Flatulenza

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Gli alimenti che possono causare flatulenza sono ... tutti quelli che contengono alti tassi di fibra (specialmente cellulosa), specie se sono consumate crude!

? Per Flatulenza si intende la "smisurata" produzione e liberazione di gas intestinali, dove "smisurato" è un criterio culturale e non medico. Si tratta quindi non di una patologia / malattia ma di un giudizio su una sana e naturale funzione digestiva. ? Il catabolismo intestinale di cellulosa e altri carboidrati non glucidi tramite la flora intestinale specializzata libera zuccheri, alcol assorbibili e metane (volume di gas), acidi grassi a breve catena (puzza) da scaricare

a) Gli erbivori liberano quindi grandi quantità di metane: una mucca per esempio arriva a diversi metri cubi al giorno
b) Gli onnivori liberano meno metane in funzione della cellulosa ingerita
c) Alimenti con alti tassi di fibre consumate in alte quantità generano più metane

? la flatulenza è sintomo di un'ottima digestione di pasti ricchi di fibre

a) nei pasti vegetali crudi, le singole cellule devono essere aperte dalla parete cellulare "fibrosa". Cottura (anche dieci secondi in acqua bollente in un collino) fa "esplodere" le cellule e diminuisce notevolmente la susseguente produzione di metaboliti gassosi

? I disagi sociali causati dalla flatulenza sono rimediabili con:

a) miscuglio di semi di anice, finocchio, cummino, cardamome ingerite a diverse prese tra i pasti "frenano" il lavoro catabolico della flora cellulosacompetente e quindi i loro metaboliti
b) compresse di clorofilla legano gli acidi grassi a corte catene ed evitano che petti puzzano

? Se la flatulenza non è spiegabile con questo meccanismo, bisogna analizzare cautamente, se ci sono disturbi o patologie a monte come: mancanze enzimatiche genetiche (p.es. intolleranza al lattosio) o disturbi pancreatici o biliari, ... e poi trattare questi (non con consigli nutrizionali per non amazzare il cliente).

La flatulenza può essere causata quindi da gas provenienti:

* dalla normale flora intestinale (catabolismo di fibre → acidi grassi a breve catena, metane) o

* da aria ingerita, anche se quest'ultima solitamente si scarica in rutti (come si nota nei bebè che non sono ancora educati a trattenerli). Non si sa niente di preciso sull'effettivo trapasso di quest'aria nell'intestino in persone sane.

Il consumo di tante fibre (prevalentemente non idrosolubili come cellulosa, emicellulosa, lignine) fornisce alla flora intestinale specializzata sul loro metabolismo tanto materiale da digerire. E lo digerisce fornendo zuccheri, alcol, acidi grassi a corta catena e metane. Gli zuccheri, gli alcol e gli acidi grassi non volatili sono assimalati dal intestino e contribuiscono al catabolismo energetico con 2 ... 3 kCal/gr di fibre consumate.


Le regole da seguire sono semplici..

Per chi è afflitto del (sano) disturbo:
1) Non troppi "fibrosi" in un pasto
2) Poche "crudità" alla volta
3) Miglioramento dell'attività enzimatica durante i processi digestivi del cibo
4) Quantità ingerite per pasto (seguendo il principio: di tutto, più spesso di meno)
5) Ripristino della salutare flora batterica intestinale
3) Rimedio "Scorreggiodiminuente" a portata di mano
4) Rimedio "Puzzadiminuente a portata di mano
5) Se non diventa accettabile la situazione → Enterologo per cauta diagnosi differenziale

Ricettario galenico magistrale: Carminativo

Rp.: Carminativo
Sem. Anisi carminativo
Sem. Carvi carminativo
Sem. Cardamomen carminativo
Sem. Foeniculum aa ad 50 carminativo
D.S. masticare una presa ogni tanto tra i pasti.

Abbreviazioni



Proveniente da http://pforster.no-ip.org/~admin/pmwiki/pmwiki.php?n=MariaScarti.Flatulenza
Ultima modifica: August 21, 2008, at 04:42 PM