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AF 1.3 Cellule (costruzione e funzionamento)
INDICE:
1.0 Caratteristiche
della vita
1.1 Metabolismo
1.2 Crescita
1.3 Irritabilità
1.4 Conduttività
1.5 Movimento,
spostamento
1.6 Adattabilità
1.7 Ricostruzione
e riproduzione
1.8 Apoptosi,
necrosi
2.0 Costruzione
e funzionamento della cellula
2.1 Membrana
2.2 Citoplasma
e organuli
2.2.1 Mitocondri
2.2.2 Reticolo
endoplasmatico
2.2.3 Ribosomi
2.2.4 Lisosomi
2.2.5 Perossisomi
2.2.6 Apparato
di Golgi
2.2.7 Centriole
2.2.8 Scheletro
della cellula
2.2.9 Nucleo
2.2.9.1 Cariolinfa,
nucleoplasma
2.2.9.2 Nucleolo,
RNA
2.2.9.3 Cromosomi,
cromatini, DNA
2.3 Modello
di Watson-Crick
2.4 Connessiomi
cellulari
3.0 Riproduzione
di cellule
3.1 Mitosi
3.1.1 Interfase,
profase
3.1.2 Metafase
3.1.3 Anafase
3.1.4 Telofase
3.2 Meiosi
4.0 Patologia:
aberrazioni cromosomiche
4.1 Trisomia
21 (sindrome di Down)
4.2 Sindrome
di Klinefelter (XXY)
4.3 Sindrome
di Turner (XO)
5.0 Meccanismi
di malattie ³cellulari²
http://space.tin.it/scienza/fhffm/biologia.htm
1.0 Caratteristiche della vita
Le caratteristiche della vita si manifestano completamente (o, raramente almeno in parte) a livello di ciascuna dei miliardi* di cellule di un organismo umano. Si potrebbe dire che l¹organismo è il frutto di una collaborazione immensamente complessa di miliardi di unità viventi.
* EU 1 miliardo = 1000 milioni = 109.
USA 1 bilione = 1000 milioni = 109.
1.1 Metabolismo
Processo di assorbimento di sostanze ambientali, loro decomposizione (catabolismo) e ricomposizione in altre strutture (anabolismo).
1.2 Crescita
Costruzione e ricostruzione di parti mancanti o deperite. Si può riferire a cellule complete o strutture interstiziali (tra cellule).
1.3 Irritabilità
Capacità di percepire impressioni e di reagire di conseguenza
(³sensore² => ³integratore² => ³motore²).
1.4 Conduttività
Capacità di ³trasferire² uno stimolo tramite trasporto materiale (p.es. ormone) oppure cariche elettriche (p.es. nervose).
1.5 Movimento, spostamento
Caratteristiche esterne e interne, come flussi di liquidi e materiali o contrazione e rilascio di strutture.
1.6 Adattabilità
Di forma e funzione possibile entro certi limiti a condizioni ambientali variabili.
1.7 Ricostruzione e riproduzione
A livello delle cellule avviene tramite divisione, per poter sostituire quelle deperite. Certe cellule hanno una durata di vita intorno ai quattro giorni (epitelio, intestino crasso), altre intorno ai quattordici mesi (cellule ossee) e poche devono vivere per la durata di una vita umana (cellule cerebrali, nervose). Le ricostruzioni interstiziali (tra le cellule) funzionali e strutturali sono invece processi continui.
1.8 Apoptosi, necrosi
Morte di cellule:
- Apoptosi (cadere da): controllata e guidatoa da geni specifici; decomposizione in sostanze utilizzabili da parte di altre cellule.
- Necrosi: morte ³accidentale² per sostanze ³nocive² o per mancanza di energia o di nutrimento. Questo processo accade spesso, liberando sostanze non riutilizzabili.
2.0 Costruzione e funzionamento della
cellula
(fig. 3-7) (fig. 3-1) (pag. 62)
Cellule tipo (foto 3-1):
- Nervose.
- Muscolari.
- Dei globuli rossi.
- Ghiandolari.
- Immunitarie.
Il seguente schizzo ha lo scopo di dare un¹idea, seppur vaga, dell¹organizzazione e la collaborazione dei diversi organuli di una cellula.
2.1 Membrana
Intorno alla cellula e ai diversi organuli:
- Forze chimiche legano doppio strato di fosfolipidi.
- Idrofilo verso esterno.
- Molecole non attraversano facilmente.
- Colesterolo come ³legame².
- Proteine come regolatori di trapasso.
2.2 Citoplasma e organuli
(fig. 2-22)
Fluido denso che contiene organuli e
- composto di acqua e sostanze di approvvigionamento/smaltimento degli organuli.
- Equilibratore di condizioni biochimiche.
2.2.1 Mitocondri
(fig. 3-6)
Centrale energetica: ossida sostanze per fornire energia alla cellula.
- ³Accumulatore² ATP <‹> ADP+P+E.
- Entrata glucosio e ossigeno; ADP e P.
- Uscita acqua, anidride carbonica, energia (termica e chimica in forma ATP).
2.2.2 Reticolo endoplasmatico
Liscio e rugoso (con ribosomi).
- Produce proteine, lipidi, carboidrati e elementi di membrane per uso interno ed esterno della cellula.
2.2.3 Ribosomi
(fig. 3-3) - Destinati alla produzione e al trasporto di proteine secondo i ³piani di costruzione² (mRNA.di messaggio).
2.2.4 Lisosomi
Costituiscono il sistema digestivo della cellula (anche autodigestivo nell¹apoptosi), tramite gli enzimi e i prodotti dell¹apparato di Golgi.
2.2.5 Perossisomi
Sono i disintossicanti della cellula, agiscono tramite gli enzimi e i prodotti dell¹apparato di Golgi.
2.2.6 Apparato di Golgi
Concentra le molecole proteiche (tra l¹altro gli enzimi) e le esporta in vescicole per uso interno o esterno alla cellula.
2.2.7 Centriole
È l¹apparato di organizzazione della procreazione cellulare, parte microscopicamente visiva del centrosoma.
2.2.8 Scheletro della cellula
(fig. 3-7)
È costituito da fibre, centrosoma ed estroflessioni. ³Fili², ³molle² e ³tubuli² costituiti da proteine che formano l¹infrastruttura cellulare con la capacità di sostegno, di movimento e di conduzione all¹interno della cellula e in parte verso l¹esterno.
2.2.9 Nucleo
Determina la struttura e la funzione della cellula nel senso della gestione intracellulare.
2.2.9.1 Cariolinfa, nucleoplasma
substrato biochimicamente adatto per la produzione ³speculare²di RNA (copiatura) di frammenti di DNA secondo l¹esigenza ³logistica² della cellula.
2.2.9.2 Nucleolo, RNA
³Magazzino² di ³piani di costruzione² per la produzione e gli ³ordini di lavoro², al fine di poter fabbricare e trasportare le sostanze richieste.
2.2.9.3 Cromosomi, cromatini, DNA
Costituiscono l¹³archivio centrale² dei ³piani² e degli ³ordini² per ogni circostanza di vita e di morte della cellula, del tessuto, del sistema e dell¹organismo; normalmente in doppio esemplare.
2.3 Modello di Watson-Crick
(fig. 2-20) - doppia elica DNS.
3.0 Riproduzione di cellule
(fig. 3-21)
Tramite la mitosi, una cellula si divide in due esemplari identici e completi; con la meiosi invece, in due esemplari ³incompleti² (unico esemplare) per la procreazione sessuale (oociti, spermatozoi).
3.1 Mitosi
(fig. 3-5) - Divisione di una cellula in 2 cellule figlie.
3.1.1 Interfase, profase
Preparazione per la divisione, duplicazione DNA.
Orientamento dei cromatidi in cromosomi: centrioli e fibre vanno in posizione.
3.1.2 Metafase
Attaccamento di ogni cromatide a una fibra delle centriole.
3.1.3 Anafase
Divisione dei cromosomi.
3.1.4 Telofase
Ogni cellula matura nel senso della duplicazione; formazione delle membrane.
3.2 Meiosi
(fig. 3-28) - Procreazione sessuale; mescolamento di proprietà femminile e maschile (un esemplare della femmina, uno del maschio).
4.0 Patologia: aberrazioni cromosomiche
4.1 Trisomia 21 (sindrome di Down)
Presenza di 47 invece di 46 cromosomi in tutte le cellule (No. 21 doppio). Ha come risultato il mongolismo.
4.2 Sindrome di Klinefelter (XXY)
Esiste solo negli uomini: presenza di un cromosoma del sesso doppio. Vedi i cosiddetti ³Androgini².
4.3 Sindrome di Turner (XO)
Esiste solo nelle donne: mancanza di un cromosoma del sesso. Ha come conseguenza diversi difetti.
5.0 Meccanismi di malattie ³cellulari²
A. La maggior parte delle malattie implicano anormalità delle cellule.
B. Disordini che derivano da trasporto cellulare alterato.
- Un danno ai meccanismi del trasporto cellulare può risolversi in malattie come la fibrosi cistica e la distrofia muscolare di Duchenne (fig. 3-29).
C. Disordini che derivano da alterazioni dei recettori della membrana cellulare.
D. Disordini che derivano da alterata riproduzione cellulare.
- I tumori sono il risultato di una divisione mitotica anormale.
E. Disordini che derivano da alterazioni di DNA e della sintesi delle proteine.
- Le malattie genetiche sono causate da mutazioni nel codice genetico in una cellula.
- Geni anormali causano la produzione di enzimi anormali, che sono causa nella cellula di un funzionamento anormale, da cui deriva una malattia specifica come per esempio l¹anemia falciforme.
F. Infezioni - batteri e virus danneggiano le cellule:
- I batteri ev. tramite le loro sostanze metaboliche nocive (citotossiche).
- I virus per il fatto che inducono la cellula a produrre loro stessi (invece delle sostanze che occorrono per guarire).