La gestione dell¬¼organismo vista sotto aspetti sistemici pare
che sia molto decentralizzata. Ogni cellula si ¬„autogestisce¬¾
entro certi limiti e anche unitˆÝ maggiori come tessuti, organi
e sistemi dispongono non solo di sviluppati meccanismi di autoregolazione
ma anche di ¬„autogestione¬¾ (sempre entro determinati limiti).
¬Ý
In questo senso l¬¼organizzazione organica ˆ® spiccatamente
federalistica e la competenza
d¬¼azione ˆ® delegata spesso all¬¼unitˆÝ a valle, che informa
a monte sulle azioni e viene corretta
dall¬¼istanza superiore solo in caso di interessi sovrapposti
e in forma generalizzata.
¬Ý
Questa osservazione risulta banale a chi ˆ® abituato a
osservare azioni e reazioni di un organismo
vivente e in netto conflitto con la rappresentazione solita
del sistema gestionale:
¬Ý
-¬Ý¬Ý¬Ý¬Ý¬Ý che ˆ® dominato (probabilmente in modo involontario)
da uno spirito autocratico gerarchizzato
¬Ý¬Ý¬Ý¬Ý¬Ý¬Ý¬Ý di chi intende controllare tutto in ogni
dettaglio dall¬¼alto
-¬Ý¬Ý¬Ý¬Ý¬Ý o di un malinteso che confonde circuiti sistemici
con catene di causa ed effetto
¬Ý
La capacitˆÝ piˆ¼ nota di scambiare informazioni (comunicazione)
a livello organico ˆ® caratteristica del sistema nervoso e del
sistema endocrino.
¬Ý
A livello tessutale e locale ci sono meccanismi gestionali
e informatici ancora poco noti nel senso della regolazione basale
di ¬„ormoni tessutali locali¬¾, biofisica e biochimica, con stretti
collegamenti al sistema di trasporto e difesa (circolatorio, linfatico,
immunitario).
¬Ý
A livello cellulare ci sono meccanismi di gestione produzionale
tramite DNA e RNA nonchˆ® di processi informatici e di regolazione
biofisica e biochimica.
¬Ý
Tra tutti questi meccanismi ¬„gestionali¬¾ ci dev¬¼essere
una ricchissima coordinazione sistemica della quale temo di sapere
una minima parte.
¬Ý
Il seguente grafico tenta di riassumere quanto mi ˆ® noto:
¬Ý
1.0¬Ý GeneralitˆÝ sul sistema nervoso
Compiti e suddivisione.
Il sistema nervoso ˆ® formato anatomicamente dall¬¼encefalo,
dal midollo spinale e dai nervi.
1.1¬Ý¬Ý Compiti
Organizzato per rilevare le modificazioni degli ambienti interni
ed esterni, valutare le informazioni e dare avvio a una risposta
appropriata.
1.2¬Ý¬Ý Suddivisioni
In ¬„sistemi¬¾ minori (fig. 11-1): sistema nervoso centrale SNC
e sistema nervoso periferico SNP.
1.2.1¬Ý¬Ý Sistema nervoso centrale (SNC)
Centro strutturale e funzionale dell¬¼intero sistema nervoso:
-¬Ý Consiste nell¬¼encefalo e nel midollo spinale
-¬Ý Integra informazioni sensoriali, le valuta e dˆÝ inizio
alla risposta in uscita
1.2.2¬Ý¬Ý Sistema nervoso periferico (SNP)
Nervi che entrano/escono dal sistema nervoso centrale e vanno
o provengono da ¬„regioni esterne¬¾
1.2.3¬Ý¬Ý Suddivisione ¬„strutturale¬¾ SNP
Nn. cranici e Nn. spinali
1.2.3.1¬Ý¬Ý Nervi cranici (o encefalici)
Hanno origine dall¬¼encefalo, escono passando attraverso i forami
della base cranica.
1.2.3.2¬Ý¬Ý Nervi spinali
Hanno origine dal midollo spinale, escono passando attraverso
i forami intervertebrali.
¬Ý
1.2.4¬Ý¬Ý Suddivisione ¬„funzionale¬¾ SNP
Afferenti ed efferenti.
1.2.4.1¬Ý¬Ý Sistema nervoso afferente
Comprende tutte le fibre che apportano segnali sensitivi al sistema
nervoso centrale.
1.2.4.2¬Ý¬Ý Sistema nervoso efferente
Comprende tutte le fibre che apportano segnali di effetto agli
organi ed ˆ® suddiviso ancora a seconda del tipo di organi che
innerva:
1.2.4.3¬Ý¬Ý Sistema nervoso somatico
Porta segnali agli effettori somatici (muscoli scheletrici)
1.2.4.4¬Ý¬Ý Sistema nervoso vegetativo (o autonomo)
Esso porta segnali agli effettori viscerali o autonomi (muscolatura
liscia e cardiaca, ghiandole).
¬Ý
-¬Ý Suddivisione simpatica - prepara il corpo ad avere a che fare
con pericoli improvvisi che minacciano l¬¼ambiente interno; provoca
la reazione di ¬„attacco e fuga¬¾.
¬Ý
-¬Ý Suddivisione parasimpatica - coordina le normali attivitˆÝ
del corpo in condizioni di riposo; spesso indicata come suddivisione
delle attivitˆÝ ¬„di riposo e di recupero energetico¬¾.
¬Ý
¬Ý
¬Ý
2.0¬Ý GeneralitˆÝ sul sistema endocrino
Sostanze messaggere (ormoni) prodotti in appositi organi, in diversi
organi autoregolativi o in tessuti locali inducono determinate
cellule bersaglio ad agire in una determinata maniera.
2.1¬Ý¬Ý Funzione
La funzione dei sistemi endocrino e nervoso ˆ® quella di ottenere
e mantenere l¬¼omeostasi delle piˆ¼ diverse funzioni.
2.2¬Ý¬Ý Collaborazione sistema nervoso ed endocrino
Quando i due sistemi lavorano insieme come sistema unitario neuroendocrino,
presiedono alle stesse funzioni generali: comunicazione, integrazione,
controllo.
2.3¬Ý¬Ý Funzionamento del sistema endocrino
Nel sistema endocrino, le cellule secernenti inviano molecole
di ormoni attraverso il sangue a specifiche cellule bersaglio
(il che vuol dire che le ¬„cellule bersaglio¬¾ dispongono di relativi
recettori sulla loro membrana).
2.4¬Ý¬Ý Ormoni
Trasportati in quasi ogni punto del corpo; possono regolare l¬¼attivitˆÝ
di molte cellule; gli effetti sono piˆ¼ lenti, ma piˆ¼ duraturi
rispetto a quelli dei neurotrasmettitori.
2.5¬Ý¬Ý Ghiandole endocrine
Mancano di dotti escretori; alcune sono formate da epitelio ghiandolare
le cui cellule elaborano e secernono ormoni; alcune ghiandole
endocrine sono formate da cellule neurosecernenti.
¬Ý
3.0¬Ý Collaborazione con il sistema ¬„logistico¬¾
Il sistema circolatorio, linfatico e immunitario sono coinvolti
nel sistema ¬„gestionale¬¾. Da ricordare che tutti questi sistemi
dispongono anche di meccanismi autoregalativi all¬¼infuori della
gestione nervosa e ormonale:
¬Ý
-¬Ý Circolatorio: maggiormente come ¬„veicolo di trasporto¬¾ di
ormoni organotropi.
¬Ý
-¬Ý Linfatico: per decomposizione di ¬„detriti¬¾ di certe
reazioni omeostatiche.
¬Ý
-¬Ý Immunitario: come esecutore di azioni di difesa ordinate
dal sistema gestionale o decise autonomamente a livello locale
come reazione a determinate condizioni biofisiche o biochimiche
con eventuale relativa ¬„comunicazione¬¾ al sistema gestionale
e/o tramite la matrice basale ad altre componenti del sistema
immunitario.
¬Ý
-¬Ý Urinario: smaltimento degli ormoni tramite loro ¬„filtrazione¬¾
nei reni e escrezione tramite le vie urinarie.
¬Ý
4.0¬Ý Interazioni con la regolazione basale, biofisica, biochimica
Poco ˆ® noto e ancora meno ˆ® considerato ciˆ¾ che riguarda le
interazioni di regolazione basale (nell¬¼interstizio, specialmente
del tessuto connettivo lasso) e di processi biofisici e biochimici
potenzialmente ¬„informatici, comunicativi, gestionali¬¾ con il
sistema nervoso e il sistema endocrino. ˆà solo evidente per esperienza
e plausibile per ragionamento che esse siano molteplici e rilevanti.
Sono note ricche attivitˆÝ locali intracellulari che si
svolgono nella matrice basale del tessuto connettivo lasso tramite
¬„molecole messaggere¬¾ come p.es. prostaglandine, citochine,
‰Ý, prodotti, emessi e percepiti da singole cellule che provocano
determinate reazioni locali cellulari senza primordialmente coinvolgere
tutto il sistema logistico e gestionale.
¬Ý
5.0¬Ý La gestione a livello cellulare
Le cellule come unitˆÝ viventi hanno un notevole bisogno di gestione
e spesso non ˆ® molto chiaro quali azioni siano ¬„di competenza
propria¬¾, quali ¬„indotte da istanze superiori¬¾ e cosa comunichi
la cellula verso l¬¼esterno oltre che fornire materiale.
¬Ý
Un paio di domande:
¬Ý
-¬Ý Come decide la cellula di dividersi (mitosi)?
¬Ý
-¬Ý In quali casi dispone la propria decomposizione (apoptosi)?
¬Ý
-¬Ý Come decide la sequenza e la quantitˆÝ di sostanze
da produrre?
¬Ý
-¬Ý Secondo quali criteri fa l¬¼approvvigionamento del
¬„materiale grezzo¬¾, organizza i magazzini interni, la produzione
energetica e il fabbisogno informatico?
¬Ý
-¬Ý Come organizza i suoi ¬„servizi interni¬¾, lo smaltimento
di rifiuti e le relazioni pubbliche (comunicati stampa verso l¬¼esterno)?
¬Ý
Avrei tante altre domande e a molte di loro un qualche
scienziato potrebbe sicuramente rispondere. Ritengo importante
tenerle presenti, per diminuire il margine di errore nei ragionamenti,
nelle valutazioni, nelle sentenze e nelle deduzioni.
Da ultime ricerche pare p.es. che la sezione ¬„informatica¬¾
della cellula non sia cosˆ¨ ¬„immutabile¬¾ ed esclusivamente determinata
geneticamente come pareva nei modelli degli ultimi decenni:
-¬Ý Da tanto tempo si sa che i mitocondri dispongono di propri
meccanismi di riproduzione indipendente dai cromatidi, determinati
da informazioni genetiche esclusivamente da parte della madre
e che i mitocondri sono capaci di emigrare dalle cellule¬Ý e immigrare
in esse a certe condizioni.
¬Ý
-¬Ý I meccanismi di apoptosi e necrosi cellulare nonchˆ®
la loro decomposizione da parte di cellule ¬„immunitarie¬¾ in
certe condizioni sono noti da tanto tempo.
¬Ý
-¬Ý L¬¼esistenza di meccanismi di riparazione di cromatidi
lesi per influssi esterni o sbagli di riproduzione ˆ® nota da
tempo.
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-¬Ý Da ultimo pare anche che esista la possibiltˆÝ che
l¬¼ RNA riesca a modificare in modo duraturo dei cromatidi il
che significa, fra l¬¼altro, che nella mitosi questa ¬„mutazione¬¾
si procrea.
¬Ý
-
¬Ý Le piˆ¼ grandi ¬„macchie bianche¬¾ invece si incontrano circa
la sincronizzazione (temporanea) e sintonizzazione (insiemistica)
degli innumerevoli processi cellulari.
¬Ý