Non sono di per sé stesse anticoagulanti, ma agiscono così in presenza di processi di putrefazione. Vengono quindi applicate per disturbi di vene varicose, tromboflebiti e simili.

 

Anche l¹effetto preventivo dei salicilati (aspirina cardio) era spesso usato dai nostri antenati, che ingerivano giornalmente piccole dosi di Spirae ulmariae, ma sconsigliamo di sostituire ad essa l¹aspirina cardio prescritta dal medico, perché è difficile il dosaggio a lungo termine.

 

Una sostanza simile all¹eparina, l¹irudoina viene emessa dalle sanguisughe ed era applicata largamente come anticoagulante locale dalle nostre nonne. Ci sono delle pomate con questa funzione p.es. HIRUDOID.

 

4.0  Ricettario cardiaco

Sono trattati i seguenti temi:

-  Regole dietetiche e di stile di vita.

-  Micronutrienti.

-  Ricettario specifico.

4.1   Regole dietetiche e di stile di vita

Vivendo come trogloditi, probabilmente le malattie cardiche sarebbero meno diffuse.

 

Per le persone a rischio di malattie cardiache possono servire le seguenti regole:

-  Giornaliero movimento: niente sforzi ma quanto ancora possibile ridurre le attività sedentarie e aumentare le attività ³artigianali², di passeggio e così via.

-  Il fumo raddoppia il rischio d¹infarto.

-  Due bicchieri di vino rosso o di birra al giorno sono vasoprottetivi.

-  Col caffè meglio rimanere restrittivo, più di quattro tazze al dì sono esagerate.

-  Meno grassi animali e solidi, più oli liquidi (non saturi, pressati a freddo) p.es. girasole, oliva, cardo, Š

-  Meno alimenti ³prefabbricati².

-  Frutta, verdura, legumi illimitati.

-  Aglio, cipolla, zenzero come spezie sono benefattori in queste patologie.

4.2   Micronutrienti

I seguenti micronutrienti possono avere effetti benefici nei rischi di malattie cardiovascolari; certi come la vitamina C ed E, complesso di B e magnesio, per le femmine l¹olio di enotera e per i maschi l¹olio di pesce sono quasi ³d¹obbligo² per i miei clienti del genere (anche se spesso in dosaggi ridotti). Secondo la patologia specifica e/o valori di laboratorio su delle deficienze aggiungo altre o sostituisco le prime indicate.

 

Ci sono in commercio dei preparati combinati, ma è consigliabile per ogni caso di esaminare non solo la combinazione ma anche i dosaggi (con il tempo si fanno le ossa).

 

Micronutriente:                 dosi:                     effetti su:

 

Acido folico                       0.8mg                   abassa omocisteina (metabolico di rischio).

Vitamina B6                      50Š100mg          omocisteina, lipidemia, trombi.

Niacina (B3):

       acido nicotinico          50Š200mg          circolazione periferica, lipidemia.

       niacinammido            200Š600mg        lipidemia.

Vitamina C                        2Š4gr                  lipidemia, trombi arteriali, antiossidante.

Vitamina E                        100Š400mg        trombi, antiossidante.

Cromio: forma GTF         200 mcg               (o 20gr lievito di birra) lipidemia.

Magnesio                          400Š600mg        infarto, ritmo cardiaco, trombi arteriali, lipidemia.

Selenio                              200mcg                antiossidante lipidico.

Coenzima Q10                 60Š90mg            angina pectoris, funzioni cardiache, antiossidante                                                lipidico.

Carnitina                           1Š2gr                  angina pectoris, funzioni cardiache, antiossidante                                                lipidico.

Taurina (o Cisteina)         0.5Š3gr               funzioni cardiache (assieme con B6).

Tiamina (B1)                    50Š100mg          funzioni cardiache.

Halibut (olio di pesce)      1Š1.5gr               angina pectoris, funzioni cardiache, antiossidante                                                lipidico, trombi.

Olio di enotera                  2Š3gr                  trombi arteriosi, lipidemia.

 

4.3   Ricettario naturopatico

Il ricettario specifico fa delle proposte (approvate) per determinate patologie. Ha uno scopo didattico, perché si cura guardando l¹insieme del funzionamento di un organismo e non un disordine particolare e fuori contesto.

 

Sono trattati i seguenti temi:

-  Insufficienza cardiaca.

-  Tachicardia, extrasistole.

-  Angina pectoris.

-  Sclerosi arteriale/coronarica.

-  Sintomi stenocardiaci.

4.3.1     Insufficienza cardiaca

A) Insufficienza cardiaca media/grave

Rp.

  Tinct. Scillae                                                                    05

  Tinct. Crataegi                                                                 10

  Tinct. Valerianae                          ad              30

D.S. Ingerire 3 p.d. 15 gtt.

 

B) Insufficienza cardiaca con funzione renale limitata (leggermente diuretico).

Rp.

  Clift (ditta Knoll)                           dedotto Scilla

D.S. inizio: 2Š3 p.d. 1 compr. poi 2 p.d. 1 compr.

 

C) Insufficienza cardiaca con bradicardia (età avanzata).

Rp.

  Tinct. Convallariae                                        05

  Tinct. Crataegi                                               10

  Tinct. Valerianae                          ad              30

D.S. Ingerire 3 p.d. 20Š30 gtt. dopo il pasto.

 

D) Insufficienza cardiaca (bradicardia/gastrocardiale).

Rp.

  O.E. Carvi                                                      5

  TM Convallaria         

  TM Crataegi

  Tinct. Carmin.

  Spirit. aeth. nitrosi      aa                                10

D.S. Ingerire 3 p.d. 20 gtt.

 

E) Insufficienza cardiaca/tachicardia/ipertonia

Rp.

  Extract. Adonidis fluid

  Tinct. Convallariae

  Tinct. Valerianae        aa                                10

D.S. Ingerire 3 p.d. 30 gtt.

 

Secondo il caso specifico oltre ai micronutrienti ³d¹obbligo² anche:

Taurina (o Cisteina)    0.5Š3gr    funzioni cardiache (assieme con B6)

Vitamina B6                                    50Š100mg                 omocisteina, lipidemia, trombi

Tiamina (B1)                                  50Š100mg                 funzioni cardiache

Magnesio                      400Š600mg               infarto, ritmo cardiaco, trombi arteriali, lipidemia

 

4.3.2     Tachicardia, estrasistole

F) Tachicardia, estrasistole

Rp.

Infus Flor. Sarothamni scop.                           2,5/180

S. Ingerire 3Š4  p.d. 1 cucchiaio da minestra.

 

G) Tachicardia, estrasistole

Rp.

Spartiol (ditta Klein)                                         (Sarothamnus scop.)

D.S. Ingerire 2Š3 p.d. 20Š40 gtt.

 

H) Tachicardia, estrasistole neurovegetativa (cardiosedativo)

Rp.

Tinct. Geisemii                                                30

D.S. Ingerire 2...4 p.d. 20...30 gtt.

(Può essere combinato secondo il caso con Valeriana, Adonidis, Crataegus, Vischio, Melissa).

 

Secondo il caso specifico oltre ai micronutrienti ³d¹obbligo² anche:

Magnesio                      400Š600mg               infarto, ritmo cardiaco, trombi arteriali, lipidemia.

Taurina (o Cisteina)    0.5Š3gr                      funzioni cardiache (assieme con B6).

Vitamina B6                  50...100mg                  omocisteina, lipidemia, trombi.

4.3.3     Angina pectoris

I) Angina pectoris (pronto soccorso).

Rp.

Nitroglicerina                                                   (Sandoz-Wander Pharma SA, Berna).

D.S.             Spezzare con gli incisivi e masticare (per permettere alla soluzione di mescolarsi con la saliva) 1 caps. mass. 1x5 al dì.

 

Secondo il caso specifico oltre ai micronutrienti ³d¹obbligo² anche:

Coenzima Q10             60Š90mg                   angina pectoris, funzioni cardiache,                                                                                                         antiossidante lipidico

Carnitina                       1Š2gr                         angina pectoris, funzioni cardiache,                                                                                                         antiossidante lipidico

Halibut (olio di pesce) 1Š1.5gr                      angina pectoris, funzioni cardiache,                                                                                                         antiossidante lipidico, trombi.

 

4.3.4     Sclerosi arteriale/coronarica

K) Sclerosi coronaria (cura a lungo per rinforzare la circolazione cardiaca).

Rp.

TM Crataegi                                                     20

TM Melissae                                                    10

TM Vischi                     ad                                40

D.S. Ingerire 3 p.d. 40 gtt.

 

L) Sclerosi arteriale/coronarica (cura a lungo per decomporre la placca ateromatosa).

Rp.

Tinct. Alli sativi                                                50

D.S. Ingerire 3 p.d. 20 gtt.

 

Secondo il caso specifico oltre ai micronutrienti ³d¹obbligo² anche:

Cromio: forma GTF                                        200 mcg                      (o 20 gr lievito di birra) lipidemia

Selenio                                                              200mcg                       antiossidante lipidico

4.3.5     Sintomi stenocardiaci

M) Sintomi stenocardiaci (acuto)

Rp.

TM Arnicae                                                      10

D.S. Ingerire 2Š5 gtt. mass 3 p.d. per pochi giorni.

 

Secondo il caso specifico oltre ai micronutrienti ³d¹obbligo² anche:

Magnesio                      400Š600mg               infarto, ritmo cardiaco, trombi arteriali, lipidemia

Taurina (o Cisteina)    0.5Š3gr                      funzioni cardiache (assieme con B6)

Vitamina B6                  50Š100mg                 omocisteina, lipidemia, trombi.

 


Programma

Corso MmP

Seminari

Conferenze

 

Lucidi

Dispense

Strumenti

Novità

 

Forum

 

Studio

Vari

Webmaster

HOME

Scopo

Struttura

 

Collaboratori

Colleghi

Impressum

Amministrazione, Recapiti

 

© 2005 P. Forster & B. Buser

via Tesserete, CH-6953 Lugaggia, Switzerland

Everyone is permitted to copy and distribute verbatim copies of this license document, but changing it is not allowed.

GFDL Gnu Free Documentation License

 

Il materiale contenuto in questo sito può essere usato secondo le leggi Statunitensi sul

  Fair Use

(non per scopi di lucro; citazione della fonte).